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Arance rosse
Un elettrizzante thriller d'esordio che esplora il potere della paura e del desiderio, la gelosia e il tradimento, l'amore e l'odio\r\nSo che ciò che sto facendo è sbagliato... ma non riesco a fermarmiAlison ha tutto ciò che si può desiderare: un marito amorevole, una figlia adorabile e una carriera legale sulla rampa di lancio: le è stato appena affidato il suo primo caso di omicidio. La cliente che difenderà in giudizio non nega di avere pugnalato il marito e pare decisa a dichiararsi colpevole. Eppure c'è qualcosa di profondamente sbagliato nella storia che racconta. Ma anche nella vita di Alison non tutto è come sembra... Alison beve troppo e sta trascurando la sua famiglia. Ha anche intrapreso una relazione con un collega il cui gusto per l'estremo supera i confini di ciò che lei è in grado di sopportare. Salvare la sua cliente potrebbe essere il primo passo per salvare anche se stessa. Ma qualcuno nell'ombra conosce i segreti più nascosti di Alison, qualcuno che vuole farle pagare ciò che ha fatto e che non si fermerà fino a quando lei non avrà perso tutto quello che ha di più caro.
EUR 18.05
Vedi Offerta Speriamo per il meglio
Con un coraggio disarmante, Speriamo per il meglio parla senza riserve di cosa significhi amare e soffrire oggi. Una storia contemporanea dirompente e magnifica, carica di una forza emotiva universale.\r\n«Una lettura elettrizzante» - Dagens Nyheter\r\n«Un'autenticità rara» - Aftonbladet\r\n«Carolina ha il coraggio di parlare anche di ciò per cui solitamente si prova vergogna» - Femina\r\n\r\n\r\nUn pomeriggio, mentre sta allattando suo figlio di otto mesi, Carolina riceve una email dal suo compagno che contiene una serie di password e di istruzioni pratiche in caso venisse a mancare improvvisamente. Da principio si preoccupa, poi però si innervosisce - è tipico di Aksel comunicare in modo asciutto e privo di tatto. La mail finisce così: «Speriamo per il meglio!». Cinque mesi dopo, Aksel è morto.\r\n\r\nIn un puntuale resoconto tra passato e presente, seguiamo la storia d'amore tra Aksel e Carolina, dall'appassionato primo incontro ai mesi di corteggiamento in cui lei cerca di trovare un posto nel cuore di un uomo che la ama, sì, ma che è di poche parole, per nulla romantico, e rivendica i suoi spazi e i suoi tempi. È Carolina a premere sull'acceleratore, è lei che organizza le vacanze, che spinge per andare...
La città di Smeraldo e altri racconti
Eleganti e intensi, gli undici racconti della Città di Smeraldo affrontano grandi sentimenti: la solitudine e il bisogno, il rimpianto e il desiderio, con lo stile inconfondibile di una delle più amate scrittrici contemporanee.\r\n«Appassionante... acuto e delicato.. Eccezionale» - New York Times Book Review\r\n«A leggere La città di Smeraldo dopo La fortezza, dopo Il tempo è un bastardo e Manhattan Beach, si ha l'impressione di ritrovare nelle undici storie pubblicate qua e là nel corso del tempo, gli antecedenti di tutti i libri a venire, una specie di promessa» - Paolo Giordano, La Lettura\r\nE pensò che New York era proprio questo: un posto che scintillava da lontano anche quando lo raggiungevi\r\n\r\nGirovagando in un mercato cinese, Sam incontra per caso il truffatore che gli ha rovinato la vita e trascina moglie e figlie fino a Xi'an pur di scoprire la verità su quell'uomo. O forse la verità che riguarda lui stesso? Lucy vive una luna di miele da favola con il marito Parker a Bora Bora, ma la sua felicità è meno reale di quanto non voglia credere. Rory è un assistente fotografo che realizza il sogno di vivere a New York, fino a...
Vita di un uomo
Louisa Hall offre un racconto straordinario sulla capacità dell'uomo di credere a ciò che vuole, parlandoci di una tragedia pubblica e privata, del potere e del senso di colpa. Mescolando la scienza con la letteratura e la finzione con la biografia, "Vita di un uomo" porta il lettore a domandarsi cosa significhi conoscere veramente qualcuno ed entrare in contatto con le parti più oscure di sé.\r\n«Vita di un uomo è il romanzo più intelligente, elegante e allo stesso tempo inafferabile sul padre della bomba atomica» - The Washington Post\r\n«Un romanzo che offre una nuova e sconvolgente lettura di quest'anima così complessa e misteriosa» - The New York Times\r\nJ. Robert Oppenheimer, da tutti conosciuto come il padre della bomba atomica, è stato un personaggio complesso e contraddittorio più di quanto la sua immagine di brillante scienziato non porti a credere. Convinto sostenitore delle cause liberali, si è dimostrato inizialmente leale nel proteggere i suoi amici comunisti, solo per tradirli in seguito sotto interrogatorio. Un uomo capace di mentire ripetutamente riguardo alle sue relazioni amorose e che ha difeso l'uso della bomba atomica - creata con il suo contributo - prima di cercare di frenare...
Il sole in testa
Sorretti da uno stile magistrale, in grado di rendere appieno le sfumature della lingua vissuta e parlata nei vicoli di Rocinha, i racconti del Sole in testa ci narrano storie già conosciute di corruzione e di innocenza, di violenza e di miseria, di colpa e razzismo, di droga e di morte. \r\n«La voce che rompe il silenzio dei favelados» - Il Venerdì\r\n«Seu Matias è nato cieco. Non ha mai visto il mare o le armi o le donne in bikini. Malgrado ciò, vive la sua vita, va dappertutto come se abitasse in un mondo fatto apposta per quelli come lui. Gente che non vede, però ascolta, annusa, tocca, sente e parla. E, nel suo caso, parla molto bene. Il lavoro di Seu Matias è toccare il cuore delle persone sugli autobus.»\r\nRocinha è la favela più grande non solo di Rio de Janeiro, ma del mondo. È una baraccopoli gigantesca dentro la quale quotidianamente vivono, amano, lavorano, si picchiano, giocano, sognano e muoiono oltre 70 mila persone. Rocinha è il luogo dove sono ambientati quasi tutti i racconti del Sole in testa. In questi tredici piccoli capolavori - salutati con entusiasmo in tutto il...
Il libro di Talbott
A distanza di quattro anni dal suo ultimo romanzo, l'autore di Fight Club torna con un'opera spiazzante, ingegnosa, politicamente scorretta, in cui fa esattamente quello che gli riesce meglio: mettere alla berlina le assurdità della società contemporanea e smascherare le teorie complottiste che giacciono latenti nella psiche degli americani.\r\nAccumula cibo, e il cibo andrà male; accumula denaro, e marcirai tu; e se si accumula potere, marcirà la nazione\r\nIl passaparola scatta solo tra persone fidate. "Il Giorno dell'Aggiustamento sta arrivando." La gente fa circolare un misterioso libro nero-blu, una sorta di pamphlet profetico, memorizzandone le direttive rivoluzionarie. Messaggi radiofonici e televisivi, cartelloni pubblicitari e il web ripetono ossessivamente gli slogan di Talbott Reynolds: si avvicina il giorno della resa dei conti per la classe dirigente e le élite culturali. Una fantomatica Lista su internet - I Meno Amati d'America - identifica i bersagli. Il popolo non sarà più sacrificato alla nazione, il surplus di giovani maschi non verrà mandato al macello nell'ennesima guerra in Medio Oriente, ma a cadere saranno le teste di politici e giornalisti, professori e notabili - anzi, per la precisione, le loro orecchie. Sinistre. Con la Dichiarazione di Interdipendenza, gli...
Donne di spade. Il volo delle aquile
Bellissime, anticonformiste, spregiudicate, le donne di spade di questo nuovo avvincente romanzo di Cinzia Tani - secondo volume di una trilogia dedicata agli Asburgo - conquistano la scena muovendosi tra le maglie di un secolo, il Cinquecento, che sembra consacrato unicamente alla glorificazione di cavalieri, principi e sovrani. \r\n«Io so che Filippo ha un debole per voi... Ho visto come vi guarda. D'altronde è giusto, siete talmente bella!» Ana ride e si tocca la benda di velluto nero che le copre l'occhio. «Anche con questa?»\r\n«Sapete bene che quella benda vi dà un tocco di mistero, avete qualcosa in più delle altre donne»\r\n\r\nMaddalena, Flora, Agnes, Dorotea: in modo diverso, ciascuna si renderà protagonista della sua vita rivendicando fino alle estreme conseguenze il diritto alla propria libertà, in una vertiginosa oscillazione fra temerarietà e calcolo, orgoglio e ipocrisia, bisogno di amare e sentirsi amate e cieco desiderio di riscatto. Un discorso a parte merita Ana de Mendoza, l'imperscrutabile rampolla di un'influente famiglia spagnola, il cui mistero pare racchiuso nella benda nera che porta sull'occhio. Tanto abile a tirare di scherma quanto a tessere intrighi a corte, la sfuggente Ana ha gettato attorno a sé un...
Alzati e corri, direttora
Con grande ironia e felice leggerezza, Silvia Volpi ha scritto un giallo delizioso, spumeggiante, tutto al femminile, da leggere con il sorriso sulle labbra.\r\n\r\n«Morotti, questo omicidio sa di femmina. Lo senti il profumo?» Boia de', se lo sento... pensa Tommaso senza muovere le pupille da quelle di lei.La direttora ritrae tutto il corpo e si mette in posizione eretta e composta sulla scrivania.\r\n«Ora smetti di scantucciarmi lo scrimolo e vai a lavorare».\r\n\r\n Elsa Guidi, quarantasette anni, un marito affettuoso ma distratto, due figli adolescenti che la fanno disperare quanto basta, tutte le mattine si alza e corre: il modo migliore per iniziare la giornata è infilarsi le scarpe da running quando ancora tutti dormono e avviarsi nel quartiere lungo le vie silenziose di Pisa. In realtà, questo momento tutto per sé è una scusa per annusare l'aria in città prima di tutti. Da un paio d'anni Elsa è a capo della "Piazza", il quotidiano con sede sul Lungarno di fronte alla chiesa di Santa Maria della Spina. La "direttora" comanda a bacchetta tutti e non le manda a dire a nessuno, a partire dalla riunione delle dieci, in cui affida i vari pezzi...
La memoria dei corpi
Dopo Com'è giusto che sia, Marina Di Guardo ci regala un nuovo, sorprendente thriller, un meccanismo a orologeria dalle tinte rosso scuro di Basic Instinct, un tuffo nei luoghi oscuri che si annidano in ognuno di noi.\r\n«Aprì la porta nel silenzio più totale. Deglutì, si schiarì la voce ed entrò con passo sicuro. Per la prima volta, varcando quell'ingresso, non si sentì il bambino impaurito e soggiogato che era stato un tempo. L'avrebbe cercata in ogni angolo della casa, ma soprattutto lì. Per non perderne la memoria»\r\nGiorgio Saveri non ha nemmeno quarant'anni ma sulle spalle ha accumulato abbastanza delusioni da ritirarsi a vivere nella magione di famiglia, una lussuosa e antica villa sulle colline piacentine ricca di opere d'arte. Unico contatto con il mondo è Agnese, la domestica che l'ha cresciuto al posto della vera madre, una donna algida morta molti anni prima in un incidente stradale, e del padre dispotico, che fino al giorno del suo suicidio non ha mai perso occasione di denigrarlo pubblicamente. Tutto cambia la notte in cui Giorgio si imbatte nella fascinosa Giulia, che ha il dono di capirlo come mai nessun'altra persona prima ma che di sé...
Oltre ogni ragionevole dubbio
Mondadori torna al giallo ripubblicando i suoi classici in una nuova veste grafica.\r\nUn imprenditore scomparso. Due amanti con troppi segreti. Otto giurati a decidere il loro destino.\r\nFrancesco Caringella costruisce un legal thriller affilatissimo, un meccanismo a regola d'arte degno dell'indimenticabile classico «La parola ai giurati».\r\nVirginia della Valle scrutò a uno a uno i giurati, iniziando a fare i calcoli sull'esito delle votazioni. Un vecchio vizio, quello di tradurre in voti le facce, i silenzi, le espressioni mute. Peccato che questa volta, i giurati fossero un mistero più fitto di quello celato dagli imputati.\r\nÈ una fredda mattina di gennaio quando Michele De Benedictis scompare nel nulla. Non ci sarebbero gli estremi per un'indagine di omicidio, ma sui suoi conti correnti il pubblico ministero vede movimenti strani, ancor più sospetti perché tutti con lo stesso beneficiario: la giovane moglie Antonella. Le intercettazioni portano alla luce trame e segreti… e una liaison con Giulio, un musicista spiantato. I due amanti prima si accusano l'un l'altro, poi a vicenda si scagionano, continuando a mescolare le carte anche quando il caso approda in tribunale, e il processo diventa mediatico. Antonella e Giulio sono innamorati innocenti o una coppia...
Brexit Blues
Marco Varvello, corrispondente del TG1 da Londra, ha scritto, a partire da sé e dalla sua doppia cittadinanza (passaporto italiano e britannico), un romanzo corale che racconta l'atmosfera di disagio che ha segnato e continua a segnare la vita quotidiana, non solo politica, del Regno Unito. \r\n«Un Brexit Blues che risuona malinconico da Londra alla Scozia, dal Galles all'Ulster, come un sinuoso assolo di sax» - Marco Varvello, Robinson\r\nLo spirito di Brexit ha già lasciato il segno sulla vita di Londra. Ha graffiato la sua faticosa ma bellissima convivenza globale. Ha scavato solchi di divisione e incomprensione\r\nBrexit, British exit - sintesi concisa ed efficace - domina le preoccupazioni di milioni di famiglie europee che vivono Oltremanica, 700.000 italiani compresi, e dell'intera società inglese. A prescindere dalle conseguenze future si percepisce già da tempo un malessere diffuso. Marco Varvello, corrispondente del TG1 da Londra, ha scritto, a partire da sé e dalla sua doppia cittadinanza (passaporto italiano e britannico), un romanzo corale che racconta l'atmosfera di disagio che ha segnato e continua a segnare la vita quotidiana, non solo politica, del Regno Unito. E dunque, evocate da quella atmosfera, ecco una sequenza straordinaria di...
Tutto chiuso tranne il cielo
Una scrittrice straordinaria, pronta a raccogliere ogni sfida, capace di coniugare una sorprendente lucidità e un sentimento di grande tenerezza verso i propri personaggi.\r\nQuanto indietro c'è da andare, prima di trovare una versione intatta di noi stessi?\r\n\r\nJulian è un diciannovenne esile e pallido, la sua anima è azzurra come la sua chioma. Mangia pochissimo, ha sempre in mano il cellulare, ma sente e osserva ogni cosa. Abbraccia tutti, poi scappa. Se permettesse a qualcuno di toccarlo davvero si troverebbe a dover affrontare sentimenti dai quali ha preso una distanza di quasi 10.000 chilometri: quelli che separano Milano da Tokyo. Dopo un anno trascorso in Giappone è proprio a Milano, il luogo della sua ferita originale, che Julian sta tornando. Siamo all'inizio dell'estate, ad accoglierlo trova la desolazione della città oppressa dalla canicola e la vita annodata da cui era scappato: credeva che la realtà avesse smesso di fargli del male, invece si trova a dover realizzare che il suo rapporto con la realtà si era semplicemente interrotto. Si sente ancora prigioniero di un segreto a cui non riesce a dare un nome, come se fosse vittima di un maleficio - e forse a...
Il treno di cristallo
È rimasto solo un modo di scandalizzare: la sincerità.\r\n\r\n A Broadstairs, incantevole villaggio della costa inglese, Aaron lavora come apprendista nella storica gelateria Morelli e vive in simbiosi con Anja: una madre depressa e protettiva che gli tiene nascosta l'identità del padre e nulla racconta di Zagabria, la città dalla quale sono fuggiti quando lui era piccolo. Fortuna che Gennarino, il suo migliore amico, è un vulcano di allegria e colora di ottimismo il grigiore trasmesso dalla malinconia di Anja. Dal canto suo, Aaron ha imparato a essere felice con poco. Gli bastano il sapore del gelato al mandarino, le passeggiate solitarie lungo le scogliere a strapiombo sul mare e le conversazioni con Crystal, la ragazza che ama. Si sono conosciuti online e la loro relazione va avanti da più di un anno: ma è soltanto virtuale. Ogni volta che lui cerca di organizzare un incontro, lei trova mille scuse per rimandare. Eppure Aaron preferisce la sua presenza incompleta al dolore della solitudine. Finché un evento inatteso sconvolge tutto. Dalla Croazia arriva la lettera di un notaio che annuncia ad Aaron la morte di quel padre che gli è sempre stato tenuto nascosto,...
Il cuore e la tenebra
Culicchia scrive un romanzo che racconta e riflette su amore, fallimento, ossessione, e sul rapporto tra padri e figli. Sulla nostalgia di ciò che è passato e non tornerà più e di ciò che non è mai accaduto, di ciò che non siamo riusciti a far accadere. E allora come si colmano i vuoti da noi stessi creati? Che cosa significa fallire? \r\nCari figli miei,\r\nil male che un uomo fa vive oltre di lui. Il bene sovente rimane sepolto con le sue ossa. Quando leggerete queste mie righe non ci sarò più. La mia sola speranza è che da morto avrò modo di starvi vicino, più di quanto non mi sia riuscito in vita\r\nGiulio, trent'anni superati da poco, viene raggiunto dalla notizia della morte del padre. Famoso direttore d'orchestra, si era trasferito anni prima a Berlino, dove era stato nominato direttore della Filarmonica. Ossessionato dall'esecuzione della Nona Sinfonia diretta da Furtwängler nel 1942 per il compleanno di Hitler, aveva costretto l'orchestra a migliaia di prove estenuanti per ripeterla identica. La rivolta dei musicisti e l'accusa di nazismo che ne era seguita avevano troncato la sua carriera. Sullo sfondo di una Berlino in costante...
Il silenzio della collina
Vincitore del Premio Lattes Grinzane 2019 per la sezione Il Germoglio.\r\nUn romanzo-verità che rompe il silenzio sul primo sequestro di una minorenne nell'Italia repubblicana. Un libro feroce e al tempo stesso necessario per capire da dove viene la violenza sulle donne, per comprendere che, contro quella violenza, sono gli uomini a doversi muovere. «Nell'Italia della contestazione e del cambiamento, dei favolosi anni Sessanta, fra le colline raccontate da Fenoglio, genius loci del romanzo, c'è uno scantinato buio - ed è il sotteraneo penoso della nostra cattiva coscienza» - Paolo di Paolo, Robinson\r\nRagazze rapite, segregate in cucina, rinchiuse in carceri domestiche a scontare la colpa di essere donne. E non solo a Cleveland o in Belgio o in Austria; tutto quello era accaduto lì, nelle Langhe, nel 1968\r\nDomenico Boschis è nato nelle Langhe, ma da molti anni ormai la sua vita è a Roma, dove ha raggiunto il successo come attore di fiction TV. Una notizia inaspettata, però, lo costringe a tornare tra le sue colline: il padre, col quale ha da tempo interrotto ogni contatto, è malato e gli resta poco da vivere. All'hospice, infatti, Domenico trova un'ombra pallida dell'uomo autoritario che il...
Vita di C.
Un'autobiografia immaginaria, un romanzo di formazione amorosa, erotica e politica in cui risuonano gli echi dell'Arte della gioia, una gemma letteraria che si legge tutta d'un fiato.«Un flusso interiore tra amori, amicizie, dolori e rinascite» - Robinson\r\nCorri, Caterina, non fermarti. Lascia che la vita ti scorra addosso e ti plasmi. Corri e divora. A sorsate piene e senza fretta. Segui il tuo demone\r\nQuello che tenete tra le mani non è un comune romanzo; è un esordio straordinario sotto tutti i punti di vista. È il racconto di una vita che pare contenerne cento, è la storia di una donna come tante che dopo qualche pagina vi sembrerà di conoscere da sempre, una donna forte, inquieta, generosa, sensuale e ribelle che per oltre quarant'anni ha inseguito, a volte anche a scapito della propria felicità, due soli fari: libertà e curiosità. È la storia della vita di C. Cresciuta sotto l'ala di una madre passionale e imprevedibile e di un padre ingombrante nella sua assenza, C., innamorata del pianoforte, dei libri e delle lingue, comincia giovanissima a cercare il proprio posto nel mondo. Sull'onda di una fame insaziabile di nuove esperienze, viaggia prima in Germania...
La terra promessa
Matteo Righetto tocca il culmine della sua arte e ci racconta la solitudine e l'amicizia, il cuore nero degli uomini e il calore dell'accoglienza e della comunità. Una scrittura pervasa di lirismo, autenticamente conscia di quanto la sopravvivenza e il destino dell'uomo siano intrecciati a quelli dell'ambiente.\r\n\r\n«Matteo Righetto disegna delicate figure, così come scolpisce i cattivi. Su uno sfondo di selvaggia bellezza reso con prose limpida» - Ermanno Paccagnini, La Lettura\r\n«Righetto sa catturare immediatamente il lettore con uno stile letterario unico e personaggi potenti» - Simon & Schuster (USA)\r\n\r\nIo credo nelle donne forti e nel valore delle loro sfide. Credo nella dignità degli ultimi e nella luce nei loro occhi. Credo nella speranza come rimedio alla nostalgia. Credo nello montagne, nella loro lealtà. Credo nel fremito dell'alba e nei tramonti infuocati sulle rocce alpine. Credo nella parola data. Credo nel riscatto definitivo dei vinti. Credo nei giusti, ovunque si trovino.\r\n\r\n\r\nCon questo romanzo inizia il futuro di Jole e Sergio, figli di Augusto e Agnese De Boer, coltivatori di tabacco a Nevada, in Val Brenta.\r\nVent'anni lei, dodici lui, dopo tante vicissitudini i due fratelli sono pronti ad affrontare la più grande delle sfide: lasciare...
L' inverno di Giona
Filippo Tapparelli, qui al suo esordio letterario, ha scritto un giallo onirico lontano da virtuosismi stilistici e intriso di atmosfere di perturbante ambiguità, descritte con una potenza evocativa straordinaria. Vincitore del Premio Calvino 2018.\r\n«Paura, silenzio e infine ribellione. Filippo Tapparelli ha vinto il Premio Calvino con un esordio sorprendete: dove il giovane protagonista si muove tra sogno e (dura) realtà» - Loredana Lipperini, Robinson\r\n"Un romanzo in cui la verità si sfrangia in tanti rivoli, toccando i temi della colpa, del castigo, del lancinante bisogno di affetto e di stima" \r\n\r\n "Non ti ho mai conosciuto davvero, padre. Uomo sparito, fantasma di un fantasma. Hai carne di vento, pelle di nebbia. Non ti riconosco eppure sei me centomila volte al giorno." \r\n\r\nSiamo su una montagna ostile, fa molto freddo. Giona non ha ricordi. Ha poco più di quattordici anni e vive in un villaggio aspro e desolato insieme al nonno Alvise. Il vecchio, spietato e rigoroso, è l'uomo che domina il paese e impone al ragazzo compiti apparentemente assurdi e punizioni mortificanti. In possesso unicamente di un logoro maglione rosso, Giona esegue con angosciata meticolosità gli ordini del vecchio, sempre gli stessi gesti, fino...
La sottovita
La sottovita è un romanzo dei giorni nostri, una registrazione di eventi "letterale" che accende ironia e grovigli filosofici. Dove bisogna "stare" per "essere", o per essere un po' di meno e non farsi male? \r\nMa il mondo potrebbe essere il sogno di qualcuno?\r\n In una domenica piovosa di agosto tra le montagne dell'Alto Adige, un uomo viene travolto da una vacca delle Highlands. Disteso a terra in attesa di soccorsi, ricorda un giorno di ottobre di qualche anno prima, trascorso tra il desiderio di iniziare a scrivere un saggio sull'opera di uno scrittore norvegese e la ricerca di un equilibrio necessario a sopravvivere fra i ritmi del lavoro quotidiano e il mestiere di padre. Cosa l'aveva spinto a trasferirsi dalla provincia a Milano, quindici anni prima, come un Luciano Bianciardi fuori tempo massimo? Dove lo porterà questa specie di luminosa sottovita? Venditore di elettrodomestici, libraio, incerto ma assiduo lavoratore, il protagonista di questa storia si muove fra occupazioni quotidiane (la piccola e smagliante vita da padre), immaginazioni letterarie, concretezze incuneate fra la morbidezza della provincia e lo scatto nevrotico della città. La sottovita è un romanzo dei giorni nostri, una registrazione di...
Nel territorio del diavolo
Con Nel territorio del diavolo, Antonio Monda si conferma come uno degli autori italiani più internazionali, e continua la sua esplorazione letteraria degli Stati Uniti e di New York con un libro profondo, appassionante e di clamorosa attualità, ricostruendo la storia di una delle figure politiche più controverse degli ultimi cinquant'anni.\r\n\r\nVince chi racconta la storia migliore, e soprattutto chi la racconta meglio. E la gente crede a quello che vuole credere\r\n\r\n\r\nAlexander Sarris è un giovane newyorkese che si trova a dover decidere se cedere al fascino seduttivo e intelligente del male. Ha trent'anni, origini greche e lavora in politica; più precisamente è l'assistente di Lee Atwater, il famigerato “Boogie Man”, lo spin doctor più temuto d'America, l'uomo che governa la comunicazione del Partito repubblicano.\r\n\r\nÈ il 1988 e tutti gli Stati Uniti sono convinti che il prossimo presidente sarà un altro uomo politico di origini greche, il democratico Michael Dukakis. Nessuno pensa che lo sfidante, il texano George Bush, possa davvero sconfiggerlo. I sondaggi, all'inizio della campagna elettorale, sono inequivocabili.\r\n\r\nFinché non entra in scena Lee Atwater, che imposta una campagna elettorale cinica e spietata, spregiudicata e violenta, volta a screditare Dukakis a colpi di...