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Biofilia. Il nostro legame con la natura
"Biofilia" è l'opera più personale di Edward O. Wilson. Il termine biofilia significa letteralmente "passione per la vita" o anche "amore per la vita" - un amore e una passione che egli comunica in queste pagine attingendo direttamente alle proprie esperienze sul campo: ciò che il naturalista prova ad essere immerso dall'alba al tramonto nello studio di un solo metro quadrato di foresta pluviale, o quando scopre per la prima volta un organismo sconosciuto o mentre si meraviglia di fronte all'infinita ricchezza di forme di vita solo apparentemente effimere. Ma l'ipotesi biofilia rimanda a qualcosa di ben più importante e profondo: ai milioni di anni durante i quali l'uomo si è relazionato al suo ambiente, stringendo con esso un legame inscindibile - al nostro bisogno fisico, psicologico ed emotivo di venire in contatto con gli altri esseri viventi, di apprezzarne le forme e ricrearle, di adattare ad essi le nostre vite e culture. Oggi, nel mezzo della "sesta estinzione di massa", la necessità di un'«etica della terra» e di nuovi modi di vivere nel mondo sono compiti sempre più urgenti: l'esistenza e il benessere della nostra specie dipendono dalla sopravvivenza del nostro ancestrale...
Il trucco è resistere. Vita e imprese di Carlo Airoldi, ultramaratoneta
Senza un soldo in tasca ma con un solo obiettivo: raggiungere Atene per vincere la maratona delle prime Olimpiadi moderne. È il 1896, e Carlo Airoldi ha ventisette anni quando si lascia Milano alle spalle per affrontare a piedi i duemila chilometri di strade sconosciute che lo separano da Atene, certo che la medaglia olimpica potrà dargli la gloria e il suo posto nel mondo. Carlo è sicuro di vincere, sa qual è il trucco: resistere. Oltre un mese di viaggio in terre straniere, seguendo le poche indicazioni che porta con sé, lottando contro cani inferociti e lo spettro dei briganti. Una volta in Grecia sarà costretto a ingaggiare una nuova battaglia, stavolta contro il Comitato olimpico che lo vuole escludere dai Giochi. Questo è il romanzo degli eventi che, nella primavera del 1896, segnarono per sempre la storia dello sport e quella di Carlo Airoldi, il primo ultramaratoneta.
EUR 12.35
Dietro la maschera. La mia storia
Raccontata con l'umorismo e la passione caratteristici di Tyson, "Dietro la maschera" è l'incredibile autobiografia di uno dei più grandi pugili del nostro tempo, che sconfiggendo la depressione e i propri demoni interiori ha dimostrato davvero una forza fuori dal comune. Fury ci descrive la scalata al titolo mondiale e la vittoria contro Klitschko, la successiva caduta nel buio della depressione e poi la sua redenzione, culminata con la riconquista del titolo contro Wilder. Nella sua autobiografia, Tyson Fury parla senza vergogna dei suoi problemi di salute mentale, e rivive la fantastica impresa del più grande ritorno nella storia dello sport. Con più di 80 foto della sua carriera.
EUR 15.20
La strada per Eleusi. Alla scoperta del segreto dei Misteri
I misteriosi culti celebrati per quasi due millenni a Eleusi, in Grecia, hanno appassionato per secoli studiosi, intellettuali e ricercatori: le testimonianze degli iniziati raccontavano di impressionanti rivelazioni sul significato della vita e della morte, di visioni sconvolgenti, di indicibili esperienze di unione con la natura, di estatici viaggi capaci di trasformare profondamente la vita di chi, durante il rituale, assumeva una sacra bevanda. "La strada per Eleusi" è il libro in cui si ipotizza una connessione tra i riti misterici eleusini e l'impiego di alcuni agenti psichedelici naturali - i cosiddetti enteogeni - utilizzati nel corso della storia nei rituali spirituali delle più diverse culture. Accolta con scetticismo al momento della pubblicazione, l'ipotesi di Hofmann, Wasson e Ruck - un chimico, un micologo e uno storico - è stata poi ampiamente accettata, man mano che si è approfondita la conoscenza dei culti sciamanici e dell'etnobotanica. "La strada per Eleusi" ribadisce temi rimossi o soppressi dalla cultura occidentale, e che tuttavia ne stanno alla base: l'universalità della religione esperienziale, la riconciliazione del mondo umano con il mondo naturale, il valore fondamentale dell'esperienza mistica per la guarigione e per il rinnovamento della nostra civiltà...
L' antica arte di saper vivere. Una guida alla gioia stoica
"L'antica arte di saper vivere" esplora la saggezza della filosofia stoica, mostrandoci come le intuizioni e i consigli degli antichi maestri possono essere perfettamente applicati anche ai nostri giorni. Ricorrendo alle intuizioni psicologiche e alle tecniche pratiche degli stoici, L'antica arte di saper vivere indica una via per superare l'inquietudine cronica che ci affligge: come ridurre al minimo le preoccupazioni? Come lasciar andare il passato senza rimpianti e concentrare i nostri sforzi solo su ciò che possiamo cambiare? Come reagire agli insulti, alla sofferenza, alla vecchiaia? Semplici strategie da applicare nella quotidianità, rivolte alle persone comuni per aiutarle a vivere meglio: la contemplazione della natura transitoria del mondo, il dominio del desiderio, la distinzione tra le cose che possiamo controllare e quelle che non possiamo controllare e di cui quindi non dovremmo preoccuparci. Vivere secondo natura e accettare il proprio destino. Non permettere agli altri di turbare la nostra tranquillità. Con questo libro Irvine apre un canale di comunicazione tra i lettori moderni e alcune figure centrali della cultura europea come Marco Aurelio, Seneca ed Epitteto, al fine di fornire una "filosofia di vita pratica" radicata nella tradizione occidentale e applicabile al nostro...
Per una vita più semplice
«Chi tocca questo libro tocca un uomo», scriveva Walt Whitman in "Foglie d'erba", e il britannico Edward Carpenter, suo estimatore, ha sempre mirato a questo stesso tipo di incarnazione. Appesa al chiodo la tunica di sacerdote, e dopo aver insegnato in diverse università, Carpenter decise di «sporcarsi le mani» in una piccola fattoria lontano dalla società per dimostrare, numeri alla mano, le proprie teorie riguardo a una vita più semplice e giusta. Non per niente è considerato "il Thoreau britannico": ammaliato dall'esperienza del filosofo di Concord, mettendo insieme i nove saggi di questo volume Carpenter ha creato una sorta di appendice e approfondimento a quel capolavoro che è Walden; i lettori di Thoreau si sentiranno a casa nella sua prosa, nelle sue metafore e nel suo idealismo. Pioniere della lotta per i diritti degli omosessuali, sostenitore del suffragio femminile e orgoglioso vegetariano, Carpenter non mancherà di far riflettere attraverso argomentazioni di un'attualità a tratti disarmante, ma soprattutto, essendo riuscito nell'anelito di infondere se stesso nelle proprie opere, si candida a nuovo meraviglioso amico del lettore.
EUR 15.20
La vita è uno stato mentale. Ovvero la conta dei frutti delle azioni nel mondo evanescente secondo l'insegnamento di Phalu il Kashmiro
Talvolta, all'improvviso, l'immenso tesoro del pensiero tibetano schiude una perla. A questa schiusa è primavera in tutto il mondo. "La conta dei frutti delle azioni nel mondo evanescente secondo l'insegnamento di Phalu il kashmiro", nato da un abbraccio insolito e fruttuoso tra il pensiero dell'Islam sufi e quello del Buddhismo tibetano, è la perla che viene qui tradotta per la prima volta in lingua italiana. Come foglie vive spiccate dal grande albero della conoscenza, si tratta di un florilegio di sentenze per parare i colpi del mondo, sino alla metà del secolo scorso popolare in Tibet come un lunario. Le lucide e belle riflessioni di questo vademecum, uno squisito "livre de chevet", zampillano all'imbrunire dell'esistenza di un uomo nella cui mente guadagnò terreno l'idea che la vita non è altro che uno stato mentale, un incantesimo, un sogno. Il giovamento delle regole qui esposte è, appunto, impedire che il sogno della vita si muti in un incubo indigesto. Regole tanto più utili ai contemporanei. Postfazione di Grazia Marchianò.
EUR 10.45
Riccardo Cuor di leone. La maschera e il volto
Nell'immaginario collettivo, dentro e fuori della Gran Bretagna, Riccardo I "Cuor di Leone" è assurto a simbolo dello chevalier sans peur et sans reproche. Fu uno dei più grandi condottieri inglesi, un soldato di altissimo valore e di ineguagliabile ardimento; sempre fra i primi, con l'esempio trascinava i suoi uomini a nuovi atti di eroismo. Quest'immagine stereotipata, veicolata dalle ballate anglo-sassoni, ha trovato la sua più compiuta sublimazione letteraria nell'Ivanhoe di sir Walter Scott, ma l'indagine storiografica ha, da tempo, di molto sfrondato tali romanticherie. In questo libro si viene a dimostrare che, nei fatti, Riccardo dovette indossare una "maschera" - che egli stesso si impose, data la sua personale posizione - del re cristiano, generoso, benefattore, mistico soldato della Crociata, sotto la quale stava il "volto" autentico di un normanno, crudele, selvaggio, sanguinario, volubile, avido di ricchezze. Le sue azioni, nel bene e nel male, risentono del contrasto fra essere e apparire, fra il suo status di re e i suoi impulsi celati. Talora prevaleva la maschera, talora il volto: donde l'evidente contraddittorietà dei suoi comportamenti.
EUR 14.25
Una giornata dall'aria antica
Nassiriya. Un nome che nella memoria collettiva italiana è immediatamente associato a termini, quali «strage» «missione di pace», «guerra». Sotto il nome di «attentati di Nassiriya», infatti, si collocano alcuni attentati avvenuti dal 2003 al 2006 contro le forze armate italiane che, nel corso della guerra in Iraq, partecipavano alla missione «Operazione Antica Babilonia». Ma cosa affiora nel cuore di coloro che, in maniera più o meno diretta, con quegli attentati hanno avuto a che fare? Antonella Serrenti prova ad andare oltre il velo dei propri ricordi. Quel 12 novembre 2003 - giorno del primo grave attentato - suo figlio era lì, di stanza a Nassiriya. Nel racconto autobiografico che dà il titolo all'intera raccolta, l'autrice definisce quella dell'attentato «una giornata dall'aria antica». «Devo uscire, devo andar via, mi manca l'aria. Arrivo volutamente davanti alla caserma dei carabinieri: i gradini sono pieni di fiori e la bandiera è a mezz'asta. Adesso le campane della chiesa suonano come fosse Venerdì Santo, quando la Madonna esce disperata in cerca di Gesù: rintocchi lenti e tristi, come quelli del mio cuore. A casa accendo la tv, è un bollettino di guerra, immagini terrificanti. Mi sembra di...
Longino il santo della lancia
Secondo la tradizione Longino è il santo della lancia, quel centurione, cioè, che trafisse il costato di Gesù in croce. L'autore ha condotto un itinerario di ricerca assai accurato su un argomento finora ben poco approfondito, vagliando ogni aspetto letterario, storico, agiografico, filosofico. Nel complesso la traduzione delle omelie e della passio in lingua italiana, come anche l'analisi della figura di Longino attraverso le principali scienze umanistiche costituiscono senza dubbio uno degli aspetti più originali di questa ricerca. Il presente studio è un tassello finemente intarsiato, che contribuisce efficacemente allo sviluppo della disciplina agiologica, in un tempo nel quale essa rivendica a buon diritto la propria autonomia scientifica a livello di metodo e di contenuti.
EUR 23.28
Jelena Balsi? e le donne nella cultura medievale serba
Jelena Balsic (1366/71-inizio 1443), principessa serba, fu governatrice, benefattrice e fondatrice di monasteri. Diede un importante contributo alla vita culturale della prima metà del XV secolo. Grazie a lei si sviluppò un piccolo centro spirituale e letterario nei monasteri del lago di Scutari, in cui si ritirò dopo una vita dinamica, fatta di guerre, viaggi, ma anche di lutti personali, dal momento che perse due mariti e l'unico figlio. Nella solitudine della sua fondazione si dedicò alle letture religiose e ai temi teologici. Con la sua attività, Jelena Balsic si dimostra rappresentante colta della società serba dell'epoca. Sono state conservate le sue lettere, il trattato di pace con Venezia, l'iscrizione dedicatoria e il testamento. La sua partecipazione alla vita pubblica, l'attività di benefattrice e il suo lavoro letterario, fanno sì che Jelena si aggiunga alla già sviluppata tradizione delle donne straordinarie dell'epoca medievale.
EUR 14.25
Menandro il Conquistatore. Il re greco che soggiogò l'India
Nel II secolo avanti Cristo i Greci iniziarono la loro più grande avventura nella lontana India, guidati da un giovane e valoroso re che aveva raccolto l'eredità di Alessandro Magno, pronto a spingersi in terre misteriose e lontane che le falangi macedoni non avevano mai nemmeno sentito nominare: questo giovane re era Menandro. Figlio di umili coloni, Menandro scalò il potere grazie alle proprie doti di guerriero, ma seppe passare alla storia grazie anche alla sua curiosità e umanità, che lo portarono a una conversione al Buddhismo, foriera di grandi sviluppi letterari e filosofici e che lo resero il protagonista di uno dei capolavori della letteratura orientale, Le domande di re Menandro. Seguendo la sua stupefacente parabola ricostruiamo per la prima volta in una biografia le vicissitudini di questo grande stratega, ricorrendo alle fonti più disparate (storici greci e romani, annalisti cinesi, filosofi indiani) per tentare di fare luce sul cammino e l'eredità di questo grande, ma poco conosciuto, protagonista del passato.
EUR 14.25
Donizetti Tavares de Lima di Tambaú. Il taumaturgo
Donizetti Tavares de Lima nacque a Cássia (Minas Gerais, Brasile) il 3 gennaio 1882 in seno a una famiglia amante della musica, tale che i figli ebbero per nome il cognome di grandi compositori (Donizetti, Rossini, Bellini, Mozart, Verdi). Ognuno di loro divenne valente musicista anche se avviato a una professione diversa. Donizetti pianista e organista si mantenne agli studi dando lezioni di musica in seminario e suonando l'organo in chiesa. Scoperta la vocazione, fu ordinato sacerdote il 12 luglio 1908. Svolse il servizio pastorale a San Gaetano, Jaguary, Vargem Grande do Sul per essere poi nominato parroco, nel 1926, a Tambaú (nello Stato di San Paolo). Svolse un intenso apostolato ed esercitò un notevole influsso sulla vita sociale della città. Si spese per i poveri, gli anziani, i malati, i bambini. La sua dedizione e focosità contro i soprusi che, in molti casi, lo ha reso simile a Don Camillo di Giovanni Guareschi. Casualmente la gente scoprì il suo potere taumaturgico del solo gesto di benedizione e, tra la fine del 1954 e i primi quattro mesi del 1955, si recarono a Tambaú circa tre milioni di persone. Fu egli stesso a...
Flavio Belisario. Il generale di Giustiniano
Belisario fu l'ultimo grande generale dell'antichità. Alla testa degli eserciti dell'Imperatore Giustiniano, combatté contro Persiani, Vandali, Goti e Unni, riconquistando parte dell'Impero d'Occidente. La sua figura, celebrata da Dante Alighieri, ha ispirato poeti, artisti e romanzieri, sino a essere trasfigurata addirittura in personaggi della fantascienza. Ma chi meglio ha raccontato Belisario è stato il suo segretario Procopio, che ne eternò la fama nella propria opera storiografica, salvo poi demolirne il mito nelle Carte segrete. In questa biografia si tenta di ricostruire la vita di Belisario nella sua interezza, in modo da comprenderne le idee strategiche, chiarire il suo reale rapporto con Narsete, il generale che, a torto, gli viene tradizionalmente contrapposto, senza trascurare il suo movimentato matrimonio con l'energica Antonina. Sullo sfondo, le vicende di un periodo decisivo per la Storia, in cui il mondo antico è ormai avviato al tramonto.
EUR 14.25
La gatta Arcibalda e altre storie. Nuova ediz.
Adriana Zarri - poetessa orante, teologa, donna libera, eremita comunicante - condivideva con gli animali i sentimenti e anche le sofferenze, da quelle del leone obbligato nel circo a rinunciare alla sua maestà, fino al cappone o al toro delle corride, torturati per la nostra ingordigia o la nostra crudeltà. Al pari degli antichi considerava simbolo della contemplazione la civetta o il gufo, animali della notte che sono in grado di scorgere quello che gli altri non possono vedere. Questo rispetto e amore per gli animali - per i gatti, soprattutto, e, tra questi, per la sua gatta nera Arcibalda - costituiscono una forma elevata di «ecologia», che è un'apertura a quella grande patria che è il mondo, e che comincia dalle persone (e dagli animali) che sono accanto a noi. Il libro raccoglie gli articoli "animalisti" che Adriana Zarri ha pubblicato sulla rivista Rocca dal 1984 fino al giorno prima di morire.
EUR 9.50
L' amante di se stessa. Vita di Madame Rimsky-Korsakov
«A Parigi si ride degli dei, dei re, dell'amore, si ride di gusto, si ride delle illusioni, si ride persino quando si soffre, e quello che non si accetta è la serietà, e tutti hanno la pretesa d'averla». Diceva così Madame Varvara Rimsky-Korsakov, russa, parigina d'adozione, protagonista di un avvincente viaggio nell'Europa aristocratica della seconda metà del XIX secolo. Varvara è una bionda fatale dal fascino slavo. Alta e snella, seduce con un semplice sguardo. Sempre al centro della cronaca parigina, amante del canto, colta e raffinata suscita l'invidia di cortigiane e principesse. "L'amante di se stessa" conduce il lettore nel mondo cinico e incantato dei saloni da ballo e dei salotti di San Pietroburgo e Parigi. E sarà di nuovo lei: la Venere tartara, il cui ritratto troneggia ai giorni nostri in una delle sale espositive del Musée d'Orsay, ai bordi della Senna.
EUR 14.25
Carlo Zen. L'eroe di Chioggia
Carlo, della famiglia Zen, che leggenda vuole fosse imparentata con gli Imperatori bizantini Leone ii e Zenone, iniziò il suo percorso educativo ad Avignone dal Papa per poi trasferirsi a Padova ma, per via della vita dissoluta e di qualche amore adulterino, lasciò gli studi e si trasferì a Patrasso, in Grecia, dove diede mostra di grandi doti marziali. Il suo carattere lo portò a trasferirsi di nuovo e giunse a Costantinopoli dove trovò il suo vero amore, si sposò e intraprese l'attività di mercante. Coinvolto nelle faide familiari dei Paleologo, si spostò sull'isola di Tenedo, divenuta veneziana proprio grazie alla sua mediazione con l'Imperatore di Bisanzio: qui Carlo Zen riuscì a fermare un attacco genovese e andò in aiuto della madrepatria, venendo così acclamato come eroe di Chioggia. Tuttavia, accusato di tradimento, dovette allontanarsi di nuovo dalla propria Patria nella quale fece ritorno dopo sette anni, lasciando definitivamente le armi e dedicandosi alla cultura: a lui si deve il primo salotto intellettuale veneziano tra studiosi italiani e dotti bizantini. Morì a ottantaquattro anni, celebrato come uno dei condottieri più importanti della Serenissima.
EUR 14.25
Il dolore negato. Affrontare il lutto per la morte di un animale domestico
Quando muore un animale domestico a cui eravamo molto legati proviamo un dolore profondo, eppure spesso poco riconosciuto socialmente: i nostri sentimenti ed emozioni possono essere sminuiti o addirittura ridicolizzati dagli altri, tanto da indurci a vergognarci a esprimerli e affrontarli. L'assenza di una ritualità codificata per celebrare il distacco può, poi, acuire il disagio. In realtà gli studi dimostrano che la sofferenza per la morte di un animale amato non è tanto diversa da quella che ci colpisce quando muore una persona cara, ed è normale e legittimo sentirci afflitti. Così come è legittimo, se lo riteniamo necessario, chiedere aiuto a uno psicologo per elaborare il lutto.
EUR 5.70
Albino Alves da Cunha e Silva di Catanduva. Il manager
Don Albino Alves da Cunha e Silva nacque nel 1882 in Portogallo e venne ordinato sacerdote il 23 giugno 1905. Nel 1910 scoppiata la rivoluzione in Portogallo e proclamata la Repubblica, don Albino, insieme con tanti altri sacerdoti e laici impegnati, fu perseguitato duramente, quindi condannato alla prigione e alla deportazione in Africa. Prima che si mettesse in atto la sentenza, tuttavia, con il permesso dell'arcivescovo, partì per il Brasile. Venne destinato a Catanduva, dove dispiegò tutte le sue capacità imprenditoriali raccogliendo fondi e lavorando per la costruzione della chiesa e dell'ospedale. Costruì un ospizio per gli anziani, il villaggio San Vincenzo, la casa del fanciullo «Sinharinha Netto», l'asilo Ortega-Giosué, il ginnasio mons. Lafayette, un santuario dedicato a Nostra Signora Aparecida e, per i Padri Dottrinari, sostenne la costruzione del seminario. Si impegnò per avere a Catanduva la Facoltà di Medicina (1969), il Collegio commerciale (1971), la Facoltà di Economia e Commercio (1972) e la Facoltà di Scienze Motorie (1973). Morì il 19 settembre 1973, compianto da tutti come «padre dei poveri» e «vero fondatore» di Catanduva.
EUR 7.50
Odete Vidal Cardoso di Rio de Janeiro. La piccola mistica
Odete Vidal Cardoso (1930-1939) appartenne a una delle più ricche famiglie di Rio de Janeiro. Nessuno però la ricorda per questo: la sua tomba nella Basilica della Immacolata Concezione è costantemente ricoperta di fiori da persone di ogni ceto sociale. «Ciò che più mi impressionava in quella straordinaria bambina era il suo ardente desiderio, fin da quando ebbe l'uso della ragione, di farsi santa. Per lei farsi santa significava amare infinitamente Nostro Signore, desiderio che manifestò in ogni momento della sua vita. Il Signore, secondo il Suo misterioso disegno, manifestò in questa bambina, dopo i suoi tre anni, la sua predilezione e Odetinha corrispose a quel che Dio aveva prestabilito. Chiedeva alla madre, che quotidianamente partecipava alla Santa Messa, di portarla con lei, anche se fosse di mattina presto, per potersi stringere a lei dopo che aveva ricevuto la Santa Comunione, perché diceva che in questo modo poteva abbracciare Gesù». Così ha raccontato monsignor Alfir Barreto Araújo, che ha frequentato la famiglia di Odette sin dal 1934, prima come giovane seminarista e poi come sacerdote. Cosa c'era in quella bambina da renderla tanto speciale da poterla annoverare tra le piccole mistiche dei nostri...