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Tu mi devi seppellir. Riti funebri e culto nazionale alle origini della Repubblica
Sin dalle origini dello stato-nazione l'obbligo dei cittadini di offrire la propria disponibilità al sacrificio per la difesa della patria trova un rispecchiamento nel dovere dello stato di onorare degnamente tale devozione. Dopo il 1945 i morti italiani cui spettava una degna sepoltura non erano solo molto numerosi, ma anche eccezionalmente vari per tipologia. Guri Schwarz prende in esame le difficoltà incontrate dalle istituzioni statali nel gestire lutti tanto diversificati. L'analisi muove dalla ricostruzione dei rituali patriottici del 25 aprile e del 4 novembre, intesi in primo luogo come grandiosi riti funebri. Sono poi ricostruite la genesi del mausoleo delle Fosse Ardeatine, la costruzione del cimitero monumentale di El Alamein, la sepoltura dei caduti italiani a Cefalonia e la costruzione del cimitero di Monte Lungo. L'analisi mette in relazione le spinte provenienti dal basso, da una società civile in cui prolifera una miriade di associazioni impegnate nel culto dei caduti, con le strategie commemorative calate dall'alto, da istituzioni statali e grandi partiti. Attraverso la ricostruzione dei rapporti variabili tra questi agenti sociali, nonché per mezzo dell'esame dei codici culturali e dei sistemi simbolici per mezzo dei quali venivano gestiti i lutti, risultano leggibili...
Divisi dalla fede. Frontiere religiose, modelli politici, identità storiche nelle relazioni tra Torino e Ginevra (XVII-XVIII secolo)
Il libro è dedicato ai rapporti politici, diplomatici, culturali che intrecciarono due stati limitrofi, il Regno di Sardegna e la Repubblica di Ginevra, dal XVII al XVIII secolo. Tali rapporti assumono una valenza del tutto particolare, che trascende le concrete definizioni di territorialità ratificate dai trattato del 3 giugno 1754 che pose fine ad una lunga conflittualità risalente ai tempi della Riforma di Calvino. Dal confronto tra i due stati emergono problemi peculiari quali la sovranità e l'indipendenza, la tolleranza religiosa, la cultura dinastica, i fondamenti costituzionali della repubblica, la legittimazione internazionale tra stati d'antico regime, il raffronto tra piccolo e grande stato. Con un'ottica di carattere comparativo il libro indaga il passaggio dalla radicale contrapposizione politica e confessionale che separava le due realtà, al riconoscimento dei reciproci diritti maturato nella cultura dell'illuminismo e nell'affermazione del diritto pubblico internazionale. Affronta inoltre i temi interni alla prassi negoziale instaurata tra Torino e Ginevra che da tecnica di gestione giuridica del conflitto divenne nel Settecento strumento per una definitiva risoluzione del contrasto e per l'affermazione dei moderni concetti di confine e di frontiera.
EUR 9.60
I Fratelli Musulmani nel mondo contemporaneo
I Fratelli Musulmani, nati in Egitto nel 1928, sono all'origine della maggior parte dei movimenti islamici contemporanei, sia di quelli conservatori ma moderati, sia di quelli radicali, che per altro si sono allontanati dal messaggio originario dell'organizzazione. Profondamente ramificati soprattutto nelle società civili del mondo arabo dove svolgono attività di propaganda, welfare e protezione sociale, i Fratelli Musulmani hanno seguito percorsi diversi di legittimazione politica, ma hanno anche subito frequenti repressioni da parte di regimi autoritari. Il volume intende interrogarsi se i Fratelli Musulmani di oggi, all'alba del Ventunesimo secolo, sono o saranno in grado di svolgere una funzione appunto egemonica nei paesi arabi e nelle realtà europee e americane di immigrazione musulmana, mettendosi alla testa delle rivendicazioni popolari e arrivando al potere attraverso metodi, per lo più, "democratici". La questione dei rapporti tra democrazia e Islam è infatti centrale nella considerazione del ruolo politico dei Fratelli Musulmani e si presenta come una via obbligata per uscire dall'impasse tra occidentalizzazione alienante e radicalismo fondamentalista.
EUR 8.80
Libri per tutti. Generi editoriali di larga circolazione tra antico regime ed età contemporanea
Cosa si intende per "Libri per tutti"? È una formula di comodo per definire testi riprodotti in serie prevalentemente legati alla consueta forma libro e destinati alla larga circolazione. Stampati, per lo più, ma non esclusivamente, dato che per secoli anche la riproduzione a mano ha potuto garantire una buona diffusione. In altri tempi li si sarebbe chiamati "libri popolari". Ma, com'è noto, l'aggettivo popolare non qualifica esattamente prodotti che, se ebbero e hanno tuttora uso e destinazione popolare, sono altresì caratterizzati da una circolazione in ambiti diversi della società. Popolari quindi, ma non solo. Libri che possono capitare nelle mani di chiunque, dotto o incolto che sia, da non confondere con la moderna categoria del bestseller, legata alla narrativa di consumo dell'età contemporanea, le cui fortune sono destinate ad esaurirsi nel volgere di pochi anni. Una parte significativa di questa produzione è se mai da ascrivere alla tipologia del longseller, ovvero di quei titoli che non compaiono nelle classifiche, ma che restano disponibili negli anni e talvolta anche nei secoli, incidendo con discrezione, ma in profondità, sulle abitudini culturali. I libri per tutti sono in genere destinati alla dispersione. Esiste una sorta...
Messe nere sulla Riviera. Gian Pietro Lucini e lo scandalo Besson
Varazze, luglio 1907. Mentre sui quotidiani italiani divampa lo scandalo degli abusi sulle piccole ospiti dell'Asilo della Consolata di Milano, di cui furono accusati due sacerdoti, il Collegio dei Salesiani della cittadina ligure è investito dalle clamorose rivelazioni del diario di Alessandro Besson, uno studente quattordicenne che descrive messe nere e riti orgiastici tra monache, preti e giovani convittori. In due giorni il caso Besson passa dalle gazzette locali ai quotidiani nazionali e fa scoppiare in tutto il Regno d'Italia manifestazioni di piazza, disordini, violenti scontri che a La Spezia provocano l'incendio di alcune chiese, un morto e un centinaio di arresti. E crisi fra il governo Giolitti e la Santa Sede, la Massoneria viene accusata di aver architettato lo scandalo. Il fronte democratico dei blocchi popolari cavalca lo sdegno collettivo per affermare la necessità di una scuola pubblica e laica, mentre quello cattolico si compatta e trova sostegno tra i moderati interessati a contenere l'avanzata socialista. Attraverso questa vicenda, scatenata dal diario Besson, ritrovato e qui reso pubblico, emerge un quadro avvincente e torbido dell'Italia giolittiana. Una storia che vede coinvolti in primo piano il poeta Gian Pietro Lucini, figura chiave della...
Il viaggio della capitale. Torino, Firenze e Roma dopo l'Unità d'Italia
Con l'Italia unita, Torino, Firenze e Roma diventano protagoniste della scena internazionale in nome del percorso politico in cui vengono coinvolte a partire dal 1865, allorché la prima perde il ruolo di capitale del nuovo Stato unitario, mentre la seconda ne assume, seppure in via provvisoria, l'onere per passarlo subito dopo, in via definitiva, alla terza. Si tratta di un percorso che mette in risalto le vicende di due città reliquiario della civiltà occidentale, a lungo preservate agli occhi del mondo con i loro immensi patrimoni artistici, le quali in un breve lasso di tempo vengono trasformate in fragorosi cantieri e in campi d'azione della speculazione internazionale. Una narrazione coinvolgente ricostruita sulle testimonianze, in buona parte inedite, di viaggiatori stranieri, di scrittori e di artisti, da Henry James, a Paul Bourget, a Emile Zola, a D.H. Howells, ad altri meno noti forestieri, che si muovono dall'una città all'altra esterrefatti dinanzi al massacro dell'antico e alla proterva e non di rado meschina invadenza del nuovo. Due città che diventano capitali in luogo di una terza, Torino, dalla quale aveva tratto impulso decisivo la stagione risorgimentale e alla quale non resta altro che la malinconica...
I dannati dell'Asinara. L'odissea dei prigionieri austro-ungarici nella Prima guerra mondiale
Nell'ottobre del 1915, le truppe tedesche e austroungariche da nord e le truppe bulgare da est attaccano e invadono la Serbia. L'esercito serbo tenta una fuga verso il principato fratello del Montenegro, verso l'Albania e verso il mare, trascinando al suo seguito decine di migliaia di civili, divenuti profughi, e di prigionieri austro-ungarici. Una marcia interminabile, estenuante, durante la quale trovano la morte un numero enorme di individui. I prigionieri austriaci sopravvissuti, circa 24.000, verranno presi in consegna dalle truppe italiane ed imbarcati alla volta dell'Italia, destinazione Sardegna, isola dell'Asinara. Tra questi, centinaia moriranno durante l'attraversata, sfiniti nel fisico, colpiti dal colera e da altre malattie, che una volta giunti sull'"isola del Diavolo", causeranno in pochi giorni la morte di molte migliaia di uomini, vittime anche dell'impreparazione e dell'inadeguatezza manifestata dalle autorità militari e sanitarie italiane, messe sotto pressione dal governo, fermamente intenzionato a non concedere ad altre nazioni la custodia di quegli uomini, soldati di un esercito divenuto da pochi mesi nemico. Prendeva cosi forma uno dei più grandi campi di prigionia allestiti in Italia durante la Grande guerra. Le testimonianze dei diversi protagonisti e degli attenti osservatori di quell'odissea, vengono messe...
I ragazzi del '76. Vite parallele di Gustavo Stefanini e Sergio Ricci
Tutti conoscono l'Oto Melara. Ma chi ha mai sentito parlare di Gustavo Stefanini, "padre" dell'azienda spezzina, e del suo amico e collaboratore e successore Sergio Ricci? Uomini come Stefanini e Ricci - non solo loro, ma pochi altri come loro - avevano fatto del "non apparire" un imperativo che non prevedeva eccezioni. C'era un'etica rigorosa dietro questo vangelo, ma anche un'idea precisa di managerialità, e ancora una nemmeno tanto nascosta gelosia, una sorta di paura, e la sfiducia dichiarata nei confronti di "Roma", qualsiasi cosa Roma significasse: la politica, pur imprescindibile, le Partecipazioni Statali, e così via. L'idea che le cose bisognava prima farle poi dirle, ma che poi una volta fatte dirle era inutile. Una concezione che nasceva dalla convinzione che se le idee le sveli qualcuno poi te le ruba o se non te le ruba comunque non te le fa realizzare. E così storie importanti rischiano di andare perdute per sempre: niente interviste ai giornali, niente archivi. Rimane la storia orale, che è ciò che fa questo libro: raccontare personaggi e un'azienda e un territorio grazie al ricordo diretto dei testimoni, di chi questa storia l'ha vissuta in prima persona,...
L' alluvione. Il Polesine e l'Italia nel 1951
Sessant'anni fa, nel 1951, l'Italia andava sott'acqua in un susseguirsi di frane e di nubifragi. Dopo il Ferrarese e la Valtellina, il Comasco e il Trentino, il Piemonte e l'Umbria, agli inizi di ottobre un afflusso d'aria fredda di origine atlantica si scontrò con un fronte caldo proveniente dalla Tunisia. Una forte perturbazione interessò la Sardegna, la Sicilia e la Calabria, provocando 110 morti, 10 mila senzatetto e l'abbandono di quattro paesi. Infine, a novembre, la piena del Po, le rotte di Occhiobello e la "grande alluvione" del Polesine, un territorio che qualcuno definiva un angolo d'Africa a pochi chilometri da Bologna e da Venezia. Nei primi affannosi e caotici tentativi di soccorso, un camion carico di fuggiaschi fu travolto dalle acque e divenne il simbolo della prima tragedia dell'Italia repubblicana alle prese con i problemi della ricostruzione, delle contrapposizioni ideologiche della guerra fredda, del patto atlantico e della riforma agraria. 100 mila ettari di terra allagati, 200 mila persone in fuga, 700 case distrutte, migliaia di animali annegati e un numero imprecisato di vittime. Un bilancio che sconvolse il Paese e che emozionò l'opinione pubblica di tutto il mondo.
EUR 7.20
Faust
Ulisse
È il racconto degli avvenimenti vissuti nel corso di una giornata da Leopold Bloom e Stephen Dedalus a Dublino, in un vagabondaggio che ripercorre le tappe dell'Odissea. Episodi, scene e fatti sono costruiti con più o meno evidente parallelismo rispetto all'opera omerica. Il romanzo però non si esaurisce in questo, vuole essere anche una "summa" di tutti gli aspetti dell'uomo moderno e dei suoi rapporti con la società.
EUR 76.00
Opere scelte. Vol. 1
Tutti i romanzi. Vol. 1
Vita d'un uomo. Saggi e interventi
Tutte le novelle
La caduta di Costantinopoli. Vol. 1
Sonetti
Teatro completo. Testo inglese a fronte. Vol. 3: I drammi dialettici.
Curata da uno dei maggiori studiosi di Shakespeare, Giorgio Melchiori, l'edizione presenta il testo critico inglese a fronte delle traduzioni eseguite da scrittori come Montale, Luzi, Quasimodo, Wilcock o da insigni specialisti. Un ricco apparato di note accompagna ogni volume. I drammi dialettici comprendono tutte le opere appartenenti al genere, da Amleto a Misura per Misura.
EUR 76.00
La vita di Solone
Eneide. Testo originale a fronte. Vol. 1: Libri I-II.