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La relazione al centro
Noi siamo letteralmente in e allo stesso tempo la relazione con noi stessi, gli altri e il mondo: se io sono capace di relazionarmi con rispetto e comprensione e autenticità con le varie parti di me, sarò altrettanto capace di relazionarmi con le molteplici componenti della società, sempre più costituita da persone di varie etnie, religioni, credenze, orientamenti. Purtroppo anche l'opposto è vero: se mi sentirò minacciato da alcune parti di me (dai miei diversi sé che altro non sono che le configurazioni delle diverse relazioni significative della mia vita emozionale relazionale) vivrò in forma di minaccia tutto ciò che percepirò diverso dalla parte "rigida e scarnificata" che chiamo me stesso e rischierò di contribuire ai fenomeni di alienazione di parti significative di me; negherò alcuni bisogni fondamentali e mi precluderò la loro soddisfazione, farò violenza a me stesso e così facendo potrò farne ad altri. Questo processo di perdita di contatto, di dissociazione da alcune importanti parti del mio sé non solo creerà una grave reificazione di me stesso ma contribuirà ad aumentare nella società quel livello di paura, pregiudizio, razzismo che quotidianamente vediamo produrre notevole sofferenza a noi stessi e gli...
Questo strano strano mondo. Giochi per imparare a improvvisare
Nel percorso improvvisativo tutto accade a seconda di chi coglie l'oggetto, vive l'esperienza, suona lo strumento, risponde all'indovinello. Non è permesso pianificare le proprie mosse prima di compierle perché devono essere il risultato di una profonda capacità di ascolto di se stessi e degli altri. La nostra capacità di comprendere dipende da quanto siamo in grado di ascoltare. E non si ascolta solo con l'orecchio ma con tutti i sensi e soprattutto con il corpo. Se ascolto me, saprò ascoltare te e quindi sarò in grado di riconoscere parte di me. Ed ancora una volta il cerchio si chiude. Si parte dall'Io per tornare all'Io. Questa forma compositiva fa appello alla creatività, alla capacità di comunicazione e allo sviluppo personale. Come dimostrano i giochi contenuti in queste pagine, soprattutto con l'infanzia, l'uso dei materiali è più libero che tecnico e più che il prodotto finale conta il processo attraverso il quale si realizza. Dunque, la creatività che si sprigiona rende liberi i bambini e soprattutto più consapevoli.
EUR 17.10
Da mezzogiorno alle tre. Riflessioni sulla via Crucis
"Se voi riuscirete a liberarvi dalla rassegnazione, se riporterete maggiore fiducia nella solidarietà, se la romperete con lo stile pernicioso della delega, se non vi venderete la dignità per un piatto di lenticchie, se sarete così tenaci da esercitare un controllo costante su coloro che vi amministrano, se provocherete i credenti in Cristo a passare armi e bagagli dalla vostra parte, non tarderemo a vedere i segni gaudiosi della risurrezione."
EUR 3.80
Per riformare la Chiesa. Appunti per una stagione conciliare
"Non chiudiamoci in difesa inventandoci complotti contro la Chiesa. O riducendo a chiacchiericcio le voci che denunziano le nostre mancanze di fedeltà al Vangelo. Non si tratta solo della pedofilia. Non è tempo per battaglie di retroguardia. Bisogna uscire in campo aperto e camminare insieme con tutti gli uomini e le donne di buona volontà." Nelle parole aperte, franche, coraggiose di un vescovo conciliare, tutti i temi irrisolti di una Chiesa che teme il mondo perché ha paura di cambiare. "Non è la raccolta di quanto ho scritto nei lunghi anni del mio servizio pastorale. Spesso, noi vescovi, cediamo al narcisismo di rileggerci e pensiamo che altri trovino utile leggere i nostri interventi. Non intendo, quasi al termine del mio viaggio, rivolgere lo sguardo al passato. Non credo che il Vangelo possa prescindere dalla logica della Croce e ridursi a passeggero entusiasmo. Però non bisogna eludere le domande che la società ci pone. Il Concilio ha avviato un confronto che va continuato.
EUR 4.80
1, 2, 3 Costituzione. Percorsi ludici e creativi per una cittadinanza attiva
Categoria terapeutica: Attività ad alto contenuto di cittadinanza e partecipazione attiva. Indicazioni terapeutiche Stati inerti di cittadinanza, poca condivisione delle regole, mancanza di conoscenza della Costituzione Italiana, scarsità di stimoli alla partecipazione attiva. Controindicazioni: Non sono state riscontrate controindicazioni nella somministrazione continua delle attività. Precauzioni: È importante lavorare sulla formazione del gruppo prima ancora di somministrare le attività. In alternativa si possono scegliere alcuni dei giochi proposti per sviluppare un elevato livello di socializzazione. Questa precauzione è importante in tutti i casi di azione educativa, ma ancora di più quando si decide d'intraprendere un percorso alternativo e innovativo di educazione alla cittadinanza. Dose, modo e tempo di somministrazione Le pillole di cittadinanza non hanno un tempo definito di somministrazione, è molto riduttivo racchiudere un percorso di cittadinanza e Costituzione in un orario definito e limitato. Allo stesso tempo non è utile affidare ad un solo docente, nel caso della scuola, lo sviluppo di queste attività. Effetti indesiderati: Attenzione, il giusto modo di somministrazione può favorire la crescita di persone equilibrate e dotate di spirito critico e di rispetto per lo Stato.
EUR 17.10
Oltre il futuro. Perché sia Natale
C'è nella storia una continuità secondo ragione, che è il futurum. È la continuità di ciò che si incastra armonicamente, secondo la logica del prima e del dopo. Secondo le categorie di causa ed effetto. Secondo gli schemi dei bilanci, in cui, alle voci in uscita, si cercano i riscontri corrispondenti nelle voci in entrata: finché tutto non quadra. E c'è una continuità secondo lo Spirito, che è l'adventus. È il totalmente nuovo, il futuro che viene come mutamento imprevedibile, il sopraggiungere gaudioso e repentino di ciò che non si aveva neppure il coraggio di attendere. Dio si manifesta attraverso i processi della discontinuità, che è una continuità secondo lo Spirito, il quale soffia dove e come crede, quasi mai secondo logica. Il futuro non viene pensato da Dio come continuità rispetto al presente. Non c'è fedeltà ai suoi progetti che non richieda strappi. Non c'è fede che non postuli la disponibilità a mutare radicalmente i piani dell'esistere. Non c'è Chiesa che possa trincerarsi nell'esigenza di essere eguale a ieri per salvaguardare la propria identità.
EUR 6.65
Senza misura. Riflessioni sulla carità
"Amore senza misura. Disposto cioè a giocare in perdita per il bene del prossimo. Felice di pagare prezzi da capogiro pur di salvare una sola vita umana. Capace di raggiungere perfino il più indisponente nemico. Deciso a scavalcare le lusinghe della violenza, anche quando c'è da recuperare un sacrosanto diritto."
EUR 8.55
Teatro di liberazione. Quasi un manuale sulle arti di strada
Perché facciamo teatro? Tra le tante risposte, la più corretta e giusta è: per la "Alegria". Per questo ci battono le mani, e non perché siamo degli dei: restituiamo gioia e voglia di vivere alla gente. Questo libro è un manuale di teatro visuale e sulle arti di strada. Non perché si debba praticare solo in strada, ma perché la strada diventi il banco di prova della teatralità. Se può funzionare in strada, senza attrezzature e protezioni (luci, scenografie, ecc.), catturando, mantenendo e incuriosendo l'attenzione del passante, allora può funzionare dovunque. Un teatro di strada di qualità e un teatro di figura che non ha bisogno nemmeno dei burattini per essere rappresentato è un teatro che ha un senso vero, sociale, rivolto al pubblico in maniera non demagogica. Un vero teatro di liberazione non può (oltre a dar coscienza al pubblico) che rispondere a bisogni primari e insegnare attività utili alla vita, cercando tutti i modi possibili per ridare un'identità, fornendo gli strumenti non solo per sopravvivere, ma anche per rimanere vivi con dignità e passione. Questi scritti vogliono fornire alcuni strumenti del teatro di liberazione personale a chiunque voglia intraprendere un'attività teatrale...
Il piccolo audace Frrr. Storia di un pesce fuor d'acqua
Il piccolo audace Frrr è una storia popolata di animali parlanti, pesci, rane, cicale, topi, formiche, cani, uccelli. Frrr è un pesce che vive nel lago Balestra, estraneo agli abitudinari abitanti quotidianamente impegnati a sottrarsi all'amo travestito da verme dei pescatori e soprattutto all'inevitabile padella d'olio bollente della frittura. Così, dopo qualche timido e inutile tentativo di cordiale convivenza con gli abitanti che guardano "intrapaniti" le sue festose, mirabolanti esibizioni natatorie, decide di abbandonare quel tetro, melmoso fondolago. Inizia così un lungo percorso di scoperte, un viaggio di avventure in nuovi mondi. Fino all'ultimo mondo, quello dell'aria, il cielo popolato da straordinarie creature bianche che volano lassù riservandogli "un'ultima meraviglia". Si mette all'opera per l'ultima fatica, moltiplica gli sforzi. Riesce, riesce di sghembo a sollevarsi da terra, prende il volo. Si fa un puntolino bianco nell'azzurro. Frrr... Età di lettura: da 6 anni.
EUR 17.10
L' insegnante facilitatore. Una nuova frontiera
Il "mal di scuola", così diffuso tra gli studenti, si fa largo sempre più anche tra gli insegnanti. Le classi sono formate da gruppi difficili, compositi, dove spesso i freni si allentano fino a provocare situazioni aggressive o veri e propri abusi. Anche gli insegnanti sono in crisi. La domanda è: "hanno perso la voglia di imparare cose nuove, oppure hanno solo un gran bisogno di rigenerarsi, di recuperare fiducia e ricaricare le batterie?". Questo libro non offre un'analisi della crisi. Più modestamente, ma forse anche più efficacemente, vuole avanzare una proposta di cultura e metodo per concepire buone pratiche possibili. Non come una formula magica adatta per tutte le situazioni, ma come un percorso per attraversare le situazioni complesse, i conflitti intricati, i "banchi" di prova reali che ogni giorno si riproducono in aula. La chiave è ripensare il ruolo dell'insegnate come un facilitatore. È un metodo che richiede una valenza sociale ed educativa, un nuovo sapere complesso.
EUR 17.10
L' estetica dell'oppresso. L'arte e l'estetica come strumenti di libertà
Lamentiamo spesso che nei paesi poveri, e tra i poveri dei paesi ricchi, sia tanto elevato il numero di cittadini che non godono di pari diritti per il fatto di non saper leggere né scrivere. Più deplorevole però è che molti cittadini non siano educati all'Estetica o non godano dell'arte. È questo un genere di analfabetismo ugualmente grave, se non peggiore: essere esteticamente ciechi, muti e sordi riduce individui potenzialmente creatori alla condizione di meri spettatori. La "castrazione" estetica rende i cittadini vulnerabili e più facilmente plasmabili dai messaggi imperiosi dei media. Questo libro, che possiamo considerare l'eredità di Augusto Boal, ci consegna un'idea forte: il pensiero sensibile, che produce arte e cultura, è essenziale alla liberazione degli oppressi, poiché accresce e approfondisce le capacità cognitive. Soltanto da cittadini che, con tutti i mezzi simbolici (parola) e sensibili (suoni e immagini), si rendono coscienti della realtà in cui vivono e delle sue possibili trasformazioni, potrà sorgere, un giorno, una democrazia reale. Come conclude lo stesso Boal: "In passato ho scritto che essere umano è essere teatro. Vorrei ora ampliare il concetto: essere umano è essere artista! Arte ed Estetica sono strumenti di libertà".
Vedi Offerta Nonni al nido. Generazioni in gioco
Nonni che lavorano e nonni che si godono la libertà, nonni più impegnati e affaticati di quando lavoravano e nonni in ricerca del loro equilibrio perché comunque non hanno mai smesso di essere anche genitori. Tanti sono i casi. Eppure una cosa è certa: oggi si diventa genitori spesso senza aver mai preso in braccio un bambino piccolo. Per questo motivo sempre più spesso si ricorre ai nonni. La relazione inter-generazionale genera reciproci vantaggi: i nonni, diversamente dai figli lontani da casa per lavoro, possiedono un tempo maggiore per intrattenersi con i nipoti. Sgravati dal peso diretto della responsabilità educativa, possono limitarsi alla sorveglianza delle regole, proporsi come custodi e narratori della storia familiare, esprimere il piacere di condividere con i bambini libertà, fantasia e gioco. Gli asili nido e le altre tipologie di servizio educativo per la prima infanzia devono offrire ai bambini e alle famiglie la possibilità di vivere esperienze sociali stimolanti da un punto di vista intellettuale, ma anche sociale. Le educatrici devono essere consapevoli che accogliere un bambino significa accogliere anche una famiglia, fatta di genitori ma anche di nonni e di comprendere che la loro funzione educativa si...
Caro Giobbe
Se la sofferenza non ha attraversato la tua vita, sicuramente questo libro non è per te! Se il dolore ha scavato lunghi solchi, forse questo libro non è per te! Se comunque decidi di leggerlo perdonami se qualche parola o evocazione ti potrà ferire: il rispetto infinito che si deve alla sofferenza esigerebbe solo silenzio e sospensione assoluti. "Carissimo Giobbe, quando viene a mancare l'oro della forza, l'argento della fiducia in se stessi, il bronzo delle piccole sicurezze, basta che rimanga viva l'invisibile fede nella vita come compito per apprenderne il mistero e l'arte di soffrire, senza impazzire di dolore o cedere alla funesta rassegnazione che sarebbe peggiore dello stesso morire. Il compito di ogni uomo e donna sulla terra è quello d'imparare a resistere alla grande tentazione di trasformare - per se stessi e per gli altri - l'intera esistenza in una fossa di macerazione nella rabbia e nel rammarico. Nessun dolore e nessuna sofferenza sono per se stesse un inferno, per quanto le pene e le angosce lo facciano talora sentire e pensare, ma il rammarico lo è e, come dice l'amico fedele e provato, il suo "verme non muore". Come...
Pensavano fosse amore... Famiglie in frantumi
Ancora una volta nessuno dei due ha ragione o torto, ancora una volta quel senso di nausea che mi prende nonostante sia da trent'anni avvocato matrimonialista, quell'impotenza ad ergersi al di sopra delle parti per stabilire chi è il buono, chi il cattivo, chi è la vittima, chi il carnefice, unita alla consapevolezza che non esiste una verità assoluta, ma che ogni essere umano ha la sua e bisogna averne rispetto.
EUR 4.80
Alunni speciali. Apprendere l'inclusione a scuola
In ogni classe sono inseriti ragazzi che hanno bisogno di essere integrati attraverso una didattica speciale adeguata ai loro bisogni speciali. Questo diventa un'opportunità se i docenti trasformano i bisogni speciali del singolo in un'occasione di crescita per tutta la classe attraverso la sperimentazione di innovative tecniche attive d'insegnamento. Dalla solita e ripetitiva lezione frontale alle tecniche cooperative che permettono sia di scoprire la potenza del cervello del gruppo che di sperimentare tutti i talenti che i ragazzi possiedono. È il salto qualitativo tra l'integrazione, l'inclusione e l'interazione. Questo libro è un invito a lasciarsi catturare dal piacere dell'educazione in una scuola finalmente cooperativa dove a vincere non è il primo che alza la mano ma colui che aiuta l'altro ad alzarla. Vince chi ha le emozioni chiare più che le idee. Vince chi è felice di non essere l'unico ad essere felice. Vince chi è capace di risvegliare in sé il rispetto e la dignità. Vincono gli insegnanti che sanno lasciare un segno. Vince chi educa tirando fuori dall'altro il miglior "sé stesso" possibile. Vince chi sa ascoltare. Vince chi ha i mezzi per educare e li sa mettere al servizio degli...
Il lato oscuro della mente. L'io di fronte ai cambiamenti
Questo libro, essenziale come un vero manuale e accessibile come una preziosa guida, si offre a quanti, operatori sociali o anche solo persone in ricerca, vogliono continuare a indagare il senso delle domande profonde della vita e della sua felicità nell'inestricabile trama della relazione con l'altro.
EUR 10.40
Economia felice. Educare i bambini a uno stile di vita consapevole
Cos'è l'economia? Domanda difficile. A seguire gli studiosi, potremmo dire che studia il modo in cui gli individui, le imprese, le autorità pubbliche e le altre organizzazioni compiono le loro scelte sulle risorse limitate a disposizione. La risposta diventa più semplice, anche per i bambini, se scopriamo come l'economia abbia a che fare con le cose che usiamo per giocare e per vivere. Oggi alla parola "economia" sempre più spesso sono associate espressioni come crisi, disoccupazione, povertà, sprechi, rifiuti, inquinamento. Parole tristi. Per scoprire che anche i singoli comportamenti possono generare grandi cambiamenti, di cui anche i bambini possono essere protagonisti. Per vincere la paura della scarsità, la strada è più semplice di quanto si possa immaginare e inizia col ripensamento del nostro modo di consumare, di produrre rifiuti, di vivere le relazioni sociali e affettive. Si parte da azioni pratiche e concrete che diventano consuetudini familiari. Scoprire insieme ai bambini un mondo nuovo, quello della decrescita, dell'ecologia, dell'autoproduzione, delle relazioni con gli altri. Il libro, corredato di riflessioni e attività pratiche per educatori, insegnanti, bibliotecari, genitori, nasce come un percorso educativo per nuove pratiche di uno stile di vita consapevole. Un kit...
Welfare come diritto. Scenari e sfide del servizio sociale professionale
Sotto la pressione della crisi economica mondiale, il processo di erosione e delegittimazione del welfare ha subito un'accelerazione fatale che tende a scardinare una delle più importanti conquiste istituzionali dei sistemi sociali e politici dal dopoguerra a oggi. L'ipoteca sul welfare, accesa da politiche rigoriste sulle quali incombono colossali speculazioni finanziarie, rischia di rovesciare un caposaldo delle democrazie occidentali, che ha assicurato l'equilibrio e la coesione, la crescita economica e lo sviluppo dei diritti di cittadinanza. Questo è il rischio. Anzi la sfida: dimostrare la vitalità del welfare come progetto generatore di opportunità e non come vulnus endemico dei sistemi sociali. Assumendo una diversa prospettiva, i contributi raccolti in queste pagine propongono una visione produttiva del sistema di tutela dei diritti civili e sociali che chiamiamo Stato Sociale. Non certo in termini di difesa autorefenziale o per mera contrapposizione di principio rispetto alle ricette di messa in liquidazione a buon mercato. Le riflessioni proposte accompagnano all'esplorazione del modello attuale, con una forte matrice regionale, che, nonostante i suoi limiti e malgrado l'endemica esiguità delle risorse disponibili, sviluppa un complesso di interventi, progetti, piani e programmi di lavoro con ricadute positive dirette su una...
Pietre di scarto
Fino a quando nelle nostre città la costruzione del regno non sarà organizzata dagli amici del cambio, dagli appassionati della rivolta, dai poveri che si ribellano, dai condannati alle piccole croci quotidiane, da chi vi rimane schiacciato sotto, da chi è ingiustamente spogliato di tutto come Cristo, da chi viene abbeverato con l'aceto e il fiele di una vita insostenibile, avremo sempre aurore senza mattino. E i macigni continueranno a ostruire i nostri sepolcri, lasciandoci privi di una memoria spiritualmente eversiva. Queste pagine sono dedicate a loro, pietre scartate dai costruttori che fanno le sorti della Storia. Il loro anelito di vita muta in serbatoio di speranze questa allucinante vallata di tombe che è la terra.
EUR 6.65
Mi affido Ti affidi Affidiamoci. L'affido familiare: una chance per la comunità sociale
Affido familiare: cos'è quest'oggetto sconosciuto che preoccupa chi non lo conosce, ma anche chi lo frequenta? Nient'altro che la formalizzazione di comportamenti sociali antichi: relazioni di vicinato in cui tutti gli adulti si sentivano tenuti all'educazione dei figli propri e non, senza alcuna preoccupazione d'invadere campi altrui, figli d'anima, solidarietà tra madri che permetteva ad una di accompagnare a scuola i figli dell'altra che a sua volta poi li andava a riprendere. Erano gesti spontanei: in un momento di crisi, di lutti, guerre o altro si poteva prendere in casa qualcuno, il figlio di un parente, si ospitava per intere giornate il piccolo della famiglia vicina di casa, l'amico del cuore del proprio figlio. Oggi prendersi cura quotidianamente di figli non propri senza un compito specifico e un mandato istituzionale, non è contemplato. Eppure solo se tutti insieme ci si attiva a favore dei bambini figli delle famiglie maggiormente in difficoltà per favorirne la crescita, si possono generare delle relazioni di aiuto e di solidarietà che, oggi, spontaneamente, non si autorizzerebbero ad esistere. Questo libro cerca di evidenziare come la comunità sociale, nelle sue diverse componenti, professionali e non, prova e talvolta ci...