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Giochiamo a contarci le dita
Cetta Petrollo torna alla poesia con questa raccolta, in cui si fanno via via più evidenti i riflessi di una introspezione profonda, che non rinuncia mai ? però ? al confronto con la realtà del mondo e della vita, come "fenomeni" letterari e affettivi. «L'autrice si fa apprezzare per l'agilità brillante dei movimenti, per quella sua sottile e discreta ironia, spesso serpeggiante, talvolta tra i momenti o i desideri di una tenerezza in cui qualcuno va "tirando bacetti in silenzio"» (dalla prefazione di Maurizio Cucchi).
EUR 14.25
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Racconti
Esordisce in narrativa il poeta Alessandro Malaspina Pola. I suoi racconti nascono dal mondo onirico e rielaborano la realtà e il vissuto con grande originalità. "Non ti scrivo nulla perché non so che cosa scriverti e se ti scrivessi cose che non ho voglia di scriverti mi pentirei di averti scritto cose che non desidero scriverti e così non scrivendoti nulla io ti ho già scritto".
EUR 11.40
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Terramare
"Terramare" racchiude liriche composte in un lunghissimo arco temporale (le più antiche risalgono a più di venticinque anni fa), ma sottoposte a un radicale lavoro di riscrittura che le rende di fatto tutte contemporanee. Strutturalmente si divide in quattro "capitoli", introdotti ciascuno da versi tratti da una lirica di Silvana Pasanisi: una divisione non a compartimenti stagni, piuttosto la necessità di accorpare le liriche sulla base di suggestioni, sulla predominanza di un elemento (terra o acqua) sull'altro. Dal punto di vista stilistico il lavoro di editing ha visto la pressoché totale abolizione dei segni di punteggiatura e delle maiuscole (inserite solo dove strettamente necessario) nonché la rinuncia a titoli per le singole liriche, sostituiti da una progressiva numerazione romana. Nella scrittura di Terramare l'uomo è protagonista, ma non per lascito divino o di presunta superiorità sugli elementi e sugli altri esseri viventi, ma perché le sue azioni, il suo sentire, i suoi sentimenti trovano riscontro, diretto o simbolico, tanto nella percezione di insondabili abissi marini quanto nel minimo lavorio di una goccia d'acqua: un dono raro, privilegiato, non esente da responsabilità, un "debito di riconoscenza" verso qualcosa che "sopravvive a noi a tutti...
Eravamo i Thunberg
Anno 2022. Raimondo Bignardi è uno scrittore indotto a scrivere un romanzo sulla storia di Greta Thunberg ? la giovane attivista svedese leader del movimento contro i cambiamenti climatici ? dall'amico Fabio Poggi, uno speculatore di borsa determinato a sfruttare a proprio vantaggio il passaggio dai combustibili fossili alle energie rinnovabili. Poggi, conosciuto come "l'italiano", ha un'ambizione: impossessarsi delle società petrolifere e convertirne gli impianti. Per farne crollare le quotazioni in borsa, ha elaborato un finto attentato a Greta, la cui responsabilità dovrà ricadere sui petrolieri. La data stabilita per l'attentato è il 7 gennaio 2023, quando Greta parlerà a Parigi, ma quel giorno qualcosa andrà maledettamente storto.
EUR 17.10
Straborghese
Pubblicato nel 1980, a pochi anni dagli eccessi della contestazione, "Straborghese" è un pamphlet scritto e pensato contro ogni luogo comune. Una difesa della borghesia, prima ancora che come classe sociale, come carattere, come tipo umano, come fenomeno. C'è chi nasce "mezzo borghese, e se ne ha la volontà lo diventa del tutto applicandosi da autodidatta". Per Ricossa, il carattere borghese risiede sostanzialmente nella vocazione dell'uomo a rapportarsi con l'altro, a crescere e a migliorare attraverso lo scambio. La civiltà borghese è "colorata dai fiori dell'individualismo, mossa dalla libera fantasia innovatrice di ciascuno e di tutti, nel reciproco rispetto, alla ricerca anche avventurosa delle dolcezze della vita, ma con aurea moderazione intesa a evitare ogni eccesso". La borghesia come stilema dell'Ottocento e come parte che parla per il tutto della società liberale.
EUR 15.00
Le regole della finanza. Diritto societario e mercato in Italia e in Europa
In che modo il diritto societario può essere utile a perseguire l'obiettivo prioritario di favorire la nascita, la crescita e la competitività delle imprese? In che misura, dopo le riforme attuate in questi anni, il diritto societario italiano svolge questa funzione? Quale dovrebbe essere il ruolo dell'Unione Europea nella disciplina della corporate governance? Quale ruolo essa ricopre effettivamente? Il libro raccoglie vari saggi su corporate governance e diritto societario, apparsi tra il 2001 e il 2009 in riviste italiane e internazionali, alcuni dei quali per la prima volta disponibili in italiano. Il filo conduttore che lega i vari capitoli è l'attenzione che Enriques ripone per il dato economico ed empirico, e uno scetticismo di fondo sull'attitudine dei policymaker a produrre regole che effettivamente servano gli interessi dei privati e ne migliorino le condizioni di contesto per lo svolgimento di attività economiche, specialmente in mancanza di concorrenza tra ordinamenti. Piuttosto, anche nel campo del diritto societario, le regole si rivelano spesso una fonte di rendite per ben specifici gruppi di interesse.
EUR 20.90
Europa. Sovranità dimezzata
Da almeno cinque anni, ovvero dall'inizio della grave crisi economica e finanziaria che stiamo vivendo, l'Europa è diventata l'anello debole dell'economia mondiale e, dietro la facciata idealista dipinta dai media, si rivela profondamente disunita anche sulle questioni politiche essenziali. Come abbiamo fatto a ridurci così? A perderci tra i codicilli sprecando quell'enorme occasione storica che è stato il 1989? Perché, di fronte all'imponente accelerazione che ha segnato il mondo degli ultimi trent'anni (rivoluzione digitale, globalizzazione dei mercati, turbofinanza), non abbiamo saputo reagire con energie innovative? Per capire le origini della situazione attuale, e soprattutto per indicare una via per uscirne, Antonio Pilati indaga, in undici capitoli, le questioni più controverse: dall'equivoco sul debito pubblico allo strano ruolo della Germania, fino all'inedito scontro di classe che va delineandosi. Aiuta a comprendere, per risolvere.
EUR 9.50
Contro Keynes. Presunzioni fatali e stregonerie economiche
Friedrich A. von Hayek e John Maynard Keynes sono stati i protagonisti del più importante dibattito economico e politico del Novecento. Hayek tuttavia non scrisse mai una critica organica della "Teoria generale" di Keynes: "Mi sono sempre rimproverato per tale mancanza". Questa raccolta di saggi, curata da Sudha Shenoy, pone finalmente rimedio a tale grande lacuna, riunendo i lavori in cui Hayek discusse l'edificio teorico keynesiano. Essa presenta una devastante critica delle tesi interventiste che hanno dominato la scienza economica nell'ultimo secolo. L'influenza esercitata dal pensiero di Keynes è ancora forte e se ne vedono anche oggi le conseguenze in quasi tutti i Paesi occidentali.
EUR 19.00
Gli antifederalisti. I nemici della centralizzazione in America (1787-1788)
La Costituzione degli Stati Uniti d'America, redatta a Filadelfia nell'estate del 1787, viene comunemente considerata il prodotto più alto della scienza giuridica occidentale. Longeva, efficiente, relativamente democratica, le sue virtù sono per lo più magnificate da politici, studiosi e opinione pubblica ben informata. Ciò che molti ammiratori, tuttavia, ignorano è che quella stessa Costituzione venne ratificata solo dopo una lotta senza esclusione di colpi tra coloro che avevano contribuito a scriverla e coloro che, ispirandosi ai principi della Rivoluzione del 1776, la consideravano incapace di difendere le libertà conquistate a caro prezzo dagli americani. Questa antologia presenta per la prima volta al pubblico italiano una selezione dei principali scritti degli avversari della Costituzione. I quali, a dispetto dell'etichetta di "antifederalisti" che venne loro affibbiata dai rivali, si battevano contro l'accentramento politico, burocratico ed economico che il documento, a loro avviso "federale" solo di facciata, avrebbe comportato.
EUR 23.75
Sudditi. Un programma per i prossimi 50 anni
Spentisi gli echi delle celebrazioni del 150° dell'Unità d'Italia, è arrivato il momento di domandarsi quale potrebbe essere l'agenda di questo nostro paese nei prossimi 50 anni. Che cosa vorremmo poter festeggiare alla scadenza del prossimo Giubileo di storia unitaria? Il primo punto nell'agenda riguarda il rapporto fra Stato e Cittadino. È qui lo spread più preoccupante fra l'Italia e i suoi principali partner occidentali. "Sudditi" è un viaggio in un'Italia in cui lo Stato è rimasto ancora il Sovrano e i Cittadini sono rimasti, appunto, sudditi.
EUR 19.00
Liberi di scegliere. Una prospettiva personale
In questo libro, ormai un vero e proprio classico, il premio Nobel Milton Friedman e sua moglie Rose offrono argomenti a favore dell'economia di mercato. Per i due Friedman, solo attraverso il libero mercato è infatti possibile tutelare i consumatori e i lavoratori, raggiungere elevati livelli d'istruzione, evitare l'inflazione e la disoccupazione, consentire ai cittadini di vivere in sicurezza. Pubblicato originariamente nel 1980, "Liberi di scegliere" evidenzia come la perdita della libertà generi costi gravosi, dato che troppe leggi e regolamenti, una spesa pubblica fuori controllo e una tassazione predatoria impoveriscono la società nel suo insieme. In queste pagine Milton e Rose Friedman sviluppano pure un'analisi sulle potenzialità della cooperazione spontanea fra individui. Consentendo a chiunque di cooperare anche a grande distanza, il mercato rappresenta per giunta un argine alla formazione di qualsiasi concentrazione di potere politico.
EUR 21.85
Breve introduzione alla politica
Che cos'è la politica? Kenneth Minogue comincia la sua riflessione dalle società greca e romana: laddove la discussione politica, per come la conosciamo in Occidente, ha avuto inizio. Le idee e i concetti elaborati allora determinano ancora oggi il perimetro del dibattito: dalla cittadinanza al patriottismo, dall'individualismo al senso della comunità. Questa "introduzione alla politica" si sviluppa attraverso una duplice prospettiva: storica e teorica. Minogue riesce così a delineare alcune grandi tendenze che caratterizzano l'epoca moderna. Tra queste, il conferimento di un ruolo sempre maggiore allo Stato, che riduce gli spazi di autonomia della persona e cambia in profondità obiettivi e ambizioni della politica. Minogue esamina soprattutto le conseguenze negative dell'egualitarismo (che comporta una crescente deresponsabilizzazione degli individui) e dell'idealismo politico (che con le buone intenzioni apre la strada al potere dispotico).Per l'autore, l'ordine giuridico-politico non può soddisfare le esigenze fondamentali della persona umana: ha unicamente il compito di disegnare la cornice istituzionale entro cui gli individui possono provare a essere se stessi.
EUR 13.50
Sull'economia e gli economisti
Cosa differenzia il mercato dei beni da quello delle idee? Quanto è ancora attuale la "Ricchezza delle nazioni" di Adam Smith? Cosa vuol dire "struttura istituzionale della produzione"? In questi saggi sull'economia e gli economisti vengono chiaramente alla luce i riferimenti intellettuali e tutti i principali temi oggetto delle ricerche di Ronald Coase. Nei quindici contributi del volume emergono la complessità e la profondità di un pensatore che ha esercitato un'enorme influenza sulle scienze sociali, gettando anche le basi per la nascita dell'analisi economica del diritto. Il libro si apre con la conferenza di accettazione del Premio Nobel, in cui Coase affronta lo stato della ricerca sull'organizzazione industriale e spiega cosa bisognerebbe fare per rendere più penetranti gli studi in questo ambito. Contiene poi anche due saggi su Adam Smith, nei quali l'autore rivela la grandezza del filosofo scozzese. Il volume si chiude con una rievocazione della London School of Economics degli anni Trenta, dove Coase entrò come studente nel 1929 e dove insegnavano Lionel Robbins, Friedrich A. von Hayek e John Hicks.
EUR 19.00
I beni comuni oltre i luoghi comuni
L'ideologia dei beni comuni è entrata ormai nel linguaggio accademico, politico e culturale. Intorno ad essa sono nati e cresciuti movimenti, associazioni, iniziative che si propongono di diffonderla nella società civile e di mettere in atto pratiche ad essa ispirate, vedendovi la premessa per lo svilupparsi di rapporti sociali basati sulla condivisione, sulla solidarietà e su forme partecipate di democrazia. Ma cosa sono i beni comuni? E in cosa si distinguono dagli altri modi di gestire i beni? Cos'ha di diverso e cosa implica una forma di solidarietà basata sul benicomunismo, rispetto alle altre forme di coordinamento sociale? I saggi raccolti in questo volume sottopongono a un radicale esame critico le idee benicomuniste e contestano la visione caricaturale dei rapporti privatistici e di mercato su cui esse si fondano. Il libro intende dimostrare come la nozione di beni comuni che viene solitamente proposta manchi di basi solide e coerenti e dia contributi assai modesti alla comprensione sia dei molteplici intrecci che legano la sfera privata a quella comune, sia degli effetti delle innovazioni tecnologiche e istituzionali degli ultimi decenni.
EUR 13.50
Le origini del capitalismo
Perché l'Occidente è diventato ricco? Perché il capitalismo è nato in Europa? Perché la rivoluzione industriale è avvenuta in Inghilterra e non altrove? Sono questioni ormai "classiche", sulle quali si sono esercitati pensatori del rilievo di Karl Marx e Max Weber e, più di recente, intere generazioni di storici dell'economia. Nel 1971, Jean Baechler avanzava una tesi originale, destinata a influenzare profondamente gli studi successivi: è soprattutto per ragioni "politiche" se il capitalismo è nato in Europa. Le sue radici vanno ricercate nel pluralismo della società feudale: nel fatto, cioè, che un'area culturalmente omogenea non diede origine a un solo Impero, ma al contrario divenne un mosaico di unità politiche differenti e impegnate a limitare le une le pretese delle altre. È stata, di conseguenza, una politica "a bassa intensità" che ha consentito la fioritura dei commerci, lo sviluppo delle imprese, le sperimentazioni scientifiche e organizzative e, infine, quella "crescita economica moderna" che è coincisa con un miglioramento delle condizioni di vita senza precedenti nella storia dell'umanità.
EUR 17.10
Repubblica o democrazia? John C. Calhoun e i dilemmi di una società libera
La riflessione politica e costituzionale di John Caldwell Calhoun (1782-1850) è il prodotto più sofisticato scaturito dall'esperienza americana di autogoverno prima della Guerra Civile. Per quanto noto solo a pochi esperti fuori dal suo paese, il suo pensiero politico è di grandissima rilevanza per comprendere come le questioni poste dalla "sovranità popolare" - che assillano oggi tutte le società democratiche - fossero già ben visibili agli albori delle istituzioni democratiche. Nella sua analisi di Stato, federazione, nazione, interessi (legittimi e inconfessabili), Calhoun non si muove sulle coordinate del diritto pubblico europeo, ma si interroga su come costruire convivenze umane fondate su principi di giustizia. Autorevolissimo indagatore della politica come fenomeno autonomo, Calhoun è anche una sorta di Marx rovesciato: la fonte dei privilegi ingiustificati dei quali godono individui e gruppi deve essere ricercata nei meccanismi del potere politico e non nel modo in cui la ricchezza viene prodotta.
EUR 19.00
Tutti gli errori di Piketty. Saggi su Il capitale nel XXI secolo
"Il capitale nel XXI secolo" di Thomas Piketty è il libro più influente di questi ultimi anni. Ha fatto discutere e ha prodotto un acceso confronto fra economisti e studiosi. Secondo Piketty, le differenze di reddito tra ricchi e poveri tendono inesorabilmente a crescere in un'economia capitalista, che per questa ragione avrebbe bisogno di forti "correzioni", ovvero di un robusto intervento pubblico. I saggi raccolti in questo volume - opera di importanti economisti come Martin Feldstein, di divulgatori come Matt Ridley e di uomini di finanza come Charles Gave - criticano l'impostazione e i risultati di Piketty, contestando le inesattezze metodologiche così come le discutibili prescrizioni di policy dell'economista francese. L'edizione italiana include anche tre contributi di Anthony de Jasay, Antonio Foglia e Deirdre McCloskey.
EUR 17.10
Potere e mercato. Lo Stato e l'economia
Come sarebbe un mondo senza tasse e spesa pubblica? Davvero le politiche pubbliche riescono a risolvere i conflitti fra gli attori economici? O invece li creano? Esiste infine una "giusta misura" di interventismo? In "Potere e mercato" Murray N. Rothbard analizza gli effetti dell'azione dello Stato in campo economico. Nella sua visione la coercizione esercitata dal potere s'oppone sempre alla libertà permessa dal mercato. Per questa ragione, l'economista americano prova a immaginare istituzioni volontariamente scelte, le quali assolvano anche a quei compiti (difesa, polizia, giustizia) che nelle nostre società sono oggi affidati allo Stato. È il tema delle "agenzie private di protezione", quale alternativa radicale al monopolio statale della violenza. Quello che viene alla luce è un liberalismo estremamente coerente, rigoroso, che non ammette compromessi: il tutto all'insegna di una riflessione sul migliore ordine sociale secondo cui gli uomini hanno diritti naturali che nessuno, e per nessun motivo, può violare.
EUR 20.90
Lo Stato
Cosa faresti, se fossi tu lo Stato? Comincia così, con questa domanda semplice e sorprendente, uno dei più importanti libri di teoria politica degli ultimi cinquant'anni. Anthony de Jasay, il suo autore, arrivò tardi a occuparsi di filosofia politica, dopo un'intensa vita professionale. Con straordinario rigore analitico, in questo lavoro compie un'operazione apparentemente paradossale e nello stesso tempo fondamentale per comprendere come funzionano le istituzioni politiche della modernità. De Jasay considera lo Stato come una entità che vive di vita propria. In questo modo, contraddicendo solo apparentemente la grande lezione dell'individualismo metodologico, ci porta a ragionare sulle conseguenze delle azioni dello Stato, che sono l'esito dei fini che è plausibile attribuirgli. Esiste, sostiene de Jasay, una logica che è propria dello Stato e che lo conduce a monopolizzare sempre più compiti e attività. A spese della libertà del singolo e della società.
EUR 20.90
Gesù economista. Ricchezza, proprietà privata e giustizia sociale
Questo non è un libro sulla religione, ma un saggio di economia che si basa sui Vangeli. Mentre molti hanno trovato nel Nuovo Testamento una giustificazione di natura morale al socialismo e all'intervento dello Stato, Charles Gave accosta i testi sacri per mettere in risalto il messaggio di libertà e responsabilità individuale che caratterizza la predicazione di Gesù Cristo. Secondo l'autore, gli scritti di Matteo, Marco, Luca e Giovanni non sono stati adeguatamente letti e compresi dagli economisti, con il risultato che il loro significato sociale è stato in larga misura travisato. Con la semplicità delle sue parabole, Gesù ha invece saputo parlare in maniera assai interessante di questioni economiche, riuscendo a piantare i semi di una riflessione che è tuttora attuale per comprendere la realtà produttiva e finanziaria dei nostri giorni.
EUR 14.25