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Mostrati 2101-2120 di 50764 Articoli:
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Lucciole al tramonto. Versi tra luci ed ombre
Nell'orizzonte senza tempo dei sentimenti, tra albe smarrite e tramonti infuocati, si illuminano i versi di questi autori. Versi lievi, meditabondi, dolci e amari, versi che, come lucciole incantate, si librano nel cielo inquieto del foglio, rievocando la serenità di momenti felici, a volte, e a volte svelando lacrime di tristezza e nostalgia. In questo abisso si muovono inquieti i poeti, in giardini incantati o in selve intricate, tra fiori palpitanti e rovi insidiosi, tra gioia sfiorata e tristezza infinita, tra tenerezza, paura, incertezza e dolore, con la consapevolezza sempre che la vita ha tempi lunghi e profondi, scanditi solo dal battito del cuore. Non vi sono ore, giorni, mesi, solo emozioni e ricordi che si avvolgono come spirali dolceamare intorno ai pensieri e ai sogni audaci. E allora, viandanti scalzi, i poeti attraversano il tormento dei bianchi fogli, riversando, su sentieri di righe distorte, il proprio sentire.
EUR 11.40
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Poetica follia. Scintille di luce e poesia
Gli autori di questa antologia sperimentano nuovi spazi e nuovi limiti, e, nel solco dell'audace cambiamento, liberano il respiro dei versi inquieti e la potenza curativa e liberatoria della scrittura. È la follia, una poetica follia, l'alito leggero che soffia tra le pagine di questa antologia. Riflessioni profonde sulla vita e sull'amore, paesaggi della memoria e del cuore, il passato, il futuro, le radici del tempo e le speranze di ogni domani, gli occhi e il cuore dell'essere accanto; riflessioni nel profondo sentire degli autori che, alla ricerca della luce, ripropongono in maniera originale il folle tormento sulle tracce insidiose di nuove scelte linguistiche.
EUR 11.40
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Between Syria and the highlands. Studies in honor of Giorgio Buccellati & Marilyn Kelly-Buccellati
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Sallustio e Cicerone a Brindisi
"A metà agosto del 47 Cicerone è fermo a Brindisi, ormai da circa dieci mesi, in esasperante attesa di un ipotizzato, e probabile, passaggio di Cesare. E scrive di continuo ad Attico (il quale conserva tutti i messaggi dell'amico, anche minimi), più di rado alla moglie Terenzia. L'anno precedente aveva commesso l'errore, dopo molta esitazione, di imbarcarsi alla volta del campo pompeiano. Si era fermato a Durazzo, e a Durazzo gli era giunta la notizia della sconfitta di Pompeo a Farsalo. Nell'esercito sconfitto militava suo figlio Marco, e c'era anche suo fratello Quinto anche lui col figlio. Nello sbandamento della disfatta era rientrato precipitosamente a Brindisi, dopo una scenata col fratello. La decisione di fermarsi a Brindisi e di non rientrare a Roma è dovuta, tra l'altro, al timore di essere trattato lì, in una capitale inquieta e in mano ai capi cesariani, come nemico; ma anche al proposito di attendere il passaggio di Cesare ed ottenerne il «perdono», onde rientrare, nei limiti del possibile, nella normalità. Non poteva immaginare la diversione egiziana di Cesare e la complicazione molto seria della guerra alessandrina".
EUR 12.35
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Arslantepe II. Period VII. The development of a ceremonial/political centre in the first half of the fourth millennium bce (late chalcolithic 3-4)
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Raphael da Urbino. Archeologo, urbanistica e cartografo
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Laurentinum. La villa marittima di Plinio il Giovane. Vol. 1: Otium Maritimum.
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«L' Ipogeo delle Ghirlande» a Grottaferrata. Un esempio di sepoltura di età romana imperiale
Si esamina nelle sue potenzialità storiche, topografiche e archeologiche l'importante ipogeo detto «delle Ghirlande» databile al I sec. d.C. e riconducibile ad una famiglia dell'«élite» romana che viveva nei pressi di Tusculum. Ritrovato nel 2000 nel territorio di Grottaferrata, l'ipogeo risulta inserito nel complesso sistema viario che afferiva all'antico confine tra l'ager tusculanus e l'ager romanus. La struttura sotterranea si compone di una ripida scalinata d'accesso (dromos), di un piccolo vestibolo a pianta rettangolare e della cella sepolcrale, ancora intatta al momento del rinvenimento, sigillata da un grosso blocco di peperino, recante su tre lati le grappe di ferro originali, con due sarcofagi all'interno. Estremamente povero di arredi e decorazioni, in realtà il ritrovamento offre fondamentali informazioni sulle pratiche di inumazione del I sec. d.C., testimonianze epigrafiche e tracce organiche che hanno permesso di ricostruire i legami familiari, e financo sentimentali, tra i due defunti deposti: il giovane Carvilio e la madre, la nobile Aebutia Quarta, che portava un anello con l'ombra del volto del figlio, i cui corpi sono oggi conservati presso il laboratorio di antropologia a Tivoli, purtroppo divisi dal resto del corredo funebre: lo splendido anello di Carvilio, i sarcofagi...
Votive Statuettes of Adult/s and Infant/s in Ancient Italy. From the End of 7th to 1st c. BCE: A New Reading. Vol. 1: Acient Latium and Etruria.
Questo libro in due volumi ha come principale oggetto di studio le statuette votive che rappresentano adulti con bambini (statuette di donne che allattano o che hanno con sé bambini, e di coppie formate da un uomo e una donna o due donne) provenienti dall'Italia antica (Etruria, Lazio antico, Campania, Magna Grecia e Sicilia). Attraverso l'analisi funzionale di questo materiale, la presente ricerca offre un ventaglio di possibilità sulle dinamiche e sugli agenti che si celano dietro l'atto di offrire oggetti votivi rappresentanti adulti e bambini. Il cuore dell'indagine è l'uso di un tipo specifico di ex-voto per comunicare con entità umane e transumane per dini religiosi e sociali, che verosimilmente va oltre il legame puramente biologico madre-figlio. A questo scopo, sono state prese in considerazione diverse variabili: legami biologici, status sociale e altri aspetti culturali, luogo di provenienza (spazi urbani e non urbani), sfera pubblica e privata, tipo di divinità coinvolte ed eventuali rituali messi in atto per onorarle; altri tipi di votivi e iscrizioni presenti nel contesto di ritrovamento delle statuette. Dai risultati ottenuti si può evincere l'importanza della prole per le famiglie e per l'intera comunità e la crescita dei...
Iscrizioni Romane. Messaggi millenari nella città eterna. Ediz. italiana, inglese e spagnola
La villa pompeiana detta «della Pisanella» a Boscoreale. Un esempio di villa rustica di epoca romana
Negli anni 1896-1897 Angiolo Pasqui fu inviato a Boscoreale come Ispettore del Ministero della Pubblica Istruzione a supervisionare i lavori di scavo presso la villa rustica romana detta della Pisanella, scoperta durante alcuni precedenti scavi privati effettuati dal proprietario del fondo Vincenzo De Prisco. Tali scavi avevano restituito, prima della presenza dell'ispettore, il magnifico tesoro in argento composto di 108 pezzi, subito venduto di nascosto, grazie all'appoggio di antiquari napoletani della famiglia Canessa - che ne permisero l'esportazione clandestina in Francia -, ad un banchiere ebreo, barone Edmund Rothschild, e poi donato al Museo del Louvre. A Boscoreale il Pasqui svolse il compito di Ispettore con estrema serietà e documentò, nelle sue precise relazioni archeologiche, il materiale rinvenuto sotto la sua supervisione e le varie fasi dello scavo che rimisero in luce tutto il fabbricato: si trattava di una villa rustica, composta da una pars urbana, cioè la residenza padronale, a nord-ovest, e da una pars rustica, gli ambienti produttivi e di servizio, nella zona orientale. Vi si praticava l'allevamento di animali da cortile nell'aia e la maggior parte degli ambienti al piano terreno erano dedicati alla lavorazione e alla conservazione di olio,...
Palmula. I datteri nell'antichità. Indagine antropologica e archeologica
Un lungo viaggio nell'antropologia del cibo che percorre, in modo trasversale, anche l'archeologia, la letteratura classica e l'arte, e ci rivela aspetti del tutto inediti sulla palma in quanto tale e sul dattero quale suo frutto. Il dattero era, ed è, un vero e proprio integratore alimentare, poiché privo di proteine e grassi e ricco di molte vitamine, dunque è in grado di dare una vera e propria sterzata energetica oltre ad essere un potente remineralizzante del metabolismo. L'osservazione poi sulle caratteristiche vegetative della palma e sulla longevità delle sue foglie, rispetto ad altre essenze sempreverdi, proiettano nel tempo una condizione atemporale che trova la sua sintesi più perfetta nel concetto di immortalità. L'immortalità affonda la sue radici nella condizione umana della lotta e del superamento della sofferenza che sempre oscilla tra la fatica ed il ristoro, il dolore e la gioia, la lotta e la vittoria, la sconfitta ed il trionfo. La palma allora viene assunta sia come segno di un traguardo terreno raggiunto che come speranza ed augurio di un successo, di una vittoria, ove il futuro è intravisto some sublimazione dell'essere presente. In epoca romana la dolcezza del dattero era...
I nomi dei romani. La formazione dei nomi e il sistema dei tria nomina in epoca romana
L'inesauribile volontà di quanti desiderarono che il nome di persona dei propri predecessori continuasse ad essere ricordato per secoli in quello dei loro successori, ha determinato il meccanismo della formazione e dell'assegnazione dei nomi propri e ne ha fatto lo strumento per scavalcare millenni di storia, assegnando identici nomi ai nati in epoche differenti. I romani, con il sistema dei tria nomina, riuscirono ad imprimere in ogni civis romanus il complesso delle sue origini e le diramazioni della sua famiglia originaria o di acquisizione, tanto da farne un vero e proprio mezzo di identificazione sociale e censitaria. In epoca tardo-antica si andò saturando l'utilizzo del prænomen e quello del gentilicium, sebbene una ristretta cerchia di aristocratici continuasse ad assegnarlo. La decadenza della complessa istituzione onomastica romana non determinò però la scomparsa dei singoli nomi romani, che anzi continuarono ad essere impiegati in tutto il territorio dell'impero e sono ancora oggi assegnati in modo pressocché invariato.
EUR 23.75
De antiquiis romanis. Come vivevano i Romani. Leggi, costumi, usanze e tradizioni
Argomenti trattati: I. Gens: Genti e famiglie. - Nomi - Prenomi - Cognomi - Soprannomi II. Patria potestas: Stato e doveri dei figli - Adozione - Arrogazione - Emancipazione - Schiavi III. Dextrarum coniunctio: Nozze - Sponsali - Divorzio IV. Pueri: Riti e costumanze praticate alla nascita di un fanciullo - La nutrice - La toga pretesta - Il pedagogo - Gli studi dell'adolescenza. Vestizone della toga virile - Studi ed esercizi giovanili - Modi di scrivere V. INDUMENTA: Parti principali del vestimento - Qualità varie di toga - Distintivi onorifici - Ornamenti muliebri VI. Domus: Case - Ville - Occupazioni giornaliere - Pasti principali - Riti e usanze a ciò relative - Bagni VII. Lud: Giochi - Tempo libero - Viaggi VIII. Fasti et misurae: Il giorno civile e le sue divisioni - Feste, Giorni fasti, nefasti, intercisi, innominati, comiziali - Mesi, Calende, None e Idi - Calendario - Monete, Pesi e Misure ragguagliate con quelle del sistema decimale IX. Divinitates: Le divinità maggiori e le minori - Eroi - Apoteosi - Semoni - Feste religiose X. Sacra: Classi sacerdotali - Luoghi sacri - Preghiere - Sacrifizi pubblici e privati XI. FUNIS:...
La Roma di Settimio Severo. I Castra Albana e la campagna d'Africa
Dopo il lungo e tragico periodo della Peste Antonina, gli incendi di Roma sotto Commodo e le guerre civili, l'imperatore Settimio Severo (193-211) avviò un profondo rinnovamento economico, sociale e militare. L'Impero rifiorì e Roma divenne più bella che mai. Protagonisti di questo romanzo sono alcuni legionari della Legio II Parthica intenti a costruire il loro accampamento, sui cui resti sorge oggi Albano Laziale, gli abitanti del territorio circostante e una Roma che risorge grazie ai grandi lavori promossi da Settimio Severo. La dura vita quotidiana di soldati e civili, donne e contadini, è scandita da eventi lieti e drammatici: matrimoni e brigantaggio, cacce e giochi, la partenza dei soldati per l'Africa, dove li attende un'impegnativa campagna nei deserti della Libia, e il rientro a Roma. Attraverso i dialoghi dei personaggi, alcuni realmente vissuti, sono messi in luce il quadro politico e sociale dell'epoca, i valori che resero grande la civiltà romana e le riforme attuate da uno dei più importanti imperatori della storia di Roma. Il libro è arricchito da approfondite appendici storiche e mappe.
EUR 14.25
La coppa di Nestore
Un tempio pagano, un convento cristiano ed una moschea rappresentano la trasformazione e l'evoluzione strutturale nel tempo di un luogo, in cui si manifesta una misteriosa sacralità, nell'eterna conflittualità religiosa degli uomini. Questo mondo si avvia a scoprire Giovanni, il protagonista, sulla base di labili indicazioni ricevute durante l'adolescenza. Esse si arricchiscono di indizi acquisiti da adulto, quale libero professionista, ex ufficiale dei carabinieri, con una laurea in archeologia nel cassetto, a contatto con l'ambiente diplomatico occidentale.
EUR 14.25
Dagli ipogei alle catacombe. Organizzazione e funzionamento dei cimiteri sotterranei in epoca romana
Una miniera di notizie, particolari e dettagli volti a soddisfare ogni curiosità sul mondo funerario romano e, nello specifico, sulla genesi, l'organizzazione e l'amministrazione delle catacombe. Tutto è sempre e rigorosamente corredato da fonti letterarie antiche, da recenti risultati di scavo e innovative ricerche antropologiche, oltre a fondarsi su una onnipresente conferma scientifica fornita dalle innumerevoli epigrafi riportate nel volume sia in latino che con la loro traduzione italiana. Dopo un'ampia e minuziosa digressione sui riti funebri, sulle feste dedicate al culto dei defunti e alle organizzazioni funerarie con i loro lavoratori e professionisti, il volume concentra la sua approfondita spiegazione del fenomeno cimiteriale delle catacombe. E quindi ecco che, addentrandosi negli intricati cunicoli sotterranei, il lettore viene a conoscenza delle motivazioni che indussero a inventare e sfruttare questo singolare sistema cimiteriale. Soprattutto, tramite l'ausilio del dato epigrafico, si offre la possibilità di sapere chi fossero gli utilizzatori delle catacombe, i defunti nella loro immortale testimonianza di vita, da dove essi provenissero, quale mestiere avevano esercitato, quali fossero le loro aspettative di vita, le classi sociali a cui appartenevano; oltre a conoscere i loro pensieri più intimi, gioie e affanni, e le loro...
La silenziosa estate di Firenze (1944)
Un inedito e delicato affresco di Firenze alla fine della seconda guerra mondiale. Attraverso una dimensione intima e familiare si ripercorrono gli eventi storici che investirono Firenze durante la lunga estate del 1944 fino alla liberazione e il graduale riappropriarsi della città da parte degli abitanti reclusi per mesi dentro gli spazi angusti domestici. Numerosi i cenni a luoghi e a vicende mai raccontate prima che riportano la grande storia in una prospettiva più locale, ma più umana fatta di quotidianità, attese, paure, condivisione e volontà di rinascita, il tutto filtrato dai ricordi di un ragazzo di quattordici anni.
EUR 9.50
Saturo, Falanto, Taranto. La triade vincente e le sue fonti
L'esame delle fonti antiche, qui riportate tramite traduzioni originali, rappresenta forse il Leitmotiv di questo lavoro che, come intendimento centrale, si prefigge un riordino mirato della documentazione disponibile. I singoli capitoli privilegiano aspetti essenziali delle origini mitiche di Taranto, senza tuttavia avventurarsi in nuove ipotesi esegetiche, data anche l'ampia disponibilità di studi specializzati in materia. Trattasi, invece, di una scelta programmaticamente esemplificativa e illustrativa, non già per banalizzare la complessità dei temi affrontati, bensì per offrire al lettore una base concreta su cui poter fondare successivi approfondimenti mirati. In tal senso i primi tre capitoli, che compongono anche il titolo dell'opera, sono corredati da una quarta sezione, su alcune delle più insigni personalità della città antica, ed una quinta, conclusiva, relativa agli elogi incondizionati riservati all'Urbs Tarentum da autori di spicco dell'età augustea, quali Orazio e Virgilio in poesia e Livio in prosa.
EUR 14.25
Io sono Bertha. Prima regina di Francia
Bertha è una giovinetta quando conosce Pipino, se ne innamora e da lui ha un figlio. Le terre di Laon divengono da subito il centro delle vicende politiche che porteranno all'ascesa di Pipino e con lui di Bertha. Il delicato gioco di equilibri politici fra potere militare spirituale, fra re e papa e anche fra re e regina, fa da sfondo alla vicenda umana di una regina la cui grandezza ne ha fatto una figura mitologica, le ha fatto meritare filastrocche e canzoni. Questo romanzo ripercorre la sua vita. Bertrada di Laon è la grande donna alle spalle di un paio di grandi (uomini) della storia: il marito e il figlio. In questo romanzo storico, Bertha ci racconta la sua vita dall'infanzia alla maturità. Mostra come sia stata l'artefice di molte scelte che hanno portato sul trono entrambi i suoi uomini.
EUR 11.25