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Tintoretto secondo John Ruskin. Un'antologia veneziana
Nella biografia di Ruskin alcune date divengono dei punti di svolta nella sua storia personale e, data la portata della sua presenza nell'Europa di medio Ottocento, segnano la storia della fortuna internazionale di Tintoretto. Il 23 settembre 1845 è un giorno memorabile, che Ruskin incide a fuoco in alcune lettere dove si dice «annientato» dalla potenza del pittore veneziano e chiamato alla responsabilità della salvaguardia delle sue opere assieme a quella di Venezia. L'incontro con Tintoretto costituisce un passaggio centrale nell'estetica di Ruskin a cui dedica pagine bellissime delle sue opere maggiori, dei Pittori moderni e delle Pietre di Venezia. Questi testi si pubblicano ora per la prima volta in un'edizione che li raccoglie in una forma facilmente consultabile che Ruskin stesso aveva ideato per il viaggiatore inglese dell'Ottocento in visita a Venezia, stilando l'indice veneziano delle Pietre di Venezia. Elencando in ordine alfabetico gli edifici e le opere «da non perdere assolutamente nella città lagunare», Ruskin conduce il lettore principalmente al cospetto di dipinti di Tintoretto: nelle chiese e nelle istituzioni veneziane tra le quali s'impongono la chiesa e la Scuola Grande di San Rocco. Un metodo coerente è sotteso a questo...
Gauguin e gli impressionisti. Capolavori dalla Collezione Ordrupgaard. Catalogo della mostra (Padova, 29 settembre 2018-27 gennaio 2019). Ediz. a colori
Cézanne, Degas, Gauguin, Manet, Monet, Berthe Morisot, Renoir, Matisse: una strepitosa selezione di opere, conservate all'Ordrupgaard Museum a nord di Copenaghen, costituisce il fior fiore della collezione creata ai primi del Novecento dal banchiere, assicuratore, Consigliere di stato e filantropo Wilhelm Hansen e da sua moglie Henny, collezione che è considerata oggi una delle più belle raccolte europee di arte impressionista, e che, all'indomani del primo conflitto mondiale veniva valutata come «senza rivali nel nord Europa». In soli due anni, dal 1916 al 1918, Hansen riuscì a creare, grazie anche agli avveduti consigli di uno dei più importanti critici d'arte del momento, Théodore Duret, una collezione che il suo collega collezionista svedese Klas Fahraeus avrebbe descritto come la «migliore collezione impressionista al mondo». Il catalogo della mostra di questa collazione, nei suoi testi accurati, e gli apparati che accompagnano il percorso espositivo rappresenta uno strumento di approfondimento delle opere e della loro storia collezionistica che, in alcuni casi, si rivela complessa e singolare. Racconta l'affascinante vicenda che diede origine a questa incredibile raccolta ed è arricchito oltre che dalle schedatura di tutte le opere, dai saggi di Anne-Birgitte Fonsmark e Fernando Mazzocca, dalle...
Osvaldo Licini 1894-1958. Catalogo della mostra (Venezia, 22 settembre 2018-14 gennaio 2019). Ediz. inglese
Il catalogo celebra i sessant'anni dalla scomparsa di Osvaldo Licini (1894-1958): proprio nel 1958, anno della sua morte, l'artista vinse il gran premio internazionale per la pittura alla XXIX Biennale di Venezia dove aveva presentato 53 opere - eseguite tra il 1925 ed il 1958 - in una sala personale allestita da Carlo Scarpa. Un riconoscimento, sia pur tardivo, che lo restituisce alla storia dell'arte del nostro Novecento nella sua pienezza e oggi, tramite l'esposizione veneziana, al grande pubblico. Con oltre 80 opere, il catalogo della mostra alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia porta in scena quella pittura che per Licini era l'arte dei colori e dei segni, dove questi ultimi esprimevano la forza, la volontà, l'idea e la magia. Tra i protagonisti dell'avanguardia milanese legata alla galleria Il Milione, dopo un breve avvicinamento alla poetica futurista, dal 1940 passò gradualmente a una visione surreale popolata da insolite figure solitarie. Sue opere si trovano nelle gallerie d'arte moderna di Roma, Milano, Torino, Parigi, Mosca e in collezioni private italiane e straniere.
EUR 26.25
Oltre Caporetto. La memoria in cammino. Voci dai due fronti
Attraverso le voci dei vinti e dei vincitori,\r\nMario Isnenghi fa il punto su interpretazioni\r\ne sospetti, errori e mistificazioni, per rileggere\r\nl'evento che più di tutti ha segnato la psicologia\r\ne la politica del nostro paese.\r\n\r\n«Questo è Caporetto: un evento militare\r\ncon un indotto politico che vi si sovrappone\r\ne lo sovradetermina, mettendo a mal partito\r\ni nudi fatti. Un immaginario scatenato.\r\nLa caduta dei vincoli gerarchici che libera\r\ne sbriglia la fantasia, i sogni, le speranze,\r\ngli incubi. Caporetto, nella sua dimensione\r\nnon militare, non è mai finita»\r\n\r\nMai come per Caporetto un evento è stato frutto\r\ne innesco di un discorso fondativo dell'immaginario\r\ndi e su un popolo, prima ancora che le analisi\r\nstoriche si moltiplicassero assieme agli anniversari.\r\nPartendo dal volume che scrisse in occasione\r\ndel cinquantesimo - I vinti di Caporetto -, Mario\r\nIsnenghi arricchisce la sua lettura e ripercorre la\r\ngenesi delle diverse interpretazioni in un corposo\r\nsaggio introduttivo che tira le fila di mezzo secolo\r\ndi studi e del confronto con nuove fonti.\r\nUno straordinario coro di voci restituisce la fluida\r\nessenza di Caporetto: accanto alle testimonianze\r\ndegli italiani che l'hanno raccontata dando\r\nla parola al popolo, estraendo dal tumulto figure\r\ne frasi emblematiche, la seconda parte del libro\r\nsi affida allo storico militare Paolo Pozzato\r\nper dare conto del punto di vista dei...
La democrazia del narcisismo. Breve storia dell'antipolitica
Se il populismo è sintomo e non malattia,\r\nda dove deriva il nostro rancore? Da Tocqueville\r\na Tangentopoli, dal Sessantotto ai giorni nostri,\r\nla storia del lento divorzio tra cittadino e politica.\r\n\r\n«La politica non controlla più il futuro.\r\nHa sempre meno senso, potere, respiro.\r\nLa sua funzione principale, ormai, è fare da\r\ncapro espiatorio per il risentimento universale.\r\nSolo se riconosciamo che questa crisi ha\r\nle sue radici nel cuore della democrazia,\r\ne sta montando da almeno un secolo,\r\npotremo comprenderla a fondo»\r\n\r\n\r\n\r\nFino a pochi anni fa l'ascesa del populismo\r\nveniva interpretata quasi esclusivamente\r\nalla luce della crisi finanziaria. Ma se l'economia\r\nè tornata a crescere e il peggio sembra passato,\r\nperché i cosiddetti «partiti del risentimento»\r\ncontinuano a raccogliere consensi? Siamo forse\r\ndi fronte all'epilogo di una storia che ha origini\r\npiù profonde? Giovanni Orsina cerca queste\r\norigini all'interno della democrazia, ragionando\r\nsul conflitto tra politica e cittadini che ha\r\nsegnato gli ultimi cento anni. Se alcune fasi\r\ndi quel rapporto - il connubio inedito tra massa\r\ne potere a partire dagli anni trenta, la cesura\r\nlibertaria del Sessantotto - sono comuni a tutto\r\nl'Occidente, Orsina individua la particolarità\r\ndel caso italiano nella stagione di Tangentopoli.\r\nIl sacrificio simbolico di un'intera classe\r\ndi governo conclude la repubblica dei partiti\r\ne allo stesso tempo inaugura un venticinquennio\r\ndi antipolitica. Con la quale...
L' abate Angelo Dalmistro
Poeta, traduttore, editore e bibliofilo, esperto conoscitore dell'ambiente tipografico veneto, Angelo Dalmistro si rivela figura di sacerdote e letterato di fine Settecento le cui ambizioni d'autonomia economica furono destinate a fallire. Dovette abbandonare la vivacità di un centro culturale come Venezia per accettare la condizione stretta di parroco a Maser «su per le più scoscese colline, onde impartire la benedizione non solo agli animali e a' loro casolari, ma alle pecore finanche ed a' buoi!». In lui, cittadino della Repubblica Veneta che ne visse come un trauma il tracollo, coesistettero aspetti conservatori e altri decisamente più moderni, in sintonia con le istanze di rinnovamento dei tempi. Continuatore del purismo linguistico di Gasparo Gozzi, manifestò aperta ostilità alle mode d'oltralpe e nei confronti del Romanticismo emergente, ma non esitò ad aprire l'«Anno poetico» alla poesia del giovane Foscolo. Seppe pure offrire al pubblico importanti traduzioni in italiano di lirici e tragediografi stranieri. La sua attività di letterato viene qui esaminata nel contesto culturale veneto e nazionale del tempo, superando la tradizionale e limitata caratterizzazione di assiduo poeta d'occasione ed epigono del Gozzi per i sermoni.
EUR 16.15
I racconti di Ise
Lo "Ise monogatari" ("I racconti di Ise") è una delle opere più conosciute e apprezzate della produzione letteraria del periodo Heian (794-1185). Nella versione ritenuta dagli studiosi più rappresentativa, si presenta come una raccolta di 125 brevi aneddoti (dan) incentrati sulla descrizione di momenti particolarmente salienti delle avventure amorose di un anonimo nobile di corte. Tradizionalmente interpretata come una biografia romanzata di Ariwara no Narihira (825-880), non rappresenta però solo un raffinato e ben congegnato canzoniere d'amore dell'antico Giappone. L'importanza e la popolarità dell'opera risiedono anche nella sua capacità di esprimere i dettami del codice estetico del f?ry?, termine di origine cinese usato in Giappone per alludere all'aristocratica eleganza che infonde le esistenze dei protagonisti dei monogatari. Dopo il "Genji monogatari" (La storia di Genji, XI secolo), è di certo l'opera di letteratura classica che presenta il maggior numero di traduzioni in giapponese moderno e in lingue occidentali, di riduzioni in manga e di studi critici.
EUR 14.25
Le porte regali. Saggio sull'icona
"Le porte regali", il saggio sull'arte e la liturgia dell'icona del sacerdote e scienziato russo Pavel A. Florenskij, uscì in Italia nel 1977 a cura di Elémire Zolla (1926-2002), al quale si deve la prima edizione mondiale al di fuori della Russia del capolavoro di Florenskij "La colonna e il fondamento della verità". Saggio di teodicea ortodossa in dodici lettere (1914), oltre alla versione antesignana di sparsi scritti florenskijani sulla rivista «Conoscenza religiosa». Ora che un'ampia messe di testi di Florenskij è nota al pubblico italiano, questa edizione dà l'occasione di immedesimarsi attraverso la parola di Florenskij e il commento empatico di Zolla nel mistero di un dipingere che si fa strumento di conoscenza soprannaturale, giacché l'icona - scrive Florenskij - è l'affiorare alla mente di un archetipo celeste. Le fasi del dipingere equivalgono a una cosmogonia: dalla campitura di biacca sulla tavola all'abbozzo, alla stesura del colore di base, alla modellatura dell'immagine, alla luce sul volto con le ripassate dell'oro in polvere. Gli stili della pittura di icone in Russia e nelle altre terre di fede ortodossa hanno conosciuto un'ovvia evoluzione attraverso i secoli mantenendo però intatta la fedeltà al canone la...
Versi per gli attori. Introduzioni, prologhi e congedi
Nel 2006, in occasione delle celebrazioni del secondo centenario della morte di Carlo Gozzi (1720-1806), la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia ha messo a disposizione degli studiosi il Fondo Gozzi, l'archivio familiare rinvenuto nella villa patrizia di Pasiano di Pordenone e da poco acquisito. Ricco di novemilacinquecento carte manoscritte - per buona parte stese di suo pugno dal minore dei fratelli Gozzi -, esso conserva di Carlo numerosi testi preparatori, finora del tutto ignoti, di opere edite e numerosi testi inediti: commedie, atti unici, programmi coreografici, componimenti poetici, traduzioni, interventi polemici, saggi, scritture amministrative. La ricchezza, la qualità e la novità dei materiali è tale da costringere a riaprire il cantiere degli studi gozziani. È quanto si propone questa edizione nazionale, che intende offrire i testi noti e ignoti di Carlo Gozzi in edizioni criticamente accertate, corredate dalle redazioni preparatorie e debitamente commentate. Fra i compiti del poeta di compagnia settecentesco c'era quello di scrivere componimenti di saluto al pubblico per l'inizio e la fine delle stagioni, sia quando la compagnia agiva in uno dei teatri veneziani, sia durante le tappe delle tournées. Si trattava di scritture effimere (monologiche e dialogate, in lingua...
Saggi critici. Vol. 3
Debenedetti raccoglie in questa terza parte molti degli interventi da lui scritti a partire dagli anni della guerra sino alla metà degli anni '50, quando cioè nell'Italia finalmente libera gli parve possibile sviluppare e esporre totalmente il suo apprendistato antidealista e anticrociano. I saggi spaziano da Alfieri alla Camilla dell'Eneide, a Gide, Valery, Camus, Proust, a Joyce, a Pirandello, Verga e Pascoli.
EUR 19.63
Tre quarti di dollaro dorati. Testo inglese a fronte
I racconti di Zora Neale Hurston, riuniti in questa raccolta, scandiscono tre tempi della sua opera che, intessuta nel linguaggio del "parlare nero", consegna alla storia del moderno il nuovo canone dell'intreccio fra etnia e sperimentalismo, tra femminile e appartenenza razziale. Sono tre modi di raccontare la battaglia dei sessi e del colore, tre permutazioni espressive della vitalità anticonformista di una donna intellettuale di colore nel primo Novecento, la quale di sé disse: "Sono stata nera tre volte".
EUR 10.45
Novelle per Marzia Leonarda. Testo spagnolo a fronte
Nella smisurata produzione di Lope de Vega, le "Novelle per Marzia Leonarda", preziosa prova per qualsiasi letterato, rischiano di passare quasi sotto silenzio. Eppure esse appaiono interessanti per molti motivi. Innanzi tutto per lo sperimentalismo cui Lope è sempre sensibile: egli prova infatti qui la sua versatilità su un tipo di scrittura venuto dall'Italia e che si andava acclimatando in Spagna. Poi per la tessitura teorica, per la riflessione sul raccontare, struttura portante del testo, che viene sostenuto dall'apostrofe diretta e affettuosa a Marzia Leonarda, trasparente pseudonimo letterario dell'ultimo e drammatico amore di Lope, Marta de Nevares. L'opera viene presentata per la prima volta in Italia in una traduzione che tenta di salvarne i registri letterari alti, allusi ed elusi da Lope, e nello stesso tempo di renderne la piena leggibilità. Si è anche provveduto a un controllo dei passi dubbi sulle edizioni principes, restituendo letture corrette e talora sanando luoghi corrotti. Il commento poi tenta di accompagnare le quattro novelle, indubbiamente non facili nella loro falsa ingenuità, con una analisi al microscopio, per rilevare passo per passo motivi, digressioni, apostrofi, rotture.
EUR 20.90
L' organizzazione dello spazio nel «Faust» di Murnau
In questo libro Eric Rohmer, uno dei registi più sensibili e raffinati del cinema contemporaneo, guida il lettore all'interpretazione di un classico del cinema muto tedesco. "Ancor più della pittura - scrive Rohmer - il cinema ci aiuta a scoprire il legame profondo che esiste tra una forma visibile e il sentimento che la sua visione comunica. E nessun cineasta, prima e dopo Murnau, è mai riuscito a dipingere, in maniera così diretta e intensa, l'emozione, attraverso il puro gioco delle forme nello spazio". L'invenzione delle forme è l'oggetto dell'analisi di Rohmer che, con questo invito alla comprensione dell'universo stilistico e morale di Murnau, finisce per illustrare la propria personale idea di cinema.
EUR 14.25
L' estremista moderato. La letteratura, il cinema, la politica
Questo volume raccoglie tutti o quasi gli scritti, prima della stagione più nota della sua biografia intellettuale, di Pannunzio giornalista e critico impegnato in riviste e giornali e ci consente di mettere a fuoco, per la prima volta, la varietà dei suoi interessi culturali. E' una sorta di tutto Pannunzio che ci dà la misura del suo impegno, senza esclusione di territori e della sua convinzione che la politica e la cultura debbano essere testimonianza e monito di vita, di giustizia e di libertà.
EUR 18.59
Piatto di Quaresima
Scritto nel periodo quaresimale del 1598, è dedicato alla glorificazione di una pietanza quaresimale per eccellenza, l'aringa. Questo libello satirico elisabettiano è in realtà un'esilarante presa in giro degli encomia eroici rinascimentali; racconta infatti, con stile paradossalmente elevato, i benefici dietetici e sociali di questo piatto di magro, ma soprattutto ricostruisce l'origine mitica dell'aringa, metamorfosi dell'eroina alessandrina Ero. Attorno a questo nucleo narrativo, si dispiega una fitta rete di riferimenti alla vita sociale del periodo e alle battaglie letterarie, che costarono infine all'autore il sequestro di tutte le sue opere.
EUR 6.98
Sonata di primavera
Ambientata in Italia ai tempi del papa-re, la Sonata, come le altre storie della tetralogia, racconta in forma autobiografica una stagione delle emozioni sentimentali del marchese di Bradomin, dandy e dissacratore, "brutto cattolico e sentimentale". Una storia d'amore peccaminosa, nata nella dimora di un prelato morente, che ha come vittima la maggiore delle sue cinque nipoti, Maria Rosaria, ventenne destinata al convento. Una trama di amore e di morte, dove le belle maniere e i buoni sentimenti diventano un gioco di apparenze che accende in segreto il furore delle passioni. La storia ha un epilogo tragico e la perversione del seduttore si vena della malinconia decadente di fine secolo.
EUR 12.82
Arte poetica
L'Arte poetica di Boileau ha certamente condizionato il canone interpretativo della letteratura. La consapevolezza che il classicismo francese non si esaurisce nell'immagine riduttiva proposta dal trattato, ha sottratto a Boileau il ruolo di giudice per attribuirgli quello più pertinente di avvocato di parte.
EUR 6.87
L' oca selvatica
Otama, mantenuta di un anziano usuraio, si innamora di uno studente, Okada, che vede passare ogni giorno sotto la sua finestra. Anche Okada è attratto dalla "donna della finestra", che rappresenta per lui l'ideale della bellezza femminile irraggiungibile. Sapremo alla fine che Okada ha di proposito evitato di stringere un legame con la donna perché è in partenza per l'estero. A Otama resta la nostalgia di un sogno di giovinezza e di illusione perduta.
EUR 14.25
Una storia senza nome
In una casa scura all'ombra di una montagna, una vedova severa, pia, intransigente e la sua inerme e dolcissima figlia, si frontaggiano sempre, ma senza una vera intimità. A causa di un fosco predicatore cappuccino che parla solo del diavolo e del peccato, questo desolato ménage precipita nell'inferno. Accade ciò che non doveva accadere. Si scatenano i mostri. Compare l'inesplicabile, la follia, la morte.
EUR 13.74
L' uomo prudente
La commedia narra una vicenda di disordine familiare che culmina nel tentativo da parte della moglie Beatrice e del figlio Ottaviano di avvelenare il vecchio mercante Pantalone. Il piano criminale è però sventato dal sacrificio della cagnetta Perlina che mangia, prima del padrone, una "panatella" all'arsenico. Al calare del sipario l'eloquenza di Pantalone, "l'uomo prudente", ottiene davanti ai giudici, l'assoluzione degli imputati. La "prudenza" vela e occulta il dissesto della struttura familiare nella società veneta della seconda metà del Settecento.
EUR 13.30