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Mostrati 221-240 di 50764 Articoli:
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Gioco e teoria del duende
"Gioco e teoria del duende" risale al 1933, anno del secondo viaggio dell'autore nella Americhe. In apparenza, è una disquisizione di taglio postromantico che verte sulla illustrazione dello spirito nascosto della "dolente Spagna". In verità, diviene una meditazione sulla genesi dell'arte e delle arti, un'esplorazione del "canto jondo" ("canto profondo, il primitivo canto flamenco) che si accompagna a quella dello stesso mondo poetico lorchiano.
EUR 6.65
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Solomon Gursky è stato qui
Il racconto abbraccia due secoli, due sponde dell'Atlantico e cinque generazioni di una dinastia ebraica in cui tutto è smisurato: vitalità, ricchezza, lusso, inclinazione al piacere in ogni sua forma. Ma nessuna grande famiglia è senza macchia, e la macchia dei Gursky si chiama Solomon, rampollo in disgrazia che pare essere stato presente, come Zelig più o meno negli stessi anni, in tutti i momenti cruciali del ventesimo secolo - la Lunga Marcia, l'ultima telefonata di Marilyn, le deposizioni del Watergate, il raid di Entebbe. Solomon rimarrebbe tuttavia un mistero, se della sua fenomenale parabola non decidesse di occuparsi il più improbabile dei biografi, Moses Berger, ex ragazzo prodigio rovinato dal rancore e dall'alcol.
EUR 13.30
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La lotteria
Il racconto di Shirley Jackson intitolato "La lotteria" ricorda da vicino, per la fama che lo circonda, la famigerata lettura radiofonica della Guerra dei Mondi di Orson Welles. Fama non immeritata, giacché la pubblicazione sul "New Yorker" nel 1949, scatenò un pandemonio. Molti lo presero alla lettera, reagendo all'istante e poi per lungo tempo con missive indignate o atterrite alla redazione. Certe cose non potevano, non dovevano succedere. Eppure la storia si presenta in tutta innocenza quale pura e semplice descrizione della lotteria che si svolge nell'atmosfera pastorale, quasi idilliaca, di un villaggio del New England in un luminoso mattino di giugno, come ogni anno da tempo immemore. Ma giunto al termine di questo racconto, come degli altri che compongono l'intensa silloge qui proposta, il lettore scoprirà da sé, in un crescendo di "brividi sommessi e progressivi" - come diceva Dorothy Parker che cosa li rende dei classici del terrore. Secondo un altro illustre ammiratore della Jackson, oltre che maestro del genere, Stephen King, lo sono perché "finiscono con una svolta che porta dritto in un vicolo buio".
EUR 9.50
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La donna di Gilles
Elisa vorrebbe solo una cosa: annullarsi in Gilles. Vivere per e attraverso Gilles, non essere altro che sua moglie. Preparargli la cena, guardarlo mangiare, guardare i suoi occhi, la sua bocca, i suoi capelli. Ma il giorno in cui Elisa capisce che Gilles, suo marito, è diventato l'amante di sua sorella, tutto crolla attorno a lei. Eppure sceglie di tacere, di sorridere, di sopportare in silenzio l'indifferenza di Gilles, perfino che Gilles le parli del suo amore per l'altra, della sua gelosia. Madeleine Bourdouxhe, considerata tra i maggiori scrittori belgi del secolo scorso, pubblicò questo romanzo nel 1937.
EUR 10.45
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Robinson Crusoe di Daniel Defoe
"Questi disegni sono nati tra il 1982 e il 1984. In quegli anni una parte del mio lavoro era rivolta ai giornali e alle case editrici e l'altra alle gallerie d'arte. Insomma, nel primo ruolo ero un disegnatore, nel secondo un pittore ... Sempre in quegli anni la Olivetti stampava, per i propri auguri di fine anno, e quindi per un pubblico ristretto, due volumi prestigiosi: un'agenda da tavolo e un libro con un testo classico, ambedue illustrati di volta in volta da artisti differenti. Le due collane erano curate da Giorgio Soavi, che mi offrì di fare uno dei successivi volumi e mi chiese di scegliere un testo adatto. La scelta di Robinson Crusoe fu quasi immediata ... In Robinson Crusoe in realtà i personaggi sono due: il naufrago e l'isola, una figura e un paesaggio. Proprio i due temi cui mi stavo dedicando in quegli anni. Avrei potuto unificare i miei stili, facendo diventare personaggio il paesaggio e paesaggio il personaggio. Raggruppando i miei disegni per temi e scegliendo alcuni brani dal Robinson di Defoe ho costruito questo libro. Contiene non solo le tavole per il volume Olivetti, ma quasi tutti...
Il Demiurgo e altri saggi
I saggi qui riuniti, apparsi originariamente in riviste oggi di difficile reperimento, coprono un arco temporale che abbraccia l'intero periodo creativo di Guénon, dal 1909 al 1950. La visione metafisica di Guénon appare già compiuta fin dal primo saggio sul Demiurgo - pubblicato a ventitré anni -, in cui egli affronta il millenario quesito "unde malum?", rispondendo con la disinvoltura e la meticolosità di chi svolga una dimostrazione di ciò che dovrebbe risultare a tutti ovvio, o perlomeno facilmente desumibile da alcune nozioni universali di immediata evidenza, quali l'infinito, l'essere e il non-essere, il manifestato e il non-manifestato, l'unità e la molteplicità. E fedele a quella visione, incentrata sugli assiomi che nelle civiltà tradizionali definiscono l'ordine del mondo e il percorso iniziatico di realizzazione spirituale, Guénon nei quarant'anni successivi si adopera instancabilmente a rettificare le confusioni di pensiero e le aberrazioni terminologiche che vede diffondersi nel mondo moderno, chiarificando con puntiglio i rapporti fra monoteismo e angelologia, il significato delle idee platoniche, la distinzione fra spirito e intelletto, le valenze metafisiche della produzione dei numeri e della notazione matematica.
EUR 14.25
La misura della mia speranza
L'opera apparve a Buenos Aires nel 1926, secondo libro di saggi dopo "Inquisizioni" (1925), e insieme a quest'ultimo e all'"Idioma degli argentini" (1928) fu ripudiato, tornando ufficialmente in circolazione solo dopo la morte del suo autore. Basta leggere l'ardente proclama con cui prende avvio per rendersi conto delle ragioni di quell'abiura: "Ormai Buenos Aires, più che una città, è un Paese e occorre trovare la poesia e la musica e la pittura e la religione e la metafisica adatte alla sua grandezza". Libro delle furie, dunque, tracotante di audacia e di speranza, l'opera regola i conti con la coeva cultura argentina ("La nostra realtà vitale è grandiosa e la nostra realtà pensata miserabile"), attacca spavaldamente la pigra immobilità della lingua letteraria e l'ingannevole prestigio delle parole che compongono i versi, celebra la pampa e il sobborgo ("li sento aprirsi come ferite e mi dolgono allo stesso modo").
EUR 15.20
2666. La parte dei critici-La parte di Amalfitano-La parte di Fate
Le prime tre parti del romanzo dell'autore ispanoamericano: un libro con i personaggi più diversi (un misterioso scrittore, i quattro studiosi che lo cercano in giro per il mondo, un pittore che si è tagliato una mano e vive in un manicomio svizzero, una donna bella e folle, un giornalista nero che capita per caso in Messico e si trova coinvolto in una inquietante vicenda di delitti seriali), un labirinto di luoghi, di segni, di incontri, di libri, di quadri, di sogni, di storie che generano altre storie.
EUR 24.70
La sovrana lettrice
A una cena ufficiale, circostanza che generalmente non si presta a un disinvolto scambio di idee, la regina d'Inghilterra chiede al presidente francese se ha mai letto Jean Genet. Ora, se il personaggio pubblico noto per avere emesso, nella sua carriera, il minor numero di parole arrischia una domanda del genere, qualcosa deve essere successo. Qualcosa in effetti è successo, qualcosa di semplice, ma dalle conseguenze incalcolabili: per un puro accidente, la sovrana ha scoperto la lettura di quegli oggetti strani che sono i libri, non può più farne a meno e cerca di trasmettere il virus a chiunque incontri sul suo cammino. Con quali effetti sul suo entourage, sui suoi sudditi, sui servizi di security e soprattutto sui suoi lettori lo scoprirà solo chi arriverà all'ultima pagina, anzi all'ultima riga.
EUR 12.82
Kafka
Fin dalle prime pagine di questo libro, Kafka diventa prossimo e famigliare al lettore. Grazie al libro di Citati, ognuno, senza accorgersene, viene portato nel cuore da cui è possibile comprendere tutta l'opera di Kafka, dalle "Metamorfosi" al "Processo", da "America" al "Castello", dalla "Costruzione della muraglia cinese" alla "Tana".
EUR 12.35
Storie che danno da pensare
"Miniaturista per eccellenza, sensibile, attento e nel contempo spiritoso, Walser riesce a comporre in modo assolutamente disinvolto e involontario gioielli di prosa perfetti, ciascuno dei quali possiede la rotondità e la purezza di una poesia". Così scriveva Stefan Zweig, e il suo giudizio non potrà che essere condiviso dal lettore di "Storie che danno da pensare", raccolta di prose - divagazioni letterarie, bozzetti, apologhi - composte tra il 1906 e il 1912, durante il "periodo berlinese". Sono pagine dense e leggere al tempo stesso, in cui qualsiasi oggetto d'osservazione, per un istante, può apparire sotto una luce di rara intensità: dall'Artesiana di van Gogh alle ballerine russe, dall'ingresso dei pantaloni nella moda femminile alla cucina. Walser ci parla della natura onirica del teatro, e anche la sua prosa assume la sostanza dei sogni. Ci trasporta nella vita berlinese del primo Novecento, contemplata con l'occhio avido dell'immigrato dal microcosmo elvetico: "Qui nella metropoli si percepisce bene come vi siano ondate di intelligenza che passano impetuose sopra la vita di una società, pari a un lavacro". Occhio al quale non potranno sfuggire i tipi umani, fissati per sempre in ritratti irresistibili come quello di Kutsch,...
Lo specchio. Rivelazioni, inganni e science-fiction
Scienza dello specchio, la catottrica non è soltanto una scienza delle riproduzioni esatte della realtà, è anche scienza di un surrealismo visionario. Fin dall'antichità, a queste dimostrazioni ottiche furono consacrati apparecchi speciali e musei interi. Spettacoli fantastici, metamorfosi dell'uomo, fantasmi, racconti e favole nascono intorno a queste macchine e alle proposizioni di Euclide che ne regolano il funzionamento. Gli specchi si rivelano ovunque: la luna, il sole, la nuvola, l'aria stessa diventano un gabinetto di specchi cosmico. Concentrata, moltiplicata, l'immagine del sole accende il fuoco: da Archimede a Buffon e da Buffon ai forni solari di oggi, lo specchio ustorio si sviluppa continuamente fino a raggiungere risultati imprevedibili e clamorosi. Nel Medioevo lo strumento oracolare mitologico è abitato dal demonio. Il Rinascimento e, poi, i tempi moderni si ricollegano a questa duplice tradizione, antica e medioevale. Filosofi, eruditi e poeti hanno scrutato, affascinati, l'iridescente superficie levigata. Questa opera presenta lo specchio, oggetto della scienza esatta e luogo di elezione di ogni fantasia, nei suoi aspetti morfologici e nei suoi sviluppi molteplici, ma è anche una antologia di testi rari che, come i pezzi di un puzzle, a poco a poco si incastrano a...
Una visita a Don Otavio
Questo non è un libro di viaggio, "categoria insulsa" esordisce Brace Chatwin nell'introduzione. Piuttosto, un romanzo nel senso migliore, qualcosa di nuovo e fresco: la storia della liberazione dalla claustrofobia di un'esistenza trascorsa a New York durante la seconda guerra mondiale. Fuggita dalla Francia negli Stati Uniti all'inizio del conflitto, Sybille Bedford sente d'improvviso il bisogno di ripartire, di parlare un'altra lingua, di mangiare cibo diverso, di trovarsi in un paese dal lungo e fosco passato ma quasi privo di un presente. La scelta cade sul Messico. "Cieca al luogo comune" - sono ancora parole di Chatwin -, la Bedford non attinge al repertorio dello scrittore in trasferta, non si abbassa alla satira, non è "spiritosa", non pontifica. Il risultato è una miriade di sorprese, di delizie a ogni pagina, a ogni passo. Lo spirito nomade ereditato dalla madre e il raffinatissimo gusto di ascendenza paterna si coniugano per regalarci un vero "libro delle meraviglie", una miniera di scorci storici e geografici colti da un'angolazione inedita che "tocca la verità". L'orecchio assoluto per la conversazione capta, negli scambi fra anglo-americani e messicani, surreali sfumature d'incomprensione, che raggiungono vertici di ilare nonsenso. Partita dalle...
Il levantino
Per allestire un intrigo internazionale bastano due ingredienti: un'ambientazione esotica oppure familiare, ma che da un momento all'altro appare sinistra, e un protagonista innocente, preso in un gioco più grande di lui, e potenzialmente mortale. Poi ognuno deve aggiungere, se lo ritiene, un tocco personale, e quello di Ambler consiste da sempre nella capacità di entrare in uno scenario turbolento e indecifrabile tracciandone un disegno destinato a durare nel tempo. Così racconta la vicenda di Michael Howell, anonimo armatore con passaporto inglese e sangue armeno, greco e siriano nelle vene, che un gruppo di guerriglieri palestinesi cerca di coinvolgere nel progetto di un bombardamento notturno di Tel Aviv.
EUR 12.35
Acque morte
In "Acque morte", è un medico drogato, radiato dall'Albo, a suo agio "solo nella futilità", a guidare per piccoli tocchi, fingendo di assistervi impassibile, una vicenda di amore, di fuga e di morte che lascia spossati come una febbre tropicale. Ed è lui a farci attraversare questo monsone romanzesco, avvolgendoci nei fumi del suo stesso oppio finché fatti e moventi sino a un attimo prima oscuri non diventano d'improvviso "chiari come i disegni geometrici del quaderno di un bimbo, quadrati, rettangoli, cerchi, triangoli".
EUR 11.40
Sinfonia di Novembre e altre poesie. Testo francese a fronte
Nato nel cuore della Bielorussia e suddito dell'Impero russo, Oscar Vladislas de Lubicz-Milosz non cessò mai di rivendicare l'antico lignaggio lituano; la sua lingua madre era il polacco, ma questo non gli impedì di diventare un grande poeta cosmopolita di lingua francese. Benché annoverato fra i simbolisti francesi tardivi, Milosz (così scelse di firmare i suoi libri) si sottrae a qualsiasi classificazione. E mentre ovunque si imponevano le Avanguardie e trionfavano gli esperimenti più bizzarri e le innovazioni più disperate, egli scelse di allontanarsi da quella che definiva una "pericolosa deviazione", destinata a suscitare tra il poeta e la "grande famiglia umana" una "scissione" e un "malinteso". Scissione e malinteso che hanno invece, troppo a lungo, oscurato la sua solitaria ricerca, così refrattaria alle curiose ricerche dell'io e così "appassionata del Reale", e oggi più che mai meritevole di uscire dalla ristretta cerchia degli iniziati.
EUR 23.75
I cani e i lupi
Le basta vederlo una volta sola, quel bambino ricco, ben vestito, dai riccioli bruni, dai grandi occhi splendenti, che abita nella meravigliosa villa sulla collina e di cui dicono sia un suo lontano cugino, per essere certa che lo amerà per sempre, di un amore assoluto e immedicabile. A Kiev, la famiglia di Ada abita nella città bassa, quella degli ebrei poveri, e suo padre appartiene alla congrega dei maklers, gli intermediari, quegli umili e tenaci individui che si guadagnano da vivere comprando e vendendo di tutto, la seta come il carbone, il tè come le barbabietole. Fra le due città sembra non esserci nessun rapporto, se non il disprezzo degli uni e l'invidia degli altri. Eppure, quando il ragazzine Harry si troverà di fronte la bambina Ada, ne sarà al tempo stesso inorridito e attratto: "come un cagnolino ben nutrito e curato che senta nella foresta l'ululato famelico dei lupi, i suoi fratelli selvaggi". Molti anni dopo il destino li farà rincontrare a Parigi: e Harry cederà a quella misteriosa attrazione del sangue che Ada esercita su di lui.
EUR 17.58
Bianco su nero
Mosca, 20 settembre 1968. Rubén nasce affetto da paralisi cerebrale: le facoltà intellettuali sono intatte, ma non può muovere gli arti, salvo due dita. Dopo poco più di un anno sarà separato dalla madre e rinchiuso negli speciali orfanotrofi in cui vengono isolati, e sottratti allo sguardo, quelli come lui, considerati impresentabili da una società che esalta il mito dell'uomo nuovo e dichiara di muoversi verso un radioso futuro. Solo all'inizio degli anni Novanta Rubén riuscirà a fuggire dal suo gulag personale e, ritrovata la madre, comincerà a raccontare la sua storia, rivelandosi scrittore vero.
EUR 9.50
Shangri-la
Il venti di luglio
Il 20 luglio del 1944 fu il giorno del fallito attentato a Hitler. E nel clima torbido di quell'ora fatale dell'umanità si dipana uno dei più audaci intrecci di Lernet-Holenia. La scena è Vienna, degradata a periferia del Reich, dove una signora dell'alta società nasconde all'insaputa di tutti un'amica ebrea facendola ricoverare in ospedale sotto il proprio nome. Ma l'improvvisa morte di quest'ultima la getterà in una paradossale condizione di non esistenza: ufficialmente defunta, sarà dunque costretta a una fuga precipitosa, in un vortice di ambigui congiurati, ufficiali concupiscenti e agenti della Gestapo. Ancora a Vienna - quella del primo e secondo dopoguerra - ci troviamo negli altri due pannelli di questo trittico. Un mondo di reduci e deraciné: come l'invalido di guerra che, in un rapporto perverso con il suo cane-guida, diventa una sorta di crudele "dio cieco"; o come l'ex ufficiale imperial-regio, nobile decaduto, che uccide per eccesso d'amore la bella giumenta che in passato era stata sua. E ancora una volta il lettore si lascerà irretire dall'incanto dell'arte narrativa di Lernet-Holenia, che si offre qui nella sua forma più pura.
EUR 9.50