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1839: La prima riunione degli scienziati italiani. Atti della giornata di studi tenuta a 180 anni di distanza
Nel 1839 Pisa tenne a battesimo il primo incontro degli scienziati italiani. Il volume riporta gli atti della giornata di studi dedicata, a 180 anni di distanza, alla riflessione sull'eredità lasciata da quel "sì nobile congresso", come ebbe a dire Giusti. Una storia rappresentativa dell'intreccio tra accademia e politica, tipico degli anni risorgimentali, che innerva la storia della scienza nell'Europa dell'Ottocento ma anche quella dell'Università di Pisa. Così come quella delle sue collezioni museali, strumenti del processo di costruzione e trasmissione del sapere scientifico.
EUR 9.50
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La produzione sociale del «gregario» nella «Genealogia della morale» di Nietzsche
Questo libro propone una lettura della Genealogia della morale, una delle opere più complesse di Friedrich Nietzsche, quale scenario di un'arena in cui il filosofo lascia emergere, ed entrare in conflitto, diversi modi di "far storia" propri del suo tempo e del suo pensiero. Ognuno dei tre saggi di cui l'opera si compone può, infatti, essere letto come tentativo di "trasvalutare", ovvero sottoporre a critica e rielaborare filosoficamente, uno dei grandi modelli attraverso i quali l'uomo moderno, ricostruendo la propria storia, ha costruito anche la sua identità. Particolare attenzione viene rivolta alla ricostruzione della genesi storica, e della produzione sociale, del "tipo d'uomo gregario", svolta da Nietzsche nella seconda dissertazione della Genealogia, e agli inaspettati esiti autocritici, ovvero, alla problematizzazione del proprio stesso aristocraticismo, cui essa sembra condurre l'autore.
EUR 11.40
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A regola d'arte. La street art tra didattica della legalità e paradosso della trasgressione
Il volume propone un approccio all'educazione civica, alla cittadinanza e alla legalità, attraverso il paradosso della trasgressione dato dalla cosiddetta street art, che permette di trasformare la regola infranta in possibilità inedite e creative di espressione di sé, ma anche del senso di appartenenza alla comunità nella quale si è inseriti. Contaminando l'intervento istituzionale canonico con forme espressive e strategie comunicative non contemplate dai curricoli scolastici, è possibile favorire lo sviluppo di competenze necessarie per affrontare con spirito critico le sfide che la vita propone. Perché ciò si realizzi occorre fare breccia nella rigidità della certificazione istituzionale e riconoscere che la formazione si alimenta di moltissime agorà fisiche e virtuali, spesso esterne ai percorsi canonici, ma non per questo estranee. Attraverso la street art le pareti degli edifici pubblici, in particolare di quelli scolastici, possono diventare lo scenario di una vera e propria mostra di strada permanente a cielo aperto, un'espressione artistica a futura memoria, oltre a rappresentare, contemporaneamente, un gesto di appropriazione reale, da parte dei giovanissimi studenti, del contesto scolastico e del territorio di vita. È così possibile alimentare, inconsapevolmente, magari, e tuttavia in maniera profonda, il sentimento di appartenenza, di...
Il futuro della mente. Da Leonardo alla società della conoscenza
I saggi raccolti in questo volume cercano di tracciare un bilancio della riflessione sulla mente a partire dall'ingegno di Leonardo da Vinci fino a giungere alle nuove frontiere della scienza e della tecnologia. Immaginare il "futuro della mente" significa anche interrogarsi sui caratteri e i limiti della natura umana, sul rapporto mente-corpo, sulla relazione fra intelligenza naturale e artificiale e sull'impatto della tecnica sul nostro rapporto con il mondo. I contributi si basano sulle relazioni e sulle comunicazioni presentate all'omonimo convegno nazionale, organizzato dalla Società Filosofica Italiana dal 7 al 9 novembre del 2019 tra Pistoia e Firenze.
EUR 34.20
Tenebre splendenti. Sul cinema di Roman Polanski
In più di sessant'anni di carriera, Roman Polanski, tra i più celebri e controversi autori del cinema contemporaneo, ha lavorato in contesti diversi (la Polonia sovietica, l'Europa, Hollywood), realizzando film di grande impatto e successo. Questo libro ripercorre la sua parabola artistica, segnata da una creatività febbrile che ha incrociato alcune grandi suggestioni culturali del XX e del XXI secolo. Dalla fascinazione giovanile per il Surrealismo all'emergere di una poetica moderna sull'identità (Il coltello nell'acqua), legata spesso ai luoghi come spazi da cui emerge il perturbante (Repulsion, Rosemary's baby, L'inquilino del terzo piano, Cul de sac, Carnage), da un'originale riformulazione delle architetture di genere (Chinatown, Frantic, Luna di fiele, La nona porta) all'amore per la tradizione e la materialità del cinema (Per favore, non mordermi sul collo!, Pirati), fino alle grandi riflessioni che spaziano dalla letteratura (Tess, Oliver Twist) al teatro (Macbeth, Venere in pelliccia), dall'arte alla musica (Che?, La morte e la fanciulla), dalla politica (L'uomo nell'ombra) alla storia (Il pianista, L'ufficiale e la spia). Un viaggio dentro le luci e le ombre delle innumerevoli contraddizioni umane, quelle di un cinema unico, che non ha mai smesso di affascinare e sedurre.
EUR...
Due saggi sulla questione sociale-Un dialogo su Eugen Ehrlich. Società, potere, diritto
"Un dialogo su Eugen Ehrlich. Società, potere, diritto": Studiosi di filosofia e sociologia del diritto discutono la figura e l'opera di Eugen Ehrlich, partendo dall'ormai classica pagina de I fondamenti della sociologia del diritto e dalla polemica che lo oppose a Hans Kelsen, per arrivare a considerare anche le dottrine espresse in scritti che hanno avuto minore diffusione. Il dibattito si muove intorno ai temi del giusliberismo, di cui Ehrlich può essere considerato uno degli iniziatori, e della natura sociale del diritto, inteso soprattutto come "diritto vivente", ma cerca di mettere in luce anche l'attenzione del sociologo di Czernowitz per le questioni del diritto di origine positiva e statuale, spesso rimasta in sottofondo. "Eugen Ehrlich. Due saggi sulla questione sociale": Eugen Ehrlich è autore di un'opera piuttosto vasta, che spazia tra numerosi temi. Vengono qui presentati in prima traduzione italiana due scritti che mettono in luce un versante meno conosciuto, quello dell'Ehrlich "politico", che si interessa di uno dei problemi più brucianti, tanto per il suo tempo quanto per il nostro: la questione sociale. Se il primo scritto trae spunto da un'approfondita discussione delle posizioni dell'amico Anton Menger, appena scomparso, e si apre...
Studi e saggi linguistici. Supplemento speciale in memoria di Romano Lazzeroni (2020). Vol. 2
Questo Supplemento Speciale di Studi e Saggi Linguistici è dedicato alla memoria di Romano Lazzeroni (Pontedera, 28 ottobre 1930 - Zweisimmen, CH, 4 gennaio 2020). Professore Emerito di Glottologia e di Sanscrito nell'Università di Pisa, Socio Nazionale dell'Accademia dei Lincei, Direttore di Studi e Saggi Linguistici, Romano Lazzeroni è stato uno dei più importanti glottologi italiani della sua generazione, nonché un punto di riferimento per coloro che in Italia e all'estero si occupano di linguistica storico-comparativa. Il fascicolo raccoglie i ricordi e le testimonianze di alcuni colleghi che hanno condiviso con Romano Lazzeroni interessi scientifici e impegni didattici o istituzionali presso l'Ateneo pisano.
EUR 19.00
Corpi in rivolta, Maria Klonaris e Katerina Thomadaki tra cinema espanso e femminismo
Cosa accade quando l'immagine in movimento diventa spazio di rivolta e costruzione di nuove soggettività? Quali poetiche e quali immaginari emergono quando il cinema sperimentale incontra il femminismo? L'opera di Maria Klonaris e Katerina Thomadaki è un'indagine sulla porosità dei confini - tra i corpi, tra i generi, tra le arti, tra i media - che reinterpreta l'immagine cinematografica come spazio di relazione e campo di resistenza politica, trasformandola in un dispositivo di reinvenzione del sé. Approdate a Parigi a metà degli anni Settanta, dopo un percorso nel teatro sperimentale iniziato ad Atene, le due artiste si immergono nell'effervescente clima della capitale francese post-Sessantotto e intrecciano i fili tra Art Corporel, cinema sperimentale e pensiero femminista. In una straordinaria sintesi che dal film in Super8 approda alle pratiche del cinema espanso, la loro ricerca incrocia cinema, fotografia, performance, installazione, ambiente, in una proliferazione di opere che arriva fino agli anni Duemila. I loro lavori sono stati esposti nei principali musei del mondo, tra cui il Centre Pompidou di Parigi, il MoMA di New York, la Tate Modern di Londra.
EUR 14.25
Correspondances. Per una ermeneutica interiore
Il titolo si riferisce ad una famosa poesia di Charles Baudelaire. Il sottotitolo è una elaborazione dell'autore, perché? Perchè si ritiene che corrispondenze si attuino non solo con la natura, come scrive Baudelaire, ma anche con le persone, attraverso una sintonia di intenti, affiati ed affetti, confrontandosi soprattutto sulle esperienze, sui vissuti e sulla letteratura, scientifica e non. Da lì nascono impressioni, idee, convincimenti, valori che fondano un'amicizia. Corrispondenze anche tra linguaggi, più che tra discipline, come si vedrà nel secondo capitolo del testo. Il testo è una sorta di percorso, caratterizzato dal tentativo di lavorare sulla trasversalità disciplinare e formativa: esso riguarda l'attività di ricerca condotta in questo ultimo decennio. C'è da dire, infine, che se esistono corrispondenze tra docente e studenti, il fatto che ciò avvenga all'insegna di un atteggiamento di ricerca tra persone, pur provenienti da diversi contesti, si verifica una cosa un po' assurda. Al termine dell'excursus ognuno (studenti e docente) capisce che l'esame diventa paradossalmente inutile, perché il processo si è già compiuto durante il corso e nel tempo trascorso insieme (anche fuori dall'aula). Perciò, come conseguenza di tali osservazioni, alla fine del presente testo c'è uno spazio...
L' altro gusto. Per un'estetica dell'esperienza gustativa
L'idea generale alla base di questo libro (qui in una nuova edizione, completamente rinnovata, rielaborata e ampliata) consiste nel suggerire che ciò che va sotto i nomi di "gusto" e di "gastronomia" - secondo Brillat- Savarin, autore de La fisiologia del gusto, "tutto ciò che concerne l'essere umano in quanto si nutre" - può costituire materia di seria indagine filosofica e, in particolare, di esperienza estetica. Tuttavia, un'estetica gustativa può costituirsi solo a patto di impegnarsi in un percorso, insieme storico-critico e teorico, molto più complesso delle semplificazioni e lontano dalla retorica che spesso ammorbano oggi il discorso gastronomico. Questo studio offre, da un lato, una serie di analisi storico- critiche che legano l'esperienza gustativa all'estetica filosofica, attraverso confronti tematici con autori quali, tra molti altri, Hume, Gibson, Dewey, Ingold, Lévinas; dall'altro, esso propone alcune ipotesi teoriche per pensare l'esperienza gustativa secondo gli assi teorici dell'estetica relazionale, partecipativa ed ecologica. Una discussione ad ampio raggio che spazia dal problema della subordinazione filosofica del gusto fino a quello della sua riabilitazione, dalla questione della critica a quella della creatività della percezione gustativa e della cucina, dal rapporto tra arte e artigianato fino al vino,...
I fiscali del diavolo. Muratori, Fontanini e Castelvetro. Con un'edizione del Primo esame dell'«Eloquenza italiana»
Con la pubblicazione della Vita e delle Opere varie critiche (1727), Lodovico Antonio Muratori intendeva riabilitare la figura di Lodovico Castelvetro (1505-1571), difendendola dalle infamanti tacce di eresia. Come di consueto, contro l'«Avvocato del Castelvetro» si scagliò Giusto Fontanini nell'ultima redazione della sua Eloquenza italiana (1736). Attorno alla biografia del grande traduttore della Poetica si consumava, dunque, l'ultimo atto di una delle più famose polemiche del primo Settecento italiano. A scontrarsi erano due visioni inconciliabili del rapporto tra cattolicesimo e mondo protestante, due opposte valutazioni del significato storico della Riforma; ma ad essere attaccata da Fontanini era anche la grande tradizione iniziata da Castelvetro, quella del razionalismo modenese, nel solco della quale Muratori consapevolmente si inseriva. Questo libro ricostruisce la storia editoriale della Vita e delle Opere varie critiche, e l'acceso dibattito che conseguì alla loro pubblicazione. Nella sua seconda parte, il volume offre l'edizione critica del Primo esame del libro intitolato «Dell'Eloquenza italiana», replica muratoriana alle accuse di Fontanini.
EUR 15.20
Ermocrate siceliota, stratego, esule
«Celebrato dagli storici moderni per il suo patriottismo e la sua aristocratica moderazione (Bernini 1917 e 1918; Bender 1938, 82-103; Westlake 1958a); accusato di aver perseguito con determinazione sin dalla sua comparsa sulla scena disegni di potere personale, "personaggio cui forse solo la morte impedì più discutibili imprese" (Grosso 1966, 126), a Ermocrate si può per certi versi applicare quanto Pierre Carlier (1994, X) riferiva di Demostene: "è approvato o criticato con lo stesso fervore partigiano con cui si tratta un uomo politico contemporaneo". Sganciato dal ruolo patinato di "vincitore degli Ateniesi", Ermocrate si presenta in effetti come un personaggio per molti versi complesso. Anima dell'opposizione siracusana alle mire ateniesi sulla Sicilia, egli ci appare capace per la propria patria e per sé stesso di visioni ardite e, nello stesso tempo, dotato della duttilità necessaria a quelle correzioni di rotta di volta in volta richieste dai mutamenti delle condizioni politiche. Naturalmente votato all'azione, che si tratti di difendere la patria o di provare ad assumerne il controllo, nella sua costante attitudine a spingere il proprio sguardo oltre il microcosmo delle poleis siceliote, egli si rivela un protagonista chiave in un'epoca di passaggio, vero...
Naturalmente scienza (2021). Vol. 1: Febbraio.
In questo numero: In primo piano: Emergenza ambientale e pandemia di Elena Gagliasso; Roba dell'altro mondo di Vincenzo Terreni; Valutazione di fine anno pandemico: bocciati in governance di Fabrizio Bianchi; Ritratto di famiglia: Sepiolinae di Giambattista Bello; Focus: Discendenza (e... discesa) dell'uomo di Maria Turchetto; Etologia e filosofia: una possibile intersezione euristica di Silvana Borgognini; Mente umana e menti non umane di Marirosa Di Stefano; La guerra di Gombe di Fabio Fantini; Uno scatto alla natura: Sventagliata estiva di Piero Sagnibene; Contributi: Il polpo a sette braccia tra Archeologia e Zoologia di Giambattista Bello; La regolazione del microclima nell'alveare di Piero Sagnibene; Le dispute sul tonno di Aldo Corriero; Fare scuola: Insegnare scienze di Paolo Guidoni; Conchiglie per iniziare di Lucia Stelli e Maria Castelli.
EUR 23.75
Scultura lignea e policroma in Lombardia tra Sei e Settecento. Maestri, botteghe, percorsi e tipologie
Gli studi sulla scultura tra Sei e Settecento in anni recenti hanno affinato una certa sensibilità verso i manufatti in legno policromo, superando gli apriorismi che utilizzavano come termine di valore artistico il materiale con il quale le opere erano realizzate, dal "prezioso" marmo al "vile" legno. In questa prospettiva la Lombardia barocca si è rivelata, più di quanto sinora si pensasse, un territorio di straordinaria ricchezza, al crocevia di percorsi storici sul confine tra Piemonte sabaudo, entroterra ligure, ducato di Milano e baliaggi svizzeri. Ma soprattutto emerge l'impossibilità di separare la produzione del Seicento lombardo esclusivamente sulla base del materiale. La scultura lignea e quella in terracotta policroma condividono istanze estetiche, impiego devozionale e ambizioni di naturalismo. In quest'ultimo settore, quello della terracotta, si trovano attivi scultori quali Dionigi Bussola e Giuseppe Rusnati, due maestri accomunati dall'attività presso la fabbrica del Duomo di Milano ed i sacri molti prealpini, ma anche dalla loro esperienza nell'Urbe, profilando questioni comuni come la circolazione dei modelli del barocco romano, sulla scia della lezione di Gian Lorenzo Bernini ed Alessandro Algardi. Le opere e gli artisti qui indagati appaiono solo ad uno sguardo superficiale eterogenei per...
Manca sempre una cosa
Il libro articola temi di clinica psicoanalitica con temi di critica sociale e politica. Gli argomenti nascono all'interno di quell'ampio movimento chiamato Movida Zadig che nel 2017 si è sviluppato nell'ambito del Campo freudiano e dell'Associazione Mondiale di Psicoanalisi su iniziativa di Jacques-Alain Miller. La tesi di fondo è che in una fase in cui la vita sociale viene misurata dagli algoritmi e i comportamenti soggettivi vengono trattati come calcolabili, in un'epoca in cui tutto deve essere reso possibile e raggiungibile, la mancanza implicita nell'inconscio, il punto d'impossibile che fa incontrare, disautomatizzano la gestione della vita mantenendo aperti gli spazi del desiderio. Dove tutto dovrebbe essere ricondotto alla misura, manca sempre una cosa, o ce n'è una di troppo, e questa è la definizione di salute mentale più sensata.
EUR 17.10
Il sindaco
Nel grande affresco della storia d'Italia nel secondo dopoguerra si sviluppa la vicenda umana e politica di Emanuele Vittori, sindaco di una città di provincia. I grandi eventi della cronaca e del costume di quasi mezzo secolo si intrecciano con i sentimenti e con le vicende familiari di un uomo qualunque che si avvicina alla politica con genuino entusiasmo toccandone ben presto anche limiti e distorsioni.
EUR 18.05
Le Dolomiti. Patrimonio mondiale UNESCO. Fenomeni geologici e paesaggi umani. Ediz. illustrata
Il riconoscimento delle Dolomiti quale Bene del Patrimonio Mondiale UNESCO costituisce una grande sfida, che assegna agli abitanti e ai visitatori il compito di tutelare e promuovere valori riconosciuti di interesse globale. Siamo tutti chiamati a divenire "cittadini delle Dolomiti", assumendo l'impegno alla conoscenza, alla conservazione e alla valorizzazione di un Bene complesso, composto da formazioni geologiche, ecosistemi fragili, importanti patrimoni floristici e faunistici, luoghi vissuti da secoli da comunità che parlano lingue diverse e conservano culture e identità radicate. Nei paesaggi delle Dolomiti, che oggi attraggono significativi flussi turistici, si rispecchiano una molteplicità di imprese alpinistiche, indagini scientifiche, elaborazioni culturali, produzioni letterarie, artistiche e cinematografiche che le rendono uniche. Il volume, nato in occasione della mostra "Dolomiti UNESCO. Fenomeni geologici e paesaggi umani", propone un'originale introduzione alla conoscenza delle Dolomiti e, al tempo stesso, è parte di un più ampio progetto culturale che coniuga l'educazione al paesaggio, all'ambiente e al territorio con l'educazione alla cittadinanza, intesa come senso di appartenenza, responsabilità, partecipazione.
EUR 17.10
Avanti Gianlu. Diario
Questo è un diario che raccoglie post e foto da un noto Social Network. È il percorso di una lunga e dura battaglia contro il cancro soprannominato dall'autore l'"infame". Messaggi di coraggio, speranza, forza e incoraggiamento per sé stesso e per tutte le persone, chiamate guerrieri della vita, che ancora stanno combattendo. Gca ha deciso di devolvere in beneficenza tutti i proventi di questo volume.
EUR 17.10
Il paradosso della civiltà culturale ambrosiana
Questo volume riprende l'argomento della prima monografia di Giovanna Rosa dedicata alla capitale morale e ne costituisce il perfetto compimento, disegnando la parabola della cultura ambrosiana dall'Unità a oggi attraverso una serie di approfondimenti cronologicamente successivi. La prima delle quattro parti in cui è divisa la raccolta si apre con un capitolo dedicato a Milano quale motore della cultura letteraria della modernità e svolge il compito di un'articolata introduzione che traccia il perimetro della ricerca. Il discorso parte dall'epoca postunitaria per arrivare alla produzione di Gadda, mette in luce il ruolo propulsivo della civiltà ambrosiana e le non poche contraddizioni che la caratterizzano e la condizionano, alle quali va ricondotta la mancata vocazione egemonica nazionale di Milano. La seconda sezione si concentra su tre autori della Scapigliatura, studiando l'aristocratico umorismo di Carlo Dossi, idiosincraticamente sintonizzato con l'illustre tradizione lombarda, la militanza di Ambrogio Bazzero, che lavora con meticoloso impegno sulla misura breve, e la lettura controcorrente del Risorgimento da parte di Roberto Sacchetti (finalmente un romanzo). Seguono, nella terza parte, le due immagini contrastive e complementari della città operosa, quella di Verga e quella dei palombari sociali, all'altezza di una data cruciale, il...
Sul Simposio di Platone
Leo Strauss, storico e filosofo politico tra i più importanti del Novecento, è stato un magistrale interprete della filosofia antica, e di Platone in particolare. Ci ha insegnato un modo nuovo di leggere i dialoghi, con la sua attenzione al contesto drammatico, ai personaggi e alle vicende di un dialogo - che per questo va letto in modo diverso da un saggio -, come la via regia per riflettere sulle intenzioni dell'autore. La filosofia di Platone, infatti, non si può semplicemente identificare con quella di chi ne appare a prima vista il portavoce: Platone è uno scrittore corale. Un esempio ammirevole di questo approccio unico al testo di un dialogo è il corso di lezioni sul Simposio tenuto da Strauss a Chicago nel 1959. Qui la finezza esegetica, la profondità e la sensibilità letteraria di Strauss restituiscono come mai era accaduto prima le diverse concezioni dell'amore, dell'essere umano e del suo desiderio, del fondamento della vita politica, e del rapporto tra domandare filosofico e scrittura, che traspaiono dai discorsi dei protagonisti. Le lezioni sul Simposio offrono un contributo prezioso alla comprensione di Platone, ma sono anche un documento da cui non può prescindere...