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Jean Jacques Rousseau e la nascita della società
Il destino di Rousseau, sembra essere quello di provocare in maniera intelligente i suoi lettori e i suoi interpreti; infatti questi iniziò a suscitare scalpore tra i propri contemporanei, sostenendo tesi che, pur rifacendosi al clima culturale illuministico, se ne discostavano in maniera significativa. La fortuna che ebbero i suoi scritti nei secoli successivi alla sua morte, ma che riscuotono un certo successo ancora oggi, sono da collegarsi in primis all'indubbio valore delle sue intuizioni filosofiche e alla capacità delle sue opere di prestarsi a letture differenti e talora persino opposte. Basti pensare, ad esempio, che al suo pensiero politico amano rifarsi sia alcuni teorici del totalitarismo, sia filosofi rivoluzionari e anarchici. Questa intima contraddittorietà è forse la ragione primaria del fascino perenne di Rousseau, e non può essere sciolta facilmente, perché sembra essere costitutiva del suo modo di intendere la realtà.
EUR 12.06
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In punta di penna. Riflessioni sull'arte della narrativa. Vol. 2
Con questo secondo volume, prosegue la serie di saggi sulla scrittura e la narrazione come arte e come ricerca, firmati da alcuni tra i più importanti autori americani delle ultime generazioni.\r\n\r\nChe cosa induce uomini e donne di tutte le nazionalità e le razze a prendere in mano una penna o a sedersi davanti a un computer per raccontare una storia, e non necessariamente la propria? Quali sono gli strumenti che consentono di trasformare questo impulso in un'opera compiuta, in grado di raggiungere il mondo dei lettori? Con questo secondo volume, prosegue la serie di saggi sulla scrittura e la narrazione come arte e come ricerca, firmati da alcuni tra i più importanti autori americani delle ultime generazioni. Che non esitano a ricorrere all'autobiografismo più spinto, all'aneddotica personale, a vere e proprie microstorie. O ad aprire ai lettori il loro laboratorio, guidandoli dentro l'eterno mistero della creazione letteraria. Saggi di James Salter, Amy Hempel, Pat Conroy, Rick Bass, Rick Moody, Margaret F.M. Davis, Denis Johnson, Elizabeth Gilbert, Mark Jacobson, Jim Harrison, Darius James, Barry Hannah, Robert Stone.
EUR 11.40
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Con Kubrick. Storia di un'amicizia e di un capolavoro
Uno sguardo privilegiato e definitivo sul regista che ha cambiato per sempre il cinema contemporaneo, e sull'uomo, complicato e spesso frainteso, che si teneva nascosto dietro l'immagine dell'artista.\r\n\r\nNel gennaio del 1999, mentre stava terminando il montaggio di Eyes Wide Shut, Stanley Kubrick telefonò a Michael Herr, con cui aveva sceneggiato Full Metal Jacket, e disse che sarebbe stato felice di fare una lunga intervista con lui in occasione dell'uscita del film. Si erano conosciuti nel 1980 e per anni avevano scritto insieme quello che è ritenuto da molti il più grande film di guerra di tutti i tempi, ma la loro amicizia era durata ben oltre Full Metal Jacket, e quando l'improvvisa morte di Kubrick impedì l'intervista che aveva chiesto, Michael Herr scrisse al suo posto questo libro furioso e malinconico, la storia di quell'amicizia e di quel capolavoro. Nel tratteggiare la figura di Kubrick, Herr si propose di confutare la trita mitologia che lo circondava, sostituendo all'icona minacciosa del regista folle e misantropo il ritratto di un uomo pieno di calore umano, leale, appassionato e infinitamente curioso.
EUR 12.35
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Istruzioni per un funerale
David Means torna alla sua forma letteraria di elezione: il racconto. Già pubblicate sulle riviste più prestigiose d'America, da Harper's a VICE, dal New Yorker alla Paris Review, le storie qui raccolte confermano un talento ineguagliabile nel cogliere il retaggio di violenze e traumi che scandisce la vita quotidiana dei personaggi, e nel riscattarlo con la forza dell'umorismo.\r\n\r\nUna rissa tra due adolescenti, uno povero, l'altro figlio di un banchiere, sotto il cono di luce di un lampione; un ragazzo con una bandana sulla bocca e una bandierina in mano che dirige lo spruzzo di pesticidi da un aereo; due ragazzini che giocano a hockey su un laghetto ghiacciato in mezzo ai boschi; due senzatetto che guardano l'ultima superpetroliera lasciare il porto di Duluth prima che il lago geli durante la stagione invernale, aspettando il momento perfetto per tentare la sorte con un gratta&vinci; due agenti di polizia appostati a sorvegliare una fattoria da un'altura, sul confine di un bosco, in un torrido giorno d'estate.\r\nSono solo alcune delle fulminanti immagini che scandiscono Istruzioni per un funerale, il nuovo libro con cui David Means torna alla sua forma letteraria di elezione: il racconto. Già pubblicate...
La guerra di tutti. Populismo, terrore e crisi della società liberale
Con questo secondo libro Raffaele Alberto Ventura si conferma un autore fondamentale per comprendere il nostro presente, armato del coraggio di svelare gli arcana imperii dietro le consolazioni e le illusioni che non funzionano più.\r\n«Stavolta sembra che la qualifica di disagiato possa essere estesa all'intero Occidente: la crisi - economica, politica, persino psicologica - ha fatto crollare l'ideologia che teneva in piedi le società liberali, e la guerra di tutti contro tutti potrebbe essere già scoppiata» - Michele Gravino, Il Venerdì\r\n\r\n\r\n\r\nUno spettro si aggira per l'Europa, lo spettro della guerra civile. Continuamente evocata e rimossa, riaffiora come ipotesi a ogni esplosione di violenza terrorista, a ogni rivolta di piazza, a ogni successo delle forze populiste. Soprattutto, la guerra civile rischia di essere una profezia che si autoavvera: perciò questo libro non avrebbe mai dovuto essere scritto, perciò questo libro non poteva non essere non scritto. Raffaele Alberto Ventura ci guida in un viaggio in mezzo alle rovine sontuose della società del benessere: incrocia moti di piazza liberamente tratti dai film di Hollywood, ascolta supereroi che discutono di filosofia e guerriglieri formati su YouTube, riscopre autori dimenticati e invece centrali per questo nuovo evo,...
Presunzione
Romanzo di formazione quasi classico, ambientato tra Caserta, il litorale Domizio e la Terra dei Fuochi, Presunzione racconta luoghi ben noti da una prospettiva nuova e tutta interna, incentrata su un ribelle senza ideologie precostituite, il cui unico, semplice desiderio, è di poter cominciare a vivere.\r\n\r\n«Non ti stai perdendo niente, la vita vera non è adesso. La vita è dopo». Queste sono le parole che Bruno Guida si ripete tutti i giorni, come un mantra, mentre frequenta l'ultimo anno di liceo a Caserta e cerca di sottrarsi con ogni mezzo a un mondo che lo reclama. Odia senza requie il suo paese, Villa Literno; guarda con superbia alla provincia e ai cafoni che la abitano, ma anche ai vezzi e ai manierismi dei compagni di scuola arricchiti; soprattutto, non è disposto a seguire e assecondare gli sforzi ossessivi di suo padre, che da quando il fratello gemello, il mitico zio Piero, è scomparso senza lasciare traccia, si è convinto di avere di fronte un caso di «lupara bianca», una vittima della camorra, e si è spinto fino a istituire un'associazione per la legalità, a lui dedicata. Per Bruno il sarcasmo e l'isolamento sono...
Dov'è casa mia. Storie oltre i confini
Dov'è casa mia mostra guerre civili e atti di terrorismo ma anche la solidarietà, la resistenza e la speranza di una vita diversa. Davide Coltri racconta la casa che si è persa e quella che si spera di trovare. Racconta le storie che superano i confini.\r\n\r\nKhalat, una giovane curda siriana, lascia la città d'origine per frequentare l'università a Damasco; lo scoppio della guerra civile distrugge i suoi sogni ma non la sua volontà di resistere alla violenza e portare in salvo la famiglia. Anneke è una ragazza danese con un obiettivo molto chiaro: porre la sua vita al servizio dei più deboli. Una missione in Darfur la costringe a spingersi oltre il limite dell'altruismo e ad affrontare un nuovo difficile inizio. Théogène, orgoglioso preside di una scuola elementare, rifiuta di accettare i pregiudizi e le superstizioni che dividono in due fazioni la gente del campo profughi in cui si trova. Pagherà il prezzo della sua coerenza insieme alla sposa Rosette. Queste sono solo alcune delle storie dal vero che Davide Coltri ha raccolto nel corso del suo lavoro e poi elaborato: testimoniano di un presente non ancora condiviso, sono storie allo stesso tempo...
Spettri della mia vita. Scritti su depressione, hauntologia e futuri perduti
L'opera ardita di un uomo nato sotto Saturno che affrontava ogni giorno i suoi fantasmi, il racconto struggente di uno scrittore e critico geniale che sentiva la nostalgia del futuro.\r\n\r\n«Dopo l'exploit di "Realismo capitalista", Mark Fisher si conferma con Spettri della mia vita il nostro più grande e fidato navigatore in questi tempi fuor di sesto, attraverso tutti i loro brividi e squarci, in mezzo a tutte le loro apparizioni e spettri, passati, presenti e futuri». Così scriveva perfettamente David Peace, all'uscita dell'edizione originale di questo libro. "Spettri della mia vita" intreccia indissolubilmente pubblico e privato, cogliendo Mark Fisher nei suoi momenti più intimi e scoperti. La critica culturale sconfina in analisi esistenziale e cultura pop, «di massa», si incarna nel singolo, che vive nella sua concreta esperienza i fenomeni di cui scrive. Tra letture di Sebald e Peace, ascolti di Joy Division e Burial, visioni di Stalker e Inception, Fisher, tassello dopo tassello, connessione dopo connessione, compone una mappa del sentimento individuale e collettivo. "Spettri della mia vita" è l'opera ardita di un uomo nato sotto Saturno che affrontava ogni giorno i suoi fantasmi, è il racconto struggente di uno scrittore e...
Il brigatista
Con il ritmo serrato di un thriller, tra snodi storici e intrecci sentimentali, entriamo nella mente del brigatista per indagare le ragioni che spinsero un gruppo di giovani a imbracciare le armi e uccidere.\r\n\r\nSpiaggia di Castelporziano, luglio '79. Durante il Festival dei poeti due militanti delle Br vengono arrestati in una sparatoria. Uno dei due, Jacopo Varega riesce a scappare dall'ospedale in cui è stato ricoverato, e a Roma si apre la più grande caccia all'uomo dai tempi del rapimento Moro. Pochi giorni dopo la giornalista televisiva Ornella Gianca riceve una telefonata: dal suo nascondiglio in un appartamento disabitato della periferia romana, Varega ha deciso di rivelare il nome di chi lo ha tradito e di raccontare, davanti a una telecamera, il decennio dell'odio, iniziato il 12 dicembre del 1969 con la strage di piazza Fontana a Milano. Con il ritmo serrato di un thriller, tra snodi storici e intrecci sentimentali, entriamo nella mente del brigatista per indagare le ragioni che spinsero un gruppo di giovani a imbracciare le armi e uccidere. Questa è la storia della caccia ai brigatisti da parte degli uomini del generale Dalla Chiesa, ed è la storia dell'Italia....
Willard e i suoi trofei di bowling
Un romanzo secco e inesorabile che è al tempo stesso un western degno di Peckinpah o Leone, un'incursione esilarante e disperata nella pornografia e una parodia del sentimentalismo e di quella illusoria ricerca della felicità che è inscritta nell'atto di fondazione degli Stati Uniti.\r\n\r\nUna sera di settembre, in una San Francisco che sembra lontana anni luce dalla capitale che ha ospitato e cullato i sogni e le utopie dei figli dei fiori e del movimento hippy, in un palazzo di Chestnut Street, Constance e Bob sono immersi in un delirio di giochi erotici, ispirati a Histoire d'O e ai lirici greci, e cercano così di salvare un matrimonio sprofondato nell'afasia. Al piano di sotto abitano Patricia, insegnante, e John, regista di chiara fama. Il loro sembra un ménage perfetto, l'esatto opposto di quello dei loro coinquilini, se non fosse che al centro del loro salotto campeggia Willard, uno strano uccello-totem che non smette mai di fissarli. In una pensione pulciosa, non troppo lontano dal palazzo dove vivono le due coppie, i tre fratelli Logan non si danno pace. Uno legge fumetti, l'altro beve birra, il terzo cammina avanti e indietro per la stanza,...
Il rap spiegato ai bianchi
Fra ascolti compulsivi e imbarazzete incursioni nelle sale di incisione e nei locali hip hop, David Foster Wallace e Mark Costello danno vita a un'analisi personalissima, e tuttora convincente, sulla forza e le contraddizioni del rap.\r\n\r\nDavid Foster Wallace è ritenuto la voce più originale e rilevante della letteratura americana degli ultimi vent'anni; è celebre per il suo romanzo-fiume «Infinite Jest», per i racconti e i reportage narrativi, ma è tutta da riscoprire questa sua opera giovanile, scritta a quattro mani con l'amico Mark Costello. È il 1989 e i due, studenti ad Harvard, bianchi, coltissimi e middle class, condividono una sorprendente quanto irresistibile attrazione per la musica rap, che è ormai uscita dai ghetti neri inaugurando la sua storia di strepitoso successo mainstream. Prendendo come nume tutelare il critico rock più irregolare e geniale di sempre, Lester Bangs, decidono di provare a spiegare il motivo di questa passione: fra ascolti compulsivi e imbarazzate incursioni nelle sale d'incisione e nei locali hip hop, danno vita a un'analisi personalissima, e tuttora convincente, sulla forza e le contraddizioni del rap, il primo genere musicale autenticamente postmoderno.
EUR 15.20
Racconto d'inverno
Il campo è quello di Gerlospass, sulle Alpi austriache. Tommaso, insieme a un gruppo di prigionieri polacchi, ucraini e italiani, lavora alla creazione di una linea elettrica tra il Tirolo e il Salisburghese. Tirano su i pali del telegrafo nella neve, sotto un cielo livido e inclemente. Le giornate hanno l'odore asprigno dei mantelli bagnati, le scarpe sono basse e rotte, le labbra dolenti come i muscoli. Alla sera, gli stanzoni si riempiono del fumo delle stufe. Fuori dai vetri corre l'urlo delle abetaie lungo i pendii lisciati dalle tormente e di notte si sente il tonfo delle imposte. Ogni tanto del pane raffermo e una tazza di caffè di ghiande danno un po' di sollievo alle gambe stroncate. Ma non si aspetta più nulla. Si guarda soltanto l'assurdo candore della neve e si pensa che l'inverno non sia più una stagione, ma uno stato dell'anima, una sorte chiusa, come se la prigionia durasse da sempre e la vita, ormai, fosse stata recisa. Oreste Del Buono è tra i primi in Italia a raccontarci l'esperienza del lager, con una lingua ruvida e urgente ma di grande espressività, e quasi in presa diretta: «Racconto...
Storie della farfalla
Tra taxi-girl e turisti del sesso, tra cinismo e perdizione, Storie della farfalla è una fiaba crudele, che trasforma in incubo contemporaneo il sogno romantico dell'amore assoluto, dell'innocenza felice.\r\n«Un approccio perfetto per chi voglia accostarsi a questo autore decisamente unico» - Robinson\r\n\r\nAmici e complici di bravate, sesso e avventure, un giornalista e un fotografo americani si immergono e ci accompagnano in un lungo itinerario fra Oriente e Occidente. Nell'inferno della Cambogia, ancora segnata da un profondo retaggio di stragi e violenze, il giornalista si innamora perdutamente di Vanna, una prostituta proveniente dalla capitale. Ma anziché trovare un impossibile e forse ipocrita riscatto nell'amore, continua le sue peregrinazioni in un mondo nel quale degradazione e purezza formano un binomio inestricabile. Tra taxi-girl e turisti del sesso, tra cinismo e perdizione, «Storie della farfalla» è una fiaba crudele, che trasforma in incubo contemporaneo il sogno romantico dell'amore assoluto, dell'innocenza felice. Vollmann si spinge a individuare nella prostituzione e nello scambio economico "onesto" che la sottende la perfetta incarnazione dell'amore nell'era del capitalismo e del mercimonio; racconta il mercato del sesso e i suoi orrori senza alcun compiacimento o patetismo, e proprio per questo sa rappresentare...
Il migliore
Un romanzo avvincente sulla fedeltà ai propri ideali e il coraggio di sfidare la sorte, in cui il realismo palpitante della cronaca sportiva si alterna magistralmente agli intermezzi onirici e visionari con i quali Malamud rappresenta i sogni, le paure, le ossessioni dei suoi personaggi.\r\n\r\nIl giovanissimo Roy Hobbs ha un talento innato per il baseball; potrebbe diventare uno straordinario campione, ma il suo primo provino da professionista fallisce per un tragico scherzo del destino. Quindici anni dopo, a un'età in cui molti giocatori sono vicini al ritiro, Roy ottiene una seconda chance, e riesce a risollevare le sorti di una grande squadra in declino e a portarla a un passo dallo scudetto. Ma sulla sua strada si mettono una dark lady fascinosa e inavvicinabile, un faccendiere corrotto, un cronista assetato di scoop e un allibratore senza scrupoli. Riuscirà Roy a fare le scelte giuste dentro e fuori dal campo, dimostrando a se stesso (e all'America intera) di essere davvero il migliore?
EUR 14.25
Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio
Vincitore Premio Campiello 2020. Nella dozzina del Premio Strega 2020. Finalista Premio Napoli 2020, sezione Narrativa\r\n\r\nAttraverso il miracolo di una lingua imprevedibile, storta e circolare, a metà tra tradizione e funambolismo, Remo Rapino ha scritto un romanzo che diverte e commuove, e pulsa in ogni rigo di una fragile ma ostinata umanità, quella che soltanto un matto come Liborio, vissuto ai margini, tra tanti sogni andati al macero e parole perdute, poteva conservare.\r\n\r\nLiborio Bonfiglio è una "cocciamatte", il pazzo che tutti scherniscono e che si aggira strambo e irregolare sui lastroni di basalto di un paese che non viene mai nominato. Eppure nella sua voce "sgarbugliata" il Novecento torna a sfilare davanti ai nostri occhi con il ritmo travolgente e festoso di una processione con banda musicale al seguito. Perché tutto in Liborio si fa racconto, parola, capriola e ricordo: la scuola, l'apprendistato in una barberia, le case chiuse, la guerra e la Resistenza, il lavoro in fabbrica, il sindacato, il manicomio, la solitudine della vecchiaia. A popolare la sua memoria, una galleria di personaggi indimenticabili: il maestro Romeo Cianfarra, donn'Assunta la maitressa, l'amore di gioventù Teresa Giordani, gli amici operai della Ducati,...
Miles. L'autobiografia
Fitto di aneddoti e informazioni come una grande enciclopedia del jazz, ma animato dal calore di una personalità battagliera che odia i compromessi e vive di sfide, questo libro è una testimonianza fondamentale per la storia della musica, ma insieme un romanzo appassionante e un ritratto «militante» di mezzo secolo di cultura nera americana.\r\nDall'epoca d'oro del bebop alla rivoluzione della fusion, la musica di Miles Davis ha attraversato e segnato l'intera storia del jazz. In questo straordinario libro autobiografico (che la New York Times Book Review ha definito «un eccezionale contributo alla letteratura jazzistica») Davis racconta l'evoluzione del suo stile, i suoi gruppi, gli album e i concerti, ma anche gli amici, le donne, la famiglia, gli anni bui dell'eroina, i conflitti con i bianchi del mondo della stampa e del potere costituito.\r\nDalla sua voce di volta in volta commossa, indispettita, orgogliosa, nasce un grandioso film corale in cui fanno da co-protagonisti - e collaborano alla colonna sonora − Charlie Parker e John Coltrane, Dizzy Gillespie e Gil Evans, Jimi Hendrix e Prince, e in ruoli cameo troviamo Juliette Greco, Jean-Paul Sartre e addirittura Ronald Reagan.
EUR 18.05
Netflix nations. Geografia della distribuzione digitale
Sotto il racconto superficiale della vittoriosa conquista del mondo intero da parte di Netflix, Amazon e degli altri operatori di piattaforme on demand, si consumano in realtà tensioni profonde. Lo scenario digitale è infatti attraversato dallo scontro sotterraneo tra le potenzialità distributive globali di internet e la natura regionale e nazionale dell'industria mediale, della sua regolamentazione, del pubblico e dei suoi gusti. Da una parte, è innegabile, i servizi in streaming e online hanno trasformato profondamente la cultura televisiva e audiovisiva globale. I contenuti si diffondono sulle linee telefoniche, su cavi in fibra ottica, su reti wireless, approdano su schermi grandi e piccoli, su svariate app e su media player di ogni tipo, grazie al lavoro di giganti corporation globali. Dall'altra, però, non vanno trascurati i molti segnali che sottolineano come mercati, confini e vincoli siano ancora lì, e i fallimenti relativi: il geoblocking impedisce la visione fuori regione, i cataloghi si ampliano e restringono a seconda dei paesi, i prezzi si convertono nelle valute locali, i sottotitoli o il doppiaggio non sono sempre disponibili in ogni lingua. Questo libro offre uno sguardo completo sulle geografie reali della distribuzione mediale, esplorandone frizioni e...
Gli dei notturni. Vite sognate del ventesimo secolo
Danilo Soscia interroga il mistero e il mito del Novecento. Donne e uomini del cinema e dello spettacolo, capi di stato e politici, musicisti, pittori, scrittori e scrittrici, scienziati, sportivi, anime nere e irregolari, santi e abietti, tutti insieme in un variopinto corteo, in una variopinta sinfonia.\r\n\r\nCosa sognava la giovane Marilyn Monroe, operaia in una fabbrica di fusoliere? E quali erano le visioni che angustiavano Aldo Moro nei giorni della sua prigionia? Quali incubi colsero Janis Joplin durante la sua ultima notte? Danilo Soscia interroga il mistero e il mito del Novecento. Donne e uomini del cinema e dello spettacolo, capi di stato e politici, musicisti, pittori, scrittori e scrittrici, scienziati, sportivi, anime nere e irregolari, santi e abietti, tutti insieme in un variopinto corteo, in una variopinta sinfonia. Tommaso Landolfi corteggia il Caso a Sanremo, nelle pieghe ostili della roulette, Eva Braun consulta arcane sibille berlinesi, Sylvia Plath riscrive in trance la storia di Dedalo e Icaro, Giulio Andreotti sogna un'epidemia di peste, Amedeo Modigliani dialoga di notte con i suoi dipinti, Charles Bukowski brinda con la morte in un cimitero semiabbandonato di Hollywood. Fedele lettore del «Libro dei sogni» di Artemidoro,...
Le vite di Dubin
Considerato uno dei migliori usciti dalla penna di Bernard Malamud, questo romanzo racconta la storia di William Dubin, biografo di mezza età, che conduce una vita tranquilla insieme alla moglie in un piccolo centro di campagna dello stato di New York, studiando e raccontando le vite altrui nel tentativo, forse, di capire meglio la propria. Durante la stesura di una monografia sullo «scandaloso» D.H. Lawrence, però, il suo mondo viene scosso dall'incontro con Fanny, un'ammiratrice trent'anni più giovane di lui, vivace e disinibita. I due cominciano un'improbabile relazione adulterina che si snoderà, fra alti e bassi e in maniera spesso surreale, quasi sotto gli occhi della legittima moglie di Dubin, una donna al tempo stesso fragile e incrollabile. Dal cortocircuito fra queste tre personalità Malamud, maestro dell'ironia e dell'affabulazione, crea una gustosissima commedia psicologica sulla natura enigmatica e contraddittoria delle nostre esistenze.
EUR 17.10
Il fratello buono
«Offutt conduce il lettore verso un finale che sorprende benché ampiamente prevedibile, non giudica i suoi personaggi, incattiviti dal disinganno, lasciati indietro dal progresso e dall'istruzione. Li osserva da vicino, li racconta perché li conosce, perché è "la sua gente". Tutto è ridotto all'osso, rivestito da un fascino che allo tempo respinge perché Offutt lo sa, e lo mostra al lettore con chiarezza cristallina nonostante le sfumature» - Cristina Taglietti, la LetturaVirgil Caudill è un uomo tranquillo. Vive nel cuore del Kentucky, e non ha mai lasciato i boschi e le montagne dove è cresciuto e la comunità nella quale si riconosce. Le sue giornate scorrono tutte uguali, tra il lavoro e le chiacchiere da bar, ma Virgil ha un punto debole: il fratello Boyd, la testa calda della famiglia, che ha un autentico talento nell'inimicarsi il prossimo e andare a caccia di guai. Quando Boyd viene ammazzato, Virgil si trova davanti a una decisione impossibile. Tutti sanno chi è il colpevole, e tutti, dai familiari alla gente del posto allo sceriffo di contea, sono certi di quello che accadrà. Negli Appalachi, il sangue si lava con il sangue, e per Virgil esistono...