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Novelle toscane
Scritte tra il 1880 e il 1890 le Novelle toscane costituiscono la prova migliore dell'ampia produzione in prosa di Everlina Cattermole (1849-1896), celebre scrittrice e giornalista nota con lo pseudonimo di Contessa Lara. Caratterizzate dalla fedeltà ai dettami del realismo allora in voga e arricchite di capacità introspettiva, le Novelle si sviluppano attorno a un'indagine scrupolosa dell'animo umano, compiuta alla luce di un'esperienza personale divenuta metodo di comprensione dell'umanità. Quasi come a raccoglierne le segrete confidenze, l'autrice si accosta ai personaggi per condividere esperienze e sentimenti che poi restituisce con quel gusto e quella precisione che caratterizzano il suo particolare stile narrativo. Accanto a Firenze, piccoli paesi della Toscana diventano i protagonisti della scena narrativa; accurate descrizioni fanno da sfondo ai racconti, dai tratti ora comico-ironici, ora tragicamente fatali, e alle pagine di memorialistica che costituiscono un documento umano di indubbio valore.
EUR 21.85
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Viaggio nell'ermetismo del Rinascimento. Lotto Dürer Giorgione
A Venezia il Rinascimento si avvia sulla spinta di una straordinaria congiuntura che coinvolge lettere e arti e vede protagonisti grandi artisti che mettono in scena una pittura innovativa e moderna. Dipinti, disegni e incisioni diventano lo specchio dell'intrecciarsi di committenze colte, fatti figurativi e nuove istanze culturali che contraddistinguono il ricchissimo contesto veneziano. Soffermandosi su alcuni degli snodi cruciali del nuovo corso della pittura lagunare, questo saggio prende le mosse dai primi anni di attività di Lorenzo Lotto per far affiorare le radici intellettuali dell'immaginario del pittore e dei suoi contemporanei, chiamando in causa gli ambiti dell'ermetismo filosofico-religioso, la cui diffusione è favorita in area veneta dalla capillare circolazione di testi a stampa. Sospinte in primo piano si trovano le risposte più innovative del dipingere moderno: le enigmatiche e impenetrabili opere di Giorgione, l'oscuro ritratto di Luca Pacioli e un discepolo, le rivoluzionarie stampe di Albrecht Dürer, capolavori assoluti messi a confronto con i dipinti più simbolici e discussi di Lotto. Attraverso l'analisi di un ampio e raffinato apparato iconografico e di estese citazioni dai testi sono esplorati luoghi, contesti, committenze e occasioni che hanno contribuito alla formazione dell'ermetismo rinascimentale, tratteggiando un...
Di silenzio e d'ombra. Scrittura e identità femminile nel Novecento italiano
Per secoli le rappresentazioni della donna nella letteratura sono state simili alle immagini di "muti fantasmi", riflessi di una lunga rimozione della realtà di genere nella nostra cultura. Nel Novecento, epoca di grandi conflitti e di grandi trasformazioni, la ricerca dell'identità femminile ha trovato finalmente nella forma letteraria una possibilità di espressione privilegiata, un territorio condiviso in cui confrontare esperienze, vicende individuali e collettive, luoghi e simboli, progetti di emancipazione e utopie. Nei saggi qui raccolti, l'attenzione è rivolta in particolare ad alcuni romanzi tra i più significativi del Novecento italiano e alla loro funzione nel percorso di scoperta e maturazione della coscienza femminile: "Lydia" di Neera, "Cortile a Cleopatra" di Fausta Cialente, "Artemisia" di Anna Banti, "Quaderno proibito" di Alba de Céspedes, "l'Iguana" di Anna Maria Ortese. Uno spazio di rilievo è infine dedicato alla alla scrittura di una tra le massime autrici del dopoguerra, Elsa Morante, in un'analisi che comprende il romanzo d'esordio, "Menzogna e sortilegio", l'intensa e originale opera poetica e la complessa tematica del materno.
EUR 21.85
Novecento. Architetture e città del Veneto
Con oltre duemila edifici censiti e presentati in queste pagine, con schede, illustrazioni e dettagli tecnici che evidenziano la particolarità di ogni singolo manufatto, il volume rappresenta il primo repertorio coerente e articolato dell'architettura del Novecento in Veneto. Questo atlante, esito del progetto "Architettura delle città venete del Novecento" promosso dalla Regione del Veneto, compie così una vasta ricognizione delle architetture del XX secolo: dalle Dolomiti al Polesine, dal Garda alla laguna di Venezia, città e campagna, capoluoghi e province, attraverso una minuziosa schedatura di edifici e manufatti che appartengono a diverse epoche e tipologie di costruzione, case, ville, scuole, palazzi residenziali, edifici pubblici, quartieri, infrastrutture. Una iniziativa che promuove il recupero e la valorizzazione del patrimonio novecentesco, ma rende nel contempo accessibile ad un largo pubblico lo scenario regionale, nel dialogo con il contesto italiano ed europeo, ma anche nella vicinanza al dibattito sviluppato all'interno della Scuola di Architettura di Venezia (il futuro Iuav, che nasce nel 1926) e seguendo le tracce di nomi come quelli di Gio Ponti, Carlo Scarpa, Daniele Calabi, Giuseppe Samonà, Giuseppe Davanzo, Egle Trincanato, Franco Albini, Aldo Rossi, Giancarlo De Carlo, Edoardo Gellner, Gino Valle.
EUR 57.00
Vedi Offerta Forme della vita e statuti del vivente. Filosofia e biologia
Nel panorama della cultura contemporanea, filosofia e biologia hanno intrecciato un dialogo costante, in cui indagini, interrogativi e orientamenti di diversa ispirazione convergono nel tentativo di definire il "vivente". Questo numero di «Paradosso» conferma l'esistenza di un ampio sfondo comune tra filosofia e biologia, dove è possibile distinguere temi e aspetti cruciali per entrambe le discipline: le urgenze e i rischi della biopolitica, gli incroci tra teorie biologiche ed economiche, l'influsso del pragmatismo americano sull'evoluzionismo, l'imprevedibilità del vivente evidenziata dalle analisi di Stephen Jay Gould. In questa ricostruzione, il pensiero di Darwin viene accostato ad autori come i pragmatisti d'oltreoceano Chauncey Wright, Peirce, James, ma anche all'approccio genealogico di Nietzsche e, poi, di Foucault. Riemergono così i tratti più originali di un evoluzionismo "nomade", che prelude ad una teoria generale della complessità.
EUR 23.75
Roberto Burle Marx. Verso un moderno paesaggio tropicale
Roberto Burle Marx (São Paulo 1909 - Rio de Janeiro 1994) può essere considerato uno dei maggiori esponenti del movimento artistico brasiliano del Novecento, rappresentante di quell'architettura del paesaggio che era anche peculiare espressione di un'arte globale. I suoi progetti e le sue realizzazioni muovono da un'originale interpretazione della natura tropicale, inserendosi all'interno di una prospettiva di forte rinnovamento nella costruzione dell'architettura del giardino e di una nuova coscienza del paesaggio. Autore di oltre mille progetti nel suo paese e in diverse parti del mondo, Burle Marx mette in scena, attraverso una singolare capacità espressiva, una moderna estetica del paesaggio. Profondamente radicata nella realtà brasiliana, la sua intensa attività multidisciplinare viene indagata in queste pagine da studiosi europei e brasiliani: un itinerario che si compie tra forme, colori, tessiture del giardino e dominio paesaggistico della città, tra la scala minore di un'estetica pittoresca, associata a un impiego rigoroso delle essenze autoctone, e la grande scala di un park system teso a ridefinire la nozione stessa di spazio pubblico e l'identità urbana. Un programma ambizioso, che si estende fino a comprendere la dimensione visionaria di un progetto territoriale ideato in virtù di processi ecologici...
Costantino Dardi. Forme dell'infrastruttura
Nella complessa e innovativa ricerca sviluppata da Costantino Dardi il progetto delle infrastrutture della mobilità permane come tema costante, impegnando questo Maestro dell'architettura italiana dai tardi anni Sessanta, caratterizzati dalla costruzione delle reti autostradali nazionali, fino alle successive grandi prove concorsuali. Dapprima a fianco di Giuseppe Samonà, quindi interno al veneziano Gruppo Architettura, poi attivo a Roma, sempre attento interlocutore delle arti visive, del cinema, dell'archeologia, acuto interprete delle nuove scale territoriali dell'architettura, Costantino Dardi riconduce gli elementi costitutivi del progetto infrastrutturale alle radici compositive e figurative dell'architettura, declinandoli entro un'anticipatrice consapevolezza del loro ruolo come elementi della scrittura estetica dei paesaggi culturali contemporanei. La sequenza dei progetti qui presentata è strutturata in due parti temporalmente consecutive. La prima è dedicata alla collaborazione con Agip, intensa nel quinquennio 1968-1973 e aperta dai concorsi aziendali condotti nel segno della ricerca di qualità architettonica e d'innovazione tecnologica come risposta alle nuove condizioni sociali e culturali della mobilità, progressivamente di massa. La seconda, accogliendo sollecitazioni diverse per scala e committenza, indaga il vasto nuovo mondo delle reti e dei nodi infrastrutturali: ponti e strade, stazioni e aerostazioni, depositi e nodi scambiatori...
EUR 24.70
Maggiori...
Barcellona e Catalogna. Nuova atlante delle infrastrutture
"La calle no es una carretera, la avenida no es una autopista". Le parole dell'architetto Josè Acebillo contribuiscono a rendere in modo emblematico il carattere unificante dei progetti di rigenerazione urbana che hanno investito la realtà di Barcellona e della Catalogna, dalle Olimpiadi del 1992 ad oggi. Un processo di rinnovamento profondo, messo in atto attraverso modalità inedite di disegno infrastrutturale, mirando di volta in volta all'arricchimento di una nuova dimensione paesaggistica urbana ed extraurbana, al disvelamento di potenzialità innovative nelle relazioni tra infrastrutture e paesaggio, alla ricerca di un'identità contemporanea per la strada, al riuso di tracciati e manufatti esistenti. I recuperi ambientali, la rivalutazione di non-luoghi come le stazioni metropolitane, l'utilizzo sapiente dei vuoti e la creazione di territori-città rappresentano soltanto alcune delle strategie degli interventi progettati. Il volume raccoglie e presenta cento progetti per i nuovi spazi della mobilità realizzati negli ultimi vent'anni nella regione catalana: dal Paseo Marítimo, che rivela la stratificata, complessa storia della città di Barcellona, fino agli interventi che, nell'Eixample, individuano nuovi spazi pubblici rompendo la rigidità del Piano Cerdà e fino alle strategie adottate negli antichi pueblos, con il tentativo di offrire una precisa identità...
Echi albertiani. Chiese a navata unica nella cultura architettonica della Lombardia sforzesca
La chiesa di sant'Andrea di Mantova ha avuto un ruolo fondamentale nella diffusione in area lombarda del linguaggio architettonico di Leon Battista Alberti, divenendo polo di significativa attrazione culturale per i territori limitrofi. Un riconoscimento unilaterale del magistero albertiano rischia tuttavia di occultare l'intrinseca ricchezza della cultura lombarda, nell'ambito della quale si stratificarono novità di rilievo già nel corso del XV secolo. L'analisi di un piccolo gruppo di chiese edificate in territorio lombardo tra la seconda metà del XV secolo e il primo decennio del Cinquecento permette di riconoscere un linguaggio aperto a suggestioni e innovazioni eterogenee, consentendo una più ampia riflessione sul carattere variegato della cultura architettonica del ducato sforzesco. Le chiese di san Sigismondo di Cremona, di santa Maria Assunta di Maguzzano, di santa Maria delle Grazie di Soncino e di santa Maria delle Grazie di Castelnuovo Fogliani, edifici monastici situati al di fuori dei centri maggiori, sono qui contestualizzate e analizzate all'interno del panorama architettonico della loro epoca, guardando alla varietà di soluzioni e modelli di riferimento, al rapporto con la tradizione autoctona e con quelle istanze ereditate da Filarete, Alberti e Bramante che rappresentano una componente costitutiva del linguaggio...
Il genere nella ricerca storica. Atti del 6° Congresso della Società italiana
Qual è il ruolo delle fonti storiche nella riflessione sull'identità, i diritti e l'affermazione delle donne nei secoli, dall'antichità alla contemporaneità? Quali opportunità può offrire la ricerca declinata in una prospettiva di genere? Quali sono gli scenari che si aprono, anche alla luce degli intrecci tra la riflessione storiografica e altre discipline come il diritto, la sociologia, l'economia, l'urbanistica e la tecnologia? Sono molteplici le difficoltà con cui le protagoniste di questi studi - regine e donne del popolo, letterate e illetterate, religiose e scienziate, filantrope e brigantesse - si sono dovute misurare nel corso dei secoli: sopraffazione, violenza domestica, monacazioni imposte e matrimoni forzati, la difficile conciliazione di attività lavorativa e mondo degli affetti, il rapporto problematico e conflittuale con l'universo familiare. Al tempo stesso, tuttavia, numerosi sono stati anche gli ambiti in cui si sono dispiegate le competenze, i talenti e la creatività di queste donne: non solo la famiglia, ma anche lo studio, l'insegnamento, l'arte, la scienza, lo scoutismo, il volontariato, la filantropia, l'attività missionaria. Attraverso memoriali, resoconti, missive, contratti e testamenti, esse sono riuscite ad esprimere la loro volontà, gettando luce su aspetti poco noti, rari, sconosciuti. Le loro...
Aldo Rossi, la storia di un libro. «L'architettura della città», dal 1966 ad oggi. Ediz. multilingue
Pubblicato nel 1966 da Aldo Rossi, allora poco più che trentenne, "L'architettura della città" si è da subito rivelato una pietra di paragone con cui la cultura architettonica avrebbe dovuto confrontarsi negli anni a venire, diffondendosi nelle università di tutto il mondo e contribuendo in modo decisivo alla crescita di una generale consapevolezza sull'importanza dello studio della città, non solo nei suoi aspetti economici e politici, ma, soprattutto, in quelli architettonici e formali. I contributi raccolti in questo volume ripercorrono e illuminano, a quasi cinquant'anni dalla sua prima edizione, il contesto storico e culturale da cui il libro trae origine e delineano lo specifico apporto di Aldo Rossi alla ridefinizione di una teoria dell'architettura, rivelando come i temi e le questioni da lui portate in lucesiano ancora la base di discussioni ampie e attuali. Ed è proprio in questa "attualità" del testo - nei suoi effetti diretti, indiretti o collaterali - che si valuta la portata innovativa di un lavoro intellettuale che è anche racconto autobiografico: il tentativo esaltante, ma allo stesso tempo complesso, di ri-nominare un mondo dopo che i presupposti teorici delle passate letture sono venuti meno.
EUR 33.25
Architettura, paesaggio, fotografia. Studi sull'archivio di Edoardo Gellner
Architetto di fama internazionale, vincitore di numerosi premi e riconoscimenti, più volte al centro di polemiche e dibattiti per la forte carica innovativa delle sue opere, Edoardo Gellner (1909-2004) rappresenta una figura di primo piano nel panorama architettonico del Novecento italiano. I saggi proposti in questo volume, che nascono dai recenti lavori di ordinamento del suo archivio professionale e personale - oggi conservato presso l'Archivio Progetti dell'Università Iuav di Venezia -, analizzano tappe significative della sua intensa carriera, con particolare riferimento al rapporto con la progettazione, alle relazioni culturali e professionali, alle interazioni con la terra d'origine e con Cortina d'Ampezzo, città in cui visse e per la quale ideò numerose opere, ma al tempo stesso gettano luce sull'amore mai sopito per la fotografia, coltivato con passione, talento e rigore metodologico. Il paesaggio, la difesa dell'ambiente, l'attenzione alle peculiarità del territorio rappresentano temi di riflessione imprescindibili nell'attività dell'architetto istriano. I materiali che costituiscono il suo ricchissimo lascito documentario testimoniano la meticolosità, lo scrupolo professionale e l'attitudine alla sistematicità che hanno contraddistinto l'opera di questo grande professionista, capace di cogliere gli stimoli provenienti dalle esperienze più disparate e di trasformarli in progetti e realizzazioni...
Rappresentazioni alle soglie del vuoto. Estetiche della sparizione. Ediz. italiana, inglese e spagnola
Il tema dell'immagine nella cultura occidentale si palesa come centrale sin da epoche remote: il cardine prospettico e l'esigenza del realismo visivo hanno permeato di sé secoli di produzione iconografica, stabilendo un canone cui l'artista - e più in generale colui che rappresenta - si è sentito vicariamente vincolato. Ma l'immagine così costruita riesce ad assumere, nel complesso arco della storia della rappresentazione, un particolare significato "obliquo" allorquando si pone in una condizione liminare, in cui non sempre appare chiaramente il suo significato: scatenando meccanismi associativi, suscitando rimandi all'altro da sé, essa riesce a condurci in prossimità di una soglia oltre la quale compare epifanicamente il "perturbante". Fruizioni stenopeiche, deformazioni improvvise, viraggi cromatici o semplicemente riduzioni "ad arte" di alcuni elementi di riconoscibilità ottica stravolgono la narrazione lineare e continua, associabile criticamente alla prospettiva, introducendo uno iato fruitivo e percettivo che consente di scardinarne il senso. Su questo gap semantico, presente tanto nelle espressioni figurative del passato che in quelle contemporanee, si misurano gli interventi raccolti in questo volume: da osservatori disciplinari diversificati, gli autori offrono spunti di riflessione che spaziano dall'uso della prospettiva nell'opera di Duchamp, alla dimensione immaginativa e percettiva dell'immagine.
Vedi Offerta Sulle piste d'Africa
Come una madre, l'Africa accoglie tutti quelli che tornano a lei e li protegge in uno spazio familiare e dilatato, in una temporalità dai margini incerti, dove è più facile, allo stesso tempo, perdersi e ritrovarsi. Bloccata in uno stallo lavorativo e sentimentale, la giovane protagonista di questo romanzo abbandona Milano, grigia e autunnale, per mettersi sulle tracce del suo compagno, partito da solo e scomparso nel continente africano. Il viaggio attraverso il deserto - terra d'avventura, ma soprattutto luogo dell'anima la porterà a ritrovare amici e paesaggi conosciuti, punti di riferimento e nostalgie, ma anche nuove conoscenze e opportunità di lavoro, fino all'ipotesi di una vita diversa in un mondo "altro". Un on the road riflessivo e sentimentale, dove la presenza costante del deserto, con i suoi silenzi e i suoi spazi infiniti, avvolge il lettore come in un sortilegio e lo immerge nei suoni e nei colori di quel luogo estraneo ma magico che è l'Africa subsahariana.
EUR 12.35
Operazioni di rigenerazione
Se ai modelli economico-sociali di paesi come la Cina, l'India e il Brasile corrispondono "metropoli a sviluppo illimitato", in Europa, non essendo più applicabili principi di illimitatezza della crescita, delle risorse e del suolo disponibile, è diventato indispensabile confrontarsi con il disegno dello spazio antropizzato, non come territorio da colonizzare, ma come ri-caratterizzazione e ri-funzionalizzazione dell'esistente. Il concetto di sostenibilità si attua nel recupero di quanto può ancora essere utile: la reinvenzione per mezzo del progetto consente di risignificare, di "fecondare e rigenerare ciò che è". Ne derivano nuove configurazioni del territorio e nuovi edifici restituiti ai cittadini in un processo che rappresenta una palingenesi, un creativo e fecondo atto di risignificazione. Il volume raccoglie alcune riflessioni sul tema del riuso di manufatti obsoleti e di intere parti di città e di territorio che nel tempo hanno perso la loro funzione originaria: la reintegrazione nel paesaggio antropizzato di vuoti residuali, di scarti accidentali, di aree e di edifici dismessi consente di saggiare le potenzialità di rigenerazione di un luogo, all'interno del quale le tracce del passato testimoniano la stratificazione della presenza umana e nel contempo esprimono un "desiderio di futuro".
EUR 20.90
Dalla paglia all'abbigliamento. Ferruccio Los, la Belfe e Marostica
Il presente volume rievoca una pagina importante nella storia della comunità di Marostica lungo il Novecento, attraverso la vita e le esperienze di uno dei suoi protagonisti. In queste pagine viene ripercorso l'itinerario umano e professionale di Ferruccio Los (1904-1961), storico dirigente della ditta "Belfe", negli anni d'oro dell'espansione del marchio vicentino nel mondo, ma anche uomo impegnato nelle istituzioni, come assessore del Comune di Marostica, e nella società civile, grazie ai propri molteplici interessi. Fino alla prematura scomparsa, sarà tra i promotori più lungimiranti di una fase di intenso sviluppo economico e sociale per il territorio. I contributi qui raccolti seguono le vicende di una tra le realtà imprenditoriali più innovative nel campo dell'abbigliamento all'interno del panorama veneto e nazionale: lo storico marchio "Belfe", nato nel 1920 proprio a Marostica, in un piccolo laboratorio che inizialmente produce cappelli di paglia. Dopo essersi distinto per la creazione di prodotti innovativi come impermeabili per lo sci, abbigliamento da caccia e, dall'immediato dopoguerra, capi in filo di nylon, la definitiva consacrazione internazionale per il marchio di Marostica arriverà nel 1954, quando sarà targata "Belfe" anche la celebre spedizione nell'Himalaya degli scalatori Compagnoni e Lacedelli.
EUR...
Gli uffici tecnici delle grandi aziende italiane. Progetti di esportazione di un fare collettivo
Durante il XX secolo all'interno degli uffici tecnici delle grandi aziende italiane disegnatori, capi progetto, direttori dei dipartimenti, tecnici, architetti, ingegneri, geometri hanno esplorato contesti e situazioni molteplici, ibridando i saperi, contribuendo alla trasformazione del territorio, disegnando luci e ombre di un'idea di mondo-azienda. Da allora si è assistito a una generale e progressiva dismissione immateriale di competenze specifiche e, insieme all'attività progettuale di questi laboratori, si è andato perdendo il loro impegno nella diffusione di progetti e idee sul territorio. La vicenda degli uffici tecnici delle aziende italiane è qui ripercorsa con un'attenzione particolare al periodo che va dal 1950 al 1970, quando più intensa è stata l'attività di esportazione di progetti e idee. Attraverso la ricostruzione della vicenda storica, il confronto con i testimoni diretti, la collezione di materiali d'archivio, ma soprattutto grazie a una lettura critica interdisciplinare, vengono restituiti in queste pagine la complessità del fenomeno e gli intrecci, insiti in queste strutture. Il recupero di esperienze provenienti da un passato ciclo produttivo è quindi funzionale al ripensamento di possibili laboratori progettuali contemporanei, al rilancio di un impegno fattivo delle aziende nel territorio e alla riflessione sul ruolo dell'architetto.
EUR...
Testimonianze sull'architettura
Con i suoi oltre quarant'anni di ricerca accademica e di esperienza professionale, Gianni Fabbri è testimone autorevole delle vicende che hanno investito la Scuola di Venezia: dalla sua nascita, con il rinnovamento dell'insegnamento promosso da Samonà, all'affermazione tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta, fino al suo superamento e progressivo mutarsi in realtà del tutto nuove, provvisorie, esposte a continui cambiamenti. In questa raccolta di saggi viene presentata al lettore una serie di vivaci testimonianze e riflessioni, in parte legate all'attività concreta della professione (ideazione, realizzazione del disegno, allestimento del progetto, costruzione), in parte concernenti gli aspetti immateriali della disciplina, come la storia, la natura, il sacro, l'attualità. E non manca il confronto con i colleghi-maestri (Giuseppe Samonà, Saverio Muratori, Aldo Rossi e Guido Canella tra gli altri) i cui esiti più notevoli vengono qui ripercorsi, interrogandosi sulle continuità e discontinuità tra passato e presente, rileggendo teorie e progetti nel loro generoso tentativo di corrispondere alle esigenze innovative di allora, distinguendo quanto vi era di contingente e quanto appare ancora fertile e necessario. Ne emerge un percorso universitario, professionale, umano, una meditazione sui cambiamenti in atto nell'architettura di oggi e, con le...
Ship & yacht design. Forme e architetture
"Il problema dell'arredamento navale va al di là della semplice questione di comodità, di eleganza, di gusto. Esso è, attraverso l'opera degli artisti e degli esecutori, una viva testimonianza del tenore della civiltà della Nazione che sulla nave esercita l'ospitalità". Così scriveva Gio Ponti nel 1931 su "Domus", commentando gli allestimenti di Gustavo Pulitzer Finali per la Victoria, prima nave passeggeri italiana. In quegli anni, e fino al secondo dopoguerra, il mondo dell'architettura, con i suoi più alti esponenti, collaborava attivamente con un'industria navale che accoglieva il codice moderno adattandolo alla consolidata tradizione artigianale italiana. Da le uniche sedi depositarie del sapere tecnico-scientifico del campo sono state le facoltà di ingegneria navale. Il volume, a metà tra saggio e manuale, raccoglie gli interventi teorici di alcuni tra i maggiori esperti italiani nelle materie navali, tutti docenti del Master Iuav, che affrontano molteplici temi d'interesse: dalla rinnovata progettazione navale alla costruzione sostenibile dei mezzi marini, dall'ingegneria costruttiva al disegno degli interni, alla formazione e all'insegnamento dell'architettura navale oggi, soffermandosi anche sui regolamenti dei Registri Navali, sulle marine e i porti commerciali, sull'aggiornamento delle normative in continua evoluzione.
EUR 26.60
Saffo. Riscrittura e interpretazioni dal XVI al XX secolo
La letteratura, da sempre, indossa i volti dei suoi personaggi per dare voce alle esigenze morali di un'epoca o alle aspirazioni ideali di autori/autrici; spesso accade anche che un personaggio si presti a dar voce alle problematiche stesse della letteratura. In questa esigenza di personificazione si inscrive la figura di Saffo, la poetessa di Lesbo, che da autrice è presto trasformata in personaggio, eternità letteraria che si riscrive attraverso le epoche. Quando una biografia incerta diviene storia e narrazione, e quando ad essa si interseca il mito di una poetessa che è diventata modello ed emblema della liricità di ispirazione amorosa, ecco che la letteratura se ne impossessa, per specchiarsi e rifrangere le mille sfaccettature del suo personaggio. In una chiave di lettura critica e comparatistica, la fortuna di Saffo è qui ricostruita lungo le rotte che dalle Heroides ovidiane attraversano la sua riscoperta nella trattatistica cinquecentesca, che ne fa icona di poetessa sublime, passando per le traduzioni rimaneggiate e censurate dell'Epistola a Faone ovidiana. Ogni epoca le conferisce una particolare valenza simbolica: Saffo si fa modello di perfezionamento femminile nei discorsi sui diritti della donna nel XVIII secolo, diviene oggetto di biografia...