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Voglia di partire
"Voglia di partire" è una narrazione che si colloca, per un suo coté, nella letteratura di viaggio, per un altro, nel romanzo di formazione, allude al duplice viaggio, nel mondo e nella segreta alchimia della psiche; è infatti la storia di un viaggio di iniziazione dell'anima, fatalmente attratta in direzione sud-est, attraverso luoghi reali o trasfigurati nell'arco di una vita. Dalle coste della Normandia sfidando in kajak il mare della Manica, ai riti propiziatori dell'amore al sacrario di Portovenere, dal periplo in solitaria dell'isola vulcanica di Linosa, al magnetismo della Dea dei serpenti di Creta, dal magico hammam di Aleppo, al deserto di Ma'rib sulle tracce della Regina di Saba... E fosse anche un migrare a volo d'uccello da un caffè all'altro di Milano fino al porto della Darsena... i grandi viaggi, quelli che urgono a partire da dentro, producono trasformazioni silenziose, riservano prodigiose alchimie... Di questo viaggio nel tempo e nello spazio, la protagonista ha però perso memoria insieme alla propria identità. Ma qualcuno la rimetterà in viaggio imbarcandola a Venezia su una nave diretta a Cipro, perché ripercorra a ritroso nel tempo le tappe della sua vita in quella stessa direzione...
La sanità che vogliamo. Le cure orientate dalle donne
La lezione della pandemia, il frenetico agire in funzione di un problema di cui non si conosce la soluzione, ha messo in luce la necessità di un ripensamento globale della Sanità pubblica rispetto alle richieste di salute di oggi. Molti fattori già da tempo, in tutto il mondo, di fatto reclamano una trasformazione dei sistemi di cura nei vari Paesi. Tra i più urgenti, comuni a tutti, c'è per esempio la presenza in maggioranza di donne che curano, che sono già la workforce dei prossimi anni. Portando con sé, insieme alle sfide ambientali, per le mutazioni drammatiche del rapporto tra ambiente e salute, tra sviluppo e rispetto della terra, una diversa organizzazione del lavoro, che influenzerà anche la relazione con i luoghi di cura, che ne verranno sperabilmente modificati. Tutto questo reclama fin da ora proposte per una agenda di trasformazione sanitaria in profondità, e pari alla crisi di management in atto. Sarà il momento di rivalutare non solo le condizioni di cura, ma anche le reti e l'adeguatezza degli ospedali, cioè gli umani spazi di cura per chi si ammala. È necessario riflettere sulla ri-costruzione del concetto di continuità tra salute e...
Le crepe del Paradiso. Eclissi di un'infanzia
Un romanzo di formazione, di grande carica emotiva, che attraverso episodi incalzanti - in un crescendo di consapevolezza, stupore, disincanto -, racconta le prime esperienze di impatto del chierichetto Alessio con la morte, a partire da quella del prossimo. La sua educazione cattolica non lo salva dal crollo del mito dell'immortalità, che finisce anzi col seppellire la sua infanzia, e lo espone a dubbi sempre più aspri sulla felicità, il destino dell'uomo, l'inganno della salvezza a cui gli adulti lo hanno sempre educato. È un paradiso a poco a poco perduto, anzi franato. I pezzi di quel colossale inganno precipiteranno su lui e i suoi cari come i cocci di una cattedrale in rovina. Uno tsunami annunciato, una cosmica pandemia dove il virus della fine si annida fin dentro le stelle, e dovrà essere contrastato dalla preparazione visionaria di un altro cielo, di un'altra felicità.
EUR 20.90
Frank Lowy. Oltre il limite. Una vita
Nato in Slovacchia da una famiglia ebraica, costretta a emigrare in Ungheria per sottrarsi alla persecuzione nazista, vivrà le ultime drammatiche fasi della Seconda Guerra Mondiale nella città di Budapest che, occupata dai tedeschi, si trasforma a sua volta in una grande trappola. La famiglia cerca di sopravvivere in quello scenario, lo stesso in cui operava in quei giorni Giorgio Perlasca, ma il padre Hugo viene preso prigioniero e scompare nel nulla, aprendo una ferita che sarà parzialmente curata, con un colpo di scena, solo decenni più tardi. Fuggendo dalla desolazione dell'Europa, Frank emigra in Palestina e partecipa da soldato, poco più che bambino, all'epica creazione dello stato di Israele. Successivamente raggiunge il resto della famiglia, nel frattempo emigrata a Sydney, in Australia, dove comincia da zero un'altra vita, che lo vede partire come ragazzo che prepara i sandwich, continuare coll'apertura di una "delicatessen" nei sobborghi della città e infine, dopo aver stretto un sodalizio con un altro immigrato ungherese, fondare la società Westfield che, con un percorso vertiginoso, arriva in qualche decennio a diventare una multinazionale che costruisce e gestisce centri commerciali in tutto il mondo. Tra commoventi insight sull'ebraismo dopo la...
Preparativi per l'arca
C'è un itinerario nel raro prisma di luce che articola questo bel libro di poesia, un viaggio che non prescinde da quanto è remora al Bene - la caproniana e ricordata res amissa - e può assumere il minaccioso aspetto di un mare in tempesta. Ma l'Arca è lì, nella solidità della sua ingegneria e dell'amore che la muove; lì è la zattera degli esuli che hanno in sorte di sfidare il destino. Ma anche di toccare terra, dove carico di anni attende il padre. Sono figure che non si dimenticano, segnano il cammino, e chiamano a riflettere il poeta «nel plico / di calma coltivata mentre intorno / si sfogliano e cadono i giorni». Autore di profonda cultura classica, radicato in un Novecento betocchiano, forse ancor più che luziano, Matteo Munaretto ci regala il libro della sua maturità poetica conducendoci con mano ferma e leggera nella "dimora luminosa delle cose", delle stagioni che ad esse conferiscono i colori, delle idee e degli affetti che ci salvano, fino al miracolo di un paesaggio eloquente per nitore ed esattezza di una versificazione con pochi confronti nella poesia italiana di oggi. Il suo fraseggio, di...
Si può scegliere. Soffrire al lavoro non è una fatalità
Orizzontalità, autonomia, flessibilità, self-management: nel corso degli ultimi decenni un pugno di concetti ha orientato una mutazione genetica del mondo del lavoro. Cambiamenti imposti dall'alto tramite nuove forme di gestione sono andati di concerto (nella maggior parte dei paesi europei) a nuove legislazioni tese a smantellare garanzie e diritti novecenteschi. Ciò ha contribuito a una precarizzazione della vita lavorativa che, parallelamente, veniva promossa con insistenza presso i lavoratori "nel loro stesso interesse" da una retorica diffusa in modo capillare (dai Master in business administration più costosi ai manuali di self-help e ai barbecue aziendali). Scisso tra desideri di libertà e un disciplinamento (di ritmi e corpi) reso sempre più serrato dalle nuove tecnologie, il rapporto delle soggettività contemporanee con il lavoro attraversa un cambiamento epocale. Da circa trent'anni Christophe Dejours indaga le conseguenze nefaste per la salute mentale delle organizzazioni manageriali del lavoro, diventate prassi generale dagli anni '80 in poi. Purtroppo la storia gli ha dato ragione: nelle imprese e in diverse aree i suicidi si moltiplicano. Nella prima parte del libro, sono analizzate perciò le condizioni di lavoro in un servizio di rianimazione di un ospedale pubblico e in una impresa...
Atque. Sui volti dell'autorità. Vol. 26-27
Si deve ammettere che l'epidemia da covid-19, con la sua tendenza a diffondersi rapidamente e a più riprese, attraverso tutti i continenti, ha indotto a introdurre drastici cambiamenti nei nostri modi di vivere con gli altri e nello stesso rapporto con noi stessi. E nel contesto di contagio pandemico in cui ci siamo venuti a trovare, abbiamo innanzitutto subìto una ferita narcisistica percependo la nostra fragilità umana insieme alla consapevolezza sia che non siamo gli unici esseri viventi sia che non possiamo continuare a considerare il nostro stile di vita come l'unico possibile. L'inedita condizione di pericolo in cui ci siamo trovati ha per l'appunto sottoposto i modi di vita a un drastico ridimensionamento e ad ascoltare e spesso a seguire, volenti o nolenti, quanto proveniva da voci autorevoli, sia da quelle che all'autorità univano il potere sia da quelle la cui autorità proveniva dal sapere (le figure degli esperti: medici, scienziati, virologi, fisici ecc. sia in veste individuale sia in veste di comitati tecnico-scientifici). È perciò intenzione di questo fascicolo di Atque, il domandarsi quale funzione abbiano nelle nostre vite i vari tipi di autorità e quale sia il gioco ottico dove...
L' esercizio della filosofia. Per una vitale incertezza. Con un poemetto di Pasquale Panella
In tempo di crisi e fondamentalismi, questa idea della filosofia "aiuta a far nascere" una vitale incertezza, perplessità, esitazione. Dissesto, esser fuori sesto: tra tanta ricerca del consenso, il dissenso è il senso stesso della filosofia. Un dissociarsi che è un non essere d'accordo al limite nemmeno con se stessi. Insomma, un'idea della filosofia che non intende emancipare verso un orizzonte di verità di cui appropriarsi, né verso fondamentalismi identitari o "originari" e pacificanti sostanzialismi. Rapportandosi al proprio arché, questa idea di filosofia libera il suo spirito anarchico nel pensare l'umano essere al mondo, specie nell'epoca dell'infinità dei mondi e della fuga degli dei dal nostro mondo. Ma la filosofia di cui parla questo libro è anche esercizio di scrittura e di dialogo sulla finitezza umana, sull'umana apertura alla trascendenza: un'interrogazione sul problema del Limite che, attraverso i temi del confine, del gioco, del silenzio e dello stile in filosofia, è da anni al centro dei lavori di Lucio Saviani. Un percorso sul cui tracciato si sono incrociate riflessioni e ricerche che approdano ora alla forma di questo libro, concludendo la trilogia iniziata con "Voci di confine. Il limite e la scrittura" (2011)...
Manuale di psicologia junghiana. Teoria, pratica e applicazioni. Nuova ediz.
«Perché un nuovo Manuale di psicologia junghiana oggi, quasi mezzo secolo dopo la morte di Jung? Non abbiamo già visto, nel corso degli anni, un'enorme quantità di pubblicazioni che tentava di diffondere le sue idee esponendo, spiegando, discutendo, lodando ma anche criticando, la loro carica innovativa. A tutt'oggi il tema "Jung" non è certamente esaurito e questo Manuale è opportuno e più che benvenuto. È stato scritto da un certo numero di analisti junghiani di seconda e terza generazione - notissimi e di grande esperienza - appartenenti, nella grande maggioranza, al mondo anglofono. Tutti hanno una conoscenza e un rispetto profondi della e per l'opera di Carl Gustav Jung e iniziano i loro saggi muovendo dalle sue scoperte basilari. Poi decollano, trattando dei punti di vista più propriamente contemporanei e infine - ultime ma non meno importanti - delle loro esperienze e dei loro contributi personali. Il lettore può quindi ottenere dei chiarimenti importanti sulle idee originarie di Jung, seguiti dalla loro applicazione pratica e dagli adattamenti alle necessità dell'epoca attuale... Tutto sommato è evidente, ancora una volta, che la frattura e l'animosità tra analisti freudiani e junghiani si sono oggi mitigate» (dall'Introduzione...
Il mondo interiore del trauma. Nuova ediz.
Ne "Il mondo interiore del trauma" l'analista americano Donald Kalsched esplora il mondo delle immagini oniriche e di fantasia incontrate lavorando con pazienti che avevano subito nella loro vita esperienze intollerabili. Il suo lavoro illustra in che modo, con un'ironica torsione della vita psichica, proprio quelle stesse immagini difensive deputate a proteggere il Sé da ulteriori offese possono diventare malevoli e distruttive, dando origine a un ulteriore trauma per l'individuo. Il perché e il come questo accada sono fra le domande a cui il libro si propone di rispondere. Attingendo a un ampio e dettagliato materiale clinico, l'autore dedica una speciale attenzione ai problemi della dipendenza e ai disturbi psicosomatici, e insieme affronta il tema più generale della dissociazione e della sua cura. Donald Kalsched raccoglie in questo libro le idee di Jung sul trauma e rivisita le molte interpretazioni classiche della teoria junghiana. Focalizzando l'attenzione sulle difese arcaiche e primitive che stanno al centro del Sé e del linguaggio mitopoetico del sogno e delle fiabe, Kalsched mette in relazione la teoria e la pratica junghiana con le più recenti teorie delle relazioni oggettuali e della dissociazione. Al tempo stesso, dimostra come una...
Risposta a Dante. Inventio 1
Ogni incontro, letterario ma non solo, se davvero è un incontro, è generativo. Se qualcosa abbiamo ricevuto, qualcosa dobbiamo restituire, lo dobbiamo alla fatica dell'Autore. Questa Risposta a Dante di Giorgio Moschetti è una minuscola risposta all'insegnamento del Poeta, alla luce di quanto lui stesso scrive a Cangrande della Scala nella Epistola XIII: ...il fine di tutto l'insieme e della parte consiste nell'allontanare i viventi in questa vita dallo stato di infelicità e condurli allo stato di felicità. Possiamo opporci con protervia al pieno fiorire della persona, possiamo volerci perdere a tutti i costi. La condizione inferno potrebbe essere un radicale, orgoglioso e impenitente no alla vita. Raro, ma non troppo. Più spesso l'amore per la vita è presente in noi, ma ne siamo poco accorti, ce ne dimentichiamo, lo trascuriamo. La condizione purgatorio potrebbe essere la nostra vita quotidiana. Infine, talvolta, per merito o forse per fortuna, accediamo alla pienezza, viventi usciamo dal tempo, accediamo al reale, alle "cose come stanno", al "sacro sì" di cui parla Nietzsche, talvolta addirittura alla felicità: la condizione paradiso. Quindi Inferno, Purgatorio e Paradiso come nostre possibilità in hac vita. L'Autore, memore dell'insegnamento impartitogli in giovinezza...
Ombre, buio (...e Bob Dylan) di Marcelo Malavista
Ai tavolini del Rombo, un "caffè letterario" per modo di dire, ogni martedì e venerdì si ritrovano otto amici a chiacchierare del più e del meno. Gli ultimi due mesi si sono concentrati sul tema dell'ombra, del buio, dell'oscurità e della tenebra. Nonostante il tema, non si può dire che certi discorsi siano risultati davvero "illuminanti". Marcelo Malavista, che era del giro, ha trascritto tutto per noi. E ci ha aggiunto di suo una base musicale tutta ispirata al suo idolo, Bob Dylan. Ne è uscito un volumetto che ancora una volta è toccato a Gian Piero Quaglino completare con una Prefazione e una Postfazione che ci offrono tutti gli annessi e connessi di questa ennesima puntata di quella che è ormai diventata la saga della "Compagnia del Mitra".
EUR 24.70
L' arte per mano femminile. Una prospettiva personale
Dal Nono secolo, come ce lo svela una grande grotta vicino Matera, al Novecento rivoluzionario dell'arte: questo l'ambito temporale e culturale necessario per ricostruire il percorso dell'arte lungo la carica inventiva ed evolutiva espressa da molti pittori e scultori e, in un secondo momento, anche da alcune pittrici e scultrici. Da una parte, la forza di una lunghissima tradizione che come un fiume ricco di acque ha fornito ai soli maschi innumerevoli possibilità di rispecchiamento come di innovazione; dall'altra, la lezione dell'originalità immessa più volte per mano femminile in un canone estetico così duttile da rendere vacui, perfino risibili, gli impedimenti finalizzati all'esclusione sistematica delle donne dall'esercizio della loro facoltà creativa e estetica. Perché l'arte è stata ab origine il luogo adiacente al sacro, addirittura intrinseco a esso nella sua rinascita dopo l'eclisse della pittura romana per quanto riguarda la storia a noi vicina: da allora ne è derivata un'investitura lanciata sull'uomo e da questo portato avanti ben oltre, con alterni valori, fino alle soglie dei nostri giorni. Mentre le artiste che emergono tra il Cinquecento e il Novecento - accanto alle molte altre con minore padronanza, tuttavia, delle esigenze dell'arte o nei...
Riconoscere l'Altro. Teorie e clinica
Ventidue intellettuali accettano la sfida e si confrontano sul nodo del "riconoscimento" senza esitazioni, ammiccamenti e sconti, sviluppando da un focus comune la complessità derivante dalla ricchezza della materia. Il saggio collettaneo affronta il tema utilizzando un approccio metodologico interdisciplinare e comparatistico attraverso la partecipazione di psicoanalisti, filosofi, letterati, semiologi, antropologi e di altri autori di elevato profilo intellettuale afferenti a settori disciplinari contigui alla psicoanalisi e interni all'area delle Scienze Umane. Il riconoscimento (anagnorisis in greco, agnitio in latino) è un topos cruciale nelle opere narrative: si tratta del momento in cui un personaggio viene riconosciuto nella sua vera identità da altri, come nella celebre scena del riconoscimento di Ulisse da parte di Euriclea, o comprende egli stesso la propria identità, come nel caso di Edipo. Nella relazione terapeutica, parimenti, il riconoscimento è elemento essenziale del processo di cambiamento, che si sviluppa attraverso un movimento di graduale riacquisizione di sé: solamente ri-conoscendo se stessi è, infatti, possibile procedere in modo fertile nella propria individuazione. Il testo raggiunge il suo obiettivo - provvisoriamente, aprendo nuovi interrogativi, giacché, come ricorda Blanchot, la riposta è la morte della domanda - articolando riflessioni teoriche con una...
L' ombra. Vol. 16: De anima.
La nuova serie della rivista "l'Ombra" riprende il progetto della prima serie, pubblicata tra il 1996 e il 2000, di sviluppare e ampliare le tematiche dell'immaginario e del simbolico in ambito filosofico e letterario, al fine di contestualizzare le dinamiche junghiane nella cultura contemporanea. Grazie all'ingresso in redazione dell'A.R.P.A. (Associazione per la Ricerca in Psicologia Analitica), si garantisce alla rivista una connotazione prettamente junghiana aderente alla clinica, senza la quale si rischierebbe di evaporare in pura teoria.
EUR 19.00
Sulla pelle del mare. Tra migrazione, memoria e futuro
Gli innumerevoli naufragi degli ultimi anni al largo delle coste italiane ci restituiscono il tragico rischio che le persone migranti sono disposte a correre per guadagnare la possibilità di un futuro e, al contempo, evidenziano con forza le responsabilità di chi, sulla riva dell'Europa, è invitato a contemplare la propria e l'altrui alterità così da accogliere, cambiare e lasciarsi cambiare. Questo libro racconta del percorso terapeutico di un giovane uomo, Ouro, del suo viaggio di migrazione dal Togo all'Italia e, soprattutto, del viaggio intimo ed esistenziale intrapreso per avverare la sua "fiaba interiore" ? la propria autentica essenza ?, per compiere ciò che Jung ha definito cammino di individuazione. L'idea di psicoterapia che qui si propone è quella di un incontro di storie e di narrazioni, di uno spazio e di un luogo intimi in cui è possibile ri-raccontarsi per tracciare nuovi significati e nuove prospettive. La psicoterapia sarà uno dei luoghi in cui rivivere il ricongiungimento poetico con l'altro da sé per mezzo del quale è possibile scorgere la sostanza stessa dell'umano. Il processo terapeutico sarà promosso dalla dimensione immaginale della vita e dalla finzione narrativa creata dalla coppia terapeutica attraverso il...
Raccontare la poesia (1970-2020). Saggi, ricordi, testimonianze critiche
"Con 'Raccontare la poesia (1970-2020). Saggi, ricordi, testimonianze critiche', Luigi Fontanella offre un volto riconoscibile e distinto a una folla di poeti all'apparenza enorme e assai variegata sulla quale punta la propria lente di lettore appassionato con un' intensa ricchezza di intuizioni esegetiche e di riferimenti biografici-testimoniali di godibile lettura." (Giuseppe Nicoletti, Ordinario di Letteratura Italiana, Università degli Studi di Firenze) "'Raccontare la poesia (1970-2020)' è un viaggio "personale" di uno scrittore che è, al tempo stesso, poeta e critico. Una congiuntura inscindibile di talenti che dà una forza unica alla "lettura" letteraria in grado di presentare una prospettiva a due livelli: quella di chi crea testi propri, e l'altra di chi interroga i testi altrui. Se è vero che il poeta "scrive con la speranza / di trovare una mano sconosciuta / da poter stringere / nell'oscurità", come pronunciò nel lontano 1972 Aldo Palazzeschi, il critico-poeta di questi saggi, ricordi, e testimonianze concede al suo lettore quella luce indispensabile che rischiara l'oscurità." (Anthony Julian Tamburri, Distinguished Professor of European Languages and Literatures, Queens College, City University of New York)
EUR 36.10
L' amore che precede
I due culmini della sessualità umana, nell'infanzia e nella maturità, pongono al soggetto il problema del suo confronto con il tema della generazione. Questo confronto è traumatico. A quattro anni la struttura del "luogo della fobia" ne tempera il primo impatto. L'epoca dell'adolescenza fa paradossalmente emergere la permanenza di un'istanza di conservazione e restaurazione delle "teorie sessuali dei bambini" alle quali la psicoanalisi consente di guardare come a una Scienza segreta dell'Amore che salva l'errore dalla tirannia della verità. L'autore sottolinea come una psicoanalisi capace d'intendere il significato delle teorie sessuali dei bambini, così come la centralità del luogo della fobia, fondamenti della strutturazione del soggetto, sia utile per la comprensione di modalità psicotiche da cui tutti siamo abitati.
EUR 17.10
Sottovuoto. Cinquantadue sonetti
Abbattendo le convenzioni dello spazio-tempo, l'autore si rivolge alla sua donna scomparsa e ne resuscita la presenza con la "grazia" di una parola possente e insieme tenera, che cesella un canzoniere di sonetti uniti fra loro in compatta tensione poematica, dove lo slancio lirico non solo ripercorre le stagioni private dell'amore e del dolore ma riflette sull'esperienza vitale collettiva ad esse successiva o precedente. In tal modo la memoria amorosa diventa indagine etica sul presente, sguardo critico su parvenze e ritualità sociali, connessioni virtuali e paralisi da pandemia, ma anche condivisione di drammatiche vicende storiche e proiezione panica di fenomeni naturali, colti nella cangiante bellezza delle stagioni. La lingua usata, fitta di elementi gergali, neologismi e dialettismi, e la varietà degli schemi e delle infrazioni sperimentali in cui la forma classica del sonetto viene sottoposta, riflettono, a livello linguistico e metrico, l'incessante ricerca di quella "oltranza" di natura esistenziale e metafisica che prova a sconfiggere lo strazio della morte con le armi affilate di una poesia che conserva "sottovuoto", nella precisione geometrica della gabbia del sonetto, quell'alimento interiore necessario a nutrire la memoria e la vita futura.
EUR 13.30
L' arte ci precede. Da Lascaux a Anselm Kiefer
Sulla scia della tradizione psicanalitica junghiana Christian Gaillard, con questo volume, ci accompagna in un appassionante viaggio nelle profondità dell'arte e di noi stessi. Profondità recondite, abissali, oscure, arcaiche, indifferenziate, inquietanti, persino sconvolgenti, popolate da fantasmi, da fantasie che ci agitano, ci tormentano ma nel contempo ci animano e ci convocano, chiedendoci di essere plasmate in una forma, di emergere, di avere voce in capitolo. Magistralmente guidati in una sorta di movimento regressivo, ci addentriamo quindi in quel mondo interiore che ferve in ognuno di noi e che troppo spesso tendiamo a ignorare. Dal freddo delle grotte e dei rifugi rupestri alle installazioni di Anselm Kiefer, dal "Giardino del Paradiso" di Francoforte ai grandi dripping di Jackson Pollock, le opere d'arte diventano l'occasione privilegiata per riconoscere, osservare, vivere intensamente ciò che abitualmente ci sfugge e tuttavia ci abita, ci ossessiona, ci spinge in avanti, verso un altro divenire, inducendoci a interrogarci su ciò che avviene di inatteso e imprevisto, nondimeno sospirato e intuito. L'autore ci prende per mano e ci conduce in una straordinaria avventura attraverso il tempo e lo spazio, nella consapevolezza che, come Jung nel suo "Libro rosso", procederemo a tentoni,...