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Equinox
Londra, 1986. Willam Ashcroft è un ispettore della Metropolitan Police con un passato da hippie e un grosso problema da risolvere: la serie di brutali omicidi che continua a insanguinare i cimiteri vittoriani della capitale inglese. Sulle scene del crimine sono stati ritrovati simboli esoterici e l'ipotesi di un movente occulto si fa sempre più concreta, nonostante i tentativi di William di mantenersi razionale... David Marko studia le arti occulte da anni, ma quel che sta succedendo nelle ombre più fitte di Londra è sufficiente a vincere la sua proverbiale discrezione e farlo uscire allo scoperto, per offrire il suo aiuto a William, nel tentativo di impedire che una forza tanto potente quanto minacciosa venga risvegliata dalle tenebre a cui appartiene. Tra draghi cinesi e suore esorciste, sedute spiritiche e libri antichi che svelano i segreti della magia rituale, William scoprirà l'esistenza di una Londra misteriosa che si muove tra le crepe del mondo dominato dalla logica, trovandosi di fronte a scelte che potrebbero cambiare molto più del semplice corso della sua vita. L'ispettore dovrà scegliere di chi fidarsi e da chi guardarsi le spalle, prima che l'ombra che si addensa ai piedi...
I tuoi peccati ti troveranno
Sono passati quasi quattro anni dalla partenza dei vampiri Lucas e Ioan. Ivan e Tom si sono ricostruiti una vita normale dopo i fatti di sangue di cui sono stati testimoni. Tutto cambia quando Ioan ricompare all'improvviso in cerca di Lucas, che è scomparso. Quella stessa notte, Tom viene aggredito proprio da Lucas, che sembra deciso a ucciderlo e si comporta come una belva senza ricordi né controllo. Gli attacchi continuano e solo l'intervento di Dario, appena uscito dalla riabilitazione, salva Ivan e Tom, che sono così costretti a raccontargli la verità sui vampiri. Mentre gli amici cercano di sopravvivere, Ioan comprende che la spiegazione del mistero risiede nel suo passato, in errori di cui ora rischiano tutti di pagare il prezzo. Chi è riuscito a trasformare Lucas in un predatore inarrestabile e a scatenarlo contro le stesse persone che aveva giurato di proteggere? E sarà possibile liberarlo dal potere che lo controlla e farlo tornare in sé? Dopo "Né a Dio né al Diavolo" e "Melusina", la trilogia ambientata a Biveno si conclude riunendo i personaggi dei romanzi precedenti in una corsa contro il tempo che svelerà tutti i segreti rimasti finora...
Interviste con alieni
12 apostati. 12 critici dell'ideologia italiana
L'editoria attuale pubblicherebbe di tutto, purché scandalistico e legato alla palpitante attualità, ma... Esiste ancora un pensiero critico nel nostro paese? Questi 12 microsaggi si misurano in modo impietoso con mitologie e icone della cultura italiana, evitano la deriva di un pensiero debole, riaffermano la necessità di liberare verità da ideologia e mode. "I dodici apostati" sono: Camilla Baresani, Alfonso Berardinelli, Franca D'Agostini, Paolo Febbraro, Vittorio Giacopini, Matteo Marchesini, Paolo Morelli, Massimo Onofri, Silvio Perrella, Daniela Ranieri, Giuseppe Samonà, Guido Vitiello.
EUR 19.00
Il misantropo. Testo francese a fronte. Ediz. speciale
Versione di Renato Benvenuto virtuosisticamente fedele alla metrica originaria (versi alessandrini e rima baciata). La densa introduzione di Michele Mari sottolinea l'aspetto nobile e tragico, per niente grottesco o caricaturale, del personaggio. Forse la pièce più congeniale alla lettura, meno teatrale di Molière - che pure tante volte la recitò sul palcoscenico - capace di sfidare l'ipocrisia universale del genere umano in società. L'opera è arricchita da dieci disegni in tecnica mista inediti del grande pittore e illustratore Emanuele Luzzati.
EUR 114.00
Un quinquennio per nulla
Il quinquennio di Hollande è sfociato nel sangue. Gli attentati contro Charlie, l'Hyper Cacher di Vincennes, e il massacro del Bataclan annunciano l'inizio di una guerra civile francese, o peggio europea, e la grande sfida lanciata dall'islam alla civiltà europea sulla sua terra d'elezione. Questo ritorno del tragico si scontra con una bonarietà presidenziale ai limiti della vacuità. Come se la storia avesse atteso, ironica, che all'Eliseo si installasse il presidente più mediocre della Quinta Repubblica per prendere il sopravvento. Come se la caduta da Pompidou a Sarkozy non fosse stata abbastanza umiliante. Quest'ultimo era stato eletto per diventare primo ministro; il suo successore per diventare ministro del Tesoro. "Un quinquennio per nulla". L'ultimo libro di Éric Zemmour continua l'analisi iniziata ne "Il suicidio francese" estendendola al periodo dei cinque anni di presidenza Hollande segnati dagli attacchi terroristici oltre che dalle ondate migratorie.
EUR 20.90
Longevità di un'impostura: Michel Foucault
Michel Foucault è considerato il più grande filosofo francese del suo tempo, un autore di culto che a decenni dalla morte viene ancora indicato come uno degli intellettuali più influenti della nostra epoca. Non sono mancate critiche al suo lavoro ma il pamphlet di Jean-Marc Mandosio, oltre a riesaminare l'eredità lasciata dall'autore di Le parole e le cose e Sorvegliare e punire, mette alla prova la coerenza tra la condotta e il pensiero di Foucault, mostrando come le sue teorie siano state orientate spesso da semplice convenienza.Opportunista, privo di rigore, incoerente e preoccupato per prima cosa della sua carriera universitaria, ha assecondato molte mode culturali: anticomunista, marxista, vicino ai maoisti, goscista, esponente dello strutturalismo per rinnegare sempre tutto al momento giusto.In queste pagine ironiche e dotte, Mandosio coglie doppiezze di un uomo che ha sempre criticato i sistemi di potere senza mai disdegnare i ruoli istituzionali che quel potere gli offriva. Il suo tragitto filosofico si mostra lastricato di ipocrisie, trucchi usati per presentarsi come un pensatore eccezionale - grazie a un linguaggio oscuro, vago, usato per abbagliare i lettori.
EUR 13.30
Lavorare sfianca. Ozio creativo per imparare l'arte del vivere
Il saggio di Alessandro Pertosa e Lucilio Santoni mette in discussione il mito del lavoro e la cultura del lavorismo che abbraccia pressoché tutte le idee politiche e fedi religiose dell'Occidente e anche dell'Oriente. C'è però una Storia minoritaria ma estremamente lucida e vitale che in quella cultura non si riconosce. Gli autori si fanno interpreti e portavoce di questa corrente minoritaria ed eretica che valorizza l'ozio, il gioco, la creatività, l'eros, la vita frugale. Che non demonizza certo il lavoro, ma ne predilige l'aspetto sacro, il fare poco e bene, senza contribuire a distruggere il mondo, sottraendosi alle logiche di potere e al denaro come unico valore dell'esistenza. Ribadendo l'assoluto rifiuto dell'antropocentrismo che considera il pianeta Terra, gli esseri che lo abitano e la natura intera come possedimento da sfruttare indiscriminatamente. Il pensiero anarchico e il cristianesimo evangelico sono i fari guida del libro. E se per Primo Levi amare il proprio lavoro è l'utopia più alta da immaginare, i due autori suggeriscono di non chiamarlo più lavoro ma "vocazione".
EUR 13.30
La pista Pasolini
Un francese di 23 anni viene in Italia per un pellegrinaggio - "suole di vento", come si disse di Rimbaud (anche se usa il treno e l'auto) -, sulle tracce dell'amato Pasolini, per cercare un "contatto carnale" con lui. Si identifica in modo viscerale con le sue vicende, con la sua opera, con la sua tormentata biografia, perfino con la sua voce vibrante di "profonda generosità". Visita i luoghi pasoliniani, tra il "corpo nudo" del Friuli in inverno e Roma, piena di vento e aranci (dove a San Lorenzo ritrova nelle scritte murali e tra la gente uno spirito "militante"), si mette a parlare con i suoi amici e i suoi ex collaboratori, a frequentare gli stessi bar e ristoranti, a scoprire il magistero di Gramsci (da Pasolini celebrato e oggi dimenticato), spinto dal desiderio di toccare lo scrittore da vicino, di afferrare il mistero della sua poesia e del suo amore scandaloso, contraddittorio per la vita. Ne nasce un memoir, un reportage dell'anima intrecciato con le parole stesse di Pasolini, il racconto poetico e personalissimo di un adolescente che riconosce in Pasolini un maestro, e cioè l'intellettuale che gli ha insegnato sia...
La fuga degli insonni
Italia, 2043: la maggioranza della popolazione (punta dalle micidiali mosche Kisser) è ridotta allo stato di larve, mentre il corrotto Dipartimento Emergenze escogita soluzioni apocalittiche (nascoste in alcuni file). Un gruppo sgangherato di sopravvissuti, braccati da militari ferocissimi dotati di armi micidiali, tenta la fuga verso il mare e la libertà. Dopo l'evasione dalla clinica e dopo aver rubato un camion-frigorifero comincia il viaggio picaresco dal centro di Roma - con alcune scene cruciali in luoghi deputati dell'immaginario (come il Museo Maxxi, nel frattempo divenuto una megadiscoteca) - per arrivare al Porto di Civitavecchia e imbarcarsi per la Sardegna, ancora incontaminata. Un'epica avventurosa, nutrita di fantascienza e horror, incontra una metafora politica che riguarda anche la massa teleguidata e inerte della democrazia attuale. Orwell e videogiochi, Black mirror e Zero Calcare, Crichton e Il signore degli anelli...
EUR 16.15
Il paese che era la nostra casa. Racconto della Siria
«Un libro che è anche una storia della Siria» - AvvenireNel 2011, poco dopo l'inizio della primavera araba, Alia Malek torna in Siria, il paese d'origine dei suoi genitori, che l'avevano lasciato prima che lei nascesse per trasferirsi in America e sfuggire così al regime di Assad. Nonostante le rivolte e la repressione, si respira ancora un clima di speranza, l'illusione di un cambiamento, tanto che Alia decide di restaurare la casa della nonna e restituirla al suo antico splendore. Questo libro è un tuffo nel passato, reso necessario non solo dalle emozioni personali, ma dal desiderio di raccontare a chi non sa - e sono moltissimi - che cos'è davvero la Siria e quali sono stati i passaggi fondamentali della sua storia nazionale più recente. Il punto di partenza è la storia della sua famiglia, che si snoda sullo sfondo dei grandi eventi che hanno segnato il paese nel corso degli ultimi cent'anni, un racconto in cui privato e quotidiano si intrecciano alla Grande Storia in un insieme avvincente e ricco di fascino.
EUR 18.05
Gli ultimi giorni di Maometto
Il ritratto di un uomo in carne e ossa, libero dalla visione ideologica che ne influenzerà l'immagine in futuro\r\n\r\n«Un rivoluzionario ritratto-inchiesta.» -La Lettura, Corriere della Sera\r\n«Un racconto appassionante che getta una luce inedita sugli ultimi giorni del Profeta.» - Le Monde \r\n\r\n\r\nMedina, lunedì 8 giugno 632. Il sole accecante infiamma l'orizzonte, ma il calore di questa giornata sembra persino clemente se paragonato alla febbre che consuma il corpo di Maometto. Poche ore dopo il Profeta esalerà il suo ultimo respiro. Intorno a lui, i suoi compagni più stretti, i fedeli della nuova religione tremano, oppressi dal timore che il mondo stia per finire, che sia arrivato il momento dell'Apocalisse, così come Maometto aveva profetizzato negli ultimi tempi della sua vita. Qual è la malattia che l'ha ucciso? E perché due giorni dopo la sua morte nessuno ha pensato a seppellirlo, contrariamente alle abitudini di quel mondo? Nel racconto dettagliato dell'avvenimento più misterioso della storia dell'Islam, Hela Ouardi, storica e accademica tunisina, esplora e confronta le antiche fonti che hanno descritto l'avvenimento, rivelando un altro volto del profeta, un uomo minacciato da più parti, indebolito dalle rivalità interne che, negli anni a venire, si...
Indietro non si torna
Membro degli Skver, una delle sette chassidiche più radicali degli Stati Uniti, ritenuta estrema dagli stessi estremisti, Shulem cresce alle porte di New York studiando il Talmud e la Torah e seguendo minuziosamente la "Legge". Non conosce niente del mondo esterno, tutto quello che sa è che bisogna evitarlo. "Costretto" a diciotto anni a un matrimonio combinato, a trenta si ritrova con cinque figli e la strada segnata. Ma mentre conduce un'esistenza ligia ai precetti e chiusa a qualunque domanda, dentro di lui ferve un'inquietudine che non trova risposta. Un giorno trasgredisce alle regole e accende la radio. È una trasgressione modesta, che però apre a ben altri cambiamenti. Dalla radio alla biblioteca e infine a internet il passo è breve. L'universo che gli si spalanca davanti mette in crisi il sistema di credenze e di norme cui obbedisce la sua vita. Ma il processo di emancipazione è tutt'altro che indolore, condannato come eretico, cacciato dalla comunità, Shulem Deen inizia una lunga battaglia per non perdere i suoi bambini. E per preservare la sua dignità di uomo libero.
EUR 17.10
Gli angusti limiti del politicamente corretto
Il dibattito intellettuale contemporaneo continua spesso ad atteggiarsi secondo schematismi ormai logori: progressisti/conservatori, globalisti/sovranisti, elitari/populisti, femministi/maschilisti e simili. Questo agile pamphlet evidenzia alcune delle incongruenze prodotte dal pensare secondo le rigide griglie di posizioni ideologiche codificate, che si rivelano particolarmente inadeguate davanti a fenomeni connessi all'arte e alla libertà di espressione. Aggirando la tentazione simmetrica e ugualmente disastrosa del "politicamente scorretto" a tutti i costi, l'autrice pone il problema di come oltrepassare l'automatismo dei giudizi faziosi, a partire da alcuni dei numerosi spunti di riflessione offerti dalla cronaca recente: le statue dei Musei Capitolini censurate in occasione della visita del capo di stato iraniano, i manifesti della mostra di Tamara de Lempicka oscurati durante il passaggio del corteo papale, l'epurazione del finale della Carmen di Bizet tacciato di incitamento al femminicidio. Dinanzi a questi e ad altri episodi analoghi, come stimolare quell'attitudine critica che dovrebbe distinguere una platea pensante da un gregge eterodiretto? Le soluzioni e gli antidoti al "botox" del politically correct vanno ricercati innanzitutto nella preziosa "scatola degli attrezzi" messi a disposizione dalla filosofia, quali ad esempio il "sapere aude" di Kant, o il "pensare contro se stessi" alla Foucault, o...
Un pugno di mosche
Quando Laurent Malèvre torna dopo molti anni al cupo paese natale - un "buco dimenticato, in mezzo al nulla" - per le nozze della cugina, trova ad accoglierlo un passato in frantumi, da cui è stato allontanato ancora bambino e che non può o non vuole davvero affrontare. Aleggia su questo umido scorcio di campagna francese, intorno a segreti irrivelabili, un male sottile e diffuso, che contamina le cose dal di dentro, così come gli insetti - moscerini, zanzare, mosche - ronzano tra le pieghe di una realtà sull'orlo della decomposizione. Il protagonista si aggira circospetto, già troppo ferito: sembra dribblare la tristezza in cerca di una possibile normalità. Ma anche lui oscilla fra detto e non detto, a cominciare dall'amica Claire, che presenta a tutti come Constance, la compagna incinta. Con il procedere delle pagine, e il montare della suspense, tra il fondale limaccioso del lago e il labirinto del bosco, scopriremo che il vero segreto non è là dove lo stavamo cercando, e che nessuno è salvo.
EUR 13.30
Quando si contempla. Meditazioni nella natura
Vivere in modo consapevole per vivere pienamente.\r\n\r\n«L'incontro con la natura mi riconduce sempre a me, a ciò che ancora non so e a ciò che, sapendo, non vivo fino in fondo.»\r\nCosa significa contemplare? Significa vedere oltre ciò che si guarda, ascoltare oltre ciò che si ode, sentire oltre la sensazione che si prova. E, così facendo, fecondare il proprio mondo spirituale, attivare in sé il senso della propria appartenenza alla vita cosmica. In questo memoir interiore, un piccolo breviario di mindfulness naturale, Adriana Bonavia Giorgetti ripercorre la propria storia sub specie contemplationis dall'infanzia alla maturità, riconoscendo che la contemplazione può offrirsi spontaneamente - come quando, da bambina, si perdeva nei capelli di sua madre - e può pure venire consapevolmente coltivata come facoltà dello spirito in ogni fase della vita. Quando si contempla la vita si arricchisce di incontri e di relazioni con le persone, ma anche con i paesaggi, gli insetti, le piante, le mani di un artigiano o l'opera di un artista. Diviene una vita di amicizie, come narra la profonda intesa dell'autrice con il bambù. A guidarla nel cammino, maestri cercati o incontrati come per caso, luminose costellazioni o fiori...
Una scuola senza muri
«Laura Bosio narra le\r\nmicrostorie di alcuni allievi, arrivati\r\na Milano dopo peripezie che hanno\r\npudore a raccontare» -AvvenireVengono da lontano. Si chiamano Makan, Idowu, Teresa, Bomani, Trésor, Mariela, Amadou. I loro fragili passaporti li condannerebbero a restare dove sono, nel deserto della miseria e della guerra, ma non hanno altra scelta. Come Giacobbe che combatte tutta la notte al buio in un estenuante corpo a corpo con uno sconosciuto, attraversano il mare in una lacerante e disumana ricerca di salvezza, di identità. Identità che non hanno neppure le parole per esprimere. Laura Bosio, che insieme a tanti volontari li accoglie nelle aule della sua scuola senza muri, dove "italiano" significa ascolto, dialogo, incontro inaspettato, dà voce alle loro storie, incrocia i loro sguardi, accoglie le loro reazioni quando, costretti a rispondere "bene" alla domanda "come stai?" del manuale, "ridono, rovesciandosi all'indietro sullo schienale della sedia e allargando le braccia". E in questo mondo di rabbia e disprezzo, di pregiudizi e di muri, trova spazio il più autentico cuore di un sogno, quello dei migranti e il nostro: perché, dice Laura, nonostante tutto noi siamo qui, "sulle sedie multicolore, gomito a gomito, davanti a un libro...
Hybrid. Postumano e mutazione della specie
Al postumano (o transumano) ci siamo già arrivati: cibo geneticamente modificato, protesi di nuova generazione, tecnologie riproduttive, clonazione... Tutto questo può essere visto sia come felice opportunità (con nuove straordinarie forme di soggettività, aperta anche verso gli animali) sia come cupa distopia (l'incubo di una intelligenza artificiale in grado di governare il mondo senza di noi). Sull'aggrovigliata questione del postumano - tra ingegneria genetica, tecnologie dell'informazione, robotica - si sono formati due partiti opposti: scientisti ottimisti e umanisti pessimisti. Per i primi, tra i quali troviamo anche femministe, mistici, filosofi, siamo alla vigilia di un ulteriore stadio della evoluzione, e la tecnologia ci potrà liberare dalla malattia, dal corpo e perfino dalla morte. Per i secondi siamo alla fine della civiltà umanistica, e l'uomo stesso rischia di diventare antiquato, per certi versi superfluo. Un gruppo di scienziati e umanisti ci guida nelle profondità del problema e delle sue implicazioni bioetiche, lasciando poi a noi la scelta: sgomenti o entusiasti?
EUR 13.30
Wake in fright. Svegliarsi all'inferno
Un piccolo, potente capolavoro, spietato nell'indagare la miseria della natura umana. Un incubo difficile da dimenticare\r\n«Un'opera profondamente perturbante e sconvolgente. Mi ha lasciato senza parole» - Martin Scorsese\r\n«Cook scrive incredibilmente bene, con una feroce sobrietà e una vividezza spaventosa» - New York Times\r\nIl giovane John Grant insegna in una scuola sperduta nell'immenso outback australiano. Durante le roventi vacanze natalizie si ritrova a passare per la piccola città mineraria di Bundanyabba - per gli abitanti Yabba. Dovrebbe rimanerci solo una notte prima di ripartire verso Sidney - la costa, il mare, l'amore, la civiltà - ma senza neppure accorgersene si risveglia intrappolato in un vortice diabolico, fatto di ombre, di sguardi, di profonda, onnipresente minaccia. Dopo poche ore, del ragazzo colto, borghese, metropolitano, dissolto in fiumi di birra e nelle spire del gioco, non è rimasto nulla. Ora c'è un uomo sporco e logoro, gli occhi rossi e l'alito pesante, appoggiato all'albero di un parchetto riarso con in mano un fucile. La sua discesa nell'abisso è repentina e irreversibile, sottile come una scelta, inevitabile come la tremenda calura in questo angolo d'inferno perso nel nulla. E della possibilità di risalire non ci sono certezze.
Vedi Offerta La danza dei 5Ritmi. Il movimento come meditazione. Nuova ediz.
Creata da Gabrielle Roth negli anni Settanta, la danza dei 5Ritmi è una pratica aperta a tutti. Non è un ballo formale, non ci sono passi da imparare, ognuno si muove liberamente, consapevolmente, da solo e in connessione con gli altri. Non importano l'età, la forma del corpo, le radici etniche, l'orientamento sessuale, la religione o la capacità di muoversi. Tutti possiamo danzare i 5Ritmi: basta avere un corpo. Ogni ritmo - Fluire, Staccato, Caos, Lirico e Quiete - rappresenta uno stato dell'essere e ha una sua energia che risuona in ognuno di noi. Insieme, i 5Ritmi formano un'onda che ci permette di esplorare diversi aspetti della nostra interiorità e delle nostre relazioni. Danzare o meglio "cavalcare" un'onda è un viaggio emotivo, fisico, spirituale. E cambia ogni volta. Grazie ai 5Ritmi esprimiamo tutte le emozioni in modo creativo e in uno spazio sicuro. La loro pratica costante ci apre a un nuovo senso di libertà e di possibilità. E questa liberazione è allo stesso tempo una cura. La sofferenza si trasforma e diventa arte.
EUR 17.10