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L' alito delle ombre
C'è in queste pagine scabre, tese e pur traversate da una musica ferma, la scena della dimissione di un uomo dalla vita, o meglio una specie di estrema scoperta: «qualche volta mi sono sentito re di Roma/ ed ora sono un passeggero senza biglietto e senza meta». Oppure, come dice altrove: «forse ho capito cos'è la demenza». Spinta da varie forze, tra cui il lutto e altri neri disincanti, la vita che il poeta ritrae addosso a sé, e che ha «incontrato il suo destino», non è più che muta vanvera, nessuna attesa, nessuna preghiera (anche se l'esergo biblico di Bob Dylan, che indica lo stesso vento di cui parla Leopardi ne l'Infinito...), bestemmie silenziose. E però una necessità, ancora, di dirsi. Come in un osso di seppia che rechi un messaggio fossile, come uno strappare ancora il silenzio che è sola voce della sventura. La poesia di Miniello sa spogliarsi di ogni vanità in questo diario illacrimato, micidiale e crudo, senza cessare d'esser poesia. Perchè la poesia in fondo è la scoperta della vanità di ogni vanità. «Il cuore dell'uomo ha sempre fame/ ma si perde nell'intrico dei sentieri». (Davide Rondoni)
EUR...
Il canto dell'Aquila. Versi e melodie del post sisma
«Non si sorride del terremoto qui, sarebbe ingiusto per ogni tremenda sofferenza o anche minimo disagio causato da un evento con cui il Mistero della vita ha segnato l'Aquila e i suoi figli. Ma si sorride della vita, delle persone, della storia con la maiuscola e con la minuscola, e delle cose speciali e feriali. E quando si sorride in modo intelligente e fine, come in queste pagine, di una cosa o di una persona si testimonia la sua importanza, la sua presenza rilevante. "Solo la sventura è muta", diceva una grande filosofa, Simone Weil. Riprendersi la parola, anche nel modo della satira, del bozzetto sapido di colore, dell'epica detta in modo profondo e lieve, è un cazzotto alla sventura. È un segno che non ha lei, mai, l'ultima parola o l'ultimo silenzio per chi crede che l'Aquila è una grande città, e che terra e cielo sono la patria degli uomini. Uomini così riprendono la parola, raccontano, sorridono.» (Davide Rondoni)
EUR 11.40
Aurelio Saffi. L'ultimo «vescovo» di Mazzini
Aurelio Saffi è stato senza dubbio uno dei maggiori esponenti del movimento democratico risorgimentale. Questo libro ricostruisce il percorso intellettuale e spirituale del patriota forlivese, dagli anni della formazione tra Osimo e Ferrara, periodo cruciale della Repubblica Romana, fino agli anni dell'esilio inglese, quando approfondì i suoi studi sul Medioevo italiano e sull'importanza del Municipio per il futuro dello Stato unitario. Rientrato in Italia all'indomani della spedizione dei Mille, dopo il breve mandato parlamentare e la morte di Mazzini, Saffi fu l'instancabile organizzatore del self government repubblicano in Romagna, contribuendo a modellarne il profilo culturale e istituzionale.
EUR 13.30
Lo spettacolo della taranta. Viaggio nel Salento
"Siamo nelle terre dove un ragno produce un ballo sfrenato, carico di magia espressiva e di coinvolgente passione. Il tarantismo nasce da queste danze, dai riti, dalle cerimonie e dai canti che si trovano disseminati nelle profondità delle storie del Sud. Ciò che sta prima della comunicazione, c'entra con la vita e con la sua originaria struttura. Diversi studiosi e molti artisti hanno attraversato il Salento, come pionieri in cerca delle radici della espressione umana, e hanno trovato situazioni impastate di solitudine, di paura e di abbandono, dove frammenti di un nuovo teatro esplodono come una festa totale. È riservato a noi il compito di seguirne le tracce."
EUR 11.40
Canti per Lesbia
"Perché tradurre i ventitre carmi che il poeta latino Catullo dedicò alla donna dei suoi sogni, raccogliendoli sotto il titolo Canti per Lesbia? Perché mi interessa l'amore nelle sue molteplici sfumature. L'amore folle e dissennato. L'amore di chi cammina coi piedi sulle nuvole, o fila via a un metro da terra, con gli occhi infiammati e fuori dalle orbite. E lo fa gridando come un pazzo alla sua donna e al mondo, in oltraggio al comune senso del pudore. Perché quel comune senso del pudore, le regole del vivere civile, i costumi tradizionali, le morali condivise... ai suoi occhi non valgono niente. La passione per Catullo risale agli anni del liceo - anche se l'idea di tradurre questi carmi ha subìto un'accelerazione in questi ultimi mesi del 2019, parallelamente alla redazione di un saggio poetico sull'amore. Non è così strano che mi sia innamorato da ragazzo di questo poeta stravagante. Quando sei molto giovane e ti scorre il fuoco nelle vene va a finire che ti invaghisci di uno che ama in un modo così forsennato; e in modo altrettanto forsennato mostra la sua fragilità nel patire l'indifferenza di lei..." (Alessandro Pertosa). Prefazione...
Il carro dorato del sole. Antologia della poesia bielorussa del XX secolo
«La voce della poesia Bielorussa ha l'accento indiscutibile di una terra che non ha confini precisi, perché si chiama libertà. Una terra martoriata di dolore, voci di poeti coinvolti nel destino di sofferenze del proprio popolo in un modo che molti dei cosiddetti poeti odierni, ripiegati sull'ombelico e sul vocabolario, faticano persino a comprendere. Ma, appunto, una antologia di tale poesia è salutare, riapre certe dimensioni comunitarie e responsabili della storia spesso assenti in una poesia postmoderna ormai resa esausta dei suoi stessi modi, nell'oscillare tra camera da letto e tinello con la caffettiera.» (dalla prefazione di Davide Rondoni)
EUR 17.10
Se scendevi per strada
«Daniele Giustolisi ha un'anima musicale e uno sguardo che mantiene una fanciullezza che ai nostri tempi - abitati da europica vecchiaia, da culturame stanco - parrebbe quasi abnorme. Una musica e una fanciullezza tutt'altro che ingenue, ma calibrate al fuoco della vita e dello studio. Una poesia che traversa luoghi interiori ed esteriori senza fingere di non vedere la malora che li abita, la disperanza che li corteggia, i contrasti. Ma una poesia che non viene meno all'unico suo vero compito: il canto della umana condizione, mai fissata in un'unica opzione o tensione, ma drammatica, viva, esposta. Giustolisi è un osservatore, in una sospensione che sta trovando il suo tono, tra i battiti ormai classici della beat generation e quelli della più duratura lirica italiana. E non separa mai sé stesso in modo netto dall'andare delle cose. È dantesco ed è blade runner, insomma. E abbiamo bisogno di poeti così per evitare all'arte della parola umana la chiusura in accademiette, piccoli circuiti mentali e sentimentali, asfissie del ritmo. La sfida che lo attende è grande. Ma lui lo sa». (Davide Rondoni)
EUR 9.50
La forma di tutti
«Leggendo 'La forma di tutti' (...) quello che mi arrivava era anche (se non principalmente) il contegno che emana dalla pagina, e rimane impresso a libro chiuso. Lo so, il termine contegno sembra inappropriato, quando si parla di un'opera di poesia; ma non ne trovo un altro che esprima - o cerchi di esprimere - la mia esperienza di lettura. L'atteggiamento implicito nella scrittura di questo autore è quello della discrezione, della sobrietà, direi quasi della mansuetudine, e in genere rimanda a una totale mancanza di arroganza (anche letteraria) e a una grande apertura verso gli altri, verso l'umano. Ciò non significa che gli aspetti formali siano trascurati, o rimossi: l'impressione morale di cui parlo non potrebbe manifestarsi senza un accurato lavoro sul linguaggio, sul ritmo, sul tono. La lingua di Bultrini è una lingua chiara, limpida, prossima al parlato ma senza cedimenti alla blaterazione corrente.» (dalla prefazione di Umberto Fiori)
EUR 9.50
Ultima fermata Italia. Incubi, sogni, deliri e illusioni dalla A alla Z
Napoleone Battista Mussolini si è rifiutato di scrivere l'introduzione di questo volume perché: "È evidente che il libro è stato scritto da soggetti sovversivi, comunisti, che non hanno rispetto della disciplina. Gente che il mio avo almeno aveva tolto di mezzo". Il Cardinale Popuzzo della Curia Romana si è chiesto perché mai dovrebbe curare lui l'introduzione di "un libro da cui è meglio tenersi lontani giacché non contribuisce a salvare l'anima di nessuno". Anche Giandomenico Fantoni del centro sociale emiliano Gambero Rosso ha declinato l'invito a introdurre il volume: "Non avete alcun diritto di avere qualcuno che legga Ultima Fermata Italia. Spero ne blocchino la pubblicazione. Raccontare la realtà con impudenza o ghignando non ci libererà dal populismo e dal fascismo. Peraltro non giovandosi di contributi pubblici non può essere - sottolinea - di interesse sociale". Malgrado codeste buone motivazioni il libro è stato pubblicato lo stesso. E se ora lo stai sfogliando o addirittura l'hai comprato allora non hai scampo! Anche tu patirai il pubblico ludibrio. Amen.
EUR 14.16
Viaggio del sangue
«Libro singolarissimo, dedicato dalla poetessa madre all'evento del figlio. Ma non semplice e dolciastro diario maternale, bensì visionaria mappa mistica e astrale, confessione transoceanica, inaspettata ricapitolazione. Non certo mosso dal facile imporsi di emozioni, piuttosto, vista l'età del ragazzino che vediamo crescere tra le pagine, lungamente meditato e lavorato. Libro che fa sorridere e che fa male. E che stupisce. Nella forma della sincerità assoluta chiamata poesia la madre consegna al figlio ormai cresciuto un talismano, una pietra. Levigata certo dall'arte di Zingonia, "meticcia" di Italia e Costa Rica, e che già ci aveva donato poemetti e raccolte visionarie. Ma anche pietra ruvida, senza sconti. Qui i colori del Nicaragua, i capelli del figlio, le sue trovate bambinesche e sante, una storia complicata di paternità, le inquietudini di una donna, si compongono in un affresco, ordinato secondo i passi di un ciclo naturale. Eppure va in scena la cosa più innaturale: la donna in qualche modo rinasce dal figlio, come accade nella Pietà di Michelangelo, o meglio rinasce come consapevolezza del mondo nell'esperienza della maternità: quella tutta offerta, tutta cura, tutta tremante sorpresa. Tutta fragilità dinanzi a un immenso "tu". Una rinascita di...
Qualcuno ha scambiato le mie ossa
Una visionaria ironia, una leggerezza straziante, una quotidianità visitata da apparizioni. E un tragico sentimento del tempo trattato con delicatezza. La Hohler è tutto questo e molto altro in un libro tradotto in modo partecipe da una lingua "minore" da Barbara Herzog, poetessa di madrelingua svizzerotedesca che la fa conoscere ai lettori italiani. Hohler colpisce di taglio, non si affida a nulla di iperbolico che non sorga dal minimo, trova visioni nei dettagli. La questione del tempo attraversa il libro: dalla poesia che dà il titolo alla raccolta, alla parca che appare in un testo dedicato agli uomini che escono al mattino presto, fino alle riflessioni in versi sulle mucche, le valli, la città. Il tema dell'invecchiamento è più volte richiamato, accanto a quello del passaggio degli anni e dei cambiamenti o delle resistenze dell'implicito nelle relazioni. La poesia della Hohler sorprende a ogni pagina, ha una grazia speciale fatta di lucidità, una sfumatura di spietatezza e una più profonda, invece, di pietas. Un senso di parità al vivente, siano gli animali, le ombre della sua vita, le ragazzine immigrate sul tram. La traduzione della Herzog restituisce questi elementi tipici di una personalità...
La grande guerra di Francesco Baracca
L'analisi dei canoni storico-culturali degli anni intorno alla Grande Guerra si intreccia con il percorso dell'Aviazione italiana, a partire dalle sue origini ottocentesche, legate in particolar modo alla Romagna. La figura del maggiore Francesco Baracca, tratteggiata negli aspetti della sfera interiore desunti principalmente dalla corrispondenza epistolare intrattenuta con la madre, diviene pertanto il riferimento costante capace di scandire i tempi del racconto negli anni dal 1906 al 1918. Le voci di alcuni fra i protagonisti di quel periodo si intrecciano in un contrappunto di esperienze connotate da presupposti culturali diversi che permette al lettore di partecipare allo svolgersi degli eventi attraverso il recupero della prospettiva temporale propria di quegli anni, riscoprendo così il valore militare mai disgiunto dalla pietas di cui diede prova l'Asso italiano durante uno dei momenti fondamentali della storia d'Italia.
EUR 13.50
Napoleone e l'Italia
Un periodo breve ma essenziale della storia italiana iniziato nel 1796 quando Napoleone irrompe nel Regno di Sardegna alla testa dell'Armata d'Italia rivoluzionando completamente in pochi mesi l'assetto della penisola. Si pubblicano i giornali, si può discutere in libertà, cresce la predicazione per l'Unità d'Italia e si combatte a fianco dei francesi e con una nuova bandiera, il tricolore bianco, verde e rosso. L'insurrezione di Reggio, le legazioni pontificie emiliane, i Viva Maria e la Repubblica ligure, l'agonia del Regno di Sardegna, le caotiche vicende della Repubblica cispadana, la Repubblica cisalpina, la pace di Campoformio e il tradimento di Venezia, il Granducato di Toscana, il governo di Melzi a Milano, Lucca e Parma, il Regno di Napoli, i rapporti con la religione, i princìpi e la costituzione... Infiniti luoghi, infinite vicende e grandi personalità, come quella di Gioacchino Murat.
EUR 14.25
Martin Eden
Marinaio di origini modeste, Martin immagina da sempre che la vita possa offrire qualcosa di più che navigare e bere con i propri compagni, qualcosa di bello, intenso e raffinato come ciò che accade nei libri che legge. Quando conosce la bella Ruth, borghese, colta ed elegante, se ne innamora al primo sguardo sperando di avere finalmente trovato ciò che cercava. Ma lei è perfetta, irraggiungibile e Martin, per colmare la distanza che li separa ed elevarsi dal proprio stato sociale, decide di diventare scrittore, di condividere con il mondo e con Ruth tutta la Bellezza che lo pervade. La corsa al cuore della donna e al riconoscimento del proprio valore letterario però è piena di ostacoli e Martin si ritrova presto a fare i conti con l'indifferenza e i pregiudizi di una società arida e con i capricci della folla che prima lo respinge e poi lo acclama, come le onde del mare che risuonano da lontano e sembra lo vogliano ancora con sé.
EUR 17.00
Odissea tu
I prigioni
Quella ricchezza detta povertà. I sentieri di Paolo Bertolani
Avvitandosi in un sentimento molto leopardiano del vero e delle illusioni, del loro reciproco cercarsi e smentirsi, dell'assedio del nonsenso e della necessità di "dimenticare per non morire", la voce di Paolo Bertolani insiste a bruciare sino a liberare faville d'intensissima pietà. "Poveri tutti quelli che vivono" (pòvi tuti quei che viva): poveri gli uomini e i bambini, poveri gli animali... Non c'è che povertà - anche se in essa sta tutta la nostra ricchezza.
EUR 12.35
La voce del fuoco
"Qui si trova il vivere quotidiano che porta con sé la leggerezza di gesti ponderati e fuori tempo, ma anche il desiderio di abbattere le misure solite, e c'è l'abbandonarsi a una linfa primordiale, che approda su dimensioni immaginarie, ossessionanti per chi considera la poesia il centro di ogni respiro. Affiora la forza primitiva di una donna in piena rincorsa, il cui bisogno di percepirsi tutt'uno con le proprie cadute irrazionali supera la paura, ma dopo averla vissuta e analizzata. Trasformare in versi la poetica visione dell'esistenza a cui l'autrice sente di appartenere, con tenerezza e docile follia, è il suo viaggio eterno. Si cela un'indole selvatica dietro un viso etereo. Una sorta di incanto misterioso concede al verso l'occasione di nascere vero e puntuale. Perché la poetessa evolve insieme ad esso, lo asseconda nel suo fluire, sfiora la sensazione di morte, e lotta. " (dalla quarta di Maria Grazia Nappa)
EUR 9.50
Tempo, principe...
«Mai, non saprete mai come m'illumina / L'ombra che mi si pone a lato, timida, / Quando non spero più...». Così scriveva negli anni Quaranta Giuseppe Ungaretti. Così continuano a scrivere Elio Ciol e Davide Rondoni, che però non hanno mai smesso di sperare. Anzi, è proprio quella speranza la sorgente del loro ricercare, contemplare, dire, offrire... Entrambi innamorati pazzamente della realtà fatta di uomini e cose, e di quell'inafferrabile soffio che tutto tiene, tutto sorregge, a tutto dà vita. Tutto, Elio e Davide lo sanno bene, è luce e ombra, ombra e luce. Ora si sono incontrati, il fotografo e il poeta, in un abbraccio di visioni e parole. Amano il bianco e nero, perché liberi da ciò che grava e impedisce alla vista di aprirsi all'orizzonte, e alla parola di incidere la pietra. Sono naviganti esperti, amano la profondità, sondano il cuore dell'essere, scrutano l'essenziale. Terra, cielo, acqua, e poi l'uomo, il lavoro, l'arte.
EUR 13.20
La terza aquila. Il prezzo dell'onore
Nel 9 d.C. il territorio germanico tra l'Elba e il Reno sembra destinato a diventare una nuova provincia romana. Strade e piccoli borghi sono in costruzione e i commerci fioriscono ma tra le fiere tribù barbariche cova la ribellione. Le avvisaglie del pericolo non sfuggono alla giovane recluta Lucio Valerio Giusto di Ariminum che tenterà di avvertire il governatore Varo. Un libro sia per gli appassionati di storia, sia per gli amanti del genere drammatico e avventuroso grazie a un'attenta ricostruzione degli eventi e a un intreccio ben orchestrato della trama. Lo scontro tra Romani e Germani avvenuto nella selva di Teutoburgo all'alba del primo millennio è al centro del romanzo in un'atmosfera fremente e convulsa che coinvolge anche il lettore digiuno di nozioni militari. E poi c'è l'amore, che non si ferma nemmeno in tempo di guerra, e nel libro, come nella vita, i guerrieri acquisiscono tratti più umani e nascono relazioni e complicità destinate a durare tutta la vita. Guerra e amore, onore e tradimento, spietatezza e altruismo... un puzzle realistico in un intreccio figlio di un destino a volte ingrato, a volte inaspettatamente generoso.
EUR 15.10