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Vittorio De Sica. Un maestro chiaro e sincero
"Sono nato a Sora, il 7 luglio 1901, dunque sono ciociaro, anzi cafone." Così si presentava Vittorio De Sica, padre del neorealismo e tra i più celebrati registi e interpreti cinematografici in Italia e nel mondo. Dalla giovinezza trascorsa in "una tragica e aristocratica povertà" alla gavetta nei teatri di prosa e all'approdo al mondo del cinema, queste pagine ricche di aneddoti e gustosi retroscena ripercorrono la vita e la carriera di un personaggio straordinario i cui film hanno segnato un'epoca. Figura geniale e contraddittoria, dedita ai vizi quanto agli affetti familiari, la storia di De Sica si intreccia con icone del calibro di Luchino Visconti, Totò, Gina Lollobrigida, Sophia Loren, Alberto Sordi. Ma è dal sodalizio con Cesare Zavattini che nel dopoguerra nascono i capolavori che lo consacrano nel pantheon dei grandi registi: "Sciuscià", "Ladri di biciclette", "Miracolo a Milano", "Umberto D.", raccontano magistralmente gli albori dell'Italia democratica dal punto di vista dei deboli, di coloro che sono tagliati fuori dal cosiddetto "miracolo economico". E, finita inesorabilmente la stagione del neorealisrno, sa reinventarsi mettendo la sua sensibilità artistica al servizio di grandi interpreti e di produzioni come "La ciociara, ieri, oggi, domani"...
Solo amore
1993. Lucrezia ha cinquant'anni, un marito e un buon lavoro, quando riceve una lettera con la foto di una donna nuda in cui riconosce uno scatto che le ha fatto trent'anni prima il fidanzato di allora, Gianni, un affascinante medico siciliano. Quell'immagine riemersa dal passato la costringe a ritornare agli anni '60, all'intensa storia d'amore con Gianni, che sposa contro il volere della sua famiglia dopo un fidanzamento appassionato, alla vita insieme in America e poi a Palermo, al lutto inaspettato che spegnerà inesorabilmente il loro amore. Trent'anni dopo, Lucrezia può finalmente chiedere a Gianni il perché del suo abbandono, e non è detto che dopo tanto tempo la verità risulti meno dolorosa da accettare.
EUR 11.05
Diario in pubblico
"Diario in pubblico", autobiografia e insieme romanzo militante, mostra "gli argomenti agitazione culturale in Italia" attraverso la vivacità intellettuale di un grande protagonista del Novecento. Questa edizione ricompone i vari Frammenti della storia editoriale del Diario pubblicati sotto l'egida di Italo Calvino. Si completa così un grande affresco letterario che comprende autori italiani come Gadda e Montale, i maestri stranieri come Defoe e Melville, l'impegno antifascista, la letteratura americana di Faulkner ed Eliot, l'impegno editoriale e civile del dopoguerra.
EUR 13.60
Finché non saremo liberi. Iran. La mia lotta per i diritti umani
Shirin Ebadi, la prima donna musulmana a ricevere il Premio Nobel per la Pace, ha ispirato milioni di persone nel mondo con il suo impegno da avvocato per i diritti umani, difendendo soprattutto le donne e i bambini dal brutale regime iraniano. Per questo il governo ha cercato di ostacolarla in tutti i modi, ha intercettato le sue telefonate, ha messo sotto sorveglianza il suo ufficio, l'ha fatta pedinare, ha minacciato lei e i suoi cari con metodi violenti e indicibili. Oggi Shirin Ebadi ci racconta la sua storia di coraggio e di ribellione contro un potere intenzionato a portarle via lutto - il matrimonio, gli amici, i colleghi, la casa, la carriera, persino il Premio Nobel - ma che non è riuscito a intaccare il suo spirito combattivo e la sua speranza di giustizia e di un futuro migliore: "è per amore dell'Iran e del suo popolo, delle sue potenzialità e della sua grandezza; che ho intrapreso ogni singolo passo di questo viaggio. E so che un giorno gli iraniani troveranno la loro strada per la libertà e la giustizia che meritano." "Finché non saremo liberi" è il racconto incredibile di una...
Ucciderò i mostri per te. Ediz. illustrata
La principessa Rapa e altre fiabe ritrovate
Nel 1850 Franz Xaver von Schönwerth, avvocato e segretario personale del principe Massimiliano di Baviera, viaggia nelle campagne della sua regione raccogliendo storie tradizionali dalla voce del popolo, come hanno fatto i fratelli Grimm. Le fiabe di Schönwerth, dimenticate, chiuse in trenta casse, dormono un lungo sonno nella soffitta del municipio di Ratisbona fino al ritrovamento nel 2009 a opera della studiosa Erika Eichenseer. Questa raccolta, che ne è una selezione, ridà spazio ai protagonisti maschili: principi ridotti a servi o giardinieri, ma poi destinati a uccidere giganti e a sterminare draghi come non succede nelle fiabe dei Grimm.
EUR 13.60
Parole armate. Quello che l'ISIS ci dice. E che noi non capiamo
Il salafismo jihadista e la sua incarnazione armata, il Califfato, hanno dichiarato una guerra planetaria di comunicazione e soprattutto di persuasione di massa. Dopo gli attacchi di Parigi il potere retorico persuasivo dell'ISIS è sotto gli occhi di tutti. Ma abbiamo davvero capito come funziona una retorica militante efficace? Basandosi su una documentazione ricca, dettagliata e spesso del tutto inedita, Philippe-Joseph Salazar analizza i punti di forza del linguaggio della propaganda jihadista, mostrando di contro la debolezza dei discorsi dell'Occidente, disarmato contro lo stile del Califfato: il nostro linguaggio politico è sterile in confronto, "banale sul piano retorico e poeticamente deficitario". Il nostro contrattacco armato non sarà sufficiente: per vincere l'avversario bisognerà "pensare islamico, parlare islamico, argomentare islamico".
EUR 14.45
Il meteorologo
Finalista Premio Letterario Bonari Lattes Grinzane 2017\r\n\r\nIl suo mondo era fatto di nuvole. Gli aerei si basavano sulle sue previsioni per atterrare, le navi per farsi strada tra i ghiacci, i trattori per poter lavorare la terra. Aleksej Feodos'evic Vangengejm era il meteorologo dell'Unione Sovietica. Nato in una famiglia della piccola nobiltà, abbracciò la rivoluzione e pose il proprio talento al servizio di quello che gli sembrava un grande ideale. Quando iniziò la conquista dello spazio sognò di addomesticare l'energia del sole e dei venti in nome del socialismo. Ma nel 1934 venne accusato di tradimento e fu rinchiuso nel primo dei gulag. Da allora la sua vita, come quella di milioni di altre vittime del regime sovietico, fu segnata. Negli anni di prigionia, fino a quando fu giustiziato nel 1937, scrisse alla figlia messaggi fitti di disegni, erbari, indovinelli. Proprio la scoperta di questa corrispondenza con una bambina che Vangengejm non avrebbe mai rivisto ha indotto Olivier Rolin a raccontare in tono sobrio e preciso, attenendosi ai fatti, la storia di un uomo che è anche la storia di un tempo feroce, un tempo di promesse non mantenute. "Non era un genio...
Gli indifferenti
Da questo romanzo, il film diretto da Francesco Maselli, con Tomas Milian e Claudia Cardinale.\r\n\r\n«Il libro che segna nella nostra letteratura narrativa l'atto definitivo di morte del buon senso borghese» - Edoardo Sanguineti\r\n\r\n«Nell'acqua distillata della nostra letteratura, Moravia gettò l'aspra storia del suo primo libro, una storia si direbbe più ispirata che pensata, perché l'autore stesso non si rese subito conto di aver scritto il primo libro esistenzialista» - Alberico Sala\r\n\r\nQuando Alberto Moravia cominciò a scrivere questo capolavoro, nel 1925, non aveva ancora compiuto diciott'anni. Intorno a lui l'ltalia, alla quale Mussolini aveva imposto la dittatura, stava dimenticando lo scoppio d'indignazione e di ribellione suscitato nel 1924 dal delitto Matteotti e scivolava verso il consenso e i plebisciti per il fascismo. Il giovane Moravia non si interessava di politica, ma il ritratto che fece di un ventenne di allora coinvolto nello sfacelo di una famiglia borghese e dell'intero Paese doveva restare memorabile. Il fascismo eleva l'insidia moderna dell'indifferenza a condizione esistenziale assoluta.
EUR 11.90
Autobus bianchi
1945. La Seconda guerra mondiale sta per terminare. Martin Davies, storico dell'arte e spia, che già abbiamo conosciuto in "Rex", è sulle tracce del Lupo, un nazista misterioso che diffonde il terrore dalle due parti del fronte. Ma da cacciatore diventa presto preda. Nelle strade di Lubecca, fra le vie e i canali di Copenhagen e nei boschi incontaminati della Germania, Martin ha l'impressione di muoversi fuori dal tempo. Contro di lui, oltre al Lupo, il capo dello spionaggio nazista Walter Schellenberg, le SS e soprattutto una realtà che sembra mutare di continuo. Nulla è ciò che sembra, nemmeno a Copenhagen, dove Elinor, una coraggiosa ragazza della Resistenza danese, beffa ripetutamente gli occupanti nazisti. Con il passare del tempo e l'avvicinarsi della sconfitta tedesca tutto si complica, e anche le poche certezze acquisite si tramutano in nuovi pericoli. Sullo sfondo la storia vera degli Autobus Bianchi svedesi e danesi del conte Bernadotte, i cui equipaggi sono in corsa per salvare quante più persone possibile dai lager nazisti. Le storie di Martin e dei suoi compagni incrociano le vicende del transatlantico tedesco Cap Arcona, affondato al largo della costa tedesca, della coraggiosa Wanda Heger,...
Mai avuto una famiglia
Una casa. Una famiglia. Tutto ciò che June Reid ha di più caro le viene strappato da uno spaventoso incidente a cui lei sola sopravvive. Ed ecco che le decorazioni di fiori pronte per la festa di nozze della figlia diventano corone, l'aspettativa per il nuovo inizio si fa lutto, il futuro si trasforma in un passato prossimo ingombrante e doloroso. June volta le spalle a tutto questo e fugge. Si fermerà solo sulla riva dell'oceano, alla fine di un viaggio alla cieca che la conduce nel luogo in cui una giovane coppia si è promessa felicità e un'altra coppia la felicità se l'è presa e la coltiva nella vita di ogni giorno. Proprio come quella di June, tutte le voci che animano questo romanzo parlano di verità da disseppellire e perdite o assenze con cui convivere. È una storia costruita alla rovescia: l'epilogo ci è chiaro fin dalle prime pagine, e poi andiamo a ritroso nel tempo, seguendo i fili di ciascun racconto, per arrivare ai nodi, all'essenza complicata di tutte le famiglie del mondo.
EUR 15.30
Disordine
Yasmine Ajam è riuscita a sfuggire al suo passato lasciando il sobborgo di Bergort, a Stoccolma, e trasferendosi a New York. Ma proprio a Bergort, nella canicola di agosto, si sta scatenando una rivolta in cui è coinvolto anche il fratello di Yasmine, simpatizzante dell'ISIS creduto morto in Medio Oriente. Nel frattempo Klara Walldeen ha trovato lavoro in un istituto di ricerca a Londra e spera di essere al sicuro, ma ecco che prima il suo computer viene rubato, poi un collega muore dopo essere stato spinto sotto un treno della metropolitana. Troppo per essere una coincidenza, e anche Klara dovrà tornare a Stoccolma per trovare il bandolo della matassa che le si sta stringendo intorno. Due storie che si intrecciano in pochi giorni d'estate, due destini che si scontrano con una società senza scrupoli in cui gli interessi di pochi determinano la sorte di molti.
EUR 16.15
Tre volte noi
Si sono conosciuti per caso in una strada di Cambridge e tra loro è scattata una scintilla destinata a durare per sempre. Ma il seguito della storia è tutto da scrivere: si innamoreranno follemente o ciascuno seguirà la propria strada? Si baceranno oppure no? Si sposeranno senza perdere tempo o trascorreranno solo qualche settimana insieme prima di lasciarsi? "Tre volte noi", il romanzo d'esordio di Laura Barnett, ci proietta in una realtà magica e coinvolgente, ci suggerisce ipotesi come hanno fatto altre storie, da "Un giorno" a "Vita dopo vita". Un racconto di possibilità che scorre dagli anni sessanta ad oggi e ci dice che anche le scelte più insignificanti possono cambiare il corso della nostra vita.
EUR 9.00
Diecimila santi
Vermont, 31 dicembre 1987. Teddy, sedici anni, punk e tossico, va alla ricerca di soldi per sballarsi con l'amico Jude, con cui condivide la passione per lo skateboard.\r\n\r\n"I fratelli restavano uniti, bruciavano insieme tra le fiamme, ma i figli - loro - erano sacrificabili".\r\n\r\nVermont, 31 dicembre 1987. Teddy, sedici anni,\r\npunk e tossico, va alla ricerca di soldi per sballarsi\r\ncol suo migliore amico Jude, con cui condivide\r\nla passione per lo skateboard, il fumo e la musica\r\nhardcore. Morirà di overdose, all'aperto,\r\ncongelato, non prima di aver avuto un incontro\r\ncon Eliza, la sorellastra di Jude, che resta incinta.\r\nPer provare a scuoterlo dal torpore che lo ha\r\ninvaso dopo la morte di Teddy, la madre adottiva\r\nspedisce Jude a New York dal padre naturale.\r\nInsieme a Johnny, il fratello di Teddy, anche lui\r\npunk, il ragazzo cercherà di aiutare Eliza, finché\r\nla situazione non sfuggirà al loro controllo mettendoli\r\nl'uno contro l'altro.\r\nGenitori hippie e figli problematici, musica e\r\nallucinazioni, la New York degli ultimi anni\r\nOttanta, dell'hardcore e del CBGB's in un ampio\r\nromanzo multigenerazionale, denso, duro\r\ne avvincente.
EUR 10.00
L' eroe e la maga
Nella letteratura di tutti i tempi, da Omero a Virgilio, da Ariosto a Tasso, due figure interpretano variazioni di una stessa danza: si inseguono, si avvicinano, si corteggiano, si tradiscono, si abbandonano. L'eroe, l'uomo responsabile delle vite altrui, chiamato dal destino a compiere grandi imprese, si lascia salvare dalla bellezza, cullandosi nel piacere sottile della stasi. La maga lo accoglie e lo ama, rendendolo temporaneamente sordo al richiamo imperioso del mondo. Ma l'eroe non decide nulla per sé, obbedisce a un volere superiore, e la maga, dopo essersi presa il meglio di lui e averlo blandito e vezzeggiato, è condannata a lasciarlo andare. La solitudine per tutti e due è la fine della storia: l'eroe sarà costretto ad abbandonare l'amore per non tradire il destino, eppure la maga continuerà a illudersi "di poter chiudere il vento in una rete, la forza in un giardino."
EUR 6.50
Indaffarati
Nel mondo nuovo ognuno di noi è "indaffarato": sia nell'ansioso tentativo di restare sempre connesso sia nel condividere, nello scambiarsi qualcosa. La cultura umanistica, ridotta a materia per specialisti è tradita da se stessa per aver giustificato la barbarie, interroga oggi la nostra concreta esistenza. La tradizione può tornare a parlare. Le sue parole, scritte sui muri della metropolitana e nello spazio immateriale della Rete, invocano di essere messe alla prova. Le nuove generazioni leggono poco, appaiono smemorate, fanno troppe cose simultaneamente e sono meno abili a manipolare la lingua, però chiedono alle idee di incarnarsi in pratiche di vita (altrimenti non vi si appassionano), e tentano di rideclinare il concetto di intelligenza (come coerenza tra ciò che uno dice e ciò che uno fa) e quello di impegno (legandolo al quotidiano, non all'ideologia). E almeno nelle minoranze più attive l'etica vissuta prevale sul "culturalismo" e sul sapere libresco, l'umanità tangibile su un umanesimo disincarnato, l'esempio concreto sulle idee astratte.
EUR 10.20
L' inferno allestito. Poema di un rabbino del Seicento sull'oltretomba dei malvagi. Testo ebraico a fronte
Nato ad Amsterdam nella prima metà del Seicento, Mosèh Zacuto trascorse gran parte della propria vita in Italia, prima a Venezia e poi a Mantova, dove rimase Fino alla morte nel 1697. Rabbino, cultore della mistica ebraica (la cosidetta cabbalà), esperto di giurisprudenza talmudica e finissimo poeta, la sua figura riassume i diversi poli geografico-culturali che costituiscono l'esperienza ebraica della prima età moderna. Autore prolifico, Zacuto ha lasciato un'opera imponente e variegata, tuttora in parte manoscritta. Al suo periodo italiano risale anche la composizione del "Toftèh arùkh". (L'inferno allestito), un lungo poema drammatico dedicato alla descrizione, in accesi toni coloristici, dell'oltretomba ebraico e delle pene che attendono i malvagi nella gehenna. Scritto in un linguaggio di straordinaria complessità e macabra suggestione, traboccante di astrusi riferimenti cabbalistici, "L'inferno allestito" si proponeva in realtà scopi didascalici e di moralizzazione, assai simili a quelli perseguiti, in ambito cristiano, dalla vibrante oratoria sacra di epoca controriformista. Vagamente ispirato all'Inferno dantesco, il poema di Zacuto si collocava alla confluenza tra la cultura ebraica tradizionale e le tendenze letterarie e intellettuali europee, contribuendo a consacrarne l'autore tra i più alti esponenti della poesia ebraica di età barocca.
EUR 17.00
Vedi Offerta Organon. Testo greco a fronte
Il volume presenta una nuova e originale traduzione dei sei trattati che costituiscono la raccolta conosciuta con il nome di Organon e che viene considerata come l'atto di nascita della "logica" occidentale. L'originalità della proposta editoriale non si limita alla traduzione, scientificamente accurata e particolarmente attenta alle esigenze e al linguaggio del lettore di oggi. La novità maggiore è la chiave interpretativa: la decisione è stata quella di non proiettare su questi testi il peso del grande sviluppo successivo della logica. In effetti l'Organon non può essere considerato solo come un'opera di logica proprio perché questa nasce "dopo" e "per effetto" di questi scritti. Non a caso il lavoro è stato svolto da giovani studiosi di storia della filosofia antica, ognuno dei quali ha curato uno specifico trattato, in un'attività che però ha sempre coinvolto l'intera équipe. Si è così riusciti sia a ricostruire un quadro unitario nel rispetto delle notevoli differenze tra i testi, sia a cogliere e valorizzare, oltre agli elementi tecnicamente "logici" presenti soprattutto negli Analitici, tutti gli importanti collegamenti che le opere hanno con altri ambiti del pensiero aristotelico, come la retorica e l'etica. È così emersa una delle...
Diceria dell'untore
Vincitore premio Campiello 1981Iniziata in tempi remoti e riscritta più volte, "Diceria dell'untore" incontrò subito, quando fu data alle stampe nel 1981, un unanime consenso di critica e di pubblico. Stupiva l'esordio tardivo e riluttante dell'autore, la sua distanza dai modelli correnti, la composita ragione narrativa tramata di estasi e pena, melodramma e ironia; non senza il contrappunto di una sotterranea inquietudine religiosa, come di chi si dibatte tra la fatalità e l'impossibilità della fede... Stupiva, l'oltranza lirica della scrittura, disposta a compromettersi con tutte le malizie della retorica senza vietarsi di accogliere con abbandono l'impeto dei sentimenti più ingenui. La vicenda racconta un amore di sanatorio, nel dopoguerra, fra due malati, un amore-duello sulla frontiera del buio. L'opera è arricchita da un'appendice di pagine inedite escluse dalla primitiva edizione.
EUR 11.05
Gli scaduti
Nell'Italia europea di un futuro prossimo, il Partito Unico, che ha preso il potere in nome dei trenta/quarantenni, stabilisce, per legge, il ritorno a una società "naturale", in cui le generazioni, invece di accavallarsi, tornino a susseguirsi, in buon ordine. A trent'anni si coprono le postazioni di comando, a sessanta, si viene ritirati. Dove? Non è chiaro. Un mondo a parte di cui si sa poco e si cerca di immaginare il meglio. Gli anni del Grande Disordine hanno messo a dura prova la pazienza dei cittadini, le nuove regole vengono perciò accettate come un cambiamento necessario. Anche Umberto, amministratore delegato di una azienda importante, allo scadere del suo tempo, accetta di lasciare casa amici posizione e l'amatissima moglie Elisabetta, di poco più giovane di lui e altrettanto ben piazzata nel mondo del lavoro. Forse è giusto scansarsi e fare posto ai figli, come Matteo che, a 35 anni, ancora vive all'ombra di suo padre. Non è colpa di nessuno se, oggi, si muore più tardi. Se "gli scaduti" hanno ancora, davanti, 30 anni di vita attiva. Bisogna collaborare, non bisogna sentirsi defraudati. E poi Elisabetta lo raggiungerà. Peccato che le cose non...