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Dialoghi sull'autonomia
Volume che raccoglie la trascrizione degli interventi registrati in occasione dell'incontro «Dialoghi sull'autonomia» promosso dalla Fondazione Museo storico del Trentino presso le Gallerie di Piedicastello a Trento il 20 dicembre 2016. Seguono, nella seconda parte, altri contributi pervenuti in un secondo tempo. Una serie di riflessioni sull'autonomia, sul rapporto fra Trentino e Alto Adige e sulle sfide più generali imposte dalla contemporaneità.
EUR 6.80
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La ragione delle parole. Idee e retoriche in dieci discorsi di oratori trentini (1855-1915)
Tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo il dibattito per una nuova e diversa socialità - dal punto di vista emotivo, politico e identitario - torna prepotentemente a occupare l'agorà, il discorso pubblico e l'oratoria anche in un contesto come quello trentino spesso considerato refrattario e ostile al discorso persuasivo e di cittadinanza. La parola urlata in piazza o portata in assemblea diventa qui convincente promotrice di azione e di lotta, elemento di unità e condivisione, di rottura ed emancipazione, di scelte giuste e sbagliate. Discorsi nelle scuole, al cimitero, nel partito, in associazione, in piazza davanti a un monumento per una potente e autorevole presa di parola che ha cambiato le sorti del Trentino.
EUR 13.60
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La stabilità dell'equilibrio. L'ingegnere Giuseppe Maria Ducati e il tema della difesa del suolo in area trentina nel corso dell'Ottocento. Con DVD
Le attività di bonifica e difesa idrauliche hanno conosciuto verso la fine del Settecento un'importante evoluzione tecnico-organizzativa. In Trentino questi cambiamenti hanno trovato piena applicazione solo un secolo dopo, grazie a un modello organizzativo rimasto sostanzialmente valido fino ai giorni d'oggi. Vi hanno contribuito in modo determinante gli eventi, ma anche le scelte operate nel corso della prima metà del secolo XIX. Fra i protagonisti di questa fase vi è da annoverare sicuramente l'ingegnere Giuseppe Maria Ducati (1776-1858), che ricoprì l'importante carica di ingegnere presso il Capitanato circolare di Trento. Giuseppe Maria Ducati ha saputo interpretare i mutamenti socio-economici e socio-politici in atto nel territorio di sua competenza e soprattutto cogliere le potenzialità delle progressive innovazioni tecniche. Nel corso della sua intensa vita professionale egli ha tenacemente sostenuto la necessità di introdurre alcuni principi che saranno i cardini sui quali s'affermerà poi la 'rivoluzione' tecnica registrata a fine secolo.
EUR 12.75
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Spose di guerra. Dramma in un atto
"Un giorno o l'altro non vi daremo più uomini. Voi ci tenete qui abbandonate, impedendoci di ribellarci. Noi non vogliamo né corazzate, né eserciti, né guerre. Voi ci strappate dalle braccia i nostri mariti, i nostri figli - non ci chiedete mai di aiutarvi a cercare una via migliore, e ci negate perfino il diritto di parlare". Così parla una delle protagoniste di "Spose di guerra", opera teatrale rappresentata la prima volta il 25 gennaio 1915 presso il Keith's Palace Theatre di New York e che conobbe nei sei mesi successivi un crescente favore di pubblico e critica. Di quel testo, oramai introvabile, se ne propone la traduzione italiana uscita lo stesso anno per i tipi dell'editore "Il Martello" di New York. Introduzione di Bruna Bianchi.
EUR 6.80
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Contrasti. La grande guerra nel racconto fotografico di Piero Calamandrei
Un fotolibro che rappresenta il "diario visivo" della Grande Guerra di Piero Calamandrei. Il volume, curato da Silvia Bertolotti, ha permesso di valorizzare i materiali fotografici conservati presso la Fondazione Museo storico del Trentino, inserendoli in un lavoro di più ampio respiro. Si è infatti riusciti a "ricomporre" questo racconto fotografico grazie alla fondamentale collaborazione con la Biblioteca comunale e Archivio storico Piero Calamandrei di Montepulciano e con l'apporto di altre istituzioni archivistiche nazionali. "Il lettore trarrà diversi spunti interessanti dalla ricerca o dalla semplice visione degli scatti. Tra questi, l'attenzione ai luoghi e al territorio che il giovane ufficiale Calamandrei ha descritto e fotografato nel momento in cui lo attraversava. Questo viaggio ci porterà anche nella Trento del 3 novembre 1918, arricchendo le nostre conoscenze e forse mutando il nostro immaginario. Sicuramente avvicinandoci a quello che pensavano e che hanno vissuto i protagonisti di questa storia." (Dalla presentazione di Giuseppe Ferrandi)
EUR 41.25
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Francesco Gottardi. Cronaca di guerra, 1914-1918
I dodici quaderni manoscritti di Francesco Gottardi - nato a Vervò, in Trentino, il 20 settembre 1885, insegnante elementare nel suo paese natale - contengono una delle più distese narrazioni delle vicende della grande guerra che portarono i trentini a combattere in Galizia contro i reparti russi e poi, come nel caso di Gottardi, in Russia e in Siberia come prigionieri.
EUR 12.75
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Francesco Zanettin. Zibaldone di prigionia, 1915-1916
Il diario di prigionia di Francesco Zanettin, nato a Tonadico (Primiero) il 10 novembre 1896, lascito residuale di un corpus più ampio, si riferisce al periodo che va dal novembre 1915 al settembre 1916, quando Francesco si trovava come prigioniero di guerra in Italia, prima a Cervignano, poi a Brescia e infine nella Rocca di Scandiano, in provincia di Reggio Emilia.
EUR 8.50
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In guerra con le parole. Il primo conflitto mondiale dalle testimonianze scritte alla memoria multimediale
Sviluppato lungo un preciso percorso che parte dalle testimonianze scritte dei combattenti e arriva alla memoria multimediale, il volume intreccia questioni metodologiche e nuove prospettive della comunicazione-divulgazione legate alla public history. I numerosi contributi raccolti definiscono semanticamente lo spazio occupato e il ruolo svolto dalla scrittura durante la prima guerra mondiale e analizzano l'uso pubblico delle testimonianze per la costruzione del mito della guerra. Ne emergono così i processi culturali e storiografici che hanno trasformato le scritture e le immagini fotografiche di guerra da monumenti a fonti per la storia di un conflitto.
EUR 28.05
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Emanuele Ungher. Zibaldone di prigionia, 1915-1918
Quaderni di Emanuele Ungher, nato il 25 settembre 1893, che iniziano con il periodo della prigionia. Ungher fu arruolato il primo agosto 1914 e cadde prigioniero dei russi il 21 novembre 1914. Fu trasferito in Siberia, oltre i Monti Urali e visse i suoi cinque anni di prigionia tra Omsk e Tjumen.I quaderni di Ungher si qualificano soprattutto come canzonieri o zibaldoni, contenitori di canti, composizioni in versi, frottole, storie senza senso, ma anche articoli di giornale, documenti e preghiere che circolavano sotto forma di fogli volanti.
EUR 8.50
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L' invenzione della salute. Luoghi, concetti e pratiche di un ideale
Al termine salute è associato generalmente uno stato di benessere, tranquillità e integrità sia fisica che psichica vissuto tanto a livello individuale quanto collettivo: un'ideale i cui elementi costitutivi si sono andati disegnando progressivamente nel tempo attingendo a varie situazioni storico-culturali e storico-sociali. Gli interventi raccolti in questo volume delineano soprattutto per i secoli XIX e XX alcuni di tali elementi guardando a luoghi specifici, quali le colonie marine per l'infanzia e i sanatori, a pratiche come la cosiddetta buona alimentazione e non ultimo ad alcuni studiosi, quali Michel Foucault e Ivan Illich, che hanno indagato idee e rappresentazioni sottesi all'invenzione e alla diffusione della nuova categoria concettuale della salute.
EUR 13.60
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Francesco Gottardi. Memoria della prigionia e del ritorno, 1915-1919
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Carlo Campostrini
Carlo Campostrini (Avio, 1920-2005) redige le sue memorie agli inizi del gennaio 1950, a cinque anni di distanza dalla fine del secondo conflitto mondiale. A differenza di molte scritture di guerra, che si soffermano a descrivere particolari condizioni dell'esperienza bellica (la ritirata di Russia, la prigionia in mano alleata piuttosto che l'internamento nei Lager nazisti), il suo racconto costituisce una sorta di unicum perchè ripercorre le diverse tappe del servizio militare tra il marzo 1940 e il gennaio 1944: dalla partecipazione alle operazioni sui fronti occidentali e greco-albanese al periodo trascorso in Francia tra le forze d'occupazione, fino a comprendere le vicissitudini successive all'8 settembre 1943. Vicende, queste ultime, che aprono un interessante squarcio sulle molteplici esperienze compiute dai trentini "fuori dal Trentino" e dalla torbida atmosfera dell'Alpenvorland (1943-1945).
EUR 8.50
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Andrea Pistoia. Diario, 1915-1918
Andrea Pistoia nasce a Mezzano di Primiero nel 1872 e allo scoppio della prima guerra mondiale, durante la mobilitazione generale, si trova a Fiera di Primiero assieme ad altri 22 soldati di Mezzano: molti di questi verranno mandati a combattere in Galizia, ma non Andrea che, forse per via dell'età, rimane in valle. Durante il primo anno di guerra è occupato come addetto alla costruzione di strade; dopo il 1915 lascerà il facile lavoro di fondovalle e verrà mandato in alta quota. È dopo il trasferimento sul monte Pizzac che inizia il vero e proprio di diario di Andrea ed è questo monte il luogo di buona parte delle sue descrizioni.
EUR 8.50
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Sì bella ed utile impresa. La Società di Mutuo Soccorso artieri di Trento (1852-1997)
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Sotto due bandiere. Avio nella grande guerra
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Giorgio Maria Ferlini e la sua psichiatria
Giorgio Maria Ferlini è stato protagonista negli anni settanta della trasformazione e apertura dell'ospedale psichiatrico di Pergine Valsugana e poi dell'applicazione della legge 180 del 13 maggio 1978. Il 5 febbraio 2018, in occasione del primo anniversario della sua morte, la Fondazione Museo storico del Trentino ha organizzato una giornata di studio in suo ricordo. Oltre al contesto storico e scientifico nel quale lo psichiatra Ferlini si è formato (che sarà oggetto di un'altra pubblicazione), nella seconda parte della giornata ha preso corpo una variegata, calorosa, ironica e commossa commemorazione, che ha contribuito a far emergere un'immagine "caleidoscopica" di Giorgio Maria Ferlini. Tanti pezzetti, ospitati in questo volume, che si assemblano e si scompongono in modo apparentemente casuale e senza un ordine cronologico, con la consapevolezza di essere solo un primo tentativo, lontano da ogni ambizione di esaustività, di collegare frammenti dell'uomo, del formatore, dello psichiatra, del direttore, ma prima ancora dell'amico.
EUR 10.20
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L' ultimo anno 1917-1918
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I drammi sacri. Beni culturali, reliquie o fossili? Riflessioni a partire dalla valle del Vanoi
L'organizzazione delle cosiddette "forme esteriori" della devozione, sulla quale esercitò una notevole influenza fin dal XVII secolo l'ordine dei Gesuiti che ne pensò l'utilizzo in funzione catechistica, ha dato origine a una serie di rappresentazioni drammatiche che ancora sopravvivono nelle usanze di molte comunità della penisola italiana e non solo. I saggi ospitati in questo volume guardano alla tradizione dei drammi sacri viaggiando fra il Canavese e la Sicilia, fra la Sardegna e la valle del Vanoi in Trentino, evidenziando la ricchezza di manifestazioni erronea mente confinate nella sola sfera del "sacro" o del "popolare", ma in realtà espressione di più componenti sociali e culturali.
EUR 15.30
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Vittore Bona
Vittore (Vittorino) Bona nasce a Brentonico l'8 settembre 1920. Nel marzo 1940 è arruolato nel 33° Reggimento artiglieria della 33° Divisione di fanteria da montagna Acqui. Tra il 1940 e il 1943 si trova così ad operare su diversi settori di guerra: prima in Francia, poi in Albania e Grecia e quindi sulle isole ioniche di Corfù e Cefalonia. Durante questo periodo Vittore tiene un'intensa corrispondenza con la famiglia, di cui è sopravvissuto un corpus di 22 lettere e cartoline, riproposte in questo volume. Quando Vittore scrive non può sapere, ovviamente, che non sarebbe più tornato dalla guerra: nei tragici eventi del settembre 1943, quando a Cefalonia si si scatena la rappresaglia tedesca contro gli ex alleati italiani, egli infatti rimane "disperso", assieme a centinaia di suoi commilitoni, e la sua salma non sarà mai recuperata.
EUR 7.65
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Uscire dall'insopportabile. Culture e pratiche di psichiatria de-istituzionale nel Nordest Italia
Il termine "insopportabile", nel titolo del volume, evoca un'analogia estrema tra i manicomi e i campi di concentramento spesso usata per dire che gli ospedali psichiatrici non potevano essere migliorati, riformati, ma soltanto aboliti. I contributi di Marco Conci, John Foot, Patrizia Guarnieri, Paolo Migone, Paolo Peloso e Giovanna Vicarelli parlano degli anni sessanta e settanta del Novecento e di quanti presero a denunciare gli orrori delle strutture di ricovero per malati. Costoro appartenevano a una generazione in cui agivano ancora l'esperienza concreta diretta o indiretta del fascismo, del nazismo, della reclusione e della deportazione, ma anche il peso del silenzio da cui le sofferenze più insostenibili, la colpa e la vergogna erano coperte. Tutto ciò non poteva più essere tollerato. Occorreva cambiare. Il volume è incentrato sull'area Nordest dell'Italia, dove si ebbero le esperienze antimanicomiali di punta a Gorizia e Trieste, e anche una variegata sperimentazione non solo basagliana.
EUR 12.75