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Poesie del Bosforo-The Bosphorus poems
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I colori del tramonto
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L' acqua promessa. Testo francese a fronte
Jean Flaminien, letterato di origini guascone, è nato a Aire-sur-l'Adour nelle Lande. Ha vissuto a lungo sulla riva dell'Adour e nella foresta, quindi in Marocco e nei Paesei Bassi. Attualmente vive in Spagna. Ha pubblicato le opere di poesia: "Soste, fughe" (2001), "Graal portatile" (2003), "Pratiche di spossessamento" (2005).
EUR 12.75
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Fanfare e maschere
"Un libro di poesia si sottopone all'attenzione dei lettori fin dal titolo, che deve lampeggiare tra le ombre e promettere poi, tra le ombre, segreti e chiarori. "Fanfare e maschere" gioca con la polifonia dei sensi e delle voci all'insegna dell'ambiguità e del mistero. Sono proprio i versi brevi ed efficaci che riescono a popolare il libro di memorie e di fantasmi: enigmatiche presenze che emergono dagli aloni simbolici e si fanno luce viva proprio dall'ombra che da essi si irradia. La parola breve, contratta, acquista verso dopo verso, una forza simbolica che via via si allarga e dilaga soffusa nel prezioso scandire delle sillabe". (dalla prefazione di Giusi Verbaro)
EUR 10.62
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Il verso è una scommessa
"Quella di Domenico Cultrera è una produzione in versi che conta almeno quarant'anni di militanza, e che ora si condensa in questa raccolta antologica rigorosamente essenzializzata. Quasi una vita dedicata al verso, il quale, proprio come la vita, diventa una scommessa. E una scommessa è stata tutta l'esistenza di Cultrera, che ha puntato sempre se stesso sul tavolo verde della roulette. Domenico Cultrera è uomo del primo Novecento (1925) e pertanto, di quel secolo, ha potuto assorbire ogni umore, talché la sua formazione e la sua cultura sono dentro alla tormentata temperie novecentesca. Egli ne ha avuto perfino l'irrequietezza e le contraddizioni, che se lo hanno segnato come uomo ne hanno però connotato ampiamente la voce poetica una voce che ci dà la misura di una dedizione forte e inesausta alla poesia, giungendoci dal percorso lontano del Novecento, ma recando in sé il carico perenne del mondo." (dalla prefazione di Giovanni Occhipinti)
EUR 10.62
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Fiori e pensieri
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Vista sull'angelo. Racconto in versi
La vista: uno sguardo sopra ciò che dall'alto nasce e cade. Sopra l'Angelo, che è portatore di segni ma anche essenza dell'immagine. Dopo il "dizionario dei sensi" di Lesa maestà è da una prospettiva verticale che ha inizio questo racconto in versi di Massimo Scrignòli: una spedizione senza ritorno attraverso luoghi reali come fiumi, alberi secolari, città, dove tutto è nato e tutto si è compiuto, anche il cedimento di Dio. In cinque stazioni, si arriva al confine dell'inesorabile avanzare di un mondo altro popolato soltanto dagli abitanti della natura, una natura originaria che assedia e invade la "civiltà" degli umani occupando le piazze, le strade, le case, le biblioteche. Tutto accade senza clamore, con l'eco di un soffio: l'ombra spodesta la presenza non più dominante dell'uomo e della speranza. Da mille anni l'albero delle pagode osserva l'Angelo seduto sul silenzio: ed è esattamente questo il luogo mentale in cui ci si dovrà fermare per intuire, decifrare, tradurre, tutti gli indugi del tempo. Proprio qui, centro di una terribile felicità, dove anche il pane è una luce verticale.
EUR 12.75
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Poesie (1950-1995)
Qui compare una notevole rappresentanza dai testi poetici di Romano Leoni. Quanto altro ne resta, insieme ad altri documenti, è conservato dalla sua famiglia, che (con il sapiente e affettuoso apporto di Francesco Piselli) ha dato mano attentamente alla presente edizione. Poiché dal punto di vista editoriale Romano Leoni si è prodotto soltanto con due sillogi in anni lontani, preferendo poi affidarsi alla distribuzione fra amici di raccolte e pezzi una tantum, mosso da un'essenziale volontà poetica, questo volume si rivela come una pubblicazione tanto necessaria quanto indispensabile alla testimonianza del lavoro in versi di uno tra i più autentici poeti della sua generazione. E i risultati sono di tanta qualità da collocarsi a buon diritto nei memoriali del ventesimo secolo. La voce di Leoni si distingue dalle varie "mode linguistiche", spesso anticipando e superando certe connotazioni d'avanguardia o sperimentazione, e si avvale di una lingua italiana pura. Senza eccessivi clamori, l'impronta della poesia di Romano Leoni ha attraversato il Novecento, e è qui in tutta la sua nitida riconoscibilità. Quanto altro c'è da dire sia consegnato al cammino di questa poesia, che oggi si fa, essa stessa, meritevolmente, fortunato evento e generoso...
Verticalità
L'esigenza di un'ascensione spirituale è preannunciata già nel titolo della raccolta e nella prima poesia, dove si parla di "sogno di cielo", di "fiamma che sale". Il poeta avverte in sé un tempo interiore, che non coincide col tempo misurabile, una realtà intima in cui vibra il desiderio di Assoluto, ma è ancora incerto e confuso nell'attesa della illuminante epifania. In una prospettiva religiosa ci si aspetterebbe il riferimento alla preghiera ma l'autore è prima di tutto un poeta e vede nella poesia la funzione propedeutica dell'ascesa. Ci richiama Platone che nella Bellezza, idea resa sensibile, la vedeva antesignana alla scoperta degli altri valori. E dunque un Dio personale quello che egli cerca, non lo accontenta il "Deus sive Natura", ma un Dio con cui parlare, da amare come persona. Poesia esistenziale e insieme religiosa, segnata da una angosciata ricerca che alla fine giunge alla mèta agognata, illuminandosi d'infinito. (Dalla prefazione di Silvano Demarchi)
EUR 10.62
Disincanto
"Disincanto" è l'esito di parole distillate nel tempo, di immagini dell'anima dove lo scarto tra il visibile e l'invisibile si disvela fra musica e colore, suono e brusio del pensiero. A un ventennio dai versi extra-ordinari di "Brusio", con questo nitido poemetto Lidia Grillini conferma la forma di una voce determinata e che scolpisce il linguaggio; un dialogo che si manifesta, come ha scritto Niva Lorenzini, in "una scansione controllata del verso che fa argine all'emozione e insieme la ispessisce".
EUR 10.20
Petali
"Petali" è l'esito di una sintonia perfetta fra accordi e musicalità dell'espressione. C'è qui una grazia del dire che diviene consonanza con il pensare, perché i versi di Pina Giuffrè hanno il ritmo del suo respiro. Si fermano con le sue pause, si staccano in strofe secondo le sue necessità dialogiche.
EUR 11.90
Uomo del Rinascimento
Urbino, 12-27 giugno 1502. In una manciata di giorni storicamente s'incontrano, e a volte si scontrano, il duca di Urbino (Guidubaldo da Montefeltro), il duca Valentino (Cesare Borgia), Leonardo, Raffaello , Timoteo Viti, il Perugino, Andrea Doria, il Magnifico Giuliano dei Medici, Machiavelli, Francesco Soderini, Luca Pacioli, Ludovico Odasi, Paolo da Middelburg ed altri. Spesso tratti dalle pagine de "Il Cortegiano" di Baldassar Castiglione, quindi lari e penati, streghe e spiriti dell'aria, gente comune in una congerie di eventi storici e invenzioni letterarie incentrata su un giovanile fictum caput, che parrebbe membro di età a venire prestato al passato, ove ambisce farsi "Uomo del Rinascimento", dopo il "Giallo pompeiano", la nuova opera di Giuseppe Pagliara.
EUR 17.00
Pietre che cantano
Dopo "Fabula", il racconto in versi di una vita extra ordinaria tra Milano e il mondo, Clara Beretta raccoglie in "Pietre che cantano" un regesto esistenziale tanto fascinoso quanto misurato nell'incedere della parola. Una parola controllata nel significato e nel ritmo, che accompagna il lettore verso la luce di un sentiero poemático in cui le poesie si trasformano via via in pagine di uno spartito musicale senza tempo, dove la durezza della pietra diviene fiore, nuvola, grazia di un'invocazione assoluta: "Soltanto: nell'incredibile storia della vita / amami come puoi".
EUR 10.62
Elegia delle beatitudini
Dopo le pagine di "Il silenzio del Lete" (2005) e "Le porte di Aprile" (2007), Francesco Maria Di Bernardo-Amato giunge al vertice di un cammino poetico in cui si incrociano continuamente la parola, il pensiero, l'interrogazione. E tutto è sfiorato dal volo angelico di una inafferrabile beatitudine, che soltanto la poesia può cercare di trattenere perché, come scrive Gaetano Di Bernardo-Amato, "il Poeta sa che il dubbio non è la condanna dell'uomo, al quale, al contrario, è data la possibilità di conoscere; basta solamente che sappia dove girare lo sguardo".
EUR 10.62
Isole
La distanza
Opera, distillata tra parole e immagini nel tempo, "La distanza" è l'esito di una poesia rara che dà vita alla memoria, un discorso in cui fine e inizio si uniscono. Con la struttura fascinosa e controllata che sempre contraddistingue il suo lavoro, Giuseppe Rosato ci dona un regesto esistenziale dove l'intima presenza dell'amore di una vita diviene condivisione estetica con il lettore. Qui lo sguardo è rivolto a ciò che nell'amare non può sfiorire: cosi il poeta allontana lievemente da sé il senso del vuoto ineffabile, perché se la memoria è un luogo, o forse un tempo allora davvero nella perdita non può esserci distacco, ma soltanto una distanza o un'anomalia del tempo; un sussurro del pensiero che, con la grazia della poesia, disvela le tracce di un'unica via in cui approdo e mèta si confondono.
EUR 10.20
Paesaggio musicale
Bisestile
Libro intessuto da una trama dolente e implosiva, questa raccolta di momenti estremi dell'esistenza si accende pagina dopo pagina nel segno di una continua conoscenza e ri-conoscenza del senso della "perdita", che dall'autore si trasmette al lettore con necessità contagiosa. In uno spazio di tempo che va da settembre al febbraio di un anno bisestile e funesto, Alessandro Riccioni compone un proprio diario affettivo sospeso tra le parole sul profilo di un vuoto incolmabile, superando sentimento e emozione, per disvelare un legame inquieto e a volte conflittuale, ma sempre fortissimo, con la figura del padre. Ed è ancora la parola a mostrarsi come valore fondante della vita e di ciò che resta: la parola originaria e tramandata, che dal padre arriva al figlio in uno scambio continuo di radici, odori, voci e paesaggi dell'anima.
EUR 8.92
L' ultima notte del pettirosso
"E allora chi è quest'altro a cui ci viene chiesto di sopravvivere smascherandone le intenzioni? Ecco la domanda a cui vorrei poter rispondere, la vera ragione per la quale sono giunto fin qui. La sofferenza dell'altro è qualcosa che non ci appartiene, semplicemente - ma anche terribilmente perché ci sfugge, perché ignoriamo il lato oscuro e profondo del mondo in cui disperatamente egli abita da confinato, da braccato, da sregolato. L'ironia che gioca col destino e con la fugacità della ragione non toglie il sorriso, ma per questa via ne attenua la gioia e rende ognuno pericolosamente straniero a se stesso."
EUR 10.20
Gli incanti