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Come leggere i tarocchi
Ecco cosa può fare per voi questo libro In passato sono stati stampati diversi tipi di carte di Tarocchi e vari libri di Tarocchi a sfondo filosofico, ma la grande lacuna di questi testi è stata quella di non spiegare al lettore come disporre e interpretare esattamente le carte. Questo libro è quindi straordinario e unico nel suo genere perché insegna a utilizzare i Tarocchi in vari modi, fornisce indicazioni utili per eseguire diversi giochi e descrive con chiarezza le carte e il modo di usarle in correlazione con gli autentici e antichi significati (alcuni passi di opere sepolte ancor prima delle "Età Oscure" e contenenti questi antichi significati, incominciarono a venire in luce nel secolo scorso). L'inserto allegato al libro riproduce un mazzo completo di Tarocchi che potrete ritagliare per fare i vari giochi. Tenete però presente che per tutti i giochi descritti nel libro potrete usare qualsiasi tipo di carte di Tarocchi e ciò grazie alle istruzioni e ai simboli che troverete nella terza e quarta Parte del testo ("Frasi-chiave per le 78 carte dei Tarocchi", e "Simbolismo Astrologico"). Una volta assimilati i significati dei simboli (che sono un linguaggio universale),...
Il ritorno del non morto. Viaggio nel Regno dei vampiri
Chi di noi non ha mai sentito parlare di Dracula e dei vampiri? Questi nomi sono talmente popolari da diventare patrimonio culturale comune. Da trecento anni, infatti, almeno una volta al secolo il mondo è completamente preda di una moda vampirica: nella prima metà del Settecento fu il tempo della cosiddetta "peste vampirica", verso la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento il romanzo Dracula di Bram Stoker ne risvegliò l'interesse. I libri già scritti al riguardo seguono pressappoco uno stesso copione con ben poche varianti. Nonostante se ne faccia inizialmente accenno, il senso di questo libro, come già ampiamente sondato da altri autori, non è quello di soffermarsi sul celebre romanzo di Stoker e neppure di addentrarsi nella filmografia dell'horror. Si cercherà invece di comprendere l'origine della storia tra le pieghe degli antichi miti, soprattutto quelli che provengono dalla Romania e dai Balcani perché è da lì che si è consolidata l'immagine del vampiro che tutti noi abbiamo in mente. Per entrare meglio nell'argomento abbiamo iniziato la ricerca con la lettura di vecchi testi romeni di etnografia e mitologia, per poi recarci direttamente in Transilvania tra i villaggi e le persone alla...
La cucina italiana. Ricette pratiche e gustose
Le casalinghe del Vecchio Mondo hanno molto da insegnarci riguardo la parsimonia, specialmente in cucina. La cucina italiana, non quella dei grandi hotel e ristoranti, ma la cucina casalinga della piccola locanda di strada e della casa dove la madre, o qualche sveglia inserviente esperta nell'arte fin dall'infanzia, è una maga nel cuocere a carbone, è allo stesso tempo così frugale e così deliziosa che dobbiamo proprio studiarla con attenzione. Se ti sei mai seduto a una candida tavola nel giardino di qualche locanda lungo la strada per gli Appennini, un gustoso piatto di risotto davanti a te e le musica del torrente di montagna nelle tue orecchie, poco al di sotto, o sorseggiato una crema di zabaione sotto al portico di un caffè su una piazza soleggiata di qualche antica cittadina color ocra ancorata sulle pendici delle colline umbre; o consumato un fritto misto sulla terrazza di una pensione che si affaccia sullo zaffirino Golfo di Napoli, uno di quegli inimitabili luoghi di ritrovo pieni di comfort curati da una bella dama italiana che offre le sue conoscenze dei modi anglosassoni come una cameriera personale inglese; se una di queste esperienze ti...
La poesia, il gesto, il suono. Invito alla riscoperta di Jacques Tati
La figura e l'opera di Jacques Tati (1907-1982) costituiscono un caso a parte nella storia del cinema: i pochi film del mimo-regista francese sono un campionario coerente di feroci annotazioni sul mondo moderno "declinate" all'insegna di un poetico abbandono ai valori essenziali dell'esistenza. Questi contenuti vengono tradotti in celluloide attraverso soluzioni estetiche particolarmente originali e audaci, pensate per lasciare allo spettatore la libertà di orientare lo sguardo anche nelle zone marginali dell'inquadratura, costruendo un proprio percorso visivo; ogni elemento dell'immagine concorre infatti alla costruzione della narrazione, saturando lo spazio e realizzando un effetto immersivo raro anche nei contemporanei blockbuster tecnologici. Oggi, intontiti dall'inesauribile offerta dello streaming, le pellicole di Tati potrebbero scomparire dall'orizzonte o apparire come curiosi oggetti di modernariato. Il presente volume si presenta quindi come strumento interpretativo per decifrarne la complessità: lavori come Giorno di festa o Playtime hanno ancora molto da dire e possono lanciare una sfida alla luccicante omologazione contemporanea.
EUR 10.19
Pappagalli. Storie e aneddoti sui latin lover italiani. Come riconoscere a prima vista un italian playboy
Sono molti, moltissimi. Di vista per lo più si conoscono tutti. Sono diversi per carattere, ceto sociale, cultura, abitudini, nazionalità. Ciò che li unisce e li fa correre, sudare, lasciare alle spalle qualsiasi impegno sono le donne. Chi sono? Ovvio, i pappagalli, termine utilizzato negli anni '60, ai tempi della Dolce Vita, per definire i latin lover e recuperato qui dall'autore, che ne racconta storie divertenti e piccanti e traccia di questi personaggi e del loro mondo, effimero e spesso cialtrone, un ritratto al vetriolo, ironico, divertito, sempre attento e ben informato. L'autore descrive fedelmente luoghi, paesi, viaggi preferiti dai pappagalli, così come tattiche di conquista, abbigliamento, locali frequentati. Un universo in cui sono presenti politici, personaggi dello spettacolo, della cultura e dell'economia, ma soprattutto la gente comune, perché, come suggerisce l'autore stesso attraverso le storie raccontate, gli uomini italiani sono un po' tutti pappagalli. Il risultato è una mappa attenta e precisa del pappagallo italiano, storie e aneddoti gustosi che faranno sorridere e divertire i lettori più curiosi di gossip.
EUR 5.94
Software per cervelli
Nel 1996, Jim e Michele McCarthy, dopo carriere di successo alla guida di team di sviluppo software presso Microsoft e altrove, hanno iniziato a scoprire una serie di comportamenti di gruppo ripetibili che porterebbero sempre alla formazione di uno stato di visione condivisa per qualsiasi squadra. Speravano in un processo pratico, trasmissibile e affidabile che potesse essere utilizzato per creare i migliori team possibili ogni volta che veniva applicato. Hanno istituito un laboratorio pratico per lo studio e l'insegnamento del lavoro di squadra ad alte prestazioni. Ai team è stato assegnato un compito di sviluppo del prodotto e sono stati incaricati di formare un team, immaginare il prodotto, concordare su come realizzarlo, quindi progettarlo, costruirlo e spedirlo in tempo. Ripetendo queste simulazioni di volta in volta, con i nuovi team basati sull'apprendimento dei team precedenti, sono emerse pratiche fondamentali che hanno ripetutamente avuto successo. Questi sono stati codificati come modelli e protocolli. Software for Your Head è la prima pubblicazione dei risultati più significativi dell'indagine quinquennale senza precedenti degli autori sulla dinamica dei team contemporanei. Le informazioni contenute in questo libro forniranno a qualsiasi team un mezzo per creare uno stato convincente di...
Multiverso. Poesie ed immagini
Questo ebook contiene poesie e disegni. L'immagine di copertina e quelle che accompagnano il testo sono soltanto alcuni dei disegni che un bambino, Giuseppe D'Aiuto, di anni sette, realizza ogni giorno senza la pretesa che siano capolavori. Chi è l'artista in erba? Un bimbo con tante passioni. La prima è certamente disegnare. Ama l'archeologia ed è curioso di ogni cosa riguardi il mondo, compreso il Big Bang (e chi ce l'ha messo, lì, l'uovo primordiale? Bella domanda). Suona il pianoforte, frequenta la seconda elementare e ne ha abbastanza della didattica a distanza. I suoi disegni hanno sempre una storia alle spalle che, a volte, racconta alla mamma. Ad esempio, per il disegno che ha intitolato "Un disastro nel tempo", la strana mescolanza di elementi architettonici antichi con le sue invenzioni super moderne ("il mondo del futuro"), dipende dal fatto che uno scienziato, avendo inventato "la macchina del tempo", avrebbe dovuto usarla una sola volta (andata e ritorno), invece si è lasciato tentare a riprovare e questo suo tentativo ha creato uno scompenso spazio/temporale. Gli piace inventare. Quelli qui riuniti sono presi un po' a caso e risalgono a date differenti della sua "lunga...
Cosentini in bianco e nero 3. Vol. 2
«Cos'è una città se non un intreccio di vie e di pensieri, di piazze scosse dallo scalpiccio affrettato del mattino, di marciapiedi nuovi o logorati dal tempo, di voci di venditori ambulanti. È il fruttivendolo di una volta, quello che sorride di fronte alla sua merce, lo strillone di giornali con la sua trombetta, il vetturino con la carrozzella, il meccanico di fronte alla Fiat 500 da riparare, è la culla dei ricordi. Cosenza è questo e qualcosa di più. È l'alba sul duomo, sul castello normanno svevo, sui due fiumi, sui pendolari alla vecchia stazione in sala d'attesa: metafora pirandelliana dell'eterno passaggio, dell'incedere di una storia che lascia indietro tutti, senza dimenticare nessuno. Sì, perché dietro alle foto raccolte da Rino Amato nei due volumi "Cosentini in Bianco e Nero 3 - i luoghi, gli uomini e le cose" c'è molto di più. Ci sono uomini che grazie a una "messa a fuoco", ci fanno rivivere istanti eccezionali e grandi emozioni, ma anche spaccati di vita e momenti fondamentali della storia cittadina di quegli anni. Un libro da sfogliare come un album, oppure, un album da leggere come un libro, per le...
Disastro pandemico in codice rosso. La sanità calabrese tra mafie e paradossi
Un viaggio da incubo nella Sanità calabrese che porta il lettore a sprofondare nelle malebolge dell'inferno dantesco. E sono vere e proprie trivelle le penne dei due attenti giornalisti calabresi, Arcangelo Badolati e Attilio Sabato, che scavano in un sistema putrido e putrescente e ne tirano fuori esalazioni nocive e mortifere che fanno rabbrividire. C'è di tutto nel sistema sanitario calabrese: ruberie, sprechi indicibili, conclamati sistemi clientelari, infiltrazioni mafiose strategiche, ritardi inspiegabili, immobilismo atavico, ospedali fatiscenti, disinteresse e disattenzione e tante, forse troppe, morti in corsia. La Sanità calabrese è da sempre un pozzo senza fondo che consuma tre quarti del bilancio regionale e spende più della metà di quanto incassa. È un sistema rimasto imbrigliato nelle maglie di una politica pasticciona che ha inaugurato ospedali mai aperti e strutture mai utilizzate. Un pianeta diventato appannaggio dei partiti che ne controllano la gestione attraverso l'occupazione sisternatica delle aziende diventate vere e proprie "fabbriche del consenso". L'inferno. Che la "rivoluzione copernicana" attuata negli ultimi anni con il "piano di rientro" ha reso ancora più infuocato. Una cura dimagrante che ha dimezzato reparti, ha tagliato posti letto, ha prodotto una forte emigrazione sanitaria nel mentre...
L' illusione del melograno
A Lirola il tempo scorre lento e monotono, soprattutto per Tancredi, il proprietario dell'unica farmacia del paese. Tutte le azioni della sua vita sono scandite dalla volontà della madre, che ne determina ogni passo. È come un animale in cattività, inconsapevole della propria natura e di come si viva un'esistenza normale. Ma il destino rivela le sue carte nella maniera più inaspettata.
EUR 13.60
La lanterna e le ortiche. Piccole storie
"Se fossero colore, avrebbero la rara luminosità dei paesaggi montani di Segantini o, più spesso, la soffusa malinconia dei chiaroscuri della campagna dolente e, a tratti, ostile di Fattori. Ma sono parola, questi racconti di Felice Foresta. E della parola, capace di incidere la pietra, hanno il vigore e il gusto salato, che prima appaga e dopo pizzica la gola. Da subito, ci avviluppano in un abbraccio stordente di suoni, di profumi, di oggetti quotidiani e di liturgie di gesti intorno a essi meticolosamente intessuti. Situazioni di ancestrale memoria, che ci investono con il calore di un mondo a molti familiare, ma da pochi intimamente vissuto. Ben presto, poi, ci riconsegnano alla coscienza, dal retrogusto amaro, dello strappo che, irricucibile, ci separa da quella dimensione di figure e azioni straordinarie. Ma non è soltanto il tempo delle nostre radici che questi racconti ci restituiscono. Con un balzo non meno ardito ci proiettano anche in quello, altrettanto mitico e trasognato, della nostra infanzia, delle illusioni che la sostanziano, degli affetti e delle certezze granitiche che la popolano..."
EUR 11.05
La libertà dell'arbitrio. Da Platone, a Dante fino a Evola attraverso la scienza dello yoga
Ogni singolo istante di ogni giorno compiamo delle scelte, facili o difficili, importanti o banali, ponderate o istintive. Possiamo dire con certezza che siano scelte libere? Almeno per la maggior parte di quelle scelte, la risposta che ci sorge immediatamente sarà sicuramente affermativa. Tuttavia, se ci fermassimo per un momento, se ci sedessimo in una posizione comoda cercando di mantenere un respiro lento e controllato, ecco che, forse, ripercorrendo le nostre scelte quotidiane, comincerebbe a sorgere in noi il dubbio che ci sia sempre stato un qualcosa di indefinito e sconosciuto che, inconsapevolmente, ci ha spinto verso quella scelta. A volte questo qualcosa riusciremo a identificarlo come un pregiudizio, un gusto, un istinto, una passione, un desiderio, altre volte non riusciremo a identificare questo qualcosa con chiarezza, tuttavia, continueremo ad avere la persistente sensazione di una causa che è in noi ma che, al contempo, è esterna a noi. Ecco che un interrogativo ancora più grande, forse quasi terrifico, potrebbe emergere: siamo veramente liberi? Siamo veramente noi la causa prima del nostro agire o siamo vittime di una causazione che ci usa come tramiti?
EUR 13.60
Voci d'Italia fuori dall'Italia. Giornalismo e stampa dell'emigrazione
In un momento in cui, soprattutto in Italia, si moltiplicano i segnali d'allarme sulla perdita di memoria collettiva e sul progressivo venir meno dell'interesse per le ricostruzioni comme il faut del passato di cui insigni studiosi come Adriano Prosperi non esitano a deprecare la "distruzione" in atto - al di là della crisi della cultura umanistica e della storia quale disciplina accademica denunciata anche da David Armitage e Jo Guldi nel loro The History Manifesto - assieme al ruolo benefico alle volte (ma non in questa) dell'oblio, sembrano resistere ed anzi rafforzarsi, mescolandosi fra loro, parecchie forme più moderne e sempre più interattive di comunicazione. Tra esse, esposte e come appese ai fili di uno stesso processo di cambiamento tecnologico a dir poco radicale e anzi rivoluzionario, continuano ad esistere le notizie assemblate dai giornali la cui digitalizzazione rientra però nel novero di un più vistoso fenomeno di «mobilità attraverso diverse piattaforme » che Aldo Grasso ha opportunamente definito «il nuovo linguaggio della memoria» parlandone in un convegno milanese del 2019 a proposito de La storia pubblica. In questo incontro vari esperti s'interrogavano su memoria, fonti audiovisive e archivi digitali dopo che da...
Il Il braciere nella sagrestia. Piccola storia religiosa di Serra San Bruno tra il 1783 e il 1935
"Immaginandomi intorno al braciere ad ascoltare le storie di serresi - laici e preti - del passato, mi auguro di fare cosa gradita al mio piccolo pubblico con il quale voglio condividere quello che ho avuto la fortuna di ricevere da veri pozzi di quella "serresità". Oggi le sagrestie delle nostre chiese saranno senz'altro prive del braciere; ma chi, come me, ha la fortuna e il privilegio di sostarvi dentro parlando con sacerdoti e anziani serresi, può stare certo che da quelle sacre mura non si esce senza aver imparato qualcosa di prezioso sulla storia, sull'arte e sulle tradizioni di Serra. Le cose che ho deciso di raccontare - nel mio stile che spero possiate trovare semplice e scorrevole - sono fatti selezionati accaduti per lo più nell'arco di tempo racchiuso tra due eventi naturali tragici per la storia di Serra San Bruno: il terremoto del febbraio 1783 e l'alluvione del 21 novembre 1935. Questo perché ritengo si possa, anzi si debba, riprendere un giorno questo lavoro aggiornandolo, partendo dal periodo immediatamente seguente il "diluvione"".
EUR 12.75
Lo zio americano e altre storie
"Nello scrivere di Veltri emerge soprattutto la premura del comunicatore, ovvero colui che non dice e basta ma che informa, interpreta, ridefinisce e promuove una conoscenza nuova rispetto al passato, una conoscenza imperniata su una storia personale di impegno civile e politico, con una voce critica verso le dinamiche sociali di questa regione. La persona diventa scrittore contestualizzato e reso vivo attraverso la narrazione di sé e al flusso spontaneo dei ricordi, ma è nello stile di scrittura volutamente diaristico e non colto che troviamo lo strumento dialogante più significativo, perché è in questo scrivere per tutti che possiamo ritrovare le tracce di un pensiero autenticamente democratico e liberale. Un ricordare e raccontare al servizio della comunità, che si adopera per la comunità e per aprire a tutti le porte di un ragionare più libero e dialogante. Con questo tipo di scrittura si può dire che Veltri ha ottenuto il suo scopo: superare nel racconto lo scorrere del tempo, trasformando la successione degli eventi in un luogo simultaneo e concreto entro il quale ritroviamo la freschezza delle parole, l'immediatezza delle emozioni..."
EUR 13.60
Nutrire le ombre. Storici e metodologia della storia nel Novecento
Continuità e rotture, in fondo, orientano interamente la costituzione del concetto di storia. L'insistere degli anni modifica, in superficie o in concreto, o anche integra o supera le tante raffigurazioni sistemiche della storia, e questa, appunto «figlia del suo tempo», per linee ininterrotte, assume su di sé «l'inquietudine che pesa sui nostri cuori e sulle nostre menti; e se i suoi metodi, i suoi programmi, le sue risposte di ieri più stringenti e sicure, se i suoi concetti vacillano [...], ciò avviene sotto il peso delle nostre riflessioni, del nostro lavoro, e più ancora delle nostre esperienze vissute» (Braudel). Lo storico, del resto, non è colui che sa, è colui che cerca. Perché ha bisogno di capire, di raccontare, di apprendere, di trasmettere e arricchire le metodologie che consentono all'uomo di fare tesoro delle sfide superate del passato, aiutandolo ad affrontare le sfide del presente e le sfide del futuro. Con la consapevolezza che il sapere è circolare, che scienze umane e scienze esatte costituiscono un unicum che la storia può rendere patrimonio di tutti.
EUR 15.30
Francavilla Marittima (Cs) tra ricerca archeologica e valorizzazione
Così come in età antica il paesaggio di Francavilla Marittima, per la sua collocazione topografica, ha rappresentato, con differenti implicazioni, uno tra i più fiorenti e vitali territori prima e dopo la fondazione di Sybaris, la conseguenziale straordinarietà del suo palinsesto storico-stratigrafico ha canalizzato notevolmente gli interessi di ricerca a partire dalla seconda metà del secolo scorso, con l'impresa pionieristica di Paola Zancani Montuoro; inoltre, non può essere obliato il campanilistico e pur necessario interesse antiquario, che ne ha portato alla scoperta, frutto dell'intuito di Agostino de Santis prima e della lungimiranza del figlio Tanino poi. Che il territorio di Francavilla sia un importante attrattore, e abbia assunto quasi il ruolo di "microcosmo" per gli studi sulla struttura del ciclo insediativo enotrio e sulle relazioni con gli apoikoi achei...
EUR 17.00
Ritessere trame. Lavorare con la cultura organizzativa
La cultura organizzativa (declinabile anche al plurale) per la sua natura elusiva potrebbe essere descritta come una sorta di araba fenice ("che vi sia, ciascun lo dice; dove sia, nessun lo sa") che può essere studiata, descritta e analizzata solo by proxy attraverso lo studio degli artefatti che produce. Gli studiosi (tra gli altri Rice, Johnson e Schein) hanno concettualizzato la cultura organizzativa come l'insieme delle tecniche, dei meccanismi, delle tradizioni e degli assunti di base che i gruppi hanno inventato, scoperto e progettato per apprendere e concordare come lavorare insieme. Questo può essere riassunto come la complessa struttura sociale che regola le relazioni interne ed esterne tra i membri e tra loro e i processi organizzativi (siano essi tecnologici o metodologici) per eseguire quei compiti e quelle attività che garantiscono l'efficacia operativa e la sopravvivenza dell'organizzazione nei suoi ambienti e contesti.
EUR 15.30
Con il segno più nonostante tutto
"L'idea di scrivere questo libro? Nasce dal fatto che desidero far capire agli altri che nonostante le vicissitudini della vita è importante pensare positivo. Se si riesce con questo intento tutto ciò che succede, le cose negative che possiamo incontrare lungo il percorso della nostra vita, possono essere affrontate più facilmente trovando le giuste soluzioni. E anche se qualcosa non si può risolvere, chi pensa positivo ha lo spirito giusto per andare avanti nonostante le avversità. Dobbiamo pensare, infatti, che il mondo e chi lo abita avrà sempre problemi e sfide da affrontare. Ecco: pensare positivo significa appunto pensare che dietro ogni esperienza si nasconde sempre qualcosa di bello."
EUR 8.50
Cosangeles
Non può essere che la casa di Paolo De Stefano, il boss dei boss. Fascista convinto, fece scappare Freda da Catanzaro. Dicono che i Nuclei Sconvolti l'abbiano seppellita a Potame in una cassa, con una bottiglia di Dom Perignon e venti grammi di manali, e che tutto sarà aperto quando il Cosenza per la prima volta riuscirà ad andare in serie A. La voce era corsa come un lampo tra Kennedy, la Matriarca, il bar Manna e il Gatto nero. Si sfidano con le Porsche sul Ponte di Mancini. Era stato il popolo ad intitolarglielo in vita senza attendere la toponomastica ufficiale...
EUR 11.05