Punt'erba
Da sinistra a destra, andare tre o quattro fili più a destra della fine del punto precedente, e prendere con l'ago il doppio dei fili verso sinistra (fino a metà del punto precedente, pertanto si esce in corrispondenza della fine del punto ancora prima). Sul dritto si avranno punti sbiechi molto vicini.
Punti di base - Impuntura
Impuntura
Da destra a sinistra, avendo il filo che esce dalla stoffa alla distanza di un punto a sinistra del punto precedente, tornare indietro infilando l'ago vicino al punto precedente stesso e prendere sull'ago un numero di fili pari al doppio di quanto si è indietreggiato, uscendo quindi a qualche filo di distanza alla sinistra del punto appena realizzato. Sul dritto i punti si susseguono senza interruzioni.
Punti di base - Filza
Filza
Da destra a sinistra, passare orizontalmente l'ago sotto la stoffa, per una lunghezza di due o più fili di tessuto. A seconda del disegno, il numero di fili della stoffa lasciati sopra e sotto il filo da ricamo possono essere uguali oppure irregolari. Il ricamo avrà l'aspetto di una linea tratteggiata, più o meno fitta.
Schemi di ricamo
Schemi per il ricamo a mano
Per il ricamo a mano esistono schemi di vario tipo, a seconda del supporto su cui sono creati e a seconda dell'uso che se ne vuole fare.
In particolare, distinguiamo tra gli schemi per il ricamo a punti liberi su disegno e gli schemi per il ricamo a fili contati. Inoltre, è possibile distinguere tra schemi di tipo tradizionale e schemi decalcabili sul tessuto.
Schemi tradizionali per il ricamo a punti liberi
Per il ricamo a punti liberi, gli schemi consistono in disegni su carta o altro supporto tradizionale. La ricamatrice riporta il disegno sul tessuto da ricamare dopo averlo ingrandito o ridotto a seconda delle proprie necessità. Quest'ultima operazione, molto delicata, in cui è necessario mantenere le proporzioni tra i vari elementi, oggi è semplificata dall'uso della fotocopiatrice.
Per effettuare il trasferimento, si può ricorrere a diversi metodi:
per trasparenza, qualora il tessuto lo consenta,
con fogli decalcabili, del tipo comunemente usato dai sarti: si utilizzano appoggiando la parte inchiostrata del foglio sul tessuto, mettendoci sopra il disegno e ripassando con una punta tutte le linee dello schema,
con matite decalcabili, usate anche in sartoria
con il metodo dello spolvero: con un punteruolo, si producono tanti piccoli buchi sullo schema in corrispondenza delle linee del disegno, poi si appoggia lo schema forato sul tessuto e si passa sui forellini matita decalcabile o una speciale polvere colorante.
Schemi decalcabili per il ricamo a punti liberi
Sempre per il ricamo a punti liberi esistono in commercio, presso riviste specializzate e manuali di ricamo, schemi decalcabili, ovvero schemi già pronti, riportati su speciali fogli che riportano il disegno, già inchiostrato, su un solo lato. L'inchiostro è di un tipo particolare: è lavabile e sensibile al calore. Poggiando la faccia del foglio inchiostrato sul dritto del tessuto da ricamare si passa sul retro il ferro da stiro a temperatura medio-bassa; in questo modo l'inchiostro si trasferisce e il disegno è pronto, sul tessuto, per essere ricamato. Quindi si stacca delicatamente il foglio dal tessuto. Una volta terminato il ricamo, il lavaggio cancellerà progressivamente la traccia. A seconda della qualità dell'inchiostro e della stampa, un foglio può essere utilizzato una o più volte.
Le difficoltà di questo sistema sono il costo, le dimensioni che non sempre corrispondono alle necessità del momento, il fissaggio a caldo che richiede molta cura ed esperienza; bisogna fare molta attenzione nel fissare il foglio alla stoffa, perché pieghe o spostamenti nella fase di fissaggio sarebbero deleteri in quanto produrrebbero linee indesiderate, e attenzione soprattutto al calore del ferro da stiro: se è troppo caldo infatti, l'inchiostro si fisserà indelebilmente alla stoffa.
Schemi per il ricamo a fili contati
Gli schemi per questo tipo di ricamo hanno la particolarità di essere disegnati su carta quadrettata, per permettere alla ricamatrice di contare i fili da ricoprire e quelli da lasciare a vista. Questo facilita anche la determinazione delle misure finali del ricamo a partire dallo schema e conoscendo il numero di fili presenti nella tramatura della stoffa (per esempio la tela aida).
Per il punto croce in particolare, esistono schemi a simboli o a colori, oppure a simboli e sia a colori, in cui, per convenzione, ad ogni quadretto del disegno corrisponde una crocetta del ricamo:
Schemi a simboli sono quelli in bianco e nero, in cui ad ogni colore del ricamo finale corrisponde sul disegno un simbolo
Schemi a colori sono schemi moderni in cui l'uso dei colori anche nel disegno facilita la visualizzazione di come sarà il risultato finale e permette sostituzioni di colori a iniziativa della ricamatrice. Bisogna tenere conto, però, che il colore della stampa raramente è identico alla sfumatura del filo, e, inoltre, che quando esistono tanti colori con sfumature solo lievemente diverse (per realizzare grandi ricami dall'effetto realistico) questo tipo di schema è assolutamente inadatto e genera confusione
Schemi sia a simboli sia a colori combinano i vantaggi di chiarezza degli schemi in bianco e nero con simboli a quelli degli schemi a colori.
Dove si trovano?
Tutti questi schemi si trovano facilmente in commercio: esistono libri sulle tecniche di ricamo, libri contenenti quasi solo schemi e riviste specializzate.
Inoltre, la comunità delle ricamatrici si dà appuntamento sul web: ci sono diversi siti, di persone comuni o di disegnatrici e disegnatori famosi, in cui è possibile acquistare o scaricare gratuitamente schemi, specialmente per il punto croce.
Esistono, poi, specifici programmi per computer che da un'immagine o da una fotografia personale, riescono a riprodurre uno schema per punto croce con l'indicazione dei colori da usare (riportando la marca, il numero-diametro e il numero-colore del filo).
Particolarmente preziosi e introvabili i vecchi schemi per ricamo a punti liberi delle ricamatrici di una volta: oggi è difficilissimo trovarli, e i pochi rimasti sono in musei o collezioni private. L'interesse per questi schemi, in genere, non è rivolto ad una realizzazione concreta dei ricami disegnati: si tratta di solito di disegni complessi e troppo impegnativi per le ricamatrici di oggi, sia in termini di tempo sia in termini di capacità.
(Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.)
Punto Assisi
Il punto Assisi è una tecnica di ricamo molto raffinata, regolare e geometrica, che vede abbinati il punto croce e il punto scritto.
Tecnica
Il lavoro si esegue su tessuto a trama larga e regolare (tela Assisi, émiane, tela aida, lino, Canovaccio oppure canapa e juta), in modo da poter contare i fili su cui ricamare. Solitamente si usa un unico colore di filato oppure due tonalità molto vicine dello stesso colore, una per il punto croce, l'altra per il punto scritto. Quest'ultimo ha la funzione di contornare le zone colorate a punto croce e di dare rilievo al disegno.
Il filo da ricamo è scelto in accordo con il tessuto di fondo. Può essere molto grosso, per la juta e la canapa, oppure sottile per il cotone e il lino.
Ma può essere anche di materiali diversi in ragione della destinazione che si vuol dare al prodotto: arazzo, pannello (lana, corda, cotone grosso ritorto), tovaglieria e biancheria per la casa (cotone mouliné, retors d'Alsace ma anche seta, filo sintetico, sottile filo metallico).
Esecuzione
Caratteristica di questa stile è la valorizzazione del decoro in negativo: viene infatti ricoperto a ricamo solo lo sfondo del motivo, lasciando in bianco il soggetto. In pratica si opera al contrario rispetto al consueto modo di procedere, in cui si sceglie il soggetto decorativo e lo si colora a ricamo.
Il lavoro inizia con il punto scritto con il quale si tracciano tutti i contorni della composizione, anche i minimi dettagli, particolarmente se esterni al corpo principale del disegno. In seguito si procede a coprire il fondo a punto croce con un unico colore. In questo modo il motivo risalta in quanto è la sola parte del canovaccio non coperta dal ricamo.
Punti utilizzati
Il punto scritto si esegue in due righe di filza regolarissima, una riga di andata e una di ritorno.
Il punto croce si esegue realizzando sul diritto del lavoro le diagonali di piccoli riquadri adiacenti, individuati sul canovaccio.
(Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.)