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Il morbo di Gutenberg e altre patologie. Avventure e sventure di un drogato di carta stampata. Nuova ediz.
In questa nuova edizione notevolmente accresciuta rispetto alla precedente, si inizia un viaggio nell'universo che ruota attorno al libro. Le persone, le passioni, le pulsioni, la conoscenza, i piaceri, le manie, le follie. Incontri con uomini straordinari: Eugenio Montale, Ettore Sottsass, Fernanda Pivano, Paolo Volponi, Giovanni Testori, Alda Merini, Bill Bernbach, Paul Bowles... Ritratti di personaggi assorbiti dalla febbre della ricerca dei libri. Si viaggia tra mercatini, bancarelle, librerie, antiquari di libri, rigattieri, trafficanti clandestini di carta stampata. Si entra nella psicologia di collezionisti ossessivi, di lettori possessivi, di editori creativi, combattivi, sovversivi. Un mondo di esseri curiosi divorati dall'ansia della rarità, persi come gli antichi cercatori d'oro nell'eterna speranza di una pepita, di un intero giacimento di prime edizioni mondiali.
EUR 19.00
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Sussurrale ai cammelli. Vita e detti di un grande maestro sufi
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Diario di un letterato di epoca Ming
Un raffinato letterato cinese di epoca Ming, Zhang Dai, e il suo diario che per la prima volta viene qui pubblicato in traduzione italiana. Un insieme di ricordi e sogni - Reminiscenze oniriche è, infatti, il titolo originale - che ci rimandano un quadro vivido e palpabile del raffinato mondo delle élite culturali cinesi della fine della grande dinastia Ming (1368-1644).
EUR 19.00
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Ah, la vecchia BUR! Storie di libri e di editori. Nuova ediz.
È difficile immaginare oggi l'enorme impatto che ebbero i piccoli volumetti grigi della BUR quando uscirono nel 1949 e si diffusero in tutta Italia, da Palermo a Trieste. In un'Italia appena uscita dai disastri della Seconda guerra mondiale, ma desiderosa di riprendersi e rinascere dalla crisi economica e morale ereditata dal ventennio fascista. Oltre alla ricostruzione materiale delle case, delle industrie, delle strade, dei commerci, era indispensabile e urgente una ricostruzione culturale e morale. La nascita della BUR si inserisce in questo sforzo di ripresa di un decoroso e civile livello di vita. I libri della BUR presentavano i grandi classici di tutti i tempi e di tutte le letterature, in ottime traduzioni integrali a un prezzo bassissimo. Per tutti gli anni Cinquanta e la prima metà degli anni Sessanta la diffusione della BUR fu un fenomeno mai visto prima in Italia. Già nel 1952 l'Unesco definì la BUR "iniziativa di importanza e interesse mondiale". Poi venne il Sessantotto e la contestazione della cultura tradizionale, quindi dei classici, e nel 1965 gli Oscar con la narrativa contemporanea e le copertine colorate. Era cambiato il mondo, era in corso il miracolo economico e l'innalzamento...
Le Monnier. Un editore del Risorgimento
Lo straordinario mosaico costruito da Cosimo Ceccuti dedicato a Felice Le Monnier, è stato condotto attraverso un meticoloso e paziente lavoro di ricostruzione. Il tipografo-editore, piccolo grande uomo giunto a Firenze in fuga da una Parigi scossa dai moti del 1831, senza mezzi ma con una grande volontà di raggiungere il successo, di distribuire i suoi volumi, di conquistare nuove fasce di lettori, entra a pieno titolo fra i protagonisti del Risorgimento italiano, al pari dei "suoi" "autori" e collaboratori, Leopardi e Niccolini, Foscolo e Mazzini, Cantù e Tommaseo, Farini e Balbo e - suo malgrado - Alessandro Manzoni, oppostosi inutilmente alla pubblicazione dei suoi Promessi Sposi nella «Biblioteca Nazionale», dando in questo modo vita alla più clamorosa causa sulla proprietà letteraria. «Oggi è di moda parlare di "industria culturale". Se ne parla a proposito e a sproposito. Ma chi ripercorra la storia segreta di Felice Le Monnier, come ce la racconta Cosimo Ceccuti, documenti alla mano, archivi sotto gli occhi, al di fuori di ogni ostentazione retorica e di ogni mania declamatoria, chi riguardi alle varie e singolari fasi di questa vita eccezionale finora avvolta dal discreto riserbo degli studiosi distratti, non...
Calvino in Topolino. Storie di scrittori, di libri e di lettori
Chi ha un poco di conoscenza del mondo editoriale di oggi sa che ognuna di queste competenze è perfettamente segmentata, frammentata in ulteriori piccole sottocategorie separate e indipendenti l'una dall'altra. L'autrice riporta le parole di Beppe Oreffice: «La nostra principale attività era la ricerca: cercavamo la cultura, cercavamo l'utopia, cercavamo la vita, cercavamo per cercare. Eravamo interessati a tutto, anche ai piccoli fatti: sembrava di essere al crocevia del mondo e che tutto ciò che succedeva ci vedesse in qualche modo partecipi o coinvolti. Eravamo disponibili a viaggi ai limiti dell'umano, in quell'Italia fatta a pezzi dalla guerra, per vendere, il più delle volte, tre o quattro libri. Avevo però l'impressione di non dover vendere libri, ma idee e cultura. Avevo imparato che la filosofia della casa editrice poteva essere riassunta in tre verbi: esserci dovunque potessero esserci dei lettori, far conoscere un messaggio e le idee, spingere alla lettura e al piacere del contatto con il mondo dei libri e con i suoi attori».
EUR 7.60
Il pubblico e l'artista. Conversazioni e dibattiti
Dall'autunno del 1928 a quello del 1930 Depero, durante il primo viaggio negli USA, visse a New York una stagione irripetibile, dove verificò e sperimentò quello che i futuristi in Italia avevano solo vagheggiato: traffico automobilistico già incredibile, grattacieli, treni sotterranei e anche sopraelevati in un agglomerato urbano fuori scala rispetto alla situazione italiana. Perciò, quando tornò in Italia, in un'Italia indietro di quaranta, cinquant'anni rispetto agli Stati Uniti, si rese conto che non aveva più nulla da immaginare, non vi era più una "visione futura" nella sua mente, perché lui il Futuro lo aveva già vissuto a New York. Per questo motivo un po' alla volta si distaccò dal Futurismo. Depero durante il periodo bellico lavora incessantemente, e scrive, scrive sempre. Nell'inedito qui pubblicato utilizza l'escamotage del dibattito, perché gli forniva la possibilità di spiegare la sua arte in un modo non pedante, quasi in forma teatrale, quindi con una scrittura più scoppiettante. I temi che affronta sono i più riservati e profondi tra tutti quelli che può presentare un artista: in un passaggio dal manoscritto si lancia in una sorta di "retro marcia" dal presente al passato, innescata sul concetto di...
Le disgrazie del libro in Italia
Non crediamo ci sia esempio più fulgido delle parole di Giovanni Papini, scritte 80 anni fa e oggi riproposte integralmente con una introduzione di Roberto Palazzi, libraio antiquario e profondo esperto del mondo del libro, per rappresentare lo "stato del libro" in Italia, oggi come allora, precario, spesso deludente, senza prospettive di guadagni, affidato al cuore di quei pochi lettori (sempre meno) che con coraggio continuano a comperare libri.
EUR 7.60
Il re del mondo
I talebani. Storia e ideologia
Chi sono i Talebani? Quali sono le radici ideologiche e teologiche del movimento che il 15 agosto 2021 ha conquistato Kabul dopo vent'anni di occupazione militare guidata dal più forte esercito del mondo? Quanto sono cambiati dal primo Emirato sconfitto dopo la guerra seguita alla strage delle Torri Gemelle del 2001? In una lunga postfazione, Giuliano Battiston ed Emanuele Giordana, due giornalisti che da anni viaggiano in Afghanistan per raccontarlo, tracciano invece il tragitto talebano a partire dalla fine dell'Emirato e in particolare dal 2003, quando i Talebani si riaffacciano prepotentemente sulla scena. Ne descrivono lo sforzo per presentarsi come un movimento nazionale e sovra tribale che si stacca dal globalismo jihadista e si riallaccia alla tradizione dei conflitti coloniali combattuti per cacciare gli stranieri.
EUR 13.30
Il fiore inverso. I poeti del trobar clus
In quello incunabolo della lirica moderna che è la poesia dei trovatori, uno dei capitoli più singolari e fascinosi è costituito dal cosiddetto trobar clus ("poetare chiuso, oscuro"), cioè da quella corrente stilistica che praticò una scrittura deliberatamente oscura, ermetica, difficile, sia sotto il profilo formale sia sotto quello espressivo: da questa grande esperienza medioevale nascerà l'obscurisme dei Góngora, dei Mallarmé, dei Benn, dei poeti ermetici italiani. Ispirata ai suoi inizi, con l'opera di Marcabru e dei suoi seguaci, alla riflessione cristiana sulla presenza di luoghi intenzionalmente oscuri nella Sacra Scrittura e caratterizzata da contenuti religiosi o morali, tale poetica subì una progressiva evoluzione verso i temi amorosi tipici di questa esperienza poetica e verso una ricerca formale sempre più vertiginosa, che approdò all'invenzione di strutture metriche come la sestina di Arnaut Daniel, destinata - a partire da Dante e da Petrarca - a una immensa fortuna in tutte le letterature europee. Questo volume contiene la traduzione in versi, rispettosa per quanto è possibile della metrica originale, ma anche scrupolosamente fedele ai testi, del corpus di componimenti (una quarantina circa) che formano la "costellazione" del trobar clus. I nomi principali, oltre a Marcabru...
Henry Dunant. La croce di un uomo
La parola trasversale. Libri e avanguardie 1900-1950
Cento volti delle parole. Ediz. a colori
Dedicando una imponente parte del suo lavoro ai ritratti di protagonisti di ogni tempo della parola scritta, Fabio Sironi ha colto, con lo spirito di chi siede di fronte all'immensità, il tutto, l'uomo e l'opera. Riuscire a far "parlare" un ritratto, disegnandolo è, per molti versi, un dono di natura: non tutti ne possiedono la grazia, non tutti ne sono capaci. Attraverso molte diverse tecniche di disegno (dal semplice disegno a matita o penna biro oppure con composizioni d'atmosfera con tecniche più complesse come l'uso del pennino, i ritocchi con la grafite e il colore acrilico usato in maniera pittorica, il collage con colla e forbici e il fotoritocco digitale), Sironi ci introduce in questa sua personale wunderkammer costituita da 100 ritratti non dei soliti volti noti copiati sulla carta, ma di vere e proprie "anime disegnate". Dietro l'opera di uno scrittore vi è, sempre e comunque, un uomo, con tutti i suoi pregi e le sue idiosincrasie, le sue paure e i difetti, i sogni e spesso, gli incubi; vi sono tutte le fragilità che l'arte conficca nel cuore di questi "esseri". Cogliere il senso di tutto questo in un tratto, in...
Il marinaio Carlo Oletti. Pioniere del judo in Italia
Nietzsche in Italia
Quello che scorre lungo le pagine di questo intenso racconto dedicato da Guy de Pourtalès a Nietzsche che visita, vive, ama, soffre e per non perdersi ritorna in Italia, è un vero e proprio gesto d'amore letterario: l'autore ci presenta gli incontri, i luoghi, i sogni e le frustrazioni del genio della filosofia moderna attraverso gli incontri, le vie e i palazzi delle città italiane da lui amate, Genova, Roma, Venezia, Torino, ultima tappa e definitivo barlume di coscienza prima del buio. In questi luoghi Nietzsche cercò di trovare un po' di pace dai tormenti della sua mente, dal dolore della quotidianità, dall'incapacità di vivere il presente perché proiettato in quella dimensione per noi quasi sconosciuta che è la definizione del pensiero assoluto. Leggiamo uno stralcio tratto dal testo qui presentato e dedicato al soggiorno veneziano del filosofo, che ci illumina su come de Pourtalès ha inteso scrivere delle peregrinazioni del filosofo in Italia: «Questa fu la Venezia senza mandolini di Nietzsche. Certo non ebbe una giovinezza molto brillante, questo filosofo votato a diventare un Cristo laico, allorché se ne andava verso il suo calvario spirituale. Come unico amore, l'umanità futura. Come solo...
Il simbolismo della croce
La croce è da secoli l'emblema della tradizione religiosa propria della civiltà occidentale, anzi, per più di duemila anni, o almeno finché gran parte dell'Occidente non ha deciso, mosso da fini coscienti o da impulsi inconsci (e le analisi di questi motivi potrebbero essere inesauribili), di rimuovere, decostruire o esplicitamente distruggere gran parte dei fondamenti stessi della sua cultura, ne è stata il simbolo per eccellenza. La croce però non appartiene in modo esclusivo al cristianesimo e alla storia degli emblemi occidentali; e anche se questo può apparire ormai un concetto acquisito, è molto meno evidente il senso profondo del suo simbolismo universale. Guénon come sempre ricerca i concetti spirituali e metafisici che le figure simboliche esprimono, i princìpi intangibili nascosti dietro alle raffigurazioni materiali. Li analizza con una precisione vertiginosa, sorretto dalla sua conoscenza diretta delle concezioni essenziali delle dottrine dell'Islam, dell'India, dell'ebraismo, di tutta la tradizione cristiana, ermetica e massonica e molto altro ancora. Si rivela così una pluralità ricchissima di sensi simbolici che illuminano il significato stesso del nostro essere al mondo e degli scopi dell'esistenza umana. In questi studi, però, il senso della condizione umana è inserito in una...
Tradurre la vita
Serafino Balduzzi ci introduce, attraverso le pagine di questo suo scritto, a metà tra autobiografia di vita e di traduttore, negli aspetti complicatissimi del tradurre, un atto che comporta una immedesimazione quasi totale con l'autore originario, una immersione e duplicazione di se stessi per poter comprendere profondamente non soltanto il senso del testo, ma il "respiro", le sfaccettature più sottili legate, come per la musica, sia alla parola sia alle pause, diverse per ogni autore, paese, tempo. La grande maestria ed esperienza di Balduzzi, che ha affrontato sia testi della nostra cultura occidentale, sia della Cina antica, sia la nuova traduzione integrale della "Storia della mia vita" di Giacomo Casanova, viene servita come un puro distillato con esempi e lampi fulminei di comprensione e parallelismi tra vari esempi di traduzione e assimilazione del significato del testo originario.
EUR 9.50
L' esoterismo di Dante
Decifrare il simbolismo della Divina Commedia è da sempre un compito arduo, che schiere di commentatori hanno affrontato nel corso dei secoli. Per il lettore odierno le cose si fanno ancora più difficili: non solo per il linguaggio enigmatico di cui Dante riveste le sue allusioni, le sue profezie e la struttura stessa del poema, ma per la distanza pressoché incolmabile tra la sua visione del mondo e quella attuale. L'uomo cosiddetto moderno vede del mondo solo il significato letterale, misurabile, quantitativo; per lui, tutto è solamente ciò che è, non rimanda a nulla se non a se stesso, al suo esistere qui e ora come entità misurabile, quantificabile, mercificabile o, se proprio vuole attribuirgli un valore intangibile, al massimo lo definisce come "informazione". Per Dante e per tutti coloro che sono legati a una Tradizione autentica, invece, il mondo è una rete, in cui tutto ciò che esiste è legato da corrispondenze invisibili che rispecchiano un ordine infallibile, che si manifesta in cicli temporali, leggi matematiche, gerarchie degli esseri, un ordine di cui un sapere antichissimo ha tramandato i codici, ormai dimenticati, ma forse non del tutto. Guénon ne è uno dei...
M. K. Gandhi. Studi in onore di Donatella Dolcini