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Benedetto Frizzi. Un illuminista ebreo nell'età dell'emancipazione
Benedetto Frizzi (1756-1844) fu esponente di primo piano dell'Illuminismo ebraico italiano. Nacque a Ostiano, che si trovava all'epoca in territorio mantovano, compì a Mantova i primi studi, indi frequentò l'Università di Pavia, dove si laureò prima in ingegneria, indi in filosofia e medicina. Nel 1789 si trasferì a Trieste: qui esercitò la professione medica per quarant'anni e fu attivo nella vita culturale cittadina. Soltanto nel 1831 fece ritorno al paese natale, per rimanervi sino alla morte. L'accordo tra religione ebraica e ragione illuministica fu l'ideale che ispirò la sua vasta opera: la rivendicazione della razionalità degli insegnamenti mosaici si tradusse in Frizzi nella fiducia che la tradizione e la scienza moderna potessero cooperare al perfezionamento dell'umanità, liberando il campo da inveterati pregiudizi e da dannose superstizioni e aprendo la strada verso l'emancipazione e l'integrazione degli ebrei. Il convegno "Benedetto Frizzi, un illuminista ebreo nel-l'età dell 'emancipazione", tenutosi a Ostiano il 7 novembre 2008 su iniziativa del Comune, e di cui il presente volume raccoglie gli atti, ha consentito di far luce su momenti e aspetti sinora poco noti della vita e dell'opera di Frizzi. Mentre dalle relazioni di Ermanno Finzi, Marida Brignani, Maurizio...
Le Ketubbot di Monte San Savino. Ediz. italiana e inglese
"Sette ketubbot, quattordici sposi, una vedova in seconde nozze, un poeta famoso, un artista ebreo che firma una ketubbah splendidamente decorata, una ketubbah riutilizzata per la rilegatura di un libro. Tante storie, ricolme di amore e speranza, timori e gioie. Così tanti segreti attendono di essere rivelati." (Dalla prefazione di Iris Fishof)
EUR 14.25
Via Zamenhof. Creatore dell'esperanto
Questo libro nasce dall'idea di Roman Dobrzynski, regista e scrittore polacco, di intervistare Louis Christophe Zaleski-Zamenhof, nipote di Ludwik Lejzer Zamenhof (1859-1917), il creatore dell'esperanto. L'incontro si rivelerà poi talmente coinvolgente - sia per le vicende narrate, sia per la capacità dell'intervistato di collocarle nel loro contesto storico e sociologico riuscendo così a offrirci un affresco originale di un periodo che copre più generazioni - che l'intervista si tramutò in incontri ripetuti negli anni e divenne un libro, tradotto già in dodici paesi. Louis era nato a Varsavia nel 1925 e aveva quattordici anni quando i nazisti occuparono Varsavia, arrestarono gli appartenenti alla famiglia Zamenhof e li eliminarono fucilandoli o deportandoli nei campi di sterminio. Lui e sua madre furono rinchiusi nel ghetto. Il ragazzo, dopo aver rischiato più volte di essere deportato, riuscì a evadere dal ghetto insieme alla madre e partecipò alla resistenza. Laureatosi in ingegneria, divenne uno dei massimi esperti mondiali di costruzioni in cemento precompresso. Molte le pagine dedicate alla storia e all'evoluzione dell'esperanto e alla vita dell'illustre nonno, di cui si ricordano le celebri parole: "Se non fossi ebreo del ghetto, l'idea di unire oppure no l'umanità non...
Le leggi razziali antiebraiche fra le due guerre mondiali. Atti del Convegno (Padova, 23-24 ottobre 2008)
A settant'anni dalla promulgazione in Italia delle leggi razziali antiebraiche, un attento riesame di esse e degli effetti, immediati o ritardati nel tempo, che esse ebbero sulle comunità israelitiche è apparso indispensabile onde meglio comprendere quanto in seguito accadde con lo sterminio in atto. Quella legislazione ne costituì in effetti l'indispensabile premessa, creando nel Paese il clima in cui avvenne, a partire dall'8 settembre 1943, la deportazione degli ebrei italiani verso i campi di annientamento. Nel convegno tenutosi all'Accademia Galileiana di Padova nell'ottobre 2008, i cui atti sono qui pubblicati, si è estesa la ricerca anche ad alcuni Paesi europei (Polonia, Ungheria, Bulgaria), nei quali misure antiebraiche furono adottate talora più precocemente, a partire già dagli anni '20, con modalità e tempi diversi a seconda delle politiche dei vari governi e delle caratteristiche delle comunità ebraiche ivi residenti. Come motto del convegno fu adottata una frase singolarmente attuale di Enrico Rocca, ebreo goriziano morto suicida nel 1944: "Anche la minima limitazione comparativa dei diritti civili crea un'incalcolabile inferiorità. L'uguaglianza sociale, religiosa ed etnica è o non è. Per sua natura, essa è indivisibile come la libertà".
EUR 13.30
Il mondo come esilio. Multietnicità e letteratura
L'esperienza dell'esilio, che per due millenni ha caratterizzato l'identità ebraica, nei nostri tempi è diventata un'esperienza - se intesa come perdita o distacco dalla patria geografica e linguistica - condivisa da gran parte dell'umanità. Secondo Stefana Sabin, la nascita di una coscienza «esilica» sarebbe addirittura una caratteristica della postmodernità. Operando un'interessante distinzione fra privazione della patria e privazione della lingua, questo saggio, attraverso numerosi esempi di scrittori di ogni epoca, dimostra come tale privazione possa essere felicemente compensata dall'acquisto di una mentalità cosmopolita e da un arricchimento linguistico. In effetti, osserva l'autrice, la società globale è caratterizzata dal plurilinguismo e in essa ogni letteratura si avvia a diventare transculturale, portando così a una benefica, diffusa tolleranza culturale e linguistica.
EUR 6.65
Con gli occhi del racconto. I dodici racconti finalisti del concorso
Il premio letterario "Con gli occhi del racconto" è nato in seno alla prima edizione del Festival Internazionale di Letteratura Ebraica che si è tenuto a Roma dal 20 al 24 settembre 2008 alla Casa dell'Architettura. Gli organizzatori del festival avevano pensato a un concorso di racconti con il desiderio di coinvolgere il pubblico in modo attivo e alternativo, ma non si sarebbero mai aspettati una risposta tanto entusiasta come quella ricevuta: in breve tempo sono arrivati tantissimi racconti da tutta Italia. I dodici racconti qui pubblicati - di Gianni Adolfi, Jean Bennett Giorgetti, Dario Costantino, Vins Gallico, Francesca Giuli-Riccardi, Tomas Simcha Jelinek, Daniele R. Maestro, Marina Morpurgo, Mario Pacifici (primo classificato), Miriam Rebhun, Paola Urbani, Gianni Eugenio Viola - sono quelli che la giuria, composta da Wlodek Goldkorn, Vanna Lucattini e Susanna Nirenstein, ha ritenuto i più meritevoli.
EUR 9.50
Una famiglia
Come una pianta che dopo la gelata riesce di nuovo a germogliare, perché ci sono radici che né gli anni né le persecuzioni possono spezzare. È questa la storia dei Ventura, una famiglia della borghesia ebraica italiana chiamata ad affrontare durissime prove tra il 1938 e il 1945. Il destino pare già scritto quando le vicende separano Anna e Luigi consegnandoli a un tragico epilogo. A doversela cavare nell'Italia in guerra rimangono solo i loro quattro figli, quattro ragazzini braccati e costretti a misurarsi con un mondo crudele in cui non è facile capire chi potrà aiutarti e chi invece ti tradirà. Farcela non sarà un'impresa di poco conto, suggellata da un cognome nuovo e da un paese nuovo, e poi da tanti figli, nipoti, bisnipoti che in Israele faranno del fragile arbusto dei Ventura un albero rigoglioso, in cui rivivranno anche Anna e Luigi. Una storia di violenza e dolore, ma anche di amore e speranza, che arriva fino ai nostri giorni.
EUR 11.25
Scrivere poesie dopo Auschwitz. Paul Celan e Theodor W. Adorno
Per tutta la vita, Paul Celan si confrontò con la "sentenza" di Theodor W. Adorno sull'impossibilità di scrivere poesie dopo Auschwitz, lottando fino allo stremo delle forze per affermare il riconoscimento della propria opera, con cui intendeva restituire voce a chi voce non aveva più. Sulla scorta di un approfondito lavoro di documentazione, l'autrice ricostruisce le varie fasi del rapporto fra Celan e Adomo a partire dall'immediato dopoguerra fino alla fine quasi incrociata dei loro destini. In una prospettiva d'indagine che intreccia la vicenda umana con quella intellettuale, vengono analizzati i momenti d'avvicinamento e i distacchi, le illusioni e le delusioni inscritte nel complesso rapporto. Il testo presenta, da un lato, le risposte di Celan sul versante poetico e poetologico alla tesi del filosofo e, dall'altro, il processo di trasformazione della tesi stessa. Il rapporto con Celan costituì, infatti, un fattore determinante per l'evoluzione del pensiero di Adorno sull'arte dopo il genocidio.
EUR 14.25
Ripristinando antichi amori
Due amanti clandestini, un amministratore di condominio in guerra con il mondo, una giovane e silenziosa cameriera filippina, un agente immobiliare perdutamente innamorato della misteriosa vicina: ecco alcuni dei personaggi che animano il palazzo di Tel Aviv che fa da sfondo a questo splendido romanzo le cui pagine diventano, a poco a poco, pareti sottili che lasciano filtrare voci e rumori, frammenti di vite umane che lentamente, come tessere di un puzzle, si uniscono in un'unica trama fino a disegnare il quadro della vita, fatta di vicende grandi e piccole, di passioni e di dolori, di grandezza e di squallore, fino al sorprendente epilogo.
EUR 16.15
La notte è il nostro giorno. Diario di un partigiano ebreo del ghetto di Vilna
"Mai più parleremo serenamente. Mai più, da nessuna parte. In notti di impenetrabile oscurità, superate le palizzate del ghetto e del campo di concentramento, ci trascinavamo verso i boschi come lupi famelici, per prendere e distruggere. Invidiavamo gli animali che popolavano i verdi paesaggi a noi sconosciuti. Il bosco era divenuto il nostro ideale: una leggenda, un mito avvolto nel verde, penetrato da fasci di luce. E se ci domandassero: come avete fatto a sopravvivere nelle foreste, sotto la pioggia, il fango e il freddo? Come siete riusciti a procurarvi il cibo circondati dall'esercito tedesco, a contatto con una popolazione impaurita? Dove avete dormito nelle gelide notti d'inverno? Dove avete trovato le armi? Chi medicava le vostre ferite? Chi poteva lenire le vostre pene e prendersi cura di voi ebrei, da tutti abbandonati e perseguitati? Riuscivate a trovare almeno tra compagni di lotta, in quei boschi selvaggi, riposo e amicizia? La risposta è semplice: mai più troveremo serenità. Mai più, da nessuna parte. Tutto aveva un aspetto diverso da lontano. Ma da vicino, quando ne fummo protagonisti, ci accorgemmo di quanto fosse diversa la realtà. Con questo libro vorrei provare a togliere il...
L' allevatore di colombe
"Insieme al giovane narratore, il Pibe, sono le colombe ad essere le protagoniste del romanzo. Nella loro rappresentazione convergono due prospettive: da una parte, attraverso di esse, si simboleggia la condizione della vittima chiamando dunque in causa il tema del male; dall'altra, si guarda ad esse come a un oggetto d'amore, condizione cui contribuisce in modo determinante il sovrapporsi della figura femminile all'immagine della colomba. Infatti, grazie alle colombe, si realizza o meglio inizia una specie di educazione sentimentale del Pibe: differenti l'una dall'altra per aspetto e carattere, fanno entrare il fanciullo in contatto con l'universo femminile e con le varie sfumature della relazione amorosa, che andrà poi manifestandosi in modo sempre più nitido e complesso. Questa educazione sentimentale va letta anche alla luce delle molteplici sfaccettature che l'immagine della colomba ha assunto nella cultura ebraica, a partire dalla tradizione biblica. Nel romanzo di Goloboff la tenera colomba, che nell'immaginario collettivo si è trasformata in uno stereotipo, si presenta come creatura dalla fisionomia cangiante, sempre contigua, però, all'esperienza del dolore e della morte." (Elisabetta Noè)
EUR 13.30
Giornate tranquille
Il salone di parrucchiere di Zaytshik è il punto di ritrovo di un piccolo quartiere di Tel Aviv, non solo per la vedova Leale, la manicure che ama Zaytshik, ma anche per i suoi vicini, quasi tutti sopravvissuti alla Shoah. È qui che dopo anni di silenzio cominciano timidamente a raccontare la loro storia. Anche in questo suo nuovo romanzo, premiato da Vad Uashem con il premio Buchman, Lizzie Doron ci parla con lieve umorismo e calda compassione di un dolore che non può passare, della ricerca di un po' di felicità, del tenace aggrapparsi a una vita che a molti non sembra più degna di essere vissuta.
EUR 14.25
Batticuore
Tel Aviv, città inquieta, eccessiva, frenetica, dove le certezze che fino a ieri sembravano salde e sicure vengono messe a dura prova, si rivela scenario perfetto per il doloroso viaggio alla ricerca di se stessi. E dal confronto con i volti ignoti di questa città - la trasgressività sessuale per Vonatan, l'umanità ferita dei diseredati per Yudit - che verrà un raggio di luce. E dal coraggio di affrontare fino in fondo questo inesorabile percorso potrà sorgere una tenue speranza per il futuro di questa dolente umanità.
EUR 16.15
Il forno di Akhnai. Una discussione talmudica sulla catastrofe
Il libro rilegge con sguardo attuale una controversia rabbinica su un forno da pane: se spezzato in formelle, sarà ancora utilizzabile secondo precetto o sarà invece "impuro"? Tratto dal Talmud Babilonese e ambientato tra il I e il II secolo, questo racconto paradossale, insieme drammatico e ironico, è qui interpretato sullo sfondo di una catastrofe: la distruzione del Tempio di Gerusalemme ad opera dei Romani nel 70 e.v., la diaspora ebraica e la nascita del cristianesimo. La controversia sul forno, in apparenza pretestuosa, è intesa come metafora di un dibattito di ampio respiro: quello che si impone in ogni tempo e ad ogni collettività di fronte a una crisi storica. Al centro sta la domanda: come gestire una catastrofe? Quale continuità è possibile, o quali trasformazioni sono necessarie? E a chi spetta l'autorità per decidere? A una inderogabile "volontà di Dio" o a un'opinabile interpretazione umana? E quale peso nelle decisioni hanno le dottrine, la ragione, la religione, i rapporti umani e i sentimenti?
EUR 15.20
Se ti dimentico Gerusalemme. Scrittori italiani ebrei nella Terra Promessa
Primo Levi, Alberto Moravia, Edith Bruck, Vittorio Segre, Manuela Dviri, Moni Ovadia e tanti altri compongono il mosaico di scrittori ebrei italiani che hanno descritto la Terra Promessa nelle loro opere. Mentre la prima generazione di intellettuali era andata in Palestina soprattutto per sfuggire alle leggi razziali fasciste e vivere a pieno la propria identità nella costruzione di un "focolare nazionale" ebraico, le generazioni successive testimoniano del vivo rapporto - amorevole ma mai acritico - con la Terra dei Padri. Lo stimolante saggio di Raniero Speelman analizza le provenienze, i modi, le visioni, le consapevolezze rispetto a un luogo percepito, in certi casi, come meta ideale, in altri come reale prospettiva di vita e punto di riferimento identitario; un luogo che seppure inteso diversamente - Terra d'Israele, Palestina, Stato d'Israele -ha esercitato un grande fascino su tutti questi scrittori permeandone l'opera e le riflessioni.
EUR 14.25
Il libro del paradiso
Considerato un classico della letteratura yiddish moderna, Il libro del paradiso è un'opera suggestiva, esilarante e commovente a un tempo, in cui l'autore dà libero sfogo alla sua vena d'ironico e disincantato interprete di storie bibliche. Shmuel Abe, un angioletto monello e scaltro, che - come narra una leggenda talmudica sulla creazione dei bambini - prima di venire al mondo viveva, alla pari di tutti i nascituri, in paradiso, arriva sulla terra riuscendo a ricordarsi, grazie a un trucchetto, la sua esistenza precedente. Consapevole della straordinarietà dell'evento, il piccolo protagonista decide di raccontare le sue "meravigliose avventure in paradiso" a pochi privilegiati: i genitori, il rabbino e altre due personalità dello shtetl, che lo ascoltano esterrefatti. Le sue storie dipingono un universo variegato che, pur popolato da soli angeli, è sorprendentemente affine all'amara realtà quotidiana... se non un tantino peggio.
EUR 14.25
Momento musicale
Il giovane protagonista di questi due racconti si addentra in un mondo di adulti carico di incubi e affronta esperienze decisive per la sua crescita. I disagi che incontra saranno determinanti per scoprire, attraverso una sorta di rito di iniziazione, il fascino del male e della crudeltà, la tentazione di cedervi, il carattere ineluttabile del passare del tempo e il potere redentore dell'amicizia e dell'amore.
EUR 12.35
Le mie migliori barzellette ebraiche
«Ancora un libro di barzellette ebraiche?» vi domanderete. In effetti, di libri di barzellette ebraiche ce ne sono già tanti, e tutto sommato non credo che si sentisse la mancanza di una raccolta delle mie migliori, anche perché le barzellette non sono mai 'tue", a meno che tu non le abbia inventate. Ma nessuno sa chi inventa le barzellette: questo è uno dei misteri insondabili dell'universo. Che sia Dio stesso? Forse per consolarci dell'esser nati. (D. Vogelmann dall'introduzione)
EUR 5.70
Ritratto con la pallottola nella mascella
"Sulla tomba di Dawid di Lelów, l'antenato di Andzia e Lina, ogni anno si ripete lo stesso colloquio: Il nostro tzaddìk insegnava: "Non ti salverai se non conoscerai te stesso e se non riconoscerai i tuoi errori". Ricordati che non è mai troppo tardi per ritornare a Dio, sia lodato il suo nome. Qui non c'è stata salvezza, Rabbi. Qui non c'è stato posto per alcun Dio - risponde ogni volta Chaim Sroda, figlio di Josef il vetraio." Hanna Krall è nata a Varsavia nel 1937. Tradotta in vari paesi, è considerata una delle migliori scrittrici polacche. Di lei la Giuntina ha pubblicato "La festa non è la vostra", "Il dibbuk e altre storie", "Ipnosi e altre storie" e "La linea della vita" e "Arrivare prima del Signore Iddio". In questo libro vengono ripubblicati alcuni dei suoi racconti più belli.
EUR 15.20
Il tempo dell'esilio
La nuova condizione umana nel mondo globalizzato appare sempre più quella dell'esilio. La tesi originale, sostenuta da Trigano, è che l'esilio non sia una mera fatalità subita e non possa più essere visto nei termini negativi di un semplice sradicamento. L'uomo crede di avere radici, così come è convinto di appartenersi, di far corpo con il proprio mondo. L'esilio rompe questa relazione di identità dell'individuo con il suo ambiente: è la frattura che determina la perdita della terra, la scomparsa dei riferimenti quotidiani, la rovina delle abitudini. Ma è anche la possibilità di vedere la condizione umana in modo nuovo, come una libertà creatrice che affranca dal determinismo della terra e apre la via del ritorno. Attraverso una sorta di percorso autobiografico Trigano ripercorre le tappe dell'esilio che, come insegnano le fonti ebraiche alle quali attinge, è un cammino non verso il passato dell'origine, ma verso una nuova modalità di convivere nel futuro.
EUR 9.50