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Mostrati 1001-1020 di 94266 Articoli:
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Un grido vero. Riflessioni su Primo Levi
"De Angelis non si appaga di ricostruzioni di maniera, di biografie stereotipate, contesta i giudizi correnti, propone visioni alternative a tesi consolidatesi nel tempo. Di qui il fascino dei saggi qui raccolti, che partono proprio dalla rivisitazione del luogo comune sullo scrittore illuminista e loico, insensibile ai richiami dell'irrazionale. Molte di queste certezze si sono negli ultimi tempi incrinate, le pagine di De Angelis contribuiranno a insinuare dubbi a coloro che inseguono il mito della chiarezza, della reticenza, della moderazione, dell'equilibrio... Il ritratto che emerge dalla lettura di questo studio è un ritratto sfumato, che riporta in superficie le inquietudini, le incertezze, finanche la fragilità di uno scrittore che sfidava il silenzio, osava tentare, a dispetto delle autodichiarazioni pubbliche, la strada del grido, dell'urlo." (dalla Prefazione di A. Cavaglion)
EUR 15.20
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Muselmann. Omaggio ad Aldo Carpi. Ediz. illustrata
«Il mondo della creatività, legato ad un argomento così doloroso, rappresenta sempre una prova importante per gli artisti. Anche questa volta le poetiche e le estetiche contemporanee hanno aderito all'invito con sensibilità particolare. Gli artisti qui presenti sono molto diversi per stili e percorsi di vita nell'arte. Eppure vi è una straordinaria coralità, un ventaglio di proposizioni, che sottolineano momenti, fotogrammi, tesi a ripercorrere una delle pagine più tragiche della storia . Lo sguardo dell'arte è forte e, nello stesso tempo, attento alle sensibilità individuali. E' uno sguardo simbolico consegnato, dunque, ad una forma di eternità spirituale attraverso una "staffetta", per non dimenticare. Quello che colpisce di più è la capacità di sintesi e la visione puntuale, profonda, che va ben oltre la distanza temporale dal periodo storico descritto. Evidentemente lo strisciante desiderio di revisionismo e la crescente distrazione dei nostri tempi non costituiscono ostacoli per l'arte che, al contrario, si pone come barriera, difesa, per i nostri pensieri.» (Vittoria Coen)
EUR 19.00
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Talmud babilonese. Trattato Betzà
Questo trattato fa parte dell'Ordine delle Feste (Mo'èd) ed è denominato in due modi: quello più diffuso deriva, come spesso capita per i libri ebraici, dalla prima parola del testo, Betzà ("uovo"). L'altro titolo, quello più comune fra gli antichi commentatori, è Yom Tov (lett. "Giorno buono", nel senso di "Giorno festivo"), che non solo deriva anch'esso dalle prime parole del testo ma rappresenta l'argomento del trattato: le modalità dell'osservanza dei giorni festivi e le differenze rispetto allo Shabbàt (Sabato). Per "giorni festivi", in senso stretto, si intendono i giorni di festa solenne in cui è vietato lavorare. Secondo la prescrizione della Torà, i giorni festivi sono il primo e il settimo giorno di Pèsach (Pasqua), il giorno di Shavuòt (Pentecoste), Rosh haShanà (Capodanno), il primo giorno di Sukkòt (Festa delle Capanne) e Sheminì 'Atzèret (l'ottavo giorno dall'inizio di Sukkòt, detto anche Simchàt Torà, Gioia della Torà). Nella Diaspora, rispetto alla norma prescritta nella Torà, questi giorni sono raddoppiati per decreto rabbinico, mentre in Israele solo Rosh haShanà dura due giorni (il motivo dei raddoppiamenti è spiegato in questo trattato). Nei giorni festivi è proibito lavorare, come di Shabbàt, con la differenza che...
L' ebreo in bilico. I conti con la memoria fra Shoah e antisemitismo
«Si può scrivere per la fama, e si può scrivere per l'Arte. Si può scrivere per la scienza o per dar voce allo spirito. Si scrive per affermare di esistere o per un bisogno istintivo di comunicare. Ogni scrittura ha un suo motivo, e in ogni scrittura c'è dell'autobiografia, di contenuti o di stile. Ma si può scrivere anche a nome di qualcun altro, per rispondere all'aspettativa di chi mai ha avuto l'ardire di esprimersi, per appagare un bisogno da anni represso, per rispondere con imperdonabile ritardo alla frustrazione di coloro ai quali la storia non ha dato una voce. O hanno scelto loro sponte di non avere una voce, per pudore, per codardia, per non rinnovare il dolore, o per semplice umana vergogna. Si può scrivere, allora, per giustificarsi, a sé e agli altri, e per saldare un debito con la propria storia, con la propria ascendenza, con la memoria dei propri cari, e con la propria coscienza».
EUR 13.30
Alla fine lui muore
C'è qualcosa che non va, in Duccio Contini. È così giovane e già passa le serate chiuso in casa a mangiare semolino e sorseggiare tisane con un plaid sulle ginocchia. E pensare che fino a poco tempo fa era un promettente scrittore di successo. Allora perché adesso se ne va in giro per Roma con un carrellino per la spesa? Perché trascorre intere giornate davanti alle transenne di un cantiere o tra gli scaffali della farmacia su viale Trastevere? È forse possibile diventare vecchi a trent'anni?! Dopo il dissacrante "Olocaustico", Alberto Caviglia torna a giocare con la realtà in un nuovo romanzo dall'ironia spiazzante. "Alla fine lui muore" è una favola metropolitana, comica e amara, che manda in cortocircuito aspettative e stereotipi dei nostri tempi per trasformarsi in una satira surreale che punge e diverte.
EUR 13.30
Fra storia e memoria. Una famiglia ebraica triestina dal 1938 al secondo dopoguerra
Una storia familiare originata da un carteggio, da appunti ritrovati, da memorie, da ricerche. Gli eventi accaduti nelle terre del confine orientale, così poco conosciuti, le tappe della discriminazione e della persecuzione scatenate contro gli ebrei, con picchi di estrema violenza, costituiscono il punto di partenza per il racconto delle vite dei membri della famiglia Levi, genitori e sei figli, nel periodo più buio che va dalla promulgazione delle leggi razziali al secondo dopoguerra. Le storie individuali nel loro dipanarsi divengono tasselli importanti per approfondire la comprensione di un passato non ancora del tutto analizzato. Dall'evento tragico che ha per protagonista il padre, Alberto Levi, deportato e ucciso ad Auschwitz, alle incessanti ricerche della madre, alle storie diverse e avventurose dei vari figli. Due di loro compiono la dolorosa scelta di lasciare Trieste e l'Italia stessa. I loro orizzonti si apriranno su fronti più ampi, seppur sofferti. Il prezioso carteggio fra i due fratelli tocca un dilemma che ha coinvolto tutta quella generazione: restare e combattere nella terra natale, per realizzare un mondo libero e giusto, o partire per dare vita a una nuova patria in Palestina, dove nessuno avrebbe più potuto perseguitarli....
Jewish Lives Matter. Diritti umani e antisemitismo
Fiamma Nirenstein, da anni studiosa attenta dell'antisemitismo ed esperta della realtà mediorientale, svela i meccanismi più subdoli che sorreggono molti ragionamenti di chi, mentre per le strade invoca pace e giustizia, accusa Israele - e più in generale gli ebrei - di colonialismo, di violenza gratuita, di apartheid, e difende un'organizzazione fondamentalista come Hamas. Jewish Lives Matter è una sfida coraggiosa a quelle roccaforti ideologiche strenuamente sorvegliate da chi "non farebbe male a una mosca" e usa le parole più belle: diritti umani, uguaglianza, libertà. Perché l'antisemitismo non è un oscuro monolite venerato da pochi idioti in camicia nera, ma una polvere sottile, impalpabile, che si insinua in tante riflessioni, in troppe conclusioni. Una polvere nociva che non risparmia il pensiero di nessuno, nemmeno quello di chi crede di essere dalla parte giusta della Storia.
EUR 9.50
La luce del regno
Mattia Almiti, professore di storia dell'arte, si trova, passati i cinquant'anni, a fare un bilancio esistenziale. Mentre sta scrivendo un libro che ha come tema la crisi del concetto di bellezza nel panorama dell'arte contemporanea, ripercorre alcuni eventi fondamentali della propria vita: il rapporto problematico con la madre, la perdita del fratello maggiore in un incidente, la separazione dalla moglie, e soprattutto la morte per droga di Yannis, il giovane studente di storia dell'arte con il quale aveva una relazione. Quella di Mattia è una cognizione del dolore che, oltre a metterlo in contatto con la parte più profonda di se stesso, lo porterà, durante le sue peregrinazioni tra Parigi e Londra, a incrociare una serie di personaggi le cui storie, intrecciandosi con la sua, andranno a comporre un arazzo opalescente, in precaria oscillazione tra tenebra e splendore. "La luce del Regno" è un viaggio al crepuscolo che, con una scrittura raffinatissima, evoca le grandi narrazioni antiche di morte e resurrezione, ma con tutto il disincanto e lo stridore della modernità. Al termine di questo itinerario iniziatico costellato di schegge e frammenti sparsi, Mattia scoprirà, in un rapporto di interrogazione con la sua...
Le cose che ci fanno paura
Evie e Lottie hanno quattordici anni e sono le gemelle meno identiche del mondo. Evie è un'esplosione di energia e decisamente simpatica, Lottie è introversa e molto sensibile. Anche le loro vite non potrebbero essere più diverse: Evie passa le giornate a preparare le battute per il club di comicità con la sua amica del cuore, Amina, e a inseguire Luke Braybourne, l'affascinante ragazzo per il quale ha una cotta; Lottie invece si dedica con passione allo studio e gioca a tennis con Saffy, Mel e Topaz, le ragazze più snob della scuola. Ma quando il razzismo busserà improvvisamente alla porta, minacciando la loro famiglia, le due sorelle si scopriranno più simili e unite di quanto immaginassero. Grazie a Noah e Hannah, nuovi amici inaspettati, troveranno poi la forza di guardare in faccia le loro paure e il coraggio di affrontare le sfide più difficili. Età di lettura: da 11 anni.
EUR 14.25
Canaglia
È il 1988. Tadek, scrittore fallito e abbandonato dalla moglie, si reca in Polonia per incontrare il padre Stefan. Non lo vede e non ha contatti con lui da vent'anni, da quando la madre decise di emigrare in Israele portando i figli lontano dalla povertà della Polonia socialista e da un ambiente brutale e violento. Tadek sa dove trovare il padre: a Varsavia, in una casa di riposo per reduci di guerra. Stefan è ormai un vecchio corroso dalla vodka e braccato dai fantasmi delle atrocità che ha sia subito che perpetrato durante la Seconda guerra mondiale. Per una settimana, durante un viaggio che intraprendono insieme in una tetra Polonia al tramonto dell'era sovietica, incapaci di amarsi o odiarsi, padre e figlio si confronteranno alla ricerca di una riconciliazione impossibile. Affioreranno allora tutte le verità mai confessate e, soprattutto, prenderanno voce i silenzi sugli anni terribili e decisivi dell'occupazione nazista. I racconti di Stefan, personaggio estremo in ogni sentimento e comportamento, saranno sufficienti per ricucire il legame tra padre e figlio? Basteranno a salvare Tadek da se stesso?
EUR 18.05
Lampo all'alba
"Lampo all'alba", vertice della poesia di Lea Goldberg (1911-1970), risuona tutto della poesia ebraica antica come di quella moderna; un coro in cui si insinuano forti gli echi della letteratura europea che l'aveva formata. Scritte fra il 1948 e il 1955, le liriche si situano all'ombra della Seconda guerra mondiale e nei chiaroscuri del nascente Stato; sono solcate da sentimenti di lutto, da cui affiorano in raffinate trasfigurazioni le antiche-nuove domande che i tempi imponevano. La raccolta è anche il suo libro più italiano per la presenza di un gran numero di sonetti, fra cui spiccano i dodici del ciclo "L'amore di Teresa de Meung", suo personale Canzoniere, intreccio cifrato di Vita e Poesia, nonché omaggio - denso di corrispondenze innovative - a Petrarca, del quale fu studiosa e traduttrice in ebraico. La complessità di "Lampo all'alba", qui presentato in prima traduzione italiana, è illuminata dal saggio "La speranza dell'armonia", nonostante tutto, scritto appositamente per questa edizione da Giddon Ticotsky, curatore dell'opera di Lea Goldberg in Israele.
EUR 16.15
La memoria dei campi. La Risiera di San Sabba, Fossoli, Natzweiler-Struthof, Drancy
Frutto di un'approfondita ricerca d'archivio e di numerose interviste, questo libro ricostruisce per la prima volta attraverso un approccio comparativo i processi politici, sociali e culturali che hanno influito nella trasformazione di quattro campi di transito e concentramento - San Sabba, Fossoli, Drancy alla periferia di Parigi e Natzweiler-Struthof in Alsazia - in luoghi della memoria della Shoah tra Italia e Francia. Inizialmente dimenticati, poi riscoperti e valorizzati, questi spazi del trauma sono diventati luoghi del lutto, omaggio ai morti e tombe consolatorie per i vivi, svolgendo un ruolo nel percorso di ricostruzione delle identità sulle macerie della Seconda Guerra Mondiale, in un processo in parte parallelo a quello del graduale avvento e ascolto dei testimoni. Oggi sono riconosciuti monumenti, luoghi di divulgazione della storia e destinazione di percorsi memoriali e turistici. Questa ricerca mira non soltanto a ricostruirne la storia, ma ad analizzare il ruolo mutevole che essi hanno svolto nella memoria collettiva, con uno sguardo al loro possibile futuro.
EUR 17.10
L' orologio di papà e altri ricordi
Con i suoi ricordi, raccontati poeticamente, Daniel Vogelmann condivide con il lettore una visione compassionevole dell'esistenza.«Mio padre era solito dire: "Io non voglio vincere la Lotteria di Tripoli, ma voglio vincere la lotteria quotidiana". E in cosa consisteva la lotteria quotidiana? "Quando esco di casa trovare subito l'autobus; quando si mette a piovere avere l'ombrello; quando faccio una telefonata importante trovare subito libero...". A me, allora, sembravano aspirazioni modeste. Ora so che è più facile vincere la Lotteria di Tripoli». Alcuni ricordi si fissano nella memoria, altri svaniscono. Quelli che rimangono sono spesso marginali, ma sono anche le tessere con cui è forse possibile fare un bilancio della propria vita o quantomeno ripercorrerla.
EUR 9.50
Il canto del fuoco. Leonard Cohen e l'incredibile tour del 1973 nel Sinai
Tutto è iniziato da un diario e da alcune lettere di Leonard Cohen ritrovati in un archivio canadese. Il grande cantautore vi raccontava il periodo passato in Israele durante la Guerra del Kippur, nel 1973. Quell'anno si trovava in Grecia in preda a una crisi interiore e affettiva che stava minando la sua carriera artistica. Improvvisamente, appena scoppiata la guerra, Cohen prese la decisione di salire su un aereo e volare a Tel Aviv. Qui si unì a un gruppo di artisti israeliani in partenza per il Sinai, dove con la loro musica e le loro canzoni speravano di sollevare il morale dei soldati israeliani impegnati nel conflitto. Iniziò così una serie di concerti tenuti nel deserto, in piena zona di guerra, in basi militari minacciate dal fuoco nemico o in accampamenti di fortuna, davanti a ragazzi appena tornati dalla battaglia. Quei giorni di grande concitazione e di profonde riflessioni infusero in Cohen un ritrovato amore per la vita e una nuova vivacità creativa che lo porterà a scrivere alcune delle sue canzoni più famose. Partendo dai documenti recentemente riscoperti e intervistando i testimoni dell'epoca, ex soldati e cantanti, Matti Friedman ricostruisce la...
L' albero capovolto. Lezioni sulla Torah
"L'albero capovolto vuole essere una descrizione sistematica di alcuni temi fondamentali dell'ebraismo. Il metodo è particolarmente interessante: una serie ordinata di citazioni classiche dalla Torah ai commenti rabbinici anche recenti, che vengono esposte e spiegate, per chiarire progressivamente i termini dei problemi. Il titolo ripropone l'immagine dell'albero capovolto, che è quella scelta dai Maestri per spiegare la similitudine biblica dell'uomo con l'albero che, come in ogni confronto, rivela elementi comuni e differenze. Le radici dell'uomo a differenza di quelle dell'albero sono rovesciate, in alto, è da lì che egli trae la sua linfa vitale. In cosa consista questa linfa e quanto importi per noi è il compito che questo libro si propone di illustrare." (dalla Prefazione di Riccardo Di Segni)
EUR 15.20
Il viandante del sole e della luna
Giovanni Testori
Cucine e bagni
Spazi moderni
Minimalismo. Ediz. spagnola e inglese