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Santa Caterina da Siena a Magnanapoli. Arte e storia di una comunità religiosa romana nell'età della Controriforma
Riemerge, attraverso lo spoglio di ricchi fondi documentari, la vicenda a lungo dimenticata di una delle principali comunità monastiche romane. Dalla fondazione nel 1574, attraverso i fasti dell'età barocca, le difficoltà durante l'occupazione francese e la Repubblica Romana, fino alla pressocché completa distruzione all'inizio del XX secolo, la storia del monastero di Magnanapoli e delle domenicane che lo costruirono e abitarono emerge in tutta la sua ricchezza nei suoi rapporti di interscambio con la storia della città, con il fervore della spiritualità e devozione per la Santa senese, nello splendore dei capolavori d'arte che la chiesa di Santa Caterina conserva ancora intatti.
EUR 19.00
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Restauri a Licenza
Il volume intende far conoscere il prezioso lavoro effettuato per salvare una parte dell'importante patrimonio artistico e architettonico di Licenza (RM) caratteristico paese nel cuore del Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili - prendendo spunto dal recupero della Chiesa Vecchia completato nel 2005, per passare alla Chiesa Nuova con i vari rilievi e le ricerche inedite d'archivio, al restauro della Stele della Croce, il cosiddetto "Obelisco", tracciando nel contempo anche un quadro sull'impostazione e l'evoluzione urbanistica dell'antico borgo, che ha avuto un ruolo centrale nella storia e nello sviluppo della Valle Ustica. Il lavoro di restauro e di ricerca che si presenta vuole, inoltre, rappresentare uno stimolo per le varie amministrazioni locali, affinché portino avanti un programma di valorizzazione del centro storico e in particolare del Palazzo Orsini, ricco di affreschi attribuiti a Vincenzo Manenti, che consenta una tutela più attenta di tutti quei valori, anche meno rilevanti, che caratterizzano il paese e che lo fanno apprezzare a quanti lo visitano.
EUR 28.50
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Oltre l'architettura. L'ultima pioggia
"C'è da rifare il tetto. Con l'ultima pioggia nel soggiorno sopra la finestra che guarda il lago, un rigagnolo d'acqua aveva alimentato una pozza che si era allargata sul davanzale e poi si era trasferita sul pavimento di piastrelle verdi formando un alone in movimento progressivo". Cosi si apre questo strano viaggio dell'autore, un viaggio nello spazio e nella memoria, una continua digressione tra passato e presente, tra storia e immaginazione, tra esperienza e sentimento. Siamo nella casa di Galliate Lombardo, una costruzione progettata da Franca negli anni Cinquanta. È da questa straordinaria architettura, ancorata alla terra e protesa verso il lago di Varese, che prende vita il racconto, una narrazione che origina dallo spazio reale e attuale in cui sono sedimentate non solo le tracce di un passato che impelle per riproporsi, ma anche le premesse per accogliere e accompagnare il cambiamento connesso al fluire della vita. È dunque l'architettura il filo conduttore del racconto, un'architettura fatta di spazi e di paesaggi attraversati, abitati, vissuti. E di persone che a quegli spazi si sono indissolubilmente legate, fino a lasciare le tracce del loro passaggio e i segni delle loro anime in luoghi...
Filologia dei materiali e trasmissione al futuro. Indagini e schedatura sui dipinti murali del Museo archeologico nazionale di Napoli
Benché i dipinti murali scoperti nelle città vesuviane, a partire dalla scoperta di Ercolano nel 1738, siano tra gli oggetti più studiati, sul versante strettamente archeologico, molto meno esplorata ne è la storia più recente, sviluppatasi a partire dal momento dello scavo. I pochi studi dedicati a questo specifico argomento si sono finora concentrati prevalentemente sull'analisi delle fonti, piuttosto che sull'esame delle opere, con il forte rischio che, in un'epoca in cui riallestimenti e mostre si susseguono ormai a ritmo serrato, in assenza di adeguate informazioni che indirizzino verso indagini e scelte conservative coerenti e mirate, la storia materiale dei dipinti si perda per sempre. Queste riflessioni sono state alla base del progetto che l'Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro ha attuato sui dipinti murali staccati custoditi nei depositi del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, che possiede la più grande collezione al mondo di queste opere. Il lavoro si è avvalso di una scheda conservativa creata ad hoc - qui presentata per la prima volta - che ha l'ambizione di coniugare i dati relativi alle tecniche conservative ed allo stato di conservazione attuale con la storia dell'oggetto.
EUR 36.10
Cento anni di stampa periodica nel Lazio: 1870-1970. Repertorio
Frutto di una ricerca - sostenuta dal contributo dell'Assessorato alla Cultura della Regione Lazio e realizzata da un gruppo di istituti culturali romani durata diversi anni, il volume comprende le schede di 860 periodici, reperiti in diverse biblioteche, e di circa 300 periodici citati in saggi o repertori ma non reperiti nelle biblioteche, tutti pubblicati nella regione Lazio tra il 1870 e il 1970. Già il numero delle testate individuate appare di per sé sufficiente a testimoniare di una vitalità che la stampa locale riusciva ad avere anche nel Lazio. E, accanto ad essa, non può essere dimenticata la vitalità di alcune delle tipografie dove questi periodici venivano stampati. Questa stampa periodica, spesso dalla vita breve, espresse i suoi prodotti più maturi nel primo quindicennio del XX secolo, quasi manifestazione di bisogni e di spinte che il mutamento culturale e sociale stava producendo. Cercò, come poté, di tenere dietro all'avvento della società di massa e di interpretarlo; prima dei mutamenti introdotti dal regime totalitario, fu lo stesso succedersi tumultuoso degli avvenimenti a imprimere degli scossoni non solo ai periodici e alle loro redazioni e organizzazioni editoriali, ma anche ai gruppi sociali - soprattutto...
Ambientazioni futuriste
"Ambientazioni futuriste. Gerardo Dottori, la sala da pranzo; opere futuriste", non è in realtà soltanto una mostra intorno all'inedita presentazione di un'ambientazione futurista particolare, perché è accompagnata da una sintetica rassegna di futuristi, soprattutto romani, di varie generazioni, compresa la quota rosa con i dipinti di Benedetta, Barbara e Leandra Angelucci Cominazzini, ed è prevista una performance-installazione di suggestioni futuriste contemporanee; infine, si presenterà un interessante volume del giovane studioso romano Giancarlo Carpi sulle donne futuriste. L'Edieuropa, che di mostre sul Futurismo e sui futuristi ne ha curate numerose e qualificate dal 1970 ad oggi, non poteva mancare all'appuntamento col centenario, ma ci è arrivata con qualcosa di speciale, che desse conto di una scoperta uscita dal vaso di Pandora del Futurismo. Di un ritrovamento infatti si tratta, seppure non recente, che non era stato mai stato però presentato al pubblico degli esperti e degli amanti dell'arte. (Massimo Duranti)
EUR 17.10
Architettura incisa. Disegni e incisioni d'architettura
Specchi, Pozzo, Juvarra e, soprattutto, Giovan Battista Piranesi, sono i grandi architetti del "Secolo del Rame" che fecero dell'incisione calcografica un potente veicolo-manifesto del loro universo formale e concettuale, con immagini che travalicano la funzione accademica e pedagogica cara al Settecento. Muovendo da quegli esempi, "Architettura Incisa" attualizza e ripropone in forma sperimentale una pratica pressoché ignota agli architetti dell'era globale e del disegno computerizzato. Assieme ai rinomati Alessandro Anselmi, Franco Purini, Carlo Aymonino, Massimiliano Fuksas, Paolo Portoghesi, testimoni della cultura artistica del progetto, una trentina di allievi delle Facoltà di Architettura di "Valle Giulia" e "Roma Tre", hanno intrapreso un percorso a ritroso, meditato e riflessivo, attraverso tecniche antiche e procedimenti rituali. Ne è conseguito il recupero degli strumenti grafici manuali per comunicare il pensiero architettonico. Emerge il gesto che traccia il segno: prima sulla carta poi, con la punta metallica, sul rame, in una dinamica "fisica e poetica" che coinvolge tempo e materia.
EUR 22.80
Cultura dell'acqua e progettazione paesistica
Parlare di cultura dell'acqua e progettazione paesistica significa, anzitutto, confrontarsi con la complessità dell'elemento "acqua". Liquido incolore e insapore, origine dell'umanità, "oro blu" del pianeta, protagonista dinamico, camaleontico ed imprevedibile del territorio, componente del paesaggio in perenne trasformazione nei confini, nelle forme, mai eguale a se stesso, con valenze simboliche, rituali e metafisiche difficilmente eguagliabili. Parlare di cultura dell'acqua e progettazione paesistica significa affrontare la questione della sostenibilità in termini ecologico-ambientali, economici, etici. Parlare di cultura dell'acqua e progettazione paesistica significa porre l'accento sulle criticità e sull'emergenze. Emergenza a scala "globale", vera e propria crisi planetaria che vede l'acqua tra due estremi: da una parte, l'acqua che fa paura perché manca, non c'è (siccità e desertificazione) e, all'opposto, l'acqua che fa paura in quanto calamità che distrugge, devasta, inonda (alluvioni). Parlare di cultura dell'acqua e progettazione paesistica significa, infine, impegnarsi nella costruzione di una piattaforma comune di riferimenti conoscitivi e di opzioni strategiche, da cui far discendere indicazioni per la definizione di regole e di indirizzi ("sistema delle scelte") in grado di soddisfare le diverse esigenze e le aspettative delle comunità locali, in accordo con i principi della sostenibilità, dello sviluppo e della...
Griffa! Una rivista futurista del 1920
Nell'ambito di una rilettura filologica del Futurismo, nei suoi sviluppi temporali e nel progressivo ampliamento degli interessi, acquista un valore significativo la riproposizione di una rivista futurista del 1920 pressoché sconosciuta. "Griffa!", dal nome di battaglia di fazioni perugine dal Duecento al Quattrocento, fu un periodico dei futuristi umbri che uscì ben presto dalla provincia per assumere un ruolo nazionale, sia per le firme che vi scrissero, sia per le redazioni romana e milanese e le altre corrispondenze, sia per la diffusione in molte città del centro-nord. Diretto da Gerardo Dottori e Alberto Presenzini Mattoli, uscì per quasi l'intero arco del 1920 in dodici numeri. Voleva svegliare l'ambiente culturale dell'Umbria, che viveva una lunga stagione di letargo, ma finì per essere una delle voci autorevoli degli sviluppi del Futurismo a livello nazionale, ospitando testi di Marinetti, Bottai ed altri esponenti del Movimento ed occupandosi di arte, musica, letteratura e costume. Il volume riproduce in fac-simile l'intera collezione della rivista, conservata in raccolte incomplete in poche biblioteche pubbliche.
EUR 47.50
Valori etici e sviluppo integrale della persona nel tempo della globalizzazione
"Non si è ancora spento, anche se resta flebile, l'eco del messaggio di Gabriel Marcel sull'uomo come 'mistero' più che 'problema'. Ritroviamo l'invito nell'asse portante dell'ultima enciclica di Benedetto XVI, Caritas in veritate: "la questione sociale è diventata radicalmente questione antropologica" (n. 75). Il vero sviluppo non consiste primariamente nel fare: "Chiave dello sviluppo - sottolinea il Papa - è un'intelligenza in grado di pensare la tecnica e di cogliere il senso pienamente umano del fare dell'uomo, nell'orizzonte di senso della persona presa nella globalità del suo essere" (ivi, n. 70). Gli studi raccolti in questo volume sono infatti di evidente utilità per riappropriarsi di questa persona non solo come faber e macchina di produzione e di consumo, ma soprattutto come artifex della complessa e straordinaria esperienza umana dove entra in gioco 'tutto l'uomo': mente, cuore, coscienza e dignità. Politica, etica ed estetica hanno fatto consistere insieme le grandi domande e le grandi risposte nella riflessione dell'impianto della polis greca. A duemila anni dal messaggio nucleare di Cristo trasmesso nel suo Vangelo, la coscienza della piccola cosa che è il pianeta terra e della straordinaria grandezza dell'uomo, può indurre al recupero di valori...
Scultura barocca italiana in Portogallo. Opere artisti committenti
Come già nel 1504 scriveva Pomponio Gaurico nel suo trattato, creando opere di scultura l'uomo non avrebbe potuto concepire niente di più potente per superare la sua condizione di mortale, né di più propizio all'invidia degli dei. Difatti, le opere di scultura sopravvivono nel tempo, al di là degli artisti che le hanno realizzate, al di là delle personalità che rappresentano. La resistenza della scultura marmorea alle tante forme di erosione che il tempo porta con sé è difatti notevole; sono però numerose le sculture che non sono sopravvissute e delle qualle abbiamo soltanto notizie. Così, quando ci dedichiamo al tema della scultura barocca italiana in Portogallo, dobbiamo parlare di sopravvivenze, anche se, per ricostruirne correttamente il contesto, è necessario anche far menzione (più o meno accurata) delle opere distrutte o smarrite. Non è scopo di questo libro compiere un approccio dettagliato e complessivo alla tematica della scultura barocca italiana in Portogallo; come si vedrà, questa ricerca ha come primo obiettivo richiamare l'attenzione sulla scultura in generale e in particolare sulla scultura barocca italiana che non si presenta agli occhi dell'osservatore di oggi come una realtà distante ed inaccessibile, perché, assieme ad una...
Verso una geo-architettura
Il globo, terra senza cielo, con la sua diametralità chiusa e definita rischia di diventare un'inabitabile prigione. Parlare di Geo-Architettura in un mondo come quello in cui viviamo, in cui la globalizzazione è stata interpretata in senso aridamente economico come un continuo viaggiare di merci in un mercato senza regole, e l'architettura si è limitata a magnificare lo spreco, erigendo spesso monumenti alla solitaria superbia degli architetti, vuol dire mettere in chiaro cosa si deve smettere di fare e come si può arrivare a definire un metodo per realizzare una architettura degna della sua storia, capace di migliore la vita degli uomini. Un'architettura, in grado di ridurre il conflitto che contrappone gli interessi della società tecnologica ai ritmi e alle esigenze del nostro pianeta, inteso, come un organismo vivente. La Geo-Architettura, poggia sul terreno della geofilosofia, che è una filosofia dell'abitare e promette un nuovo paradigma, un ripensamento dei saperi e dei loro rapporti attribuendo un valore nuovo ai luoghi, alle regioni, agli equilibri e agli squilibri che consentono alla terra il suo respiro cosmico investendo con forza il territorio dell'architettura. La Geo-Architettura, pur riassumendo esigenze profondamente sentite da molti, ancora non esiste.
Vedi Offerta Villa Savorelli a Sutri. Storia architettura paesaggio
Villa Savorelli a Sutri è l'esito monumentale di secoli di storia che, dal Rinascimento al Barocco, all'età Romantica, hanno plasmato architettura e natura in un insieme suggestivo e monumentale, tra i più rilevanti tra le ville storiche della Tuscia viterbese. Attraverso una ricerca attenta su fondi archivistici ricchissimi, vengono ricostruite le vicende della proprietà e inediti episodi d'arte. I fiorentini Altoviti, che nel Cinquecento si insediano a Roma, a Viterbo e a Sutri, riedificano il palazzo sulla piazza e il "palazzo sul Monte", al centro di vaste proprietà agricole e produttive. I loro eredi, i nobili romani Muti Papazzurri, ristrutturano a più riprese il casino e la chiesa di S. Maria, che nel 1725 assume veste monumentale su disegno dell'architetto Sebastiano Cipriani. Le origini etrusche e romane, le leggende medievali che vedono Sutri e la Tuscia sfondo delle gesta di cavalieri, papi e pellegrini, sono rievocate nel complesso romantico divenuto proprietà dei Savorelli. Ristrutturata dopo la guerra dagli Staderini, oggi la villa è sede dell'Ente Parco Naturale Regionale dell'Antichissima Città di Sutri. Il volume, nell'ambito del "laboratorio storiografico" che negli ultimi anni ha fatto di Sutri soggetto privilegiato di ricerche storiche di alto...
La decrescita prosperosa dell'edificio. Architecture from hight tech to low cost. Ediz. illustrata
"La decrescita prosperosa dell'edificio" affronta, alla luce dei grandi cambiamenti connessi alla recente crisi economica, al mercato globale ed alla questione ambientale, in una situazione oggettivamente segnata dall'incertezza, i nuovi scenari che hanno stimolato gli architetti verso una nuova "riflessività" che, coinvolgendo la cultura del progetto anche sul piano sociale ed economico, ha portato ad utilizzare materiali e sistemi costruttivi a basso costo in modo creativo e originale, determinando la possibilità di concepire nuove soluzioni attraverso l'ideazione di dettagli costruttivi più economici e l'utilizzazione di materiali insoliti e di componenti edilizi di nuova generazione, rivedendo anche in chiave critica i prodotti già presenti sul mercato ed i possibili metodi di assemblaggio. Nell'impiego di materiali e tecniche tesi ad ottimizzare il rapporto costi-benefìci vengono ricercate nuove espressività linguistiche associate ad una sincerità costruttiva concepita attraverso atteggiamenti compositivi informali che aspirando all'anonimato tendono a trasformare l'edificio in una costruzione "semplice", non puntando alla spettacolarizzazione ma delineando rinnovate forme di relazione con i contesti urbani. Una serie di riflessioni sulle trasformazioni economiche della produzione e del mercato, sull'approccio costruttivo low cost, sull'evoluzione dei sistemi di connessione e delle strategie di manutenzione, sul riciclo e reimpiego dei...
Architettura a Pisa nel primo periodo mediceo
Il volume illustra i risultati degli studi sull'architettura rinascimentale a Pisa, ottenuti, nell'ambito del Programma di Ricerca di Interesse Nazionale "L'architettura del classicismo tra Quattrocento e Cinquecento", da un gruppo di ricercatori facenti riferimento al Dipartimento di Ingegneria Civile dell'Università di Pisa. Lo studio indaga la radicale e diffusa metamorfosi del volto medievale della città di Pisa, avvenuta nell'arco di quasi due secoli, e esamina la complessità degli elementi che concorrono alla definizione dell'architettura segnata dalla varietas del classicismo. Durante la prima dominazione fiorentina Pisa si avvia verso una nuova stagione architettonica, per merito dell'arcivescovo Filippo de' Medici e grazie alla politica di rilancio della città intrapresa dai Medici, attuando alcune singolari soluzioni architettoniche che, orientate verso il gusto delle antiche magnificenze, echeggiano le novità urbinate e richiamano la tradizione locale, ma ricercano anche le significative innovazioni tipologico-stilistiche. Il governo mediceo da Cosimo I a Cosimo II rappresenta, invece, una florida stagione delle trasformazioni architettoniche "alla moderna" e del rinnovamento degli spazi urbani. Con il concorso degli interessi di regime e dell'ideologia cattolica, Ferdinando I provvide a trasformare le architetture in scenografie atte a rappresentare il potere del perfetto "Principe cristiano contro riformato".
Vedi Offerta Giovanni Barracco. Patriota e collezionista
La vita di Giovanni Barracco rappresenta la parabola esemplare di un personaggio che ha attraversato un tratto saliente di storia italiana. Nato nel 1829 a Isola Capo Rizzuto nel pieno del borbonico Regno delle Due Sicilie (è l'anno in cui infuria la repressione poliziesca dello Stato pontificio guidata, di fatto, dal potente Cardinale Giuseppe Albani), Barracco morirà proprio all'alba del 1914, spartiacque decisivo della storia d'Europa, al termine di un'esistenza tutta votata alla condivisione dei destini d'Italia e di quel Meridione di cui mai avrebbe disconosciuto le sue origini. Ma ciò che nello specifico fa di Barracco un caso unico del nostro Ottocento sta nell'esser riuscito come nessuno a conciliare l'impegno politico con la grande passione della sua vita: l'arte. Egli infatti resterà deputato per ben 25 anni, finché Umberto I lo nominerà, nel 1886, Senatore del Regno, lui che nel 1869 aveva addirittura rifiutato il Ministero degli Affari Esteri per potersi dedicare con piena cura alle sue attività culturali. Fu del resto grazie alla sua perseveranza che furono emanate diverse leggi riguardanti le "belle arti", tra le quali quella che istituiva la Passeggiata Archeologica. Collezionista di inarrivabile raffinatezza, Giovanni Barracco decise ai...
Pensiero giuridico, economico e sociale del pontefice Pio XII
"Protagonista del libro è Papa Pio XII il cui operato risulta essere chiave nel far decifrare alcuni passaggi emblematici di un secolo che ha visto momenti di abissale crisi dell'umanità. In questi momenti di tenebre il Papa più di ogni altro rappresentante del potere politico doveva adoperarsi per riuscire a far superare indenni la cecità della violenza della guerra e del genocidio. La storia sembra essersi impigliata nella definizione di questo Papa Pacelli tanto amato e tanto odiato, tanto criticato e poco conosciuto da farne un caso denso di inesplorati significati e messaggi ancora da decodificare in modo compiuto e definitivo." (Dalla prefazione di Laura Villani)
EUR 19.00
I sapori di Calabria nella cucina popolare italiana
Oretta Zanini De Vita ha cercato qui di dar vita, accanto a una serie di piatti calabresi attentamente selezionati, una contaminazione della cucina di tutti i giorni, o di quella comunque di diversa origine territoriale, con materie prime, ingredienti e modalità di preparazione calabresi. E i risultati sono sorprendenti. Provate a preparare una classica zuppa di cipolle utilizzando la cipolla di Tropea e a cospargerla di pecorino dell'Aspromonte: rimarrete colpiti per la dolcezza e la digeribilità del piatto. Continuate poi la sperimentazione, magari utilizzando il caprino aspromontano per gli spaghetti cacio e pepe oppure la mozzarella silana per gli spaghetti al tonno. Il libro è insomma la dimostrazione di come piatti in apparenza scontati possano in realtà offrire sensazioni nuove e insperate.
EUR 18.75
Il verde e il costruito
Questo volume, a metà strada tra il tecnico e lo storiografico, vuole offrire al lettore un orientamento generale sui criteri della progettazione architettonica di uno spazio verde, e come si rapporta il verde con il costruito, da cui il titolo del libro, nella interpretazione dei grandi maestri dell'architettura contemporanea. Durante questo nostro excursus vedremo quanto sia importante l'accostamento, che, ai più, suona quasi antitetico tra il cemento armato ed il verde e di come sia stato interpretato dai maestri dell'architettura quali Le Corbusier, Gropius, Wright, Mies Van der Rohe, Loos, Terragni fino all'americano Kevin Roche. Utile a capire quali sono, o, dovrebbero essere, i criteri informatori generali per la progettazione di uno spazio verde, anche in rapporto alla creazione di volumi architettonici da inserirvi, vedremo dunque, come nasce un progetto e quali sono i percorsi che si debbono seguire per il suo sviluppo. Ma vedremo anche come le storie personali hanno potuto influenzare il messaggio di questi grandi maestri dell'architettura contemporanea.
EUR 28.50
Le catacombe ebraiche. Gli ebrei di Roma e le loro tradizioni funerarie
Questo denso e agile volumetto spiega in maniera chiara e divulgativa quanto sappiamo sulla struttura della comunità ebraica di Roma, illustrando allo stesso tempo il contesto storico e politico in cui essa si sviluppò. Impresa non facile, a causa della carenza dei dati che ci sono pervenuti; con grande onestà Elsa Laurenzi non nasconde questo problema, né presenta ricostruzioni "facili" ma infondate. Accompagna invece il lettore alla scoperta di una società che mantiene i propri costumi e la propria cultura vivendo all'interni di un'altra più vasta società, tanto profondamente diversa quanto tollerante, che seppe integrare realtà varie e contrastanti. Si basa sulle varie fonti disponibili, gli scrittori antichi, i testi epigrafici, le testimonianze archeologiche e fornisce, mediante un glossario distribuito all'interno del testo, utili e puntuali spiegazioni di termini non a tutti noti.
EUR 17.10