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Il grande Ghibli
Una vecchia borsa di pelle piena di biglietti navali, attestati, lettere e fotografie custodisce frammenti di un passato dimenticato, che racconta dell'occupazione italiana della Libia fra il 1911 e il 1943. Di quella tragedia senza riscatto, sommersa dal fluire storico quasi senza lasciare tracce nella memoria collettiva, il protagonista di questo romanzo di Sergio D'Amaro vuole ripercorrere le tappe, per dare un senso alla vita di suo padre e ai destini di tanti italiani che migrarono in Africa sotto la spinta di un sogno partorito dalla loro giovinezza. In una narrazione a mosaico, che passa dalla prima alla terza persona, mescolando documenti fotografici, epistolari e saggistici, a risuonare in queste pagine è proprio il silenzio del deserto rotto dalla furia del grande ghibli: il sogno di una conquista, la realtà di una sconfitta, l'utopia di un'Africa-Eden, tutto qui è travolto dalla titanica mano del tempo distruttore, che sommerge nell'oblio ogni cosa umana - anche la più gloriosa - insieme all'illusione dell'uomo di poter dominare le superiori leggi della vita e del mondo.
EUR 12.35
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Vortici
Quindici racconti come altrettanti capitoli di un romanzo che ruota intorno ai grovigli esistenziali dei suoi protagonisti, alle prese con la difficoltà di far fronte al nucleo più oscuro e allo stesso tempo più quotidiano del vivere, quello in cui si muovono l'imprevedibile e l'irrazionale. Chi cerca la libertà senza considerarne i limiti, chi vuole l'integrazione e chi ne viene travolto, chi si rifugia in mondi virtuali quando la realtà diventa un avversario fuori dalla propria portata: ciascuno avviluppato nelle maglie di un suo personalissimo vortice, ogni personaggio che abita questi racconti deve combattere con la perdita dell'etica e con lo sgretolarsi del senso di responsabilità. Lo stile colloquiale s'intreccia alla scrittura più ricercata (con frequenti incursioni nella filosofia e nei grandi classici della letteratura, Shakespeare in primis) per restituire la complessità di quei vortici esistenziali di cui ogni uomo ha fatto esperienza. Un viaggio al cuore dell'emotività, che spinge chi legge a decifrare le ragioni dell'agire umano e a farsi investigatore, un po' come in un noir.
EUR 21.85
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Mia madre che amava le bambole e altre storie
Raccontare storie per riscattare la bellezza del nostro vivere quotidiano, per osservarlo con gli occhi dei grandi affabulatori, capaci di cogliere qualcosa di unico anche nelle storie più comuni: è quanto accade in questa raccolta di racconti ad opera di Alfredo Romano. Dal Salento alla provincia viterbese, tra l'euforia delle feste popolari e i sapori della cucina tradizionale, fra i ricordi di scuola, gli uliveti d'argento, le vigne e la raccolta del tabacco, un mosaico di storie che vengono fuori da un tempo sospeso, come le bambole dai comò delle nostre madri. In chiusura del volume una chicca: il racconto-reportage Un salentino sulle tracce di Cesare Pavese, frutto del viaggio che l'autore ha compiuto nel maggio del 1976 alla ricerca dei luoghi e dei personaggi pavesiani. In particolare, nel racconto si parla dell'incontro con Pinolo Scaglione, il Nuto del romanzo La luna e ì falò, il quale offre una testimonianza sull'uomo Pavese, visto non attraverso gli occhi dei critici ma attraverso quelli dell'amico più caro.
EUR 11.40
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Approdo a... Gallipoli
"Immagino quanto sia facile sublimare quest'isola per chi ci è nato o ci ha vissuto molto tempo e poi se n'è dovuto andare. Immagino come nei sogni di chi ne sente la mancanza la sua forma quasi tonda diventi una sfera morbida di fantasie oniriche: i pescatori, le nasse, le donne col fazzoletto, il rumore dei motori delle lampare che è come musica, le stelle che si stagliano violentemente contro il nero della notte, le scale strette per raggiungere l'interno della propria casa, il vaso sul balcone, i panni stesi, la pelle frastagliata degli anziani, le parole."
EUR 12.35
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Il tramonto del rito greco in Terra d'Otranto
Apparso a puntate negli anni '30 sulla rivista "Rinascenza Salentina", Il tramonto del rito greco in Terra d'Otranto può considerarsi il primo studio di sintesi sulla travagliata identità religiosa delle popolazioni di questa significativa propaggine d'Europa al confine tra Oriente e Occidente, condotto sulla base di un'attenta analisi dei documenti d'archivio. Dalle carte dei registri parrocchiali e delle "sante visite" prende gradualmente corpo un vasto e nitido affresco della civiltà tardo-bizantina meridionale nel XVI e XVII secolo, stretta fra ostinata resistenza alle tradizioni liturgiche e nuove istanze di riforma, protagonismo delle dinastie sacerdotali e attaccamento del popolo alla lingua e alle usanze dei padri. Un libro che può considerarsi l'antecedente alle più avanzate ricerche contemporanee svolte da studiosi come Cavallo, Canart e Jacob.
EUR 13.30
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Le febbri
In un arco temporale che va dagli anni Quaranta ai giorni nostri, nei racconti che compongono la raccolta "" Oriente e Occidente s'incontrano, si scontrano, s'intrecciano e a volte si separano, oppure s'innestano. Vite quotidiane, come quella di Giulia, studentessa italiana di sitar a Mumbai che riflette sulla dipendenza del desiderio; oppure Hitendra, che vive in India e guarda i film di Lino Banfi in italiano; o ancora Tack, donna tailandese che studia italiano con un maestro indiano e ha trovato la serenità in sogno; e Cherry, prostituta di Bangkok, che si sente figlia della sua città immensa e bestiale, punita da un cliente lacrimoso per un gesto d'affetto sbagliato. I protagonisti di questi racconti vivono inseguendo il viaggio, la verità e se stessi a qualsiasi-costo, perfino a rischio della vita. Sullo sfondo, l'Asia in tutto il suo splendore e il suo orrore, raccontata così com'è: nuda e cruda, senza esotismi. Racconti attuali e molto umani, irrimediabilmente umani, intessuti di piccoli miracoli e illuminazioni improvvise. Racconti sul significato dell'incontro e della diversità, anche quando a incontrarsi sono solo due fantasmi.
EUR 14.25
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Italieni
"Italieni" è un viaggio semiserio nell'Italia di oggi, popolata da maschere tragiche e comiche, nani e giganti, geni e cretini, bulli e pupe, ballerine e fenomeni da baraccone. Sospeso tra il pamphlet e il divertissement, il libro si caratterizza come uno spaccato cinico, impietoso, irriverente, su guasti, idiosincrasie, vizi, manie, mode, liturgie e oscenità del Belpaese. Come un reporter satirico, l'autore fotografa la paradossale carambola ontologica del moderno "villaggio globale" inserendola in una raccolta di testi dalla struttura dinamica, in un'antologia densa di acute riflessioni personali, caratterizzata da sapiente fluidità espressiva. Disamine storico-critiche si alternano a citazioni letterarie, mentre vivide rappresentazioni sociali e mass-mediali focalizzano situazioni problematiche di oggi e di sempre.
EUR 19.00
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Fimmene. Storie di donne e caporali
Durante gli anni Sessanta, nel periodo delle grandi migrazioni verso le fabbriche del Nord, alcuni meridionali decidono di abbandonare le tute blu per tornare a casa. Nelle campagne pugliesi, infatti, si va estendendo un'inedita possibilità di lavoro: l'alternativa alle fabbriche si chiama caporalato, un sistema che gestisce schiere di braccianti uomini e donne costretti dalla miseria a spaccarsi la schiena sui campi, dopo viaggi infernali a bordo di furgoni scassati. Proprio quei furgoni della morte diventeranno l'emblema di una stagione terribile del mondo del lavoro, in particolare del bracciantato femminile: un tragico e quotidiano copione di lutti, fra chi in un incidente perde la vita e chi - come Titti, una delle protagoniste di questo romanzo - resta invalida. Un giorno, però, le fimmene decidono di ribellarsi al caporalato e all'ipoteca che questo sistema minaccia di gettare sul loro futuro, dopo aver già segnato il destino delle loro madri e delle loro nonne. La sede della Camera del Lavoro, che per lungo tempo aveva ospitato solo partite di briscola fra anziani, torna così a essere il luogo in cui progettare il sogno della libertà. Un sogno che vedrà combattere al fianco di Titti...
Nel nome del figlio
Nella notte in cui sua moglie l'ha abbandonato e l'uliveto di famiglia sta bruciando, un giovane scrittore vaga tra le strade della città montenegrina di Dulcigno ripensando ad anni di liti familiari e al rapporto conflittuale con il padre. Dirigendosi verso il centro della città, presa d'assalto dai turisti, il protagonista si imbatterà in una schiera di personaggi bizzarri e grotteschi, ciascuno dei quali lo costringerà a fare i conti con l'origine di ogni sua ossessione, ovvero la figura del padre.
EUR 13.30
Il gioco dell'inferno
La rabbia, il dolore, il disagio, le piaghe mai sanate della lotta per la liberazione sono il trait d'union di questa dirompente raccolta di racconti intrecciati a formare un romanzo-puzzle vibrante di rigore storico e crudo realismo narrativo. Mentre in Italia la strada della pacificazione nazionale è divenuta una scelta bipartisan, i protagonisti di queste storie ricordano, parlano e agiscono come se la guerra non fosse mai conclusa. La passione di chi combatte per la libertà, oggi come ieri, è animata infatti dal medesimo odio verso il nemico. Due generazioni colte nei loro percorsi convergenti, dalla lotta al fascismo ai cortei contro il G8 a Genova: "Il gioco dell'inferno" traccia un ritratto duro e senza compromessi di un'identità politica radicale e di un substrata umano che ha fatto della resistenza la propria ragione di vita.
EUR 14.25
Era notte a sud
L'area del Sud-Est barese ai giorni nostri è lo sfondo su cui si collocano le vicende dei protagonisti di "Era notte a Sud", un prismatico campionario di lunatici, imbranati, mentecatti e scemi del villaggio affascinanti per la capacità che hanno di reinventare continuamente la vita. Con le loro chiacchiere e i loro sogni mettono in scena, senza mai annoiarsi, un mondo meraviglioso che comincia nel punto in cui le persone normali si fermano. Questa insubordinata umanità di spacconi, di fantasticatori loquaci, di svitati incurabili e sentimentali è la negazione di quella paccottiglia di frasi fatte che si ascoltano ogni giorno. Curci mette i suoi antieroi al centro di situazioni più che paradossali, spesso tragicomiche, intrise di richiami di felliniana memoria e pulsante umanità. iL tutto condito da immagini di alta poesia, nello stile dell'autore, e da un riso sardonico mai troppo amaro.
EUR 11.40
Il colore del melograno
Quando il solido muro della ideologia va in frantumi, migliaia di albanesi si ritrovano in preda alla più grande disperazione. Il sistema si sgretola, le rigidità di un regime che si è chiuso per decenni su se stesso si piegano alla furia di uomini e donne, idee e sentimenti vengono travolti. Anche Filip Galimuna, sergente dell'esercito albanese con la passione per il pianoforte, perde tutto in un sol colpo: si ritrova a capo di una caserma vuota, i suoi uomini l'hanno abbandonato, preferendo il miraggio di una fuga verso l'Italia, e la sua donna, Iliria, lungi dal dargli quel conforto che egli cercava, si allontana da lui innamorandosi di un uomo i cui traffici di quei momenti hanno reso uomo di successo. In preda alla più cupa disperazione, Filip si fa coinvolgere in un traffico di armi, il cui ricavato però finisce nelle mani sbagliate e fa crollare le sue ultime illusioni e speranze. La vicenda volge a un epilogo drammatico, ma non inatteso. Quando Galimuna fugge con la moglie e il più piccolo dei suoi figli dall'Albania, a dargli ospitalità in Italia è un collega del suo maestro di musica, Arturo Mondelli,...
L' allegro destino della signora Mariu. Un diario ignoto del Novecento
In un diario che si snoda dal 1935 al 1960, la giovane Mariù racconta il graduale distacco dagli incanti della giovinezza e l'approdo al disinganno dell'età adulta. Figlia di una famiglia agiata, amante del melodramma, Mariù vive in un paese mediterraneo affacciato sul mare e ha un'anima sentimentale e romantica, nutrita dall'ascolto alla radio delle più famose canzoni del tempo, da Tornerai a Bambina innamorata. In questo nuovo romanzo, Sergio D'Amaro costruisce un diario di formazione che affianca alle vicende personali della protagonista la storia e l'immaginario di un'intera generazione vissuta tra l'epoca delle due guerre e gli anni Sessanta, fra i proclami del Duce e l'avvento della tv, dei quiz di Mike Bongiorno e del mito dell'America. Fantasticherie, ritorni di nostalgia e prese di contatto con il reale si mescolano in una scrittura che non perde mai la capacità di tratteggiare con tenera, delicata ironia i grandi e piccoli eventi della vita.
EUR 13.30
Le voci della notte
"C'è del talento in Mimmo Pano, quest'italiano tra i più pittoreschi arrivato nel 1964, da Nardo, un paesino pugliese lasciato a sedici anni. Scoprì Parigi, senza saper di più che leggere qualche parola in francese. All'inizio i soliti lavoretti: scaricatore a Les Halles, trasportatore di sacchi di carbone. Lavori che lui vivacizzava con match di boxe per principianti all'Elysée Montmartre: il pubblico, com'era allora di moda, gettava qualche spicciolo sul ring per il combattente migliore. Abitudine, questa, che permise a Mimmo di arrotondare i fine settimana con quello che gli inviavano Jean-Paul Belmondo, Alain Delon, Sacha Distel e altre celebrità che apprezzavano i suoi ganci. Dopo aver creato un'impresa di costruzioni lavorò infine nella ristorazione, inizio di una bella carriera: perché un giorno, a forza di lavoro e di risparmio, M. Pano divenne proprietario di un ristorante poi di due, di tre... una bella rivincita insomma, ricompensa di tutti sacrifici." (Pierre-Robert Leclercq). Introduzione di Pantaleone Pagliula.
EUR 17.10
La tua pelle che non c'è
Daniel è un adolescente, vive a Londra e non ha mai conosciuto suo padre. Dopo la morte della madre, è stato affidato a uno zio, assolutamente incapace di fargli da genitore. Vittima di episodi di bullismo, il ragazzo cade nella trappola di un uomo che lo trascina in un mondo torbido e pericoloso, una dimensione di vuoto totale, carnalità e vizio. Solo nel blu della piscina dove ogni mattina all'alba va a nuotare, Daniel riesce a evadere da quella realtà: lì, sott'acqua, con la musica nelle orecchie, i mostri non ci sono più e si può rinascere, puliti e trasparenti. La voglia di sfogare il proprio disagio e di reagire, per Daniel passa anche dalla rete, dove affida i suoi pensieri a un blog e dove un giorno - inviando una richiesta di amicizia su facebook - riesce a mettersi in contatto con Fran, una vecchia amica di sua madre che oggi vive a New York e fa la discografica. Davanti a uno schermo e a una tastiera, Daniel e Fran si scambiano ricordi e confessioni e, nel raccontarsi, gli anni, i chilometri, le assenze si azzerano, mentre ognuno dei due è lì...
L' onda lunga della parola
"Si tratta di una poesia, che riflette ciò che si nasconde nell'abisso e nel silenzio e lo eleva, nella sua armonia compositiva, a leggerezza di volo e ad altezza di pensiero. Marisa Pelle, così, è demiurgo e voce recitante dell'esistenza. L'essenziale accadere della parola diviene onda, liquidità sorgiva, che avvolge, soffio della prima pronuncia, che precede e segue la lingua. Per Pelle vivere e scrivere sono il medesimo gesto: lei li compie entrambi con discrezione, nascondendoli, quasi, per salvarli. [...] Con la singolarità della sua energia immaginativa, del suo linguaggio colto ed originale, della sua esperienza di vita, dei suoi aneliti, del suo sguardo compassionevole questa poeta, ancora una volta, ci introduce all'oltrelingua di una pietas, che è anche quieta luce." (dalla prefazione di Merys Rizzo)
EUR 11.40
Scritto a matita
Il 13 luglio 1636 Fulvio, Principe di Colle Anchise e Preside della città di Lecce, uccise nella sua casa la moglie Beatrice colta nell'atto di scrivere un biglietto amoroso. L'evento realmente accaduto dà il via al racconto di una storia tristemente attuale per le modalità con le quali si ripete. Una storia d'amore e di introspezione alla ricerca delle sfaccettature della libertà: quella del sapere, quella del vivere e in ultimo quella della verità. Nelle pagine di questo romanzo si intrecciano la parte peggiore e quella migliore della natura umana per dare forza o scardinare il senso della vita. I personaggi agiscono in un incrocio di destini che si realizzano come un disegno già stabilito e scritto a matita.
EUR 13.30
Da Roma a Santa Maria di Leuca. Lungo la via Francigena. Un mondo pellegrino
Roma non è il termine della Via Francigena. Oltre la capitale dell'Impero c'è la voce del Sud, il richiamo delle coste da cui i viandanti medievali si imbarcavano per raggiungere la Terra Santa. Roberto Montella ci conduce all'estremità della penisola italiana, al mare, nei territori che furono teatro di battaglie e commerci, colonizzati dai Messapi, assediati dagli Ottomani e amati dal leggendario re Federico. Nell'ultimo mese di un cammino iniziato a Canterbury, veniamo trasportati in una nuova impresa, nella parte meno conosciuta e più sorprendente del pellegrinaggio. Procedendo a piedi per più di 800 chilometri, l'autore esplora i Colli Albani e il parco dei Monti Aurunci, discende nelle valli della Campania felix e risale verso Benevento, dove inizia la Via Traiana. Da qui, oltre l'Appennino giunge in Puglia, la regione più lunga, distesa nel Mediterraneo, e segue il litorale adriatico, le sue fortificazioni difensive, le antiche masserie e le abbazie dimenticate, fino a giungere alle spiagge del Salento. È questo il capitolo conclusivo di una storia che è cominciata con un semplice passo e si è estesa per tremila chilometri, dall'Inghilterra alla basilica di Santa Maria di Leuca, dallo stretto di Calais al...
Poezi arbëreshe. Ediz. arbëreshe e italiana
"La raccolta di poesie arbëreshe di Mario Calivà è, secondo diverse declinazioni, un paesaggio che s'incarna. Una sequela di luoghi e di momenti che prendono corpo e sostanza, cioè raccontano attraverso le modulazioni della notte e del giorno, della luce e del buio di un paesaggio invisibile, di un paesaggio interiore e privato che viene specchiato o deformato da quello esteriore ed estraneo e d'altra parte familiare. Le molteplici epifanie di valli e di monti, di lune e di sere che la parola mette in scena appaiono come la maniera più immediata di dare vita icastica ai moti del dolore e della sorpresa, ai confini sempre labili del sogno e dell'amore che si mostrano sotto le spoglie di fenomeni e di accadimenti visibili." (Dalla Prefazione di Giovanni Greco, Accademia nazionale d'arte drammatica "Silvio d'Amico" di Roma) "Leggere questi versi è come guardare un documentario o come leggere una guida che parla di questi paesaggi, delle montagne, delle nuvole, del vento, dei fiori e della forza che essi hanno di riflettere i sentimenti. Sogni, dolori, fatiche, amori sparsi qua e là sono gli orizzonti che il poeta scorge, ascolta, percepisce. Percezioni sublimate dalla lingua...
URP on line. Indagine sullo stato di attuazione degli Uffici per le relazioni con il pubblico