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Mostrati 50301-50320 di 50764 Articoli:
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Lo chalet in pineta. Storie nere ad est della Matilde
In provincia il delitto è, per sua natura, strisciante; cova sotto la polvere della memoria o sonnecchia velenoso, nell'ombra del meriggio, come un'aspide. Tutto lì è liquido, un lento flusso, come l'acqua vicino alle rive quando il fiume sonnecchia che si muove silenziosa, con piccoli gorghi da cui affiorano bolle: segnali di pericolo. Striscia la minaccia e si attua di colpo. Scatta come molla, caricata da anni di cupi rancori. Dopo il fulmineo assalto, spesso, viene coperta da pigra, o complice, omertà. Un sasso gettato nell'acqua: un tonfo, onde che si allargano e poi tutto torna calmo, come prima.
EUR 11.40
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Argentario (1944-1984)
Uno spaccato di vita di un centro toscano prima della distruzione a causa dei bombardamenti aerei. La ferma volontà di un popolo che cerca la rinascita, rivuole la dignità, il benessere e dimostra di saper scegliere i propri amministratori: uomini che, al di là delle appartenze politiche, assumeranno un impegno con la comunità, anche a costo di sacrifici, interpretando fedelmente la volontà dei cittadini. Infine una serie di brevi racconti; avvenimenti che hanno animato i decenni della rinascita. Aneddoti, curiosità non senza qualche ombra. Un'amministrazione estremamente produttiva e dinamica - quella di Susanna Agnelli - viene scossa da un episodio che ha fatto molto discutere. Qualche opportuna riflessione sull'essere umano.
EUR 14.25
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Marà e tutti gli altri
Un'unica frase, un unico vortice dove il tempo si appiattisce e la narrazione si snoda intorno a due figure, una femminile (Mara) e un'altra ritenuta tale per il suo nome (la poiana) che, da donne, portano il peso della storia, quella con la minuscola, ma senza la quale non saremmo qui. Nel Giugno del 1828 una giovane donna, pastora e contadina, parte da una casa dell'Appennino tosco-emiliano per andare a fare la balia presso una facoltosa famiglia della Savoia. Il dolore della madre, costretta a lasciare il figlio appena nato e che rimarrà in fondo all'anima come un rodere sordo e continuo, si allarga e si stempera in un lungo viaggio che, come un rito iniziatico, la introduce nel mondo che non conosce e la conduce fino allo sfarzo dell'alta borghesia francese. Il figlio lontano, comprimario della storia ma che di fatto non appare quasi mai, sarà il cardine di ogni suo pensiero e di ogni sua scelta. Lo riabbraccerà alla fine, ma in un epilogo imprevedibile, dopo molte vicissitudini e dopo che anche la Storia con la maiuscola avrà attraversato le loro vite. La parabola ellittica dell'esistenza di una donna che parte...
La lucertola con du' code. Storie tra la val di Cecina e Siena
"La lucertola con du code" è un libro di racconti. Sono i racconti più belli, quelli delle memorie di famiglia, dei nonni e dei bisnonni contadini, che si possono raccontare a veglia e che sembrano leggende o fiabe. Sono i racconti in cui tutti hanno un soprannome e camminano a piedi per monti e valli, magari con una coppia di bovi. Ma si tramandano come racconti anche storie di antifascismo e di persone che tra montagna, piano e città hanno partecipato alla Resistenza e alla vicenda del PCI toscano. Ai racconti sono legati nomi di paesi e di poderi, di miniere e di campagne, di grandi cambiamenti della vita. Come nelle fiabe spesso i protagonisti sono dei bambini, che diventano grandi, ed entrano nel racconto magari come nonni o bisnonni. Florio Carnesecchi scrive storie dolorose e storie liete, senza addolcire nulla ma anche sempre con quella pietà del tempo passato che dà senso ai racconti e permette a chi ascolta di raccontarli anche lui. È un mondo di toponimi toscani tra Siena e Grosseto, tra mare e montagna, quello che i protagonisti attraversano: Travale, Castelnuovo Val di Cecina, Montieri, Giuncarico, Vetulonia, Chiusdino, Ciciano,...
Non si frigge con l'acqua
"Ricordo ancora oggi, a distanza di quasi trent'anni, le sensazioni che provai arrivando all'Annata. Non conoscevo questo territorio se non dalle descrizioni del mio caro e compianto amico Alessandro Nicolò, famoso ingegnere chimico nato a "le Bagnore", che, sebbene avesse girato il mondo per lungo e per largo, amava tornare nella sua terra e dedicarsi alla lettura e alla scrittura dei "lavori di penna", come soleva chiamare i suoi testi. Fu un'occasione di lavoro da svolgere per la "Coop Amiatina" a portarmi in questa parte della Toscana e fui subito incantata dal fascino della Montagna e dalle irresistibili sensazioni che offre a chi le si avvicina. Una natura incontaminata fatta di boschi e vallate, sorgenti e acque termali, monumenti e tradizioni che raccontano una storia secolare. Un inestimabile patrimonio naturale unito a una tradizione gastronomica che rispetta ancora il ciclo delle stagioni con i frutti della terra, particolarmente in autunno prodiga di doni che riempiono le tavole delle tante feste e sagre che perpetuano antichi rituali. In questo straordinario insieme di storia, tradizioni, cultura, l'Armata ha ben evidenziato una tipica identità gastronomica di civiltà contadina, la quale ha espresso nei secoli una cucina...
Canzoniere di diverse stagioni
"Questa edizione presenta, rispetto alla prima del mio "Canzoniere", due operazioni interessanti, per il lettore, e degne di nota: innanzitutto l'aggiunta di una nuova sezione ("La città nuova: verso casa"), che raggiunge il mio poetare ultimo; oltre all'inserimento di un corpus di poesie scritte in passato, e inedite. Di quest'ultima operazione occorre parlare e dei criteri di inserimento, appunto, di quel corpus nell'ambito della seconda edizione. Si tratta di poesie che, nel tempo della prima pubblicazione dei miei versi, non avevo sottoposto alla necessaria 'limatura', quanto mai doverosa dopo anni che le aveva viste giacere chiuse in un cassetto, e sulle quali ancora andavo meditando se e in quale modo includerle nel mio lavoro del "Canzoniere di diverse stagioni". Decisi di attendere. Ora che la 'limatura' è stata invece operata, ora che ho deciso dei testi che giacevano appunto in un cassetto quali pubblicare o meno, vengono alla luce. E sono poesie incluse in questa sede, seguendo un criterio cronologico (relativo evidentemente alla datazione della composizione), all'interno del corpus stesso, ma non come se il tempo della scelta ulteriore, rispetto alle poesie presenti nella prima edizione, non fosse mai stato, ma a seguito...
Miciarello e Gualdrada e il racconto della postilla amiatina
La Postilla Amiatina, inserita nel 1087 dal notaio Rainerio in un atto di donazione, è uno dei primi esempi di passaggio dal latino al volgare. Ma chi erano i soggetti della donazione e quale la loro storia? E quali, soprattutto, gli eventi che portarono a redigere l'atto? Miciarello, figlio dell'oste di Callemala, sulla via Francigena, dopo l'incontro ed i consigli di un menestrello, inizierà un percorso avventuroso che si trasformerà anche in una presa di coscienza. L'autore, sfruttando l'assonanza di 'rebottu' (parola contenuta nella Postilla) con 'ribat', costruisce attorno ai protagonisti e agli abitanti di Castel di Badia un racconto fantastico ambientato nel periodo storico tra il 1070 ed il 1087 con personaggi realmente esistiti.
EUR 17.10
Musica in Garfagnana. Tradizioni e tradimenti
Le cose giuste. Poesie e racconti
Dopotutto si mangiava bene
Nei periodi più difficili del secolo scorso, passata la guerra, si viveva in assoluta economia, ma le donne compresero la necessità che per sfamarsi dovevano usare molta fantasia. Poiché vi era scarsità di viveri utilizzavano tutto ciò che era semplice trovare: uova e patate divennero il regno della tavola, costavano poco ed erano più facili da reperire. Così iniziava la gara a chi riusciva ad ottenere il piatto più gustoso. Nonna, che era veramente geniale, guardava nella dispensa di solito vuota, e dopo affermava: "una brava donna di casa deve saper fare in trenta maniere diverse le uova e le patate", poi con grande brio ribadiva: "oggi abbiamo sua maestà la patata e il re uovo suo sposo, pasta e patate in padella e uova alla crema a tavola, e anche oggi si mangia!". I suoi trucchi per rendere i piatti saporiti e facili diventarono popolari. Alcune indicazioni per preparare delle buone pietanze appetitose erano ricette di casa, altre di amiche, ma i segreti della cucina li apprese da una sua parente: zi' Teresa. Cuoca per molti anni dall'arciprete don Terenzio (soprannominato don Pillacchera) nonna sosteneva: la tavola si riempie come un tacchino,...
Delitto sui binari al tempo del granduca
Al tramonto dell'epoca granducale, un giovane prete di idee liberali viene mandato a guidare la parrocchia di un paesino della montagna pistoiese. È in questa comunità, popolata da personaggi bizzarri e dal passato misterioso, che don Luigi si troverà coinvolto nelle indagini sul brutale omicidio di un brillante ingegnere fiorentino suo amico, incaricato di dirigere i lavori della nascente ferrovia Transappenninica. Solo dopo molti anni, ormai vecchio e deluso, il pievano scoprirà una verità che aveva solo intuito. Una storia delicata arricchita dalle illustrazioni del Maestro Andrea Dami, una ricostruzione di un mondo passato, un enigma intricato con un colpo di scena finale.
EUR 9.50
Oltre il sole. «Un giardino» quasi una storyboard
Un Giardino del sole quindi apparentemente semplice, ma in realtà complesso, metaforicamente "oltre il sole", in quei territori profondi del nostro animo nei quali la mano, la mente e il cuore dell'artista ci invitano a addentrarci, senza timori, per cogliere legami inaspettati e consonanze sottili e vivere la nostra esistenza in modo più consono all'essenza più vera dell'essere umano.
EUR 11.40
Il ruggito del leone. Nove anni in C2 dell'U.S. Castelnuovo Garfagnana
Il siringo. Favola cacciatoria
Nella montagna d'Amiata il cacciatore Siringo e la ninfa Selvaggia sono reciprocamente innamorati fin dalla tenera fanciullezza, a seguito d'un giuoco innocente. Ormai adulti si sono promessi eterna fede, ma Selvaggia, che finge con tutti - anche a celare quel patto - indifferenza alle lusinghe d'amore, viene dal suo creduto padre Alceo promessa in sposa a Drusillo. Salvata in drammatiche circostanze dalla violenza dell'Antropofago proprio da Siringo, incautamente dichiara il suo amore per lui e viene perciò condannata a morire in pasto alle fiere, secondo la legge che a tanta pena destina le donne che contravvengono alla volontà dei padri in materia di nozze. Prodigiosamente scampata a morte, altrettanto accade a Siringo che aveva a sua volta cercato di morire, per amore di lei. L'oracolo che ripristina la verità sui rispettivi genitori dei due amanti, genitori che non sono quelli finora creduti, scagiona quindi Selvaggia da ogni disobbedienza e, con gioia universale di ninfe e pastori della montagna, si celebrano le nozze.
EUR 14.25
Tecnorama. Prospettive future sostenibili
"Tecnorama" è un cocktail, da servire molto fresco, in cui lo sviluppo delle tecnologie si miscela con prospettive di sostenibilità e considerazioni etiche, in un continuo divenire di gusti e saperi. "Tecnorama" è una raccolta di scritti sulle tecnologie che popolano il nostro quotidiano. In questo libro vengono analizzati vari contesti interattivi persone-tecnologie mettendone in evidenza vantaggi, problemi, possibili sviluppi e tante contraddizioni. "Tecnorama" è un libro scritto da studenti per studenti, un progetto di autodidattica evolutiva in cui chi studia scrive quello che vuole imparare
EUR 15.20
Grosseto. Architetture e paesaggio
"Ci avvicinavamo ora alla città... e il paesaggio assumeva a poco a poco un aspetto più gradevole, se mi è permesso dirlo, più civilizzato. Certo, anche qui gli ampi pascoli, i rari campi di cereali, la mancanza di abitazioni e gli ulivi abbandonati facevano pensare al terribile dominio delle esalazioni mortali, ma il suolo è verde e fiorito, la strada costeggiata da entrambi i lati da alberi, che splendono nel pieno rigoglio del primo fogliame primaverile. Presto emergono dalla pianura i bastioni della città, coperti di viali trasformati in passeggiate. Costava fatica immaginarsi che questo luogo ameno, come adagiato in un verde fresco, fosse uno dei più malfamati della penisola." (Otto Speyer)
EUR 34.20
Acqua piena di acqua
Un morso aguzzo di sudore è la sveglia che una mattina presto scuote la giovane Anna dal sonno inquieto del presentimento e la sbalza direttamente in un set, angosciante, fermando lo scorrere del tempo. Nel fondo scale del suo condominio si sta consumando la morte enigmatica di una donna già morta e impaludata, sua madre Letizia. Decesso improvviso o annunciato? Il dramma irrisolto di questa scomparsa provoca nella ventenne, proprio alle soglie del suo matrimonio, un abisso di dolore che la farà restare, come già accaduto per sua madre, avvitata in un turbine di acqua piena di acqua tinta di pece. Letizia, Anna e Lodovica, nonna, madre e figlia, tre generazioni di donne che la corrente di un fiume trascina lungo un nastro che si srotola nelle anse, nelle secche e nelle cascate del fiume stesso.
EUR 13.30
Occhio alla penna. Memorie antiche e versi in libera uscita
Che fosse un politico lo sapevano tutti a Casteldelpiano. Anche che fosse un ottimo dirigente societario. Tutti lo conoscevano come presidente della Filarmonica Rossini, grande tifoso della Neania e contradaiolo sfegatato del Monumento. Ma che fosse ispirato dal sacro fuoco della poesia e artista dell'affabulazione, non molti lo sapevano, in verità. Invece è così. Rio Tonelli poeta lo è. Con una gamma cromatica che va dall'ironia, alla battuta saporita, alla delicatezza del sentimento, alla stilettata inaspettata. Scrive poesie e racconta una storia di paese. Quella della sua gente e la sua, di storia.
EUR 17.10
Come altalena su alte vette
La passione per il cuore dell'uomo, la concretezza dell'attività sindacale che tutti i giorni la porta a confrontarsi con i problemi delle persone, l'incontro profondo con se stessa e con l'essenza di un'umanità forte e traballante al contempo, ha fatto sì che nascesse questo libro. La raccolta di poesie rappresenta il cammino di un'anima con i dolori, le gioie, le paure, le speranze vissute e assaporate in modo che possano divenire fedeli compagne di cammino.
EUR 11.40
Una montagna d'acqua. Dall'Amiata a Grosseto. L'acquedotto delle Arbure