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Gli ordini cavallereschi Italiani. I sistemi premiali conferiti e riconosciuti dalla Repubblica Italiana
Per parlare di Ordini Cavallereschi in Italia - con particolare riferimento negli ultimi 150 anni - occorre precisare che cosa sono dette Istituzioni e quando si sono determinate. Anzitutto, prescindendo dalla costituzione della Tregua di Dio, è doveroso anticipare ai lettori che nel medioevo si diffuse a partire dall'XI secolo con Adalberto - duca vescovo di Laon - una "tripartizione sociale" che prevede tre ordini nella comunità terrena che concorrono alla celeste: Oratores (ovvero "coloro che pregano": Vescovi, Monaci, Chierici), Bellatores (ovvero "coloro che combattono": Signori, Militi) e Laboratores (ovvero "coloro che lavorano": agricoltori, lavoratori). A partire dai primi decenni del XII secolo si diffuse nella Città Santa - Al-Quds per i musulmani - una Nuova Cavalleria costituita da nobili europei che difesero i pellegrini, il Santo Sepolcro, i territori cristiani in Ultramare, le vie di fede. Essi vivevano in povertà e servivano il Sovrano di Gerusalemme che concesse loro i portici della Spianata della Moschea ove sorge la Cupola d'Oro.
EUR 19.00
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Le ricette al tempo della BCE. Manualetto semiserio di resistenza alimentare
Un altro libro di ricette! Ma se ne sentiva il bisogno? Forse ho, ma queste sono veramente particolari, sia nella forma che nel contenuto. Gastronomicamente tutte fattibili e sperimentate, il divertente è leggerle: ironizzando sagacemente da buon toscano, l'autore stigmatizza certi comportamenti in cucina, dinamiche familiari e abitudini, talvolta in forma di microstorie, altre volte esprimendo aspre critiche a certe mode culinarie, usando una lingua tagliente come un buon coltello da arrosto, in qualche caso dissimulando a fatica una sottile vena malinconica che fa capolino, in un'alternanza di piccole emozioni che solo il compianto Enzo Jannacci ha saputo rendere in un'immagine altrettanto ironica e malinconica: "Uno non può andare su e fare solo ridere, altrimenti la gente dice: questo è un pirla. Ma non può nemmeno andare su e fare solo piangere perché allora la gente dice: questo qui è ancora più pirla". Due libri in uno, dunque: un valido libro di ricette a bassissimo costo, che ai tempi in cui la quarta settimana del mese è tornata ad essere un problema possono tare anche comodo, presentate con l'ironia necessaria a non farne un dramma.
EUR 13.30
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Regulus. Un altro sguardo sul Guidoriccio
La figura nel grande affresco con Guidoriccio a cavallo all'assedio di Montemassi, presente nella Sala del Consiglio in Palazzo Pubblico di Siena, potrebbe identificarsi in origine con il ritratto del console romano Marco Attilio Regolo affrescato da Simone Martini nel "concistoro de nove" nel 1330. Ad ogni modo risulta sorprendente la somiglianza del profilo di Guidoriccio con quello del console coniato in alcune medaglie.
EUR 11.40
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Giorni e notti sulla terra
«Ti avviso che questa poesia proviene da gioie e dolori ugualmente necessari alla comprensione della grandezza della vita e della, per me solo apparente, solitudine dell'Umanità. Questi versi sono a disagio nei salotti e nei cuori ipocriti e ti sconsiglio di provare a portarceli. Per il resto, appartenendo la poesia più a chi la legge che a chi la scrive, cerca quel che vuoi fra questi versi: è un tuo diritto!» (Stella Cappellini)
EUR 11.40
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Quell'agosto del '59. Dove tutto ha inizio
"Racconti, aneddoti, episodi di una parte di vita, vissuta e condivisa, che oggi sono nostalgicamente ricordi. A volte dolci, a volte amari, ma pur sempre cari ricordi per ricomporre il puzzle della mia vita. Ricordi per non dimenticare la mia appartenenza, la mia provenienza, le mie origini. Un patrimonio da conservare, custodire, tutelare, per non smarrire il senso di me. E solamente ripercorrendolo, viaggiando a ritroso nel tempo, lo riconosco, mi riconosco e ritrovo il senso del mio esistere."
EUR 11.40
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Avanguardia anni '60/'70. «Res Publica», la ricerca continua! Ediz. a colori
La mostra ruota intorno alla produzione di alcuni degli esponenti dell'arte astratta e informale italiana quali: Julio Le Parc, Emilio Scanavino, Luigi Veronesi, Eugenio Carmi, Getulio Alviani, Mario Nigro, Franco Costalonga, Achille Perilli e Agostino Bonalumi. La mostra presenta il contributo e la ricerca di artisti più giovani che si confrontano oggi con gli esiti di quegli anni così fecondi, intorno ad alcuni temi classici dell'arte informale che si focalizzano intorno al rapporto tra forma e segno, spaziando dal realismo magico, all'astrattismo geometrico fino a esecuzioni miste tra materialismo e arte povera. Gli artisti, Tommaso Dognazzi, Federica Gianfranchi, Rudy Sesti, hanno esplorato questo rapporto e hanno dato origine a opere estremamente diversificate con esiti diversi da quelli più spirituali alle creazioni più materiche, da esempi riconducibili all'espressionismo astratto a soluzioni più libere all'insegna dell'improvvisazione, dove l'evento artistico, svuotato da qualsiasi residuo valore formale, si esaurisce con l'atto stesso della sua creazione.
EUR 9.50
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Lu Lione
La storia è fatta di generazioni che collaborano, generazioni che si ribellano, generazioni che litigano e poi, in qualche modo, si pacificano. Ma esistono anche generazioni - come dire - di mezzo: collaborano a contratto, litigano se ne hanno il tempo, si ribellano da sole, patteggiano faticosamente precarie tregue; il protagonista di questo lungo racconto umoristico vive, appunto, in questo interstizio. E scegliere, si trattasse anche di scegliere con chi litigare, non è facile. Lu lione, totem dell'egoismo e della superficialità, domina incontrastato questa umanità, talvolta comica e talvolta meschina. Cosa occorre, allora? Rivolta o adattamento? Resistenza o tolleranza? Riuscirà, questo peculiare antieroe, a crearsi una visione del futuro libera da Lu lione?
EUR 14.25
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Clementi e Lisini: una discendenza
Famiglia di uomini d'arme quella dei Clementi che si stabilisce a Montalcino nella seconda metà del Cinquecento attratta dall'impulso che per più decenni ebbe allora il mercato della città. Il ridimensionamento economico che si ebbe nel secolo XVII è affrontato e risolto dalla seconda e terza generazione della famiglia Clementi quando un Benedetto e figli, dalle ampie vedute e sicura intraprendenza, depongono sostanzialmente le armi e fanno ingresso nel mondo dei grandi affittuari granducali. Il successo presto conseguito non li porterà a trascurare il ruolo già esercitato nelle magistrature cittadine e la ricchezza si tradurrà in investimenti immobiliari a Montalcino e soprattutto nella prospera campagna di Sant'Angelo in Colle. La consistente proprietà di poderi determinerà nella seconda metà del Settecento l'insediamento di un ramo della famiglia in quel castello: i Clementi di Sant'Angelo. Nel secolo XIX un nucleo familiare si farà senese e una donna, Francesca di Clemente Maria, sarà protagonista con il suo matrimonio dell'innesto dei Clementi nella famiglia senese dei Lisini. Né Francesca né i nuovi proprietari, ormai nel Novecento, trascureranno una parte dei beni di SantAngelo. Sono passati ormai oltre 50 anni da quando, nuovamente un donna, Elina di Lodovico...
Pietro Forci. La mia Vetulonia. Storie, segreti, memorie di una città etrusca
"'La mia Vetulonia' è un libello atipico: un po' memoriale, un po' confessione e molto un compendio romanzesco e a tratti romanzato che un personaggio straordinario, innamorato della storia etrusca, ha voluto regalarsi e condividere con quanti - nativi e non di queste terre - ne amano il passato, le atmosfere, i silenzi, gli aromi e i colori." (Dalla Prefazione)
EUR 9.50
Il «bianco» di Pitigliano. La mia vita in 100 post
"Sono nato nel 1957 e... sono ancora qua! Eh, già. L'ordinario della mia vita è stato squarciato da cinque lampi: l'incontro con il Maestro, l'amore per Rossella, la gioia per la nascita di Giovanni e Lucia, lo stupore per lo splendido inatteso, Samuele, la sberla della malattia che ha messo in chiaro il limite esistenziale della vita. Poi ci sono stati diversi tuoni: l'azione cattolica, la formazione, la politica-partitica, quella amministrativa nella Provincia di Grosseto. Il tuono è grande e impressionante, ma - per dirla con Mark Twain - è il fulmine che fa il lavoro".
EUR 17.10
Fiattone. Storia di un piccolo paese garfagnino
La capra sul balcone. Un'autobiografia che parte da lontano
Un'autobiografia che ripercorre le tappe fondamentali di un uomo, dalla prima infanzia fino alla maturità: gli anni '50 in Tunisia, il trasferimento in Italia e ancora un altro a Monaco. Una vicenda straordinaria che attraversa popoli, lingue e culture diverse. Un diario che racconta la storia di una famiglia e le riflessioni di un uomo sulla propria vita e il proprio percorso: i molti viaggi, le decisioni da prendere e quelle già prese; gli amori, le amicizie, le delusioni, la scuola e il lavoro; la maturità segnata da una malattia che non è però riuscita a fermare la grande vitalità dell'autore.
EUR 11.40
In miniera cresceva il pane. Lettere dei minatori licenziati dalla Società Monte Amiata dopo l'attentato a Togliatti
Il volume, curato da Giuseppe Sani e Francesco Serafini ci introduce con dovizia di documenti e foto alle conseguenze che sul piano sociale ed economico si verificarono ad Abbadia San Salvatore dopo l'attentato a Palmiro Togliatti. Si tratta di un aspetto inedito finora scarsamente indagato dai tanti libri e saggi dedicati all'argomento, che le lettere e le suppliche dei minatori licenziati dalla Società Monte Amiata riportano oggi alla nostra attenzione. L'azienda mercurifera approfittò della repressione scatenata dal ministro dell'Interno Mario Scelba per attuare un pesante e discriminatorio progetto di ristrutturazione industriale. Dalle lettere dei minatori e dei loro familiari emerge, assieme ad uno spaccato sociale di acuta indigenza, anche la tenacia e la dignità di una categoria, i minatori dell'Amiata appunto, che non si vollero rassegnare all'iniquo licenziamento perché nel faticoso e rischioso lavoro in miniera vedevano in ogni caso la loro vita e "crescere il loro pane".
EUR 15.20
La colomba ritrovata. Un viaggio inedito nella Maestà di Ambrogio Lorenzetti
"La colomba ritrovata" è un esperimento, nato dalla passione e dal legame con il proprio territorio, che mette al centro dell'attenzione i beni culturali che la comunità ha in dote. "La 'Maestà' di Ambrogio Lorenzetti ha sempre suscitato un grandissimo interesse tra gli storici dell'arte, nazionali ed internazionali, che nel corso degli anni hanno prodotto diverse interpretazioni della complessa simbologia che appartiene al dipinto. Il progetto qui presentato vuole contribuire alla definizione di alcuni temi attraverso un lavoro di ricerca fotografica che finalmente rende visibile un particolare del dipinto - una colomba - fino ad ora solo descritto nei più recenti testi critici e che da adesso diventa realmente percebile. [...]".
EUR 7.60
Scritti
Un povero contadino, un uomo incolto e semianalfabeta: si rappresentava così Francesco Tommencioni quando prendeva parola in pubblico e attraverso la stampa. Nato nel febbraio 1856, era cresciuto nella solitudine dei monti e nello squallore della miseria. Lo ricordava intervenendo nel marzo 1895 a una serata di beneficenza, promossa al Teatro degli Unanimi dalla Società Operaia di Arcidosso. Per questa sua esperienza di vita, prima ancora di impararla dal socialismo aveva riconosciuto la necessità della lotta di classe, ma «combattuta civilmente», con l'esercizio del voto. Si era dato «anima e corpo» alla causa delle classi diseredate e si era battuto, alle elezioni del 1892, perché i suoi «fratelli di schiavitù e di sventura» prendessero coscienza della propria dignità di uomini, di cittadini elettori, «liberi e onesti». Quella sera dunque, al Teatro degli Unanimi, respinse l'elemosina della carità e reclamò per i poveri il lavoro e il diritto al rispetto, anche se mancavano di istruzione e di educazione civile
EUR 19.00
Ed è già resurrezione. Piccola storia di un amore gratuito che si fa dono, servizio, condivisione
Don Zelio Vagaggini (Piancastagnaio 1 novembre 1925 - 29 ottobre 2017) viene ordinato sacerdote a Pitigliano il 26 giugno 1949. Inviato come vice parroco al suo paese, dal 1962 al 2001 è parroco di Piancastagnaio. Ricopre anche i delicati incarichi di Vicario generale della diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello e di Padre spirituale del Seminario regionale Pio XII di Siena dal 2001 al 2007. Appassionato dal rinnovamento ecclesiale del Concilio vaticano II, lavora con grande coraggio per attuarlo nel suo paese e nella diocesi, impegnandosi in particolare per operare e a favore e insieme ai poveri, vecchi e nuovi che la nostra civiltà continua a creare, dove riconosce il Volto di Gesù Cristo. Per questo fonda la Comunità della Resurrezione e la Casa Famiglia della Colta. Queste sono le sue memorie e la sua spiritualità, composte da racconti, ricordi e poesie.
EUR 14.25
I musei dell'Amiata
"Quando perfino in questa montagna sarà scomparsa quella sapienza realistica che faceva ammirevoli i miei vecchi, quando il liquore di queste anfore antiche si sarà mescolato all'acqua non potabile dei luoghi comuni tecnicamente diffusi, dove andremo noi, ostinati discepoli della natura." (Ernesto Balducci)
EUR 8.55
O vivo o morto dovrà ritornar, dovrà ritornar. Le vicissitudini di una comunità trentina nella prima guerra mondiale
Gianfranco Molteni è nato a Milano nel 1948, si è trasferito a Siena nel 1969 dove si è laureato in filosofia con una tesi in etnologia. Ha lavorato per diversi anni per le discipline demo-etnoantropologiche di Siena sia nella didattica che nella ricerca. Dall'inizio degli anni Ottanta insegna , materie letterarie prima nelle scuole medie inferiori, poi in quelle superiori. Da metà degli anni Ottanta si è occupato prevalentemente di museografia etnografica, curando l'apertura di numerosi musei nel senese (Orgia, Serre di Rapolano, Buonconvento, San Giovanni d'Asso), nell'area fiorentina (Montespertoli), un parco della Memoria a Lioni (Avellino) e nell'aretino (Castiglione dei Sabbioni). Proprio mentre dirigeva quest'ultimo museo ha incontrato Danilo Taufer e la moglie Antonella che gli hanno parlato dell'esperienza del nonno nelle miniere del Valdarno durante la Prima Guerra Mondiale. Da qui è nata l'idea di questo libro O vivo o morto dovrà ritornar, dovrà ritornar Le vicissitudini di una comunità trentina nella Prima Guerra Mondiale.Da qui è nata l'idea di questo libro.
EUR 15.20
Filarmonica alpina di Castiglione Garfagnana
Un volume ricco, frutto di un attento lavoro di ricerca ed elaborazione di dati e documenti che ricostruiscono, grazie anche ai tanti materiali raccolti e alle immagini, la storia della Filarmonica, dalla sua nascita fino ai giorni nostri, descrivendo i protagonisti che l'hanno fatta vivere e crescere attraverso gli eventi della comunità di Castiglione in questi 160 anni.
EUR 14.25
I partigiani di «Vite in cambio». Le Medaglie al Valor Militare Gianni Mineo e Giuseppe Rosadi, il Gruppo X, la Banda del Russo e il pericolo mortale per Anghiari
"Nel precedente libro, 'Vite in cambio', c'è la ricostruzione della vicenda complessiva dalla mancata strage, in questo ci sono gli uomini, con le loro storie individuali, i profili del carattere, le azioni e le preoccupazioni: Gallorini punta a ricostruire anche la caratterizzazione e l'analisi psicologica dei personaggi, per cercare di intravedere i comportamenti e le aspettative, di immaginare i pensieri, gli stati d'animo, il coraggio e la paura che sono dietro le azioni o le omissioni di quei giorni. [...] Un libro ben costruito e ben riuscito, con un linguaggio chiaro ed avvincente, una storia vera di una tragedia annunciata, di due giovani coraggiosi che hanno salvato la vita a oltre duecento ostaggi, pronti per essere massacrati." (Prof. Ivo Biagianti, Università di Siena)
EUR 17.10