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Frammenti di un discorso storico. Per una grammatica dell'aldilà del frammento
Il frammento in genere è per sua stessa natura parte di un tutto o trae valore dal suo essere irriducibilmente singolo e singolare? Questa è la domanda che si è posto un gruppo di ricercatori impegnati nello studio della storia del libro e della scrittura medievale latina e greca e appartenenti a varie università italiane - Firenze, Siena, Padova, Pavia, Bologna, Cassino - consorziate in un progetto di interesse nazionale, denominato Bibliotheca Italica Manuscripta (BIM). La domanda è stata rivolta a specialisti di diverse discipline in un incontro che si è tenuto a Siena nel dicembre del 2015. L'invito è stato accolto da semiotici, archeologi, papirologi, studiosi del libro e della scrittura del mondo ebraico o dei vari territori del Medioriente islamico, musicologi, epigrafisti, storici del diritto, informatici, oltre che alcuni colleghi paleografi e codicologi italiani e stranieri, operanti presso università e enti di ricerca o presso alcune delle maggiori biblioteche europee. L'interesse del tema trattato ha coinvolto in seguito anche altri ricercatori europei e dal contributo di tutti è nato questa miscellanea di studi.
EUR 85.50
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Bizantinistica. Rivista di studi bizantini e slavi. 2ª serie (2017). Vol. 18
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Nell'anno del Signore 517. Verona al tempo di Ursicino. Crocevia di uomini culture e scritture. Catalogo della mostra (Verona, 16 febbraio-16 maggio 2018)
Il primo agosto del 517, chino sul suo scrittoio, il chierico Ursicino finiva di scrivere un libro per la cattedrale veronese. Nel farlo, con un gesto che pochi praticavano in quei tempi, ci mise la firma e la data. Poi, quel libro con le vite di Martino, vescovo di Tours, e di Paolo, monaco nella Tebaide, finì sullo scaffale: libro tra i libri, unico tra molti altri pezzi unici. Cosa c'è di straordinario, dunque, nella storia di questo libro "ordinario"? Semplice: c'è che la grandissima parte dei libri scritti più di mille e cinquecento anni fa in Occidente è scomparsa da secoli: roghi, allagamenti, censure, bombardamenti, sottrazioni dolose, razzie e furti hanno fatto il loro indifferente lavoro di distruzione. Il libro di Ursicino, assieme agli altri che gli si sono depositati accanto, invece, no. La sede in cui ancora oggi sono conservati, dalla quale non si sono quasi mai mossi, li ha salvati da ciascuno di quegli agenti di distruzione e li ha portati fino a noi...
EUR 23.75
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L' incastellamento: storia e archeologia. A 40 anni da Les structures di Pierre Toubert
Il volume raccoglie una serie di ricerche su quanto è stato prodotto dalla ricerca storica e archeologica sul tema dell'incastellamento a partire dal 1973, anno di pubblicazione dell'importante ricerca di Pierre Toubert Les structures du Latium médiéval. Le Latium méridional et la Sabine du IXe à la fin du XIIe siècle. A partire da quel momento l'incastellamento ha incontrato continuativamente l'interesse degli studiosi di medievistica, suscitando da subito un vivace dibattito tra storici delle fonti scritte e storici delle fonti materiali, che si è declinato in modo differenziato in diversi contesti. Oltre a due saggi di carattere generale, che delineano i rapporti tra incastellamento e fonti scritte e archeologiche, e alle considerazioni conclusive sui tanti incastellamenti italiani, il volume comprende una sezione dedicata all'esame delle relazioni tra castelli e aziende curtensi, villaggi, signoria, città, chiese, economia, edilizia residenziale.
EUR 57.00
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Frate Elia, il primo francescanesimo e l'oriente
Nel 1217 il Capitolo generale, riunito alla Porziuncola, stabilisce la suddivisione dell'Ordine in undici provincie. La cosiddetta Provincia di Siria o di Terra Santa comprendeva all'incirca Costantinopoli e il suo impero, la Grecia e le sue isole, l'Asia Minore, Antiochia, la Siria, la Palestina, l'isola di Cipro, l'Egitto e tutto il resto del Levante. Fin dall'inizio venne ritenuta la provincia più importante e, forse anche per questo, fu affidata alla competenza e alla capacità di governo di frate Elia, figura preminente della nascente fraternità. Nel 1219 lo stesso san Francesco volle visitare la Provincia, dove incontrò il Sultano d'Egitto, Melek Al-Kamil, nipote di Saladino il Grande, per poi dirigersi in Siria. Il presente volume, secondo della collana "Cortona francescana. Nuova serie", intende mettere in evidenza, a distanza di otto secoli, la rilevanza di tale evento, anche per il significato che esso ebbe per la formazione diplomatica di frate Elia. Egli, infatti, tornerà in Oriente nel 1243 per negoziare, molto presumibilmente, le clausole di matrimonio fra Giovanni III Vatatze, imperatore greco di Nicea, e Costanza, la figlia di Federico II. A dimostrazione dell'esito positivo dell'ambasceria, Elia avrebbe riportato con sé numerose reliquie, fra le...
Codice Diplomatico aretino. Le carte della canonica di Arezzo III (1023-1078?). Vol. 1
Il secondo volume delle carte del fondo Canonica conservate nell'Archivio Capitolare di Arezzo contiene l'edizione critica di centosette documenti (datati dal 1023 agli anni 1069-1078?) parzialmente inediti, che focalizzano circa un cinquantennio della storia della cattedrale di San Donato. Nell'introduzione si evidenziano alcuni aspetti specifici relativi alla tradizione delle carte e alla loro struttura compositiva, si forniscono nuovi dati per la ricostruzione della complessa vicenda della 'contesa delle pievi', si sviluppano considerazioni sulle grafie dei notai e dei firmatari dei documenti, si offrono infine spunti di riflessione sulla cultura e pratica notarile del primissimo secondo medioevo.
EUR 41.80
I diavoli nell'«Inferno» di Dante. Con altri studi danteschi
Il grande tema degli angeli caduti attraversa un amplissimo orizzonte di culture: le fonti ebraiche, bibliche e apocrife, le mitologie indigene del Nord Europa, come quelle celtiche o scandinave, le culture orali e scritte delle tradizioni medievali e non, le applicazioni filosofiche della demonologia patristica, scolastica e dantesca. Si tratta di un argomento dominante i cui riflessi descrivono l'atteggiamento dell'uomo medievale, rinascimentale e poi moderno verso i diavoli. Questo libro sviluppa questioni essenziali nella cultura occidentale dove i diavoli appaiono come evocati dalle colpe degli individui, quali la superbia, la menzogna, la sete di potere. Tuttavia, dopo l'opera di Chiariglione su Satana - ovvero il Lucifero di Dante - le ricerche qui raccolte guardano con un benevolo distacco l'incontro dantesco con gli angeli del «cattivo coro» fino a suggerire un tentativo di accoglienza, un modo d'intendere quel «perdono atteso e mai concesso agli angeli decaduti rimasti sospesi». Corredato da contributi d'esegesi testuale non solo dantesca, questo volume si presenta innovativo nel capitolo dedicato agli «Inferni di Primo Levi e Dante Alighieri».
EUR 32.30
Franciscana. Bollettino della Società internazionale di studi francescani (2017). Vol. 19
La divina villa. Ediz. critica. Vol. 1: Introduzione, Libri I e II.
Il trattato di agricoltura la "Divina villa" - scritto da Corgnolo della Corgna, nobile perugino vissuto a cavaliere tra il XIV e il XV secolo, e di cui non si conserva l'originale - è tramandato da sei manoscritti: uno in latino, uno parte in latino e parte in volgare e quattro interamente in volgare. In questo primo volume si forniscono i dati biografici dell'autore, i contenuti e la fortuna dell'opera, i rapporti con le fonti e si descrivono i codici e le precedenti edizioni; quindi, dopo aver dimostrato che la "Divina villa" fu originariamente composta in latino ("Divini ruris"), si espongono i risultati della collatio tra i testimoni, realizzata sull'intero trattato, fino alla costruzione dello stemma codicum. Segue l'edizione critica dei primi due libri del ramo perugino dell'opera.
EUR 52.25
Il sogno di Desiderio re dei longobardi
Il bel libro di Angelo Baronio riesce a rileggere l'opera di Desiderio, in tutta la sua complessità, nei termini di un lucido e organico progetto politico, riannodandone i molteplici fili per restituire la coerenza di un disegno che sembra aver avuto la forza di un vero e proprio «sogno», di una visione dalla larga prospettiva. Ciò che colpisce di questo lavoro è la capacità dell'autore di vagliare criticamente ogni tipo di fonte utile, letteraria, documentaria, archeologica, iconografica, epigrafica, e di abbracciare e discutere nella loro totalità sia la bibliografia scientifica moderna sia la tradizione erudita e locale.
EUR 38.00
Opuscules de critique historique (rist. anast.). Ediz. multilingue. Vol. 2-3
Indice: Fascicule I: Regula antiqua fratrum et sororum de Pænitentia seu Tertii ordinis sancti Francisci (P. Sabatier) - Fascicule II: Description du manuscrit franciscain de Liegnitz (P. Sabatier) - Fascicule III: Sancti Francisci Legendæ Veteris fragmenta quædam (P. Sabatier) - Fascicule IV: Les régles et le gouvernement de l'Ordo de Pænitentia au XIII? siècle (P. Mandonnet) - Fascicule V: Description du manuscrit Canonic. Miscell. 525 de la Bibliothèque Bodléienne, à Oxford (A. G. Little) - Fascicule VI: Description du Speculum Vitæ beati Francisci et Sociorum ejus (P. Sabatier).
EUR 33.25
Inquisizione, frati minori e cittadini di Todi (1329-1356)
Quando Ludovico di Baviera venne in Italia nel viaggio che lo avrebbe condotto a Roma per l'incoronazione, le istituzioni comunali e alcuni tra i più eminenti rappresentanti di Todi offrirono il loro appoggio all'imperatore scomunicato da Giovanni XXII. Questa posizione costò alla città una lunga fase di processi giudiziario-inquisitoriali che coinvolsero anche i frati Minori del convento di San Fortunato di Todi, colpevoli di aver sostenuto il deposto ministro generale Michele da Cesena e l'antipapa Niccolò V. La condanna emessa nel 1332 dall'inquisitore frate Bartolino da Perugia diede avvio a due decenni di ricorsi da parte dei cittadini e delle istituzioni tudertine. Solamente con Innocenzo VI, in un mutato quadro politico, si ottenne la revisione del processo che, nel 1356, culminò nella cassazione delle sentenze precedenti. L'edizione critica della documentazione conservata presso l'Archivio Storico Comunale di Todi e l'Archivio Segreto Vaticano permette ora di gettare nuova luce di su questa complessa e affascinante vicenda.
EUR 76.00
Béranger de Saint-Affrique. La vita di Santa Chiara da Montefalco
Scritta da Béranger de Saint-Affrique, quasi certamente nel 1310, la Vita di santa Chiara della Croce da Montefalco dovette essere parte integrante del dossier predisposto per la causa di canonizzazione di Chiara, di cui lo stesso Berengario (che fu vicario del vescovo di Spoleto nel anni 1308-1310) fu iniziale protagonista e strenuo difensore. Grazie all'azione di colui che fu agiografo quasi per caso, la «piccola grandissima donna» di Montefalco - come l'ha definita Claudio Leonardi - sarebbe diventata, nell'universalità del significato della sua esperienza, uno straordinario punto di riferimento, non solo nella storia dei santi in Italia tra XIII e XIV secolo, ma anche nella stessa storia della coscienza mistica cristiana. Trasmesso da quattro manoscritti, il testo è qui ricostruito criticamente ed è accompagnato dalla traduzione italiana.
EUR 30.40
L' abbazia ducale di San Pietro di Ferentillo
Il volume intende proporre una revisione generale della storia della millenaria abbazia di San Pietro di Ferentillo sulla base dalla scoperta dell'antica legenda delle sue origini, composta nel XII secolo e ritenuta perduta (la cui prima edizione si trova qui posta in appendice) e con il conforto dell'esame diretto di numerosi documenti, tra editi e inediti, conservati presso l'Archivio della Basilica Lateranense, nel fondo pergamenaceo dell'abbazia di Chiaravalle di Fiastra (presso l'Archivio di Stato di Roma), e nella Sezione di Archivio di Stato di Spoleto. Corredano e completano lo studio una bibliografia aggiornata e indici dei nomi e dei luoghi, che facilitano la consultazione dell'opera.
EUR 33.25
Bizantinistica. Rivista di studi bizantini e slavi. 2ª serie (2018). Vol. 19
Rivista di studi Bizantini e Slavi Indice: J. Vilella, El Reichskonzil de Nicea I: un hito en la politica constantiniana - A. Conte, Paideia greca e tradizione retorica nelle epistole 44 e 45 di Firmo di Cesarea: una ipotesi interpretativa - A. Panaino, Sul confronto tra Dio ed il ????? ???????? nel ???? ?????? attribuito allo (Pseudo[?])-Aristotele nella ricezione siriaca ed orientale - A. Bernard, Il Filosofo, lo S?h e i Magi: l'ambasceria di Eustazio di Cappadocia a S?buhr II (Eunapio, Vite dei filosofi e sofisti, VI, 5, 1-10) - R. Loconte, I Persiani nel VI libro della Storia Ecclesiastica di Giovanni di Efeso: alterità, specchio, Kaiserkritik - B. Girotti, Ancora sull'elemento femminile nella Tarda antichità: il genere come elemento di inclusione, esclusione e partecipazione da una lettura dei Parentalia di Ausonio - S. Basso, Il nome cinese di Bisanzio - E. Russo, Sulla lastra tombale dell'apostolo Matteo nella cripta della cattedrale di Salerno - P. Ognibene, Eclissi di Sole, di Luna ed altri fenomeni astronomici di rilievo nelle cronache russe antiche.I: secoli X e XI - G. Poesio, Theatre practices and meta-narratives: a reading of the illustrated gestures in the Chludov Psalter...
Francesco e francescanesimo nella società dei secoli XIII-XIV
I saggi raccolti in questo volume, editi dal 1968 al 1988, rappresentano i più significativi contributi nell'ambito degli studi francescani dell'Autore. Per la maggior parte sono l'esito di interventi in occasione di convegni negli anni della docenza di Studi francescani. In alcuni saggi sono studiate le strette relazioni tra l'esperienza religiosa di Francesco d'Assisi e dei frati Minori con i fedeli, lette nel contesto cittadino, ambito privilegiato della loro attività apostolica. In alcuni contributi si evidenzia l'influsso che il gioachimismo ebbe tra i Minori e la loro partecipazione a movimenti popolari animati da istanze di rinnovamento religioso. Altro nucleo di interesse sono figure preminenti della prima generazione minoritica, come Egidio d'Assisi e Antonio di Padova, nelle loro vicende storiche ed agiografiche.
EUR 53.20
Verona
Nei decenni tra Ottocento e Novecento, le conseguenze di una drammatica inondazione spezzarono irrimediabilmente il legame vitale tra l'organismo urbano della città di Verona e i corsi d'acqua (non solo l'Adige) che dal medioevo ne alimentavano commerci, manifatture, vita; e la prima guerra mondiale liberò la città dalle servitù militari e da quella stigmata di 'città fortezza' che l'aveva a lungo segnata. Rispetto al medioevo, questa congiuntura di intensa trasformazione aggiunse i suoi effetti a quelli prodotti dall'età moderna (coi tanti palazzi patrizi costruiti e ricostruiti sui medesimi sedimi delle torri medievali, con la trasformazione e riqualificazione di spazi importanti come piazza Bra). Anche per Verona, dunque, rileggere e riproporre i connotati della città medievale significa in parte effettuare una 'ricostruzione' ideale - per tacere, ancora, della necessità di contestualizzare e decodificare il medievalismo otto-novecentesco. In effetti per mille anni, dall'età di Teoderico al Rinascimento, la città - oltre che, beninteso, espandersi territorialmente in modo cospicuo sino a comprendere chiese e borghi suburbani, come nel caso del monastero di S. Zeno - aveva insistito sullo stesso spazio della città romana (perfettamente riconoscibile nell'impianto topografico oltre che in alcune formidabili evidenze, come l'Arena e...
Studi medievali (2019). Vol. 2
Indice: L. Provero, Società contadina e giustizia regia nell'Italia carolingia, pp. 501-532 - P. Bonacini, Matilde e Irnerio. Origini e persistenze di un'immagine medievale, 533-570 - G. Caputo, «Et in aliis multis regionibus publica vox et fama». Dinamiche cultuali nelle raccolte di miracoli di san Ludovico di Tolosa, 571-600 - A. Ghidoni, Pratiche arcaiche nelle letterature medievali: note di poetica storica a partire da alcuni modelli culturologici, 601-644 - P. Delcorno, Quaresimali 'visibili': il serafino, il guerriero, il pellegrino, 645-688 - F. Salvestrini, I volgarizzamenti italiani della regola di san Benedetto ad uso delle religiose. Intorno al codice vallombrosano Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, N. A. 1371 (anno 1502), 689-734 - E. S. Mainoldi, I problemi critici del Periphyseon di Giovanni Scoto Eriugena alla luce delle due recenti edizioni-traduzioni italiane, 735-770 - M. M. Kubas, La lauda spirituale e i moduli litanici, 771-786 - M. R. Marchionibus, Le storie di santa Cecilia nella chiesa di Santa Maria Assunta de' Carpinelli tra manifesto politico e devozione, 787-812 - L. De Angelis, Sir John Fortescue e l'utrumque ius. Un riesame, 813-848 - C. Buccolini, Tullio Gregory, un ricordo, 849-872 - Recensioni, 873-970 - Notizie dei libri...
La figura del vescovo nell'epistolario di Pier Damiani. Tra ideale e reale
Pier Damiani (1007-1072) è tra gli intellettuali e scrittori più noti del secolo XI ed è, in virtù della sua biografia, un osservatore privilegiato dei mutamenti della realtà circostante in uno dei periodi più travagliati per la storia della Chiesa. La sua vicinanza all'imperatore Enrico III e contestualmente ai papi riformatori, la nomina a cardinale vescovo nel 1057, la sua funzione di legato in contesti molto delicati (come Milano, Firenze e Cluny) lo pongono in relazione con i personaggi più noti del secolo e in particolare con i vescovi del Regnum. Interrogare il ricchissimo epistolario damianeo fa emergere il pensiero di Pier Damiani sulla figura del vescovo e consente di recuperare una quantità straordinaria di informazioni su tutti i presuli con cui l'Avellanita entra in contatto nel corso della sua vita. Le epistolae sono una fonte storica di primaria grandezza per ricostruire uno speculum vescovile per il secolo XI e suggerire prospettive originali sulle dinamiche politiche e sociali di un periodo di profonda trasformazione.
EUR 45.60
Il mondo nuovo. L'agiografia dei Minori Osservanti
I dodici saggi qui raccolti delineano una nuova proposta interpretativa del corpus agiografico dell'Osservanza minoritica cismontana. Si tratta di un ricchissimo patrimonio di testi, che ha i suoi motori propulsivi nelle vitae di Bernardino da Siena e di Giovanni da Capestrano, ma si estende a tutta la vasta schiera dei nuovi predicatori popolari quattrocenteschi. Con loro si affermano un linguaggio agiografico specifico all'interno della tradizione francescana e un modello di santità inedito, quello dell'apostolo inviato a guidare e ammaestrare l'umanità perché torni a compiere i comandi di Dio. Il predicatore non è più il profeta apocalittico dell'epoca precedente, che invita al pentimento minacciando l'imminente castigo divino, ma l'araldo di un nuovo ordine, fiducioso nella capacità degli uomini, con l'aiuto di Dio, di edificare la città terrena a imitazione della città celeste. E nella quotidiana obbedienza alle leggi umane e divine, anche i laici possono realizzare il proprio percorso verso la salvezza. Come gli umanisti del loro tempo, i santi e gli agiografi osservanti descrivono con entusiasmo i segni di un mondo che rinasce e di una storia che riprende il suo cammino.
EUR 32.30