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Stoccatùri
"Le storie trattate nel libro "Stoccatùri" mi sono state raccontate da persone che ho incontrato nel piccolo borgo dove sono nato, Petronà. Si tratta di gente semplice ed umile, abituata ad una vita segnata da pesanti lavori e tante privazioni, impegnata ogni giorno a procurarsi solo ed esclusivamente il poco di cui vivere. Uomini e donne di cui si è ormai persa la memoria, viaggiatori instancabili fra Sila e marina, spesso con carichi enormi sulle spalle o - come usavano le donne - sulla testa. Gente di un tempo che non tornerà mai più, o che forse è prossimo a tornare. Persone che collaboravano per alleviare i disagi di una vita vissuta in assenza di ciò a cui oggi nessuno saprebbe rinunciare: le comodità. Per quel popolo di dimenticati esistevano solo le scomodità! Niente petrolio o energia elettrica, quindi niente motori, automobili, luce elettrica, acqua corrente calda e fredda, niente tv, telefonino e tutte le odierne tecnologie che ci hanno reso diversi dai nostri predecessori ai quali per vivere bastavano l'acqua, l'aria, madre terra e quattro stoccatùri."
EUR 11.40
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Canti di donne nella Settimana Santa in Calabria. Teologia e antropologia
Questo libro è la prima pubblicazione del Centro Studi "Theotokos" Religiosità Popolare, fondato e diretto da Martino Michele Battaglia e Anna Rotundo: il Centro Studi Theotókos nasce nel 2016 da un percorso internazionale itinerante di altissimo spessore culturale e si gloria di studiare, con l'apporto di tutte le scienze umane e di accademici prestigiosi, la profondità e la bellezza della religiosità popolare, con una particolare valorizzazione del protagonismo delle donne. Il Centro Studi Theotokos è una costola del "Centro Internacional De Estudios Sobre Religiosidad Popular: Semana Santa (Università Di Valladolid Spagna)", diretto da José Luis Alonso Ponga, antropologo museale di fama internazionale. Nel presente lavoro, ci siamo soffermati su alcuni canti religiosi eseguiti da gruppi di donne in diverse zone della Calabria durante la Settimana Santa. Abbiamo commentato questi canti, con un taglio teologico molto attento alle esperienze delle donne. L'idea è nata nel corso di un incontro organizzato dal nostro Centro Studi Theotokos Religiosità Popolare con mons. Marco Frisina, nell'estate del 2017. Ci è piaciuto custodire, diffondere e coltivare, riattualizzandola, la memoria delle tante donne di Calabria (tra cui la madre di mons. Frisina) che questi canti hanno trasmesso ai loro figli....
Falsi nomi. La storia d'amore che mancava
Elisabetta e Paolo si innamorano. Alla vita altro non chiedono se non poterlo vivere, il loro amore. La vita, però, scombina le carte. Ma Elisabetta e Paolo non soccombono al destino di Giulietta e Romeo. Non soffrono pene dantesche, come Francesca e Paolo. Non turbano l'armonia di Camelot, come Ginevra e Lancillotto. Elisabetta e Paolo si amano. Si ameranno per sempre. E l'unica lacrima che verserà il lettore sarà di invidia, per quella che è una bella storia d'amore.
EUR 14.25
Resistere. Trincea e prigionia nell'archivio Barberio
Attraverso fonti pubbliche e private (italiane e austro-ungariche) anche inedite l'autore riesce a ricostruire il complesso mondo delle trincee e dei campi di prigionia durante la Prima guerra mondiale. L'esperienza individuale di Bernardo Barberio, capitano nel 142° Reggimento fanteria Brigata Catanzaro, serve all'autore per ricostruire i modi della partenza al fronte, la vita in trincea, i rapporti con la popolazione civile e con le gerarchie militari, le fasi dei combattimenti, la prigionia nei campi austro-ungarici e i tentativi da parte dei prigionieri di resistere alla fame, al freddo, all'abbattimento umano e morale. La ricerca ha permesso il più delle volte anche di dare un nome ai quasi 700 prigionieri transitati dal campo di Dunaszerdahely in Ungheria. Destini individuali e collettivi, grandi e piccoli eventi, narrazione e interpretazione, si intrecciano nelle varie fasi di questa ricerca scientifica offrendo un quadro originale e per molti aspetti unico della Grande guerra a 100 anni dalla sua fine.
EUR 17.10
Cielo di piombo
Il ricordo di Vincenzo, ex Guardia di Pubblica Sicurezza, corre a quel giorno della fine degli anni '70 e a quella ferrovia che lo avrebbe riportato al suo paese di origine in Calabria. Un terrorista, ferendolo nella Torino delle manifestazioni e delle proteste, aveva segnato il suo destino. Reso inabile a svolgere il suo lavoro, avrebbe occupato un posto da impiegato civile nell'Amministrazione dello Stato. Sono anni furibondi caratterizzati da un fermento che rende incerto perfino "l'ordine delle cose". Vincenzo, da "sciancato", guarda agli avvenimenti nazionali e mondiali dalla sua piccola Artemisia che, se pur appare immobile, corre verso le mode della società. Le limitazioni fisiche non lo sconfortano e, con l'acume dello "sbirro", compie un percorso introspettivo che lo porterà ad analizzare il valore della giustizia, il ruolo dell'informazione e le grandi scelte di una nazione di fronte ad un mondo che cambia. Gli eventi si susseguono e, tra questi, nel marzo del 1981 la riforma del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza della Polizia di Stato che gli faranno comprendere quanto abbia contribuito a quel fondamentale cambiamento.
EUR 14.25
Europa e felicità. Prima, durante e dopo Brexit
Il lavoro affonda le radici in alcune riflessioni fatte prima, durante e dopo la lunga e complessa gestazione della "Brexit" che ha portato, dopo più di quattro anni di negoziati e, talvolta, di tragiche votazioni del Parlamento britannico, alla rinuncia del Regno Unito di far parte dell'Unione europea. Dal 1951 - data della istituzione della (prima) Comunità europea del Carbone e dell'Acciaio (CECA) - è il primo e unico caso (e, si auspica, l'ultimo) nella storia dell'integrazione europea, il cui progetto conserva intatta la sua validità. L'homo europaeus è oggigiorno felice? Gli europei continentali, cittadini degli Stati membri e quindi dell'Unione europea, le istituzioni e i governi hanno l'obiettivo prioritario di raggiungere una "comune" felicità? E se la risposta è positiva, di quale felicità? La "buona politica" aiuta a raggiungere più facilmente questa ideale dimensione? A queste e ad altre domande il libro offre risposte efficaci, accompagnando il lettore attraverso uno stimolante viaggio nella storia, nella legislazione e, soprattutto, in un'accurata disamina dei problemi che affliggono l'Unione europea.
EUR 13.30
La Calabria che non si arrende. Storie speciali di persone normali
Sono storie che si svolgono in Calabria e che lasciano intravedere una regione viva, desiderosa di riscatto, animata da gente perbene che prova con coraggio e sacrifici a ribellarsi a un'esistenza che mortifica la dignità umana. Sono persone con la schiena dritta, che si battono per realizzare il cambiamento di cui la Calabria ha bisogno per impedire che i suoi giovani l'abbandonino alla ricerca di un luogo dove realizzare i loro sogni. Ed è anche pensando al futuro dei giovani che tanti resistono e scelgono di non andare a vivere altrove, rinunciando a un'esistenza più agiata e con meno problemi da affrontare. Per questo le loro storie meritano di essere raccontate, ed è questa la Calabria che ci piace raccontare. Una Calabria che non s'arrende, impegnata a cambiare in meglio la società. Le loro storie parlano della realizzazione di un'accoglienza vera e non finalizzata alla speculazione; di una politica pulita mossa da nobili e generose idealità; di una Chiesa impegnata contro le ingiustizie che ha come riferimenti il vangelo e la Costituzione; di un'economia solidale attenta ai diritti e non al profitto; di una scuola che sollecita gli studenti al sapere critico... Prefazione...
La follia del sorriso. Padre Pino Puglisi, il profeta della speranza
Padre Pino Puglisi ha lasciato una preziosa eredità, il suo sorriso, vissuto in un contesto culturale, sociale e morale ostile, soggiogato dall'arroganza del clan mafioso locale e dall'indifferenza delle istituzioni e della politica. Brancaccio è stato l'inferno dove Puglisi ha portato l'amore, soprattutto con i ragazzi e i giovani, con i più poveri, restituendo libertà e dignità umana. Ha vissuto un'esistenza sacerdotale fino alla fine, amore per Dio e amore per il prossimo, anche per il nemico, non lasciandosi turbare e togliere la pace interiore, compiendo gesti alternativi e positivi in un territorio abituato a costumi e mentalità avvelenati dalla violenza e dall'illegalità. La vita di Padre Puglisi è un dono, martire civile e per la fede, un seme di speranza, per la chiesa e per la società. Dal suo volto sfigurato dall'arroganza mafiosa, la sua risposta è stata nel dono del sorriso contro chi ha tentato di sfregiare l'ideale che è possibile credere nell'umanità. Egli è un testamento da vivere, apostolo di una chiesa estroversa, incoraggia a sognare e immaginare che al male si può resistere e la cattiveria non ha l'ultima parola.
EUR 11.40
Il testamento di Palazzo Fragalà
In un paese della provincia siciliana, nel giugno del 1969, la cameriera di palazzo rinviene nascosto in un libro della biblioteca il testamento olografo del barone Rolando Fragalà, ancora in vita. Nel lascito è forte la sua volontà di donare una cifra ingente, senza nulla in cambio, a colui che sarà in grado di fondare una banca popolare. Lo scopo è quello di favorire lo sviluppo economico e sociale del paese in cui si vive. Nonostante il periodo sessantottino in Sicilia si respira ancora un'aria pregna di involuzione culturale; già si delineano all'orizzonte personaggi mafiosi, coscienti della propria forza organizzativa e militare, e figure legate alla sinistra anche estrema che vogliono esprimere con determinazione il proprio libero pensiero. Le due forze si inseriscono in un tessuto sociale tradizionalmente asfittico generando situazioni forti e controverse. La grande somma di danaro stimola l'appetito di diversi personaggi senza scrupoli pronti a sgomitare pur di raggiungere l'ambito obiettivo.
EUR 15.20
Calabria malata. Sanità, l'altra 'ndrangheta
I fatti presi in considerazione vanno dal 12 marzo 2015 al 18 aprile 2019. I comportamenti, invece, sono antichi. Attraverso l'analisi degli eventi e delle decisioni, non necessariamente illegittime, cerco di dimostrare che la Calabria non interessa a nessuno, se non quando si avvicinano le elezioni. La Calabria non è importante per Roma né, purtroppo, per i calabresi, che si sono arresi a quanto giudicano inevitabile e immutabile. Questa assuefazione collettiva è la droga venduta dall'altra 'ndrangheta, silenziosa, che si insinua nella vita quotidiana, in particolare della sanità pubblica, una miniera d'oro, per far proliferare i propri affari. Anche il nuovo si è subito adeguato.
EUR 12.00
Professione medica. Quarantuno raccontano
"Il testo raccoglie 41 racconti di vita professionale messi insieme da due colleghi ed amici, Giacinto Calandra e Lucio Aiello, innamorati della nostra professione e, perché no, anche degli attori della professione stessa: i medici. Entrambi i colleghi, infatti, nei loro curricula hanno in più mandati fatto parte dei Consigli direttivi dell'Ordine provinciale di Cosenza. La lettura del testo è facile, interessante, molto piacevole. Come si può ben capire, si tratta di una serie di episodi di vita professionale che si sono svolti quasi tutti nella nostra provincia in un arco di tempo molto ampio, dal secondo dopoguerra sino ai primi anni di questo secolo... ...Da questi racconti emerge tutta la complessità e, nel contempo, il privilegio che caratterizza la nostra professione... La lettura del volume è utile ai colleghi giovani e non solo sia perché potranno farsi un'idea dei fatti realmente avvenuti e della storia dei luoghi dove oggi essi stessi esercitano la professione, sia per i consigli che fra le righe si leggono nei vari racconti ...Il consiglio più grande e sempre valido che traspare in molti racconti, è quello del parlare con i pazienti: molte difficoltà, si racconta in più...
L' albero della pace
Filottete. Mia carissima scuola ha un senso la pensione
Leopardi e l'infinito. Un breviario del sublime
L'"Infinito" di Giacomo Leopardi è una delle esperienze più alte e riconoscibili della moderna estetica del sublime, sorta di divinità pervasiva presente in tutta la sua opera in un'inusitata gamma di registri. In occasione dei duecento anni dalla stesura del celebre idillio, questo libro ne ricostruisce minutamente le fonti letterarie e filosofiche restituendoci sotto una nuova luce un intellettuale fra culture, inquieto, obliquo e curioso e un capolavoro che del sublime è un vero e proprio breviario. Prefazione di Giuseppe Rando.
EUR 12.35
Dal fondo di un piatto smaltato. Poesie d'amore e d'amori
"Sono inoffensivi illusori contingenti mortali i miei versi. Se Abele avesse avuto una stirpe i miei versi ne avrebbero fatto parte. Sono pieni di pudori hanno il profumo e il suono del croccante. Per questo non ne turberò la compostezza e l'onestà. Sono versi che amano un contatto riservato e intimo. Ringrazio chi vorrà leggerli e chi saprà coglierne il sentimento".
EUR 15.20
Nuovi studi pirandelliani. Presentazione de «Il fu Mattia Pascal» del siciliano Luigi Pirandello lo sconosciuto Premio Nobel del 1934
«Mirella Salvaggio (nata a Agrigento-Porto Empedocle il 18 febbraio del 1951 e residente a Borghetto S. Spirito) è la pirandellista che ha risolto "la questione pirandelliana": il teatro greco (il mistero eleusino da vedere con la mente-occhio) che parte da Omero e arriva a Pirandello passando per Shakespeare. La poetessa Salvaggio, non avendo partecipato, a suo tempo, ai Convegni Pirandelliani (dove la invitavano Alfredo Barbina, Giorgio Bárberi Squarotti, Alfonso Pozzi, Giuseppe Iannuzzo, Settimio Biondi e Pierfranco Bruni), presenta, ora, il suo "Il fu Mattia Pascal", a cui ha dedicato tre libri editi dalla Casa Editrice Pellegrini. In quest'opuscolo pirandelliano l'Agrigentina dimostra di conoscere profondamente "le leggende" della Vecchia Girgenti e "la poesia ermetica (tragica)" del Vecchio Luigi Pirandello. A Mirella che ha rivoluzionato gli Studi Pirandelliani auguriamo buon proseguimento di lavoro.» (Egle Chironi)
EUR 7.50
Il sequestro Federici. Cronache, personaggi e luoghi della Calabria Citra al tempo degli Italiani
Quelli che vengono narrati sono fatti di cronaca realmente accaduti, attinti dai fascicoli processuali conservati presso l'Archivio di Stato di Cosenza. Il periodo storico in cui si inquadrano è il 1845, un anno dopo l'eccidio dei fratelli Bandiera che uno dei testimoni indica come "gli Italiani". La trama del racconto è costruita interamente sulle testimonianze dei tanti personaggi che in un modo o nell'altro vi furono coinvolti e dalle quali emergono alcuni aspetti della società del tempo, povera, violenta ed arretrata, composta in maggioranza da braccianti in perenne attesa di un lavoro e contadini senza terra da coltivare, poveri diavoli dai vestiti laceri e rivoltati che, trovando nel vino e nel fumo delle loro pipe l'unica consolazione alla loro vita grama e disperata, erano sempre più tentati dalla prospettiva di darsi a scorrer la campagna andando a ingrossare le fila dei briganti, di cui erano affollate non solo le montagne ma anche le carceri. Le indagini, partite da Domanico, interessarono molti altri centri della provincia (Carolei, Dipignano, Mendicino, Cosenza, Lago, Marano Marchesato, Rende, Celico, Zumpano, Spezzano Grande, Spezzano Piccolo, Pedace, Serrapedace, Pietrafitta, Aprigliano, Trenta, Casole, Aiello, Serra d'Aiello, Cellara, Figline, Mongrassano, Cerzeto) estendendosi...
Perché ti amo
Il passato, brutto o buono che sia, condiziona sempre le nostre azioni. Questo vale soprattutto per la violenza, che produce effetti devastanti nel momento in cui una persona la subisce e condiziona inevitabilmente il suo presente e il suo futuro. Parlare di questi argomenti è importante. Il libro racconta infatti un'esperienza di violenza domestica e mostra le profonde ferite che ne conseguono. Dunque queste pagine vogliono dar voce al dolore, spesso taciuto o nascosto, di tutte le donne che vivono situazioni simili, nel tentativo di sollecitare una presa di coscienza diffusa intorno al fenomeno, e di alimentare pratiche concrete orientate alla prevenzione. Per l'autrice il passaggio attraverso la violenza e la sua faticosa rielaborazione hanno rappresentato anche l'occasione per scoprire una dimensione di impegno militante, per cui di recente ha promosso la fondazione dell'Associazione Camerunese di Lotta contro le Violenze sulle Donne (ACLVF).
EUR 14.25
Nuovi studi pirandelliani. Presentazione del vero Luigi Pirandello
In questa "Presentazione del vero Luigi Pirandello (vivo spirito Eros di Girgenti)..." ritroviamo il Vecchio Girgentino di Mirella Salvaggio, l'autrice agrigentina che ha sciolto il "dramma pirandelliano": "Il fu Mattia Pascal romanzo del fu Luigi Pirandello", il romanzo-romanodio ("il nome") che ha ottenuto il consenso di Giorgio Bárberi Squarotti: «...Ma Il fu Mattia Pascal di Mirella è tutt'altra cosa. È, appunto, il tipico romanzo esemplare, interpretato, commentato, rappresentato come l'opera ripetuta e, insieme, riscoperta e offerta come il risultato supremo della letteratura dei nostri tempi dove sembra che nulla di nuovo possa darsi, nell'ambito della scrittura, se non giocando di nuovo le stesse carte mirabili del passato: appunto, Omero, Don Chisciotte, Pirandello... Ci troviamo di fronte a un'opera di geniale originalità proprio in quanto è riscrittura e riproposta. Di fronte all'infinita "noja" e inutilità dei romanzi che si pubblicano nei nostri anni è un esempio di assoluta autenticità». A Mirella che ha rivoluzionato gli Studi Pirandelliani auguriamo buon proseguimento di lavoro.» (Egle Chironi).
EUR 9.50
Le normative canoniche antimafia
Il volume intende offrire una disamina dei numerosi interventi normativi adottati, negli ultimi anni, dalla Chiesa cattolica contro mafie e corruzione. In assenza di una normativa di carattere universale, tale impegno si è finora tradotto nell'emanazione di "normative canoniche antimafia" da parte delle Chiese particolari che, in molti casi, hanno rappresentato il risultato di direttive comuni elaborate d'intesa tra i Vescovi delle relative Conferenze Episcopali Regionali. Soprattutto le Diocesi del Mezzogiorno d'Italia si sono così munite di apposite disposizioni dirette a prevenire le possibili infiltrazioni del crimine organizzato nelle associazioni ecclesiali, anche attraverso la comminazione di specifiche sanzioni per gli affiliati alle cosche. Particolarmente rilevante è stata, inoltre, la produzione normativa in tema di feste religiose, materia che investe la dinamica dei rapporti tra ordinamento canonico e ordinamento statuale, entrambi chiamati, seppure da prospettive diverse, «alla reciproca collaborazione per la promozione dell'uomo e il bene del Paese» anche attraverso la previsione di un'adeguata azione di contrasto al crimine organizzato e al fenomeno corruttivo.
EUR 19.00