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Storia e memoria del personal computer. Il caso italiano
II passaggio dai grandi elaboratori elettronici degli anni Cinquanta ai Personal di fine anni Settanta si realizza non solo grazie alla capacità dei costruttori nell'individuare tipologie di prodotto e gruppi di applicazioni più utili e vicini alle singole esigenze dell'utenza, ma anche, soprattutto nel nostro Paese, mediante un itinerario disegnato da scarse conoscenze tecniche ed organizzative, pubblicità ingannevoli, proliferare di improbabili modelli e pluralità di presunti impieghi. Il volume, dopo un rapido excursus sui primordi dell'informatica nazionale, affronta questa complessa vicenda, indagando lungo l'intrecciarsi di interessi commerciali, cambiamenti sociali, innovazioni tecniche che accompagnarono questa evoluzione.
EUR 9.60
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Psyché. Invenzioni dell'altro. Vol. 2
Il termine "decostruzione", solitamente associato all'opera di Jacques Derrida, è forse uno dei più equivocati della filosofia del Novecento, e sembra ancora lontano il tempo in cui si giungerà a una piena comprensione di quanto abbia prodotto e produca ben al di là delle semplificanti formule a cui lo si è spesso ridotto. In questo secondo volume di "Psyché. Invenzioni dell'altro" è possibile verificare in che senso la decostruzione non è né un'analisi né una critica tecnicamente intese come scomposizioni padroneggiabili, ma un esercizio del pensiero che si produce come lettura esigente e rigorosa, capace di svelare le domande e le genealogie insospettate o nascoste che hanno strutturato e legittimato la tradizione filosofica occidentale. I saggi qui radunati - inaugurati dall'ormai famosa (ma non per questo conosciuta) "Lettera a un amico giapponese" - interrogano Heidegger, Kant, Michel de Certeau e attraversano campi del sapere quali l'architettura, la storia, la teologia, il diritto e la politica, imponendo a ciascuno la radicale presa in carico dei non sempre dichiarati o consapevoli moventi epistemologici, politici, culturali che innervano i loro gesti e le loro procedure.
EUR 16.00
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Santa Sofia di Costantinopoli. Un tempio di luce
"Simbolo del potere imperiale", "ottava meraviglia del mondo", "luogo tra terra e cielo": con espressioni di questo tenore, nell'arco di tutto il Medio Evo cristiano, la basilica di Santa Sofia a Costantinopoli venne salutata e celebrata non solo come il culmine di una plurisecolare competenza tecnica e architettonica, ma anche come opera "di ispirazione divina", in virtù di uno speciale favore disceso dall'alto sull'imperatore Giustiniano (527-565), che la commissionò e la realizzò mentre il suo potere, centrato nella Nuova Roma sul Bosforo, si consolidava e preparava la sua espansione dalle Alpi al Nilo, dall'Eufrate al Danubio, alla penisola iberica. Il presente volume propone una restituzione appassionata, accademicamente impeccabile, ma fruibile per i non specialisti (anche grazie a un ricco apparato iconografico espressamente concepito per questo volume), del testo che Procopio di Cesarea, il massimo storico dell'epoca di Giustiniano, dedicò a Santa Sofia. La compenetrazione tra le competenze storico-artistiche e storico-filologiche dei due curatori del volume consente di godere appieno del testo procopiano in un fitto tessuto di raffinati rimandi letterari e di precise indicazioni per la visione diretta del capolavoro di Santa Sofia.
EUR 14.40
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Sapere e contemplare il mistero. Bernardo e Tommaso
II volume contiene una raccolta di saggi su Bernardo di Clairvaux, a illustrare la multiforme e inesauribile ricchezza della sua personalità. Dopo un suo breve lucido profilo come monaco e scrittore, ecco il tema suggestivo della verecondia nell'abate di Clairvaux e nella teologia cisterciense; poi la teologia el'estetica nei suoi sermoni Super missus est; la sua peripezia con Abelardo, nuovamente letta; quindi l'arte, Bernardo e i cisterciensi, secondo un'interpretazione più vera e originale del rapporto tra l'antropologia religiosa e l'arte; e infine una testimonianza sul vissuto cisterciense oggi sotto la guida di Bernardo. Occasione della stesura di questi saggi: il secondo Convegno dedicato all'abate di Clairvaux da parte del Centro di Studi Cisterciensi dell'abbazia romana di Santa Croce in Gerusalemme, e l'inaugurazione della Cattedra di Teologia e Spiritualità Cisterciense promossa dallo stesso Centro presso l'Angelicum, l'Università che porta il nome di san Tommaso. Ecco perché alcuni degli interventi del volumetto illustrano la figura della teologia che questi ha elaborato nella "Scuola", insieme mettendo in luce l'intima dimensione contemplativa ed esperienziale che anche il sapere teologico tomistico contiene e perciò l'affinità che unisce i due grandi maestri, che continuano a insegnare che cosa sia...
Opera omnia. Vol. 6: La storia comparata delle religioni e l'ermeneutica.
Julien Ries ritiene che, dopo avere ricostruito e analizzato i diversi sistemi religiosi nelle loro peculiarità applicando il metodo storico, lo studioso debba fare un passo ulteriore e porsi la questione del significato delle esperienze religiose per gli uomini che le hanno vissute e per l'uomo in generale. La storia, in questo modo, apre la strada all'ermeneutica. L'autore comincia con il mostrare, attraverso una disamina storiografica puntale, come si sia via via imposto il problema della comparazione e come i principali storici delle religioni lo abbiano affrontato. Sulla base delle loro ricerche, l'antropologia religiosa si propone oggi di comprendere e rendere esplicito il messaggio di cui l'homo religiosus è stato portatore nel corso dei millenni e di cogliere i tratti di quel rapporto fra l'uomo e il sacro che si esprime nei fenomeni religiosi. Il caso dei simboli della croce e della luce, studiati nella loro inesausta ricchezza di significati, dimostra in maniera eloquente il modo di procedere dell'ermeneutica di Ries. La comparazione, cioè il confronto di esperienze, di idee, di sistemi religiosi, non è però soltanto uno strumento di analisi scientifica. Essa costituisce anche la condizione per un dialogo fra le varie...
Fabbriche galleggianti. Solitudine e sfruttamento dei nuovi marinai
Della globalizzazione parecchio si è scritto, molto meno dei trasporti che la rendono possibile. I trasporti marittimi contano per circa il 95% in termini di tonnellaggio e per il 66% in termini di valore del commercio mondiale. Essi sono garantiti da 1,2 milioni di marittimi, di cui circa 750.000 sono in qualsiasi momento a bordo, mentre i rimanenti sono in posizione di stand by. Invisibili ai più, i marittimi sono spesso rimasti in penembra anche nella ricerca sociale. Questo libro rende conto delle trasformazioni recenti sperimentate dai marittimi a livello internazionale e in particolare nell'area del Mediterraneo e del Mar Nero. Mentre il mondo appare sempre più piccolo e compresso, la gente di mare si sente più sola. La vita a terra è, infatti, sovente un miraggio che può durare anche mesi e gli scali sono diventati sempre più brevi. La gamma delle condizioni di ingaggio si è dilatata e le distanze sociali a bordo e nei tempi di attesa si sono moltiplicate. La casualità incide fortemente nel vissuto e nell'impossibilità di guardare al proprio futuro, mentre a bordo prevale spesso una socialità obbligata. È un navigare a vista durante il quale le...
La casa araba d'Egitto. Costruire con il clima dal vernacolo ai maestri contemporanei
Il libro propone una disamina, corredata di disegni ed immagini, dei caratteri della casa egiziana nei suoi diversi contesti ambientali: dalle oasi del deserto occidentale all'oasi di Siwa, alle regioni rurali, all'ambiente urbano consolidato della città del Cairo. Il rapporto tra gli elementi naturali, trasposti nelle istanze climatiche, e la forma costruita è la chiave di lettura di questo percorso nell'architettura vernacolare. La lettura critica di alcune opere di Hassan Fathy consente di rintracciare un metodo progettuale basato sulla varia articolazione di alcuni elementi-base, invarianti tipologiche e formali, che lo studio della tradizione ha dimostrato derivare dal rapporto tra architettura ed elementi naturali. Il panorama architettonico dell'Egitto contemporaneo offre, attraverso il lavoro di architetti come Ramses Wissa Wassef, Abdel Wahed El Wakil, interessanti spunti di riflessione sul rapporto tra progetto, clima e tradizione.
EUR 12.80
L' evoluzione. Lo sguardo della biologia
A duecento anni dalla nascita di Charles Darwin e centocinquanta anni dopo la pubblicazione de "L'Origine della Specie", gli scienziati sono concordi nell'affermare che "niente in biologia ha significato se non alla luce dell'evoluzione". L'evoluzione è inoltre essenziale per l'agricoltura, l'epidemiologia, la medicina. Ayala presenta una sintesi di alcuni punti cardine dell'evoluzione della vita sulla Terra. Con "L'Origine della Specie" di Darwin lo sviluppo della vita vegetale e animale entra a far parte dell'ambito delle scienze tramite l'identificazione della selezione naturale come processo "creativo" nella formazione di ogni singola specie. Ayala verifica il portato della teoria di Darwin anche alla luce delle nuove scoperte della biologia e della genetica. Conferma così, anche in termini genetici, il processo di selezione naturale. Giunto alle trasformazioni genetiche che ci hanno portato dai primati all'uomo, Ayala rileva, con l'uomo, la presenza di un'evoluzione culturale che non può più essere studiata con i soli strumenti della scienza biologica. Se l'opposizione al darwinismo da parte della teoria dell'intelligent design è un'espressione scientificamente inaccettabile e da rifiutarsi, non si può leggere come selezione naturale lo sviluppo delle culture umane.
EUR 8.80
La costruzione della teologia. Vol. 4: La filosofia monastica: «sapere Gesù».
È di san Bernardo l'espressione: "Questa è la mia più sublime, interiore filosofia: sapere Gesù"; in realtà, tutta la riflessione monastica è espressione di questa filosofia e di questo sapere. Certamente, anche il monastero è una "scuola", dove tuttavia, più che a una conoscenza speculativa del mistero, si mira alla sua ammirata contemplazione, alla sua intima esperienza e alla sua fedele imitazione. È quanto risalta dai saggi contenuti in questo volume dell"Opera Omnia" di Inos Biffi. Dopo un'analisi dei tratti contrassegnanti il modo proprio di fare teologia nei chiostri, colombaniani, cisterciensi o benedettini, questi saggi ne esplorano l'ampia letteratura che ci hanno lasciato in eredità, per delineare sia alcuni profili di monaci (Colombano di Bobbio, l'abate di Clairvaux, Aelredo di Rievaulx, Gertrude di Helfta, e altri), sia alcuni aspetti del loro pensiero: un pensiero che abitualmente si risolve nella figura di Cristo, suggestivamente definito come Colui nel quale è raccolta "tutta la dolcezza della terra", e per tutti rimane il termine del più vivo e orante desiderio. I contributi del volume potranno concorrere efficacemente alla ripresa di un'immagine più integrale della teologia, che è indubbiamente "intelligenza della fede", ma anche "amore".
EUR 29.60
Vedi Offerta Competenze possibili. Sfera pubblica e potenziali sociali nella città
Nel linguaggio quotidiano siamo soliti riferirci alla competenza come a ciò che ci garantisce a priori rispetto alla possibilità di affrontare un problema noto in situazioni note. Una tradizione di pensiero alternativa (che trae origine dalla psicologia ecologica e storico-culturale) spinge invece a guardare alla competenza come al possibile esito creativo della sperimentazione in condizioni di incertezza, a concepirla come il particolare legame che eventualmente si stabilisce tra le capacità di partenza di cui dispongono gli individui e le caratteristiche (fisiche e sociali) degli ambienti e delle situazioni problematiche in cui essi si trovano ad agire. Nel libro questa seconda prospettiva viene ripresa con riferimento alla crisi della sfera pubblica nel contesto della società contemporanea, che vede le competenze istituzionali spesso in difficoltà nella gestione di una domanda sociale sempre più variegata e plurale. Nel dibattito tra chi insiste a considerare l'azione pubblica una competenza esclusiva dello Stato e chi dubita che nelle società complesse possa ancora sussistere qualcosa che assomigli ad un ambito propriamente pubblico, si vuole sostenere che le politiche pubbliche andrebbero orientate ad occuparsi della creazione delle condizioni per la capacitazione dei potenziali sociali verso lo sviluppo di nuove competenze.
Vedi Offerta La filosofia di Lanza del Vasto. Un ponte tra Occidente ed Oriente
Lanza del Vasto (1901-1981) è stato studente a Pisa (1922-1928), (negli stessi anni in cui lo fu Aldo Capitini), dove si è laureato in Filosofia e dove ebbe la sua prima conversione; la seconda fu quando, nel 1938, restando cattolico, si pose al servizio di Gandhi, venendo da lui chiamato Shantidas (servitore di Pace). Dall'India ritornò per fondare delle Comunità sul modello gandhiano (Comunità dell'Arca), che si sono poi diffuse in vari paesi d'Europa e del mondo. Per quasi trent'anni ha insegnato ovunque una sua maniera specifica di concepire la nonviolenza e con essa un cristianesimo rinnovato; il tutto all'interno di una particolare concezione filosofica elaborata durante la giovinezza. Questo pensiero filosofico fu oggetto della sua tesi di laurea pisana, nel 1928, e venne da lui rielaborato per tutta la vita intrecciando sistematicamente metafisica, teologia, etica ed estetica. È stato dato infine alle stampe con il titolo "La Trinitè Spirituelle" (1971). Il 26-27 gennaio 2007 si è svolto a Pisa un convegno che per la prima volta ha valorizzato il Lanza del Vasto filosofo, dopo che il Lanza del Vasto artista, nonviolento e teologo ha già avuto una sua attenzione da parte del...
Ecologica
"Che noi si sia dominati dal nostro lavoro è un'evidenza da centosettanta anni. Ma non lo è il fatto che noi siamo dominati nei nostri bisogni e desideri, nei nostri pensieri e nell'immagine che abbiamo di noi stessi. Questo tema appare già ne "II traditore" (1958) ed è sviluppato in quasi tutti i miei testi posteriori. È grazie a questo, grazie alla critica del modello di consumo opulento, che sono diventato un ecologista ante litteram. Il mio punto di partenza è stato un articolo apparso in un settimanale americano nel 1954. Esso spiegava che la valorizzazione delle capacità di produzione americane esigeva che il consumo crescesse almeno del 50% negli otto anni a seguire, ma che la gente era del tutto incapace di definire di che cosa si sarebbe composto il 50% di consumo supplementare. Spettava agli esperti di pubblicità e di marketing suscitare bisogni, desideri, caricare le merci, perfino le più triviali, di simboli che avrebbero aumentato la domanda. Il capitalismo aveva bisogno che la gente avesse bisogni maggiori. Ancora meglio: esso doveva poter manipolare questi bisogni nel modo più redditizio per se stesso, incorporando un massimo di superfluo nel necessario, accelerando...
Intorno all'architettura. Scritti dal 1958 al 1989
Il testo raccoglie una serie di saggi che Eugenio Battisti scrisse tra il 1958 e il 1989 riferiti all'architettura e ai suoi sconfinamenti, attraverso esplorazioni che ne aggirano, come in un vortice o in un caleidoscopio di riferimenti, le infinite sfaccettature tematiche. Con un linguaggio piano e nello stesso tempo fermo nelle posizioni, l'autore, tra i massimi storici dell'arte del nostro secolo, taglia e ricuce fili e trame dell'architettura, con l'occhio sempre pronto a carpire l'infinitamente grande con l'infinitamente piccolo delle contraddizioni interne alla disciplina. Eugenio Battisti anticipa argomenti come la Controstoria già avvertita nel 1952; il monumento come anticipazione dell'architettura; la casa come macchina in continua trasformazione; l'inutilità degli schemi proporzionali; formula l'ipotesi di un'arte che non bisogna di diplomatici ma di profeti; definisce il ruolo della prefigurazione nell'immaginare l'architettura, lo scopo della città osservata in un ciclo di "autogenesi". I saggi qui raccolti sono testi mirati sul contemporaneo riordinati in quattro sezioni: per la casa oltre le cose; l'occhio globale; riorganizzando il caos; didattica e profezia. Come storico, Battisti introduce metodi e indagini ora alla portata di molti e con sorprendente preveggenza fa riscoprire il fascino degli esiti della ricerca quando...
La storia dell'uomo. Ventidue anni di lezioni al Collège de France (1983-2005)
Presso il Collège de France, Coppens, titolare della cattedra di Paleoantropologia e Preistoria, è stato il successore dei grandi maestri francesi della preistoria: Henri Breuil, Pierre Teilhard de Chardin, André Leroi-Gourhan: «Ho avuto la fortuna di vivere, momento per momento, una delle più esaltanti avventure che le scienze dell'evoluzione abbiano conosciuto sin dalle loro origini». Da un cinquantennio a questa parte, la paleoantropologia non ha cessato di avanzare, con la scoperta di nuovi fossili, come quello di Lucy, ma soprattutto grazie all'apporto di nuovi metodi scientifici. È un eccezionale salto in avanti del sapere sulle nostre origini che in questo libro viene ricostruito da Coppens, che ne è stato uno dei grandi protagonisti. Le lezioni qui raccolte costituiscono un documento unico per misurare il profondo rinnovamento conosciuto da questa disciplina essenziale per la conoscenza che l'umanità ha di sé, ma anche il riflesso del cammino di un ricercatore senza pari.
EUR 10.40
I mistici nelle grandi tradizioni. Omaggio a Raimon Panikkar. Con DVD
La presente raccolta di scritti sui mistici delle grandi tradizioni nasce dall'omaggio a Raimon Panikkar rivoltogli da amici e studiosi provenienti da diversi paesi del mondo in occasione del convegno tenutosi a Venezia nel maggio 2008 per festeggiare il suo novantesimo anniversario. L'omaggio che si vuole offrire a Panikkar con questa pubblicazione è quello di far rivivere mistici di tradizioni tanto diverse che hanno percorso come lui il cammino verso il Sé, divenendo un faro di luce per coloro che ne sono alla ricerca. La raccolta segue l'ordine cronologico della storia umana, dagli aborigeni australiani ai filosofi moderni, quasi a descrivere la presa di coscienza dell'uomo. È un percorso affascinante che non mancherà di sorprendere e di commuovere il lettore, anche se l'esperienza è sempre ineffabile per chi la vive e quindi incomunicabile, ma se ne può cogliere un riverbero. I linguaggi sono diversi perché diverse sono le tradizioni religiose in cui vengono descritte le esperienze mistiche, ma unico e commovente è l'anelito che da sempre spinge l'uomo alla conoscenza di sé, per scoprire di essere un riflesso del Sé, dello Spirito, di Brahman, di Allah o anche del Vuoto o comunque si...
Politiche della storia. Lo storicismo come promessa e come mito
A partire dalla fine del XVIII secolo, lo storicismo assume un ruolo politico di primo piano in Europa. Mettendo in discussione le pretese illuministiche e quelle della Rivoluzione francese, di potere riorganizzare l'ordine sociopolitico per mezzo di una ragione astratta da applicare indifferentemente a tutta la nazione, lo storicismo nascente, in particolare a partire da Johann Gottfried Herder, aspira a legittimare una pluralità di criteri di verità in base al contesto della loro elaborazione linguistica e nazionale. Nella prima parte del volume, l'analisi di autori del XVIII e XIX secolo mostra l'importanza del presupposto storicista nella definizione, in Germania, di diverse ideologie politiche moderne, riguardo sia al liberalismo di Wilhelm von Humboldt che al conservatorismo di Friedrich von Gentz e in seguito di Leopold von Ranke. Al di là di questa costellazione di ideologie politiche tradizionali, è forse da imputare allo storicismo una parte di responsabilità nella deriva politica della Germania? Rifacendosi a studi che si interrogano sul nazionalismo di Heinrich von Treitschke alla fine del XIX secolo, poi sul decisionismo politico di Cari Schmitt all'inizio del XX secolo, l'autore riconosce nello spostamento della riflessione sulla storia i segni di grandi mutazioni ideologiche...
Trattato di antropologia del sacro. Vol. 10: Metamorfosi del sacro. Acculturazione, inculturazione, sincretismo, fondamentalismo.
Il presente volume chiude il "Trattato di Antropologia del Sacro", avviato nel 1989 da Jaca Book per affrontare sistematicamente il problema dell'uomo simbolico e della sua esperienza del sacro, e può esserne considerato in qualche modo la chiave di volta contemporanea. I quattro fenomeni su cui si concentra il volume - l'acculturazione, l'inculturazione, il sincretismo e il fondamentalismo - sono tutti testimonianza di cambiamenti di forma, di natura o di struttura, che l'esperienza del sacro può subire nel suo svolgersi storicamente e culturalmente. L'acculturazione è un concetto utilizzato in antropologia a partire dalla fine del XIX secolo per descrivere i fenomeni di assimilazione o gli scambi culturali che intervengono tra due gruppi di tradizioni differenti portati a vivere in contatto continuo. Con l'inculturazione le strutture della fede cristiana si mantengono intatte pur trovandosi di fronte a mutamenti e metamorfosi nell'espressione delle forme del sacro. Con il sincretismo si assiste a fenomeni di "prestito" di elementi di una certa tradizione a un'altra o di "amalgama" di tradizioni che si compenetrano più profondamente. II fondamentalismo, qui affrontato nelle sue accezioni cristiana, islamica e induista, è in principio una dottrina che sostiene il ritorno a una...
L' indomabile. Simone Weil
L'avventura umana di Simone Weil è difficile da inquadrare con categorie univoche o da imbrigliare in facili schemi di lettura. Simone fu senz'altro ciò che oggi definiremmo un'intellettuale impegnata, elaborò una filosofia che manuali e voci enciclopediche, in mancanza di migliori espressioni, definiscono invariabilmente "non sistematica". Questo libro è insieme un racconto e un saggio critico e dimostra come l'unico approccio possibile al pensiero di Simone Weil sia un approccio alla sua esistenza. Ciò avviene attraverso una narrazione che ripercorre gli anni decisivi dell'avventura di Simone, soprattutto gli ultimi, quelli in cui la sua passione politica si consuma e, letteralmente, la consuma fino a farla morire. Solo alla luce di questa unitaria tensione vitale si possono comprendere i molti episodi di una vita breve ma intensissima: gli anni di appassionato insegnamento in licei della provincia, la scelta di condividere la sorte del proletariato andando a lavorare in fabbrica, la partecipazione alla guerra di Spagna, l'esilio in America, un esilio però tutto teso a costruire un movimento di resistenza e soprattutto a ritornare in Europa, come farà di lì a pochi mesi per raggiungere a Londra il generale de Gaulle; e lo studio fervente,...
Diritti al cibo! Agricoltura sapiens e governance alimentare
I diritti devono essere, come gli alimenti, fondamentali, naturali, inalienabili e universali. Il diritto al cibo è un diritto civile e politico, economico e sociale atto a promuovere l'uguaglianza, la libertà e la dignità di tutti gli uomini e le donne. Ancorare il cibo ai diritti è necessario per sottrarlo al ruolo di merce su cui esercitare il gioco d'azzardo della speculazione finanziaria o la distrazione come agrocarburante. È invece necessario garantire alle donne e agli uomini, ovunque nel mondo, accesso e controllo sulle risorse naturali ed economiche con cui produrre, curare e far circolare gli alimenti.
EUR 9.60
L' albero della conoscenza. Luci e ombre della scienza
Considerata di volta in volta scoperta o creazione, dono divino o appropriazione prometeica, la scienza ha segnato l'inizio e lo svolgersi della storia umana. Prodotto di aristocrazie intellettuali, ma sempre e coerentemente assorbita dalle diverse culture, alimentata dalla fruizione comune delle sue applicazioni, la scienza ci appare oggi come un mundus perfetto e concluso, le cui leggi tendono a dominare l'intero operare umano. Eppure, oggi come ieri, rimane aperta la domanda su che cosa si regga la sua autorità. Una domanda che implica una serie di inquietanti interrogativi che l'uomo avverte davanti alla scienza moderna, la quale non sembra più tendere a una conoscenza pacificante e rassicurante, ma a un sempre maggiore potere sugli uomini e sulle cose che lo circondano. Il lettore è condotto a percorrere rapidamente la storia della scienza, con lo sguardo diretto ai problemi inerenti al suo linguaggio logico-matematico e ai suoi metodi di riprova e di convalida, per poi volgerlo verso il futuro, dove si aprono due diverse prospettive, in cui, rispettivamente, la scienza può preordinare, passo dopo passo, la fine dell'era dell'Homo sapiens, o aiutarlo a cercare il suo bene in un'avventura di cui però nessuno può...