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Per Marta Marri. Storia e destino dell'esperienza di salute mentale grossetana. Dalla deistituzionalizzazione alla centralità del servizio pubblico di salute mentale
Marta Marri ha dedicato tutta la vita al riscatto degli ultimi tra gli ultimi, le persone sofferenti per la loro diversità psichica. Per questo quando abbiamo pensato di rendere onore affettuosamente e professionalmente alla sua memoria, come gruppo di collaboratori, di operatori della salute mentale, di amministratori della cosa pubblica e di cittadini che ne hanno assunto l'eredità culturale ed umana, abbiamo concepito il compito come una testimonianza al futuro. Non ci è stato sufficiente ricordare il passato, la sua storia personale e insieme la nostra collettiva, la storia dell'esperienza grossetana della salute mentale di comunità, che ella ha iniziato negli anni Sessanta del secolo scorso. Ci è sembrato necessario ricostruirla nei suoi capisaldi, come superamento delle istituzioni manicomiali e restituzione alla comunità sociale dei cittadini affidati alle nostre cure, attraverso il supporto di un servizio territoriale efficiente ed efficace a misura d'uomo, attraverso la dignità del lavoro e attraverso la possibilità di abitare le nostre comunità. La sua eredità vive nel presente, nella condivisione dei principi che ci ha trasmesso e nelle prassi operative che ne conseguono, mantenendo vivo il servizio, che ci ha consegnato, e rinnovandolo all'altezza delle sfide sempre più...
QCR. Quaderni del Circolo Fratelli Rosselli (2021). Vol. 2: Prima e dopo la pandemia.
I "Quaderni del Circolo Rosselli" (QCR) sono una collana di fascicoli con cadenza trimestrale, a carattere monotematico e molto qualificati, iniziata nel 1981. Essi rappresentano uno strumento prezioso di diffusione dei temi di dibattito propri della Fondazione e del Circolo di Cultura Politica Fratelli Rosselli. Gli argomenti trattati spaziano dai temi storici della politica nazionale ed estera - con particolare riguardo al socialismo, al laburismo e al liberalsocialismo - alle riforme istituzionali, ai problemi dell'occupazione, al progresso della ricerca scientifica e dell'università, alle questioni generali della diffusione e della promozione della cultura, a tutte le iniziative legislative per l'innovazione tecnologica e la piccola impresa, alle prospettive del federalismo e della costruzione dell'unità europea.
EUR 14.25
Storia europea del fiume Nievole. Note etimologiche e di toponomastica di Pescia e della provincia di Pistoia
Tutti i corsi d'acqua, quelli modesti come quelli impetuosi, scrivono nel corso dei millenni la loro storia, incidendo con uno strumento semplicissimo e innocuo come l'acqua i loro letti, talvolta travolgendo tutto e tutti coloro che non hanno portato il dovuto rispetto all'ambiente. In quanto al carattere, somigliano sempre più a quello delle persone, con alti e bassi da far paura e spavento. Il corso d'acqua della Nievole si chiamava un tempo Neure e Niure, con pronuncia vicina a quella di arabi e turchi per dire fiume, ovvero Nahar e Nehir. In seguito, la massiccia presenza rilevata nell'alveo della Nievole, del sambuco selvatico o 'sambucus ebulus' ha accolto in questa ricerca le tesi di numerosi studiosi che ne hanno valorizzata la tematica, derivando da 'ebulus' l'attuale nome del fiume.
EUR 18.05
Notizie visive. La comunicazione ai tempi della visual culture
Nell'attuale scenario comunicativo l'immagine ha assunto un ruolo crescente. La notizia è sempre più spesso nell'immagine. Esempi quotidiani mostrano il suo potere informativo ma anche incantatore e di orientamento dell'opinione pubblica. Se le immagini ci raggiungono più velocemente e empaticamente rispetto alla parole, si può correre il rischio di trascendere l'informazione stessa per una "messa in scena" della notizia. Casi come le immagini del piccolo Alan Kurdi, le immagini dal carcere di Abu Ghraib o quelle desolate di Parigi nei giorni successivi agli attentati del 2015 mostrano tutto il potenziale ambiguo, evocativo e perfomativo del visivo. Sembra allora necessario appellarsi a un senso di responsabilità condiviso nel pubblicare, trasmettere e leggere l'iconosfera informativa, condizione necessaria, ma non sufficiente, per monitorare le conseguenze che la diffusione di certe immagini può produrre. Proprio su quest'ultimo aspetto il testo vuole appuntare l'attenzione, sulle implicazioni etiche in un contesto mediale sempre meno controllabile in cui si veicolano immagini vere che colgono "il fatto": ma anche immagini immaginate e fake images che possono chiuderci in mondi (im)possibili senza rendercene conto.
EUR 9.50
Studi in memoria di Maria Ansaldi (1959-2013). Acta Apuana anno XVI-XVII (2017-2018)
Urbanalogy. Pinocchio architetto. Ediz. illustrata
«Urbanalogy è un incontro inatteso tra due esperienze artistiche diacroniche sui luoghi dell'architettura, della città e del paesaggio antropizzato nell'epoca della crisi globale. Due esperienze professionali, quella dell'architetto e quella del fotografo, che si confrontano in un intreccio di analogie formali e concettuali sfociando in un doppio progetto artistico-illustrativo dove il disegno e la fotografia diventano strumenti correlati nel delineare il ritratto di un mondo in rapida evoluzione. Disegnare e fotografare significa in primis 'impadronirsi' della realtà attraverso la sua osservazione e, in un secondo tempo, ricrearne una diversa con lo spirito dell'immaginazione e del progetto; Il disegno è lo strumento qualificato a trasferire il concetto di architettura verso la sua ideazione, mentre la fotografia ne manifesta la sua concretizzazione. La genesi di Urbanalogy risale al 2016. Ci siamo resi conto inaspettatamente che emergevano delle analogie nelle nostre personali ricerche. Entrambi lavoravamo alla rappresentazione di forme architettoniche e di composizioni fatte di luci e ombre molto simili, quasi sovrapponibili. Disegni e fotografie realizzati in momenti diversi del nostro percorso artistico e professionale, che erano racchiusi nell'archivio fotografico da una parte e nei taccuini neri dall'altra, potevano, e dovevano, essere abbinati. Da questi primi...
Detti pisani. Per gente ammodino
Questo libretto è un modo per dichiarare l'amore per la propria lingua, e come essa sia davvero quella dei luoghi dove si vive, perché nulla ci fa sentire vicini come le parole vernacole che pronunciamo. L'autore, "essendo pisano senza vergognarsene troppo" ha selezionato alcuni detti, d'origine o d'adozione poco importa, che ben ci restituiscono la cifra e il temperamento sbarazzino del pisano "uso alle cose di mondo". Un piccolo omaggio, talvolta irriverente, talvolta perfino melanconico, al vernacolo pisano, senza la pretesa filologica di sviscerarne gli aspetti linguistici, ma col solo scopo d'ingannare la noia e di farci sorridere.
EUR 4.75
L' ippodromo nel cuore di Livorno. Il «Federico Caprilli» raccontato in 13 storie
"Quando ero bambino la sera della Coppa del mare era veramente un Natale d'agosto" Questo, in estrema sintesi, è quanto ha rappresentato per Livorno e per i livornesi l'ippodromo "Federico Caprilli". Un luogo dove si svolgeva un rito che celebrava come protagonista il Cavallo, rendendo la routine delle corse qualcosa di straordinario. Il luogo certamente aveva la sua importanza, con il mare proprio lì, a due passi dalla curva che guarda l'Ardenza. Il "Caprilli", però, ha chiuso i battenti il 26 dicembre 2015 e da allora la città sta attendendo di poter tornare a passare le serate sulle sue tribune, guardando le corse in pista. La chiusura dell'ippodromo ha cambiato anche la vita di chi ci lavorava e, spesso, ci viveva. Per questo l'autore ha deciso di raccontare questo vuoto attraverso la voce di alcuni di coloro che sono stati protagonisti della sua storia. Sono persone di varie età, uomini e donne, che per scelta o per semplice flusso delle loro vite familiari hanno fatto parte di quella comunità che si affacciava in via dei Pensieri e che ci offrono l'occasione di scoprire come in questi ultimi cinquant'anni il "Caprilli" sia stato non...
Il caso clinico di Zeno e altri studi di filologia e critica sveviana
Il volume mira a condurre il lettore davanti allo scrittoio di Svevo, illustrando le strategie e le modalità della sua scrittura, i modelli e le fonti d'ispirazione che la guidano, il reticolo di rapporti che essa stringe con il proprio contesto storico e culturale. L'attenzione filologica per la trasmissione e lo stato dei testi sveviani consente inoltre di mettere in rilievo alcuni aspetti latenti o seminascosti della sua narrativa, del suo teatro, della sua epistolografia.
EUR 13.30
Diffusione e didattica dell'italiano in Africa. Dal periodo (pre)coloniale agli scenari futuri
La Linguistica educativa è, nella prospettiva demauriana, una scienza del linguaggio che ha come oggetto l'educazione linguistica: la prospettiva di studio adottata nella collana ha come oggetto proprio lo studio dell'educazione agli usi linguistici, cioè l'educazione alla creatività linguistica e semiotica. L'approccio semiotico applicato a tale materia permette di collocare entro un panorama teoretico generale la cura delle abilità linguistico-comunicative, esaminando anche le connesse metodiche, tecniche e tecnologie didattiche.
EUR 19.00
Ceramica e vetro a Roma. Tra XVI e XVII secolo
«In un giorno di marzo del 1581 così dovette apparire Roma agli occhi di un colto umanista francese: "questa città non ha quasi manovali e uomini che vivano del lavoro delle loro braccia, Roma è una città tutta corte e nobili. Ciascuno prende parte per conto proprio all'ozio ecclesiastico. Non vi sono strade di mercato..., non vi sono che palazzi e giardini". È vero, e con Montaigne anche Jean Delumeau ci aveva avvertito che la nostra indagine sarebbe potuta risultare deludente, eppure mettendoci sui passi di due gruppi di artigiani - proprio a partire dagli anni in cui l'illustre viaggiatore è nell'Urbe - si è svelata ai nostri occhi una realtà complessa, inattesa. Il centro europeo più cosmopolita, abitato in gran parte da forestieri, è apparso riflesso, nel nostro parziale e limitato punto di osservazione, nelle vite di quanti si occupavano nel lavoro dell'argilla e del vetro. Ne è emerso il profilo di una città di circa 100.000 abitanti, crocevia di ampie rotte commerciali, dove la maggior parte dei maestri proveniva dai più noti luoghi di lavoro della Penisola. È ancora Montaigne che coglie immediatamente questo elemento affermando che Roma "c'est une ville...
Note tricolori. La storia dell'Italia contemporanea nella popular music
Dai primi successi ottocenteschi alla diffusione della canzone italiana in Europa orientale, dai teddy boys a Mina, dalle tammurriate napoletane al punk, dai festival musicali abruzzesi a quelli della rivista «Re Nudo». E poi, ancora, i Beatles in Italia nel 1965, l'influenza del mito americano, la canzone colta e i riflessi letterari, per arrivare agli intrecci fra musica e società dei consumi e fra musica e politica, con la canzone militante di destra e di sinistra e quella di ispirazione cattolica. Il libro getta luce su questa complessa realtà, fin qui assai poco studiata, e offre nuove e interessanti chiavi di lettura di alcune pagine della storia italiana contemporanea attraverso la cartina di tornasole della popular music. Una musica che, sfuggendo all'evento dell'esecuzione per strutturarsi in un prodotto materiale, incide in maniera significativa sui processi collettivi di elaborazione simbolica e svolge un ruolo centrale nella costruzione dell'immaginario giovanile.
EUR 20.90
Tondini di ferro e bossoli di piombo. Una storia sociale delle Brigate Rosse
Cosa sappiamo della nascita delle Brigate Rosse. Dopo più di 50 anni dalla loro nascita sono ancora molti i vuoti da riempire nella storia di quell'organizzazione e del paese. Per farlo dobbiamo guardare da vicino i vorticosi rivolgimenti di una società che in pochi anni passa dal disastro del fascismo e della guerra a divenire una delle realtà più industrializzate del pianeta. Dentro questi cambiamenti, dalle lotte di fabbrica e degli studenti, dal primo femminismo alle rivendicazioni sui diritti di cittadinanza, nascono idee, passioni e si scontrano visioni di futuro. Dall'immaginario della Resistenza fino alla fascinazione per paesi lontani che si liberavano da oppressioni insopportabili, da Cuba al Vietnam ed all'Algeria, prendono vita dibattiti enormi che corrono tra le pagine dei giornali fino ai ciclostili nei seminterrati. Da Palermo ad Aosta il paese si scuote, quasi a risvegliarsi dalla trance del processo di ricostruzione, e nelle strade si accende uno scontro sociale gigantesco. Dentro quello scontro, tra le botte della polizia e quelle dei manifestanti, tra le macerie delle bombe neofasciste si comincia ad intravedere una stella a 5 punte, allungata fatta partendo dalla moneta da 100 lire; le Brigate Rosse vogliono fare...
QCR. Quaderni del Circolo Fratelli Rosselli (2021). Vol. 3: Socialismo liberale oggi.
I Quaderni del Circolo Rosselli (QCR) sono una collana di fascicoli con cadenza trimestrale, a carattere monotematico e molto qualificati, iniziata nel 1981. Essi rappresentano uno strumento prezioso di diffusione dei temi di dibattito propri della Fondazione e del Circolo di Cultura Politica Fratelli Rosselli. Gli argomenti trattati spaziano dai temi storici della politica nazionale ed estera - con particolare riguardo al socialismo, al laburismo e al liberalsocialismo - alle riforme istituzionali, ai problemi dell'occupazione, al progresso della ricerca scientifica e dell'università, alle questioni generali della diffusione e della promozione della cultura, a tutte le iniziative legislative per l'innovazione tecnologica e la piccola impresa, alle prospettive del federalismo e della costruzione dell'unità europea.
EUR 14.25
Semicerchio. Rivista di poesia comparata. Vol. 1: geografia lirica di Holan e Ripellino, La.
Semicerchio è la prima rivista italiana di poesia comparata. Fondata a Firenze nel 1985 da un gruppo di scrittori e di universitari, si interessa di poesia dall'antichità al contemporaneo, con attenzione particolare al quadro internazionale e ai rapporti interculturali, alla critica tematica e alla letteratura d'immigrazione. Si compone di una parte dedicata a un tema antropologico o culturale, esplorato nella sua storia poetica attraverso ricerche specialistiche e antologie di testi, una sezione di saggi miscellanei, una serie di testi inediti italiani e stranieri, e una vasta rubrica di recensioni di libri recenti da ogni parte del mondo, compresa la poesia classica e medievale e la canzone rock e le poesie araba, africana, iranica, lituana, greca, indiana. La combinazione di un rigoroso criterio filologico nelle analisi e nelle selezioni del materiale e un'impostazione interculturale sensibile ai movimenti della società ne ha fatto uno degli strumenti di informazione e di proposta letteraria più avanzati sul piano metodologico e più conosciuti e consultati dai cultori di poesia italiani ed internazionali, oltre che un ponte ideale fra ricerca universitaria, militanza critica e aggiornamento scolastico. Alla redazione e al comitato scientifico, composti da 30 specialisti di vari paesi...
Giovanni Antonio Cybei e il suo tempo. Guida alla mostra. Ediz. italiana e inglese
«L'evento culturale di eccezionale importanza promosso dall'Accademia di Belle Arti di Carrara, in occasione del suo 250° anniversario della fondazione, del suo primo Direttore Antonio Cybei, è la sua riscoperta di un così autorevole e ingiustamente dimenticato artista, oggi annoverato tra i migliori rappresentanti della scultura settecentesca europea. Le opere in mostra saranno esposte in quattro edifici storici, il Museo Carmi, Palazzo Binelli, Palazzo Cucchiari e Palazzo Cybo Malaspina sede dell'Accademia di Belle Arti di Carrara, i quali costituiranno un percorso espositivo analitico che vedrà raccolta l'intera produzione artistica del Cybei. La Mostra rappresenta un'importante opportunità didattica e di ricerca per l'intera popolazione studentesca, già attivamente e costantemente impegnata con grande energia, nel lungo percorso organizzativo. Le ricerche storiche effettuate dai Docenti dall' Accademia e in primis dal curatore della mostra Prof. Gerardo de Simone, attraverso una accurata ricerca epistemologica, hanno messo in evidenza il rapporto tra le teorie del Cybei e il periodo precanoviano. L'Accademia di Carrara nell'ambito della propria programmazione, si pone al centro di proposte sia di mostre storiche che di interventi nell'ambito dell'arte contemporanea. Pertanto, si ringrazia il Direttore Prof. Luciano Massari, responsabile della mostra, gli studenti, ed i...
I menù per un weekend in campagna. Ricette di casa all'insegna dell'eccellenza e dei tempi lunghi nella preparazione al contrario del «presto e bene»
Il titolo del libro sta a indicare che occorrono la durata di un weekend e una cucina spaziosa, tipica delle vecchie case di campagna, per la preparazione dei menu ivi descritti. La scelta dell'autrice è stata quella, da un lato, di raccogliere vecchie ricette di casa e, dall'altro, di attualizzare piatti famosi che sono passati alla storia. Ne è risultata una selezione di dieci menu che per la loro eccellenza e la qualità del cibo sono atti a sorprendere i commensali e a favorirne la convivialità all'insegna della cultura della tavola e dei rapporti della cucina con la letteratura e la musica.
EUR 17.10
Roi e la magia del cuore. Ediz. illustrata
L' alba dentro l'imbrunire. Viaggio nella spiritualità della musica italiana
"L'alba dentro l'imbrunire" è un viaggio che, partendo dalla creazione del mondo attraverso la parola e quindi il suono, arriva - velocemente, nessuno si preoccupi - alle tantissime commistioni tra canzone italiana e spiritualità, dagli anni '60 ad oggi. Uno spazio proprio è inoltre dedicato a Franco Battiato e alla sua "factory", a Adriano Celentano, Fabrizio De André, Angelo Branduardi, Giovanni Lindo Ferretti, Renato Zero. Nota introduttiva di Enrico Ruggeri.
EUR 17.10
Giovanni Battista Tempesti. Storia illustrata degli artisti pisani. Ediz. illustrata
«Questo libro che vi trovate tra le mani è una cosa modesta. Costituisce la riduzione, a volte dolorosa a volte incoraggiante, di una tesi di dottorato che discussi a Pisa, in quel dipartimento dove passai gli anni garbati dell'università. La sede fisica era diversa, andavamo sul lungarno in quei tempi, ma la sede istituzionale era la stessa, e tornarci da vecchio fu per me esperienza curiosa ben oltre la vicenda strettamente scientifica, l'applicazione sui libri voltati e rivoltati. Tornavo per fare lo studente, e mi sembrò una vanità, ma anche un privilegio difficile da dire, quasi immeritato, e respiravo a pieni polmoni quella stessa aria respirata da ragazzi ben più giovani di me, e mi sembrava di compiere un'impresa quasi scandalosa. Sentii perfino qualcosa che a pensarci oggi somigliava ad una soddisfazione pacata e placata. Qualche volta. In questa avventura mi seguirono due docenti, che dovrei qui indicare come i miei professori, ma che a dire il vero furono qualcosa di più: persone che mi stettero vicine, alle quali davo del tu, e immagino ancora oggi il loro imbarazzo quando dovettero dirmi che quel capitolo era proprio brutto. Trovare le parole, a volte,...