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L' agenda della milanese 2022
"Questa che leggerete, riempirete di appunti e appuntamenti, sfoglierete alla ricerca di un consiglio, non è l'agenda della milanese, ma delle milanesi e dei milanesi. Amiche e amici, lettori, paesaggisti, musicisti, critici cinematografici che ci hanno dato i loro posti segreti da passaparola, reali e virtuali, per vivere la città. Un'agenda corale, l'agenda di Milano." Michela Proietti Dopo il "La Milanese" arriva l'agenda per affrontare il prossimo anno nel modo più organizzato, cool e... milanese.
EUR 16.15
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Battaglie perse. Montanelli ambientalista rimosso
Dall'assalto edilizio all'avvelenamento delle acque, dalla decimazione degli alberi al saccheggio dei siti archeologici, dalle coste sarde alle Dolomiti: non c'è tema sul quale Indro Montanelli non abbia lanciato l'allarme. Spesso ignorato. A riscoprirlo oggi, unendosi al suo grido contro la devastazione del territorio, è Gian Antonio Stella che riporta alla luce testi formidabili, sepolti negli archivi ma quanto mai attuali.«La distruzione di un paesaggio è un crimine che dovrebbe valere ai responsabili la galera a vita.» Indro Montanelli, per decenni celeberrimo per le sue polemiche politiche, le sfuriate sui difetti degli italiani, gli elzeviri ricchi d'ironia, le rasoiate a questo o quell'uomo di potere, la franchezza dei dialoghi con i lettori, è stato il giornalista più conosciuto dell'ultimo secolo. Eppure una larga parte del suo lavoro, soprattutto (ma non solo) negli anni in cui il nostro Paese viveva una straordinaria stagione di euforia economica ma insieme di degrado culturale, ambientale, paesaggistico, è rimasta ignota. O quasi. Certo, in diversi ricordano ancora la storica battaglia per salvare Venezia ma restano stupefacenti il silenzio, l'oblio, la rimozione su decine di altre battaglie («quasi tutte perse» sospirava) combattute per il nostro patrimonio e in difesa...
Dubito, ergo sum. Brevi lezioni per vivere con filosofia
Mauro Bonazzi nel suo nuovo libro ci accompagna a riscoprire alcuni grandi pensatori del passato remoto e prossimo - da Aristotele a Kant, da Epicuro a Machiavelli, da Voltaire a Wittgenstein, da Benjamin a de Beauvoir - per ricostruirne il contributo alla storia delle idee, trovarvi un aiuto nell'interpretare la realtà di oggi e forse in fondo capire meglio noi stessi. Dubitare per aprirci alla bellezza della complessità e conoscerci meglio: un percorso affascinante tra teorie e protagonisti, vita e opere dei grandi pensatori, per imparare a vivere con filosofia, attraverso una divulgazione rigorosa ma dal piglio narrativo e coinvolgente.Cosa fareste potendo sfruttare un anello che rende invisibile chi lo porta? Platone, nella Repubblica, non si faceva troppe illusioni. Quanto a Eraclito, è vero che «tutto scorre»? Nietzsche, invece, cosa intendeva quando proclamava che Dio è morto - è possibile vivere in un mondo senza Dio? E con Dio? Difficile rispondere e difficile accettare che noi non siamo quello che pensiamo di essere, come hanno spiegato Freud e Montaigne. O ancora, cosa pensa Bergson del tempo? Cosa significa la banalità del male, di cui parla Hannah Arendt? E una vita autentica, è davvero...
Campo tre. Sul K2 in inverno e altre storie ostinate
Gennaio 2021: ventidue alpinisti provenienti da tutto il mondo sono riuniti al campo base del K2. Diverse spedizioni, un solo obiettivo: la vetta della seconda montagna più alta del pianeta, l'unico Ottomila a non essere ancora stato conquistato in inverno. La montagna chiama, la montagna respinge: l'assalto al K2 sarà un'odissea per tutti, un trionfo per alcuni e un dramma per altri. Mattia Conte è il solo italiano insieme a Tamara Lunger a prendere parte all'impresa. Di sport nella vita ne ha provati tanti, sempre spingendo al massimo delle possibilità, ma la sfida del K2, dove si ferma a 7050 metri con una temperatura di -51° C, è la più dura e sofferta. Su quella montagna Conte è testimone della storica conquista della cima da parte di Nirmal Purja e dei suoi compagni nepalesi, ma anche della morte del suo mentore e amico Sergi Mingote e di altri quattro alpinisti. Mattia è tornato col cuore gonfio di dolore, ma non ha smesso di sognare il suo prossimo traguardo: l'Everest in invernale.
EUR 18.05
Intelletto d'amore. Quattro donne e un poeta, Dante Alighieri
Beatrice, Francesca, Gemma e Taide: donne diversissime, con storie diversissime, che hanno in comune un uomo, Dante Alighieri. Due le ebbe accanto in vita, Beatrice e Gemma, la musa e la moglie; due le cantò nella Divina Commedia, Francesca e Taide, l'amante e la cortigiana. Ma forse i ruoli non sono così netti come sembrano? La verità è che la virtù e il peccato, la ragione e il torto, il Paradiso e l'Inferno sono frontiere permeabili, e proprio in questa zona grigia stanno le possibilità di sorprendersi ed emozionarsi, di ridere e piangere, come ci accade di fare ascoltando, per la prima volta, le voci di queste quattro protagoniste. Con ironia e acume, Lella Costa e Gabriele Vacis le chiamano a raccontare la loro vicenda, ponendole al centro della scena e arricchendone la «testimonianza» di riferimenti e digressioni, di incursioni in altri testi, da Euripide a Shakespeare, e di balzi repentini nell'attualità degli smartphone, dei tormentoni dell'estate e dei batticuore per i divi. Ne nasce una versione della vita e dell'opera dantesca inattesa e giovane, che mescola racconto storico, esegesi, esperienza quotidiana e personale saggezza, espugnando con audacia il piedistallo del Sommo Vate...
La collina dei lupi
Un uomo, chiuso in prigione e a pochi passi dalla fine. Una macchina da scrivere, recuperata in carcere per lui che a stento sa tenere in mano una penna. Una confessione che è anche l'unica terapia rimasta, uno sguardo lucido al Demone da cui tutto ha avuto origine, custode implacabile di un'infanzia che non ha conosciuto altro che violenza. Le parole cadono come gocce, sequenze che nessuna grammatica può controllare, mentre prende forma la storia di Duke, come una tragedia antica, in cui «sangue chiama sangue». Il male è una spirale mossa da improvvise accelerazioni che portano sempre più in profondità, nell'abisso dove non arriva nessuno psicologo, nessuna medicina, nessun «affido d'urgenza ». Una meccanica inesorabile che spegne pure quella luce che a tratti s'intravede, flebile. Clara. Billy. La logica del Demone colpisce più forte proprio quando Duke vorrebbe proteggere, guarire, sottrarre alla contaminazione e alla morte. Una meditazione acuminata e sconvolgente sul destino, sulla scelta e sulla giustizia: se è vero che quello che abbiamo ereditato non può essere sradicato e deve compiersi, come può un bambino cresciuto alla Collina dei Lupi trovare la strada per salvarsi? E a quale legge obbedirà...
La milanese 2. Il viaggio continua
È la donna più internazionale d'Italia: cresciuta da mamme globetrotter, balie neozelandesi e specialmente dal «tato dell'Essex», la milanese va a New York con l'obiettivo di sentirsi un po' come a Milano ma poi arreda casa propria come a Tokyo per non apparire provinciale. La mattina si sveglia e sa che deve cominciare a correre e, probabilmente, prendere un aereo. O almeno un monopattino, per lanciarsi in una giornata multiforme: immersioni nel foliage e Dinner Conversations, lecture sull'empowerment e seminario di PNL, corso di yoga e incontro galante con sex toys ultimo modello, e-shopping e cena a chilometro zero, consiglio d'amministrazione e appuntamento dallo sciamano... Stancante solo a pensarci? Non per lei, che come motto ha «work hard, play hard» e che in queste pagine volteggia, seguita dall'ironia colta e leggera di Michela Proietti, tra mondanità e impegno. Perché coniugare ricerca della perfezione e qualità della vita si può: una milanese lo sa, perché lo fa da generazioni. Prefazione di Inès de la Fressange.
EUR 16.15
Il cielo oltre le polveri. Storie, tragedie e menzogne sull'Ilva
È l'unica prospettiva di lavoro e quindi di vita. È un mostro sorpassato dai tempi. È una grande impresa italiana. È uno scandalo nazionale. È l'Ilva: fin dalla fondazione un'azienda considerata strategica per il nostro Paese, un'industria siderurgica con alle spalle quasi settant'anni di storia. Ma che ha visto tragedie come quella di Francesco Zaccaria, finito in mare con la cabina della sua gru durante una tempesta; e quella di Alessandro Morricella, consumato vivo da una colata incandescente; e molte altre. Periodicamente, singoli eventi emergono nella cronaca: contaminazione ambientale, malattie, vittime sul lavoro.Ma dietro le notizie e le vicissitudini giudiziarie si staglia, più vasta e apparentemente senza fine, la maledizione di un'intera città, Taranto bella, avvelenata e impaurita, Taranto che si chiude in casa nei «Wind Days». A ciascuno il suo dramma, per ciascuno la stessa domanda: come cambiare il corso di questa storia?Valentina Petrini è cresciuta proprio a Taranto, in un quartiere operaio a ridosso dell'Ilva dove le polveri si posano sui balconi delle case e sui giochi dei bambini. Si è trasferita a Roma per costruire una carriera. Torna sui luoghi della sua infanzia per fare i conti con il grande...
Una creatura fatta per la gioia. Biografia poetica di Alda Merini
La sua storia, ricostruita con acume e originalità, gronda verità da ascoltare e vita da godere. A partire dalla lezione della transustanziazione più necessaria: quella del dolore in amore.Alda Merini: «una donna che cerca di estrarre da un dolore inimmaginabile, immeritato e continuo, un amore incondzionato per la vita». Così la descrive Maria Grazia Calandrone nell'affrontare i chiaroscuri di una protagonista anomala del suo tempo, insieme straripante e involontaria. L'esistenza di Alda è composta come un mosaico di tanti tasselli, raramente armonici fra loro, spesso pervasi dallo scintillio della predestinazione. La madre bellissima e il padre che le insegna a scrivere prima di mandarla a scuola. La guerra, e gli amori che sono come guerre, e il matrimonio che è anche un modo per mettersi al riparo, di porre la realtà quotidiana di una moglie e madre come argine al potere dirompente dell'ispirazione. La realtà sbagliata e violenta, però libera, del manicomio dove affronterà ben ventiquattro ricoveri. Le quattro figlie: ripetutamente perdute, date in affido mentre lei lotta con i suoi demoni e con le istituzioni. E l'epopea di un successo letterario, quello di una poetessa «nata due volte»: la prima nei salotti...
Manuzzelle
Con questo thriller storico pieno di atmosfera e giocato sul filo di una tensione magistrale, Gaia Amaral firma un romanzo d'esordio di grande potenza, intriso di mistero e disegnato sullo sfondo di una Sicilia vera e carnale. Dove è fin troppo facile scavalcare il confine tra realtà e occulto, e perdersi per sempre.Ada e Elda sono amiche fin da bambine. Condividono un segreto traumatico, che ha sconvolto la loro infanzia. Ma mentre Ada ha deciso di sfuggire al passato abbandonando il natio paesino nelle Madonie per seguire il marito al Nord, Elda ha sposato il Signore, entrando in un convento di clausura. Poi, con la Seconda guerra mondiale, la loro corrispondenza si è interrotta. Nella primavera del 1945 Ada viene raggiunta da un telegramma di sua madre: Elda, data per morta un anno prima, forse in realtà è viva, nascosta da qualche parte nel monastero della Madonna della Catena, e in pericolo. Potrebbe persino aver avuto un bambino. Il ritorno a casa di Ada assume in fretta risvolti inquietanti: un libro rosso che qualcuno sembra volere a tutti i costi, un elenco di nomi di donne che apparentemente non hanno nulla in comune,...
Le regole del pianoforte. 33 note di musica e filosofia per una vita fuori dall'ordinario
Quale miglior manuale di filosofia e di crescita personale che un manuale di pianoforte?A suonare il pianoforte si impara. E lo studio del pianoforte, come un'arte marziale, può insegnare ben di più che una sequenza di movimenti e gesti. Insegna a conoscersi più profondamente, ad accettarsi e a dominare le proprie paure. A entrare in risonanza con il mondo e sc oprirsi capaci di stupire e sedurre. A valorizzare le differenze e creare sintonie. Ad affrontare incertezze e imprevisti con sangue freddo e un pizzico di follia. A superare i dubbi e gli stereotipi, a ignorare le sirene del successo fine a se stesso. E a mettere d'accordo mani, cervello e cuore, un'impresa non banale nel mondo convulso e confuso in cui viviamo. Quale miglior manuale di filosofia e di crescita personale, dunque, che un manuale di pianoforte? Partendo dai concetti più semplici che hanno a che fare con lo studio della musica - come l'accordatura dello strumento, la coordinazione delle mani, il sentimento del ritmo, il dosaggio del forte e del piano - Giovanni Allevi elabora così un sistema di spunti e di consigli, utili per conoscersi meglio e per vivere meglio....
Dalla prima alla quarta rivoluzione industriale. Storia delle relazioni industriali dei metalmeccanici
Come si sono evolute le strutture industriali, le forme delle imprese e del lavoro del settore metalmeccanico in Italia? E perché sono essenziali per comprendere la storia economica e sociale del nostro Paese? Lo spiega questo volume frutto di un'indagine avviata dal CNEL che parte dal CCNL di categoria ma va oltre, considerando e analizzando tutti gli aspetti delle relazioni industriali, a ogni livello, in un settore strategico per il Paese. Una ricerca realizzata assieme a Federmeccanica in occasione del cinquantesimo anniversario dalla sua nascita, che ha coinvolto autorevoli esperti e studiosi della materia: Alberto dal Poz, Stefano Franchi, Tiziano Treu, Marco Fortis, Monica Carminati, Enzo Rullani, Lorenzo Bordogna, Arturo Maresca, Mimmo Carrieri, Paolo Feltrin, Luciano Pero. I saggi che compongono il libro analizzano i diversi profili tematici: l'andamento dei principali dati strutturali del settore, l'evoluzione dell'organizzazione delle imprese in parallelo con quella delle figure e delle specializzazioni operaie, le relazioni degli andamenti contrattuali con le trasformazioni tecnologiche e organizzative del settore. Dando vita a uno studio prezioso che contribuisce alla conoscenza della storia delle relazioni industriali e alla comprensione più ampia delle vicende nazionali.
EUR 17.10
La bambina che non sapeva odiare. La mia testimonianza
«Quando vado da Mengele vengo addormentata, per cui quando esco non ricordo esattamente cosa sia accaduto. Mi sveglio ed è il mio corpo a parlare e a raccontarmi».Lidia Maksymowicz aveva tre anni quando è entrata assieme a sua madre nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. E per tredici mesi è sopravvissuta in quell'inferno, nella baracca dei bambini: una delle piccole «cavie» degli esperimenti del dottor Josef Mengele. La madre di Lidia, cattolica, fin dai primi giorni aveva aderito alla Resistenza bielorussa: una ragazza, con una figlia di pochi anni, che aveva deciso di entrare in clandestinità e di opporsi alla barbarie nazista. I boschi della Bielorussia sono l'ultima luce che Lidia ricordi, prima del buio di Auschwitz. Da cui esce nel gennaio del 1945, dopo la liberazione, per mano a una donna che non è sua madre: una polacca, senza figli, che decide di adottare una delle «orfanelle» rimaste sole in un campo disseminato di cadaveri. Lidia cresce con lei. Ma non dimentica la sua vera madre. Non smette di credere che sia viva, di cercarla. E in una storia che sa di miracolo la ritroverà. Del campo, Lidia ricorda il silenzio: a...
Sul colle più alto. L'elezione del presidente della Repubblica dalle origini a oggi
Una lunga storia da conoscere per capire come sarà il prossimo settennato presidenziale in un momento delicato come quello della ricostruzione dopo la crisi della pandemia tra i destini del «governo di salvezza nazionale» e le necessità del Piano di ripresa e resilienza.Che cosa rende l'elezione del presidente della Repubblica un avvenimento politico così importante e imprevedibile nel suo sviluppo e, per questo, così avvincente? L'esperienza di questi ultimi anni ha insegnato quanto sia essenziale il suo ruolo in un sistema parlamentare e in un Paese, come il nostro, in eterna transizione politica e, di conseguenza, quanto sia decisiva la sua scelta. È con questo spirito che Valdo Spini rievoca in queste pagine le figure che si sono succedute come capi dello Stato da De Gasperi a Mattarella ricostruendo il modo in cui sono stati eletti e come sono arrivati alla carica rappresentativa più alta della Repubblica. Sono quattordici vicende che fanno quasi tutte storia a sé perché presentano svolgimenti molto diversi tra loro, a seconda degli anni, dei protagonisti e del contesto politico. Ma i tratti comuni non mancano: la volontà del Parlamento come corpo collettivo, il ruolo dei singoli parlamentari e...
L' Eneide di Didone
Con audacia e talento, Marilù Oliva entra nei pensieri e nei sentimenti di una delle più appassionate e tragiche eroine della letteratura d'ogni tempo. Arricchendone la vicenda non solo di sfumature e intuizioni, ma di avvincenti e inattese svolte narrative, dimostra ancora una volta l'inesauribile potenza del mito. E delle donne.«È un romanzo femminista perché sovverte la narrazione maschiocentrica antica. Le dee, litigiose e rivali, ricalcano un vetusto modello patriarcale, mentre Didone e alcune altre (le Amazzoni, per esempio) anelano a una sorta di sorellanza.» - Marilù Oliva, intervista a Il Venerdì - la RepubblicaDidone ha conquistato con l'astuzia una terra per il suo popolo, i Fenici, sulle coste africane. Regina senza re, ha fondato Cartagine, l'ha cinta di mura, l'ha dotata di leggi. Ma è assediata dall'avidità dei capi nomadi, stanca delle quotidiane fatiche diplomatiche, preoccupata per il futuro e si sente sola. Un giorno approdano le navi degli stranieri: sono fuggiti da Troia in fiamme e li guida un eroe di cui lei ha udito cantare le gesta, Enea. Comincia così una delle più grandi storie d'amore, tradimento e disperazione mai raccontate, immortalata nell'Eneide di Virgilio. Ma c'è una voce da...
In vetta senza scorciatoie. I miei quattordici ottomila
Ed Viesturs ha impiegato diciotto anni per raggiungere il suo Sacro Graal: arrivare senza ossigeno in cima a tutti i quattordici Ottomila, decimo uomo al mondo, quinto senza ossigeno, il primo e a oggi unico americano. Il suo motto è «raggiungere la cima è facoltativo, tornare indietro è obbligatorio» e questo spiega perché più di una volta abbia rinunciato al successo anche a poche centinaia di metri dal traguardo. In vetta senza scorciatoie racconta la sua storia: la nascita della passione per la montagna, che lo ha allontanato dalla professione di veterinario; l'esperienza di guida alpina, che gli ha insegnato il valore della sicurezza, per sé e per gli altri; la difficile strada per diventare uno scalatore professionista, lui che si guadagnava da vivere facendo il carpentiere. E, di qui, gli sforzi estenuanti, la preparazione inflessibile, le imprevedibili difficoltà affrontate per conquistare, una per una, le quattordici vette. Compresa l'ultima, l'Annapurna, il suo spettro e la sua nemesi. Un percorso fatto di vittorie, ma anche di errori che gli sono quasi costati la vita, di incontri e personaggi indimenticabili, di soccorsi e salvataggi (alcuni epici come quello sull'Everest nel 1996). Sullo sfondo, la...
Ostinati e contrari. La sfida alla mafia nelle parole di due grandi protagonisti
Quella di Falcone e Borsellino è senz'altro una moderna leggenda popolare. Le due stragi, la terra che si solleva a Capaci come per un terremoto, il fuoco che in via D'Amelio si leva fino al cielo. Sullo sfondo l'Italia corrotta, da Milano a Palermo, e una lunga catena di martiri che si materializza in quei due scenari da inferno. Ma quando torniamo ai fatti di trent'anni fa occorre anzitutto chiedersi se siano scomparse o almeno diminuite le ragioni di quel senso di tradimento che portò i due giudici a denunciare la latitanza dello Stato nella lotta contro la mafia. E il modo migliore per farlo è rileggere le loro parole, gli interventi che ci hanno lasciato, pronunciati quando ancora erano enunciazioni isolate, tra la reazione degli ambienti vicini a Cosa Nostra, la diffidenza del Csm e l'indifferenza di molti. Impressiona purtroppo la loro attualità: i ritardi, le colpe e i silenzi di una Sicilia e soprattutto di una nazione che, forse, non sono cambiati abbastanza, il rapporto tra mafia ed economia, le responsabilità della politica, i temporeggiamenti della magistratura, i tratti etici, culturali e organizzativi necessari per affrontare seriamente la criminalità organizzata. Ostinati...
Gli ultimi italiani. Come si estingue un popolo
«La terra era deserta e disadorna», si legge nella Genesi. E così rischia di diventare l'Italia tra cinquant'anni o, al più, alla fine del secolo. Non sarà facile per un viaggiatore di allora imbattersi in un suo simile attraversando la Maremma toscana, gli altipiani lucani, le distese del vercellese, il foggiano, il cuore della Sicilia e più ancora della Sardegna. Né gli andrebbe meglio in qualche celebrato piccolo borgo, nel frattempo disabitato, se non proprio invaso dalle erbacce, e persino in certe città quasi svuotate. Anche togliendo dal computo i morti per Covid, perdiamo abitanti a una velocità che ridurrà a zero la popolazione della Penisola in un secolo e mezzo. Come siamo arrivati a questa situazione? È come se sul piano riproduttivo ci fossimo lasciati travolgere dai diritti conquistati tra il 1967 e il 1978 - dalla pillola al divorzio, dalla piena parità tra i coniugi alla legalizzazione dell'aborto - che hanno rivoluzionato i costumi degli italiani. La conseguenza è lo scenario, che potrebbe sembrare apocalittico e invece è scientifico, dipinto in queste pagine: la denatalità è in ascesa dal 1974, di coppie se ne formano poche e tardi, la famiglia è...
Le ultime
«La ragazza con la pistola arrivò una sera di pioggia senza passare per il ventre di mia madre. Era il novembre del novantaquattro. Cominciamo dall'inizio, mi aveva detto il Dott. B., e io non ho potuto fare a meno di pensare a lei.» È l'incipit di un romanzo che attraversa una vita e tocca le corde di un'intensa maturazione. L'infanzia segnata - o salvata? - dall'esperienza di una sorella in affido, profuga della guerra nei Balcani. L'amore violento di un uomo che sbriciola la sua autostima. La tentazione della salvezza tra le braccia di un altro amore che un viaggio esotico, in una notte violetta e crudele a Katmandu, svelerà nella sua vera natura, l'abbandono. Sullo sfondo di ogni esperienza e di ogni avventura c'è lo specchio deformante della famiglia, tra una maternità rincorsa, schivata, voluta, temuta, e un rapporto complicato con il padre, un nodo che nemmeno la morte saprà sciogliere. Mentre le domande piovono come meteore attraverso gli anni, nella confessione, nel memoriale, nel flusso di coscienza che la protagonista offre al misterioso Dottor B., il suo psicoanalista: essere ultima è il destino di ogni donna? Esiste un antidoto alla solitudine?
Vedi Offerta Francesca. Storia di un amore in tempo di guerra
Ci sono l'amore e l'intesa. L'impegno e il sacrificio in un Paese in tempo di guerra. Ci sono gli amici e i nemici, le battaglie e i processi, la vita quotidiana e una parte importante della nostra storia, interrotta improvvisamente quel tragico giorno di maggio del 1992, oscurato dalla strage di Capaci. Al centro della scena è una donna, Francesca Morvillo, insieme all'uomo cui ha scelto di stare accanto fino all'ultimo, consapevole del pericolo: Giovanni Falcone. Le loro vite si intrecciano nella stagione più difficile del conflitto tra lo Stato e Cosa Nostra. Francesca è figlia, sorella, moglie di giudici e magistrato a sua volta. Giovanni lancia la sfida più ambiziosa alla mafia insieme ai giudici del Pool. Felice Cavallaro ne rievoca in queste pagine i caratteri e la complicità, la forza e le debolezze. E ripercorre come in un romanzo le tappe della loro vita, dall'adolescenza al primo matrimonio di lei, dal loro incontro agli anni più felici, dal comune impegno civile alla diffidenza dei colleghi, dall'esilio forzato all'Asinara con il giudice Paolo Borsellino e sua moglie Agnese all'attentato scongiurato nella villa dell'Addaura. Fino agli intrighi più odiosi. Sullo sfondo uno Stato...