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Mostrati 3721-3740 di 50764 Articoli:
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MelArete. Vol. 2: Ricerca e pratica dell'etica delle virtù.
L'educazione all'etica ha necessità di acquisire un ruolo significativo nel curricolo. Per realizzare un efficace e fecondo progetto educativo è necessario disporre di un orizzonte teorico non solo rigorosamente fondato, ma anche messo alla prova dell'esperienza attraverso seri percorsi di ricerca empirica. Questo studio rende conto del metodo e degli esiti di una ricerca biennale e plurisituata che ha consentito la messa a punto di un curricolo di educazione all'etica delle virtù secondo la filosofia della cura.
EUR 28.50
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Costruire il consenso. Modelli, pratiche, linguaggi (secoli XI-XV)
La costruzione del consenso in età medievale non va concepita necessariamente come pressione propagandistica esercitata da istituzioni totalizzanti che godevano di un potere privo di vincoli. Il consenso si esprimeva come una interazione, talora conflittuale, tra una pluralità di soggetti e le diverse modalità secondo le quali la comunità giungeva a catalizzare il suo consenso su una soluzione istituzionale o su una decisione politica attraverso molteplici strumenti, in particolare mediante l'uso specifico di tecniche retoriche nella comunicazione consiliare o nella predicazione. Ciò ha consentito di definire l'esercizio del potere in età medievale una sorta di signoria, non assoluta, ma caratterizzata dalla ricerca del consenso degli interlocutori politici, si trattasse dei grandi o dei sudditi del regno, oppure dei cives di una città. La costruzione del consenso diviene così un osservatorio privilegiato per esaminare gli snodi fondamentali di una questione di lunga durata nella storia istituzionale dell'Occidente, vale a dire il rapporto tra l'inevitabile ricerca del consenso da parte di chi detiene il potere e i limiti della sua praticabilità, in dialettica con differenti criteri di legittimazione.
EUR 33.25
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Il figlio. Una benedizione, un compito
Che senso ha il figlio nella vita della donna e dell'uomo? Domande come questa un tempo neppure venivano sollevate: l'esperienza della maternità e della paternità, come anche quella dell'essere figli, andava da sé, al pari di ogni momento fondamentale della vita umana. E tuttavia, l'interrogativo a proposito del figlio e del suo significato oggi non suona impertinente: la mentalità e la cultura diffuse si mostrano infatti stranamente reticenti, se non refrattarie, di fronte al tema della generazione; anche a questo riguardo l'uomo contemporaneo sembra smarrire quella "sapienza" che pure sarebbe necessaria per vivere, affidandosi, come a rimedio di tale mancanza, a un privatissimo, laborioso e assai improbabile "fai da te". Appunto a questa indispensabile "sapienza" mira il saggio di Angelini. Il percorso seguito non passa per la scorciatoia dei facili, e astratti, moralismi, ma attraversa e chiarisce con persuasivo nitore i pregiudizi della cultura odierna e quelle resistenze del vissuto personale che smorzano il desiderio del figlio. Istruito da questa convincente lettura della sensibilità attuale, l'ascolto del messaggio biblico restituisce alla sua originale e sempre sorprendente bellezza il senso del generare: il figlio non è anzi tutto un compito gravoso ed esorbitante, bensì...
Padre nostro
Al pari di ogni parola ripetuta quotidianamente sin dall'infanzia, è facile recitare il Padre nostro in modo meccanico, senza la partecipazione del cuore e della mente. Esso diventa così una formula priva di contenuto, disponibile per qualsiasi circostanza. La lettura proposta in queste pagine intende contrastare tale rischio attraverso una duplice attenzione. Anzitutto, l'Autore mira a ritrovare l'originaria verità del Padre nostro, interpretandolo nel contesto specifico della vita di Gesù e delle prime comunità cristiane. Insieme, è costante la preoccupazione di far risuonare l'annuncio evangelico - così efficacemente condensato nella preghiera del Signore - all'interno dell'esperienza e delle domande universali dell'uomo. Grazie a questo fecondo accostamento, le parole del Padre nostro riacquistano senso e aprono alla fiducia in Dio, così che il discepolo non possa concludere la preghiera insegnatagli da Gesù senza aver riassaporato il gusto di vivere.
EUR 14.25
Teen immigration. La grande migrazione dei ragazzini
Sono più di 45.000 i minorenni sbarcati in Italia negli ultimi tre anni. Ragazzi, poco più che bambini, che si sono messi in viaggio da soli dall'Africa dell'Est, dal Maghreb e dal Corno d'Africa. In tutta la storia d'Europa non si era mai verificata una migrazione di ragazzini di queste dimensioni. Per capire cosa stia accadendo servono intelligenze nuove e occhi (e cuori) capaci di leggere in filigrana la varietà delle storie individuali. Partono bambini, poi tutto cambia: paura, prigionie, lavori forzati, torture, abbandoni, solitudini grandissime ritornano nei racconti dei ragazzi che sono riusciti a raggiungere l'Italia. Il viaggio li trasforma, li rende grandi molto in fretta, li separa forzatamente dai propri affetti ma, al tempo stesso, amplia la loro capacità di adattarsi, di apprendere nuove lingue e nuovi stili di vita. Il libro racconta le storie di molti di questi ragazzi. Narra i loro percorsi di integrazione e le loro attese, i progetti e le speranze, la loro nostalgia di casa e la voglia di futuro. Ma il libro racconta anche la storia delle Autrici, del giorno in cui non è bastato più studiare, capire, scrivere e hanno deciso di aprire le...
Dove abita la luce? Figure in cammino sulla strada della Parola
Una lettura vertiginosa del testo biblico, che ce lo svela come una straordinaria scuola di umanità, un viaggio nel cuore dell'essere umano nel suo dialogo con Dio.\r\n«Può la teologia tornare a vestire i panni di «scienza interpretativa\r\ndel mondo»? Teresa Bartolomei, docente all'Università Cattolica di Lisbona,\r\nrilegge il racconto biblico come «manuale di istruzioni» per un nuovo\r\npatto fra l'uomo e il mondo. Il cantiere, dice, è già aperto» - Corriere della Sera\r\n«La tesi sostenuta da Teresa Bartolomei, è che la vicenda\r\ndel diluvio non giustifica in nessun\r\nmodo l'immagine di un Dio sadico\r\ne vendicativo. Piuttosto è la violenza\r\ndegli uomini a fornire una profetica\r\nversione di quella «devastazione\r\nantropica dell'ecosistema» denunciata\r\nda più parti come il problema\r\npiù urgente del nostro tempo» - Robinson\r\nUna fedele lettrice della Bibbia ne incontra due figure tra le più note, Noè e Giuda: il risultato è un libro che ci conduce a riscoprire quanto abbiano da dirci ancora i due popolarissimi personaggi della Scrittura. La storia di Noè, di grande potenza immaginifica con quell'arca carica di animali sballottata dalla furia del diluvio, rivela tutta la sua realistica urgenza in questo nostro tempo in cui la grande potenza tecnologica mette l'uomo in condizione, come mai prima, di...
I tre dialoghi e il racconto dell'Anticristo
I Tre dialoghi e il racconto dell'Anticristo sono l'opera 'ultima' di Solov'ëv, l'apice e forse la ritrattazione di tutta la sua precedente riflessione. In queste pagine, scritte poco prima della morte, la fiducia nella storia viene sostituita da una più drammatica interpretazione del divenire terreno. Se nei Tre dialoghi il bersaglio polemico di Solov'ëv è costituito soprattutto dal cristianesimo mutilo di Tolstoj, il Racconto dell'Anticristo è un testo che continua a inquietare per la chiaroveggenza con cui ci rivela il volto - o, meglio, uno dei volti - dell'Anticristo nell'epoca moderna. Il suo Anticristo irrompe in una storia umana desacralizzata, svuotata di orizzonti trascendenti, agendo nel vuoto, in una frammentazione orizzontale di religioni, culture, popoli, accogliendo ogni aspetto del reale ma spogliandolo al tempo stesso del suo significato essenziale. In questo senso l'Anticristo di Solov'ëv, portatore di un'ideologia conciliatrice, 'inclusiva', capace di una quasi infinita capacità di allontanamento dalla Verità, appare particolarmente attuale e minaccioso oggi, nell'odierno deserto del senso e dei valori.
EUR 14.25
Adolescenti di valore. Indagine Generazione Z. 2017-2018
Il libro rappresenta la prosecuzione della ricerca iniziata con Generazione Z. Guardare il mondo con fiducia e speranza (2018). L'obiettivo è guardare gli adolescenti utilizzando un approccio che mette in primo piano non gli aspetti deficitari, bensì le loro risorse, le capacità e gli interessi: essi dipendono dalle caratteristiche proprie di ciascun adolescente, ma possono trovare la massima espressione solo se il contesto in cui i ragazzi crescono è in grado di sostenerli in questa difficile sfida. Come lente di lettura è stato adottato il "Positive Youth Development", un approccio nato nell'ambito della psicologia di comunità che ha fornito spunti di riflessione interessanti in ambito di ricerca e di formazione. L'intento è rispondere alla domanda: Che cosa è "di valore" per la Generazione Z?
EUR 15.20
Trittico nuziale. Legami d'amore: per un disegno di civiltà. Vol. 1: Romeo e Giulietta: gli sposi di Verona.
Il Trittico nuziale è composto da tre drammi d'amore sponsale: Romeo e Giulietta di W. Shakespeare, I promessi sposi di A. Manzoni e L'osteria volante di G.K. Chesterton. Questo primo volume, dedicato a Romeo e Giulietta, smentisce le interpretazioni che riducono l'amore dei due giovani a un romantico e cupo fuoco fatuo e offre una lettura sapienziale fedele al testo di Shakespeare, la cui chiave è nuzialista e salvifica. Quello di Romeo e di Giulietta è infatti un 'innamoramento sponsale' che coscientemente reclama e si compie nel matrimonio: 'cattolico' per Shakespeare! E tuttavia è pur vero che, a più riprese, gli 'sposi' (non gli 'amanti') di Verona tradiscono se stessi e la grazia ricevuta e, alla fine, voltate le spalle a Dio, aggrediti dalle circostanze che minacciano la loro unione, disperano e si uccidono. Shakespeare però non conclude il dramma con la morte dei due protagonisti, ma con una parola di speranza, che contrasta l'assurdo, il non senso dell'umano vivere e morire: leggere fino all'ultima riga per conoscere il perché e il come.
EUR 17.10
La pazienza del contadino. Note di cristianesimo per questo tempo
Nei Vangeli l'immagine del contadino evoca con efficacia alcune fondamentali qualità del cristiano e della sua testimonianza nella storia. Attraverso di esse si realizza la fedeltà dei credenti alla logica singolare di Dio e del suo Regno. La metafora del contadino esprime anzitutto la fiducia insita nel gesto di chi semina con generosità e senza calcolo: dalla piccolezza del seme verrà in futuro la copiosità del raccolto. Così è della parola di Dio, il cui annuncio, inerme e povero, a suo tempo darà infallibilmente frutto. Ma questo prodigio avviene nel segreto della terra, durante il tempo invernale, quando al contadino, forzatamente inoperoso, è chiesta la confidente pazienza dell'attesa: il seme del Regno cresce nella storia grazie alla potenza di Dio, che resta nascosta. Questa consapevolezza libera il cristiano dalla presunzione, e dall'affanno, di far dipendere il destino del Vangelo dalle proprie capacità. Tale visione di fondo, non del tutto ovvia, ispira questo libro di Bruno Maggioni, offrendo sagge "note di cristianesimo per questo tempo di cristiani frettolosi e ansiosi di vedere, tesi a molti progetti e impazienti verifiche, ma poco capaci di attesa". Il discepolo invece si fida di Dio.
EUR 17.10
Gli obblighi della cura. Problemi e prospettive delle etiche del «care»
Care, cura, responsabilità, attenzione, simpatia sono concetti e disposizioni che la filosofia, e in particolare la filosofia morale, avrebbe relegato alla sfera dei rapporti affettivi o semplicemente ignorato. Le etiche del care si fondano sull'idea che il riconoscimento delle cure ricevute sia indebitamente sminuito nonostante siano assolutamente centrali per la mera sopravvivenza delle persone: come potrebbero rimanere in vita un neonato, una persona anziana, un malato se non ci fossero delle persone che si occupano di loro, che ne soddisfano i bisogni elementari, che li sostengono e li sorreggono in situazioni di grande vulnerabilità e dipendenza? Con un gesto le cui valenze sono morali e politiche, le etiche del care si propongono di ribaltare questa situazione mettendo al centro delle loro proposte teoriche tutti quei concetti e quelle pratiche che strutturano la cura e la responsabilità nei confronti degli altri. Ma queste teorie sono capaci di mantenere la promessa, particolarmente ambiziosa, di costituire un ambito strutturato su concetti alternativi a quelli dell'etica tradizionale e quindi di relegare quest'ultima allo stato di reperto archeologico? Una morale e una politica articolate sul care sono veramente in grado di produrre quella rivoluzione culturale e sociale presentata...
Sermone di Natale e altri scritti religiosi
Grazie soprattutto ai suoi romanzi L'isola del tesoro e Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, veri capolavori di scrittura intelligente e divertente insieme, per tutti noi Robert Louis Stevenson è davvero il Narratore di Storie, come lo chiamavano gli abitanti dell'isola di Samoa dove visse i suoi ultimi anni. Ma questa definizione è insufficiente a dare ragione del «caso Stevenson», come lo chiama Alberto Manguel, il grande scrittore argentino che firma la presentazione di questo libro. Per arrivare a conoscere il segreto della sua magia di scrittore, occorre andare oltre l'immagine che Stevenson proiettò sul mondo (o che il mondo gli cucì addosso) di avventuriero in cerca di emozioni forti, nella vita come nella pagina. Questa raccolta vuole essere una piccola e insolita chiave d'accesso allo Stevenson intero, uomo e scrittore a tutto tondo. Sono testi dell'ultimo decennio della sua breve vita, di genere diverso ma accomunati da una luminosa fiducia nella cura amorevole di Dio e nella intrinseca bontà e onestà dell'uomo. Nel Sermone di Natale scritto per la famiglia dopo la morte del padre, nel saggio autobiografico Pulvis et umbra, nelle poesie e nelle preghiere composte per...
Abuso di parola, abuso di potere
In tempi di eccessi comunicativi, di crescente irresponsabilità nei confronti della verità di ciò che diciamo e che ci viene detto, un filosofo del secolo scorso, raffinato studioso ed eccezionale divulgatore del pensiero classico, chiarisce con toni inaspettatamente profetici il percorso che ha portato a fare dell'abuso di parola il mezzo privilegiato dell'abuso di potere. Lo avevano già teorizzato fin dall'antica Grecia i sofisti, che utilizzavano la retorica per ottenere il consenso politico persuadendo anche a prezzo della verità. Ma questa corruzione della parola - la sostituzione dell'apparenza alla verità e la distruzione del dialogo leale - è un rischio storico permanente, che ha affinato sempre più le sue tecniche divenendo propaganda al servizio della tirannia e del totalitarismo, fino a lasciare spazio alla violenza, non più solo verbale. Anche se questi meccanismi sono oggi meno espliciti, non è difficile riconoscere le patologie della comunicazione del tempo presente: la prigione del virtuale, che ha svuotato le relazioni con gli altri; la noncuranza verso ciò che è vero; l'asservimento alle logiche di un potere che oggi è economico, finanziario, tecnocratico... Su questo crinale incerto, con il rischio concreto che la corruzione della parola diventi...
Umanità in trincea. Voci di giustizia da una Grande Guerra senza pace
La trincea, con «la sua nervosa ossessione di ciò che sta tramando 'l'altra parte'», si è insediata nelle mentalità con la Grande guerra e getta l'ombra delle sue paranoie fino al nostro presente, fissando «un modello di moderna polarizzazione politica, sociale, artistica e psicologica». Pur lontane dal fango e dal sangue, 'trincee' furono anche quelle allestite a Versailles, perché sui tavoli diplomatici del 1919 non si fece che perpetuare lo stesso 'spirito del 1914' da cui l'immane conflagrazione aveva tratto origine e che avrebbe generato sempre nuove catastrofi. L'infinita catena delle rivalse, il 'patriottismo difensivo' e punitivo, la tendenza a 'schivare il concreto', l'avidità e le idee di superiorità razziale occultate sotto la coltre retorica di grandi ideali continuarono a incombere sull'Europa e sul mondo. I conflitti e le spinte disgregatrici dei nostri giorni ne portano i cupi segni. Segni di un'ingiustizia originaria e radicale, che è già manifesta - come insegna l'esperienza professionale degli autori, tre penalisti - nell'ansia di restituire il torto e di pervenire a qualche 'soluzione finale' criminalizzando e annientando gli elementi di disturbo. Il libro esplora lo 'spiritualmente tipico' di quelle vicende, da Sarajevo fino a oggi, raccogliendo...
Un viaggio difficile. Gli ultimi 15 anni di sanità pubblica tra equità e sostenibilità
Il volume documenta la storia degli ultimi tre lustri del nostro Servizio Sanitario Nazionale (SSN), affrontando i principali temi trattati attraverso le dinamiche temporali, evidenziando i tratti distintivi, i punti di forza e le criticità, al fine di suggerire possibili linee di sviluppo e alcune raccomandazioni per il futuro della Sanità Pubblica. I contributi testimoniano che la sopravvivenza è andata aumentando nel corso degli anni, ma ciò non è andato di pari passo con il miglioramento delle condizioni patologiche per le quali è forte il ruolo della prevenzione e degli stili di vita. In merito alla dimensione economico-finanziaria, i dati e i confronti internazionali mostrano che il SSN spende meno della media europea ed è riuscito a bloccare la dinamica espansiva della spesa, a contenere la formazione di nuovi disavanzi e a riassorbire quelli accumulati, allineandosi alle disponibilità finanziarie dello Stato. Tuttavia, le riflessioni contenute nelle analisi riguardo al buon andamento dei risultati economici non sono del tutto positive, poiché il rientro dal debito non è andato di pari passo con la garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza. L'invecchiamento della popolazione è un tema delicato richiamato nel volume poiché, da un lato, rappresenta...
I corpi intermedi, figure del noi sociale. Per lo sviluppo della persona e la giustizia nella società
Questo testo nasce come lectio magistralis del Vescovo Franco Giulio Brambilla introduttiva alla Summer School MCL 2019 (XI edizione) dal titolo "Corpi intermedi: innovazione sociale e azione politica", destinata a un folto gruppo di giovani del Movimento Cristiano Lavoratori riuniti nella nostra Università Cattolica del Sacro Cuore per una intensa quattro giorni di lezioni, lavori di gruppo, tavole rotonde. Il titolo I corpi intermedi, figure del noi sociale: per lo sviluppo della persona e la giustizia nella società è di per sé eloquente. Si tratta di una rilettura, per diversi profili originale, del principio di sussidiarietà costantemente riproposto dalla dottrina sociale della Chiesa nel suo sviluppo. Dalla sua funzione principale - quasi apologetica, assolta in passato - di tutela del cittadino dalle pretese dello Stato suggerisce di passare a una visione personalistica per la promozione della dimensione sociale dell'essere umano. Parlare oggi di "corpi intermedi" può sembrare anacronistico, ma ciò rende ancora più urgente trattare l'argomento, in tempi nei quali l'individualismo e la disintermediazione politica e sociale sembrano prevalere, non solo nel nostro paese.
EUR 9.50
Lettere. Vol. 5: (1783-1785).
«Il principio a cui si possono ricondurre tutte le espressioni di Hamann è questo: "Tutto ciò che l'uomo intraprende, sia con l'azione che con la parola o altrimenti, deve scaturire dall'unione di tutte le sue facoltà: tutto ciò che è staccato è da ripudiare". Splendida massima! difficile però da seguire. Può senz'altro valere per l'arte e per la vita; ma per ogni comunicazione per mezzo di una parola che non sia esplicitamente poetica ci si trova in grande difficoltà, perché la parola deve sciogliersi, singolarizzarsi, se vuole dire e significare qualcosa. Quando parla l'uomo deve momentaneamente diventare unilaterale: senza separazione non si dà né comunicazione né dottrina. Ma dal momento che si era rifiutato una volta per tutte a questa divisione e in quella stessa unità in cui sentiva immaginava pensava volle pure parlare e pretese lo stesso anche dagli altri, Hamann venne a trovarsi in contrasto col suo proprio stile e con tutto ciò che gli altri potevano produrre. Per operare l'impossibile si afferra a tutti gli elementi: le intuizioni più profonde dove la Natura si coniuga nel segreto con lo Spirito, illuminanti lampi dell'intelligenza irradiantisi da un siffatto incontro, significanti immagini...
La diplomazia della Chiesa oggi. Nazioni Unite e Unione Europea
Nel suo discorso alle Nazioni Unite del 4 ottobre 1965 San Paolo VI esortava: «Dobbiamo abituarci a pensare [...] in maniera nuova la convivenza dell'umanità, in maniera nuova le vie della storia e i destini del mondo. [...] È l'ora in cui [...] ripensare, cioè, alla nostra comune origine, alla nostra storia, al nostro destino comune». L'università non può sottrarsi al compito di "pensare in maniera nuova" alla politica internazionale: un pensiero che per essere generativo ha bisogno di incontrarsi - e forse anche di scontrarsi - con l'esperienza; di misurarsi non solo con gli esperti, ma anche con i testimoni. Le testimonianze, raccolte nel volume, di Monsignor Tomasi, Mariano Crociata (Vice Presidente della Commissione degli Episcopati dell'Unione Europea), e Fr. Olivier Poquillon (O.P., allora Segretario Generale della COMECE) ci hanno davvero fatto respirare questa possibilità, suscitando una riflessione più profonda e un rafforzato impegno per una buona convivenza fra "noi tutti" che formiamo la famiglia umana. Dall'introduzione al libro di Simona Beretta.
EUR 9.50
La tirannia dell'algoritmo
Miguel Benasayag, il filosofo e psicanalista di origine argentina che ci ha insegnato a difenderci dalle 'passioni tristi' alimentate dalla nostra società, in questo libro-intervista con Régis Meyran ci mette in guardia dal rischio che siano gli algoritmi dei Big Data a guidare le nostre democrazie. Nella vita di tutti i giorni siamo ormai messi continuamente a confronto con le 'macchine', in una interazione non più cancellabile con le nuove tecnologie: dall'uso del Gps per i nostri viaggi all'immersione ludica nella realtà virtuale, dalle relazioni personali mediate dai social network al controllo costante delle nostre azioni e dei nostri comportamenti su internet. E il punto non è tanto rifiutare questa 'ibridazione' ormai avvenuta, ma sapere come esistere in quanto umani in un tale mondo, fare in modo che, sia pure nell'integrazione utile con l'intelligenza artificiale, non vengano meno le particolarità del vivente, il suo essere imprevedibile e libero, irriducibile a una somma di informazioni, ai parametri della pura efficienza e della performance. Se questo vale sul piano individuale, è altrettanto importante prendere coscienza dell'impatto che il mondo digitale e algoritmico esercita sulle società. Stimolato da domande che tutti noi vorremmo porgli, Benasayag fa...
Il welfare aziendale nel secondo dopoguerra. La Dalmine SPA (1945-1970)
La Dalmine, impresa siderurgica bergamasca specializzata nella produzione di tubi senza saldatura, fin dall'epoca fascista dà vita a una vera e propria company town: case, scuole, strutture ricreative, spacci alimentari ma anche casse mutue, fondi pensione e un vasto insieme di altri interventi caratterizzano una 'fabbrica totale'. Il volume analizza questo articolato sistema e le sue trasformazioni di fronte ai profondi cambiamenti, economici e sociali, intervenuti nel secondo dopoguerra. Gli sviluppi del welfare state e la progressiva affermazione della società dei consumi rimettono in discussione forme di assistenza consolidate e ne chiedono un profondo ripensamento. L'evoluzione di questi fenomeni, tuttavia, è meno lineare di quanto potrebbe apparire a prima vista: anche in un'impresa pubblica quale la Dalmine possono sorgere forti resistenze per evitare che la mutua interna sia assorbita dall'Inamcome previsto dalla normativa. Il ripensamento del welfare aziendale Dalmine è legato anche ai radicali rivolgimenti intervenuti nel quadro delle relazioni industriali nel passaggio dal regime alla Repubblica e poi, ancora, con la guerra fredda e l'autunno caldo. Molte strutture assistenziali, sorte come concessioni unilaterali dell'impresa, sono progressivamente contrattualizzate. In altri casi la mediazione si rivela impossibile e il welfare aziendale, pensato per pacificare...