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Gesuiti. Una storia da Ignazio a Bergoglio
L'elezione a papa di Jorge Mario Bergoglio ha innescato un forte processo di rinnovamento che sta segnando profondamente la vita della Chiesa. Tra le grandi novità c'è anche il suo essere gesuita, il primo papa gesuita della storia: un'eventualità parsa per secoli quasi impensabile, che ha suscitato un'ondata di curiosità nei confronti della Compagnia di Gesù. Chi poteva soddisfare questo diffuso interesse meglio di un grande storico della Chiesa appartenente proprio all'ordine dei gesuiti, quale John O'Malley? Impresa non facile: quella della Compagnia di Gesù è infatti una storia ricca e complessa, abbraccia secoli, culture e continenti diversi ed è stata oggetto di giudizi molto contrastanti. Perché i gesuiti divennero quasi da subito anche poeti, astronomi, architetti, antropologi, imprenditori teatrali e molto altro, in un coinvolgimento nella cultura laica che non aveva precedenti per un ordine religioso e che finì per essere interpretato in modo dualistico: i gesuiti o erano santi o erano demoni. La ricostruzione di O'Malley ci restituisce un ritratto a tutto tondo dell'ordine, tra soppressioni e rifondazioni, fama e martirio, in un vivace racconto che parte da Ignazio per arrivare a papa Francesco, volutamente sintetico e concreto, narrato con lo...
Erasmo nel notturno d'Europa
Un olandese formatosi a Venezia, che ha come modello e amico un cancelliere inglese, diviene il legatus dell'imperatore spagnolo, e decide di morire a Basilea, cercando invano un luogo di pace religiosa: anche solo questo minimo richiamo biografico evidenzia la singolare personalità di Erasmo da Rotterdam (1466/69-1536) e illustra la ricchezza del suo percorso umano e culturale all'insegna di un autentico spirito europeo. Ci introduce alla sua lezione il critico letterario Carlo Ossola, ricostruendo i caratteri storici che configurano "il vero Rinascimento", quello che "non si lascia irretire dalle contese religiose", che fu capace di "togliere all'eredità classica i paludamenti aulici e alla tradizione patristica i tratti apologetici", per andare all'essenziale della condizione umana. Sodale di Thomas More, e nutrendo poi Rabelais e Montaigne, e non meno Spinoza, Leibniz, Condorcet, Voltaire, e divenendo infine, nel Novecento, l'emblema e il conforto di una piccola schiera di uomini colti, da Zweig a Huizinga a Bataillon, che hanno resistito alle barbarie dei totalitarismi, l'umanista Erasmo, ironico e sapienziale, paradossale e libero, può rivelarsi, come conclude Ossola, un "prezioso faro per il viaggio e le tempeste che l'umanità incontra e suscita nel secolo ferito che si è...
Ho ricevuto, ho trasmesso. La crisi dell'alleanza tra le generazioni
Per la prima volta nella storia dell'Occidente si sta verificando una cesura tra le generazioni, un'interruzione del passaggio del 'testimone' da una generazione all'altra. Che cosa passano i genitori ai figli? E più radicalmente: i genitori passano ancora qualcosa ai figli? In un'epoca come la nostra di vertiginoso cambiamento sociale, economico, valoriale, la generazione adulta rischia di vivere come inutile o irrealizzabile la consegna ai giovani degli 'attrezzi' per vivere. Eppure è in momenti come questi che il patto generazionale della trasmissione consapevole e del ricevimento critico si rivela indispensabile per la crescita e il futuro degli uomini e delle civiltà. I contributi raccolti in questo volume, firmati da studiosi di discipline e orientamenti diversi, cattolici e laici, riflettono sulla fragilità che caratterizza oggi il rapporto genitori-figli, ricostruendo il percorso che ha portato alla smarrita autorefe-renzialità odierna, con la generazione adulta ripiegata su se stessa e quella giovane sempre più a disagio per una sedicente autonomia che ha piuttosto il sapore dell'abbandono. I padri (e le madri) non più generativi, ma persi nell'individualismo dell'iperconsumo anche affettivo. I figli che sopravanzano i genitori nella capacità tecnologica, ma poi si fermano ad aspettare, come Telemaco,...
Vita e pensiero (2014). Vol. 2
Storica rivista dell'Ateneo dei cattolici italiani, "Vita e Pensiero", sin dalla fondazione nel 1914, si è proposta come autorevole luogo di confronto e dibattito per la cultura del Paese. Nella consapevolezza che quella che stiamo vivendo è per tutti una stagione ricca di opportunità e rischi, da affrontare con coraggio intellettuale e gusto per la ricerca del vero, dal 2003 "Vita e Pensiero" è stata ripensata nell'impostazione grafica e nel lavoro redazionale. Oltre a temi quali lo sviluppo tecnologico ed economico, il progresso delle neuroscienze e della genetica, i nuovi paradigmi della politica e delle relazioni internazionali, l'evoluzione dei mezzi di comunicazione di massa, dedica una particolare attenzione all'attualità, ospitando articoli e interventi di docenti dell'Università Cattolica e di significative voci "esterne", capaci di offrire chiavi di lettura originali sui fenomeni sociali e culturali di oggi e di domani.
EUR 8.55
Vita e pensiero (2014). Vol. 5
Storica rivista dell'Ateneo dei cattolici italiani, "Vita e Pensiero", sin dalla fondazione nel 1914, si è proposta come autorevole luogo di confronto e dibattito per la cultura del Paese. Nella consapevolezza che quella che stiamo vivendo è per tutti una stagione ricca di opportunità e rischi, da affrontare con coraggio intellettuale e gusto per la ricerca del vero, dal 2003 "Vita e Pensiero" è stata ripensata nell'impostazione grafica e nel lavoro redazionale. Oltre a temi quali lo sviluppo tecnologico ed economico, il progresso delle neuroscienze e della genetica, i nuovi paradigmi della politica e delle relazioni internazionali, l'evoluzione dei mezzi di comunicazione di massa, dedica una particolare attenzione all'attualità, ospitando articoli e interventi di docenti dell'Università Cattolica e di significative voci "esterne", capaci di offrire chiavi di lettura originali sui fenomeni sociali e culturali di oggi e di domani.
EUR 8.55
La didattica che fa bene. Pratiche laboratoriali e di ricerca nella formazione universitaria
Il volume presenta docici significative esperienze di didattica laboratoriale che sono state realizzate in percorsi universitari di ambito pedagogico (Genova, Milano, Torino, Brescia, Macerata, Bari, Udine) o sociologico (Genova). La didattica che fa bene non è solamente l'esito positivo di un percorso di apprendimento, ma la generazione di un benessere condiviso (individuale e collettivo): dei docenti/formatori, degli studenti e del sistema formativo e culturale che beneficia di idee e innovazioni. La presentazione delle good practices mantiene un buon equilibrio tra la riflessione critica e teorica e la descrizione, in forma narrativa, di esperienze, elaborati e prodotti. Il volume, quindi, ha una duplice valenza: certificare gli esiti positivi della didattica laboratoriale e stimolare colleghi e studenti alla riflessione progettuale e al significato profondo di apprendimento e di relazione educativa.
EUR 24.70
Economia della popolazione. Disuguaglianza, famiglia e migrazioni
La crisi dei sistemi di welfare e il venir meno del ruolo centrale della famiglia si ripercuotono profondamente sulle dinamiche della società e sull'evoluzione delle disuguaglianze dando origine a problemi di grande portata che riguardano il benessere e le condizioni di vita di intere popolazioni e di generazioni diverse. In questo contesto le decisioni di politica economica e sociale assumono un ruolo centrale e strategico per governare i fenomeni descritti e per favorire lo sviluppo del Paese. La rilevanza di questi temi per il benessere sociale è testimoniata dall'intensa attività di ricerca di cui essi sono oggetto a livello internazionale. Dei risultati di tali ricerche, però, poco è conosciuto presso il grande pubblico; spesso, infatti, anche nelle scienze sociali la ricerca accademica si esprime attraverso modalità e linguaggi tecnicistici che la rendono di fatto accessibile solo agli addetti ai lavori. Prendendo le mosse da un convegno tenuto presso la sede milanese dell'Università Cattolica nel 2013, il volume fornisce nuove evidenze e analisi su temi importanti come l'invecchiamento della popolazione, la scarsa mobilità sociale, l'aumento dei flussi migratori, coniugando gli standard di rigore metodologico propri dell'analisi economica con un linguaggio il più possibile semplice...
Allargare lo spazio familiare: adozione e affido
Adozione e affido non sono forme nuove di fare famiglia. Da sempre hanno rappresentato una risposta spontanea del sociale al bisogno di 'cura' dei bambini privi di un contesto familiare adeguato e al tempo stesso una espressione del desiderio 'generativo' e prosociale delle famiglie. Si tratta di due istituti giuridici che meritano di essere rilanciati, sottolineandone le potenzialità e riscoprendone la più autentica natura. Infatti sono forme che consentono di mettere in luce alcuni elementi costitutivi del famigliare, essenziali oggi, forse più che in passato, per riflettere sul significato dell'essere genitori e dell'essere figli. Adozione e affido si collocano nel punto di intersezione tra familiare e sociale e ne rivelano la profonda interconnessione: anche il sociale, perciò, è chiamato ad assumere una specifica responsabilità nel sostenere le famiglie attraverso le diverse tappe del percorso dell'adozione e dell'affido. La trattazione congiunta delle tematiche relative all'adozione e di quelle relative all'affido, nei risvolti di somiglianza e di distinzione, e il respiro interdisciplinare e internazionale che attraversa tutti i contributi qualificano in modo peculiare questo volume, che si rivolge a studenti, a professionisti e a operatori del settore impegnati nell'accompagnamento delle famiglie adottive e affidatarie.
EUR...
Meglio stare a casa. Sei saggi su cultura, luoghi comuni e cattolicesimo
Una delle figure più eclettiche e originali della cultura italiana degli ultimi decenni: questo è stato Edmondo Berselli. Osservatore della società disincantato e partecipe, interprete mai ideologico delle vicende politiche, studioso onnivoro, si è dedicato con passione e ironia anche a temi pop, come la musica leggera, il calcio, la televisione, la gastronomia, conciliando magistralmente raffinate analisi e vertiginose disquisizioni. Queste pagine, che raccolgono i saggi da lui pubblicati tra il 2003 e il 2008 sulla rivista "Vita e Pensiero", sono un tributo alla sua figura di intellettuale atipico. Sostenuto e amichevolmente accompagnato dalla Prefazione di Lorenzo Ornaghi (già rettore dell'Università Cattolica e ministro per i Beni e le Attività Culturali) e dalla Postfazione di Aldo Grasso (docente all'Università Cattolica e critico televisivo del "Corriere della Sera"), il volume svela i tratti distintivi del microcosmo di Berselli, il suo pensiero acuto e curioso, da 'adulto con riserva', nei confronti della cultura di massa, della politica e del cattolicesimo.
EUR 9.50
Tra Archein e Prattein. Agire libero e fondazione politica nel pensiero di Hannah Arendt
"Non c'è virtù senza fortuna, né fortuna senza virtù", scriveva Machiavelli. Non c'è archein senza prattein, né prattein senza archein, sembra aggiungere Hannah Arendt. Come a dire che l'evento della libertà, l'atto compiuto per iniziativa personale, sorge all'interno di un contesto plurale di relazioni umane, che ne suscita l'inaspettato erompere e ne ospita la storia, per poi risultarne anch'esso modificato. Il dinamismo dell'agire libero esige uno spazio storico-politico, ove trovare non solo un limite protettivo, ma soprattutto un terreno in cui radicarsi e da cui trarre la propria energia. Facendo eco a Montesquieu, Arendt ha chiamato 'principio' l'elemento capace di muovere all'azione, e lo ha tratteggiato come l'oggetto di un amore appassionato e profondo, coltivato nella memoria delle esperienze vissute, quasi ponte sulla lacuna tra passato e futuro, tra non più e non ancora. E se l'amore è rivolto alla libertà, esso non spinge a ripetere il passato, bensì soltanto a ricordarlo: l'amore per la libertà non fa che ripresentare costantemente la promessa insita in ogni inizio, sia quest'ultimo un puerche nasce o una polis che sorge, perché fra nascita umana e fondazione della comunità sussiste un'affinità capace di raccordare antropologia e pensiero...
Dare la vita. Fede, educazione
La ricerca del senso religioso arricchisce l'umano in tutte le sue dimensioni e può esprimere ciò che ampi strati dell'opinione pubblica avvertono come coinvolgente in modo profondo la vita, il lavoro, la rete di relazioni ed affetti. Fede, educazione - i principali nuclei tematici di questo libro chiamano in causa "il Cristianesimo, in un rapporto fecondo con le altre religioni", a essere attore determinante nel costruire una società plurale, nel "dare vita a un nuovo umanesimo". Insegnare a pensare in modo critico e offrire percorsi di maturazione alla "vita buona" è oggi necessario nella "città secolare", dove l'informazione che ci satura indiscriminatamente di dati, tutti allo stesso livello, finisce per portarci a una sconcertante superficialità. La riflessione pedagogica attinge dalla ricchezza del vissuto credente sollecitazioni peculiari e i sette capitoli che compongono il volume, come note sul pentagramma, danno voce a diverse sintesi tra fede e cultura, richiamano armonie e contrappunti del pensiero. Le argomentazioni entrano in dialogo sulla soglia di una domanda di senso, di un desiderio di conoscenza, del mistero dell'altro e dell'Alto. "Dare la vita" esprime un'idea di futuro, indica un progetto, designa uno slancio creativo. È testimonianza e gioia;...
Istituire la vita. Come riconsegnare le istituzioni alla comunità
Perché le nostre istituzioni - anche quelle fondamentali come la politica, la scuola, la sanità, i servizi sociali - ci sembrano spesso così lontane dai cittadini, dalle loro esigenze, dalla vita reale? È ancora possibile per loro stringere un nuovo patto con la comunità o sono condannate a rimanere confinate nell'autoreferenzialità, consegnate alla logica della programmazione e del controllo, se non dell'utile e del profitto? Educare, curare, governare non sono attività standardizzabili, assimilabili a quelle di una macchina impersonale, ma si interfacciano costantemente con l'imprevedibilità e l'eccedenza della vita, soprattutto nei suoi passaggi dolorosi come la malattia, il disagio, la violenza. Avvicinarsi a questa anima inquieta, al corpo pulsante della comunità non è possibile se si muove da strategie predefinite e da azioni pianificate all'interno di più o meno improbabili cabine di regia. Occorre invece 'entrare nel rischio' e dare ospitalità anche - e in primo luogo - alle manifestazioni più recalcitranti della natura umana che chiedono sempre, oltre che di essere ascoltate, di essere aiutate a definirsi, di essere dotate di confini entro cui esprimersi, e a volte addirittura di ricevere una voce e un nome che da sole non sanno darsi....
Scritti cristiani
Quando Mario Pomilio decise di raccogliere, nel 1979, sotto il titolo di "Scritti cristiani", alcuni fra i suoi interventi più lucidi e pensosi sulla Chiesa del Concilio e sulle inquietudini dell'uomo contemporaneo, non si era ancora spenta la vasta impressione suscitata dall'uscita, quattro anni prima, del "Quinto evangelio". E forse proprio la sfolgorante risonanza di quel romanzo che l'aveva consacrato come il maggior scrittore cattolico italiano dell'età postconciliare contribuì a far entrare gli "Scritti cristiani" in un cono d'ombra che ha finito per eclissarli. Ma senza quei testi non si potrebbe comprendere appieno l'opera narrativa di Pomilio: negli "Scritti cristiani", infatti, l'autore ha messo a nudo le radici della sua visione del mondo, intrecciando memorie autobiografiche, riflessioni biblico-evangeliche, approfondimenti storici e letterari, spunti morali e sociali. Oggi quegli "Scritti", da molti anni irreperibili in libreria, riaffiorano finalmente in una nuova edizione arricchita di altri undici testi, di cui uno del tutto inedito. E tornano a testimoniarci, dello scrittore abruzzese, l'impareggiabile capacità di coniugare i fondamenti della fede in Cristo e nella sua Parola con le ragioni della vera, grande letteratura. Nuova edizione accresciuta.
EUR 15.20
Immigrazione e contesti locali. Annuario CIRMIB 2014
Con la sesta edizione dell'Annuario CIRMiB si intende sviluppare una documentata analisi del fenomeno migratorio nel territorio bresciano. L'articolazione del testo prevede di accedere ai principali dati statistici disponibili, che illustrano le caratteristiche della realtà immigrata, e di sviluppare la riflessione attorno a questioni cruciali, relative alla presenza dell'immigrazione negli spazi pubblici. La prima parte dell'Annuario, come di consueto, è dedicata ai dati relativi alla popolazione immigrata (con particolare riguardo agli aspetti demografici, socio-economici e culturali), provenienti dal lavoro di ricerca svolto dal Centro, di concerto con: Osservatorio regionale per l'integrazione e la multietnicità, Provincia di Brescia, Comune di Brescia, Prefettura e Questura. La seconda parte del volume è dedicata all'Africa: si vuole celebrare i vent'anni trascorsi dal tremendo genocidio in Rwanda (1994) offrendo ai lettori contributi interdisciplinari sull'Africa, le sue culture e i rapporti tra Brescia e il continente africano. La terza parte raccoglie approfondimenti sulla presenza pubblica degli immigrati in aree quali, per esempio, gli spazi di rappresentanza, la città, i servizi. Nella sezione finale dell'Annuario, Ricerche ed esperienze nel bresciano, si dà conto di alcune significative attività di promozione sociale e indagine sul campo, svolte a livello locale su integrazione,...
Il nostro metodo consueto. Parte e tutto in Aristotele: dal continuo alle forme degli animali
Il "nostro metodo consueto" è un'espressione che Aristotele utilizza in un passo della Politica (I.1, 1252a17-20), per indicare la strategia che consiste nel suddividere un oggetto di studio composito fino agli elementi incomposti, per studiarne poi le combinazioni possibili. Su quale teoria si basa l'adozione di questo metodo? Si tratta davvero di un metodo consueto per Aristotele? Enrico Rini cerca di rispondere a queste domande a partire dall'analisi di alcuni luoghi del corpus aristotelico in cui l'uso della coppia concettuale tutto-parte assume un peso più rilevante. Non si tratta di una semplice elencazione di passi, quanto del tentativo di estrapolare da questi passi una teoria solo a tratti delineata esplicitamente da Aristotele: una "mereologia". Così facendo l'autore getta una luce nuova su alcuni problemi classici per gli interpreti di Aristotele: la trattazione del continuo, quella dei contrari e degli opposti in generale, la teoria della definizione d'essenza, l'approccio alla classificazione degli animali. La mereologia che emerge da questo studio ha anche un interesse intrinseco: si tratta infatti di una teoria non formale, a differenza della mereologia logica oggi prevalente, e dunque di una teoria sensibile ai diversi tipi di tutto e parte, con...
La coerenza nel lavoro con i gruppi
Le esperienze presentate in questo volume si riferiscono a una pluralità di contesti nei quali possono utilmente realizzarsi iniziative che "usano il gruppo per aiutare le persone" (nel lavoro psicologico-clinico, nel lavoro sociale, nella scuola, nei "media" tradizionali o veicolati dalla rete). Le diversità e specificità di ogni ambito sono accomunate da fondamentali aspetti trasversali, che possiamo riassumere nella cultura della complessità e nella difficile ricerca di una orizzontalità cooperativa. Il riferimento di fondo è la gruppo-analisi; viene peraltro perseguita l'esigenza di una interlocuzione tra diverse prospettive di pensiero e di azione gruppale e la necessità di parlare un linguaggio concreto e operativo. Gli interlocutori sono quindi molteplici: psicologi clinici, interessati a una riflessione più ampia sulla gruppalità, che riconoscono la ricchezza della dialettica con altre figure professionali; insegnanti ed educatori, che trovano essenziale la valenza formativa del gruppo; operatori sociali, manager e responsabili a diverso livello di gruppi socio-produttivi, che non trascurano gli aspetti emotivi e affettivi e l'importanza di una progettazione partecipata; operatori della comunicazione, attenti in modo precipuo al coinvolgimento e alla condivisione.
EUR 14.25
Il libro cristiano nella storia della cultura. Vol. 1: Dal I al VI secolo.
Ripercorrere la storia del libro cristiano non vuol dire solo conoscere più approfonditamente autori e opere che hanno fatto dell'esperienza di fede la loro cifra spirituale e letteraria. Vuol dire anche comprendere da una prospettiva privilegiata lo sviluppo della cultura umana, nel quale il libro cristiano, nella varietà delle sue espressioni e delle sue forme, ha esercitato un ruolo dinamico e spesso insostituibile. A quest'impresa si è dedicato Giuliano Vigini, figura di spicco nel panorama dell'editoria italiana, in un'opera in tre volumi, in cui colloca il libro cristiano nei vari contesti religiosi, culturali ed editoriali in cui si è sviluppato e diffuso ed esamina le opere che maggiormente hanno illustrato questo cammino sotto il profilo teologico, spirituale e letterario. In questo primo volume si parte dalla letteratura biblica per arrivare alla metà del VI secolo, quando si conclude un grande ciclo della patristica e inizia un'epoca nuova. Per la portata che a vario titolo rivestono nella storia della nostra cultura, un particolare accento viene posto sul corpus biblico e sull'opera di Agostino. Il "Libro dei libri" occupa uno spazio e un'importanza senza confronti non solo nell'ambito spirituale, ma nella storia dell'editoria tout court,...
La democrazia senza partiti
Travolti dall'onda della personalizzazione della politica e dai ritmi della società dello spettacolo, i partiti hanno ormai modificato il loro volto e sono irrimediabilmente distanti dalle macchine politiche novecentesche. Oggi i partiti sembrano a molti soltanto maschere che celano, maldestramente, interessi di piccole e grandi consorterie, presenze fantasmatiche senza più consistenza, destinate a rimanere tra le memorie di un mondo definitivamente perduto. Ci sarà, dunque, una democrazia senza partiti? Saranno direttamente i cittadini a incidere sulle scelte politiche senza l'intermediazione di strutture organizzate? O, piuttosto, dovremo fare i conti con una nuova modalità di partito, più leggera e fluida, in grado di intercettare i mutamenti nelle domande della società e dei suoi settori? Sono gli interrogativi che muovono le riflessioni di Damiano Palano. La sua ricostruzione del processo di trasformazione delle 'gabbie d'acciaio' del XX secolo verso i partiti 'liquidi' odierni e futuri porta in primo piano il cuore del problema: dare sostanza reale a quell'oggetto misterioso e inafferrabile che siamo soliti chiamare 'democrazia europea'.
EUR 11.40
La sfida delle migrazioni
Il fenomeno migratorio, sempre più intenso e articolato, viene qui affrontato dal sociologo Vincenzo Cesareo con un sguardo ampio e attento alla sua dimensione di sfida che coinvolge differenti attori (il migrante, il Paese di origine e il Paese di arrivo) e diversi ambiti (politico, sociale, economico e culturale). Una ricostruzione storica delle migrazioni, che dà conto delle loro cause e segue le tracce dei percorsi di inserimento dei migranti nelle società di arrivo, fornisce le basi per uno studio insieme preciso e coinvolgente delle migrazioni nel nostro Paese, che oggi si trova a essere, allo stesso tempo, luogo di partenza, di arrivo e di transito. E la presenza sempre più stabile di stranieri in Italia viene monitorata attingendo a dati significativi come l'aumento della scolarizzazione e dei ricongiungimenti familiari. Il caso italiano non rimane però isolato. L'autore lo inserisce in una prospettiva di più ampio respiro, affrontando con lucidità alcune questioni ancora aperte, come la globalizzazione e il transnazionalismo e le difficoltà di convivenza tra gruppi diversi. Oggi più che mai diventa urgente provare a rispondere a un quesito fondamentale: quale sarà l'impatto della mobilità umana sulle società del futuro? I flussi...
L' arte di accendere la luce. Ripensare la Chiesa pensando al mondo
La Chiesa di oggi sembra in cerca di un varco per il futuro. Mossa dal potente impulso riformatore di papa Francesco, diventa sempre più consapevole della necessità di un cambiamento al proprio interno per essere all'altezza di quanto richiestole dal vangelo di Gesù. Ma quali priorità deve assumere? Quali nodi deve sciogliere? Che forma dare all'istituzione ecclesiastica perché non finisca con l'oscurare il volto del Dio di Gesù, ma riprenda quell'arte di tenere accesa la luce della fiamma evangelica che sa attirare moltitudini? Sono le domande a cui la riflessione di Giuliano Zanchi offre una risposta lucida e persuasiva. Molto va ripensato delle figure che popolano la Chiesa: quella del laico, ancora in posizione subordinata rispetto al clero; quella della donna, marginale nei processi decisionali; quella del prete stesso, il cui profilo è diventato precario e incerto. Ma perché il vangelo possa parlare alla storia è necessaria anzitutto l'esistenza di una comunità. La testimonianza credente può darsi nel mondo solo grazie a una comunità di uomini e di donne che danno alla loro vita la forma del vangelo, solo attraverso il loro laborioso esercizio di quotidiana fraternità che si fa largo nei gesti...