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Sport e inclusione
Da sempre lo sport ha valorizzato e premiato l'atleta, visto come quell'uomo dotato di fisicità e di talento: le due condizioni indispensabili per esprimere grandi prestazioni e per vincere le gare. Lo sport 'prestativo' oggi è anche sport spettacolo, praticato da pochi fortunati e nel contempo fruibile dai più ma solo in qualità di spettatori. Questo sport, seppur utile per certi versi, non è quello che intendiamo valorizzare con questo libro. Ci interessa uno sport che può essere praticato dalla gran parte delle persone nell'arco di vita, e in particolar modo da coloro che dallo sport prestativo sono stati abbandonati. Per noi, cultori dello sport educativo, inclusivo e dunque adattato a tutti, il successo è rappresentato dalle persone abili, disabili, uomini o donne, bambini o anziani che attraverso la pratica motorio-sportiva possono migliorare le proprie condizioni di vita e di salute. I contributi che seguono, opera di professionisti che credono in tutto ciò, sintetizzano quanto è stato illustrato all'interno di un Evento sullo sport educativo e inclusivo organizzato in Università Cattolica e patrocinato dal MIUR e dall'USR Regione Lombardia.
EUR 13.30
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«Sono io il custode di mio fratello» Emozioni e affetti nella scuola vissuta come comunità educativa
La scuola vissuta come comunità educativa ha un grande valore poiché ci ricorda come la crescita e l'apprendimento avvengano sempre all'interno di particolari legami interpersonali. Questi ultimi sono sempre intrecciati ad affetti che vanno a dischiudere fecondi orizzonti di sviluppo e di maturazione. Ecco perché le differenti tematiche affrontate nel volume - la leadership educativa del docente, la corporeità e il mondo emozionale, l'educazione affettiva e sessuale nella scuola - vengono pensate proprio in una scuola così strutturata: ossia finalizzata alla promozione, valorizzazione e cura dei legami e affetti che la costituiscono.
EUR 18.05
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Saggio di una metafisica dell'esperienza
Il Saggio è rivolto alla domanda metafisica: domanda sul senso, sul valore, sulla razionalità ultima della vita. E tuttavia come tentare una risposta se non andando a fondo nella struttura stessa del domandare? Con questo motivo a ritroso, Bontadini si colloca ad un tempo nell'alveo del pensiero moderno e ne riconosce il punto metodologico di rigore: l'attenzione all'orizzonte della coscienza, quale primalità indubitabile del pensiero, costituisce in definitiva la via per una fondazione metodologica della stessa domanda sull'essere.
EUR 23.75
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Dal problematicismo alla metafisica
Questo volume rappresenta la conclusione della valutazione bontadiniana del significato del pensiero moderno. Si tratta di una valutazione dialettica, nel senso che essa riconosce al pensiero moderno un intrinseco valore filosofico, non però come sintesi definitiva, ma come momento di trapasso e di preparazione ideale ad una diversa sintesi, rappresentata dalla metafisica dell'essere.
EUR 17.10
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Studi di filosofia moderna
Queste pagine rappresentano un insuperato modello di autentica storiografia filosofica. Su esse Bontadini offrì la giustificazione più rigorosa e completa della persuasione di fondo con la quale si era accostato, nelle sue opere più strettamente teoretiche, al pensiero contemporaneo. Egli riteneva infatti che le pregiudiziali antimetafisiche ancora operanti entro quest'ultimo affondassero le loro radici in un mero presupposto dogmatico, in una opzione del tutto gratuita che era stata compiuta agli inizi della filosofia moderna.
EUR 40.85
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Il lavoro e i suoi luoghi
La dimensione del luogo di lavoro ha sempre rappresentato uno snodo di lettura delle relazioni professionali che riflette interrogativi fondamentali sull'agire umano. Oggetto di attenzione fin dalle origini del Diritto del lavoro, oggi la questione "logistica" risente particolarmente del dinamismo dei mercati e dei metodi di produzione, per la velocità delle innovazioni tecnologiche e degli interventi del legislatore sulle tipologie contrattuali. I mutamenti di scenario non solo interessano stili di vita e di comportamento, e quindi la condizione personale dei lavoratori, ma anche toccano nel profondo la relazione essenziale tra diritto e tecnica, sollecitando quel sistema di pensiero sul lavoro che sta alla base della riflessione giuridica. Il volume propone un'analisi a più voci sul tema dei luoghi del lavoro da una prospettiva a tre dimensioni: la città, il mercato e la distanza. L'obiettivo è offrire un'indagine sulle questioni più urgenti della condizione lavorativa nel contemporaneo rispetto all'efficacia di recenti soluzioni normative volte a migliorare l'equilibrio, mai definitivo, tra le esigenze delle imprese e il rispetto della dignità delle persone che lavorano o che cercano un'occupazione.
EUR 22.80
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Colpa e pena? La teologia di fronte alla questione criminale
Da tempo la società civile si sta interrogando sulla questione criminale, su quale sia la risposta "giusta" alla violazione delle leggi penali compiuta dai suoi membri. Ciò ha innescato un'ampia riflessione riguardo alla riforma del modello basato sulla "sanzione penale" e alla necessità di nuove strategie razionali e rispettose della persona umana. Questo non può lasciare indifferente la cultura teologica, dal momento che nel corso della storia si sono determinati complessi rapporti tra asserzioni teologiche e giustificazione delle modalità punitive statuali, specie con riferimento all'idea della pena come "retribuzione" della colpa. L'intento di questo libro è verificare quale sia l'apporto della teologia alla soluzione di tale problema. Esso non si propone di ricercare la migliore giustificazione teorica della pena, così come questa si è tradizionalmente configurata, né di fondare una teoria cristiana della pena, ma di chiarire quali esigenze il messaggio cristiano ponga in evidenza per la progettazione di un intervento giuridico-sociale che sia eticamente valido e socialmente efficace.
EUR 15.20
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Funzionare o esistere?
Solo accettando di andare al di là del semplice 'funzionamento' della macchina e riguadagnando invece la complessità piena di senso dell'umano, si può tornare a considerare senza angoscia la morte come parte dell'esperienza sapida della vita, a guardare la fragilità del corpo e delle emozioni come ricchezza della relazione con gli altri. E recuperare così uno sguardo aperto verso un futuro che sia sempre meno un risultato e sempre più un cammino, a volte facile e a volte difficile come la vita vera.\r\n«Il pensatore argentino Miguel Benasayag sostiene che la sfera biologica ha una circolarità mentre la funzionalità è invece lineare. Anche la vita ha i suoi automatismi ma non sono quelli delle macchine» - Avvenire\r\n\r\nAnziani considerati ormai 'vecchi', fuori dal ciclo produttivo e soprattutto da quello del consumo. Giovani che non hanno più il diritto di essere giovani, ma sono inseriti da subito nella giostra delle competenze da acquisire, dei risultati da conseguire, con l'imperativo di essere 'imprenditori di se stessi'. Fragilità umane di tutti noi che vengono stigmatizzate come intoppi nella realizzazione di una felicità del qui e ora, col risultato di impregnarci di angoscia e paura del futuro. Non è...
Vita e pensiero (2018). Vol. 5
Storica rivista dell'Ateneo dei cattolici italiani, "Vita e Pensiero", sin dalla fondazione nel 1914, si è proposta come autorevole luogo di confronto e dibattito per la cultura del Paese. Nella consapevolezza che quella che stiamo vivendo è per tutti una stagione ricca di opportunità e rischi, da affrontare con coraggio intellettuale e gusto per la ricerca del vero, dal 2003 "Vita e Pensiero" è stata ripensata nell'impostazione grafica e nel lavoro redazionale. Oltre a temi quali lo sviluppo tecnologico e economico, il progresso delle neuroscienze e della genetica, i nuovi paradigmi della politica e delle relazioni internazionali, l'evoluzione dei mezzi di comunicazione di massa, dedica una particolare attenzione all'attualità, ospitando articoli e interventi di docenti dell'Università Cattolica e di significative voci "esterne", capaci di offrire chiavi di lettura originali sui fenomeni sociali e culturali di oggi e di domani.
EUR 9.50
Vaticano I. Il concilio e la genesi della Chiesa ultramontana
Convocato da papa Pio IX, il Concilio Vaticano I si riunì dal dicembre 1869 al luglio 1870 nel transetto nord della basilica di San Pietro, un luogo che si sarebbe rivelato tutt'altro che piacevole, per la pessima acustica e la temperatura gelida. Non sarebbe stata però quella la preoccupazione maggiore per i vescovi convenuti, bensì la discussione dell'argomento che aveva portato al Concilio: l'infallibilità del papa. Un tema caldo, anzi caldissimo, se pensiamo che il mondo occidentale stava facendo i conti con lo scossone della Rivoluzione francese e le sue parole d'ordine di libertà, uguaglianza e fraternità, sulla scia degli ideali illuministi che avevano messo in discussione un ordine consolidato da secoli e aperto il pensiero alla positività della scienza contro la tradizione. In questo clima, si capisce che la Chiesa sentisse minacciate le sue fondamenta, tanto più che anche il suo potere temporale era sotto attacco, con la perdita dello Stato pontificio e la presa di Roma. Ecco allora che la definizione dell'infallibilità del papa, punto d'arrivo delle dottrine ultramontane che auspicavano la crescita dell'autorità pontificia all'interno della Chiesa, fece da cardine nel Vaticano I per il ricompattamento identitario del cristianesimo. La...
Educare robot? Pedagogia dell'intelligenza artificiale
Educare robot? La domanda costringe a interrogarci su limiti e potenzialità di macchine e algoritmi o meglio sulle responsabilità delle nostre scelte, sui loro effetti. Dispositivi tecnologici sempre più sofisticati, autonomi e integrabili con il nostro organismo simulano capacità umane. Ciò che chiamiamo intelligenza artificiale segna la vita di ogni giorno e costituisce una sfida per il futuro della civiltà. Sfida e quindi incognite, rischi e opportunità. Educare robot significa coltivare le risorse creative e civili delle persone in contesti relazionali dove la connettività digitale è così pervasiva che risulta impensabile interpretarne le logiche senza un'adeguata consapevolezza pedagogica. Si tratta di educare al discernimento e comprendere come innovazioni radicali, di processo e prodotto, possano concorrere al bene comune per affrontare bisogni educativi e fragilità sociali, disuguaglianze e povertà. Una pedagogia dell'intelligenza artificiale sollecita a prendersi cura dell'umano. Chiama in causa genitori, insegnanti e coloro che si occupano di formazione come chi progetta, fabbrica e utilizza macchine 'intelligenti'. Per favorire la maturazione di una coscienza responsabile, per la generazione di valori e azioni eque e solidali. Prefazione di Maria Grazia Riva.
EUR 13.30
Adolescenti e partecipazione. Indagine generazione Z 2019-2020
L'indagine, promossa dall'Osservatorio Giovani dell'Istituto Toniolo, mette in luce il tema della partecipazione giovanile come fattore cruciale per la formazione dei cittadini del futuro. Definire cosa sia 'partecipazione' per gli adolescenti non è questione banale. In generale, possiamo definire 'partecipazione' come il prendere parte ad 'attività organizzate': giocare a basket nella squadra della scuola, frequentare il gruppo scout, contribuire alla pulizia di un parco. Nello specifico, la psicologia di comunità studia la partecipazione in termini di civic engagement, ovvero atteggiamenti, conoscenze, abilità e comportamenti che intendono migliorare la società e che traggono origine dal desiderio - o dalla motivazione - di costruire e incrementare il bene comune. Qui abbiamo voluto valorizzare tutte le forme di partecipazione - a scuola e fuori, in associazioni di volontariato, in politica - mostrando tutte le numerose sfaccettature del tema e restituendone al lettore un quadro articolato e, per certi aspetti, anche inatteso.
EUR 15.20
Vita e pensiero (2019). Vol. 2
Storica rivista dell'Ateneo dei cattolici italiani, "Vita e Pensiero", sin dalla fondazione nel 1914, si è proposta come autorevole luogo di confronto e dibattito per la cultura del Paese. Nella consapevolezza che quella che stiamo vivendo è per tutti una stagione ricca di opportunità e rischi, da affrontare con coraggio intellettuale e gusto per la ricerca del vero, dal 2003 "Vita e Pensiero" è stata ripensata nell'impostazione grafica e nel lavoro redazionale. Oltre a temi quali lo sviluppo tecnologico e economico, il progresso delle neuroscienze e della genetica, i nuovi paradigmi della politica e delle relazioni internazionali, l'evoluzione dei mezzi di comunicazione di massa, dedica una particolare attenzione all'attualità, ospitando articoli e interventi di docenti dell'Università Cattolica e di significative voci "esterne", capaci di offrire chiavi di lettura originali sui fenomeni sociali e culturali di oggi e di domani.
EUR 9.50
Sulle orme di Cristo. Il cammino di una Chiesa. Lettere pastorali 2008-2018
«Non viviamo in un'epoca di cambiamento, viviamo in un cambiamento d'epoca»: così, nel novembre 2015, a Firenze, Papa Francesco ha descritto l'attuale situazione storica. Un cambiamento profondo che tutti sperimentiamo, perché sconvolge molti aspetti della società e della chiesa. Sembra sconvolgere anche l'uomo, che, nel turbinio del cambiamento, stenta a riconoscere la chiamata della vita, fino a non scorgere più il compito che gli è affidato. Ma il cammino delle donne e degli uomini continua, sia come viaggio interiore per venire incontro alla nostra dimensione spirituale sia come pellegrinaggio comunitario, fatto con i compagni di viaggio di ieri e di oggi. Il cammino fa parte dell'esperienza umana, non è solo uno dei grandi simboli dell'esistenza umana: fin dal suo primo affacciarsi sulla scena del mondo, l'uomo cammina alla ricerca di sempre nuove mete, di nuovi orizzonti. L'homo viator è una delle intuizioni più significative per dire le profondità nascoste dell'essere umano, il suo desiderio e la sua speranza di una meta finale. L'uomo non cammina da solo: Dio cammina al nostro fianco, giorno dopo giorno, passo dopo passo. Il cammino di Dio verso di noi è iniziato sin dai tempi della creazione, ma...
Lettera viva. I vangeli e la presenza di Gesù
È possibile amare Gesù? Da questa domanda, di inusuale ed esigente schiettezza, prende le mosse il saggio di Angelini. L'interrogativo ha certo una sua pertinenza se si considerano i modi concreti di pensare e di vivere il cristianesimo in questo tempo. Occorre infatti riconoscere che oggi il cristiano comune fa fatica non solo ad amare Gesù, ma perfino a stabilire un rapporto effettivo con lui. Gesù sembra molto distante: un nome che indica una generica divinità o un personaggio da ammirare per il suo insegnamento e la sua coerenza. Ma se esiste un filo rosso che attraversa tutta la Scrittura, questo è l'invincibile desiderio che Dio ha di incontrare l'uomo "da cuore a cuore", come conviene all'amore. Gesù stesso nutre il medesimo desiderio, secondo la suggestiva immagine del libro dell'Apocalisse: "Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me". E perché questa porta si apra, e l'Ospite discreto si faccia realmente presente alla nostra vita prendendovi dimora, occorre permanere nella memoria dei gesti e delle parole di Gesù, quale è custodita dalle narrazioni evangeliche....
Il tecno-dragone. L'immaginario tecnologico cinese ieri, oggi e domani
La Cina ha acquisito negli ultimi decenni una centralità crescente sul piano economico prima, e su quello scientifico-tecnologico poi. Tradendo sistematicamente le aspettative degli osservatori, la Repubblica Popolare ha imposto forme proprie del rapporto fra società e tecnologia: prima supportando lo sviluppo di Internet nel Paese, acquisendo la popolazione connessa più grande del mondo; poi sviluppando un'efficace capacità innovativa in ambiti di frangia come le biotech e i big data. Ma è stato davvero un 'tradire le aspettative'? O piuttosto le premesse degli osservatori erano basate su premesse non condivise? Combinando analisi storico-culturologiche, storia della tecnologia e analisi sul campo, questo volume offre una prima esplorazione di alcune delle forme principali con cui la Cina appare aver elaborato storicamente il rapporto fra società e tecnologia. Nel farlo, il volume le mette a confronto coni loro equivalenti sviluppatisi all'interno della cultura di matrice cristiana. Emergono due immaginari tecnologici profondamente diversi, cui attingono tecno-mitologie incompatibili, sebbene egualmente potenti, e che tracciano orizzonti di policy significativamente divergenti. Dal rapporto con l'informatica sovietica alla storia dei molteplici tentativi di digitalizzazione della scrittura cinese, dalle parabole taoiste alle vicende degli hacker nazionalisti, fino ai paralleli fra Internet e...
Vita e pensiero (2019). Vol. 4
Storica rivista dell'Ateneo dei cattolici italiani, "Vita e Pensiero", sin dalla fondazione nel 1914, si è proposta come autorevole luogo di confronto e dibattito per la cultura del Paese. Nella consapevolezza che quella che stiamo vivendo è per tutti una stagione ricca di opportunità e rischi, da affrontare con coraggio intellettuale e gusto per la ricerca del vero, dal 2003 "Vita e Pensiero" è stata ripensata nell'impostazione grafica e nel lavoro redazionale. Oltre a temi quali lo sviluppo tecnologico ed economico, il progresso delle neuroscienze e della genetica, i nuovi paradigmi della politica e delle relazioni internazionali, l'evoluzione dei mezzi di comunicazione di massa, dedica una particolare attenzione all'attualità, ospitando articoli e interventi di docenti dell'Università Cattolica e di significative voci "esterne", capaci di offrire chiavi di lettura originali sui fenomeni sociali e culturali di oggi e di domani.
EUR 9.50
Mostri favolosi. Dracula, Alice, Superman e altri amici letterari
«L'esperienza che ho del mondo, fatta di amore, morte, amicizia, perdita, gratitudine, stupore, paura, l'ho imparata dai personaggi immaginari che ho incontrato nelle mie letture». Così Alberto Manguel spiega il suo rapporto di intima compagnia con le figure di carta e d'inchiostro che, crescendo con lui, l'hanno istruito a proposito della vita stessa. Per ogni occasione, per ogni prova o sentimento nuovo da affrontare, un amico letterario gli suggerisce, se non una via d'uscita, una riflessione, una prospettiva, a volte una consolazione. A questi amici immaginari nel senso profondo della parola, da Cappuccetto Rosso al capitano Nemo, da don Giovanni al mostro di Frankenstein, passando per Dracula, Superman, Giobbe, il nonno di Heidi e molti altri, fino ad Alice che gli porge con grazia l'azzeccatissimo titolo "Mostri favolosi", Manguel dedica un tributo incantevole e magico, impreziosito dalle illustrazioni di suo pugno, compreso l'autoritratto in copertina. I lettori non potranno che immergervisi ritrovando consonanze, ricordi ed emozioni, perché «i lettori», chiosa Manguel, «hanno sempre saputo che i sogni narrativi danno vita al mondo che chiamiamo reale».
EUR 15.00
Elogio del rischio
Fare l'elogio del rischio in un'epoca che cerca prima di tutto la sicurezza, l'azzeramento dell'incertezza e ci inonda di previsioni, calcoli delle probabilità, scenari politici e finanziari, valutazioni psichiche, sondaggi...sembra un'impresa impossibile, controcorrente, destabilizzante. Ma proprio questo fa Anne Dufourmantelle: rimette, si può dire, le cose a posto, restituendo al rischio la sua valenza di occasione per riattivare la libertà di decidere, per aprire una linea d'orizzonte nuova e trovare una dimensione del tempo e della relazione non più schiava del controllo e della dipendenza. Perché il rischio di cui parla in questo libro non è certo la temerarietà, la scossa adrenalinica di chi gioca a dadi con la vita, ma, nelle sue stesse parole, una «piccola musica», un «meccanismo segreto» in grado di condurci davanti alla notte, all'ignoto, al desiderio, per riconquistare la vita vera. È il rischio di affrontare e riconoscere le nostre «passioni negative», le esperienze critiche che ritmano la nostra esistenza, di fronte alle quali di solito indietreggiamo, e un po' moriamo. Perché spesso, per volerla proteggere troppo, finiamo per perderla, la vita. Quella vera, ricca di senso, di amore, di gioia. In brevi capitoli, con una scrittura che...
Dove abita l'infinito. Trascendenza, potere e giustizia
Il potere ha sempre cercato di utilizzare la religione per i propri scopi di conquista e di auto-conservazione. E ogni religione ha dentro di sé l'attrazione per il potere e l'inclinazione a manipolare Dio. Anche la religione biblica. Anche il grande re Davide, del quale si racconta - nella Scrittura - il desiderio di costruire una casa a Dio, il Tempio. Ma Dio rifiuta: non ha bisogno di un luogo dove abitare. Abita già in uno spazio delimitato, ma dentro il popolo di Israele e nelle sue buone relazioni, quelle improntate alla giustizia. Il vero modo di servire Dio - che evita il rischio di servirsene - è dedicarsi alla giusta guida del popolo, al prendersi cura degli uomini e della creazione tutta. Attorno a questo nucleo Petrosino sviluppa una riflessione originale sui temi contigui dell'abitare, dell'ospitalità, del rapporto tra l'alto e il basso, tra il costruire e possedere. Sullo sfondo sta la polemica con il "partito di Dio" - cioè coloro che si interessano di Dio, mossi sotto sotto dall'intento di manipolarlo a proprio vantaggio - e l'intuizione dell'originalità della rivelazione biblica: l'Altissimo, l'Infinito, ha sempre a che fare con il bassissimo,...