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Il cane di Giacometti
"Da principio scelto come segno di miseria e solitudine, il cane mi pare disegnato adesso come spettro armonico, la linea della schiena che risponde alla linea delle zampe, spettro che sa essere l'esaltazione suprema della solitudine": così Alberto Giacometti diceva a Jean Genet, visitatore del suo atelier, nei primi anni Cinquanta. E l'oscillazione tra solitudine, miseria e armonia, tra luce, stella, tremore e senso d'abbandono, è forse davvero la cifra del nuovo libro di Stefano Raimondi, secondo tassello della sua trilogia dell'abbandono. Esplorare l'abbandono, il senso d'abbandono, dentro le parole e dentro l'orizzonte urbano (due dimensioni che in Raimondi da sempre si intrecciano, già a partire dal libro giovanile La città dell'orto, del 2002), ricercarne le costellazioni di immagini, le risonanze interiori, la voragine di un tombino che si spalanca e il viaggio che tuttavia si apre, in una luce incerta: ecco l'orizzonte di quest'opera, che abbandona, e forse supera, il parallelismo ustionante tra vicenda affettiva e devastazione bellica, così forte nel primo tempo della trilogia, Per restare fedeli (2013). Perché adesso "guardare da qui commuove e parlare non è più parlare. Il vero ci porta via." (Fabio Pusterla)
EUR 17.10
Nonnitudine
Dopo il clamoroso successo di Se ti abbraccio non aver paura, con la sua dolcezza incantatrice Fulvio Ervas racconta un nuovo viaggio: il viaggio molto avanti e molto indietro nel tempo che intraprende un uomo che diventa nonno.\r\n\r\nCapì che era arrivato in un luogo fatto di tempo, stava sul colmo di una collina da dove si vede la vita scemare e germogliare nuovamente.\r\nPensò che fosse un luogo privilegiato.\r\nQuella sera stessa aveva scritto: “Il bimbo è arrivato. Sono un nonno felice”\r\n\r\n\r\nDalle camminate in fila indiana lungo il Piave, quando mancava il pane, al nonno investito in bicicletta dall'auto del console americano, il passato lo sommerge a ondate, in una nuova luce di radice futura; il presente è la nuova, lucente meraviglia dell'istante. Il futuro si fa di colpo più vicino, e richiama una fortissima responsabilità verso il pianeta che ci ospita, e che dovremmo lasciare migliore di come l'abbiam trovato.\r\nQuesta strana malattia benefica, che cambia di colpo la realtà, decide di chiamarla nonnitudine; e sa che non colpisce solo lui.\r\nUn gruppo di neononni si incontra al bar, corre lungo l'argine, inventa storie.\r\nCome la favola che lui scrive per il nipotino lontano: in una comunità...
Finché c'è prosecco c'è speranza
Ferragosto di fuoco per l'ispettore Stucky: in gita tra le colline del prosecco con le belle vicine di casa, si sveglia in un letto non suo, in posizione non consona. Unica certezza, le stelle. Di ritorno a Treviso, cercando conforto tra i calici, trova il suo oste di fiducia malinconico: non si capacita del suicidio plateale del conte Ancillotto, fornitore di vini d'eccellenza. Perché dovrebbe suicidarsi, un uomo che ama le donne, camminare, guardare il fuoco e, naturalmente, il vino? Mentre Stucky indaga a modo suo, conversando con la governante, l'amante a cottimo e il prete, piomba in paese Celinda Salvatierra, tellurica come le terre andine da cui proviene. È l'unica erede del conte Ancillotto, e semina il panico tra i viticoltori minacciando di sradicare le vigne per impiantare filari di banani a perdita d'occhio. In una notte di temporale, tre colpi di pistola si confondono con i tuoni. L'ingegner Speggiorin, direttore del cementificio, cade nel fango per sempre. Stucky intravede i soliti intrighi mondani dietro queste morti innaturali - corna, rivalità, vendetta - ma sa che la vera risposta è nei gas, nel vento. Nelle bollicine del prosecco, nella polvere che si...
Finché c'è prosecco c'è speranza. Diario del film. Ediz. illustrata
Memorie di un giovane medico
Con i racconti che compongono il romanzo involontario intitolato "Memorie di un giovane medico", che è fatto da otto racconti maturati neh'"indimenticabile 1917" e pubblicati tra il 1925 e il 1926, comincia, in un certo senso, la carriera letteraria di Michail Bulgakov. Bulgakov, qualche anno dopo, nel 1930, scriverà a Iosif Stalin: "Passando in rassegna i miei ritagli di giornale, ho constatato di aver ricevuto dalla stampa sovietica, nei dieci anni della mia attività letteraria, 301 recensioni, di cui 3 favorevoli e 298 ostili e ingiuriose".
EUR 12.35
Fuga da Magopoli
Una storia tenera e comica di antimagia.\r\n\r\n“Quella dove abitavo, dove ero nato e cresciuto, era la città dei maghi. Voglio dire che da quelle parti tutti facevano magie facilmente, come bere un bicchier d'acqua. Tutti a parte me"\r\n\r\n\r\nC'è una città, Magopoli, dove la magia è d'obbligo.\r\nC'è un castello nel bosco, detto Tritacarne, dove finiscono i ragazzini che non vanno d'accordo con la magia, come Igor.\r\nC'è un rifugio sicuro: la casa dei nonni di Agostino, in campagna. Lì la magia non arriva.\r\nC'è una ragazzina selvatica e coraggiosa, che si chiama Lu.\r\nC'è il cane Berta, un labrador molto affascinante, che fa perdere la testa a una belva del bosco: Enzo, il cinghiale metallico.\r\nC'è una piovra gigante che ama molto farsi grattare la testa, e qui viene fuori una delle abilità di Lu.\r\nPoi c'è l'avventura: la fuga da Magopoli, il mirabolante salvataggio di Igor, il nascondiglio nelle Terre alte.
EUR 14.25
Battaglia a Magopoli
Un romanzo per ragazzi sulla forza invincibile della libertà.\r\n\r\n“Dissi che a Magopoli tutti pensavano di essere maghi, ma non era vero nulla, me lo avevano detto i miei nonni. Era un imbroglio ma la gente ci credeva e tutti stavano impazzendo, a forza di fare finta di essere maghi. Dissi che era colpa degli specchi: che non erano veri specchi e rimandavano un'immagine falsa alle persone che li guardavano, facendogli credere di essere quello che non erano.”\r\n\r\n\r\nBasta maghi e maghetti, Agostino non li sopporta più.\r\nChe tristezza vedere genitori e compagni di scuola stravolti dallo sforzo di essere magici, sempre lì a guardarsi in strani specchi.\r\nVuol reagire, fare qualcosa. \r\nRitrova i suoi amici Igor e Lu.\r\nInsieme, affrontano gli zombi del fango, simpatizzano con gli scienziati in esilio. Attraversano la Zona brulla, devastata dalle scorie di Magopoli, infestata dalle zecche mutanti.\r\nScoprono di avere una missione: distruggere la Madre di tutti gli specchi.\r\nQuando essere magici diventa un obbligo opprimente, il vero incanto è camminare insieme.
EUR 14.25
Fare pochissimo
Un autobus con dei passeggeri che a guardarli sembra che dicano tutti "Anche da lontano, si vede, che non mi vuoi più bene", una collega che quando la chiamano al telefono lei dice «Obitorio, buongiorno», una moglie con cui non si è sposati che è grama come le verze bagnate, una barista che quando le chiedi un toast ti chiede se te lo deve scaldare, una figlia che sa a memoria una canzone di Orietta Berti, un prete russo che sta cercando di avviare il processo di beatificazione di Stalin, un avvocato che imita Gianni Agnelli e telefona ai suoi clienti alle sei e quaranta del mattino, un insegnante di religione cattolica che, quando si va a confessare, il primo peccato che dice è: «Insegno la religione cattolica», una collega appassionata di trapani che ha un dogo argentino che si chiama Satana, un protagonista convinto che la vita è orribile e meravigliosa: tutte queste cose, e qualche altra ancora, forse fanno un libro che, se uno ha un po' di pazienza, forse riesce a leggerlo dall'inizio alla fine.
EUR 15.20
Testo a fronte. Vol. 56
"Testo a fronte" è una pubblicazione semestrale di teoria e pratica della traduzione letteraria diretta da Franco Buffoni, Allen Mandelbaum, Emilio Mattioli. La rivista, che propone articoli, riflessioni, brevi saggi di traduzione, recensioni e segnalazioni, affianca ai grandi nomi sia in ambito saggistico sia in ambito creativo, i nomi di giovani studiosi e poeti.
EUR 23.75
Breviario del rivoluzionario da giovane
Da Antifascismo militante a Ciclostile,\r\nda Figlia dei fiori a Verbo comunista:\r\nl'apprendistato sentimentale\r\ndi un ragazzo volenteroso e un po' confuso\r\nnei memorabili anni Settanta.\r\n\r\n“C'è un lato A della vita, noioso ma sazio, in cui paga la mamma, e c'è un lato B della vita, pazzamente splendido ma a stomaco vuoto, in cui paghiamo noi. \r\nNella sazietà tutto ciò che è materiale è indifferente, nella ricerca della sazietà tutto ciò che è materiale è prezioso.”\r\n\r\nNel 1973 Milano è sottosopra. Dominano nuovi stili di vita, codici, riferimenti; in pochi anni è cambiato tutto, e presto tutto tornerà a cambiare, ma l'impronta che resterà nei costumi, nel linguaggio, nei rapporti di lavoro, di studio, tra i sessi è indelebile.\r\nNella sua ispirazione più felice, Bruno Osimo racconta la vita quotidiana in quel fermento quasi leggendario, con gli occhi di un apprendista rivoluzionario: un timido outsider che si arma di buona volontà (e, all'occorrenza, di spranga) per integrarsi nel mondo del suo tempo.\r\nDa “Ti voglio bene ma non ti amo” a “Katanga”, da “De Gregori” a “Cineforum”, un romanzo umoristico, a tratti apertamente critico e a tratti dolcemente evocativo, su tic, storture, emozioni e glorie degli anni Settanta.
EUR 17.10
Vedi Offerta Il grande giorno
Dal maestro del noir più amato da Alfred Hitchcock, quattordici storie dal meccanismo\r\nperfetto e senza una parola di troppo.\r\n\r\nHan detto di lui che avrebbe potuto scrivere I miserabili in due paragrafi, perché l'arte della sintesi\r\nè una sua grande virtù.\r\nHitchcock lo amava per questo, e per l'eleganza con cui ti avvince subito e ti spiazza sempre.\r\nGli bastano pochi tratti per far vivere un personaggio; due frasi per catapultarti nella storia.\r\nAssassini per caso, killer professionisti, studentesse, cuochi, scrittrici, alcolizzati, cassiere, detective,\r\nereditiere, maggiordomi e gigolò ci attirano in case confortevoli, nella cella di un carcere, in una tenuta\r\ndi campagna, al tavolo di un locale o in vicoli bui, dove c'è stata una vittima, ci sarà presto, o\r\nmagari non ci sarà.\r\nBen non sa usare la pistola e chi gliela mette in mano se ne pentirà; fare jogging lungo la scogliera\r\nè salutare solo se tua moglie ti vuol bene. Mentire sul suo piatto preferito può salvare la vita a un\r\ncondannato a morte, e il sesso con un altro non è la forma più pericolosa di infedeltà.\r\nE se la cassiera uccisa durante una rapina tornasse al mondo con l'unico scopo di redimere il suo\r\nassassino? E se il cugino dato...
Come un polittico che si apre
Più che un'intervista, un bilancio. Un riandare al passato remoto e prossimo, senza dimenticare il presente, né il futuro, sul filo teso di una memoria lucida, analitica e schietta. Conversazioni a tutto campo, che trovano sponda nei terreni di poesia, narrativa, diritto, filosofia, teoria della traduzione, ma anche arte, cinema, società, costume, mai dimenticando l'intenso impegno che Franco Buffoni ha profuso, nell'arco ormai di un cinquantennio, non solo in campo letterario, ma anche politico e civile. Una battaglia per l'affermazione del nuovo, come ben testimoniano queste pagine, ricche di nomi che vanno da W.H. Auden e Allen Mandelbaum, da Mario Mieli a Seamus Heaney. E poi Raboni, Sereni, Giudici, Fortini, Zanzotto... A raccogliere questa testimonianza è stato il più giovane Marco Corsi: un passaggio di testimone, una consegna, un'eredità intellettuale che arriva oggi al pubblico in tutta la sua disarmante, e spesso ironica, sincerità.
EUR 15.20
Sempre altrove. Poesie scelte 1971-2012
Una raccolta ampia e ragionata per rendere conto dell'originalità e della forza di una poesia che "nasce dall'esperienza e dalla vita"\r\n\r\nL'ombra gemelladel corpo vivo, dissolto e cenere,cova la fiamma d'una nuova stella.\r\n\r\nFederico Hindermann appartiene a quella famiglia di poeti per i quali la poesia non è né valore assoluto e autoreferenziale né fine ultimo; al contrario, la poesia nasce dall'esperienza e dalla vita, ne elabora i dati, le percezioni, le ferite e le gioie, e restituisce all'autore e al lettore una sorta di viatico modesto e insieme magistrale, un invito a non cedere, continuando sul difficile cammino. Un cammino lungo il quale la gioia e il terrore, per riprendere i due termini che ho scelto di indicare come bussola iniziale di questa introduzione, andranno in un certo senso relativizzati, come ogni altra cosa; a contare davvero, forse, è solo il cammino, come nei celeberrimi versi di Antonio Machado: “Caminante, son tus huellas / el camino, y nada más; / caminante, no hay camino, / se hace camino al andar”. (Dall'introduzione di Fabio Pusterla)
EUR 15.00
L' immagine dell'artista nel mondo moderno
Che cosa ammira il pubblico in un autore che reputa "importante"? La sua opera? La sua vita? La sua opera e la sua vita? E che relazione si immagina che esista fra le due?\r\n\r\nOggi il valore attribuito a un'opera letteraria e artistica dipende sempre meno da criteri estetici, e sempre più da una serie di fattori che si condensano proprio nella figura pubblica che ciascun artista interpreta. Del resto, nella società dell'immagine è prevedibile che sia così. Si può venire incontro alle aspettative del pubblico solo incarnando certe idee di "scrittore" e "artista" sedimentate nell'immaginario collettivo da duecento anni a questa parte. Alla loro realizzazione individuale contribuiscono l'immagine di sé che l'autore produce attraverso le sue opere, quella con cui si presenta al pubblico attraverso i mass media e gli incontri dal vivo, quella prodotta dalla critica, quella che i suoi ammiratori fanno circolare, e il rapporto di tutte queste con la sua vita reale. L'immagine pubblica è una costruzione a cui gli autori lavorano con grande attenzione, enfatizzando ciò che serve al proprio scopo e occultando ciò che lo contraddice. Per essere fruitori consapevoli dell'arte e della letteratura occorre mettere a confronto...
Il matrimonio del signor Mississippi
Tre uomini, due ideologie e una canaglia nella commedia che ha rivelato il genio di Dürrenmatt.\r\n\r\n“Anastasia: Tu vuoi dunque abusare di me. \r\n“No. Voglio solo utilizzarti nel settore per cui sei più adatta. Che cosa sei? Una donna il cui consumo d'uomini è enorme. D'ora in poi vivrai alle spalle di coloro contro cui son dirette le rivoluzioni di tutti i tempi: dei ricchi. Come angelo delle prigioni eri una bestemmia, nel tuo nuovo impiego sarai uno dei mezzi più adatti per ottenere dalle classi abbienti il denaro con cui finanziare la loro distruzione. Questa è l'unica possibilità di utilizzarti per il bene, e non per lo sfruttamento, dell'umanità.” \r\n\r\n\r\nLa commedia che ha rivelato il genio teatrale di Dürrenmatt ribalta tutto: comincia dalla scena finale, dove sono tutti morti (per toglierci il pensiero della parte più penosa); spiazza il pubblico, chiamandolo in causa, quando i personaggi commentano se stessi e la messa in scena.\r\nAl centro, un matrimonio degli orrori, fondato sull'omicidio e sul ricatto.\r\nIntorno, ideologie che franano e il mulino schiacciante del capitalismo catastrofico.
EUR 14.25
La parabola degli eterni paesani
Sul tavolo davanti alla casera, tra canti anarchici e bicchieri di vino, alcuni paesani scanagòti - il filantropico patriarca Saia, l'impaziente e burlone Zinto, il sagace pensatore Zènte, l'austero e inflessibile Donta, il socievole e sentenziante Tacacucagne e il semplice e confuso Magnabùtole - coltivano un sogno antico: raddrizzare le cose storte, cambiare il loro pezzo di mondo. Sono rivendicazioni semplici, nate sui monti; rivendicazioni che fatalmente si arenano nell'esercizio politico, che pare destinato a oscillare in eterno tra realtà e utopia, tra buona fede e mala fede. E quando l'intesa comunitaria si sfilaccia, i buoni paesani si ripiegano, e ai loro danni si consuma persino una vergognosa (e molto comica) beffa. Ma la loro vicenda non è stata invano, se chi la conoscerà potrà sentire, come un amore mancato, il richiamo dell'ideale; "perché non solo nel male, ma anche nel bene, non si potranno più chiudere gli occhi che hanno cominciato a vedere".
EUR 17.10
Anime perse
Enrico ha tagliato la gola a un pescatore per un commento fuori luogo; Mario ha sparato al vicino perché gli rubava la terra. Claudia doveva porre fine alle sofferenze di Lucia; Luisa aveva tutte le ragioni per brindare con la madre, alla morte del padre. Un tempo si chiamavano manicomi criminali, ora sono centri di recupero: ci arrivano persone che non hanno ucciso per interesse o per calcolo, ma in preda alla follia. Da dove vengono, cos'è scattato nella loro testa, e cosa pensano ora, come vivono, al riparo dal mondo? Con delicatezza e immaginazione poetica, senza facili morali e senza mai giudicare, Umberto Piersanti ha condensato in queste pagine le loro storie.
EUR 17.10
Notte inquieta
È una sera di ottobre del 1942. La locanda di Proskurov è gremita di militari in trasferta. Il pastore venuto ad assistere un condannato a morte deve dividere la stanza con un capitano in partenza per il fronte di Stalingrado. È la guerra, la guerra di Hitler. La notte è nera e tempestosa, la follia nazista e la morte ammorbano l'aria, eppure in quella stanza trionfa la vita. La bella Melanie sale le scale di nascosto e viene ad abbracciare per l'ultima volta il suo capitano. In tre dividono pane e miele, un sorso di caffè vero. Poi, mentre gli amanti si appartano in un angolo, il pastore si immerge nella storia dell'uomo che verrà fucilato per diserzione: negli atti del processo trova la strada per giungere al suo cuore. E in carcere, più tardi, pastore e condannato si dicono addio come fratelli. All'alba il plotone d'esecuzione si metterà in marcia, l'aereo del capitano decollerà per Stalingrado. Ma in quella notte inquieta sguardi, abbracci, voci e parole uniscono per sempre, e rendono giustizia assoluta.
EUR 14.25
E tutti i mostri saranno uccisi
Torna finalmente in libreria, dopo più dieci anni di assenza, uno dei romanzi più significativi del grande autore francese.\r\n\r\n«Oh, uffa» dice Jef. «Credete che mi diverta a passare la vita in questa clinica di pazzoidi, facendo finta di trovare la cosa divertente? Per una volta che ho visite, comportatevi almeno come se tutto questo vi interessasse... Sentite, ho ancora qualcosa da mostrarvi... Non volevo, perché è uno spettacolo che considero, personalmente, per così dire, estenuante... ma c'è ancora una ragazza là sopra, che sta per... ma vi lascerò la sorpresa»\r\n\r\nCi sono donne bellissime e disponibili, inseguimenti in macchina lungo le strade di Los Angeles, poliziotti corrotti e bistecche alte un dito: tutti gli ingredienti di un romanzo hard boiled, o polar; di quelli che in Francia spopolavano negli anni Cinquanta.\r\nBoris Vian era abbastanza folle e avventuroso da decidere di scriverne quattro con lo pseudonimo di Vernon Sullivan, fingendo di esserne il traduttore dall'americano.\r\nIl primo; Sputerò sulle vostre tombe, gli è valso un processo per oltraggio alla morale e un balzo ai primi posti tra i libri più venduti.\r\nE tutti i mostri saranno uccisi è il terzo: la critica francese l'ha sempre considerato il...
Beautiful music
Come sgusciare dall'adolescenza e conquistarsi un posto al sole in America, tra bulli, droghe e casini razziali? Dedicato a tutti quelli che almeno una volta sono stati salvati dalla musica.\r\n\r\n«Una storia di rinascita e salvezza. Sullo sfondo, il rock'n'roll della Grande Ballroom e le sommosse sociali della fine degli anni Sessanta.» - Marco Rossari, Vanity Fair\r\n\r\n«Il mondo si divide in chi conosce gli effetti mirabolanti della prosa di Michael Zadoorian e chi ha ancora modo di recuperare.» - Michele Neri, GQ Italia\r\n\r\n«Una bellissima storia di crescita, solitudine, perdita e sopravvivenza scandita a ritmo di rock and roll.» - Manuel Graziani, Rumore\r\n\r\nDanny non ha i vestiti giusti, non è sportivo, non è abbastanza figo. Per le ragazze è trasparente, per i bulli del liceo un bersaglio mobile. Suo padre gli ha insegnato a non scappare, a guardare negli occhi l'avversario. Lui ha un'arma che lo rende invulnerabile: il rock fantastico delle radio indipendenti, dei dischi comprati con i suoi risparmi; la musica che lo accompagna sempre nella testa, che gli dà la carica a ogni passo. Danny è sempre triste quando la musica finisce, perché altre cose brutali lo assordano. Una notizia che non...