Sfoglia il Catalogo IBS 5
Catalogo
Mostrati 50361-50380 di 50764 Articoli:
-
L' inferno è vuoto
Il papa si tuffa nel vuoto e a Roma scoppia l'apocalisse: crimini, passioni, personaggi bestiali e una Rossa da sognare. Un romanzo on the rocks che scorre a perdifiato.\r\n\r\n«Cosa ti aspettavi?» chiede il Beccamorto. «Il lieto fine? Quello esiste solo nelle favole. La vita è una merda; e poi si muore».\r\n\r\nÈ domenica e tutto va storto. Il papa si butta dal balcone e Roma affonda nel caos. A Milano, Fabio Acerbi, agli ordini di un editore molto grande, corre a prendere il treno. Sogna di scrivere un best seller, ha già appuntamento con un cardinale. Ma chi è questa rossa, sul sedile di fronte, con le iridi così verdi da mettere a disagio? Poi c'è Alberto Gasman, che si sveglia in una saletta dell'Hype Club: alle prese con visioni fluorescenti, il cadavere di un presentatore stroncato dalla coca e una minorenne in cerca di guai. Il Cobra non lo paga certo per questo, ed è la volta che lo punirà. Se impalandolo, bruciandolo vivo o affidandogli una missione suicida, Alberto Gasman lo scoprirà presto, perché il Cobra lo aspetta alle tre. Ma chi è questa bella che sale le scale? Capelli rossi, collo...
Ragazzo coraggioso
C'è uno scrittore squattrinato, a San Francisco: scrive in una mansarda fredda la notte, poi esce nell'aria tiepida, con gli occhi bene aperti. Dà voce alla città, agli amanti e ai ribelli, detesta la violenza e la mediocrità. L'autore della Commedia umana ci prende per mano e ci regala storie d'incanti e immensità.\r\n\r\nUn pezzetto di banjo in otto ottavi, uno due tre quattro cinque sei sette otto, scandisce un amore nato nell'ufficio del telegrafo, nutre il sogno di una casa, nel calore del sole, la speranza di un'eternità che non sia soltanto fantasia. Harry era fatto per vendere: sapeva cavar soldi praticamente da tutto. Anche sul letto di morte cercava di appioppare agli amici assicurazioni sulla vita. Poi un bambino costretto a ridere per punizione, una vecchia piegata ad angolo retto, settantamila assiri, l'America, il concerto pomeridiano della banda, un pugno alla cabina telefonica, andare a Chinatown per avere una donna... Ritmo, energia, pienezza: il libro che ha imposto agli occhi del mondo il genio armeno della letteratura americana è travolgente. La sua scrittura ha un impeto che è sete, stupore, sonno, pianto, risata: le sue immagini pulsano, hanno il battito della vita.
Vedi Offerta Repertorio dei matti della città di Prato
"Uno stava passeggiando per le vie di Prato, quando si ferma una macchina con quattro ragazzi giovani dentro e uno di loro abbassa il finestrino e gli fa 'Scusa, un tu c'hai mica una cartina?' "Una cartina?!' chiede lui, poi si picchia con la mano sulla fronte e dice orgoglioso 'io ce l'ho tutta qui Prato!"'
EUR 9.50
Sulla punta della lingua
«L'autore francese legittima la sua parola praticando una sorta di “abrasione”: a metà strada tra chi, nel suo Paese, nutre una fede incondizionata nell'io poetico e chi, invece, lo abolisce» - La LetturaC'è l'esperienza, alla base della scrittura di Antoine Emaz; eppure di questa esperienza, che il lettore sente fondativa e pulsante nei versi, poco rimane visibile, pochissimo è narrato, perché la trasformazione dell'esperienza in parola poetica ha portato con sé un allontanamento, una voluta dispersione, in fondo alla quale la parola scopre, nella sua povertà e nudità, una nuova dimensione espressiva, la possibilità di prendere distanza dall'io e di farsi comune, riconoscibile non più a partire dall'esperienza dell'autore ma da quella di ogni lettore.
EUR 17.10
L' indifferenza naturale
Finalista Premio Dessì 2019 - sezione poesia.\r\nIn un paesaggio aperto, luminosamente prossimo e distante, la vita ignota fermenta dai fossi; ma è vita in bilico tra costruzione e sottrazione, tra abbandono e desolazione. Nulla, nella luce che irradia dal cuore di questo libro, luce d'acqua e di neve, luce selvatica d'ailanto e di barena, nulla parla di idillio: tutto è stupendamente indifferente, sordo al turbamento umano, alla fatica dell'essere che in quel paesaggio si muove a tentoni, ammirato e annichilito. Così un grande fondale naturale accoglie senza neppure avvedersene il desiderio di felicità dell'esistenza, il suo tentennare tra pieno e vuoto. Come un grande linguaggio segreto e perturbante, sommosso tuttavia dalla tensione dello sguardo che lo fruga: tensione che sarà di parola mai ovvia e di ritmo costantemente sperimentato, tensione appena dissimulata dietro la conquistata trasparenza, che a tratti rasenta il gelido nitore, del verso. A questo splendore muto / che m'allontana / a questo terrore / che mi richiama: così, nella lucida coscienza di una preda, rintoccano le forze oppositive da cui L'indifferenza naturale di Italo Testa è felicemente attraversata.
EUR 19.00
Donne che parlano
«Donne che parlano di Miriam Toews è un'opera d'arte impeccabile e feroce. Non ho mai letto un'accusa più aspra della violenza patriarcale, o un più illuminante tentativo di comprendere gli aspetti più vitali dell'esperienza umana. È il tipo di romanzo che ti cambia.» Laura van den Berg\r\n«Un'opera d'arte perfetta che vi lascerà sbalorditi.» Catherine Lacey\r\nVenivano narcotizzate con lo spray per le mucche, e poi stuprate nel sonno. Si svegliavano doloranti, sanguinanti. E si sentivano dire che era tutto frutto della loro sfrenata immaginazione, o eventualmente del diavolo. Invece i colpevoli erano uomini della comunità: zii, fratelli, vicini, cugini. Che fare adesso, con questi uomini, che sono in carcere, ma presto usciranno su cauzione e torneranno a casa? Perdonare, come vorrebbe il pastore Peters? Rispondere con la violenza alla violenza? O andare via, per sempre, per affermare una vita diversa, di rispetto, amore e libertà? Il romanzo parte da qui: dal momento in cui le donne devono decidere cosa fare. Sono donne sottomesse, abituate a obbedire. Nascoste in un fienile, prendono in mano, per la prima volta, il proprio destino. La loro ribellione incandescente risana. E linfa vitale anche per August Epp, l'uomo amorevole...
Cenere, o terra
"Dormivo accanto al fiume silenzioso e il fiume dormiva con me". Si apre con la preghiera della rondine, si chiude con lo sguardo di un bambino, questo libro che ha gli antichissimi quattro elementi - terra, aria, acqua e fuoco - come poli attrattivi, e non "secondo il calcolo di un progetto, piuttosto attraverso un agguato dell'immaginazione". Procede lungo sentieri di silenzio, luce sprecata, "torsioni e torture senza grida / slogamenti della crosta della terra", per un cammino accidentato, per la sua esplorazione crudele; poiché non si può "restare, lasciarsi / cadere e farsi pietra / tra le pietre". Incontra fantasmi a un concerto, stelle di calcite dentro il buio; e capre sopra i bordi della luna. Trova "l'acqua che ha rotto il cristallo / lo specchio il bicchiere". "L'acqua che spolpa / cavallo e cavaliere". E come il Custode delle acque, le si addormenta accanto, si fida di lei: "anche quando minacci, e ti gonfi / anche quando porti via / tutto con te. // I giorni, i ponti, i tetti. / E anche me". In questo abbandono senza resa, giungendo infine in un "luogo che dice fermati, respira", "La strada che...
Pepi Mirino e l'invasione dei P.N.G. ostili
Dopo Pinna Morsicata (Premio Laura Orvieto), la prima avventura della nuova serie di Cristiano Cavina dedicata ai lettori più giovani.\r\n\r\n“Il primo a sconfinare nel mondo reale fu\r\nun Mini P.E.K.K.A. di Clash Royale.\r\nUscì come una nebbiolina dal foro delle cuffie del tablet ancora\r\nacceso, lasciato a ricaricarsi sul bracciolo del divano.\r\nLa nebbiolina grigia, poco più densa del vapore e striata\r\ndi azzurro, sembrò indugiare nel salotto appena rischiarato\r\ndalle braci che andavano spegnendosi nel camino”\r\n\r\nE se una notte vi sbucasse dal tablet un Mini P.E.K.K.A.\r\ndi Clash Royale? Capita a Pepi Mirino uno dei giorni in\r\ncui dorme dal papà. Ed è solo l'inizio: presto è un T. rex\r\na travolgere gli alberi in giardino. Gli adulti pensano che\r\nsia stato il vento, ma Pepi Mirino scopre la verità.\r\nConvoca d'urgenza il Club dei cecchini: Sofi, Giamma e\r\nSantino sono gli unici di cui si può fidare. Di nascosto\r\ndai grandi, devono agire prima che succeda di peggio.\r\nAnche perché hanno scaricato giochi vietati come GTA.
EUR 12.35
Manuale di sopravvivenza senza genitori
A Oliva, undici anni, tocca partire per il centro estivo. Non c'è piano di fuga che tenga. Per la prima volta starà lontana, per giorni e giorni, da genitori, nonni, gatto, cane e tutto il mondo conosciuto. Sopravvivere all'ignoto - divertendosi - è un'arte: con la sua cronaca irresistibile, Oliva ci racconta come si fa. Età di lettura: da 9 anni
EUR 9.00
La collaborazione
"Ecco un libro aspro, tragico e necessario, tutto calato nel presente del lavoro e della civile o incivile convivenza, dove 'Non è davvero la vita in sé ad esser sconcia / ma la sua organizzazione sociale selvaggia'. 'La collaborazione', che funge da titolo e da motivo ricorrente, è qualcosa di acre, in bilico tra sarcasmo sdegnato e rassegnazione di fronte a una sconfitta poiché nella nuova situazione di asservimento che schiaccia o annulla i destini individuali il mondo si presenta quasi esclusivamente 'come impresa e sublimazione', in cui "gli svariati sensi della collaborazione" precipitano in un verso infernale, che fotografa impietoso i nuovi lavoranti: 'spingendosi come porci collaborano'. Raccolta dunque politica, nel senso più alto e coraggioso, libro di crudo realismo e riflessione acuminata, in cui Fabrizio Bajec affronta di petto la generale proletarizzazione, e persino l'arretramento contemporaneo alle condizioni 'iniziali' del movimento operaio, all'epoca di Germinale, con tutte le conseguenze del caso. 'oh voi che ne respirate l'aria / lottate battetevi anche senza vittoria': così suonano gli ultimi versi di un poemetto, ed è un suono non privo di cupezza, soprattutto se l'epoca delle grandi lotte e delle grandi speranze è alle...
C'era il mare
Finalista Premio letterario LA PROVINCIA IN GIALLO - ottava edizione \r\nDopo il successo del film Finché c'è prosecco c'è speranza, con Giuseppe Battiston nei panni di Stucky, Fulvio Ervas torna in libreria con l'ottavo caso dell'ispettore più ironico e geniale che ci sia.\r\nDue insoliti omicidi, due indagini parallele che si alternano a ritmo serrato: Stucky indaga a Treviso; Luana Bertelli, acuta ispettrice che mette a dura prova criminali e colleghi, a Marghera. \r\n\r\n\r\n\r\nUn'ispettrice tosta che attira gli sguardi e al poligono insegna\r\nalle donne a sparare: Luana Bertelli, questura di Venezia.\r\nUn ispettore che ora pensiamo come Giuseppe Battiston, ma\r\nche conosciamo da anni: Stucky, questura di Treviso.\r\nDue morti ammazzati: un ex giornalista e un ex sindacalista.\r\nIl primo morto è a Treviso: unico indizio un foglio bianco.\r\nIl secondo è a Marghera: qui invece campeggia una scritta\r\nrossa.\r\nLe due indagini - e i due scenari - si alternano incantandoci\r\ncon immagini solari mentre realtà più oscure affiorano qua\r\ne là.\r\nFinché non si scopre un terzo corpo, a metà strada tra Treviso\r\ne Marghera.\r\nQuesta volta è un avvocato e, come le precedenti vittime,\r\nanni prima, all'epoca delle 'fabbriche tristi', attaccava i colossi\r\ndella petrolchimica a Marghera, che in dialetto significa\r\n'c'era il mare'.
EUR 17.10
Vedi Offerta Racconti di Pietroburgo
"Ci sono un mucchio di persone, che quando vi incontrano, vi guardano immancabilmente gli stivali e, quando li oltrepassate, si voltano per guardare le falde del vostro cappotto. Io, fino a oggi, non sono ancora riuscito a capire da cosa dipenda"."Una cosa che succede, a leggere Gogol', a me, perlomeno, succede, è che una riga piango, una riga rido, il che probabilmente dipende da una cosa che ha notato Vladìmir Nabókov... quando dice che la prosa di Gogol' 'Dà la sensazione di qualcosa di ridicolo e di stellare al tempo stesso - e piace richiamare alla mente che la differenza tra il lato comico delle cose e il loro lato cosmico dipende da una sibilante'". (Paolo Nori)
EUR 15.20
Testo a fronte. Vol. 59: serialità trasposta. Adattamento, traduzione e transmedialità, La.
Nei venticinque anni della sua storia, "Testo a fronte" ha presentato al pubblico italiano le maggiori teorizzazioni in campo traduttologico capaci di coprire tanto l'approccio sistemico quanto quello ermeneutico: da Berman a Szondi a Apel a Mattioli a Meschonnic e Ladmiral, fino a linguisti quali Wandruska, rendendo sempre più costruttivo in Italia il rapporto tra le scuole traduttologiche. La rivista affianca ai grandi nomi sia in ambito saggistico sia in ambito creativo, i nomi di giovani studiosi e poeti. Riservando molto spesso proprio ai giovani integralmente il «Quaderno di traduzioni» che, unitamente alle recensioni e alle segnalazioni, chiude ciascun numero.
EUR 23.75
Canto che amavi. Poesie scelte. Testo spagnolo a fronte
Amore e radici, terra, musica e libertà. Lo slancio e la passione di una donna eccezionale. Gabriela Mistral: la maestra cilena innamorata dell'Italia che vinse il premio Nobel per la letteratura.\r\n\r\n"Ti attendo senza limite né tempo.\r\nTu non temere notte, nebbia o pioggia.\r\nVieni per strade conosciute o ignote.\r\nChiamami dove sei, anima mia,\r\ne avanza dritto fino a me, compagno."\r\n\r\nForte, idealista, concreta, Gabriela Mistral è stata la prima donna sudamericana a vincere un Nobel. In Cile, suo paese d'origine, e in tutto il continente sudamericano, è celebre come Pablo Neruda, suo amico e corrispondente. La sua poesia è limpida e sferzante come l'acqua. È musicale e avvolgente. Parlando di natura, amore, miseria, felicità, mare, eternità, assume un senso politico autentico e profondo. Questa edizione propone il meglio delle sue poesie, con testo spagnolo a fronte, nell'intensa traduzione di Matteo Lefèvre, che restituisce intatto il ritmo e la suggestione della sua voce.
EUR 19.00
Ottanta rose mezz'ora
Storia d'amore in bilico tra purezza e corruzione,\r\nperversione e sesso, fallimento e redenzione.\r\nUn omaggio al coraggio di una ragazza, alla sua lotta\r\nper mantenere l'integrità a ogni costo.\r\nUn romanzo dolcissimo e spietato.\r\nUn Cavina che non ti aspetti, una storia diversa.\r\n«Cavina, con uno stile denso, a tratti crudo ma sempre accattivante, ben descrive le emozioni dei suoi protagonisti. Li rende tridimensionali, senza mai scadere nel sentimentalismo. Sono prodotti del nostro tempo... ironici e poetici nella bizzaria del loro amore» - La Lettura\r\n“Credo che sia la meraviglia, a tenerci attaccati a certi\r\nesseri umani, più di qualsiasi altro sentimento.\r\nPiù della protezione, più della dolcezza, infinitamente più\r\ndella bellezza.\r\nPiccoli sospiri di meraviglia, casuali e improvvise escursioni\r\nfuori dalle rotte prestabilite”\r\n\r\nOttanta rose mezz'ora è la storia di due persone che si incontrano per caso e si riconoscono al primo sguardo.\r\nSi appartengono: entrambi inseguono i propri sogni con occhi bene aperti sulla realtà.\r\nLui è uno scrittore 'di fascia medio bassa', lei insegna danza alle bambine.\r\nSi incontrano in settembre; si mandano messaggi, si vogliono.\r\nÈ un amore che viene dritto dal desiderio, e che li porta in territori estremi.\r\nÈ fatto di vodka e punch al mandarino, saracinesche che cigolano, parole al buio, cene carbonizzate,...
La bambina che amava troppo i fiammiferi
Escono per la prima volta nel mondo dopo la morte del padre tiranno che li teneva segregati in un castello. Parlano una lingua fatta di brutalità e poesia purissima; custodiscono un segreto atroce.\r\n\r\n«Mio fratello e io abbiamo dovuto prendere l'universo in mano una mattina poco prima dell'alba perché papà era spirato all'improvviso. La sua spoglia contratta in un dolore di cui restava soltanto la scorza, i suoi decreti finiti di colpo in polvere, tutto ciò giaceva nella stanza al piano di sopra da cui papà, ancora soltanto il giorno prima, ci comandava in tutto e per tutto. Avevamo bisogno di ordini per non cadere a pezzi, mio fratello e io: erano la nostra malta. Senza papà non sapevamo fare niente. Da soli, riuscivamo a malapena a esitare, esistere, aver paura, soffrire.»\r\n\r\nUna voce freschissima, armata di un linguaggio assieme rozzo, forbito e serenamente sconcio, ci calamita nel cuore di una storia sorprendente. Una vasta tenuta di campagna, circondata da una fitta pineta. Un vedovo tirannico e folle lascia, alla morte, due figli selvatici, spiazzati di fronte al mondo: tutto quello che sanno degli uomini viene dalle sue parole, o dai romanzi cavallereschi scovati nella...
I cento pozzi di Salaga
Wurche è una principessa mascolina e selvatica, abituata a comandare; Aminah cucina per le carovane di passaggio, è timida e sensuale. Le loro strade si incrociano a Salaga, la città degli schiavi. Sogni e destino di due donne come noi nell'Africa precoloniale.\r\n\r\n«Due donne memorabili ci guidano in questo scenario, piacevolmente denso, di schiavitù, potere e libertà » - Kirkus Reviews\r\n\r\n"Le carovane arrivavano all'alba. Le carovane arrivavano quando il sole era altissimo nel cielo. Le carovane arrivavano quando la mezzanotte aveva avvolto ogni cosa in un blu vellutato. L'unica cosa certa è che sarebbero arrivate prima della fine della stagione secca. Adesso, però, non era più così."\r\n\r\nAminah vive in un villaggio sulla pista delle carovane, le piace cucinare e creare cose con le mani; sogna di cucire scarpe come suo padre e viaggiare per venderle. Il viaggio che l'aspetta è ben diverso, ma rivela il suo coraggio e la sua capacità di resistenza. Wurche è la figlia di un re, una guerriera; sogna di governare insieme al padre e ai fratelli, per risolvere i conflitti interni e contrastare la rapacità degli europei. Non immagina che le chiedano invece di sposarsi, per cementare un'alleanza. La...
Poesia scelte (1953-2010)
«La copertina è perfetta perché restituisce la sua scrittura incarnata dentro la vita, la scrittura che per il poeta è stata anche una forma di sopravvivenza dal suo lontano esilio norvegese» - Il Venerdì«I testi si presentano ampiamente rivisti rispetto alle stesure originarie, secondo una direzione di contenimento dell'esuberanza espressiva che ha giovato a questa scrittura, eliminando certe ridondanze o sviamenti meno necessari senza nulla sacrificare dell'energia, del calore, del cuore grande e appassionato che ne costituiscono il tratto dominante» - Roberto Galaverni, La Lettura"La sua scrittura si produce al crepuscolo in un appartamento della periferia di Oslo, nella stanza piena di carte in cui domina una vecchia Olivetti. Nessuno in casa parla l'italiano, né sua moglie Mary né i quattro figli, così come nessuno immagina in fabbrica la sua attività di scrittore, ma è proprio questa doppia condizione di parzialità a garantire alla sua poesia il segno della totalità compiuta. Essere 'sotto' e nel frattempo essere 'fuori' significa per lui non poter essere che lì, eternamente, sulla pagina. Egli non deve nemmeno liberarsi di zavorra eccessiva e, pure se in realtà ha letto tutti i libri, proclama la propria ignoranza menzionando pochissimi...
Il conoscente
Il nuovo libro di Umberto Fiori è un racconto in versi falsissimamente autobiografico, un sogno, e per certi aspetti un incubo, un'allucinazione.\r\n«I suoi sono testi a forte vocazione sociale, comunitaria, e per questo anche eticamente, perfino didascalicamente orientati» - La Lettura\r\n\r\n\r\n\r\nÈ che ho la testa piena\r\ndi una scena che ho visto\r\ntanti anni fa.\r\n\r\nUn personaggio riemerso dal passato. Ridicolo e insinuante, arrogante e mellifluo. ll retro del mondo, i misteri: la storia italiana del secolo scorso, delle utopie, delle stragi. Un viaggio lungo le bellezze della penisola, fin "dietro le cose". L'ineffabile, potentissimo signor Olindo. La malattia, la cura. Un'isola fumante. Una gara di insulti. Una canoa, un antico bassorilievo. Selva, la femmina che seduce e si restringe. Il confronto finale. Il nuovo libro di Umberto Fiori è un racconto in versi falsissimamente autobiografico, un sogno - e per certi aspetti un incubo, un'allucinazione - il cui protagonista porta lo stesso nome e cognome dell'autore. Il suo ambiguo antagonista - il Conoscente: mestatore politico, tuttologo rampante, infine tartufesco "guaritore" - lo lusinga e lo provoca, lo trascina attraverso una serie di incontri che dovrebbero ammaestrarlo, rivelargli ciò che si ostina a ignorare, e finiscono...
Cosmic bandidos
Si può insegnare la meccanica quantistica a una banda di pistoleros ubriachi? \r\n«La nuova edizione, pubblicata in Italia da Marcos & Marcos vale l'acquisto anche solo per la prefazione, poiché a trent'anni di distanza le motivazioni elencate da Weisbecker per riproporlo diventano esse stesse un nuovo romanzo» - Cristina Nadotti, Il Venerdì\r\nBraccato dalle squadre antidroga di cinque continenti, mister Quark, nascosto nella giungla, scopre che la teoria dei quanti è psichedelica. Un cult esilarante. Mister Quark è ricercato da tutte le polizie del pianeta: risse esplosive ad altissimo tasso alcolico, orge, spaccio di droga su larga scala e fughe demenziali, a volo radente e in barca a vela. Gli tocca starsene nascosto nella giungla, con il suo cane High Pockets, un serpente dispettoso e il suo complice José, un burbero bandito che rapina a destra e a manca per mantenere la bizzarra famiglia. Tutto cambia quando Josè, all'aeroporto, ruba le valigie di un professore di Berkeley e famiglia: contengono manuali di meccanica quantistica e le lettere d'amore di Tina, la figlia del professore, evidentemente ninfomane e fedigrafa. Rapito dalle teorie quantistiche, che trova notevolmente stupefacenti, e scandalizzato dal cinismo di Tina, mister Quark...