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L' umanità perduta. Saggio sul XX secolo
Il XX secolo ha lasciato al nuovo millennio un'eredità tragica. La più radicale affermazione di autonomia - di liberazione - dell'uomo che la storia abbia conosciuto, l'umanesimo figlio della modernità, si è risolta nel suo esatto contrario, la riduzione in schiavitù e lo sterminio di milioni di esseri umani sotto il Terzo Reich così come in Unione Sovietica e in Cina, in Cambogia sotto il regime dei Khmer Rossi, in Ruanda e nel Darfur. Dopo che tutto questo è avvenuto, l'idea di umanità non può più essere pensata innocentemente. Essa ha bisogno di essere concepita in modo nuovo. Secondo Alain Finkielkraut è il compito del nostro tempo, che, assumendolo, non deve però fraintenderne il significato profondo: né una generica compassione né un astratto umanitarismo possono infatti riscattare davvero i mali sofferti dagli uomini e dall'idea di umanità. Se l'uomo moderno continuerà a essere dominato da quella disposizione affettiva che Hannah Arendt ha definito "risentimento" - verso "tutto ciò che è dato, anche contro la propria esistenza", verso "il fatto che egli non è il creatore dell'universo né di sé stesso", un risentimento che lo spinge a "non scorgere alcun senso nel mondo quale...
Paradiso Boulevard
Anno 1951. Los Angeles è una città sfacciata, vanitosa. Palme, bionde sui tacchi, calabroni panciuti, Lincoln impolverate. Rudy Paradiso è un giovane italoamericano di New York. Sfrontato, ingenuo. Determinato, a suo modo. In California sbarca il lunario facendo a tempo perso da interprete e accompagnatore ai matrimoni degli immigrati come lui. Ma soprattutto sta con Joyce, la ragazza dei suoi sogni, cameriera al Mondigo e aspirante scrittrice per il cinema. Ecco, a Los Angeles il cinema sembra dappertutto. Lo respiri nell'aria. Lo senti nei discorsi. Lo vedi per strada: produttori e starlette, registi e comparse, segretarie e investigatori privati. E lo cerchi, se non hai niente da fare come Rudy, e non vuoi un lavoro. In un'imprevedibile sequenza di incontri che gli appaiono come svolte del destino (a cominciare da quello con Frank Sinatra, con cui farà anche a botte), Rudy Paradiso entra nel mondo luccicante di Hollywood, la scorciatoia che porta dritto al sogno americano. L'unico posto dove pagano a peso d'oro chiunque abbia delle storie da raccontare. Storie incredibili, come le sue. Ma dove si allunga l'ombra minacciosa del maccartismo e della sua spietata caccia alle spie rosse. Rudy è una...
Taizé. Un senso alla vita
"Quello che succede a Taizé è del tutto in linea con la tradizione del monachesimo. Dobbiamo vedere questa funzione del monachesimo come un laboratorio di eternità per nutrire di eternità la storia: se la storia non è nutrita di eternità, diventa semplicemente zoologia. I fratelli sono chiamati proprio a questo; permettono ai giovani che vanno da loro di scoprire il gusto dell'eternità e di trovare a Taizé un cristianesimo vivo. Questi giovani a loro volta cercheranno di diventare creatori in ogni campo: nella cultura, nell'economia e nella politica... Tutto ciò che viviamo a Taizé ha un carattere profetico: è davvero il XXI secolo che vi si impegna."
EUR 4.60
Mattinate in Messico
"I bianchi scrivono sempre, o quasi sempre, in modo sentimentale degli indiani. È così per tutti: antropologi, trascrittori di miti e quant'altri. Dovunque si ritrova quella nota di sentimentalismo strisciante che fa sì che chi legge alzi le spalle e mandi al diavolo gli indiani e una quantità di altre sciocchezze. Bisogna smitizzare gli indiani, così come i cowboy. Quando si sono smitizzati i cowboy, non rimane quasi niente. Ma le sciocchezze sugli indiani non le hanno inventate gli indiani. Le abbiamo inventate noi. Per i bianchi è quasi impossibile avvicinare gli indiani e sfuggire al sentimentalismo o all'antipatia. Perché? Nel bianco entrambe le reazioni sono dovute a un'unica sensazione. L'indiano non è come noi. Tutto il suo essere percorre una strada diversa dalla nostra. Quanto prima ci renderemo conto di questo e lo accetteremo, tanto meglio sarà: e smetteremo di cercare, con nauseante sentimentalismo, di ridurre l'indiano ai nostri termini. Pretendere che tutto fluisca in un'unica corrente significa andare in cerca del caos e dell'annientamento. Pretendere di esprimere una corrente nei termini di un'altra, per renderle identiche, è opera falsa e sentimentale. L'unica cosa che si può fare è cercare di avere...
Stat veritas. Seguito a «Iota unum»
Pubblicato postumo nel 1997, "Stat Veritas" analizza e commenta in 55 chiose la Lettera apostolica "Tertio Millennio Adveniente" indirizzata il 10 novembre 1994 da Giovanni Paolo II all'episcopato, al clero e ai fedeli in preparazione del giubileo dell'anno 2000, per definire gli orientamenti pastorali per la Chiesa del nuovo millennio. Insieme a "Iota unum", "Stat Veritas" è l'opera fondamentale di Romano Amerio, il massimo rappresentante dei fautori della continuità della Chiesa. Amerio contesta all'insegnamento cattolico nato dal Concilio Vaticano II di aver trascurato la Verità metafisica del Logos divino - che non è unidimensionale né astratta, come oggi la ritengono anche molti cattolici, ma è una realtà di persona -, e di essersi concentrato sul tema della Carità, riducendo la Chiesa a mero soggetto storico, sociale e culturale che si confronta con le varie opzioni filosofiche e morali proposte dalla società moderna. Deprivato del suo principio più specifico - la sovrannaturalità, la fede, la dottrina perfettamente "impersonata" dal Logos -, il messaggio cattolico ha così smarrito la sua identità rispetto alle altre religioni e si è dimostrato impotente di fronte al diffondersi, anche all'interno del mondo cristiano, della secolarizzazione e del relativismo.
EUR...
Vita e santità
Per Thomas Merton la santità non va ricercata nell'isolamento o in complicate pratiche ascetiche. Al contrario, è nelle azioni di ogni giorno, compiendo il proprio dovere quotidiano, che il cristiano può e deve sviluppare la sua unione con Dio. Vita e santità non sono incompatibili, sebbene un buon numero di cristiani - anche di religiosi - sembri crederlo. Il lavoro, ad esempio, in un contesto sano ed equilibrato è di per sé capace di contribuire alla vita spirituale. La nostra attività non deve però essere soltanto onesta e produttiva, ma va intesa come un contributo responsabile alla comunità, per un mondo giusto e in pace. Offrire noi stessi a Dio in uno sforzo di volontà soggettivo non è sufficiente. Occorre integrare il nostro impegno con quello degli altri uomini di buona volontà. "Questo libro vuol essere molto semplice, un'esposizione elementare di alcuni concetti basilari della spiritualità cristiana. [...] Il nostro tempo ha bisogno di ben altro che di gente cosiddetta devota, che evita mali gravi ma che raramente fa qualcosa di costruttivo o di positivamente buono. Non è sufficiente essere rispettabili esteriormente. La santità non consiste nell'essere meno umani, ma più umani degli...
Omicidi in città
Sono molto diversi tra loro gli omicidi narrati in questo volume, così come sono diversi vittime, colpevoli e sospetti, spesso lontani per origine, classe sociale, età, cultura. Comune è invece la scena, Torino, una città nelle cui vicende si riflette tanta storia del nostro complicato Paese. Dall'artigiano Francesco Gariglio, accoltellato in strada in una Torino ancora inquieta per il trasferimento a Firenze della capitale del Regno, a don Giacomo Bertolone, sfregiato al volto con l'acido nell'ottobre del 1896, a opera di una giovane apprendista modista. Da Vittoria Nicolotti, strangolata una notte d'agosto del 1930 nel letto del suo elegante appartamento borghese dall'amica Rosa Vercesi, all'avvocato Massimo Gianoli, trucidato nella sua abitazione insieme ad altri nove fra parenti e domestici nel piccolo paese di Villarbasse, alle porte di Torino, il 20 novembre 1945. Dal manager della Fiat Eleuterio Codecà, freddato una sera di primavera del 1952 a pochi passi dalla sua bella casa in collina, a Barbara Azzaroni e Matteo Caggegi, due giovani "compagni combattenti" uccisi dalla polizia il 28 febbraio 1979 in una vecchia osteria e "vendicati" dagli amici di Prima Linea con tre colpi di P38 sparati contro l'ignaro oste, Carmine Civitate....
Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri d'Israele
Quasi ogni giorno in Israele ci sono cerimonie funebri per le vittime del terrorismo. Persone uccise per il solo fatto di essere ebree. In banca, nei centri commerciali, in pizzeria. Sul pullman, davanti a un cinema, per strada. Da sole e in gruppo. Giovani e vecchi. Uomini e donne. Tutti condannati dalla furia del fondamentalismo islamico, bersagli di un odio quotidianamente alimentato da decenni. Questo lento e inesorabile stillicidio di morti migliaia e migliaia - è il risultato di una guerra che ha avuto inizio nel 1972, alle Olimpiadi di Monaco, quando undici atleti della delegazione israeliana vennero trucidati da un commando di guerriglieri dell'organizzazione palestinese Settembre Nero. Da allora ogni cittadino di Israele sa che può morire in qualsiasi istante. Giulio Meotti racconta le storie dei "caduti in battaglia" di questa guerra condotta a fari spenti dal terrorismo islamico, dissimulata tra i fatti di cronaca della "questione palestinese".
EUR 22.80
Due volte prigioniero. Un ritratto psicologico di Aldo Moro nei giorni del rapimento
Un equivoco attraversa l'intera vicenda del sequestro di Aldo Moro e genera una diversa disposizione nei confronti dell'uomo. Si è detto: Moro non voleva morire, e tale volontà sarebbe stata accompagnata, come osservò tra gli altri Sciascia, da una preoccupazione quasi ossessiva per la famiglia. Per l'autore di questo libro la prospettiva va rovesciata: Moro voleva vìvere. È una differenza radicale. Dove c'è paura, la famiglia diventa opportunità; dove c'è desiderio, la famiglia diventa motivo. Con una forza spirituale che disorientò gli "amici" politici (che reagirono non ritrovando in lui "l'uomo che conosciamo", come dei figli che aspirano a una relazione narcisistica con un padre ideale e perfetto e non tollerano la realtà della sua debolezza), Moro espresse nelle lettere dalla prigionia innanzitutto il sentimento genitoriale. La preoccupazione per la propria famiglia (la famiglia naturale, ma in certa misura anche quella allargata del partito), che Moro vuole salvare dal dolore di una tragica esperienza di lutto, esigeva la difesa della propria vita, perché lui ne era la guida responsabile. Se le lettere fossero state lette con matura intelligenza, i figli vi avrebbero trovato non la fragilità di un padre in difficoltà ma la...
Nuovi cristiani d'Europa. Dieci storie di conversione tra fede e ragione
La campana a morto l'ha suonata l'Unione Europea quando nel 2004 ha escluso ogni riferimento alle radici cristiane dal preambolo della sua Costituzione. L'ateismo è la nuova ideologia del Continente. Il cristianesimo non può più rivendicare un ruolo pubblico né incidere in modo diretto sulle scelte politiche. Questa svolta epocale - epilogo di un percorso iniziato con l'Illuminismo - ha prodotto un ampio dibattito, non solo fra i credenti. In molti si interrogano sul significato di un cambiamento che prima di tutto è culturale e confina la religione cristiana nella sfera privata, riducendola a pura esperienza soggettiva. Chi non si rassegna combatte una battaglia che appare già persa, almeno fino a quando la libertà dell'uomo verrà intesa come emancipazione da ogni legame con verità non contingenti e da una legge naturale in cui si esprime il senso morale originale di ogni essere umano. I dieci «convertiti» ascoltati da Lorenzo Fazzini in questo volume raccontano tuttavia un'altra storia, in controtendenza rispetto al mainstream (o a quello che si ritiene tale). Tra chi è stato sedotto da Cristo con un incontro di vita inaspettato - come lo scrittore Éric-Emmanuel Schmitt, il filosofo Fabrice Hadjadj o...
Il sistema sceneggiatura. Scrivere e descrivere i film
La sceneggiatura è la premessa essenziale della costruzione delle immagini e dei suoni che costituiranno il film; analogamente il discorso sulla sceneggiatura è la premessa essenziale del lavoro critico sul film. Una sceneggiatura approssimativa genererà dunque, con buona probabilità, un film malfermo; un'analisi approssimativa della sceneggiatura genererà, ancora più probabilmente, una recensione malferma. Per neutralizzare questi rischi, occorre concepire la sceneggiatura come un sistema, cioè come un intero formato da parti essenzialmente connesse fra loro. Tenendo fermo tale principio, questo saggio propone un modello concettuale in grado di spiegare il funzionamento narrativo di qualsiasi film, da "L'arroseur arrosé" dei Lumière a "Tutti pazzi per Mary" dei Farrelly, da "Biancaneve e i sette nani" di Walt Disney a "Goodbye South, Goodbye" di Hou Hsiao-hsien. Non solo: nell'elaborare schemi applicabili a qualsiasi film, "Il sistema sceneggiatura" si rivolge a un qualsiasi potenziale lettore, sia questo sceneggiatore, critico cinematografico, cinéphile, insegnante o studente. Nel suo tentativo di coniugare teoria e pedagogia aggiornando la Poetica di Aristotele all'era delle immagini in movimento, "Il sistema sceneggiatura" ambisce a essere al tempo stesso un manuale per imparare a scrivere i film e un trattato per imparare a capirli.
EUR...
Ingmar Bergman. Fanny e Alexander
Senza rinunciare a essere moderno, ma abbandonando qualsiasi forma di sperimentalismo, Bergman si rivolge al grande pubblico con un'opera che coniuga la coscienza della scrittura cinematografica con la densità della narrazione classica e il fascino del realismo magico, creando una partitura di immagini in grado di restituire la realtà delle cose, ma soprattutto l'ineffabilità della vita interiore. Come forse nessun altro nel cinema, e come avevano fatto prima di lui Ibsen e Strindberg nel teatro, Bergman inventa una drammaturgia nuova per raccontare le angosce, le paure e i fantasmi di una soggettività tutte moderna, in cui i conflitti, i dolori e i disagi sorgono dal di dentro, da una psiche inquieta e divisa. La conquista più grande del film sta nell'aver trovato cadenze, ritmi, figure, immagini in grado di descrivere questo paesaggio dell'anima fatto di luoghi, corpi e volti che si fondono insieme e si ricollegano ad antiche radici familiari e a memorie infantili senza tempo, "un mondo perduto di luci, profumi, suoni".
EUR 7.20
Incontri lontani. La ricerca delle intelligenze extraterrestri
L'idea che l'uomo non sia solo nell'universo è antica, anzi si perde nelle nebbie della mitologia. Oggi però l'uomo ha faticosamente preso coscienza dello spazio siderale che lo circonda e le domande sull'esistenza di altri esseri intelligenti non sollevano più (soltanto) questioni di tipo antropologico, religioso o filosofico, ma pongono innanzitutto questioni di tipo scientifico. Se c'è un sostanziale accordo tra gli scienziati sulla presenza di forme di vita fuori della Terra, molto più problematico è l'interrogativo se esistano altri esseri intelligenti, visto che per alcuni l'intelligenza è il normale sbocco della vita, mentre per altri è un'anomalia transitoria verificatasi sul nostro pianeta. Per il momento non abbiamo trovato alcuna prova che la vita, come noi la conosciamo, esista altrove, ma è anche vero che sulla Terra la vita ha attecchito ovunque, e il nostro pianeta, il nostro sistema solare, la nostra galassia sono semplici parti dell'universo e non c'è motivo di ritenerli in qualche modo eccezionali. Questa è una contraddizione difficile da spiegare e, per la scienza, una delle sfide più importanti del nuovo millennio. Ora infatti, per la prima volta nella sua storia, dopo infinite ipotesi e suggestive teorie, l'uomo ha...
Il volto oscuro dell'ecologia. Che cosa nasconde la più grande ideologia del XXI secolo?
Il futuro della Terra è una delle grandi paure del nostro tempo. A ogni terremoto, inondazione, carestia, ma anche soltanto quando in estate la temperatura sale oltre la media stagionale, si levano voci allarmate che denunciano l'insipienza dell'uomo, la sua avidità, i suoi eccessi egoistici. L'uomo è considerato da molti il più temibile nemico della Natura. E il progresso, la società industriale, il mercato vanno combattuti perché si fondano sullo sfruttamento delle risorse ambientali. Come dobbiamo valutare queste idee, che da un lato sembrano avere dalla loro l'evidenza scientifica e dall'altro sono espresse con un linguaggio apocalittico e ossessivo? A giudizio di Laurent Larcher l'ecologismo è un'ideologia dai contorni vaghi e dalle molteplici anime, nella quale convivono pregiudizi intellettuali e interessi di parte, faziosità e falsi miti, che nulla hanno a che vedere con un'autentica preoccupazione per l'ambiente e con un'azione politica responsabile e lungimirante. La disamina di Larcher va alla radice dell'Ideologia Verde, analizza i suoi testi ispiratori, i temi chiave (l'animalismo, la Terra come organismo vivo, il Paradiso Perduto, i popoli incontaminati, Atlantide...), studia i suoi "profeti" più ascoltati (da Aldo Leopold a Arne Naess, a James Lovelock, da Lynn White...
La luna e il dito. Viaggio di un fisico tra scienza e fede
Sempre più spesso scienza e religione vengono presentati come due universi contrapposti. Il primo sarebbe il luogo privilegiato della ricerca disinteressata, il terreno d'elezione del libero pensiero, mentre il secondo sarebbe caratterizzato da principi immutabili e dogmi indiscutibili, a cui si è chiamati ad aderire con fiducia cieca e assoluta. Un'analisi appena accurata di entrambi i "campi" dimostra però che la realtà è un'altra: anche la religione contempla ricerca e discussione, anche la scienza conosce dogmi e pregiudizi. Perché è proprio dell'uomo, di qualunque uomo, interrogarsi, dubitare e anche chiudersi in tetragone certezze. È senz'altro più corretto e utile considerare scienza e religione come due distinti campi del sapere, la cui "diversità" può rivelarsi molto fruttuosa, se viene intesa non come l'occasione di uno scontro con un vincitore e un vinto, ma come la ragione di un confronto tra due linguaggi ugualmente importanti e credibili. Angelo Tartaglia, scienziato e credente, analizza in questo volume alcuni fra i temi più importanti per chiunque voglia seriamente impegnarsi lungo la via del sapere e spiega perché non ci si possa arrestare di fronte alla pluralità delle risposte: sulla verità (la verità della fede, la verità matematica,...
Felice Casorati. La biografia
Autodidatta e estraneo all'ambiente artistico del suo tempo, Felice Casorati, all'età di 23 anni (siamo nel 1907), quando si era appena laureato in Giurisprudenza, vide ammesso alla Biennale di Venezia un suo ritratto della sorella Elvira. Un fatto inusuale per un pittore sconosciuto, seppure già in possesso di uno stile raffinato, riconducibile all'esperienza simbolista. Due anni dopo arrivarono il primo invito ufficiale e i primi contatti con artisti, amatori d'arte e intellettuali, tra i quali Boccioni. La prima guerra mondiale e il suicidio del padre, avvenuto nel 1917, segnarono la fine del periodo spensierato della sua vita. Il pittore entrava nella maturità e quasi simbolicamente si trasferì con la famiglia a Torino: città della vita e teatro nel quale per quasi mezzo secolo espresse il suo talento multiforme - fu anche incisore, scultore, scenografo - e la sua personalità carismatica e fredda, specchio fedele di una pittura segnata da un rigoroso controllo formale. Dagli anni del grande fermento culturale torinese fino alla morte, che lo colse nel suo celebre studio di via Mazzini il 1° marzo 1963, assistito dalla moglie Daphne e dal figlio Francesco, Casorati non solo ha condizionato la vita culturale...
Stanley Kubrick. Full Metal Jacket
"Full Metal Jacket" è un film sulla modernità, sociale e cinematografica. Kubrick inventa il classico sperimentale, dove l'aurea precisione dei tempi d'oro si trasforma in una minacciosa potenza di catastrofe, dove il sentimento prevalente è quello dell'angoscia e della paura, dove il perfetto nasce dall'incontro assurdo tra un brutale meccanismo di preparazione e un risultato senza risposte. Come ogni classico, anche "Full Metal Jacket" chiede di essere visto e rivisto, contiene sequenze diventate di culto, non smette mai di rilanciare significati nascosti. Ma come ogni film moderno, possiede un vasto numero di oppositori, mantiene tratti oscuri, lascia sofferenti gli spettatori, offre quel senso di "impurità" che il cinema della Hollywood classica non avrebbe consentito, almeno non con tale evidenza.
EUR 13.30
John Henry Newman. Una biografia spirituale
Convertito della tempra di Paolo e di Agostino, autorevole apologeta della fede, prosatore efficacissimo, ormai prossimo alla beatificazione, questo sacerdote anglicano divenuto cattolico nel 1845 e cardinale nel 1879, sorprende per la modernità delle sue analisi. Molte delle difficoltà che la Chiesa si trova oggi ad affrontare sono puntualmente anticipate nei suoi scritti. Di lui Roderick Strange ricostruisce in queste pagine la biografia spirituale. Non manca il racconto circostanziato della vita di un uomo coraggioso, sempre in cerca di risposte alle domande suggeritegli dalla fede, capace di compiere scelte difficili e di preferire l'onestà e la coerenza alla facile inerzia, di chi si adagia sulle certezze rassicuranti del proprio tempo. Tuttavia l'attenzione dell'autore è specialmente rivolta alla ricostruzione di un percorso intellettuale e interiore che ha portato Newman ad affrontare alcuni temi fondamentali, precorrendo questioni che soltanto il Concilio Vaticano II metterà del tutto in luce.
EUR 9.20
Antidoti. Contro i veleni della cultura contemporanea
"Non so più da quanti anni intrattengo con i miei lettori internauti un fitto scambio epistolare. Funziona così: uno si iscrive debitamente al mio sito e automaticamente riceve sul suo schermo i brevi articoli che vergo appositamente per la discussione via Rete. Ognuno può, se vuole, rispondere e commentare, nonché dialogare sia con me che con altri lettori. Gli argomenti sono i più vari, anche se sempre improntati alla lotta senza quartiere (ironia e sarcasmo sono le armi migliori) contro il pensiero unico politicamente corretto, cioè il conformismo dei nostri tempi. Non a caso articoli in questione si chiamano "Antidoti": uno alla settimana, mediamente e in dosi omeopatiche, impediscono al cervello di friggere e di trasformare il suo proprietario in automa, gli Antidoti presenti in questo volume sono un 'fior da fiore', una scelta tra quelli la cui lezione è ancora valida, e sono stati pensati per diverse categorie di lettori: a) quelli che si sono appena iscritti e non sanno di che cosa si parlava prima del loro avvento; b) quelli che amano la carta e non frequentano il computer (sono molti di più di quanto si pensi); c) quelli che frequentano...
Cristianofobia. La nuova persecuzione
In Medio Oriente, le crescenti persecuzioni spingono i cristiani a fuggire dalle terre dove il cristianesimo è nato. Nel Maghreb, nell'Africa subsahariana e perfino in Estremo Oriente essi sono ridotti al silenzio e assassinati a migliaia. Il saccheggio di chiese e abitazioni e la profanazione di cimiteri sono all'ordine del giorno, così come crocifissioni, roghi di persone vive, mutilazioni, decapitazioni a colpi di accetta. Poco lontano dai nostri confini contro di loro vengono proclamate fatawa e condanne inesorabili. Tutto ciò accade nel silenzio della comunità internazionale, dimentica del fatto che "la libertà di pensiero, di coscienza e di religione" è sancita dalla Dichiarazione dei diritti dell'Uomo. Anche gli ebrei e i musulmani sono perseguitati, ma il riconoscimento delle loro sofferenze non deve avvenire al prezzo della negazione di quelle dei cristiani. Vi sono forse vittime buone e vittime cattive, vittime di cui si deve parlare e altre riguardo alle quali si deve tacere? René Guitton, basandosi su fonti di assoluta attendibilità, su una meticolosa ricerca condotta in loco e sulle testimonianze dirette dei protagonisti - leader politici e religiosi, missionari, operatori umanitari, ma pure gente comune conosciuta nei suoi innumerevoli viaggi -, redige...