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I gruppi di parola per i figli di separati
Iscrivere i figli di genitori separati a un gruppo con altri soggetti che stanno vivendo la stessa esperienza del divorzio o della famiglia ricomposta è un dono grande che gli adulti e la comunità possono offrire a coloro che si trovano in questa difficile transizione. Una risorsa assolutamente innovativa, recentemente disponibile in alcuni servizi per la famiglia, ci viene qui presentata nei suoi fondamenti teorici e nell'applicazione pratica. Professionisti e genitori scopriranno in questo libro quante cose sanno i figli di famiglie separate, quanti interrogativi 'ingombrano la loro testa' e quali sono i loro bisogni reali. Un'analisi dei testi prodotti da venti gruppi di bambini tra 6 e 12 anni per i loro genitori divisi ci fa vedere che essi desiderano prima di tutto la continuità degli affetti al di là dei conflitti; viene ribadito il loro disagio emotivo e l'esigenza di essere informati su quanto accade attorno a loro. Potersi fidare del gruppo e del conduttore esperto per far sapere quanto manca papà in casa, ed enunciare la necessità di avere un posto certo nella nuova geografia familiare.
EUR 17.10
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Il genio e i Lumi. Estetica teologica e umanesimo europeo in François-René de Chateaubriand
Di ritorno dall'esilio londinese e determinato a scrivere un'opera utile alla fede cristiana, Francois-René de Chateaubriand immaginava una grande sintesi cattolica, in cui una nuova esposizione delle ricchezze dogmatiche della dottrina della fede non potesse essere prodotta se non in risonanza diretta con i grandi temi della cultura civile, facendo così del principio teologale del cristianesimo la chiave di lettura della realtà nella sua interezza. Il "Genio del Cristianesimo" è un'opera che per definire l'essenza della fede cristiana sente il bisogno di attraversare gli spazi umani della storia e della cultura, e che d'altra parte non immagina possibile comprendere la ragione ultima di questi spazi, il loro intrinseco valore, la loro specifica natura, se non sotto la luce radente del fondamento cristiano. La chiave ermeneutica di questa audace reinvenzione di una sistematica cristiana era oltretutto quella di un'estetica della fede che rimetteva al centro della cultura antropologica il tema della sensibilità. Avrebbe dovuto essere una preziosa lezione per la teologia dell'epoca. Allora quella lezione non fu raccolta. Essa può tuttavia essere ripresa a conforto delle contemporanee ricerche di un'estetica teologica, dal cui punto di vista è possibile oggi riconoscere gli oggetti concettuali custoditi...
Studi su Silio Italico
Contributi: Premessa di Luigi Castagna Critica del testo Gauthier Liberman, What Future for the Text of Sillius Italicus after Josef Delz? Tra storia e poesia Giuseppe Zecchini, Silio Italico e Domiziano Maria Teresa Schettino, Sagunto e lo scoppio della guerra in Silio Italico Gesine Manuwald, The Trojans, Dido and the Punic War: Silius Italicus on the Causes of the Conflict between Romans and Carthiginians Ulrike Auhagen, Stoisches bei Silius: Decius und Hannibal (Punica XI 155-258) Poesia e critica letteraria Michael Von Albrecht, Tradition und Originalität bei Silius Italicus Franco Caviglia, Un mostro molteplice (Pun. VI 140-292) Giuseppe Aricò, Pulchrae certent de laude coronae. Alcune note sull'episodio dei ludi in Silio Italico XVI 303 ss. Ursula Gärtner, Cedat tibi gloria lausque magnorum heroum celebratamque carmine virtus. Zu mythologischen Vergleichen und ihrem poetologischen Gehalt bei Silius Italicus Ferdinand Stürner, 'Ut poesis pictura': Hannibals Schild bei Silius Italicus Silvia Stucchi, Estetica dell'agonia: la rappresentazione di dolore e tormento in Silio e il caso di Regolo Personaggi Enrico M. Ariemma, Tentazioni demagogiche nei Punica di Silio Italico Hans Jürgen Tschiedel, Annibale come padre e marito Maria Assunta Vinchesi, Maro e l'incontro con il figlio di Regolo: la...
Il soggetto e la differenza. La ricezione del pensiero di Heidegger nella filosofia francese
La diffusione del pensiero di Heidegger in Francia è uno dei fenomeni culturali più emblematici e originali che abbiano attraversato l'orizzonte filosofico del Novecento. Rimasto a lungo inesplorato, esso si impone all'attenzione per la trasversalità storiografica con la quale si è affermato e per la ricchezza di provocazioni teoretiche che ha saputo evocare nel panorama speculativo francese. Lo studio qui proposto si snoda lungo un registro investigativo duplice, in cui la ricostruzione storica si salda all'analisi teoretica, facendo così emergere, dietro la complessità dell'evento, il senso di una traccia filosofica unitaria, aperta su una prospettiva ermeneutica inattesa e per questo estremamente feconda.
EUR 20.90
Problemi attuali di valutazione d'azienda. Gli intangibili della comunicazione
Nell'ambito di un proficuo dibattito sui rapporti tra materialità e immaterialità nei processi aziendali, questo libro intende approfondire la conoscenza degli intangibili riguardanti la comunicazione, affrancandoli da una certa qual sudditanza nei confronti degli intangibili di marketing. È questo un profilo particolare di un'impostazione dottrinale che coinvolge più in generale le relazioni tra marketing e comunicazione, non tenendo in adeguato conto l'evoluzione di cui quest'ultima è stata oggetto anche nel nostro Paese a partire dagli anni Settanta. È questo anche il motivo fondamentale per cui nel presente lavoro le problematiche e le metodologie proprie della valutazione aziendale si intrecciano con le indagini e le ricerche che offrono della comunicazione aziendale un quadro aggiornato, pur sempre interessato da un costante sviluppo.
EUR 19.00
Nuovi media e ricerca empirica. I percorsi metodologici degli Internet Studies
Questo libro fornisce al lettore una serie di strumenti per acquisire la sensibilità metodologica necessaria all'analisi del web e dei nuovi media. A tale scopo presenta una ricostruzione dei percorsi storici degli Internet Studies particolarmente attenta alle questioni metodologiche (Tosoni) e una serie di approfondimenti tematici su quelli che oggi costituiscono i principali filoni di ricerca. Ciascun saggio inquadra storicamente il proprio oggetto di studio, approfondisce il rapporto tra elaborazione teorica e strumenti metodologici di volta in volta utilizzati, ed esemplifica i principali punti esaminati con la presentazione di una ricerca empirica. Vengono così affrontati i seguenti settori di studio: la 'domestication' e l'appropriazione dei nuovi media da parte degli utenti, focalizzando le esigenze di triangolazione metodologica (Vittadini); la convergenza e ibridazione mediale, illustrando le nuove forme di etnografia virtuale multisituata necessarie per leggerle (Barra, Tarantino, Tosoni); la politica in rete, chiarendo lo stretto legame tra opzioni teoriche - e ideologiche - e scelte metodologiche (Murru); il tema emergente delle folksonomy - i sistemi cooperativi di catalogazione dei contenuti tipici del web 2.0 - e i nodi problematici di ordine metodologico (Vergani); il marketing digitale e gli specifici approcci alla rete che lo...
I miraggi dell'amore
'Amore' è una parola magica, che sollecita pensieri positivi di realizzazione e, nella nostra società secolarizzata, sembra evocare l'ultimo luogo d'incanto in un mondo disincantato, l'ultimo rifugio del mito. Ma se andiamo a vedere cosa c'è dietro questa parola da tutti considerata il lasciapassare verso la felicità, scopriamo un intreccio fitto e nebuloso di stereotipi, di aspettative idealizzate, di desideri egocentrici. In una parola, di 'miraggi'. È per chiarire questi meccanismi e per restituire al nostro desiderio d'amore la sua prospettiva legittima che Xavier Lacroix ci conduce con mano sicura e piglio divertente attraverso gli stereotipi del neoromanticismo. È vero che 'basta amare'? Ma l'amore cos'è? Desiderio, tenerezza, passione, volontà? Conta solo l'effervescenza dell'innamoramento o l'alleanza coniugale? Ripercorrendo le strade dei miti classici e di quelli contemporanei, da Tristano e Don Giovanni ai film e alle canzoni, appoggiandosi alle voci e alle idee più illuminate del nostro tempo, Lacroix arriva a disegnare il volto vero dell'amore. Il desiderio di amore che la nostra anima contemporanea confusamente sente come vitale rimanda all'esperienza fondante in cui la relazione con l'altro diventa il luogo della rivelazione a se stessi. Mirando gratuitamente e generosamente al cuore dell'amato,...
Conosci te stesso. Da Socrate a san Bernardo
L'esortazione "conosci te stesso" è stata a lungo e da più parti ripresa nel corso della storia del pensiero, assumendo carattere paradigmatico in termini morali e filosofici. Il motto, scritto sulla facciata del tempio di Apollo a Delfi per ricordare all'uomo la propria finitezza nell'approssimarsi al dio, fu assunto da Socrate quale perno del suo sistema filosofico. Esso ha attraversato nei secoli la cultura occidentale con influssi di enorme portata e, sotto certi aspetti, senza paragoni. Ne è la dimostrazione quest'opera di Pierre Courcelle, dedicata alla straordinaria Wirkungs-geschichte del precetto delfico, ricostruita attraverso i testi essenziali a esso riferiti, da Senofonte e Platone fino al secolo XII, con uno sguardo anche agli autori moderni e contemporanei. Ciò consente di individuare la linea di trasmissione del "conosci te stesso" nel passaggio dall'antichità pagana alla prescolastica cristiana, da una riflessione strettamente filosofica a una dimensione metafisico-teologica che va oltre l'orizzonte socratico. Nell'ambito di questa continuità, il lavoro di Courcelle mette in luce e distingue le tematiche, i percorsi e i progressi della riflessione antropologica sulla grandezza e sulla miseria dell'uomo ponendosi come fondamentale riferimento per chiunque sia interessato alla storia della conoscenza umana. Presentazione di...
Vita e pensiero (2011). Vol. 3
Storica rivista dell'Ateneo dei cattolici italiani, "Vita e Pensiero", sin dalla fondazione nel 1914, si è proposta come autorevole luogo di confronto e dibattito per la cultura del Paese. Nella consapevolezza che quella che stiamo vivendo è per tutti una stagione ricca di opportunità e rischi, da affrontare con coraggio intellettuale e gusto per la ricerca del vero, dal 2003 "Vita e Pensiero" è stata ripensata nell'impostazione grafica e nel lavoro redazionale. Oltre a temi quali lo sviluppo tecnologico e economico, il progresso delle neuroscienze e della genetica, i nuovi paradigmi della politica e delle relazioni internazionali, l'evoluzione dei mezzi di comunicazione di massa, dedica una particolare attenzione all'attualità, ospitando articoli e interventi di docenti dell'Università Cattolica e di significative voci "esterne", capaci di offrire chiavi di lettura originali sui fenomeni sociali e culturali di oggi e di domani.
EUR 7.60
Volontari si diventa. Conoscere e promuovere l'impegno nel volontariato e nella politica dei giovani italiani
Il tema del volontariato e, più in generale, dell'azione sociale è particolarmente interessante quando ci si riferisce alle giovani generazioni. Il volume focalizza l'attenzione sulla partecipazione giovanile leggendola a livello individuale, familiare e sociale. Obiettivo generale del testo è quello di approfondire il tema dell'impegno sociale giovanile fornendo un'ipotesi di quali fattori siano alla base delle sue due forme maggiormente diffuse: il volontariato e l'impegno politico. Il lavoro si snoda lungo tre sezioni: la prima illustra la cornice teorica di riferimento, lo stato dell'arte riguardo le ricerche nazionali e internazionali sull'azione sociale e in particolar modo sui giovani adulti; la seconda presenta alcuni studi empirici; infine, la terza espone le ricadute applicative. Il testo coniuga quindi riflessione teorica e ricerca empirica con l'obiettivo di rintracciare possibili piste per il reclutamento, la formazione e l'accompagnamento dei giovani impegnati nel volontariato e nella politica. Nel volume è possibile quindi rintracciare modalità operative e quadri di lettura del fenomeno, utili sia ai giovani impegnati, sia a quanti, a vario titolo, sono interessati alla promozione dell'impegno sociale.
EUR 17.10
La facoltà di scienze politiche della Università Cattolica 1989-2010. Profili istituzionali e internazionali nella interdisciplinarietà
Questo volume presenta la Facoltà di Scienze Politiche della Università Cattolica (FSPUC) nei 21 anni accademici (dall'a.a. 1989-1990 all'a.a. 2009-2010) durante i quali l'Autore ne è stato Preside. Accenna anche a periodi antecedenti e in particolare a quelli che iniziano nel 1976. Non si tratta dunque della storia della Facoltà dalle sue origini ma di quella di un suo più recente periodo con limitati accenni ad alcuni momenti storici che l'hanno caratterizzata. Tra questi si ricorda un dato emblematico: dal 1936 al 2010 la Facoltà ha avuto solo quattro presidi (nell'ordine di successione Marcello Boldrini, Francesco Vito, Gianfranco Miglio, Alberto Quadrio Curzio) ma ha espresso ben due Rettori dell'Università Cattolica (Francesco Vito e Lorenzo Ornaghi) sui sei in totale che l'Ateneo ha avuto, oltre al fondatore Agostino Gemelli. Il volume ha tre tonalità: quella di documentazione organica sulla Facoltà nei 21 anni citati; quella sull'attività accademica per la sua valenza formativa; quella sui paradigmi ai quali l'autore ha cercato di improntare la sua attività di Preside nel configurare la struttura accademico-didattica della Facoltà. A quest'ultimo proposito sono presentati i paradigmi: "3c" (convinzioni, conoscenze, competenze); "3i" (istituzioni, internazionalizzazione, interdipendenza); "ISE" (Istituzioni, Società, Economia); "3s"...
L' anima e la matematica
Da più d'un secolo svariate filosofie della matematica ne indagano il carattere privilegiato di scienza esatta, riconducendola per lo più alla logica, rifugiandosi nel mondo delle idee. Questo libre propone di "rovesciare il telescopio" e restituire la matematica all'anima: quella stessa anima che crea la musica, inventa il mito, e definisce la legge plasma infine la scienza per eccellenza. "Tutti siamo uguali di fronte a qualcosa che noi stessi, e da noi stessi, abbiamo creato, dando alla nostra uguaglianza la forma di numeri e figure". In un'antologia di episodi che va dai pitagorici a Dedekind da Teeteto a Cantor, la matematica racconta sé stessa come liberamente generata dall'anime umano, pur rimanendo certa, immutabile, universale. L'autore sceglie il suo Virgilio: leggende Platone con occhi matematici, lo allontana dall'interpretazione scolastica che vede in lui l'architetto dell'Iperuranio. Dichiarato omaggio a Imre Toth, il saggio ne perpetua l'esempio di filosofia militante nel suo ribadire l'importanza politica di difendere il legame tra l'anima e la matematica: "Numeri e figure si lasciano filosofare addosso: la loro oggettività è compatibile con una pletora di spiegazioni e interpretazioni. Ma il miracolo non si ripete: negando all'animo umano la possibilità di generare...
«Guerra indolore». Dottrine, illusioni e retoriche della guerra limitata
Il pensiero strategico contemporaneo non è il regno della rassegnazione alla caduta dei limiti alla violenza bellica, né può essere ridotto a una galleria di impenitenti fautori della guerra combattuta senza freni e inibizioni. Se l'etica o il diritto internazionale non hanno mai smesso di impegnarsi sul versante della limitazione della guerra, esiste anche un'autonoma riflessione svolta dai militari - non necessariamente mossa da preoccupazioni umanitarie, semmai impegnata a salvaguardare i presupposti di proficuità ed efficacia politico-strategica dell'impiego della forza militare, ma comunque orientata a imbrigliare la furia distruttiva della guerra. Questo libro si sofferma proprio sui modi in cui la strategia contemporanea, nelle sue diverse articolazioni (terrestre, navale e aerea), ha provato a smussare gli spigoli della guerra. Esso offre una rassegna degli 'antidoti' alla violenza illimitata che alcuni tra i suoi principali esponenti si sono persuasi, ma così spesso illusi, di aver individuato ed escogitato. Emerge dai capitoli del volume un bagaglio di riflessioni, suggestioni e dottrine della guerra limitata da cui continua a trarre ispirazione la strategia oggi. Dopo la fine della Guerra Fredda la forza militare è rimasta al centro della scena internazionale, ma assieme alla sua ingombrante presenza...
L' altra libertà. Saggio su Georg Simmel
Il volume rivisita il pensiero di Georg Simmel (1858-1918) sulla libertà. Acuto interprete di un'epoca che ha conosciuto un'accelerazione grandiosa al cammino di libertà dell'uomo e, al contempo, drammatiche involuzioni, il pensatore tedesco, all'interno di un originale approccio epistemologico contrassegnato dalla circolarità tra idea ed esperienza, pone la questione della libertà nei termini di un passaggio obbligato per le scienze sociali: le relazioni, i modelli e le forme di vita organizzata si sviluppano infatti attorno a un certo immaginario della libertà. Non a caso, quest'ultima costituisce una sorta di fll rouge che attraversa tutti gli scritti di Simmel, dall'ampia opera giovanile "Einleitung in die Moralwissenschaft" fino al frammento consegnato all'editore nello stesso mese della sua morte dal significativo titolo "Uber Freiheit". La stessa sociologia simmeliana si pone come scienza della libertà relazionale: l'analisi della libertà si intreccia strettamente con quella del rapporto individuo-società, dentro un'affascinante prospettiva dialettica di co-originarietà e reciprocità tra l'individuale e il sociale, fuori da visioni deterministiche, meccanicistiche e individualizzanti. Nella sua ricerca di "come possa l'io individuale conservare il suo valore particolare, senza allo stesso tempo sprofondare nell'instabilità del soggettivismo".
EUR 23.75
Quando il lavoro diventa insostenibile. Leve di ricerca e intervento in ambito sociosanitario
Il tema della responsabilità sociale di impresa e della sostenibilità è oggetto di ampio dibattito entro diverse discipline e rappresenta una questione ineludibile per le imprese pubbliche e private. Questo libro esplora da un punto di vista teorico e attraverso una ricerca sul campo il tema della sostenibilità sociale nelle organizzazioni sanitarie con l'intento di perseguire un duplice obiettivo: contribuire a una più specifica definizione di tale concetto da un punto di vista psico-sociologico e discutere quali leve strategiche e dispositivi di intervento possano rivelarsi efficaci per la sua promozione da parte di manager, consulenti e ricercatori. In particolare, il testo presenta uno studio di caso - un intervento di ricerca azione - condotto entro un servizio socio-sanitario e ne discute analiticamente le premesse teoriche, le scelte metodologiche, la valutazione degli esiti e le ricadute applicative, offrendo spunti di riflessione e indicazioni per l'intervento.
EUR 17.10
L' ambiente conteso. Ricerca e formazione tra scienza e governance dello sviluppo umano
Quali stili di vita favoriscono uno sviluppo equilibrato? Come promuovere in modo durevole la sostenibilità della crescita, contrastando il degrado ambientale? Gli autori dei saggi che compongono il volume, esprimendo una peculiare sensibilità euristica, convengono sull'esigenza di collegare strettamente ecologia umana ed ecologia dell'ambiente per far sì che la sostenibilità, tra controversie di diverso genere, rappresenti una sorta di capitale sociale orientato al bene comune. Il libro, che si apre con una preziosa prefazione di L. Ornaghi, documenta il dialogo multidisciplinare che contrassegna l'attività di ricerca e formazione svolta dall'Alta Scuola per l'Ambiente dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. Nell'articolata rassegna, il volume considera i temi della mobilità sostenibile (B. Villavecchia), del rischio ambientale nella percezione dell'opinione pubblica (L. Bruzzi), della complessità dei modelli per designare scenari attendibili in ordine a fenomeni quali il climate change e il fabbisogno energetico (Y. Gaspar). "L'ambiente conteso" richiede analisi multisettoriali e strumenti partecipativi (I. Beretta), chiama in causa scelte politiche e innovazione tecnologica, progettualità educativa e competenze per la sostenibilità (C. Birbes).
EUR 11.25
Etica della sovranità. Questioni antropologiche in Kelsen e Schmitt
C'è qualcosa di effettivamente tragico nella vicenda della sovranità di cui ci hanno parlato, sia pure in modi opposti, Kelsen e Schmitt, se è vera l'interpretazione che non c'è e non è possibile nessun soggetto della sovranità. Del resto, Kelsen ha sempre negato la sovranità con la stessa forza con cui Schmitt l'ha invece rivendicata e affermata. Ma che significato ha il loro percorso giuridico-politico sul piano etico e antropologico? E in che termini si può parlare di un'etica della sovranità, nella misura in cui una tale espressione allude a qualcosa di positivo e, dunque, di radicalmente incompatibile con quella mancanza che la riflessione di Kelsen e Schmitt avrebbe voluto testimoniare? L'idea di un'etica della sovranità è, in effetti, a portata di mano se si riflette adeguatamente sull'immagine classica dell'etica che ne rinviene l'oggetto nell'onere in quanto tale. E però si impone di forza l'interrogativo su come possa essere possibile la sovranità nell'esperienza degli uomini, data la sua dimensione relazionale e l'impossibilità di governare in senso assoluto il corso dell'azione umana.
EUR 16.50
L' etica smarrita della liberazione. L'eredità di Simone de Beauvoir nella maternità «biotech»
La liberazione della donna e della generazione non può essere vera senza una seria riflessione antropologica ed etica. Ma il tortuoso cammino che tale liberazione ha percorso e sta percorrendo, enfatizzando in modo unilaterale la volontà soggettiva, ha rischiato di perdere l'etica per strada: un'etica smarrita della liberazione, nel duplice senso di un'etica che non sa più dove andare, confusa, e di un'etica che è stata persa, a volte per assenza di pensiero. Sono passati poco più di tre decenni dalla nascita di Louise Brown e le biotecnologie legate alla generazione umana sono ormai vissute e rappresentate solo nella loro dimensione tecnico-pratica. Cercando di ricostruire criticamente la storia del pensiero femminile che ha accompagnato la nascita e lo sviluppo delle nuove tecnologie riproduttive, questo testo prende in esame l'apporto di Simone de Beauvoir, mettendo in luce la ricaduta del suo pensiero sull'interpretazione delle nuove biotecnologie e sulla traiettoria della comprensione del rapporto tra maternità e libertà. Il filo conduttore scelto è quello della relazione - tra i generi, col proprio corpo, tra gli esseri umani -, prospettiva e punto di partenza fecondo per la comprensione dei beni in gioco nella procreazione umana.
EUR...
Sinisgalli e la cultura utopica degli anni Trenta
Radunatosi a Milano negli anni Trenta, il gruppo dei poeti ermetici meridionali, Libero De Libero, Alfonso Gatto, Salvatore Quasimodo, Leonardo Sinisgalli, dà luogo a un sodalizio ove si incrociano letteratura e poesia, arti figurative e architettura, e si attua un incontro fra scienza e utopia che sta all'origine dei progetti di Edoardo Persico e Adriano Olivetti. Luoghi privilegiati del dibattito che ne scaturisce sono riviste tecniche quali "Casabella" e "Domus", periodici d'ambito letterario come "Corrente" e "L'Italia Letteraria", gallerie d'arte tra cui spicca quella del "Milione". In questa Milano si afferma la figura di Leonardo Sinisgalli. In lui si congiungono, poliedricamente, le frontiere della vocazione poetica e algebrica, l'inclinazione alla speculazione filosofico-matematica e l'interesse per le macchine sviluppatosi sulla scia degli insegnamenti di Leonardo da Vinci. Questo vasto retroterra rende la sua voce di poeta-ingegnere tra le più originali del Novecento.
EUR 19.00
L' architettura dell'umano. Aristotele e l'etica come filosofia prima
Il secolo scorso ha variamente proclamato la fine della filosofia in quanto metafisica. Nel nuovo millennio si indovinano, a livello istituzionale, sintomi di una sempre più conclamata obsolescenza degli studi umanistici, e quindi della filosofia intesa come disciplina accademica ed esercizio puramente intellettuale. Eppure, nel gesto ampio di questo transito epocale, trovarsi di fronte ai testi antichi può essere occasione di esperienze sorprendenti. Vale a dire, avvicinarsi al testo nella sua materialità impervia, nell'effetto straniante della sua opacità, nella sua refrattarietà alla risoluzione interpretativa o manualistica, può liberare risorse inattese per il pensiero, mettere a fuoco domande che non hanno cessato di riguardarci - che interrogano l'umano, le sue vicende e possibili configurazioni, le scelte, i percorsi, l'ipotesi della felicità. Incontrare l'antico (Aristotele, per esempio) in questo modo implica coltivare l'intimità con ciò che ancora ci elude. Allora diagnosticare la fine, intravedere altri inizi, non significa superare, passare oltre, né ancora andare altrove. L'origine ci scruta enigmatica. Il suo mistero inconsumato ci sta davanti. Lungi dal comportare una deposizione o un ritorno, lo sguardo volto al passato si espone a ciò che nel passato resta impensato, inaudito. Forse è proprio cogliendo l'antico nel...