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Un concilio per il XXI secolo. Il Vaticano II cinquant'anni dopo
Il cinquantesimo anniversario dell'apertura del Vaticano II (11 ottobre 2012) segna una tappa importante nel processo di ricezione del Concilio. Costituisce infatti una sorta di spartiacque tra la generazione che il Concilio lo ha 'fatto' (vescovi e teologi) e quella che ora lo eredita. Non si tratta di un passaggio facile. Infatti, le giovani generazioni conoscono poco del Vaticano II o non ne sono comunque particolarmente interessate. La distanza temporale comporta inevitabilmente uno scarto culturale e quindi anche un senso di estraneità rispetto all'epoca in cui il Concilio fu celebrato, così aperta al futuro e propensa all'ottimismo antropologico. E tuttavia il mutare dei tempi non rende obsoleto il Vaticano II, non pregiudica il suo essere realmente "la bussola sicura per orientarci nel cammino" di questo secolo, secondo una famosa espressione di Giovanni Paolo II. Al contrario, la tradizionalissima 'operazione' di ritorno alle fonti bibliche e patristiche, che costituisce l'anima più propria del Concilio, ha portato la Chiesa a una percezione maggiormente nitida della sua identità: quella di un popolo profondamente radicato nella storia umana, che va ascoltata e accompagnata con cordialità per poter proclamare fedelmente oggi il Vangelo di sempre. Come proporre il...
L' onda lunga delle primavere arabe. Implicazioni teoriche e sfide geopolitiche
Gli eventi accaduti nei primi mesi del 2011 hanno rivoluzionato il contesto geopolitico mediorientale. Regimi che si trascinavano da decenni, apparentemente solidi, sono rapidamente crollati; nuovi equilibri sono emersi nell'area e, fatto non secondario, la capacità di influenza delle grandi potenze nella regione si è rivelata effimera. Alla profondità dei fenomeni che hanno interessato i Paesi del Mediterraneo allargato non è purtroppo corrisposta un'adeguata capacità di comprensione. Molti aspetti delle Primavere arabe risultano tuttora inspiegati. È stato davvero toccato un punto di non ritorno? Oppure gli elementi di continuità torneranno a prevalere sulle spinte al cambiamento? Quali sono le cause profonde dell'erosione dei regimi autoritari? Quali possibilità si aprono per gli Stati europei - e l'Italia in particolare - nel difficile tentativo di instaurare nuovi legami con questi Paesi? Per dare una risposta a tali interrogativi, il volume illumina i fenomeni in questione alla luce delle principali teorie della Scienza Politica e delle Relazioni Internazionali. Il quadro che ne emerge fornisce un'accurata descrizione delle complesse dinamiche mediorientali contemporanee e suggerisce nuovi sentieri di ricerca.
EUR 19.00
Perché la legalità? Le ragioni di una scelta
Se oggi in Italia c'è un deficit che deve preoccupare e meritare attenzione, accanto e forse oltre quello economico, è indubbiamente il deficit di legalità. Ogni giorno la cronaca sta a documentarlo. La tendenza al rifiuto della legalità viene addirittura individuata, con rassegnata disillusione quando non con amaro compiacimento, quale elemento costitutivo e insuperabile dell'identità nazionale. E tuttavia la lotta per la legalità è seria e buona, e come tale va combattuta. Le ragioni sono tante. Prima fra tutte la sopravvivenza del nostro Paese. Questo libro, scritto da un magistrato che da tempo ha sentito anche il dovere di incontrare giovani studenti per trasmettere loro il valore della giustizia, vuole proporsi come un percorso di riflessione sul concetto di legalità ma anche sulle sue ricadute concrete per ogni cittadino, accettando la sfida di una divulgazione non banale dei temi del diritto. Cominciando dalla constatazione del livello degradato della legalità in Italia e dall'importanza di dare voce al bisogno di un suo ripristino, l'autore individua i fondamenti della legalità all'interno della Costituzione (valore in sé, prima ancora che scrigno di valori), che va oggi resa operante in modo effettivo e aggiornata, nell'ottica dell'esercizio di...
La partecipazione dei lavoratori. La cornice europea e l'esperienza comparata
Il volume affronta un tema, quello della partecipazione dei lavoratori, ora ritornato di prepotente attualità a seguito della delega contenuta nell'art. 4, comma 62 della legge 28 giugno 2012, n. 92 (cd. legge Monti-Fornero), la cui decretazione attuativa offrirà alle parti sociali la possibilità di sperimentare nelle singole imprese forme partecipative che spaziano dall'azionariato dei dipendenti alla cogestione 'alla tedesca'. A fronte dei nuovi scenari che si vanno profilando nel diritto interno, il saggio si concentra sulla cornice europea e comparata: dopo aver dato conto dell'evoluzione delle idee partecipative dagli albori ottocenteschi sino all'attuale crisi economico-finanziaria, l'autore conduce una serrata analisi giuridica della legislazione dell'UE in materia di coinvolgimento dei lavoratori e partecipazione alla gestione delle imprese, per soffermarsi, poi, sugli ordinamenti di cinque Paesi europei che hanno edificato, pur con sensibilità talora assai diverse, una regolazione ambiziosa della materia (Germania, Olanda, Francia, Svezia e Danimarca). Il lavoro si chiude tratteggiando un'ipotesi di inquadramento sistematico dei diritti di coinvolgimento dei lavoratori. L'autore invita il legislatore italiano a muoversi con maggiore decisione sulla strada intrapresa: la partecipazione alla gestione delle imprese non è solo un imperativo democratico, ma anche un vincolo benefico che può...
Proust e il calamaro. Storia e scienza del cervello che legge
Non siamo nati per leggere, ma siamo dotati di un cervello straordinariamente plastico. Così apprendiamo dalla storia e dalla scienza del cervello che legge, raccontate da Maryanne Wolf in questo lucido e appassionato saggio, dove si intrecciano riferimenti a discipline diverse quali neuroscienza, linguistica, psicologia, storia e pedagogia. La lettura, mostra la Wolf, non è un'attitudine naturale dell'uomo, ma una sua invenzione, forse la più geniale, che risale a 6000 anni fa in Mesopotamia, con la scrittura cuneiforme dei Sumeri. Ottimo esempio di architettura aperta, per imparare a leggere, il cervello umano ha dovuto, e ancora oggi ogni volta deve daccapo, creare sofisticati collegamenti tra strutture e circuiti neuronali in origine preposti ad altri più basilari processi, come la vista e la lingua parlata. Il cervello riplasmato in modo nuovo dalla lettura ha così consentito la formazione di un sapere non più improntato alla ripetitività tipica delle culture orali, ma caratterizzato dall'accumulo, creativo e vertiginosamente efficace, di sempre nuove conoscenze. Al livello sia biologico sia intellettuale, la lettura permette alla specie umana di oltrepassare l'informazione già data per produrre innumerevoli e meravigliosi nuovi pensieri. La cultura così come ora la conosciamo è figlia...
Manuale di bioetica. Vol. 1: Fondamenti ed etica biomedica.
«Particolarmente significativo è il risveglio di una riflessione etica attorno alla vita: con la nascita e lo sviluppo sempre più diffuso della bioetica vengono favoriti la riflessione e il dialogo - tra credenti e non credenti, come pure tra credenti di diverse religioni - su problemi etici, anche fondamentali, che interessano la vita dell'uomo». Con queste parole contenute in una delle ultime encicliche di Giovanni Paolo II (Evangelium Vitae, n. 27) si è voluto assegnare alla bioetica un compito che va al di là di una particolare visione religiosa e che interpella direttamente la ragione dell'uomo, chiamandolo a riflettere sull'intimo significato della sua stessa esistenza e dell'ambiente nel quale si trova. Il presente Manuale vuole essere innanzitutto uno strumento didattico, informativo e orientativo per quanti, studenti del Corso di laurea e dei Corsi di specializzazione della Facoltà di Medicina e Chirurgia, intendano prepararsi a svolgere in modo coscienzioso e corretto la professione medica. Viene perciò offerta una impostazione chiara sui criteri etici di fondo, applicandola ad alcuni rilevanti e attuali problemi, scelti fra i più conosciuti e dibattuti nell'ambito dell'esercizio della medicina. Ma l'opera è rivolta anche a chi intenda approfondire per vari...
L' essere che è, l'essere che accade. Percorsi teoretici in filosofia morale in onore di Francesco Totaro
La fecondità di una riflessione sta nella capacità di dare a pensare, di continuare a dare a pensare. Questo volume, in onore di Francesco Totaro, è il segno di tale fecondità. Ben lungi dall'essere celebrativo, raccoglie alcune voci in dialogo con i temi che hanno caratterizzato il suo impegno teoretico: testimonianze di una vitalità sempre acutamente sensibile ai nodi della teoresi e insieme alle dinamiche della condizione storica dell'umano. Alimentato da una tensione metafisica unitaria, l'impegno intellettuale di Totaro si è espresso nel prendere corpo, in armonico equilibrio, di originali riflessioni sull'essere che è, a partire dall'interrogazione sul fondamento, e sull'essere che accade, con attenzione alla molteplicità di forme e modi secondo i quali l'essere viene a manifestarsi. Se la curvatura storica ha visto un proficuo confronto, tra gli altri, con i testi di Hegel, Marx, Weber, Scheler, Gramsci, Nietzsche, Mannheim e Habermas, essa si è caratterizzata anche per l'apertura nell'orizzonte dell'Intero e un'incessante intenzionalità utopica. L'interesse alle strutture antropologiche dell'agire si è declinato nella prospettiva di ricerca del paradigma della 'misura', in direzione di un'etica della 'equipotenza' valorizzata alla luce di un'idea prospettivistica di verità; si è inoltre articolato in indagini sulla...
Religiosità e civiltà. Conoscenze, confronti, influssi reciproci tra le religioni (secoli X-XIV). Le settimane internazionali della Mendola
Nel terzo Convegno del ciclo "Religiosità e civiltà", tema delle Settimane della Mendola, Nuova Serie, sono state indagate le varie modalità con cui il cristianesimo si è aperto alla conoscenza delle altre religioni. In particolare si è esplorato come, con varie modulazioni, i cristiani di età medievale abbiano percorso itinerari che, a partire dalla coscienza del loro essere profondo, li hanno portati a misurarsi con i messaggi delle altre religioni, utilizzando sia l'osservazione empirica, sia lo studio approfondito delle altrui tradizioni culturali, sia la traduzione e la riflessione sui testi sacri delle altre fedi religiose, con particolare riguardo al Corano. I singoli casi di studio sistematico di argomenti particolari sono anche serviti per verificare come il confronto tra gli aspetti culturali e le forme cultuali delle altre religioni non abbia portato a uno scontro di civiltà, come alcuni studiosi hanno recentemente sostenuto, bensì, allontanando ogni facile irenismo, a una effettiva difficoltà di realizzare un vero e proprio dialogo. Sono indubbiamente emersi gli influssi reciproci, sul piano del comportamento etico, e a volte sul terreno delle liturgie, ma a tratti sono stati messi a nudo gli scontri violenti, specialmente contro i pagani delle pianure...
Storia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. Le istituzioni. Vol. 5: I patrimoni dell'Università Cattolica.
Il V volume della Storia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore è stato pensato per consentire a un pubblico ampio di lettori di accostarsi ai patrimoni 'materiali' dell'Ateneo dei cattolici italiani. Va dunque alla ricerca di ciò che, nel corso del tempo, ha contribuito a formare un deposito di indubbia rilevanza e che si presenta sotto forma di un insieme variegato di oggetti e costruzioni. Sino ad ora si è raccontato di tale deposito in maniera settoriale, sottolineando, di volta in volta, qualcuno dei molti aspetti che lo compongono, si tratti delle opere artistiche e architettoniche, oppure dei reperti archeologici o, ancora, delle imprese editoriali della casa editrice dell'Ateneo. Questo volume offre un resoconto più complessivo, ma non meno circostanziato, che attesta l'entità e la qualità dei diversi beni conservati dall'Ateneo del Sacro Cuore. Le rassegne qui presentate sono precedute da alcuni saggi che analizzano le tradizioni culturali di cui il patrimonio dell'Ateneo è espressione, corredati da un ampio apparato iconografico che testimonia, con l'immediatezza delle immagini, la varietà e lo spessore dei depositi custoditi dall'Università Cattolica presso la sede milanese.
EUR 47.50
Vita e pensiero (2013). Vol. 1
Storica rivista dell'Ateneo dei cattolici italiani, "Vita e Pensiero", sin dalla fondazione nel 1914, si è proposta come autorevole luogo di confronto e dibattito per la cultura del Paese. Nella consapevolezza che quella che stiamo vivendo è per tutti una stagione ricca di opportunità e rischi, da affrontare con coraggio intellettuale e gusto per la ricerca del vero, dal 2003 "Vita e Pensiero" è stata ripensata nell'impostazione grafica e nel lavoro redazionale. Oltre a temi quali lo sviluppo tecnologico ed economico, il progresso delle neuroscienze e della genetica, i nuovi paradigmi della politica e delle relazioni internazionali, l'evoluzione dei mezzi di comunicazione di massa, dedica una particolare attenzione all'attualità, ospitando articoli e interventi di docenti dell'Università Cattolica e di significative voci "esterne", capaci di offrire chiavi di lettura originali sui fenomeni sociali e culturali di oggi e di domani.
EUR 8.08
Vita e pensiero (2013). Vol. 5
Storica rivista dell'Ateneo dei cattolici italiani, "Vita e Pensiero", sin dalla fondazione nel 1914, si è proposta come autorevole luogo di confronto e dibattito per la cultura del Paese. Nella consapevolezza che quella che stiamo vivendo è per tutti una stagione ricca di opportunità e rischi, da affrontare con coraggio intellettuale e gusto per la ricerca del vero, dal 2003 "Vita e Pensiero" è stata ripensata nell'impostazione grafica e nel lavoro redazionale. Oltre a temi quali lo sviluppo tecnologico ed economico, il progresso delle neuroscienze e della genetica, i nuovi paradigmi della politica e delle relazioni internazionali, l'evoluzione dei mezzi di comunicazione di massa, dedica una particolare attenzione all'attualità, ospitando articoli e interventi di docenti dell'Università Cattolica e di significative voci "esterne", capaci di offrire chiavi di lettura originali sui fenomeni sociali e culturali di oggi e di domani.
EUR 8.08
La filosofia di Platone nell'interpretazione di Hans-Georg Gadamer
Dopo più di due millenni, può la filosofia di Platone dire ancora una parola nuova al pensiero contemporaneo? Quale è il suo insegnamento oggi? Hans-Georg Gadamer (1900-2002), studiando per tutta la sua lunga vita il pensiero dell'Ateniese, ha tentato di coglierne, nei suoi numerosi studi, i tratti peculiari, muovendo dal neokantismo, passando attraverso le interpretazioni fenomenologiche heideggeriane, sino a entrare a contatto con la nuova interpretazione di Platone delle Scuole di Tubinga e di Milano. In questi molti stimoli, recepiti variamente, pare essere colta la stessa forza del pensiero platonico: il dialogo, l'apertura verso l'altro, la potenza del comprendere. Questo libro ricostruisce il pensiero di Platone nell'interpretazione di Gadamer, nell'intento di restituirne alla storia della filosofia una lettura organica. Attraverso una specifica esegesi della teoria delle idee e dell'Idea di Bene, dei dialoghi e delle 'dottrine non scritte', della metamatematica platonica e dei concetti di numero, eidos, idea, logos, methexis, si ripercorre, da un lato, la storia dell'interpretazione di Platone del Novecento, dall'altro, si mette in moto quel circolo ermeneutico per il quale, contro ogni sofistica, non si confonde l'essere con il mezzo e il mezzo con l'essere, ma si scorge nel logos...
Manuale di pallacanestro. Tecnica e didattica
L'idea di preparare un nuovo testo sulla pallacanestro nasce come conseguenza della riflessione sui molti problemi proposti nell'insegnamento specialistico in genere. Tali problemi - che hanno anche matrici biologiche, fisiologiche, antropometriche, psicologiche e tecniche - si compendiano tutti nella difficoltà di insegnare ex novo o di perfezionare quella globalità gestuale che definisce l'individualità esecutiva specialistica. Il livello delle prestazioni sportive oggi è aumentato molto e conseguentemente è migliorato il livello professionale degli Istruttori e degli Allenatori che hanno perfezionato i loro sistemi di allenamento, introducendo nuovi mezzi e metodi di preparazione e applicando alla tecnica nozioni di biomeccanica, di fisica e di neurofisiologia. Il volume, frutto di un accurato lavoro di ricerca, vuole essere un aiuto agli studenti del corso di laurea in Scienze Motorie e dello Sport, agli istruttori, agli allenatori e ai preparatori atletici di pallacanestro, che si devono sentire impegnati in un costruttivo processo evolutivo, disponibili a un dialogo continuo, senza pregiudizi di sorta, interessati all'aggiornamento, perché animati dalla volontà di migliorare costantemente.
EUR 26.60
Il focolare elettronico. Televisione italiana delle origini e culture di visione
Alla metà degli anni Cinquanta, la televisione fa il suo ingresso nelle case degli italiani accolta da un clima ambivalente, sospeso fra toni miracolistici d'entusiasmo e sentimenti di diffidenza e sospetto. La percezione netta era quella di un cambiamento di portata epocale proprio perché coinvolgeva lo spazio intimo e privato della casa. Attraverso l'analisi di un composito mosaico di fonti, che va dall'iconografia pubblicitaria dell'epoca ai discorsi conservati nella stampa popolare, dai primi quiz della Rai alle testimonianze dei primi spettatori televisivi, Cecilia Penati ricostruisce la storia culturale della diffusione domestica della televisione in Italia nel periodo di istituzionalizzazione del medium. Portando un contributo italiano a una tradizione ben radicata nel panorama dei Television Studies internazionali, con cui costruisce un costante dialogo, "Il focolare elettronico" documenta come il percorso storico di ambientamento della televisione nella sua 'nicchia' per eccellenza, lo spazio domestico, sia stato più tortuoso e meno scontato di quanto si potrebbe pensare. Il libro esplora le principali 'culture di visione' che hanno caratterizzato la fase 'archeologica' del medium, approfondendo le ritualità legate a una fruizione altamente partecipativa e collettiva nei luoghi pubblici, ricostruendo gli interventi della Rai e dei marchi di...
Chiesa e democrazia. Da Leone XIII al Vaticano II
"Tutto sommato, quel che i cristiani hanno assimilato meno sono le pratiche della democrazia liberale; quello che hanno amato meno sono, perciò, i valori del liberalismo, I'accettazione del pluralismo, il riconoscimento della relatività delle scelte, l'idea di rimettersi alla regola della maggioranza. Forse il passaggio dalle posizioni conservatrici alla critica socialista della società democratica richiedeva una conversione meno radicale che l'adesione ai principi della democrazia politica" (R. Rémond). In questo libro sono ripercorsi alcuni momenti del tormentato e non ancora del tutto chiarito rapporto fra la Chiesa e la democrazia liberale. Leone XIII, Sturzo, Maritain, Pio XII, il concilio Vaticano II sono assunti come i rappresentanti maggiori di un processo ideale, fatto di consensi e di dissensi, in cui gli eventi storici e la volontà degli uomini rimettono continuamente in discussione un rapporto, che non è mai riducibile ad una formula.
EUR 20.90
Lombardia feudale. Studi sull'aristocrazia padana nei secoli X-XIII
François Menant (nato nel 1948) è direttore di ricerca presso il Centre National de la Recherche Scientifique di Parigi, dopo aver svolto attività di ricerca e di insegnamento all'École Normale Supérieure di Parigi, all'École Française di Roma e alla Bibliothèque Nationale di Parigi. Le sue ricerche hanno per oggetto gli aspetti sociali, politici ed economici della Lombardia dei secoli X-XIII. Una serie di studi pubblicati in sedi diverse viene ora raccolta nel presente volume, mentre è stato pubblicato nel 1993 nella "Bibliothèque de l'École Française de Rome" n. 281 un lavoro più ampio dal titolo Campagnes lombardes du Moyen Age. L'économie et la société rurales dans la région de Bergame, de Crémone et de Brescia du Xe au XIIIe siècle.
EUR 19.00
Biobanche. Aspetti scientifici ed etico-giuridici
La biobanca quale raccolta di materiali biologici umani offre alla ricerca medica un numero fino a pochi anni orsono inimmaginabile di reperti omogenei per certe caratteristiche e di informazioni da essi desumibili. Talora, si pensi alle banche di sangue cordonale, offre altresì elementi che possono essere utilizzati in ambito terapeutico. Si tratta, quindi, di una risorsa caratterizzata da una peculiare finalizzazione solidaristica. Ma quanto essa mette a disposizione è straordinariamente delicato: perché se ne potrebbe far uso per gli scopi più diversi; perché è in grado di fornire conoscenze sensibili sulla salute del donatore e dei suoi consanguinei; perché potrebbe suscitare interesse da punti di vista del tutto differenti rispetto a quello sanitario. Gli elementi biologici umani sono espressione dell'identità di un individuo e ne portano i caratteri. Ciascuno, pertanto, ha il diritto e il dovere di sovrintendere al loro utilizzo, prestando il proprio consenso sulla base di un'adeguata identificazione dell'ambito di ricerca presente e futura (o di gestione per fini terapeutici) cui siano destinati o escludendo tipologie di utilizzo ritenute inaccettabili. Tale responsabilità non viene meno solo perché si renda irriconoscibile, mediante procedure di anonimizzazione, il rapporto tra un certo materiale biologico...
L' invenzione del secolare. Post-modernità e donazione in John Milbank
Il volume presenta al lettore italiano il pensiero del teologo anglicano John Milbank (Londra, 1952), fondatore del movimento teologico Radical Orthodoxy. Critico del pensiero secolare 'inventato' nel corso della modernità occidentale e sviluppato in senso nichilistico dall'attuale pensiero postmoderno, Milbank mostra come la fecondità dell'intelligenza della fede cristiana possa chiarire molti dei nodi determinanti l'attuale decadenza culturale e sociale. Egli propone di pensare la condizione attuale come un tempo opportuno per rilanciare il Cristianesimo come risposta alle conseguenze disgregatrici e violente prodotte dalla modernità sorta da alcune premesse infelici originate dalla stessa teologia tardo-medievale. Un esempio adatto a illustrare quest'analisi del decorso del pensiero occidentale è costituito dall'interpretazione del tema della donazione, sia rispetto all'odierno dominio dello scambio mercantile, sia quanto alle più significative teorie filosofiche sul dono. Dalla brillante e profonda analisi milbankiana emerge un'alternativa ecclesiale e sociale all'attuale plesso liberal-capitalistico che, sotto il nome di socialismo per grazia, apre la riflessione al di là degli steccati imposti dal pensiero unico. Prefazione di PierAngelo Sequeri.
EUR 23.75
Tra mare e continente: l'isola d'Eubea
Il volume intende fornire una ricostruzione unitaria della storia dell'Eubea, che attualmente manca. Dell'isola, posta tra il mar Egeo e la costa orientale della penisola greca, vengono considerati il ruolo primario svolto nella colonizzazione arcaica, lo stretto rapporto di alleanza e/o di subordinazione intessuto con Atene nel corso del V secolo, il tentativo di svolgere nel corso del IV secolo un ruolo più autonomo, attraverso la formazione di una lega euboica, tra Atene, Tebe e la Macedonia, e infine le vicende di età romana. Attraverso il contributo di diversi studiosi, ne esce il quadro di un'area geopolitica strategicamente importante, sospesa tra vocazione marinara e continentale, tra il grande passato coloniale e il ruolo di secondo piano in cui si trovò successivamente relegata.
EUR 24.70
Studi in onore di Maria Grazia Albertini Ottolenghi
"Il secondo numero dei "Quaderni di Storia dell'arte" rende omaggio a Maria Grazia Alberti Ottolenghi. Giunta in Università Cattolica come docente di Storia delle tecniche artistiche per la Scuola di Specializzazione in Storia dell'arte, Maria Grazia Albertini Ottolenghi ha poi tenuto le Cattedre di Storia dell'arte moderna e Storia dell'arte lombarda presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, in anni di radicali e complesse trasformazioni, alle quali ha partecipato con illuminato e attento ruolo di coordinamento didattico e scientifico. I suoi studi dedicati all'arte lombarda - con particolare attenzione a Pavia - dal Medioevo al Settecento e, più in generale, agli aspetti tecnici e materiali della produzione pittorica e scultorea si sono imposti a livello nazionale e internazionale contribuendo a dilatare e approfondire la concezione di manufatto artistico su versanti oggi non più trascurabili. Un magistero innovativo, diffuso con passione e acribia, capace di sondare le molteplici possibilità di conoscenza delle opere d'arte, percorse con meticolosità e pazienza."
EUR 20.90