Sfoglia il Catalogo IBS 5
Catalogo
Mostrati 12521-12540 di 50764 Articoli:
-
Quando i valori prendono vita. Il lato umano della rivoluzione egiziana
"Scrivere il catalogo della mostra 'Quando i valori prendono vita' non significa soltanto raccogliere i testi e le immagini dei suoi pannelli in un volume che si può sfogliare, aggiungendo qualche asettica informazione sul gruppo SWAP - Share With All People, che ha allestito questa mostra e l'ha portata in giro per l'Italia. Scrivere il catalogo di questa mostra significa anche, e soprattutto, presentare un'esperienza viva d'incontro, amicizia, crescita insieme e condivisione con gli altri, capace di coinvolgere proprio nel senso di accogliere in sé - molte altre persone e, in fin dei conti, donare fiducia nella possibilità - anzi, nella realtà già in atto - di una gioiosa convivenza e di una rispettosa amicizia fra 'differenze', siano esse culturali, religiose, politiche, o semplicemente fra persona e persona. Questa mostra e questo catalogo, dunque, sono uno strumento per trasmettere, a quanti vorranno coglierla, la speranza che il gruppo SWAP rappresenta, magari entrando a farne parte, ciascuno laddove si trova a condurre la propria esistenza." (dall'Introduzione)
EUR 8.55
-
Antonio Barolini. Cronistoria di un'anima
Questo volume è un invito a leggere lo scrittore vicentino Antonio Barolini (1910-1971) e offre per la prima volta inediti di valore storico che includono una scelta del manoscritto "Diario di prigionia" e dell'epistolario con il filosofo Aldo Capitini, oltre a un elogio dell'amico Antonio Giuriolo.
EUR 22.80
-
Il sogno dell'eroe
Mentre sta per scoppiare la guerra fra i regni della Grecia e la città di Troia, la dea Atena appare in sogno al piccolo Tancredi per affidargli una missione: liberare un bambino dal quale dipenderanno le sorti dell'intero conflitto. Inizia così il viaggio di Tancredi, armato di un vecchio arco e in compagnia del suo fidato gatto. Un viaggio che lo porterà a diventare un eroe. Età di lettura: da 8 anni.
EUR 8.55
-
Un romanzo di crisi. Il «Mambriano» del Cieco da Ferrara
Collocata tra l'interruzione dell'"Innamorato" e la nascita del Furioso, il "Mambriano" del Cieco da Ferrara è un'opera ancora avvolta da troppo mistero e sostanzialmente da riscoprire. Pubblicato postumo nel 1509, questo poema cresciuto nella Mantova gonzaghesca - rappresenta una tappa obbligata nel percorso della storia del romanzo cavalleresco in area padana: esso infatti, offrendo una via alternativa alle numerose "giunte" ai tre libri boiardeschi, non solo rivendica una propria fisionomia e identità, ma, soprattutto, si connota, per il suo autore, come uno strumento di lotta contro la crisi incipiente che va colpendo, tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento, il sistema corte. Mediante una profonda sperimentazione riguardante la varia cultura cortese rivissuta all'interno del genere cavalleresco, il Cieco vuol consegnare al mondo delle corti ormai in rovina un prodotto in cui riconoscersi. Il poema diviene, così, un ultimo baluardo di resistenza, che già mostra, però, quella via di follia che sarà propria del "Furioso".
EUR 26.60
-
Un lontano paradiso
"La quantità nella lirica di Giacomo è tutta segnata dalla pochezza. Pochissimi sono gli anni di questo giovanissimo poeta, relativamente poche le poesie che in queste pagine possiamo ascoltare, pochi i versi, piccolo il volume che le raccoglie, non ampio è lo spettro delle esperienze, per lo più molto quotidiane, famigliari e domestiche, che compongono la materia delle sue liriche, volutamente leggero lo scavo riflessivo su cui insiste la penna del nostro Giacomo. Invito con convinzione i lettori a percorrere con perseveranza e senza pregiudizi la geografia delle 'piccole cose' che ci propone questo piccolo, grande ragazzino alla ricerca di una bellezza che ci apparirà, lirica dopo lirica, giammai una trasformazione ovattata e idealmente truccata della realtà, ma un sondaggio scabro ed essenziale nella verità dei nostri sentimenti creaturali e dunque inevitabilmente fragili e sofferti."
EUR 7.60
-
Kevlar
"Bux crea dapprima uno spazio nuovo, che non esisteva, per poi sovrapporlo a una città reale, come in quei libri turistici dove mediante la carta velina disegnata si può vedere come erano fatti i monumenti dei quali ora non restano che rovine. La poesia di Bux aggiunge così una dimensione alla realtà che in questo caso non è ricostruzione, bensì ricreazione. Non riporta al passato, né promette un futuro, ma apre la mente a una nuova prospettiva, a un nuovo spazio del pensiero. Niente è ciò che sembra nel mondo creato dal poeta e, tuttavia, attraverso il poeta stesso, tutto è più di quel che sembra, rispetto a come poteva apparire a prima vista". (Martín López-Vega) Prefazione di Vicenç Llorca i Berrocal.
EUR 11.40
-
Poesie d'amore. Testo latino a fronte
"Michele Marullo Tarcaniota (Costantinopoli 1453 - Fiume Cecina 1500) è stato un poeta tanto misterioso quanto vigoroso e raffinato. Fu un esule greco dalla vita avventurosa con più di una esistenza vissuta pienamente: soldato di ventura (da quando aveva 17 anni) al servizio di vari potentati, ma soprattutto studioso, letterato finissimo e poeta-filosofo, senz'altro uno dei maggiori del '400, ha saputo scrivere in latino meravigliose liriche piene di nostalgia per la patria perduta, epigrammi d'amore tra i più alti composti nel Rinascimento e i bellissimi e solenni Inni naturali, poesie filosofiche platonico-lucreziane che rivelano una religiosità intensa. Sopravvisse a molti campi di battaglia in buona parte dell'Europa centrale e orientale e, allo stesso tempo, frequentò alcune delle città più vivaci (Ragusa, Napoli, Roma, Firenze) e conobbe molti degli umanisti del suo tempo. Morì affogato la domenica delle Palme del 1500 nel fiume Cecina, in piena per lo scioglimento delle nevi, mentre da Volterra cercava di raggiungere la nave che a Piombino lo attendeva per riportarlo finalmente nella sua Costantinopoli (abbandonata troppo presto dai genitori dopo la caduta della città in mano turca nel 1453). Quando sparì nelle acque che lo travolsero teneva con...
Versi e prose
«Questo libro riserva non poche sorprese nell'ambito della intensa produzione critica, teorica, creativa e traduttoria del fondatore del futurismo. Dalla - purtroppo solo temporanea - comparsa delle bozze preparatorie a una nuova edizione delle traduzioni da Mallarmé si evince che, alla fine degli anni '30, Marinetti stava riconsiderando il proprio rapporto con Mallarmé e, più in generale, con l'intera tradizione simbolista. Grazie a un paziente lavoro d'archivio svolto presso biblioteche italiane e statunitensi, Giuseppe Gazzola ricostruisce l'affascinante vicenda editoriale di un libro non pubblicato e propone una nuova conclusione relativa alla complicata e contraddittoria relazione tra due giganti della modernità europea. Come gli altri volumi di Marinetti apparsi postumi, "Firenze biondazzurra sposerebbe futurista morigerato" e "Venezianella" e "Studentaccio", la nuova stesura di "Versi e Prose" contiene una preziosa testimonianza sul percorso intellettuale del fondatore del futurismo negli ultimi anni della sua vita, gettando luce su alcuni aspetti sorprendenti nella variegata carriera del maggiore avanguardista italiano e, al contempo, il suo mai sopito interesse verso il più importante e spericolato "sperimentalista" della poesia moderna, Stéphane Mallarmé, la cui influenza sarebbe stata determinante sulla poesia posteriore europea, dai futuristi fino agli ermetici italiani.» (Luigi Fontanella)
Vedi Offerta Ancor che tristo ha suoi diletti il vero. Una lettura di Zibaldone 2999
Carte alla mano, con un gruppo sparuto di testi e un ultimo, tormentatissimo abbozzo abbandonato alle soglie del 1820, è difficile parlare di un Leopardi drammaturgo. Ma se il teatro resta ai margini della sua esperienza letteraria, a differenza della prosa filosofica delle Operette morali e della poesia dei Canti, è anche vero che il lettore dello Zibaldone si imbatte spesso in appunti, postille e digressioni che danno origine alle pagine più importanti del suo pensiero. È il caso di una nota come quella del 21 luglio 1823: un promemoria, pressoché insospettabile, sul teatro del tardo Cinquecento che nasconde in realtà i primi passi di una rivoluzione teorica destinata a cambiare radicalmente la poesia leopardiana. A partire da questo insolito spunto di lettura, che anche a distanza di anni continuerà a guidare i percorsi dello Zibaldone, Martina Romanelli rilegge una fase cruciale della riflessione leopardiana sul senso e sulla legittimità della poesia all'indomani della crisi testimoniata dalle Operette. Sulla scorta di testi e strumenti raramente messi in gioco anche a proposito dell'ultima produzione leopardiana, i termini e i problemi su cui a partire da Zibaldone 2999 si sviluppa la critica al genere teatrale...
Lo sguardo teso
Uno sguardo nuovo e vero sul reale è ciò che permette di carpire il mistero che vi si cela. Uno sguardo serio, che sfondi le apparenze e faccia cogliere il valore assoluto dentro le circostanze, talvolta apparentemente ostili. Uno sguardo sincero, capace di travalicare il muro della menzogna e dell'istintività. Questi versi sono "voci di esperienze" vissute dall'autrice, trasfigurate in un linguaggio poetico a tratti scarno ed essenziale ma non per questo meno potente. La poesia, che si trasforma in domanda e si scioglie in preghiera, permette così di catturare la positività dell'esistenza. Ma ciò è reso possibile solo da uno "sguardo teso".
EUR 7.60
Rudy e Owl. Ediz. italiana e inglese
L' ultimo Umberto Saba: poesie e prose
NYC subway. Cronache metropolitane
«Oggi se posso evito la "rush hour" che alla mia età comincia a essere impegnativa e resto dell'idea che le "rides" siano troppo costose (stiamo arrivando a $ 3 per giro), ma per il resto amo la subway. Sì, mi ci sento a casa. Datemi un sedile e lì posso leggere, ascoltare musica, scrivere, fissare la gente intorno, far finta di pensare e fare i fatti miei (sempre bello, una delle cose che mi vengono meglio, da sempre). La New York Subway, così sporca, affollata, puzzolente, rumorosa, infestata di topi, con le sue stazioni decrepite, ammuffite e arrugginite, i suoi mille musicanti, barboni, cops, predicatori, e quei cinque/sei milioni di persone (normali?) come me che ogni giorno vanno e vengono e vengono e vanno, e rivanno e rivengono... Si può vivere così?»
EUR 7.50
Meditazioni sul Vangelo di Matteo. Capitoli 8-13
La parola di don Divo ci affascina, ci stimola e ci coinvolge in maniera sempre nuova. Molto bello quello che Barsotti ci trasmette a proposito della missione dei discepoli. La missione è una questione di identità. Gli apostoli rimangono apostoli per sempre. Sono e rimarranno per sempre coloro che il Signore ha scelto, ha chiamato per nome affidando loro la missione di predicare il Regno di Dio. Nell'istante in cui Cristo ti chiama ti dà un nome e ti affida una missione. Pensiamo a Matteo. Proprio lui ci ha lasciato un ritratto del vero apostolo raccontando in poche righe la sua vocazione. Gesù lo vede, lo chiama e lui senza esitare un momento si alza e lo segue. Quando il Signore ti chiama tu acquisti una nuova identità, un nuovo essere, una nuova natura. La vocazione e la missione sono come una creazione dal nulla. Non sono qualcosa che si aggiunge alla tua vita. Sei quello che sei per il fatto che Cristo ti ha chiamato e ti ha inviato.
EUR 13.30
Il curioso impertinente. Ediz. italiana e spagnola
Il «Curioso impertinente» di Alessandro De Stefani, andato in scena, nella traduzione spagnola di Tomás Borrás, al teatro El Español di Madrid nel 1947, quarto centenario della nascita di Cervantes, è la più recente di una ricca serie di riscritture drammatiche della novella che il romanziere spagnolo inseriva all'interno del «Don Chisciotte» del 1605, nei capitoli 32-35. Si tratta di una delle trame secondarie più note e controverse del romanzo, poiché tratta il tema, molto comune nella novellistica europea, della messa alla prova della fedeltà della sposa; per la prima volta però, la causa che scatena la gelosia del marito non è un sospetto di infedeltà o la malignità di un antagonista, bensì il demone della curiosità che abita l'animo stesso dello sposo, smanioso di possedere solo per sé l'intera volontà della sua donna. De Stefani interpreta la trama cervantina, originariamente un discorso controriformista su fede, conoscenza e libero arbitrio, come un dramma psicologico e sentimentale, di lontana influenza pirandelliana, sullo scontro fra essere e apparire, amare e possedere. Tema di spaventosa attualità, la gelosia parossistica del curioso Anselmo porta alla fine tragica di tutti i protagonisti.
EUR 19.00
Tra norma e descrizione: gli «Avvertimenti» di Salviati nella tradizione grammaticale italiana (secoli XVI-XIX)
I due volumi degli «Avvertimenti della lingua sopra 'l Decamerone» (1584-1586) di Lionardo Salviati rappresentano un momento importante della riflessione linguistica del Cinquecento. Per il prestigio dell'autore, l'ampiezza della materia trattata e della documentazione fornita, si può dire che gli «Avvertimenti» chiudano un lungo percorso aperto dalle «Regole» di Fortunio, la più antica grammatica italiana a stampa (1516). Il primo volume, pubblicato nel 1584 a Venezia presso i fratelli Guerra, ha come oggetto di analisi i criteri grafico-fonetici adottati da Salviati nella sua edizione del «Decameron» "rassettato" (1582) e il rapporto tra grafia e pronuncia in base ai due livelli linguistici, lo scritto del fiorentino trecentesco e il parlato cinquecentesco. Nel secondo volume, pubblicato a Firenze presso i Giunti nel 1586, l'attenzione di Salviati è invece posta sul nome, sulla preposizione, sull'articolo e sulle loro proprietà categoriali e morfosintattiche. Questo studio, dedicato al secondo volume degli «Avvertimenti», si muove in un'ottica comparativa, con lo scopo di mettere in evidenza sia la specificità della descrizione salviatesca nel contesto grammaticografico del Cinquecento, sia una sua eventuale influenza sulla tradizione successiva dal Seicento all'Ottocento.
EUR 13.30
Meditazioni sul Vangelo di Matteo. Capitoli 14-18
«Chi è Cristo? Gesù non ti chiede che tu giudichi la sua dottrina, che tu emetta un giudizio su quello che Egli dice: Egli vuole da te una confessione su di Lui, su Lui stesso. Questa è la cosa importante; ed è in questa domanda non soltanto l'originalità del cristianesimo, ma il fatto centrale della storia del mondo, il fatto centrale della vita di ogni uomo. Chi è Cristo? L'umanità vive soltanto per dare una risposta a questa domanda: l'uomo non può eluderla. Può essere che l'uomo non si sia incontrato con Cristo, non lo abbia conosciuto; ma se un giorno lo conosce, se gli uomini un giorno si incontrano col Cristo, questa domanda si pone ed è questa domanda che determina tutto. È veramente un vertice. Di fatto, proprio perché è un vertice, essa crea due versanti: divide gli uomini secondo la risposta che gli uomini daranno, li divide in modo assoluto» (Divo Barsotti).
EUR 13.30
La fragilità degli onesti
Victor è un ragazzo difficile, con un passato tormentato e un presente turbolento. Fugge da Parigi per rifugiarsi a Firenze e qui incontrerà gli occhi di persone nuove che lo faranno tornare ai suoi vecchi dolori. «Non si scappa mai da ciò che non si è del tutto risolto» e il giovane protagonista dovrà impararlo a sue spese. Storie di famiglie difficili e di violenze si alterneranno alle vite dei vari protagonisti di Sant'Acario, il collegio in cui Victor alloggerà per tutto il soggiorno fiorentino. Due donne amate - una da dimenticare, l'altra da capire -, un amico importante e qualche nuova consapevolezza porteranno Victor a comprendere che essere onesti con se stessi espone a una grande fragilità, ma allo stesso tempo permette di crescere in un mondo pieno di spine. Questa storia è la storia di tutti quelli che in un momento della propria vita si sono sentiti fragili per la sola colpa d'essere stati onesti.
EUR 11.40
Non è vero... ma ci credo. Spettri a Firenze
Studiare i fantasmi è un pretesto perché storie quotidiane di una Firenze scomparsa non vadano perdute. E poi, chi l'ha detto che degli spettri si debba sempre aver paura? Da noi ce ne sono anche di buoni, pronti ad aiutare, che si manifestano con carezze o soffi leggeri, ancorché gelati. Certo, vivere a Firenze è un privilegio. È una città in cui ogni sasso ha la sua storia e anche i più remoti angoli sono pieni di leggende che possono ancora oggi insegnarci qualcosa. Le ombre protagoniste di questo libro non sono soltanto politici, poeti e nobili, ma persone di tutti i giorni, casualmente al centro di narrazioni popolari. Nella memoria fiorentina c'è spazio per tutti.
EUR 13.30
L' ultima maschera
È così difficile per una donna raccontarsi? E per un uomo ascoltare? In questo romanzo sette donne, volutamente o casualmente, si rivolgono tutte allo stesso interlocutore. Nel confidarsi e aprire a lui il proprio animo come forse mai avevano fatto prima, emergerà la loro capacità di amare, di vivere la passione, di far pace con i sensi di colpa e di elaborare il dolore. Il misterioso ascoltatore è l'uomo che tutte le donne vorrebbero incontrare, capace di empatia e amore nel senso più alto e ampio della parola e per questo in grado di far cadere l'ultima maschera. È colui che non giudica, non dà soluzioni, ma ispira riflessioni e risposte interiori. Cosa non facile nemmeno per lui: è pur sempre un uomo.
EUR 11.40