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Manuale di ricerca sociale sul turismo. Concetti, metodi e fonti
Il manuale offre una rassegna dei principali concetti, metodi e fonti da utilizzare per la ricerca sociologica sul turismo, aiutando ricercatori, studenti e operatori a costruire un corpo di conoscenze e di competenze sistematiche sul tema, sia in chiave tradizionale sia innovativa. Il libro è diviso in sezioni, ciascuna delle quali è dedicata ad argomenti specifici: concetti, metodi, tecniche, fonti, dati sul turismo sia nella loro dimensione territoriale sia virtuale. Uno spazio piuttosto ampio è infatti dedicato al tema della ricerca sul turismo attraverso il web e i social media. I capitoli del libro presentano al loro interno casi emblematici, attraverso box specifici e indicano alcuni «punti di riflessione» (think points) per incoraggiare il lettore a ponderare concetti rilevanti, strategie metodologiche, questioni critiche e scenari futuri del turismo. Un libro importante soprattutto per gli studenti universitari, utile a fornire una comprensione più ampia e aggiornata del ruolo del turismo nella società, ma anche a far riflettere il lettore in modo più ampio sulle relazioni sociali contemporanee.
EUR 22.32
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Geografie dello sviluppo. Una prospettiva critica e globale
Geografie dello sviluppo affronta il tema del rapporto fra disuguaglianze e spazio geografico intrecciando teorie (dibattiti scientifici che spiegano come lo sviluppo abbia preso forma in determinati luoghi in passato, o come si presume avverrà), strategie (le pratiche concrete di governi, agenzie internazionali, Ong, comunità locali), ideologie (i sistemi di valori che guidano la definizione di obiettivi e visioni della società che si intende costruire) e politiche di sviluppo. Il punto di vista adottato è riassunto nei due aggettivi che figurano nel sottotitolo: critico e globale. La prospettiva è, innanzitutto, critica, perché ogni fatto sociale presenta sempre aspetti positivi e negativi, esiti virtuosi e altri potenzialmente perversi. Ogni spiegazione, per quanto convincente e fondata, rappresenta sempre un punto di vista parziale, fallibile, contestabile. Assumere una posizione critica significa allontanarsi da descrizioni semplicistiche e appiattite su toni celebrativi, normativi o stereotipati. Una geografia critica tenta quindi di problematizzare, piuttosto che offrire soluzioni, enfatizzando la complessità e dando voce a punti di vista 'diversi', anche lontani dalle logiche dei discorsi dominanti. In secondo luogo, la geografia discussa in questo volume intende orientarsi al globale. Questo non significa soltanto prendere in esame l'influenza della globalizzazione, quanto...
Mediazione linguistico-culturale e didattica inclusiva
Il volume propone una riflessione sulle pratiche di mediazione in una prospettiva interdisciplinare ed evidenzia alcuni rischi derivanti dall'attivazione di tali pratiche in assenza di azioni efficaci di inclusione educativa da parte delle istituzioni. Attraverso alcuni studi di caso e specifici ambiti di intervento, vengono proposti orientamenti e strumenti pratici di azione per favorire processi di integrazione linguistica e culturale e per la formazione alla lingua del paese di accoglienza, così come per il successo scolastico e professionale, ricercando pratiche che valorizzino la ricchezza inter-culturale e la varietà delle competenze dei differenti attori dei processi di mediazione.
EUR 17.10
Scrivere una serie. La narrazione seriale
«I am the one who knocks», dice Walter White in Breaking Bad. Come può una battuta di dialogo racchiudere il senso di un'intera serie? Scrivere una serie invita a cambiare il punto di vista e a pensare che alla base di una fiction non c'è semplicemente una storia, ma un dispositivo in grado di generare storie infinite. Questo libro è un viaggio alla scoperta delle regole che stanno alla base della serialità contemporanea, una mappa per orientarsi tra i modelli e i generi, una lente per dissezionare, analizzare e meglio comprendere la struttura alla base della narrazione a puntate, ma soprattutto è il primo manuale di scrittura seriale in Italia, sintesi di centinaia di ore di lezione tenute dall'autore. Il testo aiuterà a scoprire come rinnovare i dilemmi dei personaggi, costruire dialoghi brillanti, esplorare le regole delle arene: dal salotto della psicanalista di Tony Soprano al divano di Friends, dai Sette Regni del Trono di Spade ai caveau de La Casa di Carta, dalle lande desolate della Louisiana di True Detective alla Scampia di Gomorra, dalla New York della Fantastica signora Maisel alla Londra di Fleabag e oltre.
EUR 17.10
Maggiori...
Le vedute di Roma di Giambattista Piranesi. Dalla collezione del duca di Wellington. Ediz. italiana e inglese
In questo volume si riproduce la serie completa delle 135 incisioni delle Vedute di Roma di Giovanni Battista Piranesi (1720-1778), pubblicate per la prima volta nel 1778. La serie delle Vedute descrive un percorso topografico attraverso la Roma antica e moderna: San Pietro, le grandi chiese e i palazzi della Roma barocca e del Settecento, le piazze e le fontane, il Tevere con il porto di Ripetta e la vista del ponte di Castel Sant'Angelo, gli edifici, i templi, le colonne e gli archi dell'antica Roma, i dintorni di Tivoli. Tale serie appartenne al Primo Duca di Wellington, Arthur Wellesley (1769-1852), e si caratterizza per lo straordinario carattere omogeneo delle tirature delle stampe, per l'altissima qualità, propria delle prime tirature, e per la perfetta condizione di conservazione. Di qui l'importante valore storico di questo libro, che riproduce per la prima volta la serie completa, difficilmente accessibile nella sua interezza.
EUR 44.65
Marcel Duchamp. La vita a credito. Ediz. illustrata
Dalla sua scomparsa nel 1968, l'influenza di Marcel Duchamp, "l'uomo più intelligente del xx secolo" nelle parole di André Breton, non ha smesso di imporsi nel paesaggio dell'arte contemporanea. Dal Futurismo al Cubismo, dal Dadaismo al Surrealismo, la sua arte si intreccia alle grandi avventure estetiche del Novecento senza mai ridursi a nessuna di esse. Se Picasso insiste nel propugnare la figura dell'artista demiurgo, Duchamp, grazie all'invenzione del readymade, incarna invece il modello dell'artista contemporaneo ed è riconosciuto a partire dagli anni sessanta come fonte incontestabile di ispirazione da parte delle giovani generazioni di artisti. Molto è stato scritto sulla sua opera, ma assai di meno sulla sua vita. Una vita che Duchamp costruisce al di fuori delle categorie correnti, non già come artista o anarchico ma, per riprendere un suo neologismo, come "anartista". Eleganza distaccata, libertà di indifferenza, compenetrazione dei contrari cui si aggiungono una costante rivendicazione della pigrizia e un disprezzo fisiologico per il denaro - diventano in lui gli strumenti originali di un modo inedito di porsi di fronte al mondo e alle cose. "Preferisco vivere, respirare piuttosto che lavorare." Duchamp si è pronunciato spesso sulla propria vita con caustiche...
Doppio ritratto: Zoran Music-Ida Barbarigo
"Ognuno sprofonda nel proprio universo pittorico, con modalità che acquistano spessore e durata con il passare degli anni. Quel dipingere che anima le loro vite come un imperativo a cui non potersi sottrarre. Dipingere è la sola intima necessità per entrambi: forse l'unico vero segreto del loro legame indissolubile."
EUR 45.60
Miltos Manetas. Paintings from contemporary life. Ediz. italiana e inglese
"Miltos Manetas è un pittore della vita contemporanea: dipinge joystick, computer, console per videogiochi, cavi (in gran quantità). Rappresenta anche soggetti profondamente impegnati in quelle attività che gli strumenti elettronici di consumo hanno reso possibili, come giocare al computer. Egli, tuttavia, non mostra mai il gioco in cui sono impegnati i suoi personaggi, né quale immagine essi hanno di fronte. Si concentra, invece, sull'interfaccia uomo-computer: una mano che stringe il joystick, una testa rivolta verso lo schermo, un copro allungato sul pavimento in profonda concentrazione oppure rilassato accanto a un computer portatile, una console o un televisore. Le opere di Manetas possono collocarsi all'interno di una tradizione ben consolidata nella pittura moderna: la rappresentazione dell'uomo nel suo moderno scenario." (Lev Manovich)
EUR 19.20
Sul reale. «Lo scrittore» e le altre opere di Giancarlo Neri. Sul reale. «The writer» and other wors by Giancarlo Neri. Ediz. bilingue
La monografia si apre con uno scambio epistolare tra Giancarlo Neri e il critico inglese Richard Cork, autore anche di un saggio introduttivo al lavoro dell'artista. Di seguito, a partire da "Lo Scrittore", si propone la lettura dei racconti di Melania Mazzucco e Nicholas Blincoe ispirati alla grande installazione, per poi ripercorrere il lavoro di Giancarlo Neri, dalle installazioni alle sculture ai disegni attraverso le sue stesse parole e un corposo apparato iconografico. Nato a Napoli nel 1955, lo scultore ha vissuto e lavorato per molti anni a New York, in Norvegia e Brasile. La possibilità di lavorare presso l'acciaieria Ilva di Napoli, dopo la chiusura dell'impianto, ha avuto un grande impatto sulla sua produzione artistica spingendolo a realizzare enormi installazioni che hanno poi trovato spazio in varie sedi, da New York a Napoli a Londra. "Lo Scrittore", un'imponente opera costituita da una sedia e da una scrivania alte più di dieci metri, è collocata nel Parco di Monza.
EUR 12.00
Clement Greenberg. L'avventura del Modernismo. Antologia critica
Questo volume offre un.ampia raccolta di scritti di Clement Creenberg (1909-1994). Figura fra le più influenti e controverse della critica d'arte americana del Novecento, Creenberg assiste al declino dell'illusionismo tridimensionale della pittura da cavalletto e testimonia il progressivo affermarsi dell'astrattismo, fino al traguardo della piattezza radicale che è per lui cifra del modernismo. Tra i primi a intuire il valore dirompente della pittura di Jackson Pollock e degli espressionisti astratti americani, egli sdogana successivamente gli esponenti della Post-painterly Abstraction, tra cui Morris Louis e Kenneth Noland. La selezione dei testi qui proposti è volta a sottolineare l'impronta europea del pensiero critico di Creenberg. La matrice kantiana, quella trotskista, ma anche quella italiana proveniente da Benedetto Croce e Lionello Venturi, delineano il profilo di un critico che ha saputo scandagliare in modo esemplare le vicende del modernismo nelle arti visive rivendicandone i valori di oggettività. A un'acuta analisi socioculturale del fenomeno della massificazione della cultura e delle sue conseguenze sociali, Creenberg accosta questioni a lungo dibattute come quelle del bello e della qualità, dei valori oggettivi in arte, mosso dal bisogno impellente di opporre un fronte di resistenza al degrado del kitsch e dell'accademismo.
Vedi Offerta Louvre, mon amour. Undici grandi artisti in visita al museo più famoso del mondo
È indispensabile dare fuoco al Louvre per affermarsi tra i maestri del proprio tempo? Per rispondere a questa domanda provocatoria, negli anni sessanta il critico d'arte Pierre Schneider invitò undici celebri artisti dell'epoca - fra cui Giacometti, Mirò, Chagall, Steinberg - ad accompagnarlo, uno per volta, attraverso le sontuose sale del museo parigino. Nessuno degli invitati si tirò indietro e la verità che ne emerse è valida tutt'oggi: ben lungi dal rappresentare una tortura, il Louvre esercita sull'artista un richiamo inesauribile nel tempo. Né scoraggiato né sollevato - semmai sedotto dall'abisso che lo separa dai giganti che vi dimorano, solo l'artista sa interrogarli e intrattenere con loro un dialogo fra pari. Schneider registra ogni commento, ogni gesto, perfino i silenzi e gli umori altalenanti dei suoi interlocutori, dei quali tratteggia in poche battute l'itinerario del pensiero. Poi, al momento giusto, la domanda insidiosa. Le cui risposte - a volte feroci, a volte ammirate, mai deferenti - rivelano un acume raro e una grande intimità con artisti anche molto distanti. Assistiamo, così, all'imprevedibile commozione di Chagall davanti a Courbet ("un grande poeta"), alla sua stizza di fronte a Ingres ("troppo leccato"), alla predilezione di...
Isola, isole, insulae. Incontri e riflessioni al suono della parola isola. Ediz. illustrata
"Questo libro è frutto di due anni di incontri al biennio di Tecniche e tecnologie delle Arti Visive tenuto da Remo Salvadori all'Accademia di Belle Arti di Brera, nello spazio della ex chiesa di San Carpoforo a Milano. L'isola ci interroga sulla figura dell'uomo e dell'artista. È luogo di evocazioni, di pensiero e ricordo: isola come identità, isolamento e approdo, conservazione e aperture. Il volume ha una struttura tripartita, che mantiene vive le risonanze di una "pratica teorica". La prima parte raccoglie e presenta riflessioni al suono della parola isola offerte da autori di più discipline, frutto di incontri e circostanze. La terza parte visualizza immagini, citazioni e lavori degli studenti, sorta di taccuino di viaggio, dove soprattutto conta la processualità e l'esito che ne è frutto. La seconda parte del libro, centrale, ne è la sua intima origine e riporta la misura di una modalità relazionale, per una condivisione, che sviluppa il tema dell'ascolto, dello sguardo e della presenza, per un momento dì sosta sul corpo dell'isola, pratica che ci avvicina alla natura e all'intensità dell'opera. L'intervento partecipe dell'Accademia di Belle Arti di Brera conclude il volume: l'Isola Comacina, nel Lago di...
La collezione come forma d'arte
Se ogni epoca ha un suo modo di collezionare, quello contemporaneo è segnato da un reciproco legame con la pratica artistica, tanto che le due attività spesso si sovrappongono fin quasi a confondersi. Gli esempi abbondano: da Joseph Cornell, cacciatore di bizzarrie con cui compone scatole divinatorie, a Claes Oldenburg, che espone come opera propria una raccolta di oggetti d'affezione; da Marcel Broodthaers, per cui il collezionare è all'origine della scelta di diventare artista, a Hans-Peter Feldmann che, sulla scia di Malraux, da anni ritaglia, classifica e incolla immagini per un insolito museo. Il collezionismo non è più solo affare di chi, non artista, raccoglie oggetti in quantità rilevante, ma diventa modalità espressiva di chi li accumula per costruire opere d'arte secondo il principio warburghiano del montaggio. D'altro canto, lo stesso collezionista è un artista che accetta di esprimersi tramite immagini dotate di un forte potere simbolico, tanto da essere quasi un'estensione della sua persona. Appena l'occhio li cattura, gli oggetti si caricano di qualità supplementari: spogliati della loro funzione, un sapiente lavoro di accostamenti e rimandi crea fra loro dialoghi inattesi, dando vita a un insieme organico che non tollera mutilazioni. La...
Andy Warhol superstar. Schermi e specchi di un artista-opera
"Andy Warhol superstar" ripercorre le tappe dell'attività "su schermo" di Andy Warhol, dai film, alla pubblicità fino alle apparizioni televisive. Un percorso che ne ha sancito lo status di divo acclamato dalle folle, preso ad esempio ma anche odiato a tal punto da attentare alla sua vita, un excursus attraverso le varie esperienze e le figure che lo hanno accompagnato e che sono diventate parte integrante dell'immaginario warholiano, prima tra tutte l'attrice e sua musa Edie Segwick. Con sguardo esperto sul mondo del teatro, Luca Scarlini scandaglia i mille volti di Warhol: fobie, contraddizioni e aspirazioni in relazione alla sua immagine e alla produzione di opere per il piccolo e grande schermo. Sullo sfondo del mondo pop e "camp", quello scenario degli anni sessanta e settanta in cui il kitsch regnava sovrano.
EUR 8.46
Di tutto un pop. Un percorso fra arte e scrittura nell'opera di Mike Kelley
Noto principalmente come artista visivo, Mike Kelley è stato in realtà una figura poliedrica e incontenibile. Oltre a utilizzare i mezzi espressivi più diversi, dal disegno al video, dalla performance all'installazione, egli ha spesso superato i tradizionali confini dell'opera inglobando la scrittura nel processo creativo, per poi giungere alla stesura di statements e testi di varia natura, e soprattutto rompendo il muro che tradizionalmente separa il ruolo del critico da quello dell'artista. Ed è alternandosi su questo doppio binario, azione e parola, e mettendo in evidenza la reciproca capacità di fecondarsi, che il saggio affronta una serie di campi e di tematiche esplorati da Kelley nel corso degli anni: dall'attrazione per la collaborazione rappresentata da liaisons artistiche con Paul McCarthy, e musicali quale membro della art band Destroy All Monsters -, all'interesse per l'estetica ufologica, all'ossessione per gli animali di pezza, all'importanza che per lui rivestono l'autorità e la memoria, fino a quello che può essere considerato uno degli snodi fondamentali della sua opera e del suo pensiero: l'uncanny, cioè il perturbante di freudiana memoria, a cui dedicherà anche un'importante mostra. Musicista della scena alternativa, artista, curatore, scrittore, intervistatore, critico: queste alcune delle...
Programmare l'arte. Olivetti e le neoavanguardie cinetiche. Catalogo della mostra
Il 15 maggio 7962 viene inaugurata nel Negozio Olivetti della galleria Vittorio Emanuele di Milano la mostra "Arte Programmata". Il nome si deve a Bruno Munari, ispiratore dell'iniziativa, mentre la teorizzazione di un'arte cinetica come paradigma di "opera aperta" è di Umberto Eco che firma il catalogo edito per l'occasione. Gli artisti sono giovani e giovanissimi: i milanesi del Gruppo T (Anceschi, Borioni, Colombo, Devecchi, Varisco), i padovani del Gruppo Enne (Biasi, Costa, Chiggio, Landi e Massironi), a cui si aggiungono Enzo Mari e lo stesso Munari. Altri arriveranno nel corso della lunga tournée [...] che la mostra compirà per più di due anni a venire. Imballate in casse dipinte di arancione, con il nome Olivetti in beila evidenza, le opere sono un piccolo ma importante simbolo dell'Italia degli anni del boom, del matrimonio virtuoso tra avanguardia artistica e ricerca industriale [...]. Olivetti infatti produce e sponsorizza la mostra - prima azienda in assoluto a porsi come committente - negli anni in cui la casa di Ivrea si lancia nell'avventura dell'elettronica, realizzando con l'Elea 9003 il primo grande computer transistorizzato al mondo. Cinquant'anni dopo non abbiamo soltanto voluto ricostruire la mostra attraverso le...
Kiefer e Feldmann. Eroi e antieroi nell'arte tedesca contemporanea
Arte in tv. Forme di divulgazione
Nell'ormai lunga storia della tv italiana l'arte ha avuto fin da subito uno spazio preciso, se si pensa che il 3 gennaio 1954 non solo segna il debutto delle trasmissioni RAI ma anche la messa in onda del primo approfondimento culturale, Le avventure dell'arte. E di avventura si è trattato: le estreme potenzialità comunicative del nuovo mezzo, che portava letteralmente nelle case degli italiani per la prima volta argomenti elitari, si scontravano presto con la diffidenza, per non dire l'ostracismo, di una parte consistente di critici e intellettuali. A distanza di sessant'anni lo scenario e i protagonisti di questo racconto sono decisamente cambiati, con la presenza delle emittenti private prima e della pay tv poi, e quindi con il deciso ampliarsi dell'offerta. Ma se il contesto muta, le questioni attorno a cui il rapporto arte-tv si gioca rimangono le stesse, in primis quella della legittimità di un medium a vocazione popolare a veicolare un contenuto alto, e soprattutto quella riguardante le funzioni che il piccolo schermo svolge nei confronti dell'arte, a partire dalla divulgazione che, pur nelle sue varie tipologie, è considerata storicamente la principale e più ovvia declinazione del mezzo. Proprio a...
Yves il provocatore. Yves Klein e l'arte del ventesimo secolo
Yves Klein (Nizza, 1928 - Parigi 1962) sapeva di essere un rivoluzionario. Un guerriero dell'arte incline a sfidare le barriere della materia e del tempo per essere sempre "oltre" i limiti delle cose. Un cavaliere del Graal che a un'intensa spiritualità coniuga i tratti intrepidi e irriverenti di un Tintin. La sua opera sintetizza le esperienze artistiche della prima metà del Novecento e anticipa i temi fondativi delle avanguardie degli anni sessanta e settanta, abbattendo i confini dell'arte esistente e annunciando una nuova via. Rivoluzione blu, la chiamava, una svolta che avrebbe posto fine all'era della Materia e dato avvio all'era dello Spazio, di cui lui era l'auto-proclamato Messaggero, lui Paladino e Proprietario del colore (il blu Klein appunto), Yves le Monochrome, il Conquistador del vuoto. E allora i gesti eclatanti: la mostra "Le Vide", esposizione di una galleria metafisicamente vuota, arte immateriale venduta a peso d'oro, da gettare nella Senna; la fotografia del Salto, che lo ritrae mentre si tuffa a volo d'angelo dal cornicione di un palazzo parigino, non nel vuoto ma verso il Vuoto. Non discesa ma ascesa dal mondo fisico a quello del puro spirito, raggiunto infine con una...
Atlante delle emozioni. In viaggio tra arte, architettura e cinema
Che cos'è la "geografia emozionale"? È che la domanda a cui Giuliana Bruno risponde attraverso le pagine del suo "Atlante delle emozioni", un sapiente e avvincente excursus che va dalla geografia all'arte, dall'architettura al design e alla moda, dalla cartografia al cinema, avventurandosi in un paesaggio vario e incantevole nel tentativo assolutamente originale di condensare in un'unica mappa la storia culturale delle arti visive e dello spazio. Vedere e viaggiare - sostiene l'autrice - sono inseparabili, e lo dimostra grazie a un montaggio evocativo di parole e immagini che trasformano il voyeur in voyageur, rivelando che non solo sight (vista) e site (luogo), ma anche motion (moto) ed emotion (emozione), sono irrevocabilmente connessi. Trasportandoci attraverso movimenti artistici, traiettorie storiche e memorie culturali, Bruno dischiude il mondo delle immagini emozionali. Nel farlo, ci parla del lavoro di artisti come Gerhard Richter, Annette Messager, Rachel Whiteread, Louise Bourgeois; di architetti come Daniel Libeskind e Jean Nouvel; dell'opera di numerosi cineasti tra cui Peter Greenaway e Roberto Rossellini, Chantal Akerman e Jean-Luc Godard, Michelangelo Antonioni e Pier Paolo Pasolini, Wim Wenders e Wong Karwai; dell'architettura del cinema e dei suoi precursori: gabinetto delle curiosità, museo delle...