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Divine e Avanguardie Le donne nell'arte russa. Ediz. a colori
La grande esposizione, curata da Evgenija Petrova (direttore Scientifico del Museo di Stato Russo di San Pietroburgo) e Joseph Kiblitksy, è interamente alle donne in Russia, eroine di un'atmosfera storica, sociale e culturale, del tutto particolare. L'obiettivo è quello di restituire un'idea dell'arte russa dei secoli XIV-XX e del fondamentale ruolo delle donne nel loro Paese, del loro contributo alla storia dell'arte, allo sviluppo e alla modernità, al loro ruolo nella società per l'emancipazione e il riconoscimento dei diritti, grazie a un ricco corpus di opere. Sacre icone, pittura a cavalletto, scultura, grafica e raffinata porcellana dal XIV al XX sono le testimonianze di quest'evoluzione culturale e sociale. Il percorso espositivo e il catalogo si articolano in due grandi capitoli suddivisi in 8 sezioni in cui verranno esposti circa 90 capolavori del Museo Russo di San Pietroburgo, in larga parte mai esposti prima d'ora in Italia. Nel catalogo i testi di Evgenija Petrova Il volto femminile della Russia, Gioia Mari A Parigi! A Parigi! Le figliastre della Russia: storie di artiste emigrate dopo la rivoluzione, Stefano Zuffi L'arte di essere donna. Il volume, come la mostra, si articola in 8 sezioni: Il cielo,...
Renzo Ferrari. Corona diary opere 2020
Sono ancora impresse nelle menti di tutti i primi annunci di pandemia provenienti dalla Cina che ci hanno raggiunti nei mesi di febbraio e marzo. Dando seguito a queste prime avvisaglie che molto velocemente si sono poi moltiplicate alle nostre latitudini, il pittore Renzo Ferrari ha realizzato una sequenza di opere quale diario quotidiano, condivise poi attraverso l'unico mezzo di comunicazione che ci era concesso, quello dei social media. Scegliendo tra le opere di un certo periodo limitatamente a marzo eaprile, il pittore Renzo Ferrari giunge poi alla produzione di un filmato, presentato a Poestate 2020 nell'edizione on-line e postato su Youtube. Questa esposizione è dunque dedicata ad una sequenza-diario di lavori eseguiti nel periodo di forzata reclusione conseguente al diffondersi della pandemia quale fenomeno globale. Molto e con forte empatia ha suggerito al pittore Renzo Ferrari la condizione coatta volontaria della poetessa americana di due secoli fa, Emily Dickinson, capace con linguaggio attualissimo di una catarsi poetica. Ciò ha favorito lo stimolo dell'immaginario individuale e collettivo del passato, attraverso iconografie della storia dell'arte tematizzati dal pittore, quali: plaga doctores, sabbat goyeschi, cavalieri della morte dell'affresco di Palermo e il racconto della febbre...
Razionalismi esaltati nostalgici radicali 1967-1973. Eretici italiani dell'architettura razionalista
Le varie contaminazioni dell'ossatura sperimentate negli anni dopo la fine del conflitto bellico non fugano il dubbio che l'architettura italiana abbia intrapreso una generosa discesa nei territori della cultura tecnica e figurativa locale, artigiana e popolare, al fine di espiare la collisione prodottasi tra il razionalismo e il fascismo. Dopo che il razionalismo "retorico" ha subito il processo di redenzione all'insegna di un realismo costruttivo e locale, all'inizio degli anni sessanta si assiste all'inattesa rinascita di alcune sue forme originarie che tutti ritenevano scomparse e relegate nelle pagine dei libri di storia di Zevi e Benevolo. Il riapparire di quelle forme attraversa la fase del giudizio critico di coloro che si erano allontanati da quelle origini perché compromesse con il regime. In certi casi il giudizio arriva ad attribuire un carattere fascista alla nuova razionalità, non cogliendo il moto ideale che sospinge gli autori di quella sorprendente mossa del cavallo da cui prende il via l'ultima fase novecentesca delle vicende del razionalismo italiano, quella del "razionalismo esaltato". Soltanto un'assunzione critica del razionalismo, meditata in termini storici, critici e poetici, consente a Giorgio Grassi e Aldo Rossi di procedere oltre i vari realismi costruttivi...
Paladino a Piacenza. Ediz. illustrata
L'installazione dell'artista Mimmo Paladino, con la curatela di Flavio Arensi e Eugenio Gazzola, trova spazio nel cuore di Piacenza, in quella piazza dei Cavalli che è luogo simbolo della città, in un confronto diretto con le statue equestri di Alessandro e Ranuccio Farnese realizzate dal maestro Francesco Mochi nei primi decenni del XVII secolo. La piazza dei Cavalli è caratterizzata da una stratificazione di epoche e di stili artistico-architettonici e proprio qui, tra i due gruppi scultorei mochiani, si concentra l'intervento che Mimmo Paladino ha pensato per la città. Un'opera densa di simboli, "un'apparizione fugace che non cerca il dialogo con il passato o con altri autori ma che assembla gli ingredienti per realizzare un'architettura, ossia l'arte di formare spazi fruibili ai fini dei bisogni umani". Disposti su una base quadrata di 12 metri per lato, con un'altezza di 170 centimetri, diciotto parziali cavalli si stagliano dal disegno geometrico, che non è solamente un basamento, ma struttura linguistica portante da leggere insieme a tutti gli altri elementi. Nel catalogo che accompagna e descrive l'installazione di Mimmo Paladino, sono presenti i seguenti saggi: Classico e contemporaneo di Massimo Toscani; Piacenza "crocevia di culture" di...
I Giganti-The Giants Palazzo Te. Ediz. illustrata
L'ambiente più singolare e suggestivo di Palazzo Te è sicuramente la camera dei Giganti, con i suoi dieci metri di altezza e quasi dieci di larghezza, spigoli smussati e affreschi che ricoprono tutte le superfici murarie sino al pavimento. La camera è un topos nella letteratura artistica e nella letteratura di viaggio ed è ritenuta l'esperimento pittorico più ardito della storia dell'arte moderna. L'invenzione e la decorazione della camera dei Giganti sono sicuramente l'apice dell'impegno profuso da Giulio Pippi de' Iannuzzi - detto Giulio Romano, allievo prediletto di Raffaello - e dalla sua équipe nella realizzazione di Palazzo Te. Gli affreschi narrano la storia della caduta dei giganti, desunta dalle Metamorfosi di Ovidio. Il mito descrive l'assalto tentato dai violenti abitatori della terra alla sede degli dei. Per raggiungere l'altezza del monte Olimpo, i giganti sovrappongono le montagne di Pelio e Ossa con l'intenzione di scalarlo. Il grandioso affresco della volta ritrae il momento successivo, in cui Giove lascia il suo trono e si unisce agli dei sconvolti che gli fanno da corona. L'impresa non va a buon fine: scagliando le sue folgori, Giove fa crollare la torre di massi che, rovinando, trascina...
L' Arca di Vetro. La Collezione di animali di Pierre Rosenberg. Ediz. illustrata
Il Novecento ha dato vita a un gigantesco bestiario di vetro proveniente da quasi tutti i settori della produzione artigianale internazionale. Quella di Murano, la cui ricchezza e varietà ci vengono rivelate grazie alla mostra in programma a Venezia e al catalogo realizzato per l'occasione, proviene dalla collezione di Pierre Rosenberg, una delle più ampie, incredibili, a volte piene di umorismo, tecnicamente spettacolari raccolte di questo genere. L'incremento della produzione di animali in vetro è da collegare alla moltiplicazione di piccoli formati scultorei in bronzo e ceramica che a partire dall'Ottocento si sono diffusi sempre più nelle abitazioni borghesi. Questi "ritratti" di animali più o meno realistici o estremamente stilizzati sono infatti recenti su scala millenaria della storia del vetro, ma oggetti e ornamenti in vetro zoomorfo sono stati presenti fin dall'antichità. Oltre alle produzioni regolari delle fabbriche, la fine del XX secolo ha visto anche il mondo degli artisti del vetro aggiungere i loro contributi a questo ramo relativamente recente della scultura animale. La collezione Pierre Rosenberg contiene alcuni straordinari esempi e diverse tipologie di vetri zoomorfi che vanno a comporre questa moderna "arca di vetro". Lo storico dell'arte e conservatore Pierre...
Bobo Piccoli
Un volume che raccoglie gli studi su uno dei maggiori protagonisti della scena artistica milanese del '900. Nato dall'importante collaborazione tra Accademia di Brera e Fondazione Stelline, il volume, a cura di Cloe Piccoli, vuole approfondire l'arte di Bobo Piccoli (Milano, 1927-1981), figura rilevante del Novecento italiano. Piccoli fu autore della pavimentazione a mosaico del Palazzo delle Stelline e di altre opere, di cui sei conservate presso la collezione del Museo del Novecento e la Casa Museo Boschi Di Stefano. Il volume parte dagli esordi dell'artista milanese e dagli anni all'Accademia di Brera; si passa alle opere cubiste conservate nella collezione Boschi di Stefano; si approfondisce il suo passaggio all'architettura e il ritorno alla pittura, fino al dibattito estetico negli anni '70. A raccontare l'artista Bobo Piccoli alcuni fra i più interessanti studiosi, storici e critici dell'arte, tra cui Clara Bonfiglio, Paolo Campiglio, MariaVittoria Capitanucci, Maria Fratelli, Francesco Librizzi, Francesca Pola, Cloe Piccoli, Elena Pontiggia, Francesco Tedeschi, Angela Vettese, Giorgio Zanchetti.
EUR 32.30
Sardegna. Isola megalitica. Dai menhir ai nuraghi: storie di pietra nel cuore del Mediterraneo
La Sardegna, isola nel cuore del Mediterraneo, ha visto svilupparsi, millenni or sono, culture e civiltà originali, capaci di dar vita a testimonianze ed evidenze monumentali uniche che hanno connotato il paesaggio sardo fino ai nostri giorni, affascinando e facendo interrogare intere generazioni di visitatori e studiosi chiamati a decifrare significati e valenze di tali testimonianze e a ricostruire costumi e rituali degli abitanti. Le antichissime culture megalitiche della Sardegna, e in particolare la cultura nuragica, saranno ora per la prima volta al centro di un'incredibile mostra internazionale, che toccherà quattro importanti città europee e i loro prestigiosi musei, rivelando al pubblico storie e testimonianze materiali, paesaggi e civiltà affascinanti e uniche, per molti versi ancora avvolte nelle nebbie della ricerca.
EUR 36.10
Brixia. Parco archeologico di Brescia romana
In età romana Brescia - Brixia - era una delle città più importanti dell'Italia settentrionale, situata lungo la cosiddetta via Gallica, che collegava alcuni tra i più significativi centri di origine celtica a nord del Po, allo sbocco di vallate alpine di antico insediamento (la valle Camonica e la valle Trompia), tra il lago d'Iseo e il lago di Garda, e immediatamente a nord di una fertile ed estesa area di pianura, organizzata a partire dall'età augustea con imponenti lavori di ottimizzazione agraria (centuriazioni). Nell'area archeologica situata al centro del tessuto urbano sono ancora visibili gli edifici più antichi e più significativi della città: il santuario di età repubblicana (I secolo a.C.), il Capitolium (73 d.C.), il teatro (I-III secolo d.C.), il tratto del lastricato del decumano massimo, su cui insiste oggi via dei Musei. Oltre a questi edifici di età romana, fanno parte dell'area anche palazzi nobiliari di età medievale, rinascimentale e moderna, importati e cresciuti direttamente sulle rovine antiche (palazzo Maggi Gambara e casa Pallaveri, entrambi di proprietà comunale). Nel 1830, a seguito di scavi intrapresi in quest'area, nel Capitolium fu posta la sede del Museo Patrio, a inaugurare la vocazione...
Heliopolis 21. Architettura: tra natura e artificio. Ediz. illustrata
Il volume, chiamato a raccontare il perché e il come della progettualità di Heliopolis 21, consegna al lettore una visione che muove da ciò che non è umano: l'ambiente che ci circonda, il paesaggio, l'energia, il suolo, le cose. L'uomo non è solo, vive in continua relazione con l'altro, con quanto anima la realtà e con l'inanimato. L'utilità non è quindi progettare uno spazio per l'umano, ma costruire una dimensione dell'essere, tracciando un'evoluzione della condizione dell'uomo. I progetti illustrati e i saggi esposti nel libro raccontano di uno sconfinamento tra vecchio e nuovo, tra naturale, artificiale e tecnologico. Fondato da Alessandro Melis (curatore del Padiglione Italia alla 17a Mostra Internazionale di Architettura alla Biennale di Venezia) e Gian Luigi Melis, Heliopolis 21 è uno studio di progettazione noto a livello internazionale per l'alto tasso d'innovazione tecnologica e attenzione climatico-ambientale dei suoi interventi. Heliopolis 21 (con partner Nico Panizzi, associati Ilaria Fruzzetti, Filippo Mariani e Laura Luperi, e un team formato da una decina di ingegneri e architetti) è stato responsabile del progetto di allestimento generale del Padiglione Italia alla 17a Mostra Internazionale di Architettura alla Biennale di Venezia (2021) all'insegna del riuso, del...
Non solo kimono. Come il Giappone ha rivoluzionato la moda italiana
La moda italiana tra influenze e suggestioni orientali: questo libro racconta gli influssi dell'arte e dell'abbigliamento giapponese tra stoffe, colori, tagli e atmosfere. Quando si considera l'abbigliamento giapponese, il pensiero corre subito al kimono, che ha riscosso uno straordinario successo in Europa e in Italia fin dal tardo Ottocento. Da allora il suo taglio e i suoi motivi decorativi sono diventati fonte di ispirazione per gli stilisti desiderosi di proporre abiti con forme e decorazioni sconosciute alla tradizione sartoriale occidentale. Ma il kimono non è stato l'unico aspetto della moda nipponica a rivoluzionare lo stile italiano. A partire dagli anni Settanta, i fashion designer giapponesi d'avanguardia (Kenzo Takada, Issey Miyake, Yohji Yamamoto e Rei Kawakubo) con i loro abiti informi e asimmetrici hanno sovvertito i tradizionali canoni estetici e sono diventati un punto di riferimento anche in Italia per i creatori di moda anticonformisti. Tra la fine del Novecento e l'inizio del nuovo millennio si sono poi diffuse in Italia le subculture giapponesi, dalla moda kawaii ai cosplayers, alle Lolita. Il volume è corredato da un ricco apparato iconografico, con immagini tratte da riviste di moda, fotografie e bozzetti provenienti dagli archivi dei...
Orsetto Ice e la terra che brucia
Il secondo volume della serie di Orsetto Ice porta i giovani lettori a scoprire un nuovo problema ecologico, quello degli incendi che devastano la flora e la fauna del nostro pianeta Il viaggio di Ice in direzione dell'ONU viene interrotto quando l'orsetto riceve una chiamata di aiuto dal Sud Africa. La mamma dell'elefantino Farfallino è stata presa prigioniera dai bracconieri. Al termine dell'avventura l'orsetto si imbarca in direzione del Brasile dove, trovatosi intrappolato in un terribile incendio nel cuore della foresta Amazzonica, è testimone degli effetti devastanti che il fuoco ha sugli animali e anche questa volta cercherà di portare il suo aiuto. Età di lettura: da 7 anni.
EUR 16.15
Orsetto Ice e i il malvagio stregone
Osetto Ice si trova ad affrontare la marea nera causata da un versamento di petrolio. Arrivato sulle coste della Louisiana cerca, con l'aiuto di una bambina, di portare soccorso agli animali intrappolati sulle spiagge dal petrolio. Successivamente, dopo un lungo viaggio, il cucciolo arriva a New York e finalmente riesce a raccontare agli uomini tutto ciò che ha vissuto riportando loro non solo il grido d'aiuto degli orsi polari, ma anche quello degli altri animali e, più in generale, della Terra. Età di lettura: da 7 anni.
EUR 16.15
L' arte del manifesto giapponese. Ediz. illustrata
Il volume più completo, finora mai realizzato, sul graphic design giapponese. Il volume vuole colmare una lacuna sulla storia del graphic design giapponese, quella relativa ai primi due decenni del nuovo millennio, raccontando da un lato il passato, con l'opera dei grandi maestri, e dall'altro esplorando nuovi nomi e tendenze. Il volume comprende 85 grafici e 756 poster. È il volume più completo sull'argomento, ma pubblicato finora. Si ritiene che i manifesti contemporanei giapponesi siano iniziati a metà degli anni '50, dopo la seconda guerra mondiale e dopo un periodo di depressione, post-militarismo e post-autarchia. La nuova modalità espressiva, in quegli anni, venne alimentata da stimoli provenienti dall'estero, ma reinterpreta anche temi e colori della tradizione, portandoli nella modernità. Dal dopoguerra, il Giappone ha visto una rapida evoluzione nelle arti: pittura, architettura, scultura, grafica, teatro, musica e cinema. Influenze, assimilazioni, trasformazioni, nuovi processi creativi hanno dato origine a una grande quantità di movimenti culturali e artistici. In questo dedalo di forme espressive, la grafica è diventata uno strumento prezioso per tracciare e seguire il filo della creatività nazionale. Dalla "nascita" della grafica giapponese arrivando a Tokyo 2020, questo volume intende dare una visione...
A.B.O. Theatron. L'arte o la vita-Art or life. Ediz. a colori
Alla fine degli anni Settanta Achille Bonito Oliva ha scardinato il sistema dell'arte concettuale d'avanguardia (che ha definito "puritano") introducendo la Transavanguardia, il quarto movimento artistico italiano (dopo Futurismo, Metafisica e Arte povera) che nel XX secolo si è affermato internazionalmente. Ma è anche uno dei pochi ad aver saputo combinare una seria ricerca teorica ed espositiva con una presenza ironica e istrionica sui mezzi di comunicazione di massa, a partire dalla televisione, esprimendo un costante senso del proprio dovere al servizio della divulgazione pubblica. Attraverso la presentazione di una molteplicità di materiali d'archivio e una puntuale selezione di opere connesse ad alcune delle sue più importanti mostre dal 1970 al 2019 (incluse opere dalla collezione del Castello di Rivoli), "A.B.O. Theatron. L'arte o la vita" intende celebrare l'importanza di Bonito Oliva per l'affermazione del ruolo del curatore nell'ambito dell'arte contemporanea, delineando il composito ritratto di un intellettuale propositivo ed espressivo, che ha superato le limitazioni delle strutture accademiche e ridefinito campi e strumenti d'indagine della curatela, divenendo una delle figure cardine della storia dell'arte del XX e XXI secolo.
EUR 42.75
Painting is back. Anni Ottanta, la pittura in Italia. Ediz. illustrata
La mostra "Il ritorno della pittura. Italia anni Ottanta" intende esplorare la pittura degli anni Ottanta in Italia, attraverso alcuni protagonisti emblematici di quegli anni e le loro opere\r\nIl catalogo, insieme alla mostra, propone uno sguardo meno disincantato e più attuale che presenti alle nuove generazioni il dirompente ritorno alla pittura che caratterizza l'arte italiana degli anni Ottanta. Un percorso lontano da intenti di esaustività per rivedere oggi non solo l'ironia, l'edonismo e il “desiderio della pittura” di quel decennio, ma anche per rileggerli come una risposta agli anni Settanta e un'anticipazione di quel nuovo interesse per la pittura che oggi attraversa il mondo dell'arte contemporanea.\r\nÈ un ritorno - rivoluzionario per l'epoca - alla pittura come figura e come materia, ma anche come terreno per una rinnovata libertà di citazione, per una personale riappropriazione della tradizione artistica del passato, con la volontà di superare il rigore, l'ortodossia concettuale e politica del decennio precedente. Per affrontare i temi del nuovo paesaggio visivo delineatosi in Italia, la selezione di oltre 50 dipinti, provenienti dalla Collezione Intesa Sanpaolo, da musei, fondazioni e collezioni private, propone un'ipotesi di dialogo e contrasto tra artisti dell'epoca: accostamenti al di...
Il valore della cultura. 22 esperti per nuove strategie
22 studiosi italiani e stranieri prendono in esame dieci processi strategici caratteristici delle organizzazioni culturali e, tramite esempi italiani e internazionali, forniscono una visione manageriale completamente rinnovata. La galassia delle istituzioni artistiche e culturali è costellata di innumerevoli esempi di collezioni museali straordinarie, prestigiosi cartelloni teatrali e siti archeologici di enorme interesse che tuttavia faticano a ottenere sul mercato il riconoscimento che meriterebbero. I ridotti flussi di visitatori, la scarsa quantità di biglietti paganti, i tempi limitati di permanenza, la poca notorietà sul mercato sono solo alcuni degli indicatori che evidenziano ritorni economici insoddisfacenti. Sono molte le organizzazioni culturali fragili dal punto di vista gestionale, tanto che la crisi innescata dalla pandemia Covid-19 in molti casi si è rivelata drammatica o irreversibile. Per risolvere questa fragilità tipicamente italiana è necessaria una profonda revisione dei processi gestionali: accanto a una competenza culturale fondamentale e solida, imprescindibile per guidare un museo, un sito archeologico o un teatro, sono necessarie anche competenze gestionali.
EUR 30.40
Napoleone e Milano tra realtà e mito. L'immagine di Napoleone da liberatore a imperatore. Ediz. a colori
Il 15 maggio 1796 l'esercito francese comandato dal generale Napoleone Bonaparte entra a Milano. Tra alterne fortune (con l'interregno austriaco del 1799-1800) il generale corso plasmerà il destino della città fino al 1814, data della sua abdicazione. Nell'arco di un solo ventennio Napoleone ha influenzato Milano con un'intensità e con un fervore mai visti prima. Arrivato come liberatore nel 1796, carico degli ideali della Rivoluzione, si trasforma in seguito in imperatore, deludendo con questa svolta i molti che avevano in visto in lui il promotore della diffusione in Lombardia dei principi repubblicani ma anche consolidando - attraverso il suo potere - il buongoverno, le strutture e l'amministrazione della città. L'arte e la costruzione dell'immagine di se stesso sono stati aspetti centrali della sua presenza a Milano, durante la quale la rilevanza e l'attenzione verso la pittura, l'architettura, l'urbanistica sono state un elemento costante. Senza alcuna esagerazione, si può affermare che Milano sia la città dell'Impero dove l'influenza di Napoleone sia stata maggiore, e dove il suo ricordo è tuttora percepibile.
EUR 27.55
Tapio Wirkkala alla Venini
Tra i maggiori protagonisti del vetro finlandese, Tapio Wirkkala (1915-1985) giunse a Murano nel 1965 chiamato a collaborare con la vetreria Venini dal suo giovane direttore, l'architetto Ludovico de Santillana, che al design nordico guardava con un certo interesse anche in un'ottica di rilancio della produzione a livello internazionale, in linea con l'operare del suocero Paolo Venini, a cui era succeduto. Attivo alla Karhula Iittala dal 1947, Wirkkala si era affermato, in particolare, con una produzione in cristallo di grosso spessore dalle caratteristiche forme organiche che, tra l'altro, aveva ricevuto ampi consensi alle Triennali di Milano del 1951 e del 1954. Quando Wirkkala ha disegnato i suoi primi oggetti per VENINI, a metà degli anni '60, era già una figura di fama mondiale, con progetti di spicco nei vari settori del design. Particolarmente interessato al vetro veneziano e alle sue tecniche di lavorazione, che permettevano possibilità espressive del tutto diverse rispetto a quelle del cristallo nordico, Wirkkala affrontò l'esperienza muranese con entusiasmo, potendo contare anche sulla grande abilità delle maestranze con cui riuscì a stabilire una straordinaria intesa. Questo lavoro intende documentare l'intera opera vetraria di Tapio Wirkkala alla Venini, frutto della contaminazione...
Venezia è tutta d'oro. Tomaso Buzzi. Disegni «fantastici» 1948-1976. Ediz. italiana e inglese
Il catalogo presenta circa novanta disegni e acquerelli dell'architetto Tomaso Buzzi protagonista visionario di un "altro" Novecento. Appassionato disegnatore e instancabile narratore per immagini, di allegorie, di cronache mondane, di sogni e di paesaggi lagunari, il lombardo Tomaso Buzzi aveva eletto Venezia, nella seconda metà degli anni Quaranta, come luogo del cuore, la giusta scenografia la sua visione del mondo. Egli capta l'essenza della città attraverso una rilettura di alcuni luoghi eponimi, come il centro monumentale di piazza San Marco o la basilica della Salute, e luoghi appartati, silenziosi, deserti, come l'Arsenale o le piccole isole della Laguna, sia con il passato glorioso della Serenissima, per esempio attraverso il fantasma del Bucintoro, emblema della magnificenza dogale, sia con gli impalpabili vapori delle acque e delle nebbie lagunari, come un novello Guardi. Da questi schizzi emerge l'amore disincantato che Buzzi prova per Venezia, palcoscenico incantato e malinconico, ironico e nostalgico insieme, così come racconta il repentino variare del cielo e delle acque della Laguna nei diversi momenti del giorno, del clima e delle stagioni. Il volume è interamente composto da disegni schizzati su fogli sciolti, così come su taccuini, fatti dal vivo o estratti...