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Toya
Carriera, soldi, notorietà. Questi sono gli orizzonti a cui aspira il giovane medico Yussef Naghib, padre egiziano e madre inglese, che si trasferisce dal Cairo a Liverpool per inseguire i suoi sogni di gloria. Studente vivace prossimo al dottorato, nel tempo libero si divide tra partite a cricket, visite al porto e serate con la buona società. E poi c'è lei, la bella e facoltosa Katherine, lineamenti delicati e squisitamente britannici. Dopotutto, nella vita dorata di un uomo di successo non può mancare una donna di aristocratico lignaggio. A bordo della sua auto sportiva, Yussef sta correndo dritto dritto verso un futuro radioso. Finché una sterzata improvvisa non lo porta a sbattere contro un ostacolo non previsto. E là dietro si apre l'Africa. Quell'Africa profonda che ti sconvolge, che ti stordisce per il verdeggiare delle sue foreste, per i suoi riti primordiali, le credenze delle sue tribù. Lì il brillante dottore avrà il compito di sfidare una malattia quasi incurabile, oltre a estirpare il pregiudizio per un amore nuovo, che ha le sembianze della genuina Toya. E lì conoscerà davvero per la prima volta. L'altro, sé stesso, il mondo. Consegnandoci un romanzo di...
Ti Jean. Immaginando Kerouac
A mezzo secolo dalla scomparsa di Jack Kerouac, Sofia Nanu racconta questo straordinario personaggio in un romanzo a metà tra biografia e diario di viaggio. Attraverso la voce dello stesso Kerouac, si ripercorrono tutte le tappe della vita dell'autore simbolo della Beat Generation: dall'infanzia trascorsa nella piccola città di Lowell, in Massachussetts, all'arrivo a New York; dall'esperienza nell'esercito durante la guerra all'incontro con Neal Cassady, che gli ispirerà le sue opere più famose; dagli anni del successo e dei grandi viaggi al declino inarrestabile e alla tragica morte. Alternando la propria penna a quella di Kerouac, Sofia Nanu presenta un punto di vista nuovo su un personaggio chiave della cultura americana, preferendo tratteggiare l'uomo piuttosto che l'artista, per raccontarlo attraverso i suoi desideri, le sue passioni e le sue debolezze.
EUR 12.00
Elefteria di Istanbul
Due giovani ragazzi si possono innamorare a Istanbul nel 1955, se ci sono le loro origini a separarli? È lì, in quell'anno, che Elefteria incontra il grande amore della sua vita. Ma è da lì, sempre nello stesso anno, che è costretta a fuggire insieme alla sua famiglia, dopo i terribili attacchi alla minoranza greca nella notte tra il 6 e il 7 di settembre. Abbandonare la terra dov'è nata e cresciuta e rinunciare all'uomo che le darà una meravigliosa bambina, Magnolia, diventa da un momento all'altro l'unica soluzione possibile. Ad Atene, madre e figlia riescono a riconquistare la serenità di una vita tranquilla, senza mai dimenticare quella terra e quell'amore che Elefteria fa continuamente rivivere nei ricordi e nelle fiabe che racconta a Magnolia. Lei, sulle rive del Bosforo o per le "vie lastricate d'oro di Istanbul", non ci è mai stata, ma è lì che impara a muovere i primi passi, è lì che si mettono in scena i suoi sogni di bambina e, poi, di donna. Fino al giorno in cui queste storie non le può più sentire. Fino a quando, dopo la morte di Elefteria, una misteriosa lettera scritta...
Primo Levi miti d'oggi
Rileggere Primo Levi oggi. E rileggerlo alla luce del linguaggio ricco di anglismi e americanismi da cui siamo attorniati. È questa l'insolita scommessa del libro di Bruno Osimo, una raccolta di un centinaio di capitoli ispirati all'incontro, o meglio scontro, di questo linguaggio, superficiale e volgare, con quel mondo, la disumana realtà di Auschwitz. Da influencer a storytelling, da brand a mindfulness, ogni capitolo è uno schiaffo alla vuota retorica che spesso risuona nella Giornata della Memoria. E un'ammonizione provocatoria alla nostra apatia, da cui ogni pagina ci vuole svegliare ripercorrendo il sentimento di totale adesione alla vita di Primo Levi anche durante la prigionia. Rileggere lui per leggere noi stessi e trovare, in fondo alle banalità del nostro quotidiano, ancora un senso che "ci liberi dal Lager" in cui, consapevoli o no, ci siamo rinchiusi. Prefazione di Bruno Segre.
EUR 17.10
Raffaello non deve morire
Alla corte di papa Leone X è un fiorire di opere d'arte, tra affreschi, arazzi e ritratti. Protagonista indiscusso è Raffaello Sanzio, che con un pennello famoso in tutto il mondo è corteggiato dai più illustri committenti. Tuttavia sullo sfondo di questa felice vita d'artista, dove non mancano le consolazioni amorose della bella Fornarina, si muovono gravi sconvolgimenti: l'Europa del primo Cinquecento è tutto tranne che pacifica e nel 1517 è scossa da un monaco agostiniano che da Wittenberg fa tuonare le sue 95 tesi, tale Martin Lutero. Ma al culmine di questo complicato Rinascimento una febbre terzana porta Raffaello fuori dalla scena. E come è andata a finire la Storia è noto a tutti. O forse no. Forse Raffaello si riprende. Forse riesce a portare a termine i numerosi incarichi. E anche a occuparsi del compito più difficile: una delicata missione diplomatica per conto del papa. Raffaello ha cambiato l'arte, e l'arte cambierà la Storia.
EUR 17.10
Amor di patria
Poche famiglie si possono vantare di aver preso parte alla storia del nostro Paese come quella di Marco Sassano. Il trisavolo Tobia Arienti, carbonaro in lotta contro il dominio austriaco, e per questo costretto a cambiare nome, fu un rivoluzionario che seguì Garibaldi fino in Sud America; il bisnonno Francesco Grandi, artista, garibaldino a sua volta, fu uno dei Mille e seguì il Generale su e giù per l'Italia lottando per l'indipendenza; il padre, Fidia, fu fervente oppositore del fascismo in tutte le sue forme e, fin da adolescente, partecipò alle lotte sindacali. Marco Sassano dà testimonianza di tutti loro e infine di sé, concludendo con la propria esperienza giornalistica e con gli stravolgimenti sociali degli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso. Dall'Ottocento a oggi, intrecciando Storia e vicende personali in una cronaca avventurosa e appassionata, ci racconta di una famiglia sempre pronta a prendere posizione e per generazioni animata da un fervente amor di Patria.
EUR 17.10
Dolcissimo amore dagli occhi grandi
In una terra feconda dell'Anatolia orientale, dove popoli e culture si sono succeduti nei secoli, Hagop Motian, imprenditore agricolo armeno nella piana di Malatia , coltiva frutteti ed ettari di grano insieme al fratello. Nel 1894, ai primi vagiti dell'intolleranza turca verso gli Armeni cristiani, entrambi vengono decapitati per mano dei cavalieri del sultano Abdiil-Hamid II. Due anni dopo i figli maschi di Hagop, seppur piccoli, saranno costretti a lasciare l'Armenia anatolica per sopravvivere al Grande Male e alla furia dei Turchi. Il diciannovesimo secolo volge al termine e, a molti chilometri di distanza, a Maenza, sulle colline romane dei Monti Lepini, vive Antonio Belli, dedito all'olivicoltura e al lavoro nei campi. Suo figlio Ferdinando, emigrato negli Stati Uniti e combattente per la Patria, proprio a Maenza conosce Sergio, ovvero Sarkis Motian, figlio di Hagop. Sergio ospita la sorella Veronica e i suoi bambini Nazareth e Avedis Zerunian, fuggiti dall'Armenia durante la coda del genocidio. Il Novecento vede intrecciarsi i destini delle due famiglie. Le loro storie, intense e straordinarie, accompagnano la grande Storia e attraversano sottotraccia oltre metà del ventesimo secolo, fino alle nozze che portano alla nascita dell'autore.
EUR 15.20
La leggenda del cavallo verde
L'Unesco chiede al professor Alvise Pàvari Dal Canal, uno dei massimi studiosi del cavallo e della sua storia, docente della materia presso l'Università Ca' Foscari, di indicare quale razza di cavalli italiani sia degna di entrare fra i Patrimoni dell'Umanità. Lui non ha dubbi: il cavallo della Giara, selvaggio e misterioso altopiano al centro della Sardegna. Parte dalla sua Venezia e va sull'isola, dove si trova coinvolto nella difficile impresa di salvare una bambina affetta da una grave forma di leucemia. Riuscirà a farle vedere il miracoloso cavallo verde? Caponetti inventa un meccanismo narrativo perfetto che ripercorre l'arco di due secoli, una parabola poetica che ci fa riflettere sui modi misteriosi in cui la storia interviene a dare un senso alla nostra vita.
EUR 17.10
Dedejme
A Pjatigorsk, città russa del Caucaso settentrionale, Channa prepara i festeggiamenti per i settant'anni del marito Natan, il patriarca dei Saviev. Tutto deve essere come "si deve", così si usa a casa sua, così fanno i ricchi ebrei delle montagne. Ma dietro la calma superficie delle apparenze, molte relazioni si consumano tra incomprensioni e conflitti. La giovane nipote intenta a servire alla tavola degli uomini le pietanze della tradizione, spera di riabbracciare Zina e Dovid, i suoi genitori naturali, che vede solo in rare occasioni: nonna Channa, già madre sette volte, l'ha cresciuta come figlia sua, allontanandola da loro. Avere con sé una bambina le consente l'illusione che il tempo non passi, ma ora paga la violenza di quell'imposizione con la costante paura di perdere l'amore della nipote, che, a sua volta, teme di aver perso l'amore dei veri genitori. Il mondo della tradizione prescrive inflessibili riti generazionali, dentro i quali la libertà personale delle donne passa in secondo piano, condannandole prima al volere paterno, poi a un matrimonio imposto e infine a una maternità celebrata da canzoni e poesie, ma sempre senza un vero appagamento. Sul finire del secolo scorso, però, la...
Infrastrutture e città: innovazione, coesione sociale e digitalizzazione
Il periodo che stiamo vivendo è stato definito "il secolo delle città". Città che si impegnano per attrarre capitale umano e attività economiche, attraverso la loro capacità di conciliare innovazione e coesione sociale. In questo processo, le infrastrutture di carattere fisico (le reti digitali, energetiche e di trasporto) e di natura "sociale" (il sistema della formazione, quello sanitario e quello culturale) di cui le città sono dotate rivestono un ruolo strategico. Questo saggio ha l'obiettivo di approfondire le relazioni complesse che esistono tra qualità delle infrastrutture ed evoluzione delle città e che toccano la sfera economica, sociale e fisica dell'assetto urbano. L'indagine suggerisce un approccio in grado di valorizzare appieno le potenzialità delle infrastrutture per lo sviluppo delle città, anche alla luce delle opportunità offerte dalla digitalizzazione e dei cosiddetti "big data". Il quadro di riferimento complessivo del tema è corredato dalla discussione di dieci studi di caso, emblematici dell'approccio adottato.
EUR 17.10
La guerra non dichiarata. Perché in Italia tutto è iniziato prima del Coronavirus e perché non è ancora finita
Quella che l'Italia sta vivendo, a più di dieci anni dalla crisi del 2008, è una guerra atipica: nessuna dichiarazione formale, nessun avversario da combattere se non noi stessi e una lunga serie di scelte politiche di corto respiro. Una guerra incisiva che non è stata causata dall'ultima grande emergenza del nostro tempo, il Coronavirus, ma che con la pandemia è entrata in una fase ancor più critica. Crollo demografico, invecchiamento della popolazione, spesa previdenziale sempre in aumento, indebitamento, investimenti sbagliati o dimezzati: queste sono solo alcune delle ferite che hanno logorato il nostro Paese, i cui numeri non reggono il confronto con la crescita e il recupero del resto dell'Europa. Dal 2008 l'Italia non si è più ripresa ed è arrivato il momento di riconoscerlo, di smettere di vivere alla giornata e assumere uno sguardo più consapevole e lungimirante. Occorre ripensare la società tutta tenendo presente due principi che oggi più che mai diventano imprescindibili: l'equità e la cura della persona. Ed è proprio questo lo scopo del libro: cercare di affrontare il dopo facendo tesoro tanto degli errori del decennio passato quanto del presente, e guardare finalmente la realtà per quella...
Quando il cielo vuole spuntano le stelle
Nel piccolo villaggio di Gulu Station, dove nonostante il nome i binari della ferrovia non sono mai arrivati, un ragazzo ha un sogno che si chiama Roma. Come gli dice sempre Bros, un amico tornato dall'Italia con tante promesse e il cuore colmo d'amore per la signorina Koi Koi, Roma è bella, anzi bellissima. E di fronte a queste parole le aspettative del protagonista non fanno che crescere, fino a convincerlo lasciare l'Africa. Ma il viaggio non è facile, bisogna prima attraversare il deserto, poi il mare. E superare tante incertezze. Lungo il cammino si incontra un'umanità vivace e coraggiosa, si impara a distinguere chi è pronto a offrire aiuto da chi invece ha solo cattive intenzioni. E intanto l'occhio cattura volti e paesaggi, alle orecchie arrivano aneddoti pieni di saggezza e storie piene di speranza. Storie di chi è partito per amore, di chi è partito per diventare famoso o fuggire dalla guerra.
EUR 15.20
L' écriture épistolaire entre Renaissance et age baroque. Pratiques, enjeux, pistes de recherche
Questo volume propone un gruppo di saggi sulla scrittura epistolare d'Ancien Régime, svolti in un'ottica franco-italiana. Esso è il risultato di un convegno internazionale organizzato dal CIRRI - Centre Interuniversitaire de Recherche sur la Renaissance Italienne (Université Sorbonne Nouvelle), in collaborazione con la Bibliothèque Mazarine di Parigi. Gli argomenti affrontati permettono di disegnare nuove prospettiva di ricerca: il rapporto tra la dimensione pubblica e quella privata degli scambi epistolari (Guicciardini, Ruscelli), lo stretto legame tra lo scambio per lettera e i circuiti artistici e letterari (Vasari, Marino, Mancini), la circolazione dei documenti autografi e il ruolo delle raccolte a stampa. Uno spazio importante è stato riservato ad alcuni progetti digitali dedicati ai corpora epistolari, tra i quali Archilet e EpistolART. Chiude il volume il catalogo di una mostra bibliografica tenutasi alla Bibliothèque Mazarine, consacrata ai «libri di lettere» tra Quattro e Seicento: vi si presentano tra l'altro numerosi esemplari provenienti dalla collezione del cardinale Mazarino e da quella di Jeannine Basso.
EUR 38.00
L' epistolografia di antico regime. Convegno internazionale di studi (Viterbo, 15-16-17 febbraio 2018)
"Il convegno del febbraio 2018 di cui si pubblicano qui gli atti ha visto riuniti a Viterbo studiosi italiani e europei interessati alla materia epistolare della prima età moderna, un patrimonio testuale e documentario prezioso che è insieme una chiave di penetrazione privilegiata della stagione rinascimentale e un'eredità per l'Europa del Barocco e dell'Illuminismo. Lo ha fatto su iniziativa di tre gruppi di ricerca che da qualche tempo si sono attivati sull'argomento ("Carteggi. Gruppo di Ricerca sull'epistolografia dei secoli XV-XVIII", "Archilet reti epistolari. Archivio delle Corrispondenze Letterarie di Età Moderna (secoli XVI-XVII)", "C.R.E.S. Centro di Ricerca sugli Epistolari del Settecento") e delle unità di ricerca raccolte nel progetto Prin 2015EYM3PR, «Repertorio Epistolare del Cinquecento. Teorie, lingua, pratiche di un genere» (unità che fanno capo alle Università di Bergamo, Milano Statale, Padova, Pisa SNS, Roma Sapienza, Siena Statale, Tuscia). Si è trattato del primo di una serie di incontri periodici che "Carteggi" intende destinare alla presa in carico della materia epistolare, in particolare della tradizione epistolare dei secoli XV-XVIII considerata sia come insieme di documenti sia come pratica formalizzata. Questo riconoscendo nella 'forma lettera' la modalità privilegiata di incontro e di dialogo tra i...
Francesco Sansovino scrittore del mondo. Atti del Convegno internazionale di studi (Pisa, 5-6-7 dicembre 2018)
I venti studi raccolti in questo volume - cui hanno collaborato ricercatori di varia provenienza e formazione - offrono la prima indagine ad ampio raggio su Francesco Sansovino (1521-1583), figura centrale della cultura veneziana di pieno Rinascimento che solo negli ultimi anni ha iniziato a rivelarsi in tutta la sua complessità. Scrittore in proprio, traduttore, curatore editorale, plagiario, antologista e imprenditore tipografico, Sansovino incarna in maniera paradigmatica, anche grazie a una fitta rete di rapporti privilegiati con le più varie personalità, la turbolenta e appassionante stagione di promozione del volgare che fa seguito alle dispute sulla norma linguistica fiorite tra anni Venti e anni Cinquanta del Cinquecento (su questi aspetti si fermano i saggi di Andreani, Caiazza, Celaschi, Favaro, Guarna, Petrella, Procaccioli, Rando, Tomazzoli). Ma a differenza dei cosiddetti "poligrafi" della generazione precedente - in particolare Ludovico Dolce e Girolamo Ruscelli - Sansovino non limita il proprio attivismo agli àmbiti dell'alta letteratura, della grammatica e della pratica filologico-editoriale: da qui discende il larghissimo spettro dei suoi interessi, che includono tra l'altro il diritto, la medicina, la retorica e l'oratoria, la storia, la grammatica, la critica d'arte, la politica e l'utopia politica (temi questi...
Oltre i «termini» della lettera. Pratiche di dissertazione nelle corrispondenze tra Quattro e Cinquecento
Nel Cinquecento la radicale consapevolezza della complessità e della varietà intrinseche della scrittura epistolare conferma la lettera come strumento duttile, adatto anche all'elaborazione del pensiero teorico. Lo studio dei testi e delle prassi editoriali, tuttavia, induce a problematizzare il concetto di "duttilità" della lettera di Antico Regime e a domandarsi quanto pesi sulla sua definizione il filtro dell'osservatore odierno. Da qui, la necessità di indagare il rapporto formale e contenutistico tra il genere-lettera e la prosa "trattatistica", analizzandolo su diverse direttrici di ricerca: le questioni di retorica (in particolare legate alle variazioni del codice delle lettere discorsive rispetto al "grado zero" della comunicazione familiare e privata); il modo in cui singoli autori affrontano uno stesso tema passando dalla prosa epistolare a opere di altro genere; i problemi editoriali derivanti dalla scelta dello strumento epistolare in contesto precettistico; le prassi esegetiche adatte a tale tipologia testuale, e le nuove prospettive per riproporle oggi. I casi di studio qui raccolti, distribuiti su un arco cronologico che dall'epistolografia umanistica quattrocentesca giunge fino al pieno Cinquecento, rispondono tanto all'esigenza di tentare uno studio che non trascuri l'eredità dei grandi carteggi umanistici (qui indagati da Cristiano Amendola e...
Pellicanolibri: quarant'anni
Resistiamo. Poesie dalla parte del torto
Uno sguardo attento a ciò che accade attorno. Sembra non vi sia scampo, per il pianeta distrutto dagli esseri umani e per la stessa terra che si ribella e vendica. Tutto ciò che accade avrebbe un nome, denaro che è poi potere, mistificato sotto spoglie di dio: di un dio assente o violento e vendicativo, chiamato ogni volta con un nome diverso. A tutto ciò l'Autore pensa e scrive, per tutto ciò lotta e vive, ribellandosi a ogni riga, frase, pagina o concerto che sia, a questo stato di cose. Una voce spesso isolata, sebbene potente, cui spera si uniscano non solo i poeti ma tutti quelli che ancora hanno la forza di ribellarsi.
EUR 9.50
Morte in Europa
"Nelle sue domande esistenziali Ville, nell'alienazione, nei deliri da febbre e, in primis, nella solitudine, ci ridà in modo preciso ogni singolo dramma di un continente senza coscienza, che barcolla sia in politica Estera che Interna, che non sa districarsi tra i morti nel Mediterraneo, le cellule dell'Isis, la povertà causata anche dalla delocalizzazione delle industrie occidentali nei Paesi dell'ex Unione Sovietica." (dalla prefazione di Igor Costanzo)
EUR 9.50
Anche le scimmie odiano Tarzan
"Subito mi sono scoperto completamente sprofondato in essa, sommerso addirittura sia dall'ampio, particolarissimo respiro del suo linguaggio poetico sia da tanta realissima, quotidiana, a volte visionaria (o più esattamente profetica) materia violentata e morente." (Dalla nota di Antonino Caponnetto)
EUR 9.50