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Dayto-ryu aikibudo. Storia e tecnica
Questo libro presenta la storia e la panoramica tecnica di tutto il curriculum di questa antica e nobile arte, fondata nel 1187 da Minamoto no Yoshimitsu. Il "Daito-ryu Aikibudo" è l'arte tradizionale giapponese all'origine di Aikido, Hapkido, Hakko-ryu, Shorinji Kempo e Yoseikan Bado. Diffusa nella prima metà del '900 da Takeda Sokaku, uno degli ultimi samurai, è stata organizzata a livello internazionale dal figlio ed erede Takeda Tokimune. Il Daito-ryu include "atemi" (percussioni), "sbime" (strangolamenti), "kansetsu" (leve articolari), "nage" (proiezioni), "kyusho" (punti di pressione) e tutte le armii dei samurai, dal "jutte" alla "katana" (stile Ono-ha Itto-ryu), per un totale di quasi 3000 "kata".
EUR 20.90
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Esercizi di scioglimento dei muscoli in 14 serie
Gli "Esercizi di scioglimento dei muscoli" sono stati tramandati nel corso dei secoli e appartengono all'arte tradizionale cinese detta oggi Qigong, ispirata al Taoismo e alla medicina tradizionale cinese. In questo libro l'autore ha rielaborato il materiale tradizionale, sulla base sia degli insegnamenti ricevuti da un anziano maestro, sia di tecniche tramandate da altre scuole di Qigong. Gli esercizi, che si basano sul principio del rafforzamento interno del qi, ovvero l'energia vitale di ogni persona, sono suddivisi in 14 serie, che possono essere eseguite sia tutte insieme, sia separatamente, a seconda del disturbo da curare o dell'organo da rafforzare.
EUR 14.25
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Hagakure. Il codice segreto dei samurai
"Il codice segreto dei Samurai", o Hagakure, è il più importante tra i testi dedicati alla pratica e all'etica della via del guerriero in Giappone. Gli insegnamenti e le memorie di Yamamoto Tsunetomo, monaco ma ancor prima Samurai, guidano da più di trecento anni chi volesse intraprendere questo lungo e difficile cammino. L'Hagakure, metafora del vivere secondo rettitudine, incita e aiuta a superare l'attaccamento al proprio ego, che è il limite umano più difficile da vincere, e ci accompagna verso la ricerca della gioia della vita, non disgiunta, però, da una meditazione costante sulla morte. Testo di grande profondità e di fascino inconsueto, ha trasformato il comportamento di molte generazioni di uomini: vivere senza farlo sapere, essere prima ancora di apparire, condurre un'esistenza normale e allo stesso tempo raggiungere le vette della sapienza seguendo e servendo la via è una prospettiva che ciascuno può adottare e adattare nell'azione di tutti i giorni. La traduzione, la prima in una lingua occidentale, è stata condotta direttamente dall'originale giapponese.
EUR 19.00
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Il tesoro delle lettere: un intaglio di draghi
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Gli scacchi di Mao. Il wei-ch'i e la strategia rivoluzionaria cinese
L'autore avanza, in quest'opera, la tesi che un antichissimo gioco cinese, il we-c'hi, meglio noto con il nome go, possa costituire un modello concettuale per l'azione politico-militare di una forza storica della Cina, come il Partito Comunista di Mao Zedong. I princìpi che Boorman enuclea sono sostanzialmente quattro: il 'wei-c'hi è un gioco di lunga durata, in cui l'aspetto strategico è assolutamente prevalente sull'aspetto "offensivista"; la modellizzazione "wei-c'hi" della guerra è quella di una "guerra a mosaico; i concetti di "vittoria" e "sconfitta" subiscono un ribaltamento poiché il sacrificio di pedine e la ritirata, sono parte integrante dell'offensiva; il gioco sulla periferia della scacchiera è strategicamente cruciale.
EUR 15.20
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Il dito e la luna. Il Dao del professor Zheng man Qing
Il Maestro Tiziano Grandi svela i segreti che il Professor Zheng Man Qing trasmise, prima della sua morte (avvenuta nel 1975), ai suoi allievi diretti per portarli al cuore della pratica del TaijinQuan, inteso come arte marziale. Partendo dalla sua conoscenza dell'anatomia e della fisiologia, il Professor Zheng esplora inoltre la relazione fra gli organi, la loro patologia ed eziologia, considerando la differente logica tra il punto di vista occidentale e quello estremo-orientale. La malattia diventa un'opportunità per allenarsi e un'occasione grazie alla quale ci è permesso di andare alla radice del nostro malessere.
EUR 20.90
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Il libro del Tuina. Teoria e pratica
Il Tuina, importante ramo della medicina cinese, è una tecnica per agire sull'energia di una persona trattando alcune parti del corpo mediante l'applicazione delle mani. Essenziale è, ovviamente, il concetto di Qi, l'energia, il cui percorso non si limita ai meridiani principali, più conosciuti, ma si espande anche nei collaterali, che si proiettano dai muscoli fino ai tessuti più interni. Ecco dunque la caratteristica specifica del Tuina: un trattamento "superficiale" che permette un'influenza su tutte le parti del corpo e su tutte le funzioni, operando direttamente con il Qi.
EUR 16.15
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Jigoro Kano o l'origine del judo
"Jigoro Kano, o l'origine del judo", pubblicato in America nel 1905, è frutto della collaborazione di due grandi personaggi dell'epoca eroica del judo: Katsukuma Higashi, l'esperto inviato a New York dal fondatore di questa importante branca delle arti marziali - Jigoro Kano - per diffondere la sua neonata disciplina, e Irving Hancock, studioso e praticante americano, profondo conoscitore della cultura giapponese. Questo è il primo testo mai apparso sull'arte del judo, con un ricco corredo di immagini che illustrano il celebre metodo di combattimento praticato all'inizio del XX secolo, cioè meno di vent'anni dopo la sua creazione da parte del geniale Jigoro Kano e molto prima che si trasformasse in disciplina sportiva.
EUR 17.10
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Giappone perduto. Viaggio di un italiano nell'ultimo Giappone feudale
Un viaggio indimenticabile e le sue memorie, uno scorcio su una civiltà perduta: questo testo ci parla del viaggio di Giglioli, naturalista e sostenitore delle teorie darwiniane, nell'estremo Oriente e in Giappone in particolare. Un Giappone nel 1870 ancora fortemente feudale, quello di cui l'autore esplora con intelligenza costumi, tradizioni e modi di pensare, con l'occhio dell'occidentale "evoluto".
EUR 19.00
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Del dovere dei guerrieri
In quest'opera Saikaku esamina il dovere austero, talvolta assurdo - crudele sempre - che regge la vita dei guerrieri e decide della loro fine. In questi racconti il lettore potrà vedere perché un uomo manda deliberatamente suo figlio alla morte, perché un altro adotta con entusiasmo l'assassino del proprio, mentre duelli e vendette, suicidi e massacri si susseguono in nome del "giri", l'implacabile dovere dell'onore che, ancor più dell'arte della spada, costituisce l'anima del guerriero.
EUR 18.05
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Ju Jitsu metodo Bianchi. Settori e concatenamenti dalla cintura bianca alla nera
Il Ju Jitsu viene definito dai praticanti di arti marziali giapponesi come la "madre" di tutte le pratiche a mano libera, vale a dire senza armi. Affonda le sue radici nel medioevo dei samurai, e la sua origine, come si conviene a un'arte marziale così antica, è quasi mitica. Il Metodo Bianchi (che fa riferimento al Maestro Gino Bianchi - di cui Luni ha pubblicato l'introvabile "La dolce arte del Samuray"), che il Maestro Giancarlo Bagnulo presenta in questo importante ed esauriente manuale, è in sostanza il "vero" Ju Jitsu italiano, arrivato dal Giappone appena terminata la Seconda Guerra mondiale. Il Maestro Bagnulo ha codificato al meglio le tecniche che in origine erano già state definite dallo stesso Bianchi e in seguito dal Maestro Rinaldo Orlandi, nella nuova prospettiva di un Ju Jitsu sempre collegato al metodo del fondatore ma con una visione più attuale e più strutturata, con una commistione tra un "settore" e l'altro. Il mantenimento dei famosi "settori" inventato dal Maestro Bianchi vuole essere un segnale e il vero anello di congiungimento tra il "passato" e il moderno, e trova nel Maestro Bagnulo l'esponente più rappresentativo (anche data la sua...
Il viandante di mezzanotte
"Il Viandante di Mezzanotte" è un poema epico, una parabola sulla solitudine e sulla violenza del potere, sul significato profondo del senso di libertà; fu, per diversi aspetti e svariate chiavi di lettura, anche libro profetico, anticipando, attraverso le sue tensioni letterarie, l'invasione russa dell'Afghanistan e l'avvento della dittatura.
EUR 19.00
Scritti giornalistici. Vol. 3: Facciamo storia, non moralismo 1989-1996.
«Gli scritti che contribuiscono a definire il carattere e il campo di interessi dello storico» - Robinson\r\nÈ ormai nota l'influenza che Renzo De Felice ha avuto nella storiografia sul Novecento. Lo storico romano ha innovato profondamente l'approccio allo studio del fascismo, passando da una lettura moralistica, manichea e demonizzante a una lettura problematica e complessa, basata, per la prima volta, sull'accurata analisi dei documenti dello Stato, dei carteggi dei protagonisti, della documentazione più varia al fine di realizzare una storia - mai definitiva - dell'Italia nel periodo fascista. Assai meno nota è invece l'influenza che De Felice ha avuto tra i non addetti ai lavori, presso cioè quella più vasta opinione pubblica che, tra gli anni Sessanta e Novanta, leggeva ancora i giornali. In quei quasi quattro decenni De Felice ha scritto oltre 280 articoli per quotidiani, per settimanali o ha rilasciato interviste, affrontando alcuni problemi storiografici fondamentali: il consenso al fascismo, l'antisemitismo, il rapporto tra fascismo e intellettuali, la Grande Guerra, la difesa dello Stato di diritto, la libertà di ricerca, il terrorismo, la crisi dello Stato, solo per ricordare i temi più significativi. In questi articoli, che si ripropongono per la...
La storia, una vita. Scritti in onore di Giuseppe Parlato
Questo volume raccoglie i contributi di quanti, amici, colleghi, collaboratori, hanno avuto il piacere e l'onore di conoscere Giuseppe Parlato e di lavorare con lui. I contributi raccolti sono stati suddivisi in tre sezioni. La prima è quella dei saggi dove gli autori che vi hanno partecipato hanno toccato con i loro lavori aspetti multiformi e diversificati che hanno avuto, però, come punto di riferimento il fenomeno del fascismo, da sempre al centro della riflessione scientifica di Giuseppe Parlato. La seconda parte è composta da contributi che hanno cercato di riflettere sui volumi scritti da Parlato, restituendo la sua curiosità intellettuale che lo ha portato a toccare temi molto diversificati, dal Risorgimento italiano al movimento nazionalista, dall'esperienza fiumana al sindacalismo fascista, dal neofascismo alla complessiva riflessione sulla destra italiana nel secondo dopoguerra. In ultimo c'è la sezione testimonianze, nella quale gli autori hanno voluto ricordare aspetti salienti dell'attività scientifica e personale di Giuseppe Parlato, tratteggiata con passione e partecipazione. Alla fine del volume, poi, vi è una sezione molto ampia che ricostruisce tutta, o quasi, l'enorme e variegata produzione scientifica di Parlato che ci restituisce l'immagine di uno studioso prolifico, intellettualmente curioso e...
Il riso degli amanti
I Promessi sposi del chiarissimo Alessandro Manzoni ridotti in tre commedie
Il testo di Nasi si intitola esattamente "I promessi sposi del chiarissimo Alessandro Manzoni", ed è presente in meno di 10 copie al mondo, una rarità incredibile per un libro di 200 anni fa. Fino a oggi nessuno aveva mai visto l'opera, sepolta nelle 3 o quattro biblioteche e sconosciuta allo stesso Centro Nazionale Studi Manzoniani di Milano. La prima rappresentazione teatrale dei Promessi sposi risale al 1832, e questa pubblicazione ridata tutta la bibliografia mondiale legata al nostro più grande romanziere degli ultimi due secoli. L'opera vede la luce con l'Introduzione del prof. Angelo Stella, che della Centro Nazionale Studi Manzoniani è il Presidente. Il testo viene riproposto nella sua integrità filologica, diviso nelle "tre commedie" suddivise a loro volta in atti. Naturalmente il confronto con il padre del romanzo italiano Manzoni non regge, ma è un libro con una gradevolezza di lettura, delle trovate linguistiche che lasciano sorpresi e in alcuni punti è davvero così simile all'originale del Manzoni da lasciare sorpresi. È un libro che cambia tutta la visione che abbiamo dei Promessi sposi, almeno quello che sappiamo fino a oggi.
EUR 22.80
Shin jin mei
Lo Shin Jin Mei qui commentato da Deshimaru è una delle opere fondamentali dello Zen, e la tradizione lo attribuisce a Sosan, in cinese Seng ts'an (Gemma del Sangha) ovvero Sengcan, il maestro che nel 551 incontrò il secondo patriarca Eka (o Huike), che lo designò come suo successore e gli ordinò non di andare a insegnare, ma di restare in meditazione sulle montagne. Morì nel 607, dopo più di vent'anni di eremitaggio e di vita errante. Gli studi più recenti sono propensi a considerare lo Shin Jin Mei come una compilazione di massime Ch'an della Scuola del Nord fondata da Doshin (Daoxin), il successore di Sosan. Alcuni studiosi ritengono, anzi, che Doshin sia il vero autore del testo. Le ricerche storiche e le loro conclusioni, per quanto indispensabili, sono però estranee alla bellezza e alla profondità dei versi. Come sempre, solo il commento di un maestro autentico può spiegare il senso di un testo antico e i suoi passaggi più oscuri. Non è con la ricerca intellettuale o filologica o con l'erudizione che si può comprendere quest'opera, ma attraverso la pratica della meditazione e le spiegazioni di una persona che l'ha praticata...
Nel Giappone dell'Ottocento
Nel 1893 Giovanni de Riseis, giovane e brillante rampollo di nobile famiglia e appassionato viaggiatore, visita il Giappone da poco uscito dal periodo turbolento che ha preceduto e accompagnato la fine dello shogunato e la restaurazione Meiji. Il Giappone radicalmente cambiato nella sua struttura politica e sociale: il potere effettivo era tornato nella mani dell'Imperatore e si era dato inizio a una profonda ristrutturazione di tutte le istituzioni civili e militari, ispirandosi ai modelli degli stati moderni occidentali. Il giovane viaggiatore De Riseis, come tutti i suoi contemporanei figlio del positivismo ed entusiasta sostenitore del progresso e della modernità, rimase affascinato dal nuovo Impero del Sol Levante ammirando soprattutto il coraggio e la determinazione con cui l'Imperatore aveva guidato il popolo giapponese attraverso questo radicale cambiamento abbracciando il profondo rinnovamento della società. De Riseis, da viaggiatore romantico, curioso degli usi e dei costumi dei popoli del mondo, non manca di approfondire e apprezzare tutto ciò che rivela le profonde radici della raffinata cultura tradizionale giapponese e ne svela il profondo legame con la natura e con i paesaggi mozzafiato che descrive con penna sicura ed esperta.
EUR 22.80
La struttura morale dell'universo dantesco
Questo volume raccoglie quanto dell'opera dantesca di Luigi Valli era ancora inedito o pubblicato su riviste, vi sono contenute le sue conferenze e i commenti a quattordici canti di Dante e le note integrative alla sua scoperta del segreto della Croce e dell'Aquila nella Divina Commedia. L'opera dantesca di Valli si estende dal 1904 fino al 1930; seguendo tale criterio il volume è diviso in due parti: la prima comprende i suoi scritti fino al 1922, quando egli scoprì le simmetrie della Croce e dell'Aquila; la seconda, che arriva fino al 1930, porta notevoli e nuovi integrazioni ai suoi volumi di esegesi dantesca. L'Appendice contiene due brevi scritti inediti trovati fra le sue carte che vengono pubblicati per la loro importanza. Con questo testo si vuole dare una visione d'insieme delle materie trattate dal grande studioso il quale dedicò la vita all'interpretazione degli scritti di Dante. Instancabile studioso e ricercatore, Valli traspare nella sua totalità di esperto assoluto delle allegorie dantesche proprio dagli scritti brevi e dalle fulminanti intuizioni. Di lampante e straordinaria profondità sono i capitoli dedicati proprio alla struttura morale dell'universo dantesco, della morte mistica nella Divina Commedia, sul "supercattolicesimo di...
Tempo di muri. Un mondo diviso: da Berlino a Trump
Negli ultimi quindici anni, numerosi governi, occidentali e non, hanno scelto di erigere muri (presidiati) ai propri confini. Lungi dall'essere un fenomeno concluso, come si era illusoriamente creduto all'indomani del 1989, queste barriere striano la terra per un numero di chilometri che eguaglia oramai la metà della sua circonferenza. Ma come sono nati i muri, quali le leggi - se vi sono - che ne hanno consentito la costruzione? Per comprendere la genesi dei muri da un originale punto di vista, si è fatto ricorso agli atti del Congresso degli Stati Uniti - e non solo - a partire dal 1973, gettando nuova luce su antiche e recenti vicende: progetti di legge ed emendamenti che contribuiscono all'arricchimento della ricostruzione filologica. Un materiale così ampio ed eterogeneo funge anche da spia degli impegni finanziari che legano Washington al resto del mondo, dimostrando così l'interesse economico e politico nei confronti di aree geografiche storicamente divise. Gli Stati Uniti, confermando il loro credo nel "manifest destiny", mantengono uno sguardo aperto, anche se non sempre lucido, in varie zone del pianeta. I quattro casi, oltre a quello del muro al confine con il Messico, sono emblematici: Cipro,...