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Tequila Volcan Blanco
Il Messico, terra ricca di tradizioni e di... Tequila. E tra le tante, quella proposta da Volcan de mi Tierra, nella versione Blanco, si distingue per il suo carattere unico. Fonde in sÈ la ricchezza e la complessit? dei territori messicani, unendo le caratteristiche proprie dei bassipiani e degli altipiani. Dai primi emergono le note erbacee, agrumate e speziate, evocative di paesaggi aperti e soleggiati. Dagli altipiani arrivano, invece, delicati richiami fruttati di ciliegia e pera, che ricordano i profumi freschi delle montagne. Su tutto, perÚ, l'agave, con il suo sapore dolce e avvolgente, Ë la protagonista indiscussa. Il risultato Ë un equilibrio perfetto tra dolce e speziato, tra fresco e avvolgente. Questa Tequila Ë un omaggio al Messico, un invito a scoprire le meraviglie nascoste di questo paese, un bicchiere alla volta. -
Tequila Volcan Reposado Cristalino
Un calice di eleganza e carattere. Questa Ë, in sintesi, Tequila Volcan Reposado Cristalino, piccolo gioiello ""Made in Mexico"", tra tradizione e maestria artigianale. La lenta maturazione in legno, conferisce a questa Tequila complessit? e profondit?. Nel bicchiere si presenta di un bel colore ambrato che richiama il caramello. Ed Ë sempre il caramello a caratterizzarne l'attacco durante la degustazione. Segue il tabacco, che con la sua essenza terrosa e leggermente affumicata, aggiunge una dimensione rustica e profonda. Ma non Ë finita qui. Si unisce poi anche il cioccolato fondente, portando con sÈ una nota piacevolmente amara che bilancia magicamente quella dolce del caramello. In chiusura, poi, il finale Ë setoso e avvolge la bocca in una carezza vellutata, prolungando il piacere della degustazione e lasciando un'indimenticabile impronta di eleganza. -
Tequila Volcan Reposado
Il mondo della tequila Ë ricco e sfaccettato. Ogni tipologia offre una diversa interpretazione della pianta dell'agave da cui ha origine. La versione ""Reposado"", in particolare, occupa un posto speciale, rappresentando un equilibrio perfetto tra freschezza e complessit?. Il termine Reposado si traduce letteralmente in ""riposato"" e, nello specifico, si riferisce al processo di invecchiamento che subisce la tequila. Per essere Reposado, infatti, dopo la distillazione, la Tequila viene lasciata maturare in botti di rovere per un periodo compreso tra i due e i dodici mesi. Durante questo periodo la Tequila sviluppa un profilo aromatico ricco e stratificato, assimilando anche le note caratteristiche del legno. Ne Ë un bel esempio questa Tequila Volcan Reposado, caratterizzata da un naso quasi travolgente. Note di frutta, con il ribes nero e la mela rossa. Poi l'ananas, la pesca matura e la frutta secca. Ma ciÚ che rende Tequila Volcan Reposado veramente speciale Ë il suo finale, lungo ed etereo. Un tributo all'arte della distillazione e al tempo, ingrediente fondamentale della sua creazione. Perfetta per chi Ë alla ricerca di vera eleganza. -
Valdobbiadene DOCG Superiore di Cartizze Dry
Del vigneto sulla collina di Cartizze, il top della produzione per La Tordera, e pi? in generale per la Denominazione Valdobbiadene DOCG, vuol prendersi cura personalmente Pietro, da pi? di 80 primavere capostipite della famiglia Vettoretti. Esattamente come facevano i suoi antenati prima di lui. Da questo piccolo gioiello in provincia di Treviso arriva il Cartizze Dry, frutto di una fortunata combinazione di elementi, la terra, il clima e la tradizione. Il vigneto, per la precisione, si trova sul Colle Tordera, nella conca del Cartizze, nel Comune di Valdobbiadene. Un piccolo fazzoletto di terra di circa un ettaro che si trova a 260 metri sul livello del mare. Qui le rese sono mantenute pi? basse e i grappoli che giungono in cantina sono sempre perfetti. Si parte con una pressatura soffice dei grappoli e un leggero contatto con le bucce. Per la presa di spuma in autoclave, poi, si attendono almeno 6 settimane, per dare tempo ai lieviti di fare il loro lavoro, donando al vino personalit? e profondit?. Nel calice si scopre cosÏ un vino caratterizzato da un bel colore brillante, giallo paglierino con riflessi verdognoli, perlage persistente, a grana minuta. Al naso Ë complesso e fine, con sentori di pera abate, fiori di tiglio e glicine. Spiccato Ë poi il profumo di mandorla. In bocca il vino Ë intenso, fine ed elegante, ricorda la sensazione di mela e pera matura. La tradizione lo vuole servito a fine pasto, per accompagnare dessert semplici di pasta frolla, magari guarnita con mandorle. -
""Tittoni"" Rive di Vidor Valdobbiadene Superiore DOCG Dry
Il vigneto Tittoni gode di uno splendido panorama e porta il nome di una figura indimenticabile per il Comune di Vidor. Al Cav. Carlo Tittoni, infatti, si devono scuole, vie e, appunto, una bella vigna con un'antica Casera. Qui l'aura della valle del Piave e l'esposizione ideale regalano alle uve, aromaticit? e dolcezza. Qui nasce il Tittoni Dry, Rive di Vidor, Valdobbiadene DOCG. Il vigneto ha un'estensione di circa 2.6 ettari e si trova a un'altezza di circa 240 metri sul livello del mare. Uve raccolte a piena maturazione, appena giunte in cantina vengono velocemente avviate a fermentazione che, in questo caso, si svolge molto lentamente. Stessa lentezza caratterizza anche la successiva presa di spuma, con i lieviti che sprigionano lentamente una carbonica che diventa quasi cremosa e persistente. Si ottiene cosÏ uno spumante caratterizzato da un bel colore brillante, giallo paglierino con riflessi dorati. Nel calice il perlage Ë persistente, a grana minuta. Il profumo Ë complesso e vellutato, con sentori di mela gialla matura, susina gialla. Poi fiori bianchi, con predominanza di rosa bianca, e una leggera speziatura che dona balsamicit?. In bocca Ë intenso e di nobile struttura, con una perfetta corrispondenza con quanto percepito in precedenza. Sulla tavola accompagna bene piatti delicati, come il filetto di orata o la lombatina al latte. Buono anche con la classica tartare di tonno. -
Recioto della Valpolicella Classico DOCG
Se il Valpolicella “base' Ë perfetto per pranzare allegramente. Se l'Amarone della Valpolicella Ë il Sacro Graal dei vini da meditazione. Il Recioto della Valpolicella Ë il padre di tutti i vini della regione. Rosso e dolce, mai stucchevole, questo vino nasce da una accurata selezione delle uve autoctone della Valpolicella, raccolte a piena maturazione e poi messe ad appassire durante il periodo autunnale-invernale. La versione proposta qui da Luciano Arduini Ë il frutto di un taglio in prevalenza a base di uve Corvina, con Corvinone, Rondinella e Molinara in percentuali via via decrescenti. Nel bicchiere si presenta di un bel colore rosso rubino intenso. Al naso stupisce per l'ampiezza dei suoi profumi che solfeggiano sulle corde della frutta fresca, dalla ciliegia alla fragola, ai piccoli frutti di bosco. In bocca ha un ingresso morbido ed equilibrato, con note che richiamano la ciliegia. Va servito a una temperatura di 16? gradi, lievemente pi? fresco del classico vino rosso strutturato. Si valorizzer? cosÏ tutta la ricchezza del frutto e si scoprir? un bel vino tradizionale da abbinare a dolci semplici. L'abbinamento del cuore? Quello con il classico ciambellone della nonna o con i biscotti fatti in casa. Un vero matrimonio d'amore. -
""Fontana del Fongo"" Valpolicella Classico DOC 2022
Fontana del Fongo Ë il tipico vino della Valpolicella: leggero, secco e di medio corpo. Ma soprattutto piacevole e gratificante. Un vino che si beve con estrema facilit? perchÈ Ë in grado di accompagnare una infinit? di piatti. Ottimo con i primi piatti gustosi, paste al rag? o risotti alla milanese, Ë perfetto anche in compagnia di arrosti di vitello e carni bianche in genere. Insomma, il vero vino a tutto pasto. Figlio del classico taglio veronese, Corvina (50%), Corvinone (30%) e Rondinella (20%), questo vino si presenta nel calice di un bel colore rosso rubino. Al naso i profumi sono freschi e fruttati, mentre in bocca risulta gradevolmente morbido e delicato. -
Amaro ""Dente Di Leone""
Chi non ama il Tarassaco, o Dente di Leone? Un fiore spontaneo che cresce bene alle nostre latitudini, al quale - da sempre - si attribuiscono poteri magici. Non a caso gli innamorati di tutto il mondo si affidano a questo fiore per conoscere il futuro delle loro passioni. Mentre gli erboristi ancora oggi lo utilizzano nelle loro preparazioni per i suoi preziosi principi attivi naturali. In questo caso, invece, La ValdÙtaine impiega il Dente di Leone come base per una ricetta unica e affascinante. Affiancato a numerose altre erbe alpine e all'amaricante muscovado, il piccolo fiore di montagna d? vita a un amaro intrigante al palato. -
Liquore Alla Genziana Di Montagna
Vino cotto e radice di genziana. Sembra la ricetta di una pozione magica. E in fondo lo Ë per davvero. Il Liquore alla Genziana di Montagna de La ValdÙtaine Ë un prodotto tradizionale alpino che nasce appunto da questi due semplici ingredienti. La genziana maggiore, in particolare, Ë una pianta che cresce spontaneamente sui terreni montani e umidi, oltre i 1.000 metri di quota. Nota per le sue qualit? digestive e per il sapore amaro caratteristico, accompagna con soddisfazione il fine pasto. -
""Acqueverdi"" Gin Delle Alpi
Acqueverdi Ë il nome di un ruscello di montagna. Un luogo che, stando a chi ha avuto il piacere di vederlo, puÚ essere descritto solo con una parola: incantato. Siamo nel cuore della Valle d'Aosta. A Saint-Marcel, per la precisione, dove un enorme e secolare castagno affonda le sue radici nei pressi del Santuario di Plout. Da lÏ parte un sentiero che porta al ruscello. “Eiva verta'Ë un luogo fatato, di tranquillit? e di silenzio. Qui, lungo le rive del ruscello crescono le essenze che rendono unico questo Gin Alpino. Distillato dal carattere unico che puÚ essere usato per creare dei meravigliosi cocktail profumati ma che, per le sue qualit?, puÚ anche essere proposto liscio. -
Gin Brockmans
Gin ""Made in UK"", Brockmans nasce da una speciale combinazione di botaniche, cresciute allo stato selvatico e lasciate in immersione per molte ore nel pi? puro distillato di grano. Questo lento processo permette loro di rilasciare tutti gli aromi pi? fini. Successivamente Gin Brockmans viene distillato in un antico alambicco tradizionale in rame, vecchio oltre un secolo. Gin decisamente morbido, questo spirito sapr? allietare le nostre serate di relax, quando con gli amici ci dilettiamo nell'antica arte della miscelazione. -
Piemonte a tutto pasto
Quando la cena (o il pranzo) parlano il dialetto piemontese, quando cioË gli agnolotti, il bollito e il bonËt (o bounet) si alternano nei nostri piatti senza sosta, non c'Ë nulla da fare. Bisogna adeguarsi e accompagnare le pietanze prelibate con vini altrettanto pregiati. Per fortuna che il Piemonte non difetta di variet? e di stili. Ci sono i pregiati spumanti metodo classico che appartengono alla denominazione Alta Langa Docg, la pi? antica tra le bollicine italiane. Ideali per iniziare con un aperitivo raffinato. E poi ci sono i bianchi freschi e minerali che provengono dalle colline di Alessandria, dal comune di Gavi in particolare, perfetti per accompagnare i primi piatti della tradizione. E per finire i rossi, quelli per cui la regione Ë famosa in tutto il mondo. La Barbera, fresca, mai eccessiva, va benissimo per iniziare. Ma per sorprendere i nostri ospiti, non c'Ë nulla di meglio di un grande autoctono regionale come il RuchÈ. Una perla nascosta che aspetta solo di essere rivelata. -
Five Roses Rosato IGT Salento
Tu immagina sapori di ciliegia e fragolina di bosco, e avrai un quadro di ciÚ che il Five Roses Rosato IGT Salento di Leone de Castris offre per presentarsi. E lo fa senza nascondersi, con irruenza mediterranea unita a grazia esecutiva pregevole e ammaliante. Ne versi un bicchiere e colpisce per un colore cerasuolo cristallino che incanta, fascinoso nei riflessi e intrigante nel tono. Sentori fruttati, eredit? del Negroamaro e della Malvasia Nera di Lecce, tra i quali spiccano, appunto, frutti rossi di consistenza apprezzabile. L'avventura d'assaggio apre a una freschezza piena, contraddistinta da accentuata morbidezza e persistenza piacevolmente lunga. Ha carattere, il Five Roses Rosato IGT Salento, ed Ë un bel carattere! Con la frisa salentina va a nozze, cosÏ come con piatti a base di carni bianche e pesce. Non Ë vino da relegare a un frivolo consumo estivo: con bolliti e risotti riesce a essere compiuto e convincente. Un rosÈ per tutte le stagioni, potremmo dire: da avere nella propria collezione, sempre a portata di brindisi -
""Serpico"" Irpinia Aglianico DOC 2015
Non avete ancora in cantina una o pi? bottiglie di Serpico? E cosa aspettate. Questo Irpinia Aglianico DOC proposto da Feudi di San Gregorio Ë un ""must have"" per tutti gli appassionati del buon bere. Rosso di gran carattere e personalit?, Serpico Ë frutto di una vinificazione in purezza di Aglianico, proveniente dallo storico vigneto “Dal Re'. Un rosso strutturato, come detto, che matura per un minimo di 18 mesi in barrique di rovere francese e botti da 50 ettolitri di media tostatura prima di incontrare la bottiglia. Una lunga attesa che si prolunga per almeno un altro anno, tempo necessario affinchÈ Serpico affini ""il giusto"" in bottiglia, al riparo della bella cantina irpina. Colore rosso rubino, il suo bouquet Ë complesso e richiama netti i ricordi di confettura di ciliegia, spezie dolci, liquirizia, caffË e cacao. Equilibrato in bocca, grazie alla spiccata mineralit? in grado di equilibrare il ricco corpo. Grande persistenza, questo rosso campano Ë ottimo con arrosti di carni rosse, ma anche con pollame ""nobile"" e selvaggina, oltre che formaggi stagionati. -
Gavi DOCG
Abbiamo percorso il Piemonte in lungo e in largo. E' la regione che vanta il pi? alto numero di DOC e DOCG di tutta Italia. Dei 17 vini DOCG totali, solo 5 provengono da uve a bacca bianca: Asti, Alta Langa (ma solo quando prodotto con chardonnay in purezza), Erbaluce, Roero Arneis… e Gavi, che vi proponiamo oggi nella strepitosa versione di La Bollina. -
Chianti Superiore DOCG
Usiglian del Vescovo produce questo Chianti Superiore DOCG con scrupolo, un'eccellenza del territorio che trova proprio nel terroir rara, compiuta forza espressiva. Il Chianti Superiore DOCG si fa portatore di tutti i caratteri tipici della denominazione, a partire dal colore rosso brillante. Venature granata donano austerit? al calice, conferendo al Chianti Superiore suggestioni di pregio. Cenni di viola e frutti rossi popolano un bouquet complesso, molto ricco e intenso. All'assaggio Ë morbido, compatto per sensazioni e legato per coerenza di aromi. Nel finale chiude con una freschezza fruttata inattesa. Usiglian del Vescovo centra il bersaglio con questo Chianti Superiore DOCG, rosso dall'inconfondibile carattere toscano. -
Barolo DOCG del Comune di Serralunga d'Alba
Ti presentiamo un vino che scalda non solo il palato, ma anche il cuore di tanti appassionati: il Barolo del Comune di Serralunga d'Alba DOCG, dell'Az. Agr. Gabutti Boasso. Un nettare che incarna tutta la classicit? della denominazione che lo accompagna, e che continua a conquistarci anche con l'annata 2015. -
Tignanello Toscana IGT
Il Tignanello 2020 Ë?figlio di un clima toscano eccezionale. L'annata Ë stata caratterizzata da un equilibrio climatico ideale, con giornate soleggiate e notti fresche, consentendo alle uve di maturare lentamente. Al calice, rivela un colore rubino profondo e vibrante.?Di colore rosso rubino intenso, Tignanello 2020 colpisce al naso per lasua complessit?: note di frutta matura come ciliegia, fragola e moraaccompagnano delicati sentori floreali diviola, malva e rosa; completano il bouquetaromi di caffË tostato e polvere di cacao. L'ingresso iniziale al palato Ë vibrante, poiavvolgente e dimensionale. Sul finale, note speziate di pepe e liquiriziasi uniscono a piacevoli sensazioni di erbe aromatiche donando lunghezza e freschezza. -
""Arzan ‘"" Prosecco Cartizze Superiore DOCG
Legatissimo al territorio a partire dal nome, Arzan?, cioË la zona in cui si costruiva la flotta navale della Serenissima Repubblica Veneziana, questo Cartizze Ë uno di quelli che non si scordano. Color giallo paglierino chiaro, bollicine solleticanti e fini, profumi delicati e una leggera nota di crosta di pane. -
Chablis Grand RÈgnard 2022
C'Ë un angolo di Borgogna, quello pi? a Nord, quello che confina direttamente con la grande area dello Champagne, dove solo un vitigno Ë ""ammesso"", lo Chardonnay. Stiamo ovviamente parlando della regione della Chablis, una delle pi? amate dai ""bianchisti"" (inteso come gli appassionati di vini bianchi) di tutto il mondo. Per le caratteristiche uniche dei suoi vini, in perfetto equilibrio tra freschezza e complessit?. Come nel caso di questo Chablis AOC, Grand RÈgnard, un bianco importante racchiuso in una bottiglia che certo non Ë fatta per passare inosservata. Colore giallo paglierino carico con riflessi luminosi e brillanti, al naso troviamo profumi intensi di frutti tropicali, albicocca e mela renetta. In bocca, invece, Ë un vino pieno e di grande intensit?. In lui le note minerali e la freschezza fan bella mostra di sÈ, confermando le tipiche caratteristiche dei migliori Chablis. Un bianco da conservare in attesa di una giusta occasione. Una serata votata al pesce, per esempio, o in abbinamento a un arrosto di carni bianche o, ""pourquoi pas"" a un pollo arrosto in perfetto stile francese.