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""Hier ‘"" Rosso Terre Siciliane IGT 2020
Il taglio di base Ë composto da Calabrese, pi? noto come Nero d'Avola, e senza dubbio il vitigno autoctono siciliano per antonomasia, Alicante e Nocera. Stiamo parlando di uno dei vini pi? rappresentativi dell'azienda Hauner, lo Hier? rosso, IGP Terre Siciliane. Rosso di buon carattere e territorialit?, questo vino nasce da una lavorazione super accurata delle uve raccolte a mano al giusto grado di maturazione. In cantina la vinificazione ha inizio con una lunga macerazione su bucce, seguita da fermentazione e affinamento in vasche di acciaio termo controllate. Dopo l'imbottigliamento, poi, il vino rimane per almeno 4 mesi a riposare in cantina prima di prendere la via del mercato. Nel calice si presenta di un bel colore rubino intenso con riflessi porpora. Al naso si presenta ricco di profumi, caratterizzato da un'ottima intensit? e note eleganti. Frutti rossi, una delicata speziatura dolce di tabacco e cacao fino a note quasi argillose. In bocca Ë ampio e vellutato. Grintoso, con un bel tannino dolce, una giusta sapidit? e un buon tenore alcolico. Un vino che manifesta chiaramente ""tutta la solarit? che solo l'isola di Vulcano puÚ esprimere"". Sulla tavola richiede piatti leggermente piccanti. Per chi vuole sperimentare un abbinamento territoriale e fuori dagli schemi, il tonno fresco, con salsa di capperi, Ë semplicemente ""la morte sua""! -
""Iancura"" Bianco Terre Siciliane IGT 2022
Si chiama Iancura ed Ë un IGP Terre Siciliane, proposto qui dalla cantina Hauner, una delle pi? celebri realt? dell'isola di Salina. Siamo nel cuore della Sicilia pi? bella e incontaminata. Qui, a partire dagli anni 60, Carlo Hauner Ë una personalit? di spicco nella viticoltura isolana, tra i pi? noti interpreti del vitigno Malvasia delle Lipari, presente in questo caso in una percentuale del 90%, vinificata secca, e completata da un 10% di Inzolia. Vendemmia, rigorosamente manuale, a fine agosto, le uve vengono protette dal caldo estremo dell'isola e conferite nel giro di poche ore in cantina. Qui vengono pigiate e il mosto viene immediatamente fatto sgrondare. Fermentazione e affinamento in vasche di acciaio Inox, questo bel bianco siciliano affina in bottiglia per un periodo di circa 3 mesi prima di andare in commercio. Di colore giallo paglierino scarico con riflessi verdognoli, al naso rivela note fruttate di pesca, note iodate e minerali, poi vegetali di sedano e salvia. E ancora frutta, con kiwi e melone, oltre a cenni balsamici sul finale. In bocca Ë finemente acido, con note dolciastre mielose e brevi accenni salmastri di olive in salamoia. Il finale Ë fluido e caramelloso, sempre delicatamente salino e fruttato. Vino decisamente versatile, si accompagna bene a primi piatti di pasta saporiti, per esempio conditi con le sarde, ma anche con semplici (e gustose) bruschette di terra e mare, formaggi freschi e perfino pesce crudo. -
Malvasia delle Lipari DOC Naturale 2022
Se Hauner Ë Hauner, se cioÈ da oltre 50 anni il suo nome Ë uno dei pi? rispettati in Sicilia, Ë per la sua capacit? di lavorare con assoluta maestria il vitigno pi? tipico delle Eolie, la Malvasia delle Lipari. Qui proposta nella versione DOC ""naturale"", dunque con una gradazione alcolica di 12,5 gradi. Nell'interpretazione della cantina Hauner, la Malvasia delle Lipari Ë sostenuta da una piccola percentuale, circa il 5%, di Corinto Nero, vitigno a bacca nera autoctono della Sicilia ma, come suggerisce il nome, originario della Grecia. La vendemmia, rigorosamente manuale per selezionare solo i grappoli migliori e privi di difetti, Ë tardiva. Quando gli acini hanno perso parte dell'acqua contenuta e lo zucchero si Ë concentrato insieme agli aromi pi? tipici del vitigno. In cantina la vinificazione ha inizio con un contatto pellicolare, per aggiungere complessit? al mosto, successivamente avviato alla fase di fermentazione a temperatura controllata. Segue una fase di maturazione, o affinamento, in serbatoi termocontrollati, della durata di circa 8 mesi, seguiti da altri 6 dopo l'imbottigliamento. Solo al termine di questa lunga attesa, il vino Ë pronto per essere stappato e apprezzato in tutte le sue sfaccettature. Splendido colore dorato, cristallino e luminoso, nel calice rivela un'ottima consistenza. Al naso si scopre ricco, ampio e aromatico, con note che vanno dalla frutta fresca matura, come albicocca, fichi e nespole, a richiami di lavanda e timo, con un leggero finale mandorlato che gli conferisce grande finezza. In bocca Ë dolce e immediato, con sapidit? e freschezza. Caldo e avvolgente, gode di una lunga persistenza. Ottimo con dolci al cucchiaio, accompagna con piacere anche formaggi erborinati e piccanti. -
Malvasia delle Lipari DOC Passito 2022
Appassionati di vini dolci, fatevi avanti. Questa sorprendente bottiglia fa proprio il caso vostro. Quella proposta qui, infatti, Ë la rinomata Malvasia delle Lipari DOC passita di Hauner, un mito della viticoltura siciliana. Malvasia delle Lipari al 95% e Corinto Nero 5%, le uve sono vendemmiate manualmente dopo l'inizio di una lenta fase di appassimento in pianta. I grappoli pi? sani vengono quindi posti su “Cannizzi' sotto al sole della Sicilia, per circa 15/20 giorni, in attesa che l'acqua contenuta negli acini evapori naturalmente, portando a una concentrazione di zuccheri e di aromi. Solo a quel punto, l'uva Ë pronta per la successiva vinificazione. Si procede con un primo contatto pellicolare, per poi procedere con una vinificazione tradizionale a temperatura controllata. Al termine della trasformazione, il vino viene conservato in serbatoi di acciaio termocontrollati, fino al momento dell'imbottigliamento. A quel punto il vino riposa per altri 6 mesi in bottiglia, prima di essere messo in commercio. Nel calice appare di un bellissimo colore ambrato, con vivaci colpi di sole. Brillante e trasparente, rivela un'ottima consistenza, con stretti archetti stretti. Al naso Ë imponente e garbato allo stesso tempo. Ampio e di grande finezza, con sentori fruttati di fichi secchi, datteri e albicocca matura. Poi miele e spezie dolci. In bocca rivela invece una vellutata morbidezza. Dolce ma mai stucchevole, risulta ben equilibrato grazie anche alla grande sapidit?. Ottimo con dolci a base di pasta di mandorle, con la cassata siciliana e la piccola pasticceria. Da provare, infine, anche con pecorino piccante e miele d'arancio. -
Salina Bianco IGT 2022
Partiamo dalla veste, semplice ed elegante. Con una bella etichetta decorata con i colori del mare di Sicilia. Stiamo parlando del Salina Bianco, IGP da Inzolia e Catarratto, proposto in questo caso da una delle aziende simbolo della regione. Hauner raccoglie le sue uve a met? di settembre, dopo che i grappoli hanno avuto modo di arricchirsi di aromi e profumi per tutta l'estate. In cantina la vinificazione ha inizio con una pigiatura e l'immediata sgrondatura del mosto per essere avviato alla fase di fermentazione in vasche di acciaio Inox. Al termine della trasformazione, il vino viene subito imbottigliato per subire un breve affinamento in vetro della durata di circa tre mesi. Di colore paglierino intenso con sprazzi di oro antico brillante e trasparente, nel calice rivela una buona consistenza. Al naso stupisce per i netti richiami di macchia mediterranea, poi note fruttate di agrumi e frutta esotica. Un bouquet caratterizzato da grande finezza. In bocca Ë fresco e immediato, con buona persistenza e una grande sapidit?. Servito fresco, tra gli 8 e i 10 gradi, accompagna bene antipasti di pesce, primi piatti di pasta conditi con verdure, risotti ai frutti di mare. Ottimo anche con formaggi freschi a pasta molle. -
Pouilly FumÈ de Ladoucette 2021
Pouilly-sur-Loire. E' da qui che provengono le uve di Sauvignon utilizzate per la produzione di questo interessante bianco francese. Sauvignon Blanc al 100%, Ë difficile non riconoscerlo al volo, grazie alle sue note tipiche, inconfondibili e aromatiche. Su tutte, richiami vegetali, come il peperone o la foglia di pomodoro. Ma anche richiami alla frutta esotica, come il litchi o il passion fruit. La lavorazione Ë, come da tradizione, volta soprattutto alla preservazione della ricchezza del frutto di partenza. Solo acciaio, basse temperature e limitato contatto con l'ossigeno. Il risultato? Un vino caratterizzato da un bel colore giallo paglierino, con evidenti riflessi verdolini. Al naso stupisce per l'ampiezza e la freschezza degli aromi che vanno dalla pera dolce al passion fruit, dal glicine alla pietra focaia. Poi agrumi e erba appena sfalciata. In bocca Ë coerente ed equilibrato. In perfetto equilibrio tra acidit? e morbidezza. Un vino che si fa apprezzare anche in abbinamento a un semplice antipasto di salmone affumicato. O con un risotto e uno spaghettino ai frutti di mare. Un vino giusto, infine, anche per accompagnare un semplice ""plateau de fromage"", soprattutto freschi o poco stagionati. -
Sancerre Rouge ""Comte Lafond"" 2020
100% Pinot Noir, questo Sancerre Rouge ""Comte Lafond"" di Baron de Ladoucette Ë un vino destinato a non passare certamente inosservato. Originario dell'area della Loira, e per la precisione da Pouilly-sur-Loire, questo Sancerre Rouge Ë un vino elegante e ben costruito, caratterizzato da una bella struttura e tannini estremamente morbidi e maturi. Un vino caratterizzato da un naturale equilibrio, un Pinot Nero che potremmo definire scolastico per la estrema precisione dei suoi caratteri primari. Rosso rubino, appena versato rivela un bouquet intenso ed ampio, caratterizzato dai tipici piccoli frutti rossi. Perfetta Ë poi la corrispondenza con quanto si percepisce all'assaggio. Lungo e piacevole Ë anche il finale che prolunga per parecchi secondi il piacere di aver bevuto. Per la sua struttura e il carattere fresco e fragrante, questo rosso francese si accompagna bene a piatti di carne molto saporiti. Perfetto, per esempio, con la selvaggina, gli stufati e gli intingoli. -
""Les Arums de Lagrange"" Bordeaux Blanc 2021
Les Arums de Lagrange Ë un vino bianco proposto da Ch?teau Lagrange. Ci troviamo nell'area di Saint-Julien, cuore di Bordeaux, dove il castello, oggi di propriet? del colosso giapponese Suntory (quello del Whisky), dispone di uno dei pi? grandi vigneti della zona. Il nome Arums puÚ far riferimento ai fiori simili a calle, gli “arum', che crescono nei giardini del castello, ma puÚ anche strizzare l'occhio al concetto di “aroma'. Un accostamento, quest'ultimo, di certo non casuale. Les Arums de Lagrange , infatti, nasce da un assemblaggio di Sauvignon Blanc in larga parte, Sauvignon Gris e SÈmillon. I vini bianchi, va detto, sono nel MÈdoc, e in particolare a Saint-Julien, piuttosto rari, dato che la produzione qui si concentra maggiormente sui grandi rossi da Cabernet Sauvignon. Eppure, quello che si scopre assaggiandolo, Ë un bianco di grande intensit?, senza dover rinunciare all'eleganza. Un Bordeaux bianco classico e bilanciato, con sentori erbacei e una meravigliosa combinazione di note floreali e fruttate, dal pompelmo alla pesca bianca, fino al frutto della passione e al mandarino. Vibrante e croccante, in bocca garantisce una grande piacevolezza e un finale delicatamente vellutato. -
""Le Comte de Malartic"" Pessac-LÈognan 2020
Le Comte de Malartic rappresenta il secondo vino dello Ch?teau Malartic-LagraviËre. Appartiene alla AOC Pessac-LÈognan, una delle zone di produzione pi? prestigiose e antiche. Ma soprattutto una delle poche ad avere medesima reputazione sia per la produzione di vini rossi che di vini bianchi secchi. Ci troviamo nella parte settentrionale della regione di Graves, sulla sponda sinistra della Gironda. I vini rossi di Pessac-LÈognan, prodotti principalmente con Cabernet Sauvignon e Merlot (a cui si possono aggiungere anche Cabernet Franc, Petit Verdot e Malbec), si caratterizzano per la loro struttura, eleganza e complessit?. 78,2% Merlot, 17,8% Cabernet Sauvignon e 4% Petit Verdot, Le Comte de Malartic Rouge nasce da una vendemmia manuale delle migliori uve, giunte a perfetta maturazione. L'uva viene ulteriormente selezionata su un doppio tavolo di cernita, prima di essere avviata alla fase di macerazione in piccoli tini troncoconici di legno e di acciaio inox. Questo processo ha una durata che puÚ variare, a seconda degli anni, da 21 a 23 giorni. In questo caso i vini prodotti con le diverse variet? vengono assemblati precocemente, prima di essere invecchiati in botti di rovere francese, di cui almeno il 30% nuove. In questo caso la fase di maturazione prosegue per circa 15 mesi. Le Comte de Malartic si presenta come un vino dalla buona densit? colorante. All'assaggio rivela una buona concentrazione e un'incredibile freschezza. Non mancano equilibrio ed eleganza. In bocca Ë lungo e intenso. -
""Aspirant de Beychevelle"" Saint-Julien 2018
Partiamo dal territorio. Siamo a Saint-Julien, rinomata regione vinicola situata nella regione di Bordeaux. Qui la produzione Ë principalmente focalizzata sui vini rossi, in particolare a partire da uve di Cabernet Sauvignon. Noti per la loro eleganza, struttura e longevit?. Saint-Julien si estende su un territorio relativamente piccolo. Nonostante ciÚ, perÚ, ospita alcune delle tenute vinicole pi? prestigiose della regione di Bordeaux. Qui i suoli sono ricchi di ciottoli che garantiscono un buon drenaggio, creando le condizioni ideali per la coltivazione della vite. Questo Ë particolarmente vero per Beychevelle, i cui vigneti si trovano sui magnifici pendii ghiaiosi che degradano fino alla Garonna e nelle immediate vicinanze della Gironda. La presenza dei due fiumi, inoltre, garantisce un effetto benefico e regolatore sul clima. 62% Cabernet Sauvignon, 27% Merlot e 11% Cabernet Franc, questo rosso bordolese rispetta a pieno l'anima del suo territorio di origine. Rosso granato e compatto, al naso rivela note di frutta scura, con richiami di cedro ed erbe aromatiche. In bocca, invece, si scopre un vino piacevolmente corposo, con tannini decisi e ben integrati. Succoso e sapido, ha una struttura ben equilibrata, con un finale saporito. Ottimo “secondo vino' dello Ch?teau, Ë perfetto per accompagnare pranzi e cene a base di carne. Ottimo anche il suo rapporto qualit?/prezzo. -
Ch ‘teau Dauzac Margaux Gran Cru ClassÈ 2020
L'area di Margaux non ha certo bisogno di presentazioni, all'interno della denominazione Bordeaux. E' qui, infatti, che si trovano alcuni dei pi? celebri Ch?teau della zona. Tra questi Ch?teau Dauzac che propone questo meraviglioso rosso, prodotto a partire da una selezione di uve Cabernet Sauvignon (72%) e Merlot per la parte restante. Raccolta a mano, l'uva viene selezionata su tavole di cernita, prima e dopo la diraspatura. Tutte le lavorazioni di Ch?teau Dauzac avvengono per gravit?, senza l'ausilio di pompe o di agenti chimici, e con lieviti naturali provenienti dal vigneto. Vinificazione in tini di legno, per ottimizzare le macerazioni vengono evitati i pompaggi. Poi, durante la fermentazione sono effettuati rimontaggi delicati che favoriscono un'estrazione ottimale dei tannini. Al termine della trsformazione e della fermentazione malolattica, il vino viene passato in barrique di rovere francese, di cui almeno due terzi di primo passaggio, per un periodo di non meno di 15 mesi. 100% vegan, questo vino si presenta nel bicchiere di un bel colore rosso granato profondo. Al naso conquista con la sua ricchezza aromatica e la tensione caratteristica delle pi? grandi annate. Note di violette, cioccolato, iodio, ribes nero, prugne e chiodi di garofano. In bocca, invece, rivela un corpo medio, con tannini “ultrafini' e cremosi che bilanciano perfettamente la rotondit? portata dalla frutta. Cremoso e carezzevole, questo Ë il rosso che va comprato e dimenticato per anni in cantina. Si potr? apprezzare al meglio fino al 2050, e persino oltre… Per vari decenni. -
Ch ‘teau de Fieuzal Gran Cru ClassÈ Pessac-Leognan 2019
Pessac-LÈognan, nel panorama della regione di Bordeaux, Ë una delle zone di produzione pi? prestigiose e antiche. Una delle poche ad avere medesima reputazione sia per la produzione di vini rossi che di vini bianchi secchi. Non a caso a Pessac-LÈognan appartengono alcune delle cantine pi? rinomate di Bordeaux, tra cui Ch?teau Haut-Brion, uno dei cinque Premier Cru ClassÈ del 1855. Ci troviamo nella parte settentrionale della regione di Graves, sulla sponda sinistra della Gironda. I vini rossi di Pessac-LÈognan, in particolare, sono prodotti principalmente dalle uve Cabernet Sauvignon e Merlot, con eventuali aggiunte di Cabernet Franc, Petit Verdot e Malbec. Si caratterizzano per la loro struttura, eleganza e complessit?. Proprio come questo Ch?teau de Fieuzal, figlio di un assemblaggio di 65% Merlot, 30% Cabernet Sauvignon e 5% Petit Verdot. Nel bicchiere si presenta di un bel colore rosso rubino con riflessi granato. Al naso sorprende per la ricchezza del suo bouquet che gioca tutto su una sinfonia di frutta fresca, tra cui more, mirtilli e prugne, a cui si aggiungono note speziate di chiodi di garofano e un finale piacevolmente iodato. In bocca, invece, si rivela un rosso particolarmente gratificante, di medio corpo e dotato di tannini sinuosi. Vellutato al palato, ha un carattere piacevolmente morbido e fruttato. Ottimo per accompagnare arrosti, anche molto saporiti. Perfetto con formaggi di media stagionatura e salumi. -
Ch ‘teau de Sales Pomerol 2020
L'area di Pomerol Ë tra le pi? quotate della denominazione di Bordeaux, nota per i suoi vini rossi di alta qualit?. E' una delle poche denominazioni, o AOC, di Bordeaux che non Ë classificata nel sistema ufficiale del 1855. Ma, nonostante questa mancanza, i vini di Pomerol godono di grande reputazione e sono molto ricercati dagli amanti del vino di tutto il mondo. Si tratta di una regione relativamente piccola, con una superficie viticola di circa 800 ettari. Siamo sulla riva destra della Gironda, dove il suolo Ë principalmente composto da argilla e ghiaia mista a sabbia. L'uva principale coltivata a Pomerol Ë il Merlot, che costituisce anche la quota maggiore nell'assemblaggio di questo Ch?teau de Sales. Merlot al 79%, Cabernet Sauvignon al 14% e Cabernet Franc per il restante 7%, questo rosso matura lentamente in barrique, parte nuove e parte di secondo e terzo passaggio. Puro, possente ed elegante, Ch?teau de Sales mostra maturit?, equilibrio e freschezza. Rosso granato profondo e compatto, al naso sorprende per la vitalit? dei suoi aromi di frutta e spezie. In bocca, invece, si rivela pieno e succoso, con richiami alla mora, all'oliva nera, al cioccolato fondente e perfino alla nocciola. Goloso e concentrato, in bocca rivela tannini setosi e maturi. Buono oggi, Ë un vino che con il tempo potr? certamente continuare a migliorare. Sulla tavola accompagna bene piatti saporiti a base di carne, formaggi di media stagionatura e salumi. -
Ch ‘teau du Tertre Margaux 2019
Ch?teau du Tertre Ë una delle belle aziende dell'area di Margaux. Siamo ovviamente nel cuore della regione di Bordeaux, l? dove i vini rossi nascono quasi sempre dall'assemblaggio di due vitigni principali, Cabernet Sauvignon e merlot. Non fa eccezione questo Ch?teau du Tertre, AOC Margaux, dove, ai due protagonisti, Ë aggiunta una parte di Cabernet Franc (13%) e una di Petit Verdot (6%). Vendemmia manuale delle uve giunte a perfetta maturazione, i grappoli migliori vengono accuratamente selezionati prima di essere avviati alla lavorazione. La vinificazione si svolge in tini di legno, cemento e vasche di acciaio inossidabile termocondizionate. La fase di macerazione si protrae per circa 21 giorni ed Ë seguita dalla fermentazione alcolica. Quindi, dopo la svinatura e la malolattica, il vino viene passato in barrique di rovere francese per un periodo di non meno di un anno. Da notare che almeno un terzo delle botti viene rinnovato ogni anno. Rosso intenso e profondo, al naso richiama note di frutta matura, con aromi di ribes e bacche, ma anche di rose, fiori e scorza di agrumi. In bocca si rivela un rosso di buon corpo, con tannini cremosi e vellutati che prolungano per parecchi secondi il piacere di ogni sorso. Vino denso, goloso, fresco e aromatico, questo Ch?teau du Tertre Ë un grande Bordeaux da apprezzare in giovent? e che con il tempo riveler? tutto il suo potenziale di invecchiamento. -
Ch ‘teau Ferriere Grand Cru ClassÈ Margaux 2019
Bella realt? di Margaux, Ch?teau FerriËre Ë un'azienda storica della denominazione, ma Ë moderna come concezione e al passo con i tempi. Non ha caso si Ë dotata, fin dal 2015, della certificazione Bio e Biodinamica (dal 2018). Il rosso proposto, nasce da una vinificazione per parcella. 70% Cabernet Sauvignon, 25% Merlot e 5% Petit Verdot. Le uve vengono raccolte selettivamente a piena maturazione e mantenute separate per tutto il ciclo di produzione. La fermentazione alcolica Ë attivata grazie all'azione di lieviti naturali ed Ë accompagnata da rimontaggi giornalieri per garantire un'estrazione delicata. La macerazione prosegue per circa 3 settimane e, al termine della trasformazione, dopo la svinatura e la conversione malolattica, il vino viene passato in barrique per il suo periodo di maturazione. Almeno 18 mesi, durante i quali la massa viene suddivisa in tre parti. Il 40% viene passato in barrique nuove, il 40% viene lasciato maturare per singole variet? e il rimanente 20% matura in tini ovoidali e anfore. L'assemblaggio definitivo avviene solo poco prima di essere imbottigliato. Rosso di grande personalit?, questo Margaux si presenta nel bicchiere di un bel colore rosso vivo e compatto. Al naso richiami di more, ribes nero, violette, cioccolato amaro, argilla e minerale. Di medio corpo, in bocca rivela tannini molto fini e ben integrati, una bella struttura, ben equilibrata da una netta sensazione di morbidezza. Questo Margaux seduce appassionati ed esperti con la sua freschezza e la grande eleganza. -
Grand-Puy-Lacoste Pauillac 5e Cru ClassÈ 2020
Partiamo dalla regione. Pauillac Ë una delle rinomate sottozone della regione di Bordeaux. Una delle pi? prestigiose, grazie alla qualit? delle tenute che si trovano qui: da Ch?teau Lafite Rothschild a Ch?teau Latour, fino a Ch?teau Mouton Rothschild. Queste tenute sono considerate icone dell'industria vinicola e producono vini di altissima qualit?, ambiti dai collezionisti di tutto il mondo. I vini di Pauillac sono caratterizzati da una combinazione di eleganza e forza. La predominanza del Cabernet Sauvignon conferisce ai vini di Pauillac tannini potenti e una struttura solida, che si combinano con una buona acidit? per creare vini di grande longevit?. Ch?teau Grand-Puy-Lacoste, in particolare, nasce da un assemblaggio di Cabernet Sauvignon al 76% e Merlot per la parte restante. La vendemmia manuale Ë seguita da una doppia selezione su tavolo vibrante, prima e dopo la diraspatura, mentre la fase di fermentazione in tini dura circa 3 settimane. Dopo la svinatura, il vino matura in barrique di rovere francese, di cui almeno il 75% nuove. Nel calice si presenta di un bel colore rosso porpora profondo, intenso e brillante. Al naso rivela una particolare freschezza minerale, combinando fragranze di frutti neri ben maturi, di violetta e di spezie. In bocca, infine, rivela un attacco preciso, con tannini maturi e delicati. Rosso perfettamente equilibrato ed elegante, questo Ch?teau Grand-Puy-Lacoste esprime perfettamente tutta la ricchezza e la complessit? di un grande terroir di Pauillac. -
Ch ‘teau Haut-Bages Liberal Pauillac Grand Cru ClassÈ 2020
Pauillac Ë una regione vinicola di grande prestigio, terra di vini rossi di alta qualit?. Merito di un terroir eccezionale e dell'uso predominante del Cabernet Sauvignon che qui, su suoli prevalentemente ghiaiosi, trova un habitat ideale. A Pauillac, inoltre, si trovano diversi ch?teau prestigiosi, tra cui Ch?teau Haut-Bages LibÈral, capaci di dar vita ogni anno a vini caratterizzati da un profilo aromatico complesso e una notevole capacit? di invecchiamento. In questo caso l'assemblaggio di base Ë composto dal 72% di Cabernet Sauvignon e da Merlot per la parte restante. La vinificazione avviene in modo parcellare e personalizzato, ed Ë caratterizzata da frequenti rimontaggi per estrarre colore e tannini e da una pressatura verticale particolarmente soft. Al termine della trasformazione, il vino matura per circa 16 mesi, suddiviso tra barrique ed anfore. Freschezza, potenza ed eleganza sono le parole chiave di Ch?teau Haut-Bages LibÈral. Colore rosso rubino intenso, al naso rivela un bouquet ampio con evidenti note di frutta rossa e scura, accompagnate da sentori di sottobosco e richiami di liquirizia e vaniglia, dovute all'affinamento in legno. In bocca Ë avvolgente ed equilibrato, caratterizzato da tannini maturi e setosi, con belle note minerali e speziate. Lungo e piacevole Ë anche il finale che prolunga per diversi secondi il piacere di ogni sorso. Buono oggi, questo Pauillac non ha certo fretta di essere stappato. Per alcuni anni sar? in grado di evolvere in bottiglia, in attesa che la serata sia quella giusta. Men? tutto a base di carne, con piatti saporiti e dal carattere lievemente speziato. -
Ch ‘teau La Lagune Grand Cru ClassÈ Haut Medoc 2019
Partiamo dalla sua composizione: 70% Cabernet Sauvignon, 25% Merlot e 5% Petit Verdot. Il tipico taglio bordolese, amato e imitato in tutto il mondo, qui interpretato magistralmente dalla brava enologa Caroline Frey. Perfetto stile del MÈdoc, le uve mature vengono raccolte tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre. Una volta giunte in cantina, i grappoli vengono ulteriormente selezionati, prima di essere trasferiti, per gravit?, in tini di acciaio inox dove ha luogo la fase di fermentazione e, dopo la svinatura, anche la malolattica. Al termine del rigoroso processo di vinificazione, infine, i vini vengono lasciati maturare lungamente in botti di rovere, anche in questo caso in perfetto stile tradizionale. L'assemblaggio finale viene fatto, durante la maturazione, prima della fase di imbottigliamento. Rosso rubino con sfumature granata, al naso regala note scure, di frutta nera, come il ribes, cioccolato e tabacco. In bocca, invece, Ë piacevolmente corposo, con tannini in bella evidenza ma fini e levigati. Lungo e intenso, Ë un vino caratterizzato da una ottima struttura, ottenuto da uve coltivate in agricoltura biologica. Buono, dunque, ma anche sostenibile per l'ambiente. Una ragione in pi? per non farcelo sfuggire. -
Ch ‘teau Lafon-Rochet Saint-EstËphe 2019
Saint-EstËphe, nella regione del MÈdoc, insieme a Pauillac, Saint-Julien e Margaux, Ë una delle quattro aree pi? conosciute per la qualit? dei vini rossi, tra i pi? rinomati e ricercati al mondo. La zona Ë caratterizzata da un terreno particolarmente ricco di ghiaia, sabbia e argilla, che conferisce ai suoi vini una struttura potente e un carattere distintivo. Questa conformazione dei suoli fa sÏ che il Cabernet Sauvignon sia in genere il vitigno pi? rappresentativo della zona, con vini caratterizzati da un profilo tannico e robusto. Il vigneto di Ch?teau Lafon-Rochet, in particolare, ha una composizione, ricca di ghiaia, che garantisce un ottimo drenaggio, con abbondante presenza di argilla che aiuta a trattenere l'acqua e a regolare lo stress idrico. 65% Cabernet Sauvignon, 30% Merlot e 5% Cabernet Franc, questo rosso bordolese si presenta nel bicchiere di un bel colore rosso granato intenso. Al naso Ë concentrato e riccamente fruttato, con note di frutta scura e spezie dolci. In bocca, infine, Ë complesso ed equilibrato, vivace ma morbido. In altre parole, un grande vino di Saint-EstËphe. Un rosso, sia chiaro, che richiede un lungo periodo di invecchiamento per raggiungere il loro pieno potenziale. -
Ch ‘teau Latour-Martillac Pessac-LÈognan Blanc 2018
Sauvignon Blanc e SÈmillon sono i vitigni alla base di questo interessante Bordeaux bianco, proveniente dalla zona di Pessac-LÈognan. Questa, Ë bene ricordarlo, Ë una delle poche aree di Bordeaux dove, oltre ai vini rossi, si producono anche interessanti vini bianchi secchi. Maturato in parte in botti nuove, circa il 25%, questo bianco si presenta nel calice di un bel colore giallo carico con riflessi che ricordano l'oro. Al naso il bouquet Ë piacevolmente aromatico e ricco di note di frutta a polpa bianca, agrumi e golose richiami alla frutta esotica. In bocca il frutto Ë brillante e gustoso. Ben sostenuto da una bella freschezza e una altrettanto piacevole rotondit?, sfocia in un intenso finale salino. Ottimo come aperitivo, Ë perfetto con i crudi di mare e per accompagnare un gustoso pesce al forno.