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Codice civile cinese e sistema giuridico romanistico
Il primo gennaio 2021, nella Repubblica Popolare Cinese, il più popoloso Paese al mondo e attualmente la seconda economia mondiale, è entrato in vigore il Codice civile, testo normativo che, come riconosciuto dallo stesso legislatore e dagli scienziati del diritto cinesi, rappresenta un'enciclopedia del diritto privato (una "????????") contenente le norme giuridiche fondamentali riguardanti i rapporti tra privati, inclusi, ad esempio, quelli di natura civilistica, commerciale, alcune tipologie di rapporti di lavoro ecc. Già la scelta della forma e dello strumento 'Codice' mostra come questo risultato raggiunto dal legislatore e dalla scienza giuridica cinese poggi su un dialogo con il sistema giuridico romanistico; dialogo che deve essere tenuto in considerazione al fine di poter comprendere in modo adeguato come le norme dettate nel Codice possano poi essere interpretate e applicate nella realtà senza limitarsi a una sterile lettura del mero dato positivo contenuto nello stesso. Nel presente volume sono raccolti scritti attraverso i quali si cerca di dare contezza, da un lato, della visione da parte cinese che sul Codice (o su alcuni argomenti trattati nello stesso) hanno i più influenti giuristi della Repubblica Popolare Cinese. Le opinioni di questi importanti studiosi hanno...
Dal margine al centro? I giovani tra diritto e pratiche sociali
Il volume si propone di ripensare le relazioni tra giovani, diritto e pratiche sociali a partire dalle acquisizioni delle teorie critiche del diritto e del campo interdisciplinare degli Youth Studies, consolidatosi dagli anni Settanta del secolo scorso in vari Paesi. In tale prospettiva, il fine è quello di delineare una possibile critica giovanile del diritto - che porti i giovani dal margine al centro del diritto e della riflessione giusfilosofica e sociologico-giuridica. Il percorso si snoda principalmente attraverso l'analisi dei più significativi documenti internazionali e sovranazionali non vincolanti espressamente dedicati alla gioventù e volti a orientare gli Stati nell'attuazione di politiche che la riguardano, prestando particolare attenzione allo spazio di voce dei giovani nei processi decisionali, nonché alla tutela dei diritti promossa da tali documenti. La riflessione si conclude con la proposta di una "Convenzione internazionale sui diritti dei giovani" quale insieme di indirizzi e strumenti per l'affermazione della loro autonomia e uguaglianza.
EUR 26.60
La figura inevidente. Retorica e pittura dell'?????????
Questo libro propone una riflessione sul rapporto tra retorica e pittura nell'antichità classica, traendo spunto dal celebre aneddoto che racconta come il pittore Timante (v/iv sec. a. C.), impegnato a riprodurre il sacrificio di Ifigenia, velasse il volto di Agamennone nell'impossibilità di restituirne l'estrema sofferenza. Ammirato dagli antichi e variamente commentato dai moderni, l'espediente pittorico dell'enkálypsis (ovvero della velatio capitis) anticipa problemi di grande attualità teorica: i limiti della rappresentazione artistica, la dipintura delle emozioni, il coinvolgimento empatico dell'osservatore. Tutti questi aspetti vengono qui riconsiderati alla luce di un'analogia fra le tecniche artistiche dell'inespresso e le tecniche retoriche della reticenza, cosí da mettere a confronto i meccanismi e gli effetti della «figura inevidente» di un dipinto (in questo caso il volto velato) con i meccanismi e con gli effetti della «figura inevidente» di un discorso e cioè con quelle tecniche della dissimulatio artis che, nascondendo gli artificî stilistici, suscitano un'impressione di immediata naturalezza.
EUR 20.90
La mia vita se ne stava - Un fucile carico
My Life had stood - a Loaded Gun è il primo verso di una delle più intense e discusse fra le oltre 1700 poesie postume di Emily Dickinson, riassunto fulmineo di una vita che ha ricevuto la grazia di una missione e vocazione: amorosa, religiosa, poetica. Rivela la capacità di questa grande poeta statunitense di esprimersi direttamente con metafore semplici e ardite (la vita come un fucile carico in attesa che il "padrone" la trovi), parlando in prima persona di un'esperienza immediata ed esemplare che i lettori possono fare propria, comunicando l'esaltazione e lo sgomento del vivere. Dickinson unisce magistralmente un tono narrativo di ballata western a invenzioni lessicali degne dei poeti metafisici del Seicento. Racconta la vita e si sofferma in conclusione sull'incognita della fine con un auspicio: che la vita si spenga non prima della visione che l'ha retta. In Italia Dickinson ha conosciuto una fortuna che non ha eguali, e My Life had stood - a Loaded Gun fu tradotta degnamente fin dal 1947 e in seguito ha attirato traduttori e poeti, fra cui Mario Luzi. Il confronto fra le traduzioni rivela come il testo di Dickinson è stato letto...
L' adorabile rossa
Rispetto all'immediata e duratura popolarità di Alcools (1913), l'ultima raccolta poetica di Apollinaire, Calligrammes (1918), è stata a lungo gravata da sospetti e rifiuti da parte della critica e del pubblico. Fin da subito, anche i suoi amici e ammiratori più fervidi non solo hanno visto negli indeogrammi lirici un futile gioco infantile ma hanno condannato la passione bellicista delle poesie di guerra contenute nella silloge. Solo a partire dagli anni Cinquanta, grazie agli interventi di Décaudin, Butor, Debon, la critica ha potuto restituire a Calligrammes tutta la sua ricchezza e la pienezza del suo valore. La jolie rousse, collocata da Apollinaire alla fine della raccolta, invita senz'altro il lettore a considerarla un testamento e un manifesto di poetica, anche per il tono a tratti riflessivo e per alcuni giudizi di ordine estetico. Tuttavia, una lettura approfondita di questo celeberrimo componimento, attraverso quella fondamentale esegesi che si basa sullo studio delle sue traduzioni, rivela una molteplicità di sensi che impediscono di costringere e limitare La jolie rousse nei confini di un genere. La questione centrale, all'epoca delle nascenti avanguardie, è costituita dalla lunga querelle dell'ordine e dell'avventura, della tradizione e dell'invenzione su cui...
Pixel. Letteratura e media digitali
Costantemente circondati da schermi composti di pixel, siamo oggi sempre più portati a concepire l'interfaccia digitale come naturale finestra sul mondo. Anche le scritture letterarie si sono ritrovate a fare i conti con questa evoluzione tecnologica: da una parte, il display può essere utilizzato per riprodurre la pagina cartacea, che acquisisce così uno statuto ipermediale; dall'altra, tecniche e procedimenti mimetici del display sono sperimentati sulla pagina stessa, per restituire a chi legge l'esperienza percettiva dello schermo. Di fronte alle molteplici e variegate intersezioni tra letteratura e media digitali che lo scenario odierno ci propone, questo volume prende corpo dall'esigenza di monitorare le esperienze recenti in cui autori e autrici si cimentano in produzioni sempre più interattive e performative, dando vita a reticoli testuali aperti e potenzialmente infiniti. Dalla letteratura alle serie tv, dalla poesia al fumetto, dai social network alla retorica visuale: i contributi qui raccolti mostrano la ricchezza di approcci disciplinari e metodologici che è possibile adottare per analizzare le scritture letterarie che continuano a mettersi in gioco nella costruzione di immaginari all'interno del panorama mediale contemporaneo. All'interno i saggi di Filippo Pennacchio, Corinne Pontillo, Marilina Ciaco, Nicola Dusi, Giovanna Santaera, Giorgio...
Il bilanciere di Leibniz. Riflessioni a partire dalla dottrina dell'equilibrio politico europeo
Il volume mira a fornire una genealogia del concetto di equilibrio europeo attraverso il pensiero politico di Leibniz. La trattazione si sviluppa attraverso i passaggi che hanno maggiormente scandito la storia dell'Europa e dell'intero emisfero occidentale, da Metternich a Wilson, mettendo a fuoco l'idea di "pace perpetua" elaborata da Kant sino alle più recenti teorie cosmopolitiche. Una domanda cruciale emerge dalla disamina delle critiche all'idea di equilibrio europeo, da Rousseau a Schmitt: quale sarebbe la forza in grado di evitare l'insorgere della guerra e, allo stesso tempo, promuovere un equilibrio dell'umanità che non si fondi sul concetto di pace perpetua? È proprio Leibniz a fornire un ausilio in tal senso, introducendo una diversa ricostruzione dell'idea di giustizia, incentrata sulla benevolentia generalis. I due significati che sono associati nella lingua tedesca alla parola Unruhe, bilanciere e inquietudine, aiutano a cogliere l'attualità della sfida con la quale il filosofo tedesco affronta i problemi politici del suo tempo. Il bilanciere di Leibniz diventa così l'immagine evocativa dell'optima respublica in cui le tensioni individuali alla benevolenza convivono in un equilibrio generale il cui cardine è dato dalla giustizia come processo dinamico.
EUR 16.15
Giosue Carducci, Adriano Cecioni, Giorgio e Giulia Cecioni. Carteggi (dicembre 1867 - marzo 1903
Presuntuoso, irascibile, sfortunato, indigente. Sono gli aggettivi con cui spesso viene definito l'artista fiorentino Adriano Cecioni (1836-1886), protagonista di questo carteggio con Carducci. Formatosi in ambito accademico, ma presto in aperto contrasto con l'arte retorica allora in voga, Cecioni sarà tra gli animatori del frastagliato movimento dei macchiaioli. Pittore e soprattutto scultore, è alla costante ricerca di una via originale, che sappia coniugare i modelli antichi con un'arte realistica, capace di descrivere anche i gesti più semplici e quotidiani. Non lontano da questa prospettiva è l'impegno politico e poetico di Carducci, il quale grazie a Giuseppe Chiarini entra in contatto con l'artista nel 1867. È l'inizio di un rapporto di stima e d'amicizia che, nonostante alcune divergenze, durerà quasi venti anni e sarà occasione di un dialogo costante con reciproci vantaggi. Se il poeta celebrerà con l'ode La madre una scultura di Cecioni, quest'ultimo disegnerà infatti una serie di ritratti di Carducci, in vista della scultura del busto del professore. Il carteggio offre dunque la storia di un'amicizia disinteressata (Cecioni versa perennemente in condizioni economiche precarie ed è aiutato da Carducci), e fa luce su un ambiente artistico e politico in cui si...
Le parole del male. Materiali per un lessico della violenza
Non sempre la violenza viene percepita come tale. Spesso si nasconde alle spalle di teorie capaci di legittimarla, altre volte si accompagna a retoriche in grado di celarla. E così viene accettata, normalizzata, alimentata. Scavando nella storia sociale e politica e nella struttura semantica di alcuni termini chiave, i saggi raccolti in questo libro esemplificano la pericolosa ambiguità di pratiche e parole utilizzate, in passato come oggi, in queste strategie dell'inganno. E suggeriscono l'urgenza di una sistematica ricognizione critica dei nostri lessici.
EUR 17.10
Lessico giuridico di Lucio Anneo Seneca
L'idea di redigere un lessico giuridico di Lucio Anneo Seneca nasce dalla constatazione dell'esiguo impatto delle opere dell'autore latino nella produzione letteraria della giusromanistica. Dall'analisi dell'opera complessiva di Seneca emerge come questi abbia impiegato spesso termini giuridici di uso corrente, per spiegare meglio certe affermazioni e per essere maggiormente compreso dai suoi contemporanei. La scrittura di Seneca è pertanto ricca di traslati e analogie tratti dall'esperienza giuridica. Ne risulta un linguaggio innovativo e incisivo che permette di ricostruire in maniera precisa ed esatta la terminologia giuridica del suo tempo.
EUR 11.40
Livio Paladin costituzionalista della Res publica
Ci salva la memoria. Il ricordo dei testimoni di una vita nobile e retta. Uno di essi è Livio Paladin. Chi gli è stato collega nell'Università - Gaspare Falsitta - ha colto in lui «la personalità di un uomo eccezionale, che in ogni momento della sua esistenza ha dato prova di gentilezza, generosità, rettitudine, adesione vissuta alla pari dignità delle persone». Chi ha condiviso l'esperienza di giudice costituzionale - Leopoldo Elia - gli ha riconosciuto una «superiorità argomentativa» e un'«impronta mitteleuropea, non sempre presente nella prassi italiana. Questa capacità di essere effettivamente super partes». Chi è stato ministro nel medesimo governo - Franco Gallo - ne ha ricordato la singolare autorevolezza. Mentre chi ha frequentato le sue lezioni, da studente, si è espresso così: «Lei, professor Paladin, ci ha mostrato che si possono trattare con la stessa serietà gli alti incarichi istituzionali, le lezioni in Facoltà, il ricevimento di uno studente e la preparazione di una tesi di laurea. Ci ha stupito l'umanità con cui incontrava ciascuno di noi, senza ostentare mai una superiorità di conoscenze, di carriera, di prestigio». La sua intensa operosità ha lasciato, ovunque, tracce significative. I suoi scritti conservano...
Canti per il popolo
I "Canti per il popolo" di Giovanni Prati mai sono stati fatti oggetto, fino ad oggi, di un commento integrale: solo pochissime delle più note poesie in essi comprese (Campagnuoli sapienti, soprattutto) sono state accolte in questa o in quell'antologia, e, in quella sede, rapidamente illustrate. Eppure, l'opera ha inciso non superficialmente nella letteratura italiana dell'Ottocento, anche perché Prati operava in due direzioni. Da una parte si proponeva di educare il popolo, trasmettendo messaggi di natura etica, dall'altra di rassicurare i borghesi. Per tale motivo accanto a moduli espressivi semplici, si riscontrano raffinatezze, echi letterari non facilmente avvertibili da un pubblico disavvezzo alla letteratura. La presente edizione è così corredata di preziosi strumenti esegetici: un'Introduzione in cui si fa luce sulla poesia pratiana, una puntuale Cronologia, una ricca Bibliografia. Preziosi per l'esegesi e il commento i cappelli introduttivi e le note, ampie e dettagliate, alle singole poesie che illustrano la maestria di un poeta oggi ingiustamente quasi sconosciuto al grande pubblico.
EUR 17.10
Chiose e annotazioni ai Trionfi di Petrarca
Nella lunga fedeltà di Carducci nei confronti di Petrarca c'è una zona d'ombra che riguarda i Trionfi. In un arco cronologico di quasi cinquant'anni, sono infatti rari gli affondi di Carducci sul poema italiano di Petrarca: non a caso, mentre nel 1896 usciva a Firenze l'edizione di Canzoniere e Trionfi dovuta a Giovanni Mestica, nel 1899 Carducci e Severino Ferrari pubblicavano le sole rime del Canzoniere. Eppure, nella Casa-Museo di Bologna si conservano due fascicoli di carte che trasmettono il suo commento, sino ad ora rimasto inedito, a cinque capitoli trionfali: un commento avviato nei primi anni Sessanta dell'Ottocento e abbandonato da Carducci in uno stato ancora provvisorio dopo il 1893, ma già fornito di un impianto storico ed erudito, fondato sulla tradizione esegetica precedente, volto all'esatta comprensione della lettera e integrato da annotazioni filologiche, linguistiche e stilistiche proprie del Carducci maturo. Questa edizione critica propone quindi per la prima volta il testo del commento di Carducci ai Trionfi, rispettando il più possibile lo stato degli autografi. Il testo è corredato di un apparato critico che dà conto degli interventi dell'autore sulle carte (emendamenti, aggiunte, cassature) e accompagnato da alcune note orientate a...
La felicità pubblica tra diritti inviolabili e doveri inderogabili
«È un fatto strano,» secondo Hannah Arent «e naturalmente spesso notato, che mentre Jefferson stava abbozzando la Dichiarazione d'Indipendenza, abbia cambiato la formula corrente con la quale venivano elencati gli inalienabili diritti umani da "vita, libertà e proprietà" in "vita, libertà e ricerca della felicità"». È proprio su questo fatto strano (tale perché determinò la recessione del binomio Liberty and Property a favore del Pursuit of Happiness) che si sviluppa la presente riflessione, diretta a rimettere a tema, nel dibattito culturale, la dimenticata nozione di 'felicità pubblica'. Questa nozione, che nel Settecento è stata propria sia del processo costituente americano che di scuole economiche italiane dello stesso periodo, comporta una forte rivalutazione della dimensione relazionale della persona. Richiama, quindi, in questa prospettiva, lo stesso clima di valori che condusse in Assemblea costituente a porre in stretta correlazione diritti inviolabili e doveri inderogabili. Questa correlazione oggi è spesso ignorata, con un enorme perdita di capitale sociale. Tornare a mettere a tema la felicità pubblica, cioè un sentimento di felicità che, per riprendere l'espressione della Arendt, «non è possibile acquistare da nessun'altra parte», riveste allora un valore strategico. Consente, infatti, di non cadere, a differenza...
Trasferimenti in loco. Saggi sulla traduzione, il dialetto e la poesia
Non si è mai tradotto tanto come ai nostri tempi, e mai scritto tanto sul tradurre. Eppure è singolare quanta poca attenzione critica sia stata dedicata alla traduzione da e verso le lingue minoritarie, dando per scontato che le riflessioni sulle lingue maggioritarie si applichino senza problemi anche alle altre. I saggi raccolti in questo volume mostrano i motivi per cui spesso non è così, e come le dinamiche traduttive fra lingue maggioritarie e dialetti abbiano qualcosa da insegnarci che altrove non si può trovare. Il volume presenta un quadro dei complessi rapporti fra i tre attuali protagonisti della questione (l'inglese come lingua globale, l'italiano come lingua nazionale, il dialetto) e la quarta componente che li lega, ovvero la traduzione.
EUR 17.10
Storia, natura, ecologia. Scritti per Manlio Iofrida
La ricchezza straordinaria delle ragioni del percorso di studio di Manlio Iofrida è ciò di cui testimonia questa raccolta di contributi, progettata da studiosi amici e allievi per tentare di restituirne l'ampiezza e la profondità. In quest'ottica, i rimandi alle parole-chiave della sua ricerca - "storia", "natura", "ecologia" - consentono di cogliere alcune linee fondamentali lungo le quali prendono corpo questi scritti. Grazie alla attenzione filologica verso le tematiche affrontate e, al tempo stesso, alla condivisione in spirito di amicizia dei suoi risultati, Iofrida ha realizzato un'impresa intellettuale mai fine a se stessa; essa è fortemente tonalizzata in senso etico e politico in un modo per niente scontato e originale. Con scritti di: Charles Alunni, Prisca Amoroso, Andrea Michele Angelini, Valentina Antoniol, Mita Arici, Stefano Berni, Giuliano Campioni, Marco Ciardi, Marco Ciaurro, Marco Dal Pozzolo, Gianluca De Fazio, Ubaldo Fadini, Giulia Gandolfi, Alice Giarolo, Alfonso Maurizio Iacono, Alberto Lorenzini, Arianna Mazzotti, Diego Melegari, Paolo Missiroli, Igor Pelgreffi, Nicola Perullo, Silvano Petrosino, Benedetta Piazzesi, Stefano Righetti, Paolo Savoia, Marco Tronconi, Matteo Villa, Caterina Zanfi.
EUR 23.75
La crisi dell'insegnamento e il diritto all'istruzione
Deluso dal "tradimento" di Jean Jaurès, il quale - a suo avviso - sacrifica l'ideale sull'altare della demagogia parlamentare, Charles Péguy enfatizza gli aspetti più mistici e profetici dell'idea socialista, immaginando (o meglio, vivendo con la fede in) una realtà politica di cui l'obbiettivo finale non deve essere né l'uguaglianza, né la giustizia borghese, né la carità, quanto piuttosto la relazionalità fondata sulla concordia, sulla realizzazione di una consonanza di spirito capace di portare all'affetto e all'aiuto reciproco. Il volume pubblica, in traduzione originale e inedita in lingua italiana, tre saggi di questo autore singolarissimo incentrati sulla questione educativa: tre saggi accomunati dal denominatore comune del rapporto tra la centralità dell'insegnamento e le criticità del sistema di istruzione.
EUR 14.25
Kandinsky filosofo
Kandinsky non è stato soltanto un grandissimo artista ma anche uno straordinario intellettuale. I suoi scritti teorici corrono lungo un percorso che passa per la psicologia descrittiva, la fenomenologia, la Lebensphilosophie e - negli anni dell'adesione al Bauhaus - per una metafisica della natura e una teologia apofatica. Filosofi di riferimento sono Stumpf, Husserl, Scheler, Simmel, Nietzsche, Sestov, Bloch e, dentro una religiosità ortodossa, Solov'ëv, Bulgakov, Florenskij; più lontano nel tempo Schelling. In un orizzonte così articolato la riflessione che Kandinsky viene sviluppando non ha solo una funzione legittimativa di una pratica artistica, ma attesta anche il travaglio di tutta un'epoca, nonché lo sforzo di un suo superamento. Al centro sta la necessità interiore, volta, in pittura, all'emancipazione dal dato percettivo e, nella storia, alla promozione dell'umanità. Alla fine il movimento di elevazione dello spirito dovrà tradursi nell'incontro di Oriente ed Occidente. Alla base sta la tesi che le cose risultano, piuttosto che nell'opposizione, nella differenza; non già nel pensiero né in direzioni date dell'esistenza, bensì nel movimento di crescita della vita. Specialmente è l'opera d'arte che porta alla luce il nuovo o, per esprimere la stessa idea in altre parole, è ricchezza...
La dichiarazione sovversiva. Olympe de Gouges e noi. Con graphic novel
Olympe de Gouges non è solo un classico misconosciuto o da riscoprire, da leggere, studiare e discutere, ma anche un'autrice che con i suoi scritti e la sua stessa esistenza offre ancora oggi straordinari spunti di riflessione nell'indagare i rapporti tra uomini e donne. L'opera si compone di una breve nota biografica, che dà conto dei caratteri di straordinarietà dell'esistenza di questa donna certamente "fuori dagli schemi", di una narrazione, in forma di graphic novel realizzata con grande professionalità e perizia da Claudia Leonardi, di alcuni aspetti rilevanti della sua riflessione e attività culturale e politica, nonché di dieci voci che mettono a fuoco, ricavandole in particolare dalla Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina una serie di questioni-chiave, che da esse emergono: uguaglianza e differenza; libertà; giustizia; teatro; parola; suffragio; cittadinanza; lavoro; schiavitù e oppressione; rivoluzione.
EUR 13.30
Portogallo
Una completa guida alle bellezze del Portogallo dove, addolciti dal Porto, si può scoprire la raffinatezza degli "azulejos" e la profondità delle poesie di Pessoa. Tra le mete più belle da visitare città barocche, montagne disseminate di castelli medievali, le spiagge selvagge dell'Alentejo. Per poi perdersi nelle notti di Lisbona, illanguidendo con le note del fado e provando "saudade", la inimitabile nostalgia portoghese.
EUR 15.70