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Nuova rivista di letteratura italiana (2016). Vol. 2
La Nuova Rivista di Letteratura Italiana, fondata nel 1998 da Pietro G. Beltrami, Umberto Carpi, Luca Curti, Piero Floriani, Marco Santagata e Mirko Tavoni - già direttori della Rivista di Letteratura Italiana, attiva dal 1983 - è un punto di riferimento per l'italianistica internazionale. La rivista ospita saggi dedicati alla letteratura, filologia e storia della lingua italiana dalle origini a oggi. Il valore scientifico dei lavori pubblicati è garantito dalla selezione operata dalla Direzione, che è affiancata da un Comitato Scientifico internazionale e si avvale dell'attività di revisori anonimi. Oltre alla sezione 'Saggi', è presente una sezione 'Testi e documenti', che pubblica edizioni e commenti di testi e documenti inediti o rari, e una sezione 'Discussioni', che dà spazio al confronto metodologico e storiografico su ogni aspetto della disciplina. La rivista accetta saggi scritti in italiano, francese, inglese e spagnolo.
EUR 28.50
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Vitalismo o meccanicismo? I fenomeni della vita e la fisiologia europea del secolo XIX
La presente raccolta mette in evidenza le teorie che furono formulate nel corso dell'Ottocento e nei primi decenni del Novecento per delucidare la natura dei fenomeni della vita negli organismi. Abbandonata l'idea settecentesca di una "forza vitale", di un quid ignoto, che come tale non poteva assurgere a principio esplicativo, dagli interventi di alcuni fisiologi e naturalisti, rappresentativi nelle facoltà di Medicina e negli ambienti scientifici di Germania, Francia, Italia e Inghilterra, emergono due impostazioni contrastanti. Maggioritaria era la concezione "fisicalistica" o "meccanicistica", ispirata alla cultura scientifica del tempo e secondo la quale nulla accade che non sia conciliabile con le leggi fisico-chimiche note. Minoritaria, ma non meno combattiva, era la concezione "neovitalistica", che non disconosceva il ruolo esplicativo della causalità fisica e chimica, e tuttavia auspicava l'avvento di una "biologia compiuta" che spiegasse i fenomeni psichici e scorgesse nella vita qualcosa di irriducibile alla causalità fisico-chimica: una peculiarità che prospettava una "nuova fisiologia".
EUR 12.35
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Storie di animali chiusi nell'aria. Spallanzani e la respirazione in vita e in morte
La carriera scientifica di Lazzaro Spallanzani fu tutta percorsa da un'inguaribile bulimia dell'occhio e della mano. Nessuna ricerca regge tuttavia il confronto con la seconda indagine sulla respirazione e nessuna fu concentrata in un tempo così breve (1795-1799), per una massa così imponente di risultati. Presupposto ne fu la passione per la nuova chimica, che infiammò gli ultimi anni di Spallanzani e lo riconciliò con lo studio della respirazione, invero già frequentato vent'anni addietro e abbandonato proprio per avversione alla chimica flogistica. Questo libro tira dunque le fila di quattro direzioni di ricerca solidamente intrecciate: il backstage, rappresentato dalle teorie respiratorie classiche; la prima ricerca di Spallanzani (prelavoisieriana e quindi "sbagliata"); le "novità francesi" e la seconda inchiesta, che d'impeto le superò, travolgendo se stessa nella narrazione impossibile di un canone (postlavoisieriano) della respirazione "in vita e in morte".
EUR 23.75
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L' uomo che usciva dal naso e altri racconti
Arguto, iconoclasta, surreale, onirico, caleidoscopico: così è stato descritto Amorose Bierce. Scrittore fra i più intriganti della letteratura americana e popolarissimo giornalista del fin-de-siècle d'oltreoceano, Bierce è l'enigmatico interprete di un'epoca che, se da un lato si sta aprendo alla psicanalisi, dall'altro crede ancora ai fantasmi e non riesce a elaborare il lutto fratricida della tentata Secessione. "L'uomo che usciva dal naso", "L'uomo e il serpente" e "Gli occhi della pantera", pubblicati rispettivamente nel 1887, 1890 e 1897, coprono un arco di dieci anni durante i quali a Est si affermano i grandi monopoli industriali ed esplode l'immigrazione, mentre a Ovest si conclude il mondo liquido della Frontiera. I tre racconti si rivelano oggi sorprendentemente attuali per l'intuito con cui trattano temi quali la (de)costruzione dell'identità di genere, l'ossessione, la paura, il post-umano.
EUR 9.50
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Ostraka. Rivista di antichità (2015). Vol. 24
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Anglista pisana (2015). Vol. 1-2
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Educazione e differenza di genere. Una ricerca nella scuola primaria
Il testo affronta il rapporto tra differenza di genere ed educazione facendo particolare riferimento alla scuola primaria. La prima parte mette in evidenza i significati e le trasformazioni del concetto di genere soprattutto a livello europeo, dove si registra un'attenzione crescente al gender nelle politiche sociali ed educative, considerato parte integrante di un approccio inclusivo di sviluppo e di crescita. La seconda parte presenta due ricerche empiriche condotte rispettivamente tra le insegnanti della scuola primaria e tra le classi quarte e quinte dello stesso ordine di scuola. La prima volta a scoprire come le docenti stesse percepiscono la differenza di genere in classe e la loro identità di genere, la seconda, mirata a capire se già a questa età esistono degli stereotipi che portano bambini e bambine a preferire certi giochi, sport, discipline scolastiche. I risultati di questa ricerca confermano che continuano a permanere degli stereotipi legati al genere sia nell'infanzia che tra gli adulti, di qui la necessità per chi si occupa di educazione a diversi livelli, di valorizzare la dimensione di genere per poter offrire alle giovani generazioni gli strumenti teorici e relazionali necessari per comprendere criticamente la realtà, per costruire...
Dallo schermo alla didattica di lingua e traduzione: otto lingue a confronto
In linea con studi recenti legati alla linguistica e all'apprendimento delle lingue, il volume presenta riflessioni didattiche sull'utilizzo del prodotto audiovisivo e della sua traduzione nella classe universitaria di lingua straniera. I contributi, incentrati su corti, film, serie televisive, letteratura-web e adattamenti cinematografici riguardano otto lingue: italiano, francese, inglese, spagnolo, tedesco, arabo, cinese e russo. Soffermandosi su possibili attività di natura metalinguistica e collaborativa nelle lingue oggetto di studio, trattate singolarmente o in chiave contrastiva, i saggi mettono in luce il ruolo centrale del testo audiovisivo nello sviluppo di specifiche competenze linguistiche, traduttive e culturali, nonché la sua forte valenza motivazionale. Il volume si rivolge a un pubblico di specialisti, ma anche a studenti e appassionati di cinema, lingue e culture straniere.
EUR 24.70
Didone abbandonata
Nel musicare per la terza volta la "Didone abbandonata" Jommelli mise mano a un libretto modellato sull'intonazione che Baldassarre Galuppi aveva approntato per la corte di Madrid nel 1752 con la supervisione del Farinelli, e sull'edizione parigina Quillau II (1755) che ne accoglieva i rimaneggiamenti, differenziandosi solo per la reintegrazione delle arie di Iarba "Fra lo splendor del trono" e "Son qual fiume che gonfio d'umori". Quest'ultima aria è l'unico brano che accomuna il libretto della "Didone" del 1763 a quello che Jommelli musicò a Vienna nel 1749. Il testo musicale di questa edizione restituisce fedelmente la lezione del manoscritto autografo emendandone gli errori, risolvendone le ambiguità e colmandone le lacune con l'aiuto delle fonti secondarie. La disposizione degli strumenti in partitura segue l'uso moderno. Le parti vocali, solistiche, d'assieme o corali, sono collocate secondo l'uso dell'epoca sopra la linea del basso.
EUR 54.15
Un druido a San Rossore
In un pigro giorno d'autunno, un duido, sopravvissuto alla terribile battaglia del Menai del 61 d.C, si risveglia nel parco di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli. A trovarlo, proprio sotto a una grande quercia, il cucciolo di cinghiale Pippo. Una strana combriccola lo aiuterà a capire dov'è finito e se vi siano dei suoi fratelli druidi ancora vivi nel mondo. Il druido Gwion scoprirà le bellezze del parco e tesserà il suo destino grazie all'aiuto di una bellissima bambina di nome Anita, di Osvaldo il veterinario e ovviamente di tutti gli animali del parco. Gwion, tra una magia e l'altra, troverà la sua strada grazie proprio alle nuove amicizie che supereranno molti confini. Età di lettura: da 9 anni.
EUR 9.50
Diritto penale dell'intermediazione finanziaria
Una trattazione, ampia o sintetica che sia, dei reati in materia di intermediazione degli strumenti finanziari non ha forse oggi bisogno di giustificare la propria opportunità, tanta è l'interesse che anzitutto la società civile dimostra nei riguardi della disciplina dei "mercati finanziari", nei quali, a torto o a ragione, molti hanno visto il locus ove si sarebbe sviluppato il germe della crisi dalla quale le economie mondiali stentano ancora ad uscire. Né può stupire, nello specifico, che proprio il sistema di enforcement e di controllo su tali mercati, colpevole di non avere mantenuto le proprie promesse, sia al centro, ormai da tempo, anche delle attenzioni del legislatore nazionale e comunitario. Le più recenti modifiche apportate alle fattispecie criminose contemplate dal d.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, nonché l'attrazione dei delitti previsti dagli odierni artt. 2622 e 2629-bis ce. nell'ideale alveo tematico del diritto penale dell'intermediazione finanziaria, hanno propiziato la nascita di una trattazione che, al di là dei confini imposti dalla collocazione sistematica delle varie figure di reato, cercasse di offrire al lettore una visione unitaria e sintetica dell'intero "campo di materia" venutosi a creare. Ne è quindi nato un breve - ma...
Intrecci mediterranei. Pisa tra Maiorca e Bisanzio. Ediz. illustrata
Il libro raccoglie sette saggi. "I materiali arabi conservati a Pisa, a Lucca, a Firenze e la loro provenienza dalla conquista balearica": sulla base della presenza nella chiesa pisana di San Sisto della lapide funebre di al-Murtadá, primo sovrano indipendente delle isole Baleari, derivante senza alcun dubbio dal sacco di Maiorca effettuato dalle milizie pisane durante la guerra balearica del 1113-1115 e non ricordata nelle fonti, l'autrice si chiede se altri oggetti islamici conservati a Pisa, a Lucca, a Firenze possano appartenere al medesimo bottino. Escludendo inoltre che queste splendide opere potessero venire immagazzinate, e privilegiando invece l'ipotesi di una loro collocazione immediata e celebrativa nel duomo pisano dopo il ritorno dalle Baleari nel 1115, individua attraverso la loro dislocazione originaria lo stato di avanzamento dei lavori nella medesima cattedrale, al momento della sua consacrazione il 26 settembre 1118. "Indagini sul falco islamico di Lucca": la partecipazione di cittadini lucchesi alla medesima impresa e i confronti con il grifo pisano, suggeriscono di ricondurre al medesimo saccheggio il falco conservato nella basilica di San Frediano a Lucca. "Precisazioni sulla lastra ornata con tre plutei del Duomo di Pisa": l'analisi critica e materica della lastra...
La chiesa di Pisa dalle origini alla fine del Duecento. Pisanorum ecclesia specialis sancte Romane Ecclesie filia
"Siamo di fronte a un'opera storica che ha fatto dell'accertamento documentario la primaria preoccupazione e che appare costruita attraverso un costante riferimento alle fonti. Essa nasce da una lunga, paziente, sistematica raccolta di risultanze testuali, che comporta un'analoga modalità di accostamento da parte del lettore, chiamato ad affiancare gli autori nel lavoro di progressiva costruzione del mosaico, tessera dopo tessera. Accostare queste pagine è un'esperienza che genera una meraviglia crescente, quanto più si assiste al progressivo trasformarsi di materiali variegati in una unitaria e splendida immagine, nella quale ogni elemento assume - nella sua individualità - una specifica collocazione, e nel contempo precisa e rende più decifrabile l'insieme. Ma non meno straordinaria è la sensazione - che col procedere delle acquisizioni si determina - di aver raggiunto una percezione estremamente sicura dei lineamenti di quell'immagine, tanto da sentirsi come immersi in essa e divenuti in qualche modo di essa compartecipi. La successione dei capitoli è concepita secondo una prospettiva strettamente istituzionale. Ma i problemi, coi quali siamo chiamati a confrontarci, vedendone i concreti riflessi nei personaggi e nelle strutture, sono le grandi questioni che hanno segnato la storia della Chiesa in Occidente (e...
Corpi in attesa. Filosofia e biologia del cancro
Il tema del cancro è certamente tra quelli che più di ogni altro chiede di uscire da una visione prettamente biologistica e biotecnologica. "Corpi in attesa" prova ad affiancare al piano strettamente specialistico dinamiche filosofiche e culturali che da sempre fanno da sfondo a questa terribile patologia. In questa direzione non è tanto l'aspetto psicologico o sociologico che si incontra, quanto quello umanistico e filosofico. Ne nasce così un dialogo tra storia della medicina e storia della cultura, tra biologia e filosofia; dialogo che permette di tenere sempre a contatto il piano delle scoperte con quello dei vissuti e delle idee. Così, il sentire comune, i modi di "nominare" l'innominabile, le dinamiche di concettualizzazione e il tentativo di dar senso alla galassia dei tumori fanno parte essenziale della storia dei progressi e delle cure. Ne esce un quadro all'interno del quale il cancro non è semplicemente una patologia, ma il paradigma stesso di una complessità che è la stessa essenza dell'essere umano.
EUR 13.30
L' amore non basta
"L'appartenenza è un percorso, un viaggio, non si fa da un giorno all'altro e non è mai scontata. Anche l'appartenenza in famiglia è un percorso scandito dai giorni che passano, dal crescere insieme, dall'essere assieme nei tempi della gioia e del dolore. E questo è un libro di viaggio. E questo ci racconta Fabio, pagina dopo pagina, raccontandoci le luci e le ombre, le nuvole e i raggi di sole del suo piccolo ciclone carioca e la sua fantastica intuizione: «Lo sai che ti voglio bene?» gli chiedo mentre lo aiuto a vestirsi [...]. Questa volta, però, il mio quesito non è stato evaso o evitato. Mi ha guardato in faccia, ha sorriso e poi ha risposto serenamente «Papà, la tua è una domanda retorica». Sono rimasto allibito, cosi gli ho chiesto se sapesse il significato di quell'affermazione e lui serafico mi ha detto «Ma certo, l'hai spiegato ieri a mia sorella. Vuol dire che nella domanda c'è già la risposta». «Quindi significa che sai che ti voglio bene?». E lui «La smetti di farmi domande retoriche?». Game over." (Dalla Prefazione di Anna Guerrieri)
EUR 12.35
Proprietà pubblica e beni comuni
Pur in mancanza di una disciplina generale, il legislatore nazionale e quelli regionali, la giurisprudenza e le stesse amministrazioni pubbliche, sempre con maggiore frequenza, fanno riferimento ai beni comuni. Tali beni sono al centro di un dibattito interdisciplinare che talvolta nel nostro paese ha assunto un ingiustificato carattere ideologico. La recente crisi economica ha rafforzato la percezione del pericolo in cui si trovano risorse che un tempo erano disponibili in misura abbondante e che oggi sono diventate scarse. È crescente l'insoddisfazione per la tutela e la gestione dei beni pubblici, normalmente lasciate alla pubblica amministrazione, dalle quali sono escluse le comunità. Lo studio si propone di individuare i tratti qualificanti della categoria dei beni comuni per distinguerla da quella dei beni pubblici. Ciò richiede di ridefinire con precisione entrambe le categorie, tenendo presente le tesi di autori che, in epoche diverse, si sono occupati della proprietà pubblica. La distinzione, peraltro, non avrebbe significato se, a valle delle definizioni, non fossero riconosciuti statuti giuridici diversificati, in termini di posizioni giuridiche soggettive e di mezzi di tutela correlati, alle medesime categorie di beni. Assume, inoltre, particolare rilievo il ruolo delle comunità alle quali i beni...
Disturbi del neurosviluppo e reti di cura. Prospettive neuropsichiatriche e pedagogiche in dialogo
Il testo tratta dei principali disturbi del neurosviluppo, vale a dire le disabilità intellettive, neuromotorie e dello spettro autistico, ma anche di quell'ampia fascia di confine che rientra nella definizione attuale di BES. La rete di cura è la cornice all'interno della quale si sviluppa la riflessione degli autori sulle attuali concezioni e prassi nell'ambito del neurosviluppo e riguardo ad alcune funzioni cardine quali l'intelligenza, l'attenzione e la motricità. Sono esaminati anche aspetti non strettamente clinici o pedagogico-didattici, come gli atteggiamenti che si sono susseguiti nel tempo in relazione alla condizione autistica, che fin dalle prime descrizioni ha generato sentimenti ambivalenti di fascinazione e timore. Il confronto tra prospettive neuropsichiatriche e pedagogiche mette a fuoco la complementarietà delle due discipline, che possono arricchirsi vicendevolmente prendendo contatto con le tensioni proprie dei reciproci ambiti, in una visione di più ampio respiro capace di ricomprendere insieme terapia, cura ed educazione.
EUR 22.80
«Tutto è disperazione in questo dipinto». Interpretazione del Déluge di Anne-Louis Girodet
«Tutto è disperazione in questo dipinto»: così un anonimo recensore descrive la "Scène d'un déluge" di Anne-Louis Girodet, esposta al Salon del 1806. L'opera rappresenta, nel mezzo di un diluvio, una famiglia arrampicata su due rocce e spettacolarmente disposta lungo una diagonale: il suo destino dipende da un ramo che sta per spezzarsi. Un soggetto "estremo" che desta scandalo, suscitando la riprovazione di una parte consistente del pubblico che dinanzi alla tela si sente costretto a volgere indietro lo sguardo: dipinto definito inguardabile, terribile, disperato, inverosimile, eccessivo, virtuosistico; accusato di aver distrutto il bello ideale, di aver infranto ciò che è lecito in pittura. Attraverso una capillare lettura di fonti e recensioni all'opera, e alla luce del contesto storico e filosofico tardo-settecentesco, l'autrice propone un'interpretazione globale dell'opera, giungendo a definire da un lato il significato esistenziale della tela, profondamente legato alla visione tragica di una umanità senza Dio in una natura e una storia avverse, e dall'altro lato il suo messaggio estetico: il "Déluge" è infatti un vero e proprio manifesto contro i limiti che Gotthold Ephraim Lessing nel suo celebre "Laocoonte" (1766) imponeva alle arti visive. Un'audace dichiarazione, dunque, della libertà dell'arte...
Poetica in permanenza. Studi su Nietzsche
L'opera di Nietzsche si situa sull'incerto confine tra filosofia e letteratura, e anche in questo senso continua tutt'oggi a rappresentare una sfida notevole per i suoi interpreti. Già nella fase iniziale della sua esplosiva ricezione, quando erano pochi gli artisti e gli intellettuali a sottrarsi al fascino enigmatico del suo pensiero, Nietzsche era considerato all'unanimità un Dichter-Philosoph, tale da riscontrare una fortuna senza uguali proprio sulle avanguardie artistiche e letterarie dell'epoca. Partendo dalla comune consapevolezza che il testo è una costruzione linguistica complessa, che contiene in sé, immanente alle stratificazioni del materiale che lo compone, la propria poetica, i contributi raccolti in questo volume vanno ad interrogare la dimensione più propriamente poetologica degli scritti nietzscheani, così come delle loro rimodulazioni nella letteratura del Novecento. Alla disamina della riflessione estetico-filosofica sullo stile e sul linguaggio, nonché dell'aspetto scritturale stesso, derivato dall'interesse concreto del filosofo per la propria prassi di scrittura, si accompagna così l'analisi di alcuni momenti significativi del confronto con un universo testuale che ha agito da propulsore per nuove esperienze artistiche, mettendo in moto un universo simbolico che ha permeato di sé il pensiero di generazioni.
EUR 26.60
Un mestiere paziente. Gli allievi pisani per Daniele Menozzi
"I temi dei saggi riuniti qui rispecchiano le questioni principali emerse durante i corsi tenuti dallo studioso. Daniele Menozzi ha rimarcato la scientificità del sapere storico e il metodo rigoroso su cui esso si fonda. Le fonti, il loro utilizzo e la loro interpretazione sono state sempre al centro dell'insegnamento di Menozzi, che ha sempre incoraggiato i suoi allievi a praticare il mestiere con quella pazienza richiamata nel titolo del volume. Ma le fonti da sole non bastano: è questa una delle fondamentali lezioni apprese ai corsi di storia contemporanea della Scuola Normale. La totalità, vera o presunta, implica sempre una selezione; nessuna domanda posta ai documenti è valida se essa non viene fatta reagire con i vuoti che ogni documento divenuto fonte reca con sé. Ai corsi di Daniele Menozzi, molti di noi hanno appreso che i dilemmi e i silenzi non son solo parte del titolo di uno dei più importanti libri di storia degli ultimi vent'anni." (Dalla Nota introduttiva)
EUR 25.65