Sfoglia il Catalogo IBS 4
Catalogo
Mostrati 49141-49160 di 50764 Articoli:
-
Verdi a Parigi
Finalista al premio Viareggio-Rèpaci 2020, sezione SaggisticaUn ritratto generale, estetico e anche politico. Una nuova immagine di Giuseppe Verdi.\r\n\r\nQuando Verdi conseguì il primo importante successo col «Nabucco», il genere di melodramma che s'era imposto era di origine francese, pur se fondato in prevalenza da italiani: il Grand-Opéra. La creazione di tale modello si deve ai sommi Cherubini, Spontini, Rossini; esso viene raccolto da Auber, Meyerbeer, Halévy, Donizetti. Ma Verdi ha una personalità di ferro. Pur influenzato dai predecessori, adotta il modello quale cornice esterna e lo riempie di contenuti stilistici, drammatici e psicologici soltanto suoi. Poi addirittura lo rovescia. Al tipico, al «caratteristico» e al diversivo sostituisce la sintesi, il nesso e la velocità drammatici. Al carattere stereotipo dei personaggi contrappone la irreproducibilità e la ricerca del Vero drammatico: non imitato bensì trasceso per mezzo dell'arte: la sua formula è «inventare il Vero». In ciò la sua creazione è coerente per decennî. Il suo successo lo fece quasi subito desiderare dall'Opéra di Parigi. Il Maestro si concesse di rado a partire dal 1847, ma in francese sono alcuni dei suoi capolavori. Questo libro parte dai rapporti di Verdi con l'Opera francese, la cultura,...
Il giardino e l'arsenale. Una storia della Biennale
La vicenda della Biennale rivela \r\nla storia di uno straordinario luogo di confronto, di un punto di riferimento per il dibattito artistico, di una fabbrica di innovazione e progettualità, uno strumento vivo che opera nel tessuto di una città viva.«Il Giardino e l'Arsenale, titolo del libro edito da Marsilio, attraversa il fascismo, che valorizzò la Biennale piegandola naturalmente ai suoi fini politici, e s'inoltra nelle contraddizioni del dopoguerra, scandite tra l'altro dalle contestazioni del Sessantotto» - Stefano Folli, Robinson\r\nChe ruolo ha un'istituzione pubblica di cultura? E qual è la sua «forma»? Esiste un paradigma, un modello da emulare ed esportare?\r\nPaolo Baratta, grande protagonista della Biennale di Venezia per oltre vent'anni, ne scrive il racconto tra memoria culturale, cronaca personale e analisi economico-politica. Al fine di introdurre alle dinamiche di una realtà tanto complessa e affascinante, l'autore delinea le vicende e tratteggia le personalità che l'hanno guidata, restituisce i fermenti e le contraddizioni che l'hanno attraversata e il contesto di alcune opere e artisti che l'hanno segnata e caratterizzata.\r\nNon meno importante è l'indagine dei rapporti con la politica e dei cambiamenti istituzionali, dalle origini fino agli anni novanta. La grande riforma del 1998 infatti,...
Natura in posa. Capolavori dal Kunsthistorisches Museum di Vienna in dialogo con la fotografia contemporanea. Catalogo della mostra (Treviso, 30 novembre 2019-31 maggio 2020). Ediz. a colori
Frutta, fiori, crostacei, pesci e selvaggina, libri, strumenti musicali, teschi, perle, libri e altri oggetti di vario tipo tornano a prendere "vita" nel racconto delle curatrici, che accompagnano il lettore lungo tutto il volume, opera per opera, invitandolo a guardare con occhi contemporanei uno dei generi più antichi della pittura europea. Natura morta come metafora di vita, simbolo del tempo che fugge, monito alla fragilità della bellezza e all'inevitabilità della morte. Attraverso la schedatura di cinquanta capolavori provenienti dalle collezioni del prestigioso Kunsthistorisches Museum di Vienna e i saggi introduttivi, il volume ci induce ad abbandonare il giudizio "negativo" che ha accompagnato spesso questo genere pittorico, collocato dalle Accademie alla base di una piramide che metteva al vertice l'uomo. Un lavoro che ci permette di rileggere in chiave contemporanea composizioni che raggiunsero il loro culmine nei primi anni del XVII secolo, in vari contesti geografici. Il loro grande fascino si coglie nelle opere di artisti quali Francesco Bassano, Jan Anton van der Baren e Jan Brueghel, per citarne alcuni. Inoltre accostando al nucleo delle opere pittoriche alcune fotografie contemporanee di artisti come David LaChapelle, Martin Parr e Franco Vimercati, appare evidente come ancora...
La virtù dell'elefante. La musica, i libri, gli amici e San Gennaro
Paolo Isotta è famoso pur non andando in televisione. È storico della musica e fa il critico musicale al "Corriere della Sera" ma è scrittore completo. Con questo libro fa una summa della sua esperienza umana, prima, artistica, poi. "La virtù dell'elefante" (che è quella di avere una mente robusta per sopportare una mole di sapienza) non è un'autobiografia perché non racconta la vita di Paolo Isotta secondo una sequenza cronologica: la sua vita discende dalla favola di Napoli e dei grandi personaggi, certo non solamente della musica, che egli ha incontrati. Senza aver letto questo libro è impossibile capire che cosa sia Napoli, città che si offre con aspetto lusinghiero e ingannevole, ingannevole nelle prospettive di gioia come nella querimonia perpetua. Qui un napoletano rivela che cosa si nasconda dietro la maschera. Paolo Isotta vive da quasi sessant'anni in simbiosi con la musica. Nessuno può oggi vantare un'esperienza umana e artistica pari alla sua. Così le sue memorie investono una lunghissima serie di colossi, della musica e della vita; ne sono glorificati molti, e richiamati alla mente di un'età atta all'oblio; alcuni falsi miti vengono sfatati. Anche tanti geniali, o non geniali,...
Drammi comici per musica. Vol. 4: 1756-1758.
Nei tre carnevali 1756-1758 il cinquantenne Goldoni si destreggia fra altrettanti palcoscenici. Propone la commedia al San Luca e l'opera al San Samuele o alla corte di Parma, dove trascorre un'intera stagione. Ne nascono otto lavori dalla fortuna considerevole, sostenuta dalla consueta vivacità. Basti pensare allo strepitoso successo internazionale della «Buona figliuola» ma anche degli altri titoli, meno patetici e più scanzonati, che per vent'anni tengono banco in Italia e in Europa, generando a loro volta adattamenti che raggiungeranno l'Ottocento. In questi lavori il dramma giocoso per musica si dimostra strumento di ricerca e di riforma permanente della scena comica, spesso in stretto rapporto col teatro di parola, di cui ripropone riti, tipi e miti. Introduzione di Raffaele Mellace.
EUR 46.55
Vittima numero 2117
Il corpo senza vita di una donna mediorientale viene spinto a riva dalle onde lungo la costa di Cipro. Sul grande contatore della vergogna che si affaccia sulla spiaggia di Barcellona, è la vittima numero 2117 dei profughi che muoiono nel Mediterraneo.\r\n\r\n Ma la donna senza nome non è annegata mentre cercava di conquistare una vita migliore. È stata uccisa. Quando Assad, l'enigmatico assistente di Carl Mørck, vede la foto della naufraga, ha un forte crollo nervoso. Per più di dieci anni, come una misteriosa forza della natura, ha lavorato alla Sezione Q sui casi dimenticati, ma ora è incapace di reagire. Mentre ha inizio un estenuante conto alla rovescia per bloccare un attacco senza eguali al cuore dell'Europa, anche Carl Mørck e Rose si trovano ad affrontare l'inchiesta a più alto tasso emotivo che mai abbiano avuto tra le mani. Un'indagine sconvolgente, che porterà alla luce tutta la verità sul passato segreto di Assad, spingendo l'intera Sezione Q oltre i propri limiti.
EUR 18.05
Da molto lontano. I nuovi casi del commissario Balistreri. Vol. 6
1990, le calde notti magiche del mondiale in Italia, il figlio di un ricco imprenditore e una ragazza povera: sembra l'inizio di un sogno, ma i due giovani spariscono nel nulla. Michele Balistreri indaga svogliatamente, stretto tra affaristi e malavitosi, donne troppo determinate o troppo emancipate, un magistrato nordista e un collaboratore meridionale che litigano su tutto, pure sulle colpe dei napoletani nell'eliminazione degli azzurri da parte di Maradona. Poi tutto precipita e alla fine un uomo viene arrestato. Ma è davvero lui il colpevole? 2018. Un macabro ritrovamento riapre il caso mentre l'unico condannato, uscito di galera, va in cerca di verità e vendetta. Balistreri è in pensione e non ricorda, o non vuole ricordare. L'indagine è condotta dal suo ex vice Corvu e dalla giornalista Linda Nardi. Si scatena una lotta all'ultimo sangue tra uomini molto potenti e donne molto forti.
EUR 12.35
Lo stato dell'unione
Quando questo romanzo distopico e profetico è stato pubblicato per la prima volta, all'inizio del 2005, molte delle cose che vi sono descritte erano pura fantascienza. Il ruolo invasivo di internet, il dilagare delle fake news, il consenso politico costruito attraverso i sondaggi e la manipolazione di massa, il ritorno in auge del nazismo in Europa sembravano solo paure nella mente dell'autore. Letta oggi, l'opera non ha perso niente della sua attualità: semmai è il nostro presente che ha finito per adeguarvisi. La storia comincia quando il cinquantenne Alberto Mendini, brillante pubblicitario caduto in disgrazia, riceve da Enrica Martinelli, giovane assessore alla Cultura di un'immaginaria regione del Nord-Est, la proposta di organizzare una campagna per l'anno dell'identità celtica. Dato che i Celti in quella regione non ci sono mai stati, è un incarico tutt'altro che facile, oltre che non in linea con le idee politiche del pubblicitario. Ma i 150.000 euro che gli vengono proposti sono un'offerta che Alberto, purtroppo, non può rifiutare, non se intende mantenere il suo tenore di vita e la sua famiglia da dépliant promozionale. Ha così inizio una scorribanda letteraria in un paese e in un'Europa che qualcuno,...
Musiche per immagini. Guida all'ascolto di 70 brani che suonando descrivono mondi
Questo libro è una guida all'ascolto di 70 musiche\r\ndel repertorio classico relative al periodo che va\r\ndal Barocco al primo '900.\r\n\r\nIl volume è uno strumento informativo, illustrativo e orientativo sulle storie, le epoche, gli autori, le forme, gli stili, i contenuti e le inclinazioni estetiche di 70 musiche appartenenti al nostro patrimonio musicale dal periodo Barocco al primo Novecento. Si tratta di brani di musica strumentale che in modo più o meno esplicito, dichiarato da un titolo, un sottotitolo, un soprannome o un più articolato programma, descrivono qualcosa che sta al di fuori di sé, un "mondo" appunto, sia esso materialmente tangibile o legato all'universo della vita interiore, da Beethoven a Mahler, da Vivaldi a Händel, da Debussy a Schönberg, e poi ?ajkovskij, Dvo?ák, Ives, Mendelssohn, Chopin, Mozart, Sostakovi?, Liszt, Verdi, Janá?ek, Rossini, Haydn, Berlioz, Schumann, Wagner, Catalani, Musorgskij.
EUR 11.88
La circonferenza delle arance. Le indagini di Lolita Lobosco. Vol. 1
Le indagini di Lolita Lobosco. I romanzi che hanno ispirato la serie tv in onda su Rai 1 con Luisa Ranieri, regia di Luca Miniero.Un commissario di polizia così a Bari non se l'erano mai nemmeno immaginato: Lolita Lobosco detta Lolì, trentasei anni, occhi sempre accesi, lunghi capelli corvini e una quinta di reggiseno che negli uomini evoca la pienezza dei frutti mediterranei. Se avesse paura delle maldicenze dei colleghi e dei notabili, non avrebbe certo scelto di fare la poliziotta. E invece ha deciso di seguire con spavalderia la propria vocazione: combattere le prepotenze, riportare l'ordine nella vita degli altri, farsi rispettare dai maschi senza rinunciare a nessuna vanità. Perché mai dovrebbe fare a meno della cura della bellezza e della cucina, doti di una vera donna del Sud? Ma in questa vigilia natalizia anche per lei le cose si fanno terribilmente complicate. E sì che tutto era cominciato alla grande: da anni non si ricordava un dicembre così caldo, e lei se n'era andata in questura scoperchiando il tetto della sua Bianchina con un cd di Roberto Murolo a tutto volume. Al commissariato, però, l'attente una sorpresa. C'è un arrestato, le...
Emilio Vedova. Catalogo della mostra (Milano, 6 dicembre 2019-9 febbraio 2020). Ediz. inglese
Dedicato al centenario della nascita di Emilio Vedova e al decennale dell'apertura al pubblico degli spazi espositivi e delle attività della Fondazione, il volume è introdotto da un testo su questi temi di Alfredo Bianchini, presidente della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, cui seguono il saggio storico-critico di Germano Celant, curatore artistico e scientifico della Fondazione stessa, e un testo di Massimo Alvisi, fondatore dello studio di architettura Alvisi Kirimoto+Partners. Il percorso dell'artista è presentato a partire dagli esordi, intorno al 1935, con la produzione di disegni di architetture veneziane, dove la grafica e il segno portano a un paesaggio graffiante ed energico, anticipatorio di un fare senza forma che, nel 1962, condurrà Emilio Vedova a spezzare anche la superficie del quadro con la serie dei Plurimi. La disamina propone i primi dipinti ancora figurativi alla ricerca di un dialogo con Tintoretto e il Barocco, per arrivare a documentare, negli anni quaranta, il periodo geometrico, in reazione al caos della tragedia della seconda guerra mondiale. Negli anni cinquanta il linguaggio di Vedova rompe con la rigidità formale dell'astrazione e arriva a realizzare tele dal segno pittorico aperto, libero e drammatico, connesso alla sua...
Untitled 2020. Ediz. italiana, inglese e francese
Thomas Houseago, in collaborazione con Muna El Fituri e Caroline Bourgeois, cura Untitled, 2020 scegliendo opere di oltre sessanta artisti, provenienti dalla Pinault Collection e da musei internazionali e collezioni private, con citazioni, ispirazioni e riferimenti tra lavori che spaziano dal Novecento ad oggi, proposte secondo un dialogo basato su connessioni emozionali, sensoriali, visive e tattili. Spaziando tra diversi media, dalla scultura al video, dalla pittura alla fotografia, le opere sono organizzate attorno alla ricostruzione dello studio californiano di Houseago. L'artista mette inoltre a disposizione dei visitatori la sua biblioteca e le sue fonti d'ispirazione. Tra gli artisti in catalogo Marlene Dumas, Robert Colescott, Saul Fletcher, Llyn Foulkes, Deana Lawson, Paul McCarthy, Arthur Jafa, Joan Jonas, Edward Kienholz, Barbara Kruger, Senga Nengudi, Gilberto Zorio.
EUR 39.00
Lasciare un impronta. Sei anni di rettorato (2009-2015)
Il Centro per la storia dell'Università di Padova - Csup si propone di promuovere con rigore scientifico la conoscenza della storia dell'Università di Padova, dalle origini ai nostri giorni, e dei suoi rapporti con le culture veneta, italiana ed europea. A tal fine cura in particolare: l'edizione di fonti, la pubblicazione di collane scientifiche, monografie e quanto altro possa contribuire alla conoscenza della storia dell'Università; l'attività di supporto sia alla didattica, tramite seminari e incontri di studio, sia alla ricerca scientifica, anche attraverso l'organizzazione di convegni; la promozione di ricerche originali sulla storia dell'Università, predisponendo i mezzi occorrenti allo scopo; la conservazione, l'incremento, la catalogazione e la valorizzazione di una raccolta iconografica e di una raccolta bibliografica specializzata; il censimento e la riproduzione di fonti manoscritte e a stampa presenti in Italia e all'estero, nonché di epigrafi, cimeli e ogni altro documento esistente al di fuori dell'Ateneo. Il Centro ha sede nel palazzo del Bo.
EUR 33.25
Storia del giallo italiano
Il giallo è il genere letterario in cui più di tutti si rispecchiano desideri nascosti e paure inconfssabili di una società- Analizzandone il percorso, che cosa è possibile capire delle vicende passate e presenti del nostro Paese? Esiste una «grammatica minima» specifica per il giallo tricolore? Dalla voce critica più autorevole in materia, un appassionante viaggio attraverso trame, autori e personaggi che diventa il romanzo di una nazione.«La vita è un pozzo delle meraviglie. C'è dentro di tutto, stracci, brillanti e coltellate alla gola» - Giorgio Scerbanenco«Che si potesse scrivere il giallo italiano io l'ho pensato subito, dal primo momento» - Andrea CamilleriCredo che la realtà fatta di giustizie e ingiustizie, di atti eroici e azioni criminali abbiamo costituito nel tempo la robusta colonna vertebrale del giallo italiano, un genere che ha permesso agli autori di mostrare pregi e difetti del paese Italia, i suoi costumi e malcostumi.Il fatto che la crime fiction in Italia non abbia mai subito cali di popolarità o di consenso si può considerare una prova del suo legame indissolubile col modo di raccontare e di raccontarsi nel Belpaese. Luca Crovi ne rilegge la storia da un punto di...
Quattro Venezie per un Nordest. Rapporto su Venezia Civitas Metropolitana 2019
Il Rapporto su Venezia Civitas Metropolitana 2019 è il primo risultato di una ricerca ambiziosa, proiettata su un triennio, progettata per indagare la struttura e il funzionamento della città veneziana e per esplorarne i possibili sviluppi - entro scenari condizionati dalla transizione ambientale, tecnologica (digitale e non) e di globalizzazione - che viviamo oggi e che ci coinvolgeranno negli anni a venire. Il progetto, coordinato da Paolo Costa, è la traduzione concreta dell'impegno della Fondazione di Venezia nella ricerca costante di chiavi di lettura e di strumenti per contribuire alla crescita sociale ed economica, con una particolare attenzione all'area culturale, del territorio in cui opera.
EUR 23.75
I am an architect. Alfonso Femia. Architettura e generosità. Ediz. illustrata
Questo volume testimonia venticinque anni di progettazione e passione al servizio di un'architettura generosa. Un sentimento, questo, che ispira l'architetto Alfonso Femia fin dalla nascita del suo studio ed è diventato una filosofia: "L'architettura è l'incontro di due anime: quella del luogo e quella dell'Uomo". In uno spirito di continuità e rinnovamento assieme, lo studio Atelier(s) Femia / af517 segue la strada tracciata da 5+1aa. Tra contesto e apertura, il "codice morale" dello studio si basa su tre principi fondanti: adattabilità, offrire sempre di più e coltivare l'immaginazione, una qualità che ha contraddistinto i costruttori italiani sin dall'antichità.
EUR 18.00
Aspetti del nuovo radicalismo di destra
Una lettura di sorprendente attualità sull'intreccio tra democrazia, propaganda e capitalismo. Un testo inedito che, dopo più di mezzo secolo, fornisce una preziosa chiave interpretativa dei fenomeni che scuotono la scena mondiale.\r\n\r\n«I movimenti fascisti potrebbero essere indicati come le piaghe, le cicatrici di una democrazia che non è ancora pienamente all'altezza del suo concetto. In questi movimenti la propaganda costituisce la sostanza della politica. L'antisemitismo rappresenta uno degli "assi della piattaforma". Se così si può dire, è sopravvissuto agli ebrei, e su questo si basa la sua forma spettrale.»\r\n\r\nIl 6 aprile 1967 Theodor Adorno tenne una conferenza all'Università di Vienna il cui valore va ben oltre l'aspetto puramente storico e che può aiutarci a comprendere il tempo che stiamo vivendo. Risalendo alle origini del consenso ottenuto dai movimenti radicali di destra, il filosofo intendeva chiarire le ragioni dell'ascesa dell'NPD, formazione di destra che all'epoca stava registrando un certo successo nella Repubblica Federale Tedesca. Adorno mette in luce e collega tra loro in modo inedito vari elementi: il congegno sofisticato della propaganda e l'antisemitismo, il connubio tra perfezione tecnologica e un «sistema folle», l'individuazione di un capro espiatorio e l'odio ostentato verso gli intellettuali...
Perché ci siamo salvati
Un dialogo intenso e illuminante fra generazioni di due famiglie della borghesia ebraica romana scammpate alla più grande tragedia del secolo scorso.\r\n\r\n«Se da un lato non c'è parola che io abbia scritto che non sia implicata con il mondo irrimediabilmente perduto evocato in questo epistolario; dall'altro, non ce n'è una, delle mie parole, che sia stata capace di sfiorare il garbo, l'indulgenza, la tenerezza di cui hanno dato prova questi due attempati corrispondenti: cugini e fratelli di latte, nati a pochi giorni di distanza l'uno dall'altro, sotto false generalità, in un mondo che ha smarrito decenza e dignità» - Alessandro Piperno\r\n\r\nIn piena guerra, dopo cinque anni di vessazioni, due giovani coppie di ebrei poco più che ventenni non solo si sposano, ma concepiscono subito dei figli. Follia, incoscienza, sprezzo del pericolo?\r\n\r\n«Perché lo facciamo? Per rispettare la necessità della Storia, che non ha bisogno soltanto di accadimenti straordinari ma vive della vita segreta delle persone, del riflesso che i grandi fatti hanno su quanti ne sono stati vittime ed eroi insieme». Forti di questa convinzione, Claudio e Stefano, cugini romani, rievocano ciò che hanno conosciuto solo attraverso il racconto di nonni e genitori: quanto...
L' uomo con la valigia
Come ci si sente a poter premere il bottone del giorno del giudizio?\r\n«Quello che poteva essere un noir mozzafiato tra i tanti si trasforma in ben altro: un thriller filosofico che rimette in discussione il dibattito sugli armamenti nucleari dopo che negli ultimi anni le nostre paure si erano raffreddate ma anche una lezione di storia, da Einstein e Curie a Hahn e Oppenheimer, da Sakharov a Lise Meitner, la scienziata definita "la madre della bomba atomica"» - Stefania Parmeggiani, Robinson«Diabolico, inquietante e ricco di emozioni, una sorta di sinfonia profetica sul nostro tempo. Era dai tempi del "Nome della rosa" di Umberto Eco che non si leggeva un romanzo d'avventura così profondamente filosofico e realistico, e allo stesso tempo così avvincente» - Göteborgs-Posten«Thriller e satira, fisica nucleare e storia delle idee: uno dei romanzi più ambiziosi e spettacolari mai pubblicati in Svezia» - Kulturnytt, Sveriges Radio«Una storia emozionante a sfondo filosofico» - Expressen"Eravamo stati addestrati a dominare gli elementi. Attraverso l'aria e il fuoco, nelle viscere della terra e sott'acqua, eravamo pronti per tutto ciò che era innaturale. In definitiva, per la fine del mondo."Ogni volta che il presidente degli Stati Uniti...
Di guerra e di noi
Vincitore del Premio John Fante Opera Prima 2021Raccontando gli anni del fascismo con un'epopea dove le storie dei personaggi dialogano magistralmente con la grande Storia, Marcello Dòmini segue le peripezie di due fratelli lungo ventotto anni, e segue, senza mai perderle di vista, le vite di tutti coloro che gli si muovono intorno. Il grande romanzo popolare di uno scrittore al suo esordio.\r\n\r\n«Gli fu improvvisamente chiaro cosa significava essere il maggiore: sarebbe stato lui a doversi prendere cura del fratello per il resto della vita, perché erano uniti da qualcosa che non si poteva spiegare ma che c'entrava col papà e la mamma, con l'amore, la famiglia, con tutti quelli che erano venuti prima di loro e tutti quelli che erano venuti prima di loro e tutti quelli che sarebbero seguiti poi.»\r\n\r\n«Di guerra e di noi» è la storia di due fratelli e copre l'arco di due guerre mondiali, correndo a perdifiato dal 1917 al 1945; comincia nelle campagne intorno a Bologna, e da lì non si sposta. Quando il marito non torna dalla Prima guerra mondiale, la madre dei due, ormai sola, è costretta a separarli. Il più grande, di nome Ricciotti,...