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Mediterraneo blues. Musiche, malinconia postcoloniale, pensieri marittimi
Delle geografie sensoriali si disegnano mappe, proprio come accade per i monti, i fiumi, le pianure. Ma è una cartografia che sovverte le certezze, invece di fissare coordinate precise. Così, niente di più fluido ed evocativo di un paesaggio acustico, perché dai suoni trapelano storie, con la loro densità affettiva e la loro costitutiva eccedenza rispetto al tempo e ai luoghi. E niente di più vibrante di un corpo d'acqua sulle cui rotte avviene la diaspora di ritmi, melodie, vocalizzi, tonalità: il Mediterraneo. "Un'infinità di tracce accolte senza beneficio di inventario", direbbe Gramsci, lain Chambers sa quanto sia destabilizzante inseguire le scie sonore di un archivio liquido e meticcio - il nostro mare, le sponde di tre continenti - e quanto il pensiero di terraferma abbia da guadagnare da un simile spaesamento. Una delle tante suggestioni di questo saggio nasce infatti da un'idea meno scontata di identità e di dimora. Grazie alla sensualità dei suoni, alla memoria che custodiscono e alle appartenenze che mettono in gioco, ci rendiamo conto che l'importante non è tanto avere una casa nel mondo, bensì creare un mondo in cui sentirsi a casa.
EUR 9.50
Maggiori...
Il bambino sbagliato
Nel quartiere di Battersea, a Londra, c'è una sola parrocchia cattolica, dove si mescolano le più svariate classi e categorie di fedeli, sotto la guida del giovane e moderno padre Diamond. Un improvviso scivolone sull'altare fa sì che una delle anime più ingenue, Mary-Margaret O'Reilly, creda di aver ricevuto un segno dal crocifisso che stava amorevolmente pulendo. Accenna appena all'accaduto, ma la notizia passa rapidamente di bocca in bocca fino ad arrivare a uno scettico e sorpreso padre Diamond, e a riverberare nella mente fragile, confusa di Mary-Margaret stessa, dove si fa strada l'idea che Dio richieda da lei una dimostrazione di fede, sicura che il Signore fermerà la sua mano prima che il vero sacrificio si compia. Intorno ai sacerdoti e all'allucinata parrocchiana si muove una quantità di personaggi disparati, soprattutto femminili, soprattutto in preda a difficoltà, ansie e rovelli materni. Quando la tragedia colpirà la più fortunata, almeno all'apparenza, di loro, nessuno riuscirà più a essere razionale, tranne, fino a un certo punto, padre Diamond, innamorato della bella e infelice Stella Morrison. Francesca Kay ci accompagna tra le pieghe più profonde di un'intensa riflessione sul ruolo della fede, sulla natura dell'amore...
L' opera italiana da due soldi. Regnava Berlusconi
"La commedia italiana spesso disgusta ma non annoia mai". Non è un caso che Franco Cordero ricorra alla metafora teatrale per qualificare una storia durata diciassette anni e nove mesi. Molti, per un successo in cartellone. Forse non sarebbero stati così tanti se il mediocre brogliaccio rappresentato, a metà tra epica grottesca e opera buffa, non avesse attinto a piene mani a un repertorio italiano sempreverde: ordinario malaffare, quarto e quinto potere infeudati, millanteria priapesca da strapaese, compiacenza di famigli promiscui, servitù volontaria di politici al soldo, giustizia acconciata su misura, parodia dello spirito pubblico. Più antico, sotto un certo profilo, della figura che lo incarna, il berlusconismo va compreso attraverso le sue maschere precedenti, ma lo è pienamente solo grazie allo sguardo penetrante che non si lascia trarre in inganno dai plateali colpi di scena, dal tramestio delle comparse, dai fondali di cartapesta. Troppo stanchi o esasperati, dubitiamo di essere capaci di una simile acutezza di visione. A Cordero invece riesce naturale. Andare con lui a teatro - all'eterno teatro di casa nostra è un'emozione della conoscenza, una delle poche che ci riserva la tragicommedia della quale credevamo di sapere quasi tutto.
Vedi Offerta Einstein. «Sottile è il Signore...». La scienza e la vita di Albert Einstein
"Sottile è il Signore, ma non malevolo". Con questa frase, Einstein commentava nel 1921 alcuni dati (poi rivelatisi errati) che avrebbero potuto mettere in crisi la sua teoria della relatività. Guidato da un marcato senso estetico, oltre che da una logica stringente, il pensiero einsteiniano si opponeva naturalmente a ogni complicazione non necessaria, sempre teso a ricercare la più semplice ed elegante delle spiegazioni al più complesso dei problemi. Dotato di una tenacia fuori dal comune, Einstein visse da solitario nella vita come nella scienza, spesso contro corrente, giungendo così ad alcune delle più eclatanti scoperte del XX secolo. Questa biografia, scritta da un suo allievo e amico, resta a tutt'oggi insostituibile e insuperata per chi voglia ripercorrere il cammino scientifico e umano del grande fisico.
EUR 16.15
Artigiani, visionari e manager. Dai mercanti veneziani alla crisi finanziaria
L'Arsenale veneziano del Cinquecento non fu solo un'enorme struttura produttiva, ma anche la sede in cui si discusse del maneggio, ovvero di come rendere il più possibile funzionale un'organizzazione complessa. E fu di nuovo a Venezia, con la prima scuola italiana di economia e management di Ca' Foscari, che nell'Italia unita si tentarono di affrontare, con criteri di avanguardia, i problemi che l'economia contemporanea aveva reso urgenti. Dal dopoguerra il discorso sul management in Italia si è fatto più articolato. Giorgio Brunetti ce ne racconta in questo libro le peculiarità, le potenzialità, i punti di criticità, le conquiste e le sfide continue, forte della sua pluridecennale attività di docente a Ca' Foscari e alla Bocconi di Milano e presso numerosi enti e società di formazione aziendale. L'evoluzione della cultura manageriale italiana ha visto lo sviluppo del miracolo economico del dopoguerra, l'ascesa e il declino delle grandi aziende pubbliche, l'affermazione del potere produttivo delle piccole e medie imprese, disperse sul territorio, e il crescente peso specifico della finanza degli ultimi anni. Dietro a ciascuno di questi passaggi ci sono storie di persone vere, docenti, imprenditori, "artigiani", "visionari" e "manager", che hanno influenzato col loro...
Uno chalet tutto per me
Estate 1919. Oppressa da una profonda tristezza causata dagli orrori della guerra, Elizabeth si rifugia nel suo chalet svizzero. Arriva sola, l'animo rabbuiato dalle pesanti perdite subite e consapevole della malvagità umana, nella casa tra i monti che fino a pochi anni prima riecheggiava della presenza e delle risate di numerosi amici. Vuole ritrovare la gioia di vivere, scuotersi dall'apatia, tornare ad amare la natura, ad apprezzare i fiori e i panorami incantevoli che la circondano. Non è un'impresa facile, ma lentamente comincia a riaccendersi in lei una sottile vena di energia. Anche per il suo compleanno è sola. Concede ai domestici un giorno di libertà e si accinge a dedicarsi a qualche lavoro pesante che la costringa a non pensare, quando le arriva un regalo inatteso: due donne inglesi, reduci da un'escursione e in cerca di una pensione dove trascorrere la notte, giungono per caso allo chalet. Elizabeth le invita a pranzo, poi per il tè, quindi a rimanere con lei per alcune settimane. E dalla loro presenza nascerà la promessa di una nuova felicità. Pieno di scene divertenti e intriso della solita lieve ma spietata ironia che contraddistingue lo stile di...
Longevità
Nel 1921 gli ultracentenari in Italia erano 49, nel 2004 erano 7700. Non c'è dubbio che la vita si è allungata molto nell'ultimo secolo, ed è un bene. Paradossalmente non abbiamo un'idea chiara del perché ciò sia avvenuto; le scienze mediche hanno proposto diverse teorie sull'invecchiamento e oggi sappiamo molto di più di un tempo su questo tema, ma ancora non esiste una risposta definitiva alla domanda "Perché invecchiamo?". Umberto Veronesi affronta in questo libro uno dei temi più attuali della società contemporanea. La maggiore longevità della popolazione è un dato di fatto, ma capire cosa significa invecchiare serenamente è un'altra cosa, perché non basta aggiungere anni alla vita, bisogna fare in modo che siano anni interessanti. Partendo da qui, sulla base della sua enorme esperienza, Veronesi ci invita a meditare sul nostro stile di vita, dando il giusto peso all'alimentazione, all'attività fisica, all'attività mentale e soprattutto alla curiosità. "Credo di essere innamorato della curiosità in se stessa. Non mi accontento mai, la mia mente non è mai ferma. Amo il fatto di essere nato curioso e sono convinto che a tutti sia stato dato il medesimo dono, che poi è il senso...
Italiani pericolosi. Leggende e verità sugli animali di casa nostra
Ci sono italiani che possono essere estremamente pericolosi e sono indubitabilmente italiani. Vivono nel nostro paese da molto più tempo di noi, sono figli, nipoti e bisnipoti di italiani e - per così dire - si sono sviluppati di pari passo con l'Italia stessa. Sono gli animali coi quali condividiamo il territorio e la loro pericolosità (per noi) non è dovuta ad atti di ostilità politica, ma a spine, aculei, denti, tossine, chele e quant'altre armi abbia voluto fornire loro la natura. Sia chiaro, è una pericolosità relativa e in genere molto, troppo esagerata. Gli italiani umani sono di gran lunga più pericolosi. La pericolosità degli animali nostrani non è neppure vagamente paragonabile a quella dei ben più coreografici rappresentanti delle faune esotiche di Australia, Africa, Asia o America. Ma nel suo piccolo, anche nella fauna italiana ci sono specie dalle quali è bene guardarsi, o che comunque è bene conoscere, per evitare di incappare in guai inattesi e potenzialmente spiacevoli, quando non (raramente) mortali.
EUR 17.10
Salto di scala. Grandezze, misure, biografie delle immagini
Sulla sommità di una monumentale testa di sfinge dal profilo africano, ingegneri francesi sono impegnati in riti di misurazione; appoggiata alla possente nuca di pietra, si intravede la lunghissima scala da cui sono saliti. Quel remoto episodio della campagna d'Egitto riprodotto in copertina illustra una delle operazioni meno scontate che si possono compiere con un manufatto artistico: stabilirne le dimensioni. Sembrerebbe un gesto prosaicamente quantitativo, invece schiude un mondo, anzi mette in comunicazione mondi diversi. A Ruggero Pierantoni, che sa di scienza e d'arte, ed è abituato a spiccare balzi dall'una all'altra con estro da acrobata e curiosità leonardesca, non sfuggono le meraviglie del misurare. Che si accosti un righello a un affresco dissepolto o si immerga una statua in una vasca piena d'acqua per calcolare - alla maniera di Vasari - il volume del marmo scolpito, prendere le misure significa varcare la soglia dell'opera, lasciare che le sue ragioni dimensionali parlino di qualcosa che va oltre il millimetrabile, ossia di pensiero spaziale, di artifici retorici, di astuzia esecutiva, di strategie di visione, di negoziato tra grandezza effettiva é proporzioni evocate, di distanze fisiche tramutate in senso del tempo. Attraverso funambolici salti di...
Un' eredità di avorio e ambra. Ediz. illustrata
Un'elegante vetrina nella casa londinese di Edmund de Waal contiene 264 sculture giapponesi di avorio, o legno, non più grandi di una scatola di fiammiferi, raffiguranti divinità, personaggi di ogni tipo, animali, piante. La vetrina è aperta, e i piccoli figli di de Waal possono estrarre i netsuke così si chiamano i minuscoli oggetti - e giocarci. Come facevano, ha scoperto l'autore, i piccoli figli di Viktor e Emmy von Ephrussi, suoi bisnonni, nel boudoir della madre, in un fastoso palazzo viennese della Ringstrasse, un secolo fa. Prima che Hitler entrasse in trionfo a Vienna e avessero inizio le persecuzioni e i saccheggi nelle case degli ebrei. Ebrei di Odessa erano appunto gli Ephrussi, commercianti di cereali e poi banchieri ricchi e famosi quanto i Rothschild, con ville e palazzi sparsi in tutta Europa. Quello di Vienna, dove i netsuke arrivano nel 1899 da Parigi - dono di nozze ai cugini di Charles Ephrussi, famoso collezionista, mecenate, storico dell'arte, amico di Renoir, Degas, Proust - conteneva tante e tali opere d'arte che i minuscoli oggetti sfuggirono all'attenzione dei razziatori nazisti. Affascinato dall'eleganza, dalla precisione, dalle straordinarie qualità tattili delle sculture, l'autore decide di...
Introduzione alla cibernetica. L'uso umano degli esseri umani
Secondo la definizione che ne dà Norbert Wiener, che ne è unanimemente considerato il padre, la cibernetica è la disciplina che studia i processi riguardanti «la comunicazione e il controllo nell'animale e nella macchina». Muovendo da qui Wiener esamina le conseguenze delle conquiste della tecnica sull'organizzazione sociale, mettendo in evidenza che non sono né scientifici né sensati quei ragionamenti che, utilizzando i concetti e gli schemi della cibernetica, tendono a valutare il comportamento umano solo in base all'efficienza e al rendimento. Affermare che i movimenti dell'uomo possono essere studiati con gli stessi criteri con cui si studiano i movimenti di un meccanismo automatico, non rende lecito in alcun modo giudicare abnormi o inutili tutti quei comportamenti umani che non abbiano la meccanicità e la produttività dei meccanismi semplici in uso oggi, se non altro perché se si vogliono trarre conclusioni sull'uomo bisogna studiarlo nella sua complessità.
EUR 13.30
Introduzione al narcisismo-Inibizione, sintomo e angoscia. Ediz. integrale
In questi saggi, considerati tra i suoi lavori teorici più importanti, Sigmund Freud affronta due questioni fondamentali: la teoria della libido e lo stato affettivo dell'angoscia. Sono due scritti nati in periodi e temperie culturali differenti: se nell'"Introduzione al narcisismo" il padre della psicoanalisi, dopo la rottura con Adler e Jung, polemizza con i suoi discepoli, riponendo al centro dell'indagine psichica le pulsioni sessuali; nell'analisi dell'angoscia Freud si propone di mettere insieme, con assoluta imparzialità, tutto ciò che è possibile dire sull'argomento.
EUR 8.55
Dopo il Leviatano. Individuo e comunità. Nuova ediz.
L'indole predittiva è piuttosto rara tra i filosofi. E quando si manifesta, è ancor più inconsueto che sappia allungare il vettore concettuale al medio periodo, da sempre opaco e refrattario a una decifrazione lungimirante. Un saggio di tale eccezionalità è offerto dal pensiero di Giacomo Marramao, uno dei pochissimi a saper trarre conseguenze teoretico-politiche di rilievo dalla grande soglia che stiamo oltrepassando. Se tredici anni fa, nell'edizione precedente di questo libro sulle sorti della megamacchina statuale, annunciava l'imminenza di un cambio di paradigma, adesso ragiona sugli effetti che l'inveramento di quel pronostico ha ingenerato a livello globale, e acumina lo sguardo su ciò che ci aspetta. Con la nostra ipermodernità mondializzata si è esaurita l'efficacia - anche simbolica - dello Stato, organismo d'artificio per il quale Hobbes aveva scelto l'emblema «mostruoso» del Leviatano biblico. La rottura del monoteismo politico che lo eleggeva a massima potenza terrena, fonte esclusiva di sovranità e diritto, ha ridato forza a potestà indirette di tipo economico e religioso, e ha portato al diapason l'antinomia moderna tra i due principi di identità e differenza. Il dopo che Marramao ha visto distintamente profilarsi all'avvento del nuovo millennio sostituisce ora al...
Dove va il mondo? Un decennio sull'orlo della catastrofe
Difficile sbagliare le previsioni a brevissimo termine, perché il futuro immediato è già qui. Meno coinvolgente il vaticinio su ciò che capiterà nel lungo periodo, quando non ci saremo più. Così la vera sfida è centrare i pronostici a medio termine. L'hanno persa con disonore coloro che appena l'altro ieri facevano a gara a rassicurarci sulla ripresa dell'economia mondiale. È da tutt'altra prospettiva che muovono quattro tra i maggiori "obiettori di crescita" nel ragionare sul decennio che ci aspetta. Serge Latouche, Yves Cochet, Jean-Pierre Dupuy e Susan George giudicano ineluttabile il declino dell'ordine economico neoliberale e non distolgono lo sguardo dal baratro che si sta spalancando. Anzi, tra loro c'è chi rivendica il "catastrofismo illuminato" come l'unico esercizio previsionale all'altezza della situazione. L'idea è che non si possa sfuggire all'alternativa: decrescita o barbarie.
EUR 7.60
L' amore in gioco
È l'estate del 1994, a Cooperstown, New York, quando Joanie Cole, amata matriarca della famiglia Obermeyer, muore nel sonno, lasciando solo e smarrito l'anziano coniuge, ospite riluttante della famiglia della figlia. Per la prima volta tre generazioni si trovano a vivere insieme sotto lo stesso tetto, e rapidamente le rispettive, fragili orbite cominciano a collidere. In casa della figlia Anne, l'ottantaseienne Bob si sente sperduto, mentre la stessa Anne nutre sempre maggiori sospetti verso le cene mancate e i rientri a tarda sera del marito Hugh. Hugh, dal canto suo, direttore di scuola materna, è terrorizzato all'idea che una goffa scappatella possa far scoppiare uno scandalo e devastare la sua vita. La quindicenne Julia è intrappolata in un triangolo amoroso con Sam e Carl, i suoi migliori amici e compagni di squadra di tennis, mentre il diciassettenne Teddy, popolare ricevitore della squadra di baseball locale, sarà testimone di qualcosa che cambierà il destino della sua famiglia per sempre. Complice il ritrovamento di un vecchio libro-scandalo di tanti, tanti anni prima...
EUR 16.62
All'inizio, lei era
In questo libro, cruciale per capire il suo percorso, Luce Irigaray interroga l'opera dei presocratici che sta alla radice della nostra cultura. Ricordandoci la storia di Ulisse e Antigone, dimostra come, fin dall'inizio, la tradizione occidentale rappresenti un esilio per l'umanità. Per emergere dall'origine materna, l'uomo ha elaborato un discorso di padronanza e ha costruito un mondo proprio che a poco a poco si è allontanato dalla vita, dalla sua coltivazione e condivisione. Tornare alla cultura greca delle origini è necessario per recuperare la nostra appartenenza naturale e imparare a coltivarla umanamente nel rispetto delle nostre differenze. Invece di un'astratta logica, occorre un linguaggio capace di esprimere un'energia vivente e di trasformare i nostri istinti in desideri condivisibili. L'arte diviene allora una mediazione indispensabile per un'altra evoluzione dell'umanità.
EUR 14.25
Capitalesimo. Il ritorno del Feudalesimo nell'economia mondiale
Il capitalismo è come un aereo entrato in un vuoto d'aria. Le sue ali hanno perso portanza e non si trova un sistema per tenere in volo l'apparecchio. In quindici anni, con il il tracollo delle borse asiatiche del 1998, lo scoppio della bolla della new economy del 2001 e la crisi dei mutui sub-prime del 2008, sembra proprio che il sistema economico globale sia stato messo in ginocchio. Ma quello che è successo è forse ancora più grave: il capitalismo non è finito, si sta trasformando in qualcosa di diverso, che ricorda da vicino l'avvento del Feudalesimo dopo il collasso del mondo antico. Il capitalismo sta diventando "Capitalesimo", un sistema capillare e inesorabile di controllo assoluto su un territorio frammentato, una sorta di Sacro Romano Impero della finanza, coi suoi feudatari sempre più potenti, i suoi marchesi, i suoi baroni, i vassalli, i valvassori e la sua plebe sterminata, sempre più povera. La reale ricchezza prodotta da tutte le nazioni e pari a circa 70000 miliardi di dollari, ma l'ingegneria finanziaria ha creato ad arte un valore virtuale di scambi che vale trenta volte tanto. Siamo immersi in un'immensa contraffazione, ormai strutturale,...
Caso e caos
Caso e caos. Il caso ha la sua ragione. Ma quale? E cos'è in realtà il caso? Da dove viene e come può fare irruzione nella nostra descrizione dell'universo? A tutte queste domande, in una chiara e lucida esposizione, cerca di dare risposta David Ruelle. Curiosando tra i risultati scientifici del XX secolo e soffermandosi anche su fenomeni e problemi estranei alla scienza tradizionale - le lotterie, gli oroscopi, la teoria dei giochi, la genesi della turbolenza - Ruelle ci guida a conoscere il caso avendo la matematica, la fisica e tutte le scienze naturali come compagne. Ancora oggi il modo in cui il caso irrompe nelle nostre vite e nel mondo può essere un mistero, ma grazie ai progressi della scienza, qui raccontati, riusciamo a saperne un poco di più.
EUR 11.88
L' erba della regina. Storia di un decotto miracoloso
Al termine della prima guerra mondiale l'epidemia di spagnola si abbatté sul continente europeo, già fiaccato dal massacro nelle trincee. Ma c'era anche un'altra epidemia che stava mietendo migliaia di vittime: l'encefalite letargica, malattia ignota e misteriosa, dai postumi devastanti. "Era come se il corpo si trasformasse in una prigione, irrigidito su se stesso. Il volto inespressivo, lento, senza mimica. La pelle lucida, cerea, sguardo assente, perso lontano verso spazi indefiniti. Come se il paziente stesse scivolando in un mondo a gravità maggiore che rendeva più ardui gli spostamenti. Il malato camminava a piccoli passi ravvicinati, simile a un automa. Talvolta restava immobile, bloccato in un equilibrio precario: il cucchiaio si arrestava fra il piatto e la bocca, per un tempo esasperante, in una situazione congelata". È la malattia narrata da Oliver Sacks in "Risvegli", ma ambientata qui al suo esordio, nel momento in cui si manifestò per la prima volta. La medicina dell'epoca sembrava del tutto impotente di fronte a questo nuovo male, fino a quando nella vicenda si inserì un oscuro guaritore bulgaro, che grazie all'appoggio insperato della regina Elena di Savoia riuscì a imporre la sua cura, basata su una...
La rappresentazione del mondo nel fanciullo
Il bambino non è, come voleva Rousseau, un semplice homunculus, ovvero un uomo in miniatura non ancora completo, bensì un essere sui generis, il cui sviluppo affettivo e cognitivo passa attraverso fasi differenziate e obbedisce a leggi proprie. È questo l'assunto fondamentale da cui parte Jean Piaget e che segna la sua intera opera: la differenza qualitativa tra il pensiero adulto e quello infantile. Così, quelle nozioni e rappresentazioni che all'adulto possono apparire come il risultato di una lettura immediata della realtà, sono invece il prodotto di una progressiva coordinazione di dati o attività più elementari da parte del bambino: sono insomma l'esito di un processo di "costruzione", irriducibile alle leggi della natura fisica e biologica. L'introduzione di queste metodologie specifiche sono la sfida e il principale contributo di Jean Piaget alla conoscenza scientifica.
EUR 15.20